Domande e Risposte Corrette PDF

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Questo documento presenta un questionario di domande e risposte per una prova preselettiva. Il documento include domande e le relative risposte corrette.

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Domande test prova preselettiva N° quesiti Risposta esatta 1 Quale atteggiamento risulta produttivo davanti alle parole emesse da un bambino di 15 mesi? a) Aiutare il bambino a riflettere sul signifi...

Domande test prova preselettiva N° quesiti Risposta esatta 1 Quale atteggiamento risulta produttivo davanti alle parole emesse da un bambino di 15 mesi? a) Aiutare il bambino a riflettere sul significato delle parole C b) Correggere il bambino sul piano formale c) Uso alternato della lingua infantile e della lingua adulta 2 L’inserimento del bambino al nido è un momento delicato e richiede anche con i genitori: a) Strategie incoerenti B b) Strategie individualizzate c) Strategie socializzanti 3 L’aspettativa di un educatore rispetto allo sviluppo di un bambino: a) Risulta ininfluente sull’evoluzione del bambino B b) Può avere effetti sull’evoluzione del bambino c) Determina il futuro scolastico del bambino 4 Spesso l’aggressività di un bambino verso un altro può significare che il bambino: a) Ha voglia di accostarsi all’altro, ma è incapace di farlo in modo adeguato A b) Ha voglia di instaurare contatti solo con l’adulto c) Non ha voglia di instaurare contatti con nessuno 5 L’osservazione al nido è uno strumento utile per: a) Verificare le competenze progettuali dell’educatore b) Formulare giudizi riguardo al livello di sviluppo del bambino C c) Costruire un profilo del bambino nella sua complessità e nella variabilità della sua storia 6 Promuovere la continuità significa: a) Progettare azioni che garantiscano il raccordo del nido con le scuole e l’extrascuola A b) Promuovere interventi di partecipazione familiare al nido c) Elaborare una programmazione didattica educativa per l’infanzia 7 Nei primi anni di vita del bambino il gioco: a) È l’attività più importante per l’esplorazione del mondo esterno A b) È un’occasione di svago e divertimento c) È il solo mezzo di interazione con gli altri bambini 8 Educare alle differenze culturali significa: a) Accettare gli usi, i valori e le credenze culturali delle persone appartenenti a culture “altre” b) Dotarsi di strumenti intellettuali, culturali, etici e psicologici per B combattere gli stereotipi che esasperano i conflitti tra culture c) Dotarsi di strumenti intellettuali e psicologici idonei al mantenimento dei diritti civili acquisiti 9 Il “Cestino dei tesori” contiene: a) materiali identici C b) materiali strutturati c) materiali vari 10 Come si definisce il raccordo del lavoro pedagogico del nido con la famiglia e con le altre agenzie educative presenti sul territorio? a) Continuità territoriale B b) Continuità orizzontale c) Continuità scolastica 11 L’omogeneità dei tempi e dei modi di svolgimento: B a) è una caratteristica solo di alcune routines 1 b) è la caratteristica di tutte le routines c) non è un elemento importante per l’identificazione delle routines 12 Secondo Maria Montessori, all’educatore: a) Spetta il compito di mostrare l’uso del materiale, ma non di organizzare l’ambiente. Tale organizzazione deve essere effettuata da tutti i bambini che costituiscono il “gruppo” b) Spetta il compito di organizzare l’ambiente ma non di mostrare l’uso del C materiale che deve essere appreso dal bambino singolarmente c) Spetta il compito di organizzare l’ambiente e di mostrare l’uso dei materiali, quindi attendere i tempi dei bambini per dedicare cura alla osservazione dei comportamenti individuali 13 La documentazione delle attività svolte dai bambini al nido ha valore di: a) Libro illustrato B b) Diario di memoria collettiva c) Calendario delle attività 14 L’educatore della sezione “piccoli”, per favorire lo sviluppo delle abilità cognitive, progetta esperienze e giochi quali: a) giochi di manipolazione ed esplorazione degli oggetti, per consolidare gli schemi di azione e loro funzionalità A b) giochi allo specchio e giochi di ruolo, per favorire lo sviluppo del pensiero simbolico e astratto c) attività grafico-pittoriche e giochi con le parole per scoprirne l’uso semantico e fonetico 15 Nel gioco libero al bambino deve essere garantita: a) la libertà di muoversi in tutto l’asilo b) la libertà di andare in giardino se lo desidera C c) la libertà di scegliere tra i materiali a disposizione 16 In caso di problemi di gestione educativa tra genitori e bambino l’educatore si pone come: a) un mediatore efficace che sa recuperare le risorse genitoriali A b) una guida nell’apprendimento delle relazioni c) un valutatore dei processi intrafamiliari 17 È importante che tra genitori ed educatori: a) si instauri un clima positivo di collaborazione A b) si mantenga un rapporto formale c) ci sia una conoscenza approfondita 18 Quando si parla di interventi strutturali per consentire un buon “ambientamento” del bambino con disabilità nel contesto educativo, ci si riferisce: a) ad evitare di effettuare interventi con il bambino disabile finché non si C sente a proprio agio b) alla riproduzione al nido dell’ambiente familiare del bambino con disabilità c) all’eliminazione delle barriere architettoniche e alla disponibilità di attrezzature specialistiche 19 Cooperare in relazione nido-famiglia significa: a) collaborare nei momenti di necessità B b) operare insieme per il raggiungimento di una determinata finalità c) lavorare in gruppo 20 Secondo la teoria di separazione-individuazione della Mahaler, il fatto che il bambino attraversi una fase di sviluppo definita “simbiotica”: C a) è un fattore di rischio 2 b) accade in conseguenza di eccessivo coinvolgimento materno c) è parte del normale sviluppo 21 Nei momenti di gioco guidato l’educatore: a) controlla il comportamento del bambino B b) assume un ruolo attivo e partecipativo c) vigila sul rispetto delle regole 22 Il “Baby-Talk” indica: a) il linguaggio adottato dagli adulti quando si rivolgono ai bambini piccoli per facilitare loro l’acquisizione del linguaggio A b) il linguaggio che i bambini usano tra pari durante lo svolgimento delle attività c) la prima forma di linguaggio acquisita dal bambino 23 L’educatore al nido favorisce un approccio alle esperienze logico-matematiche attraverso: a) giochi simbolici C b) giochi di finzione c) giochi di spostamento e travaso 24 Come è definita la fase, dai cinque agli otto mesi di vita, in cui il bambino afferra gli oggetti per conoscerli e giocarci? a) Coordinamento dinamico C b) Sperimentazione c) Coordinazione statica 25 L’educazione multiculturale considera la cultura come: a) l’insieme delle esperienze di ogni individuo B b) un insieme di caratteristiche di cui ogni individuo è portatore c) una struttura statica di cui ogni individuo è portatore 26 Per valutare l’attendibilità di un’osservazione al nido è importante: a) il confronto tra più educatori A b) evitare di confrontarsi con altri colleghi c) utilizzare un testo guida per ogni osservazione 27 L’enuresi primaria: a) è normale nella seconda infanzia b) è la mancata acquisizione, da parte del bambino, di un controllo B sfinterico completo c) consiste nella perdita, da parte del bambino, del controllo sfinterico acquisito precedentemente 28 Per non rischiare di trascurare i bambini che tendono a isolarsi è preferibile: a) dedicarsi solo a loro C b) affiancargli sempre bambini più responsabili c) attuare attività che consentano la partecipazione di tutti 29 Se un bambino mostra un disegno ad un adulto, questi dovrebbe: a) dargli consigli per migliorare le sue competenze C b) dirgli di portarlo a casa per regalarlo ai genitori c) chiedergli cosa rappresenta dandogli spazio per esprimersi 30 Quale contesto predisporre per attivare la conversazione tra bambini? a) di piccolo gruppo per favorire senso di appartenenza A b) di grande gruppo per favorire senso di appartenenza c) nessuno perché i bambini non hanno acquisito le regole della turnazione 31 Nella fase iniziale dell’ inserimento gli educatori devono: a) imporsi come figura di riferimento B b) creare un rapporto di fiducia e interazione con il bambino c) attendere che sia il bambino ad avvicinarsi volontariamente 3 32 La funzione principale di uno spazio esterno (cortile) è quella di: a) introdurre e guidare i bambini alla conoscenza dell’ambiente naturale A b) incoraggiare la socializzazione tra coetanei c) organizzare attività didattiche più adatte al momento 33 Per il Cognitivismo la memoria: a) gioca un ruolo marginale nel processo di apprendimento B b) gioca un ruolo rilevante nel processo di apprendimento c) gioca un ruolo secondario nel processo di apprendimento 34 Per “obiettivo” si intende: a) la descrizione di ciò che l’educatore desidera C b) la descrizione del comportamento del bambino c) la descrizione del risultato che si vuole conseguire 35 Per lo svolgimento delle attività del bambino diversamente abile è opportuno prevedere: a) un’organizzazione temporale rigida C b) un’organizzazione temporale occasionale c) un’organizzazione temporale elastica 36 Cosa si intende per PGE a) Servizi educativo rivolto a bambini dai 2 ai 3 anni senza affido b) Servizio educativo che accoglie bambini dai 3 ai 6 anni con affido C c) Servizio educativo che accoglie un piccolo numero di bambini dai 12 ai 36 mesi con affido 37 Nelle sezioni, la frequenza, la consistenza e la qualità dei rapporti fra bambini, sono influenzati: a) dall’orario di frequenza B b) dall’organizzazione della sezione c) dal rapporto con i genitori 38 Il gruppo di lavoro educativo ha una valenza pedagogica perché offre la possibilità di: a) coinvolgere le famiglie C b) fare progetti c) usufruire di maggiori punti di vista 39 Nel nido l’attenzione alla “persona” consiste: a) nella soddisfazione dei bisogni di sviluppo del bambino A b) nella soddisfazione dei bisogni di socializzazione del bambino c) nella soddisfazione dei bisogni cognitivi del bambino 40 Quale psicoterapeuta dell’infanzia parla di “spazio transizionale”? a) Renè Spizt C b) Anna Freud c) Donald Winnicott 41 All’interno dell’asilo nido “l’accoglienza” intesa come presenza di un adulto affettivo e di sostegno: a) facilita la comunicazione tra coetanei C b) è una modalità consolatoria da mettere in pratica solo nei momenti di difficoltà del bambino c) mira all’autonomia del bambino 42 Per rendere il bambino autonomo durante le attività: a) bisogna lasciare che trovi da solo le sue strategie b) occorre accompagnare le sue esperienze lasciando che gradualmente si B renda autonomo c) bisogna insegnargli le migliori procedure di comportamento 43 Winnicott ha introdotto il concetto di “madre sufficientemente buona” per A 4 riferirsi al fatto che: a) anche se la madre non riesce a soddisfare in modo perfetto e costante i bisogni del bambino ciò non ha conseguenze negative sullo sviluppo b) anche se la madre riesce a soddisfare in modo perfetto e costante i bisogni del bambino ci potrebbero essere conseguenze negative sullo sviluppo c) quando la madre riesce a soddisfare in modo perfetto e costante i bisogni del bambino non ci possono essere conseguenze negative sullo sviluppo 44 Le relazioni tra pari al nido contribuiscono: a) a modificare i legami di attaccamento con i genitori B b) a sviluppare competenze cognitive c) ad acquisire regole di espressione 45 Con il “Patto educativo” tra educatori e genitori: a) gli educatori accettano il progetto educativo della famiglia e si impegnano a continuarlo b) la famiglia delega agli educatori la realizzazione del progetto educativo per C il proprio figlio c) si condivide ed accetta il progetto educativo del nido attraverso una corresponsabilità nell’attuazione del progetto stesso 46 Secondo la prospettiva vygotskjiana l’ambiente: a) è l’insieme del mondo sociale e culturale inteso come contesto di relazione A b) è la realtà naturale nell’ottica delle misurazioni matematico-fisiche c) può favorire in alcuni casi il processo di integrazione del singolo nel gruppo 47 Verso la fine del primo anno, il bambino tende a ripetere tutto ciò che sente. La ripetizione automatica dei suoni è detta: a) lallazione B b) ecolalia c) linguaggio potenziale 48 Possono un lavoratore antonomo o un collaboratore esterno essere nominati incaricati del trattamento dei dati personali: a) Si, purché operino sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile A b) Si, senza alcun vincolo giuridico c) Si, purché l’interessato vi acconsenta 49 Dall’osservazione al nido emerge un quadro delle competenze del bambino in merito: a) al livello di autonomia personale e sociale C b) alle forme di gioco praticate c) a tutti gli aspetti dello sviluppo 50 Chi autorizza il funzionamento dei servizi privati per la prima infanzia secondo la vigente normativa regionale dell’Emilia Romagna: a) Il Dirigente su parere della Commissione Tecnica Distrettuale A b) La Commissione Tecnica Distrettuale su parere del Dirigente c) L’Assessore Regionale 51 L’uso di materiali strutturati nel gioco al nido, permette all’educatore di individuare: a) Il tipo di frequenza delle interazioni tra coetanei B b) i procedimenti cognitivi utilizzati dal bambino c) le emozioni che entrano in gioco nel bambino quando è in gruppo 52 Rispettare l’individualità del bambino significa: a) creare un progetto educativo incentrato sugli interessi di ogni singolo C bambino b) prevedere momenti individuali in cui relazionarsi con il bambino 5 c) considerare il bambino tenendo conto delle sue specificità e dei suoi bisogni 53 Per “cura” da parte degli educatori nei momenti di routine si intende: a) la pratica delle attività atte a favorire appetito e sonno b) una modalità per prevenire lo stress infantile C c) una serie di procedure e azioni intenzionalmente mirate al benessere del bambino 54 Nelle fasi successive al gioco, l’educatore ha il compito di favorire nel bambino: a) l’elaborazione delle esperienze A b) la generalizzazione simbolica delle esperienze c) la codificazione e organizzazione delle esperienze 55 Per sviluppo sociale del bambino si intende: a) lo sviluppo del Sé B b) il processo di socializzazione e individuazione c) la separazione dall’oggetto d’attaccamento 56 Stern con “gioco a due”, intende la capacità : a) del bambino di “leggere” l’adulto C b) dell’adulto di interpretare le emozioni del bambino c) di adulti e bambini di “leggersi” reciprocamente 57 Secondo il metodo montessoriano, la capacità d’interessarsi a un’attività, esplorandone tutti gli aspetti, identifica: a) la creatività del bambino B b) la concentrazione del bambino c) l’autoeducazione del bambino 58 La misura più significativa della qualità delle esperienze del bambino nel nido è: a) la discontinuità tra le esperienze B b) la continuità tra le esperienze c) il numero delle esperienze 59 Secondo l’approccio comportamentista l’apprendimento è inteso come: a) la creazione di un legame stabile tra le risposte e gli stimoli A b) la ripetizione mnemonica del comportamento da apprendere c) l’individuazione dei rinforzi più efficaci per l’apprendimento 60 Per “modello mentale” in pedagogia si intende uno strumento che il pensiero umano costruisce per: a) acquisire il maggior numero possibile di esperienze C b) ottimizzare la memorizzazione delle esperienze c) guidare il proprio ragionamento e comportamento 6

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