Anomalie - Procedure di gestione delle emergenze PDF
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Questo documento descrive le procedure di gestione delle emergenze in ambito ferroviario. Include informazioni su scenari incidentali, piani di intervento, gestione degli eventi correlati alla pubblica sicurezza e all'allerta meteo. Sono definite le responsabilità e le procedure per diversi tipi di emergenze.
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Anormalità RFI LG FU 05 1 0 -- Processo di gestione delle emergenze RFI DOI P FU 05.01 1 0 - Testo unico per la gestione delle emergenze in RFI RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0 -- Gestione delle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio RFI SIGE P SE MI 01.01 1 0 -- Accertamenti ed indagini di RFI...
Anormalità RFI LG FU 05 1 0 -- Processo di gestione delle emergenze RFI DOI P FU 05.01 1 0 - Testo unico per la gestione delle emergenze in RFI RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0 -- Gestione delle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio RFI SIGE P SE MI 01.01 1 0 -- Accertamenti ed indagini di RFI in caso di incidenti o inconvenienti ferroviari DTC PSE 42 1 0 -- Misurazioni e rilievi da eseguire a seguito di un incidente RFI DOI P SE SU 02.01 1 0 -- Gestione dei rapporti tra RFI ed IF in caso di anormalità dovuta ad interazione catenaria-pantografo RFI DOI P SE 07 1 0 -- Gestione dell'emergenza in presenza di eventi sismici OST 11/23 COAFI La ***RFI LG FU 05 1 0 -- Processo di gestione delle emergenze*** definisce in modo organico i principi e gli indirizzi relativi al processo di gestione dell'emergenza. La gestione delle emergenze prevede l'attivazione di un processo articolato secondo il flusso logico/temporale di quattro sotto processi: Le tipologie di emergenza per cui si attiva il processo di gestione sono, storicamente: Gli ambiti/aree delle possibili situazioni di emergenza individuate comprendono tutti gli asset di RFI e gli ambienti di lavoro in cui opera personale di RFI, in particolare: La gestione degli eventi collegati alla pubblica sicurezza è rimandata alla competenza degli organismi di pubblica sicurezza (Polfer, Carabinieri, ecc.). **I Piani di intervento** (PGE-PEI-PEFV-Norme di Comportamento-PO-Piani di Security) sono elaborati in seguito all'analisi degli scenari incidentali connessi con la sicurezza dell'esercizio e della circolazione dei treni, con la salute /sicurezza del lavoro, con la tutela ambientale, e **contengono le azioni da svolgere** per mettere in sicurezza i lavoratori, i clienti, i terzi, le infrastrutture, l'ambiente, il know-how e le altre risorse immateriali. La ***RFI DOI P FU 05.01 1 0 - Testo unico per la gestione delle emergenze in RFI*** definisce le modalità operative, i ruoli e le responsabilità interne a RFI nella gestione delle emergenze, intesa come la messa in atto di interventi eccezionali ed urgenti per gestire qualsiasi situazioni imprevista determinata da un certo evento, che possa essere anche solo potenzialmente pericolosa per l'incolumità di persone/beni/strutture/ambiente. Tale gestione è articolata in quattro macro fasi di processo: 1. Scenari incidentali (parte II); 2. Organizzazione della gestione delle emergenze (parte III) *tutti i vari tipi di piani di emergenza* 3. Procedure interne di segnalazione, attivazione e gestione dell\'emergenza (parte IV); 4. Attività di verifica degli asset, della IFN per il ripristino della circolazione e ritorno alla normalità (parte V) ***Scenari incidentali (parte II)*** Le **anormalità rilevanti**, gli **incidenti di esercizio** e per le anormalità non rilevamenti ma con "valenza commerciale" definiti nella *RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0 -- Gestione delle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio* sono da gestire con le modalità indicate dalla stessa procedura. Informazioni di dettaglio alla procedura sono fornite dal MOGARIE (Manuale Operativo per la Gestione delle Anormalità Rilevanti e degli Incidenti di Esercizio), nei Protocolli 118, nei FL, sistemi informatici aziendali. L'applicazione della presente procedura si ha per gli scenari individuati dalla *RFI LG FU 05 1 0 -- Processo di gestione delle emergenze,* e più in generale si ha **per tutti quegli eventi che** riguardando l'infrastruttura, i rotabili, indisponibilità delle stazioni, disservizi e ritardi alla circolazione dei treni (o attività di navigazione), che in un primo momento non rappresentato un'emergenza di per sé ma **potrebbero richiedere l'intervento del Soccorso Urgente** (Intervento di Soccorso Pubblico). Risulta quindi necessario monitorare la durata e la gravità degli eventi che occorrono, perché potrebbero evolversi in situazioni in cui si rende necessario predisporre ulteriori azioni finalizzate al loro contenimento (*esempio: treno fermo in linea/ galleria senza alimentazione possibilità di ricarica accumulatori servizi ausiliari, senza climatizzazione durante il periodo estivo o invernale*). Ove l\'evento emergenziale assuma carattere tale da non consentirne la risoluzione attraverso le risorse interne, la gestione dell\'emergenza sarà assunta dagli **Enti di soccorso esterni** intervenuti e attivati secondo le modalità individuate. La gestione degli eventi collegati alla **pubblica sicurezza** è rimandata alla competenza degli organismi di pubblica sicurezza che intervengono in coordinamento con i gestori emergenza e FS Security. **L\'allerta meteo** è classificata dai bollettini della Protezione Civile in quattro tipologie \"Verde\", \"Giallo\", \"Arancione\" e \"Rosso\". RFI, nei confronti di questi scenari, attua le disposizioni come dettagliate nell\' \"Allegato 09 TU -- Linea Guida Alert Meteo. Per i **fenomeni sismici** si rimanda alla procedura RFI DOI P SE 07 nella versione vigente \"Gestione delle emergenze in presenza di eventi sismici\". *I Livelli di Emergenza* - *Pre-allarme interno o verso gli Enti di Soccorso*: tutte quelle condizioni per cui non si ha ancora un'emergenza ma sussistono le condizioni per crearla (allerta meteo, treno fermo in linea senza alimentazione, piccoli incidenti in stabilimenti prossimi all'IFN, ecc.). in questa fase si verifica l\'attendibilità della segnalazione della/ e criticità; - *Allarme o Emergenza di 1 ° livello*: situazione di pericolo non imminente che può essere gestita e risolta con risorse interne della UP interessata, secondo quanto definito nel proprio PEI. Non vengono coinvolti RdC e DCCM, se non per preallarme. - *Allarme o Emergenza è di 2° livello*: tutti i casi in cui non è risolvibile con le sole risorse interne o quando vi è pericolo imminente per le persone o le cose ed è pertanto necessario ricorrere all\'intervento degli Enti esterni di Soccorso. In tale fase sono coinvolti il RdC e il DCCM solo qualora l\'emergenza interessi la circolazione ferroviaria. *Tipi di soccorso* - *Intervento di Soccorso Tecnico:* interventi di ripristino della normalità d'esercizio messi in atto da RFI; - *Soccorso Sanitario:* intervento per garantire il primo soccorso sanitario e l'inoltro presso le strutture sanitarie (NUE 112 o 118); - *Intervento di Soccorso Pubblico (Soccorso Urgente):* l\'insieme degli interventi per la tutela dell\'incolumità delle persone, la preservazione dei beni ed estinzione degli incendi. Gli interventi di Soccorso Pubblico sono tali quando vi è un pericolo imminente per le persone o per le cose e sono coordinati e gestiti dai VV.F. La pianificazione delle risposte all\'emergenza è l\'insieme di azioni e dei flussi di comunicazione che devono essere attuati allo scopo di consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali ipotizzati, determinando una o più sequenze di azioni che sono ritenute le più idonee. [Pertanto vengono prodotti i Piani di Emergenza.] ***Organizzazione della gestione delle emergenze (parte III)*** [.......descrizione di tutti i piani di emergenza....] *Formazione* Gli obblighi informativi e formativi attualmente previsti dalla normativa cli sicurezza per i lavoratori in genere ed in particolare per gli addetti alle emergenze sono disciplinati dal D. Lgs 81/2008 e s.m.i. e dalla legislazione ad esso correlata. *Formazione Antincendio* Tutto il personale deve essere informato sulle modalità cli prevenzione incendi e cli evacuazione dai luoghi di lavoro in caso di pericolo. Gli \"addetti al servizio antincendio\", sono designati in numero adeguato, e frequentano corsi di formazione e aggiornamento a cadenza quinquennale (diventerà biennale). *Formazione Primo Soccorso* Il **D.Lgs. 81/2008** prevede all\'art. 45, che il Datore di Lavoro prenda i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica d\'emergenza. Il **DM 15 luglio 2003** **n. 388** stabilisce le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, prevedendo un impegno formativo di 16 ore. Il **DM del 24 gennaio 2011 n° 19** ne stabilisce il campo di applicazione limitandolo alle attività lavorative in ambito ferroviario svolte in luogo isolato, prevedendo 6 ore di formazione. *Esercitazioni Interne* Le esercitazioni periodiche di emergenza sono organizzate da RFI e prevedono il coinvolgimento del solo personale ferroviario. Possono essere di quattro tipi: - sit down; - stand up; - get out; - smart get-out. L\'esercitazione completa effettuata nell\'ambito del PGE può comprendere quella da eseguirsi ai sensi del PEI. Per la redazione del verbale di esercitazione, può essere utilizzato lo schema riportato nell\'Allegato 08 \"Verbale dell\'esercitazione periodica di emergenza". Per quanto riguarda le esercitazioni in galleria e la formazione del personale addetto alla gestione delle emergenze in galleria si dovrà fare riferimento a quanto riportato nella vigente *Linea Guida per la redazione del Piano di Emergenza Interno, allegato 2 al Manuale di Progettazione delle Opere Civili - PARTE II - SEZIONE 4 -- GALLERIE* *Esercitazioni di Protezione Civile* Le esercitazioni di Protezione Civile in ambito Gruppo FS sono svolte seguendo le specifiche Linee Guida emesse da SER-SEC di FS ed inserite in un Piano annuale emanato dalla SER-SEC- del Gruppo FS. Vengono svolte da DOIT con COA, FS Security, Security & Risk in collaborazione con Prefetture-UTG, Vigili del Fuoco, 118/1112, Forze dell\'Ordine, Polfer, Protezione Civile e Organizzazioni di Volontariato. ***Procedure interne di segnalazione, attivazione e gestione dell\'emergenza (parte IV)*** Al verificarsi di un\'emergenza per la quale è necessario l\'intervento dei soccorsi, questi vengono allertati secondo i flussi comunicativi formalizzati nei Piani di Emergenza o norme di comportamento in vigore. I ruoli sono così individuati: **SEGNALATORE DELL\'EMERGENZA:** In generale è chiunque rilevi un\'emergenza che può interessare: - l\'incolumità delle persone o l\'integrità dei beni - la sicurezza della circolazione ferro viaria - la sicurezza del lavoro - la sicurezza degli spazi delle stazioni - la tutela ambientale degli asset ferroviari Il Segnalatore deve tempestivamente estendere l\'allarme all\'Attivatore dell\'emergenza. **ATTIVATORE DELL'EMERGENZA:** RdC (DCO/DM) che, ricevuta la segnalazione dell\'emergenza, ne verifica l\'attendibilità e ne valuta l\'entità, avvisa il Gestore dell'Emergenza, nelle vesti del DCCM. Il PEI può prevedere una figura diversa in base all'attività svolta nel fabbricato o nei locali di quel PEI. Per le segnalazioni di 1° livello segue quanto indicato nel PEI. Per le segnalazioni di 2° livello può anche contattare direttamente i soccorsi esterni, e poi aggiornare il gestore dell'emergenza. Ha il compito di reperire più informazioni possibili, in primis dal segnalatore: - Nome, cognome e qualifica di chi comunica l\'emergenza/anormalità; - Tipo di emergenza/ anormalità ed entità della stessa; - Luogo ed eventuali indicazioni per l\'accesso all\'area di intervento, utilizzando anche le coordinate geografiche GPS; - Numero di persone coinvolte dall\'emergenza; - Eventuale presenza di feriti. - In caso di emergenza che coinvolge le merci pericolose comunicare anche le seguenti informazioni: - Tipologia di merce pericolosa coinvolta (cod. ONU / cod. pericolo) ed entità del rilascio/gocciolamento di merce pericolosa; - Condizioni meteorologiche, (ad esempio: presenza e direzione del vento); - Eventuali altre informazioni; - Istruzioni di emergenza rivolte ai viaggiatori. Per aiutarsi può sfruttare la scheda non vincolante della presente procedura. **GESTORE DELL'EMERGENZA:** DCCM, il quale promuove l'intervento dei soccorsi e coordina tutte le fasi di gestione dell'emergenza, assume il ruolo di ROE (Responsabile Operativo dell'Emergenza). Nei casi in cui il Gestore dell'Emergenza sia individuato in altra figura, il PGE deve prevedere procedure di coordinamento tra le due parti. Il DCCM può anche essere avvisato anche direttamente dal Segnalatore o dalle Sale Operative delle Strutture pubbliche di Soccorso, quindi deve anche regolarsi a seconda dei casi con i flussi informativi. Acquisisce personalmente le informazioni relative a: - Dati caratteristici del tratto di linea desumendoli dal PEI e/o da apposito supporto informativo; - Dati del trasporto (tipo materiale, composizione, MP, ecc.) da PIC e/o da IF; - Dirige le operazioni di emergenza in capo a RFI come descritte nei PEI/PGE e si avvale dell\'Elenco delle prime operazioni del DCCM/ROE in caso di emergenza: - Riceve dal RdC (DM/DCO) (attivatore dell\'emergenza) avviso dell\'emergenza e prime notizie raccolte; - Compila la scheda \"Primo avviso di anormalità\" Allegato 10 al presente documento (allegato già presente nella RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0); - Concorda e, se necessario, dispone la messa fuori tensione e in sicurezza della ldc, tramite il RdC (DM/DCO), rispetto alla circolazione treni in atto; - Chiede al CEI di formare e attivare la Squadra di Intervento (Sdl) e riceve la scheda con nominativo del Referente SdI; - Contatta il NUE 112 (115/118) indicando: - Le proprie generalità e funzione; - Il luogo dell\'incidente, le coordinate GPS e le ubicazioni degli accessi; - Il tipo di incidente; - Le eventuali persone coinvolte; - Ulteriori dettagli richiesti dal NUE 112 (115/118); - Rimane in linea in attesa di essere messo in comunicazione con le sale operative VVF e/o 118. - Indica al CEI il luogo di incontro tra il Responsabile SdI / Referente RFI ed il ROS/DTS; - Avvisa i Responsabili COA/DOIT/DOS, Responsabile di Galleria, se necessario, i Dirigenti Reperibili; - Avvisa Polfer, FS Security e se necessario Protezione Civile, compilando l\'allegato 14 (evento classificato in: VERDE - carattere informativo; GIALLO -- allertamento di possibile intervento; ROSSO -- richiesta di intervento); - Valuta e dispone con DCP e RdC (DM/DCO) i primi provvedimenti di circolazione; - Avvisa e prende accordi con la SON (Sala Operativa Nazionale) e le sale Operative delle IF; - Avvisa il referente Relazioni con il Pubblico di RFI; - Mantiene contatti con le Sale Operative degli enti di Soccorso tramite i numeri telefonici dedicati e con il ROS/DTS tramite il Referente di RFI / Responsabile Sdl sul posto, e invia scheda alle Sale Operative. - Consegna al ROS/DTS autorizzazione scritta di accesso in sicurezza all\'infrastruttura ferroviaria tramite dettatura M40 al Referente di RFI sul posto (esempio riportato nella Fig. 3). - Dispone al RdC (DM/DCO) di restituire la propria messa fuori tensione e in sicurezza della ldc (se era stata richiesta) in quanto è intervenuta la Sdl ed ha provveduto ad interrompere la circolazione dei treni e mettere fuori tensione e in sicurezza la ldc. L'avviso ai VVF deve essere sempre fatto in occasione di coinvolgimento di viaggiatori o di forte perturbazione alla circolazione dei treni che può determinare sovraffollamento. **RESPONSABILE OPERATIVO PER L'EMERGENZA (ROE):** DCCM se l'emergenza riguarda la circolazione ferroviaria. Per **le anormalità rilevanti o incidenti di esercizio** il ruolo del ROE deve essere assunto da un Dirigente/Quadro reperibile di RFI (di norma Capo UM) intervenuto sul posto, subentrando formalmente al DCCM con **M40** predisposto dalla presente procedura, rilevandone compiti e responsabilità e rendersi individuabile in modo univoco, con adeguato abbigliamento o accessorio. Il ROE (Responsabile Operativo per l\'Emergenza) svolge le seguenti attività, in presenza di pericolo per le vite umane e intervento di squadre di soccorso esterne (sia sanitarie che VV.F.): - coordina le attività per la messa in sicurezza dell\'area soggetta alle operazioni di soccorso delle squadre esterne a RFI; - autorizza l\'inizio delle operazioni di soccorso alle squadre esterne a RFI; - tiene i rapporti con le strutture esterne e con i rappresentanti delle IF sul posto; - si rapporta e si coordina con il COT quando attivato; - coordina ed organizza le squadre di intervento di RFI; - coordina e dirige le attività di liberazione della sede ferroviaria; - predispone, in accordo con il proprio responsabile e con il COT/responsabile COA, le fasi di ripristino; - fornisce aggiornamenti sui tempi di ripristino; - autorizza la fase di soccorso tecnico dopo aver ricevuto dal Responsabile Operativo di Soccorso dei VV.F. (ROS/DTS) conferma del termine delle operazioni di soccorso Urgente (Nulla Osta). [Dal momento dell\'arrivo i VV.F. assumono il comando della gestione dell\'emergenza/soccorso e, di concerto con il DCCM/ROE, attendono il necessario Nulla Osta formale per l\'accesso all\'infrastruttura. In tale fase i VV.F. costituiscono l\'Autorità fino alla formale cessazione del loro intervento e restituzione formale dell\'infrastruttura. ] Il ROE ha la responsabilità della gestione dell\'emergenza per tutta la sua durata; con specifico riferimento al soccorso urgente, è responsabile fino al momento dell\'intervento delle Autorità istituzionalmente competenti a gestire le emergenze, con cui si rapporta precisando i provvedimenti in atto. Terminata l\'emergenza ed il relativo Soccorso Urgente (da parte degli enti Esterni) e Tecnico (da parte del personale della Manutenzione) il ROE/DCCM coordina le operazioni per la ripresa della circolazione. *Altre figure coinvolte nella gestione dell'emergenza:* **SON** -- Qualora l'emergenza abbia effetti a livello rete, il RDCIO predisporrà tutte le attività propedeutiche per la gestione CODC e se del caso dell'Unità di Crisi. **CEI** -- Su incarico DCCM dispone l'intervento del personale della manutenzione necessario per comporre la SdI identificandone il Referente. Invia il Referente sul posto per le comunicazioni tra ROE e ROS/DTS e lo indirizza al punto di incontro previsto con i Soccorsi Esterni. **DOTE** -- Collabora con RdC e DCCM per l'eventuale messa fuori tensione e in sicurezza della ldc. **REFERENTE DI RFI SUL POSTO** -- Referente che, in situazioni diverse dalle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio, non assume le vesti di ROE. Ha funzioni di interfaccia fra il Gestore dell\'Emergenza ed i soggetti intervenuti, rendendosi individuabile in modo univoco, con adeguato abbigliamento o accessorio. Consegna modulo M40 (dettato dal DCCM) ai VVF per consentire loro l\'accesso all\'area e lo riceve al termine dell\'intervento controfirmato dai VVF. **SdI** (Squadra di Intervento) -- composta da AM e guidata da un Referente. Accerta la situazione, collabora con le squadre di soccorso esterne, formalizza l'interruzione per gli interventi, si adopera per la messa fuori tensione e in sicurezza della ldc, rilascia il Nulla Osta ai VVF per l'accesso in galleria, assiste ai viaggiatori, ripristina l'esercizio ferroviario. **FS SECURITY** - A seguito dei primi avvisi del ROE, ed in coerenza alle relati.ve indicazioni, FS Security interviene a supporto nella gestione dell\'emergenza anche come interfaccia con gli enti di soccorso. FS Security intrattiene altresì i rapporti. con gli Enti e le Istituzioni preposte alla tutela dell\'Ordine e della Sicurezza Pubblica e della Salute Pubblica, le strutture territoriali di Protezione Civile già attivate dal DCCM/ROE. **COT** (Centro Operativo Territoriale) -- Attivato in caso di emergenze dal Responsabile della CA o suo sostituto reperibile, tramite il DCCM, presso la sede della SC di giurisdizione, con comunicazione tracciata a Responsabili (o sostituti reperibili) di DOIT, DOS, IF coinvolte e Referenti di FS Security e di Communication di FS. Nell'ambito del COT vengono: - comunicate le strategie alle IF; - reperite risorse; - stabilite le logiche dei provvedimenti di circolazione; - stabiliti i provvedimenti operativi per l'assistenza alla clientela e diffusione delle informazioni; - definite le IaP; - aggiornati numero di feriti e decessi; Si interfaccia con il CODC se istituito, rendendo i provvedimenti indicati. Il COT può anche essere attivato in via preventiva dal RCOA. **CODC** (Centro Operativo Direzioni Centrali) -- Attivato in caso di emergenze dal Responsabile della DCIO o suo sostituto reperibile, presso la SON, con comunicazione tracciata a Responsabili (o sostituti reperibili) di DOI, DST/DOS, IF coinvolte e Referenti di FS Security e di Communication di FS. La funzione del CODC è di fornire ai COT gli indirizzi da seguire e di coordinarne l\'attività. Il CODC potrà essere attivato in via preventiva dal Responsabile della DCIO. **UNITÀ DI CRISI** - Nei casi di anormalità rilevanti o incidenti di esercizio che richiedano un particolare approccio strategico, l\'AD di RFI può convocare l\'Unità di Crisi presso la Sala Crisi di Roma. La funzione dell\'Unità di Crisi è quella di individuare le scelte strategiche da adottare, soprattutto in relazione agli aspetti. di funzionalità del sistema. ***Attività di Ripristino*** Al Responsabile della DOIT interessata o al suo sostituto reperibile è affidata la responsabilità della programmazione delle attività di ripristino dell\'infrastruttura. In caso di attivazione di COT, la programmazione delle attività deve essere basata sulle strategie definite e viene indicata in un Piano Operativo di ripristino attuato da un Dirigente della DOIT interessata presente sul luogo dell\'evento, che coordina le attività dei CUM. Il ROE, cessato l\'allarme: - valuta, in accordo con i responsabili delle altre DTI (Direzioni Tecniche di Intervento), se istituite, quali di queste devono rimanere sul posto a tutela del personale ferroviario impegnato nelle operazioni di ripristino dei luoghi; - dichiara la fine dello stato di emergenza; - redige una apposita relazione informativa; - si adopera per il ripristino della circolazione ferroviaria, previo parere del RdG /RdS o del suo sostituto. Terminate le operazioni di Intervento di Soccorso Pubblico, con il rilascio da parte dei VV.F. al ROE della dichiarazione tramite M40 di cessazione delle fasi di Soccorso Urgente (VV.F) e benestare per l\'inizio della fase di Intervento di Soccorso Tecnico, RFI assume nuovamente i compiti di coordinamento delle attività tese al ripristino della normalità dell\'esercizio ferroviario. La ***RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0 -- Gestione delle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio*** dettaglia le modalità operative e le responsabilità nel processo di gestione dell'emergenza limitatamente a DCIO. In particolare definisce: **Anormalità** = eventi che determinano: - danni ai viaggiatori, al personale o a terzi; - indisponibilità di tratti di linea o di stazioni, anche per cause esterne a RFI; - riduzione di capacità dell'infrastruttura, incluse quelle dovute a limitazioni nelle prestazioni del materiale rotabile; - un degrado alle infrastrutture; - ritardo ad uno o più treni, uguale o maggiore di 15'; - una o più soppressioni di treni; - effetti sulla sicurezza dell'esercizio. **Anormalità rilevanti** = anormalità che: - abbiano causato danni ai viaggiatori, al personale o a terzi; - riguardino nodi o linee della rete con una previsione di durata superiore alle 2 ore; - determinino difficoltà o significative ripercussioni alla circolazione, dovute all'istradamento dei treni, in particolare di lunga percorrenza, su itinerari alternativi. **Incidenti di esercizio** = eventi verificatisi sull'IFN nei quali: - sia stato coinvolto almeno un veicolo ferroviario in movimento e che abbiano causato almeno un decesso o un ferito grave (ricovero ospedaliero di almeno 24 ore) o danni pari o superiori a 150.000€ ai binari, agli impianti o all\'ambiente; - un\'interruzione del traffico di 6 o più ore. **Ruolo del RUC o suo sostituto reperibile nel processo** [Nei casi di "anormalità rilevante" o di "incidente di esercizio", o per gli eventi che per non avendo connotazione di rilevanza potrebbero assumerla nella loro evoluzione o per la "valenza commerciale", occorre: attivare le procedure per garantire il flusso informativo tra il luogo dell'evento ed i posti di coordinamento e controllo della circolazione con continuità e univocità]. Il DCCM raccoglie e verifica le notizie relative all'anormalità e fornisce le prime informazioni sull'evento ai [referenti individuati], interni ed esterni a RFI, redigendo la scheda di primo avviso predisposta allo scopo (Allegato A). Per le necessarie azioni di coordinamento sul posto, in attesa dell'arrivo del RUC/RSC o di altro personale reperibile dell'UC/SC, il DCCM si avvale di un unico soggetto referente, individuato in linea e negli impianti impresenziati nel personale del treno e in quelli presenziati nel RdC. **Finalità e svolgimento dell'intervento del RUC o suo sostituto reperibile** Il RUC/RSC, o altro personale reperibile dell'UC/SC, deve raggiungere il più rapidamente possibile il luogo dell'anormalità, con il compito di: - [confermare] al DCCM [le prime informazioni] sull'evento ed [assolvere la funzione di unico soggetto referente] [sul posto], in modo tale da costituire il punto di riferimento del DCCM anche per le comunicazioni successive; - [prendere contatto con i referenti degli Enti esterni di Soccorso] presenti sul posto e fornire loro le prime informazioni che possano agevolarne l'intervento; - nel caso di intervento sul posto del referente di FS Security quest'ultimo provvede a mantenere costantemente informato il RUC/RSC per le attività di sua competenza; - [garantire interfaccia agli eventuali rappresentanti di ANSFISA/DIGIFEMA] intervenuti sul posto fino all'intervento dei Responsabili della DOIT/CA interessate. Il RUC/RSC fornisce al DCCM/COT, almeno ogni mezz'ora, [aggiornamenti sulla situazione]. Lo stesso rappresenta [l'interfaccia sul posto anche per i referenti delle IF] per le eventuali richieste da inoltrare al DCCM/COT relative all'assistenza alla clientela coinvolta, in particolare in termini di necessità di fermate ai treni, di apertura di impianti o di sale di attesa e quant'altro si renda necessario per limitare il disagio dei viaggiatori. Inoltre, [provvede alla raccolta e alla custodia della documentazione di competenza]. La ***RFI SIGE P SE MI 01.01 1 0 -- Accertamenti ed indagini di RFI in caso di incidenti o inconvenienti ferroviari:*** - garantisce che gli incidenti, gli inconvenienti e i «quasi incidenti» siano [segnalati], [indagati] e [analizzati] per consentire la valutazione degli eventi occorsi e l'individuazione delle cause e delle responsabilità nonché l'eventuale adozione di provvedimenti migliorativi e/o di misure preventive; - definisce inoltre i criteri, le modalità e le responsabilità per le comunicazioni da trasmettere alla DIGIFEMA e all'ANSFISA; - Si applica a tutti gli eventi ([eventi anomali]) che hanno pregiudicato o che avrebbero potuto pregiudicare la sicurezza della circolazione dei treni e dell'esercizio ferroviario sull'Infrastruttura Ferroviaria: incidenti, inconvenienti e quasi incidenti; - Si applica anche a tutti gli eventi anomali noti al GI che si sono verificati all'interno dei [raccordi privati] adiacenti alle aree di RFI e che hanno pregiudicato o avrebbero potuto pregiudicare la sicurezza; Il processo delle indagini è articolato nelle seguenti fasi: 1. accertamento; 2. conduzione dell'indagine; 3. condivisione della relazione d'indagine ed eventuali ritorni di esperienza; 4. pubblicazione dell'indagine. *Le indagini si concludono quando sono individuati gli elementi utili e necessari a determinare in maniera inequivocabile la dinamica dell'evento, le cause (diretta, indiretta e a monte) che lo hanno generato e le eventuali responsabilità del personale coinvolto, anche in termini di esatta individuazione delle eventuali norme disattese, eventuale tipologia di errore umano (se del caso in quanto riconducibile a responsabilità di RFI), nonché l'individuazione di tutti i soggetti, diversi dal Gestore dell'Infrastruttura, coinvolti nell'evento.* In un approccio gestionale "sicuro" e proattivo, gli eventi anomali (incidenti, inconvenienti e quasi incedenti) sono sempre oggetto di costante attenzione e l'Organizzazione, coerentemente con la politica aziendale, li analizza per mettere in atto ogni possibile sforzo per evitare il loro verificarsi, nell'ottica del miglioramento. Ciò posto, il processo di approfondimento ha come obiettivo l'individuazione delle cause che hanno generato un evento anomalo e delle azioni tese a rimuoverle; esso si articola nelle seguenti fasi: 1. individuazione della/delle barriera/e che non ha/hanno funzionato come previsto; 2. individuazione del "perché" ciò è avvenuto; 3. individuazione di adeguate azioni tese a rimuovere le cause dell'evento analizzato. A tale scopo, occorre distinguere tra fattore *[causale]*, *[concausale]* e *[sistemico]* e tenere presente le sostanziali differenze che tra esse intercorrono. ***OBBLIGHI DEL PERSONALE DI RFI PRESENTE O INTERVENUTO SUL LUOGO DELL'EVENTO ANOMALO*** Il RUT di giurisdizione e/o il responsabile della Circolazione Area (o i loro sostituti reperibili), [avvisati dell'evento dal DCCM] e avvalendosi del Coordinatore Esercizio Infrastruttura, individuano, in funzione della tipologia dell'evento stesso, gli esperti da inviare sul luogo dell'accadimento: ove le circostanze lo richiedano, possono essere coinvolti più Specialisti (CUM, RUC, AM ecc.. opportunamente individuati in apposito elenco cui Allegato 4) ognuno per l'ambito specialistico di competenza. Il Personale di RFI incaricato di intervenire sul posto cura la formale acquisizione di ogni informazione, documentazione e registrazione (modulistica, registrazioni ecc.), così come rilevabile dopo l'evento e, per quanto possibile, prima dell'evento, necessarie a stabilire: - lo stato dell'infrastruttura; - lo stato degli apparati di sicurezza; - l'esistenza e correttezza della modulistica, delle comunicazioni registrate, delle prescrizioni ai treni, ecc.; - le condizioni dei veicoli ferroviari e/o mezzi d'opera coinvolti; - l'individuazione del personale eventualmente coinvolto nell'evento anomalo; - ulteriore documentazione (anche fotografica) e informazioni ritenute necessarie per la fase di accertamento. L'attività di verifica (disposta in modo da dare maggiore priorità alle verifiche non svolgibili a posteriori, e con la collaborazione della Polizia, ANSFISA, DIGIFEMA e FS Security) è svolta preliminarmente agli interventi di modifica dello stato dell'infrastruttura, degli impianti e dei veicoli al momento dell\'evento, a meno che l\'urgenza degli interventi non sia comprovata e legata al soccorso, alla sicurezza e all\'incolumità delle persone. Qualora si verifichi un evento riconducibile ad un indebito superamento da parte di un treno del limite assegnato al suo movimento, il personale di RFI è tenuto ad effettuare i rilievi congiuntamente al personale della I.F. al fine di determinare in maniera univoca le cause dello SPAD. ***FASE DI ACCERTAMENTI E RELAZIONE INFORMATIVA*** Il personale specialistico intervenuto per le misurazioni e gli accertamenti assicura la tempestiva trasmissione degli elementi raccolti, ognuno per la parte di competenza al RUT e al RCOA, predisponendo una prima versione di Relazione Informativa. Per la guida sulla compilazione della Relazione Informativa si rimanda alla procedura. Parallelamente il Coordinatore della SON (avvisato da DCCM con...) si interfaccia con il Responsabile SON per predisporre: \- il primo avviso di anormalità secondo la *RFI DCIO P SE FU 05.01 1 0 -- Gestione delle anormalità rilevanti e incidenti di esercizio*; \- entro 1h l'avviso di accadimento, se per la tipologia di evento occorso la tabella cui Allegato 9 della presente procedura sia prevista l'attivazione immediata del flusso di informazioni verso ANSFISA e DIGIFEMA attraverso la piattaforma SIGE del MIT, ed entro 3h il primo rapporto informativo, sempre per i casi previsti da Allegato 9 anche con caricamento sulla piattaforme SIGE (per ANSFISA e DIGIFEMA). Nei casi previsti dalla *DTC PSE 42 1 0 -- Misurazioni e rilievi da eseguire a seguito di un incidente*, quindi incidenti significativi e non significativi riconducibili a: - deragliamento treni, manovre o MdO; - collisione di treni, manovre o MdO con altro materiale rotabile in movimento; - incidenti ai passaggi a livello; - SPAD (congiuntamente al personale delle IF) [i rilievi e le misurazioni] (sia all'infrastruttura sia ai veicoli coinvolti di RFI e delle ditte appaltatrici) [sono sempre effettuati], e per i quali è necessario compilare anche gli allegati 7 e 8 della suddetta procedura (che dovranno essere allegati alla Relazione Informativa). Se gli elementi raccolti nella fase di accertamento sono sufficienti a definire le cause e le responsabilità, la Relazione Informativa deve essere integrata dalla tassonomia dell'errore umano riferendosi alla tabella GEMS della Linea Guida RFI LG MI 01 "Il Processo del Miglioramento". La bozza deve essere revisionata ed entro 72h dall'evento dal RUT e dal RCOA la valutano la Relazione Informativa indagando cause e/o responsabilità e nei casi contemplati dall'Allegato 9 la caricano sulla piattaforma SI.GE. del MIT per attivare il flusso verso ANSFISA E DIGIFEMA. Qualora gli elementi raccolti in fase di accertamento non siano sufficienti a definire esattamente cause e responsabilità e l'estraneità di RFI nel verificarsi dell'evento, la Relazione Informativa potrà essere integrata con gli elementi mancanti in 5 giorni lavorativi dalla data dell'evento per consentire al RDOIT/RCOA la valutazione della stessa. In caso non si riesca entro tale termine, viene disposta la Commissione di Indagine. La fase dell'accertamento si intende conclusa con l'emissione della "Relazione Informativa" da parte del Responsabile DOIT /Responsabile COA o di un suo sostituto. ***FASE DI INDAGINE E RELAZIONE D'INDAGINE*** *Nei casi diversi da quelli riportati di seguito, il RDOIT/RCOA, entro i 5 giorni dal verificarsi dell'evento, può ritenere la Relazione Informativa esaustiva e concluso il processo delle indagini: in tal caso la Relazione Informativa è da considerarsi equivalente alla Relazione di Indagine.* La Commissione di indagine (Presidente + almeno 2 membri individuati in opportuna lista di agenti cui allegato 5) è nominata con nota istitutiva entro i successivi 5 giorni lavorativi dall'incidente dal: - **RSIGE** nel caso di: - incidenti significativi (esclusi incidenti alle persone causati da materiale rotabile in movimento e eventi per cui la Relazione informativa è esaustiva); - deragliamenti; - collisioni; - incidenti per cui l'errore umano è individuato/ipotizzato come tipologia "B" della tabella GEMS della RFI LG MI 01 "Il Processo del Miglioramento"; - tutti i casi in cui è valutato necessario un approfondimento; - **RDOI** nel caso di eventi avvenuti a bordo delle navi; - **RDOIT** **e** **RCOA** quando nella Relazione Informativa non risulti possibile definire esattamente cause e responsabilità (estraneità di RFI) per i casi di: - Incidenti che vedono coinvolte le ditte appaltatrici; - Incidenti ai PL; - Incidenti causati da SPAD; - Altri incidenti. La Commissione di Indagine ha a disposizione 60 giorni per la trasmissione al soggetto che l'ha richiesta, il quale può richiedere ulteriori integrazioni/modifiche. Per la valutazione di eventuali danni viene incaricato personale dedicato che fornisce le stime entro 6 mesi per l'implementazione della BDP. Indipendentemente dall'iter percorso, l'indagine viene archiviata in BDP e il RTSGS inserisce apposita NC/AC/AnP nella Piattaforma Integrata SIGS-WEB in caso di incidenti a responsabilità RFI. Per la guida sulla compilazione della Relazione di Indagine si rimanda alla procedura. La ***DTC PSE 42 1 0 -- Misurazioni e rilievi da eseguire a seguito di un incidente*** precisa le modalità di intervento del personale incaricato e la documentazione da produrre a seguito di incidenti significativi ovvero nei casi di incidenti non significativi riconducibili a: 1. Deragliamenti di treni, manovre o mezzi d'opera; 2. Collisioni di treni, manovre o mezzi d'opera con altro materiale rotabile in movimento; 3. Incidenti ai passaggi a livello; 4. Incidenti causati da superamento segnale disposto a via impedita; Il personale del settore circolazione incaricato di effettuare le misurazioni e i rilievi, attinenti al settore "Circolazione", deve eseguire i controlli elencati in **Allegato 1** (**SCHEDA DI ACCERTAMENTO IMMEDIATO SETTORE CIRCOLAZIONE**) e redigere gli **Allegati 7** (**RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DELL'INCIDENTE**) e **8** (**SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL PERSONALE INTERVENUTO SUL LUOGO DELL'INCIDENTE**) sulla base dei primi elementi a sua disposizione e degli agenti intervenuti per le attività di misurazioni e rilievi.