Anatomia Umana 1 - Lezione 2 PDF
Document Details
Uploaded by Deleted User
Tags
Summary
Questi appunti di anatomia umana 1 - Lezione 2, trattano le definizioni di neurocranio, splancnocranio, e ossa del massiccio facciale. Approfondiscono poi l'anatomia del cranio e la funzione dei tessuti nervosi nel corpo umano.
Full Transcript
LEZIONE 1- ANATOMIA- 18/03/2024 Professore Anastasi Giuseppe Sbobinatori: Costantino Alessio (1 ora) Croce Francesco (2 ora) Argomenti: cranio, accenni sul tessuto nervoso, filogenesi. Cranio Il cranio viene distinto in due porzioni: nell’immagine troviamo in bianco...
LEZIONE 1- ANATOMIA- 18/03/2024 Professore Anastasi Giuseppe Sbobinatori: Costantino Alessio (1 ora) Croce Francesco (2 ora) Argomenti: cranio, accenni sul tessuto nervoso, filogenesi. Cranio Il cranio viene distinto in due porzioni: nell’immagine troviamo in bianco quello si chiama neurocranio, quella che chiamiamo abitualmente scatola cranica. Si chiama neurocranio perché la scatola cranica conserva e custodisce il cervello. Il neurocranio è quindi quella parte mobile del sistema nervoso centrale (ammesso che ci sia una parte mobile e che invece non sia tutto mobile). Al di sotto e al davanti del neurocranio si trova lo splancnocranio o ossa del massiccio facciale ovvero sia quella parte del cranio che ha come compito quello di costituire lo scheletro della faccia e delimitare con la parte ossea e coi muscoli la cavità orale. Neurocranio o scatola cranica Splancnocranio o ossa del massiccio facciale Le ossa del massiccio facciale rappresentano il maxillo facciale. Troviamo frontalmente la mandibola, il mascellare, le ossa nasali e le arcate zigomatiche in questa immagine soprastante. Qua è proposta in visione laterale: La mandibola, il mascellare e l’arco zigomatico si trovano inferiormente alla scatola cranica. La parte posteriore è il cosiddetto basicranio posteriore, la base del cranio dove noi troviamo un grande foro che si chiama grande forame cittale che si continua con la colonna vertebrale in quanto la testa è alla sommità della colonna vertebrale. Qua abbiamo le ossa della scatola cranica. Anteriormente abbiamo l’osso frontale che si articola (linee in rosa) attraverso una sutura con l’osso parietale il quale a sua volta posteriormente si articola con l’osso posteriore chiamato occipitale. In basso sotto i parietali abbiamo un altro osso che si chiama osso temporale. Abbiamo una volta formata da frontale, due parietali, occipitale. Parete anteriore: osso frontale Parete posteriore: osso occipitale Due pareti laterali: ossa parietali e temporale Frontale e occipitale sono impari e mediani, i due parietali sono pari e simmetrici. La parete anteriore è frontale, la parete posteriore è occipitale. Le due pareti laterali sono parietali. La prima cosa che deduciamo: ciascuno di queste ossa (soprattutto frontale e occipitale ma anche il parietale) costituisce più pareti. Cioè non è una parete verticale il frontale ma è a squame. Anche i due parietali non formano solamente le pareti laterali ma sono anche essi con concavità a squame, quindi formano la volta e la parete laterale. Guardiamo l'osso occipitale , esso forma la parete posteriore e inoltre si piega verso il basso e fa la base. Si vede come ogni osso si esprima su più piani. Anche il frontale, quando arriva all’arcata sopraorbitaria esso non si ferma, si piega in avanti e forma anche esso la base. Abbiamo quindi su tre piani: volta, parete anteriore e base. In questa immagine abbiamo tolto lo splancnocranio. Il frontale è lungo la parete anteriore, poi forma la volta e poi forma la base. La base del frontale (quello rosa) rappresenta la volta della cavità orbitaria. Il tetto delle cavità orbitarie corrisponde alla parte orizzontale del frontale. Se io guardo dietro, è come se avessi tre scalini: il frontale più in alto, il temporale si trova in un gradino intermedio, l'occipitale si trova nel gradino più basso. L'occipitale forma quindi la faccia posteriore e la base. Tessuto nervoso Il tessuto nervoso presenta due componenti cellulari fondamentali: il neurone e la glia. Il neurone è altamente specializzato nel generare stimoli sotto forma di potenziale elettrico, trasferirli e trasmetterli ad un altro neurone. Il neurone è l’elemento focale, riceve uno stimolo meccanico, chimico o elettrico dall’esterno e lo trasforma in attività elettrica. È una cellula specializzata nel ricevere stimoli o generarli, trasformarli in attività elettrica, trasferirli lungo corpo cellulare e assone, trasferirli ai terminali distali nei quali poi vengono trasmessi attraverso le sinapsi ad un altro neurone. La glia partecipa alla modulazione delle sinapsi, all’avvolgimento degli assoni, quindi è importante nella conduzione saltatoria, partecipa come sistema trofico, come barriera selettiva per la nutrizione. Quindi è fondamentale per sostenere i neuroni. Il tessuto nervoso si organizza in due compartimenti: sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico. SNC è costituito da organi uno in continuità con l'altro che si trovano all’interno di scatole ossee. SNP si organizza in strutture filamentose chiamate nervi che si trovano fuori dalle scatole craniche e corrono fra i muscoli, fra i vasi, fra i visceri e via dicendo. Sistema nervoso periferico e sistema nervoso centrale sono in continuazione l’uno con l’altro. Anzi il sistema nervoso periferico è un’estensione del sistema nervoso centrale. Il SNC si divide in due fondamentali organi: midollo spinale (localizzato all’interno del canale vertebrale), ed encefalo. Il midollo spinale si continua con l’encefalo a livello dell’articolazione atlo- occipitale. Dal midollo spinale nascono i nervi spinali, 31 paia di nervi spinali i quali passano dal canale vertebrale all’esterno attraverso i fori intervertebrali. Oltre queste 31 paia, ci sono 12 paia di nervi cranici che nascono dall’encefalo (chiamati anche nervi encefalici proprio perché nascono dall'encefalo) ed escono dai buchi della base cranica. Quindi quando noi andiamo a studiare il cranio noi dobbiamo conoscere le ossa e i cosiddetti orifici o buchi dai quali emergono i nervi cranici. Sensibilità generale e sensibilità specifica. Sensibilità generale La classificazione dei sensi in 5 è sbagliata, perché noi classifichiamo i sensi o la sensibilità in base alla posizione del recettore perché esso è trasduttore cioè trasforma energia meccanica in energia elettrica. Se non ho il recettore, non ho sensibilità. Questa è la sensibilità generale, quella sensibilità in cui i recettori sono distribuiti lungo tutto il corpo umano (tatto, dolore, temperatura ecc…). Sensibilità specifica è quella sensibilità dove i recettori sono localizzati in strutture mucose o ossee ristrette, limitate, specifiche (organo del corti, chiocciola, vestibolo, vista, olfatto, gust ). Proprio per la sensibilità l'osso temporale è importante. Infatti il temporale lateralmente presenta questa squama, alla base questa squama dà origine a un processo cuneiforme che si chiama rocca petrosa all’interno del quale noi abbiamo i recettori acustici e i recettori dell’equilibrio (vestibolo e chiocciola). Il cranio è fondamentale: nella rocca petrosa temporale abbiamo udito ed equilibrio, sotto la porzione orizzontale del frontale abbiamo gli occhi, all'interno della cavità nasale abbiamo l'olfatto e dentro la cavità buccale (massiccio facciale) abbiamo il gusto. Anche il temporale ha una parte laterale e una parte che forma la base. Frontale: parete anteriore, volta e base Parietale: parete laterale e volta Occipitale: parete posteriore e base Temporale: parete laterale e base. Questa è una sezione. Guardiamo il cranio dall’interno, in avanti vediamo la volta delle cavità orbitali e quindi la parte orizzontale del frontale. Dietro vediamo la squama dell’occipitale e poi vediamo la base dell’occipitale dove vediamo il grande foro dell’occipitale. Lateralmente abbiamo la squama del temporale e due cunei che entrano, che sono le due rocche petrose (di destra e sinistra) o piramide del temporale. L’osso in rosa, quello è il perno, li lega tutti ed è lo sfenoide. Lo sfenoide viene paragonato ad un uccello con quattro ali, due piccole ali vanno in avanti per raggiungere il frontale. Lateralmente abbiamo due formazioni in rosa chiamate grandi ali. Le due formazioni che vanno in avanti si chiamano quindi piccole ali e vanno a fare sutura con il frontale, sotto lateralmente sono grandi ali e al centro abbiamo una fossa chiamata corpo dello sfenoide dentro la quale è ospitata l’ipofisi. La base cranica è composta da tre fosse: una fossa cranica anteriore o superiore, una media, una posteriore o inferiore. Fossa cranica anteriore o superiore Corrisponde alla parte orizzontale del frontale (porzione orbitaria del frontale) che si articola posteriormente attraverso suture con le piccole ali dello sfenoide. Osso etmoide Si trova nella fossa cranica anteriore (azzurro). È un osso che si incastra sotto il frontale. In questa immagine soprastante, vediamo che ci sono dei minuscoli forellini, l’osso sotto corrisponde alla cavità nasale, li si forma il nervo olfattivo. Descriviamoli quindi da davanti all'indietro: Abbiamo le due parti orizzontali dell’osso frontale (processi orbitali), in mezzo a questi abbiamo l’etmoide quindi la cavità nasale sta in mezzo alle cavità orbitarie (naso infatti sta in mezzo agli occhi) Posteriormente si articolano tutti con le piccole ali dello sfenoide. Sotto le piccole ali e la porzione orbitaria c'è l'occhio. Lo rispiega: vediamo il colore ocra, è la parte orizzontale del frontale. Fra le due c'è questo etmoide, l’etmoide è una formazione a croce con due braccia orizzontali alle quali sono appesi due parallelepipedi. Lo spazio in mezzo fra i due parallelepipedi è la cavità nasale, quello che c'è lateralmente è la cavità orbitaria. L'ultimo ottavo della cavità orbitaria è costituito dalle piccole ali dello sfenoide. Abbiamo quindi descritto la fossa cranica anteriore. Fossa cranica media In mezzo c’è la fossa cranica media (verde pisello insieme a rosa) costituita dalle grandi ali dello sfenoide, dal temporale e dalla rocca petrosa del temporale. Al centro c’è il corpo dello sfenoide. Il perno, il centro di tutto ricordiamo che è la sella turcica dello sfenoide, dove c'è l'ipofisi. Sotto le piccole ali e sotto la porzione orbitaria abbiamo il nervo ottico, quindi il foro del nervo ottico: il chiasma ottico. Un tumore benigno dell'ipofisi può dare come sintomatologia una riduzione del campo visivo, perché l'ipofisi se si espande in avanti comprime il chiasma ottico. Abbiamo quindi questo sintomo dovuto al rapporto di continuità tra chiasma ottico e sella turcica nella quale troviamo l'ipofisi. Al centro della fossa cranica media c’è il corpo dello sfenoide che sta ospitando la ghiandola ipofisi. Se vado lateralmente vedo rocca petrosa del temporale, squame e grandi ali. Questa è la fossa cranica media. Fossa cranica posteriore o inferiore La fossa cranica posteriore è la più bassa di tutti ed è formata dall’occipitale (squama e parte basilare che va verso il corpo dello sfenoide). La Frattura della base cranica riguarda quella parte dell’osso occipitale che sale dal grande foro dell’occipitale verso lo sfenoide, e che va dallo scalino più basso allo scalino intermedio. Siccome là c’è appoggiato il tronco dell’encefalo (dove vi sono centri cardiaci, centri pressori, centri respiratori) abbiamo un paziente in coma perché la frattura della base cranica porta ad una compressione dell’encefalo, del tronco encefalico. La frattura della base cranica se è una frattura importante, completa, il paziente sarà privo di conoscenza e talvolta rigido (rigidità da decerebrazione). Se è rigido non va toccato, bisogna usare barella specifica, se viene toccato in maniera errata il paziente morirà. Al centro della fossa cranica posteriore abbiamo il grande foro dell’occipitale. Nella fossa cranica posteriore abbiamo il cervelletto. Questa immagine è in verticale, quella di prima era in orizzontale. Come descriviamo l'occipitale? Abbiamo le squame posteriormente poi si incurva e diventa orizzontale dove c'è il grande foro e poi sale per articolarsi con lo sfenoide, ed è qui la rottura della base. Se abbiamo una neoplasia del tronco encefalico, si entra in due in sala operatoria: uno apre il clivo (parte basale dell’osso occipitale) ed espone al neurochirurgo la parte da operare in quanto il trattamento dell’osso è delicato perché abbiamo i centri vitali. L’osso celeste è il braccio verticale della croce dell’etmoide, l'etmoide è come un osso a croce. Poi abbiamo il setto nasale osseo che insieme al vomere (in rosa, è un osso del maxillo facciale) divide la cavità nasale in due parti: cavità destra e cavità sinistra. Il cervello Abbiamo gli emisferi cerebrali, sotto gli emisferi cerebrali vi è il cervelletto. Vediamo come il midollo spinale si continua con il tronco dell’encefalo. Il tronco dell’encefalo posa sulla porzione basilare dell’occipitale. In questa immagine vi è tutto il sistema nervoso centrale. La base è il midollo spinale che si continua con le tre parti colorate (tronco dell’encefalo): bulbo in verde, ponte in ocra e mesencefalo in rosso. Abbiamo qua i centri inspiratorio ed espiratorio, centro pneustico e centro pneumotassico, centri che regolano pressione arteriosa ecc... Vita cosciente e vita vegetativa Abbiamo due vite: una vita di relazione ad esempio conoscere, parlare. È volontaria e cosciente, la tua risposta o il tuo silenzio è un atto motorio volontario. Una vita vegetativa, delle gerarchie, comando e la sensibilità dei nostri visceri ed è inconscia e autonoma. Queste due vite sono gestite da un unico sistema, il sistema nervoso centrale. Quando disaccoppio i sistemi (vita relazionale e vita vegetativa) abbiamo il soggetto in coma, che perde volontà quindi la vita di relazione ma mantiene la vita vegetativa. La fossa cranica anteriore è la più alta perché ci sono le cavità orbitali. Nella fossa cranica media c’è lo sfenoide, che è il perno, il baricentro del cranio. Nella fossa cranica posteriore abbiamo quindi il cervelletto e per questo è la più bassa. Filogenesi Noi uomini abbiamo acquisito la posizione eretta, siamo diventati bipedi. Invece tutti gli animali sono quadrupedi e allora cosa vuol dire? Andiamo ad esaminare la filogenesi. I quadrupedi basano la loro vita sull’ olfatto. L’olfatto svolge da guida. La vita vegetativa, le sue esigenze se le gioca sull’olfatto, tutti gli emisferi cerebrali, l’informazione fondamentale la prendono dall’olfatto. Il cane ha un organo particolare, un organo olfattorio, chiamato organo vomeronasale proprio perché si trova sull’osso vomere. Nell’uomo questo organo non c’è. La famiglia genica dei recettori dell’olfatto nel cane è composta da 3500 geni contro i 300 dell’uomo. Fossa cranica posteriore È posta inferiormente alle altre due ed è compresa tra il limite posteriore della fossa cranica media e il confine tra volta cranica e base cranica. E’ ccmposta dalla parte posteriore del dorso della sella , dalla maggior parte dell’osso occipitale e dalla faccia postero superiore della parte petrosa dell’osso temporale. La base cranica è la parte dell’occipitale che sale dal grande foro occipitale verso il tronco encefalico dove si hanno i centri cardiaci, i centri respiratori, i centri pressori. Al centro della fossa cranica posteriore si ha il grande foro occipitale o forame magno attraverso il quale il midollo allungato e le arterie vertebrali passano dal canale vertebrale al cranio. Una frattura della base cranica comporta una compressione di questa, e quindi anche di tutte le nervature e le arterie. La rottura della base cranica, se è un frattura completa, fa sì che il paziente sia privo di conoscenza o addirittura rigido. Un esempio si ha nell’incidente stradale in cui un paziente rigido necessita di una barella specifica: questa è rigidità da decerebrazione. L’occipitale posteriormente si incurva e ascende per articolarsi con lo sfenoide in corrispondenza del clivo. I neurochirurgi per una neoplasia del tronco encefalico chiedono al chirurgo maxillofacciale di intervenire , si chiama procedura open box. Difatti in sala operatoria si entra in due poichè uno apre il clivo, la parte basilare occipitale, e espone al neurochirurgo la parte da operare poichè qui si hanno i vari centri. Anteriormente si hanno le piccole ali e il frontale , si ha in blu il braccio verticale dell’etmoide che non sarà altro che il setto nasale osseo che, insieme al vomere in rosa , divide in due porzioni le cavità nasali. La frattura del setto è frequente nei pugili. Si vedono il cervello e gli emisferi cerebrali , sotto gli emisferi dietro si ha cervelletto e dentro si vede come il midollo spinale si continua con il tronco encefalico che poggia sulla porzione basilare dell’occipitale. In questa immagine si vede tutto il sistema nervoso centrale , la prima parte in basso è il midollo spinale che si continua con le 3 parti colorate del tronco encefalico , rispettivamente il bulbo in verde , il ponte ocra e il mesencefalo in rosso in cui si hanno i centri governanti espirazione ,ispirazione ,battiti , centro pneumotattico. Si hanno due vite: una vita di relazione che consente la conoscenza, la coscienza ed è volontaria, Permette infatti di conoscere e rispondere agli stimoli, la cui la risposta o meno è un atto motorio; l’altra è la vita vegetativa , deputata al comando dei visceri e la loro sensibilità, ed è al contrario della precedente inconscia e involontaria. Quando queste due vite si disaccoppiano si ha il soggetto in coma, in cui si mantiene la sola vita vegetativa. La fossa cranica posteriore è la piu bassa perché li si avrà il cervelletto , in mezzo nella fossa cranica media sta lo sfenoide che è il centro o baricentro cranico; la porzione piu alta o fossa anteriore che contiene la cavita ottiche sta davanti. Gli uomini hanno acquisito la posizione eretta. Perché noi essendo animali siamo diventati bipedi mentre tutti gli altri animali sono quadrupedi ? Nella filogenesi è chiaro, infatti prendendo come esempio un animale bellissimo come il cane , la sua vita come tutti i quadrupedi si basa sul senso dell’olfatto, tant’è che l’animale il naso lo ha in orizzontale vicino a terra. Dunque l’olfatto è l’organo guida , la vita vegetativa e le sue esigenze si giocano sull’olfatto. Dunque l’informazione fondamentale è presa dall’olfatto. Ad esempio il cane come qualunque animale percepisce la fecondità della compagnia poiché questa produce feromoni in fase estrogenica. Le due grandi esigenze degli animali sono il mantenimento di se stessi e la continuità della specie nessun piacere al contrario dell’uomo , dunque il cane attraverso feromoni si riproduce. Esso ha un osso particolare che si ha sul vomere si chiama organo vomero nasale estinto nell’uomo , su questo cha una famiglia genica di 3,5k geni che lo portano a sentire migliori di odori rispetto all’uomo che ne ha circa 300 , nell’uomo ciò si estinto poiché si avevano dei limiti intrinseci dell’olfatto come la distanza biologica ovvero il fatto che ci si debba avvicinare per percepire , al contrario della vista e poi il fatto che il vento possa ingannare poiche porta con se odori provenienti da direzioni diverse. Allora l’uomo capi che era importante alzarsi in piedi perdendo e riducendo le capacita olfattive incentrando tutto sulla vista divenendo il senso guida che ci permette di risolvere i problemi di intelligenza. Secondo uno studio quando l’uomo svincolo liberando gli arti superiori , legando mani e occhi è lì che nasce il progresso , ciò porta a costruzioni di armi , abitazioni in cambio si perde qualcosa di fondamentale. Candela premio nobel per neuroscienze Postura: allineamento dell’asse portante del corpo. Quando parte posteriore occipitale, natiche e schiena sono su un asse verticale o corretta postura si ha la possibilità di mettere a fuoco all’infinito. È evidente che la nostra posizione della testa è un paradosso biomeccanico cioè per porre la testa in una certa posizione si deve avere un tono costante dei muscoli nucali contrapposti ai muscoli flessori poiche la colonna si articola con il grande foro occipitale, dunque la testa dovrebbe andar verso il basso poiche lo sfenoide è anteriore dunque devo porre i flessori del corpo in modo tale da permettere il mantenimento della testa in una certa posizione , diciamo che questa è una leva sconveniente di primo tipo. Il braccio di forza è piu corto del braccio di resistenze dunque si ha una leva svantaggiosa. Tale prezzo si paga all’acquisizione della posizione eretta per permettere il mantenimento della postura ( per postura si intende il mantenere l’ allineamento ). Nell’immagine f è il braccio di forza e rappresenta il punto in cui si ha l’inserzione del muscolo. La filogenesi , l’assunzione della postura eretta fu il modo migliore per l’uomo per guardarsi intorno, riconoscendo il nemico o le sorgenti di cibo , duqnue la funzione olfattiva cosi importante per i quadrupedi comincia a diminuire con il tempo. Nei quadrupedi il grande foro occipitale non è alla base del cranio ma posteriormente tenendo il cranio dritto. il cane quando va su due zampe inclina la testa in avanti poiché protratta verso il basso allontanandolo dalla fonte conoscitiva Passando dai quadrupedi, ai primati, all’uomo si ha prima la posizione eretta e l’angolo in avanti o di Virchow ci ricorda i 3 livelli della scatola cranica. Essi al principio si trovavano nello stesso piano tuttavia con l’assunzione della posizione eretta ciò si è perso. In rosso si osserva l’angolo si virchow che spiega la posizione della base cranica. Rizzolati Legando mani e occhi si ha il progresso dell’uomo. Abbiamo acquisito duqnue grandi capacita perdendo pero l’olfatto poiche la nostra vista ha grande distanza biologica. La regione frontale ci dice che la parete frontale si costituisce della squama del frontale. Le ossa si classificano in: lunghe, in cui lunghezza prevale sulle altre dimensioni ; larghe e piatte quando prevale la larghezza ;corte. Nella scatola cranica si hanno ossa piatte ovvero costituite da una sottile corteccia, tavolato esterno ,tavolato interno e una parte spugnosa. Si osservano i fori della scatola , osservando il grande foro si ha la porzione basilare occipitale e il corpo dello sfenoide. Dunque la parte di osso che collega la parte occipitale al corpo dello sfenoide si definisce porzione basilare dell’osso occipitale. Quei fori sono oggetto di studio poiche da lì fuoriescono i nervi cranici. VOLTA Si forma anteriormente dal frontale e lateralmente dal parietale Si osservano in verde la porzione parietale , in ocra la porzione frontale La volta internamente Questa è la faccia endocranica della volta. Si parla sempre di faccia esocranica e endocranica è importante distinguerle. Quella di prima era la faccia esocrancia o convessa ,mentre quella di questa slide è la endocranica e concava. Il Frontale L’osso frontale forma la maggior parte del pavimento della fossa cranica anteriore ,la parte anteriore della volta cranica e buona parte del tetto della cavita orbitaria e della cavita nasale. Il frontale è costituito da due porzioni: una squama frontale e una porzione orizzontale o parte orbitaria. La squama presenta una concavità sui due piani dello spazio sia verticale che orizzontale dunque è concava tant’è che costituisce la parete anteriore , la parete laterale e tetto. La faccia esterna della squama si solleva nei due lati nelle due bizze frontali che terminano in corrispondenza delle arcate sopracciliari. Tra le arcate sopracciliari è possibile identificare la glabella sotto la quale si può apprezzare una piccola sutura metopica ( ossificata nell’adulto e attraverso la quale è possibile determinare l’età di un cadavere in medicina legale ). Lateralmente la faccia esocranica continua con la faccia temporale separata dal resto della squama tramite la linea temporale. Endocranicamente la squama è concava, mediamente si identificano forame cieco e cresta frontale. La squama frontale termina posteriormente con un margine parietale irregolare che si articola con le ossa parietali nella sutura coronale. Oltre che la squama l’osso frontale presenta un parte orbitaria , nella cui faccia esterna o esocranica si individua una porzione centrale che si articola con la lamina cribrosa per formare il tetto delle cavita nasali. Nella porzione endocranica o interna invece si possono osservare numerose circonvoluzioni determinate dai giri e solchi dei lobi frontali degli emisferi cerebrali. Riassumendo, la faccia esocranica della squama ha concavità rivolta posteriormente su tutte e due le dimensioni verticale e orizzontale rappresenta la faccia anteriore , parte della volta e faccia laterale; dove anteriore e laterale si continuano si ha la linea temporale che va verso il basso formando il processo zigomatico , che è il contorno esterno della cavita orbitale.Dall’altra parte si ha la glabella, l’importante è capire che l’arco sopracciliare si articola, da una parte con l’osso zigomatico dall’altra con il mascellare In viola si ha l’osso zigomatico. Guardando l’immagine si vede come il pilastro mediale dell’arcata sopraorbiatria si articola con il mascellare divenendo processo mascellare dell’osso orbitale , quello laterale si articola con lo zigomatico quindi diviene processo zigomatico dell’osso frontale. Quindi parte inferiore mascellare , parte postero-laterale zigomatica. Dunque l’arcata sovraorbitaria è tesa tra processo zigomatico e processo mascellare. Il processo zigomatico si continua con la linea temporale. Sull’arcata sopraorbitaria si trova l’arcata sopracciliare o arco sopracciliare , che morfologicamente ricorda un rigonfiamento (si noti come sporga al di fuori). La caratteristica dell’osso cranico è essere uno scheletro con le cavita nel suo spessore, dette seni, cavita presenti in qualsiasi osso facciale come per esempi nel frontale dove si hanno i seni frontali ,nell’etmoide seni etmoidali , nello sfenoide seni sfenoidali. I seni sono in continuità un osso con l’altro osso. Esempio facendo il bagno in inverno in alberghi con piscine capita di bere dell’acqua calda , bevendo l’acqua e uscendo dunque si ha un brusco abbassamento di temperatura che costringe la mucosa dei seni frontali a divenire iperemica e dunque un infiammazione dei seni frontali. Il mascellare ha un seno che non finisce mai. Ciò è fondamentale poiche alleggerisce lo scheletro della faccia. Squama convessa , arcata sopracciliare sotto arcata sopraorbiaria che si continua con processo zigomatico e con il processo mascellare. Dove si ha la glabella si trova una zigrinatura sottile che può essere breve o meno, essa è detta sutura metotica. Ciò deriva dal fatto che qualunque osso impari e mediano nasce dai due centri di ossificazione che si espandono e fondono sulla linea mediana formando una sutura, e man mano che si cresce questa scompare. Ciò ci interessa poiché in base alla lunghezza della sutura si può stabilire l ‘eta del paziente morto , fino a 18-19 anni è corta ma presente. La sutura metotica dunque è l’indicatore di età Se si osserva la faccia esocranica si vede in mezzo fra le due porzioni orizzontali un incisura a forma di u , che ospita la porzione orizzontale dell’etmoide quindi prende il nome di incisura etmoidale. Tale incisura ha una specie di spina di apofisi ossea appuntita detta spina nasale. In questa incisura oltre alla spina nasale si osserva che il contorno presenta cavita che sono le aperture dei seni frontali che combaceranno con i seni dell’etmoide creando continuità seni frontali con i seni etmoidali. Dunque l’incisura etmoidale è contornata dagli orifici dei seni frontali che si articoleranno con i seni etmoidali , al vertice si trova la spina nasale. Sulla porzione orbitaria si osserva l’arcata sopraorbitaria. Ci sono due fossette: una laterale e una mediale. La fossetta mediale ha la ghiandola lacrimale che si trova al di sopra e mediamente al bulbo oculare dunque ho la fossetta lacrimale. Lateralmente si ha un ulteriore fossetta detta fossetta trocheale , che non è altro che una puleggia attorno alla quale si trova un muscolo per muovere gli occhi. Nei casi di un paziente che ha subito un trauma facciale che nel momento in cui si richiede di ruotare gli occhi ne ruoterà solo uno mentre l’altro non ruota , allora si dice che quel paziente presenta la rottura della fossetta trocheale o puleggia. Sulla faccia interna si osserva una cresta , questa sarà utilissima a determinare l’età di un cadavere. Le ossa craniche hanno due tavolati , un tavolato interno e un tavolato esterno tra questi due tavolati vi sarà una porzione spugnosa. La porzione interna ossifica molto dopo e dato che il cervello è fatto da circonvoluzioni dentro( dunque nel tavolato interno ) si osservano le reciproche delle circonvoluzioni cerebrali e in questi casi l’ossificazione era ancor in corso. Questa cresta che permette di dedurre l’età del paziente prende il nome di cresta galli. Nella cresta si inserisce la dura madre del cervello o anche detta falce celebrale. Si sa che gli emisferi cerebrali sono rivestiti da 3 meningi: dura madre , aracnoide ,pia madre. La dura madre forma dei setti detti setti meningei. La falce anteriormente si inserirà nella cresta galli.