Assistenza nel Medioevo e Rinascimento (PDF)
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Università degli Studi di Milano
Cartabia Chiara
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Summary
Questo documento presenta una panoramica sulle pratiche e le organizzazioni assistenziali nel Medioevo e nel Rinascimento, inclusi i cambiamenti nelle figure e responsabilità per l'assistenza attraverso questi periodi. Il documento esplora le pratiche di assistenza in monaci, ospedali e altre istituzioni.
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CORSO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica A.A. 2024-2025 Cartabia Chiara Il medioevo Dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (4...
CORSO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica A.A. 2024-2025 Cartabia Chiara Il medioevo Dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476) alla scoperta dell’America (1492) Una delle 4 grandi età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) Eredità del mondo greco e romano si incontra/scontra con popolazioni barbariche e arabe che invadono l’Europa. Alto medioevo: dal V secolo al 1000 Basso Medioevo: dal 1000 al 1492 Il medioevo Lo sviluppo dei monasteri sarà fondamentale per la storia dell’assistenza. Monastero è: un’istituzione stabile che garantisce ordine e continuità. abitato da molte persone (laici, artigiani, servitori invecchiati) che usufruivano del «pane dell’oblato» Centro di cultura chierici conoscevano latino ed erano in grado di interpretare gli antichi testi Nasce il monachesimo cenobitico ed eremitico Vita consacrata affinata e regolata. Monaco colui che fa voto di castità, povertà, obbedienza. Donne acquistano dignità sociale con la vita religiosa. Nascono ordini monastici femminili e maschili IL MONACHESIMO Monasteri occidentali diventano luoghi di cura medicina conventuale Il monachesimo cenobitico occidentale nasce per dare assistenza ai monaci malati poi ha un ruolo fondamentale nell’assistenza dei pellegrini cristiani. Il cenobitismo è una forma comunitaria di monachesimo: «ora et labora» Il monachesimo occidentale Principale esponente San Benedetto da Norcia (480-547) Nella sua regola raccomanda che “la cura degli infermi sia avanti tutto e sopra tutto, affinché con essi non sia usata alcuna negligenza”. Egli si riferisce esplicitamente all’assistenza ai monaci malati. «…Ogni monaco ammalato abbia diritto al bagno e a mangiare la carne» (Calamandrei) Medicina poco sviluppata, agli ammalati viene data assistenza. Malattia considerata volere divino, non bisognava opporsi speranza di guarigione per la misericordia di Dio Il monachesimo occidentale Nel monastero nasce il concetto di hospitalitas (secondo la regola di San Benedetto) Inizialmente i monaci assistevano altri monaci, successivamente l’assistenza sarà rivolta ad altre persone Coloro che bussavano erano: «Come se fossero Cristo» All’interno dei monasteri nascono le infermerie dedicate ai bisognosi La medicina si basava sulla «speranza di guarigione», invocando la misericordia di Dio e utilizzando preparati erboristici. Solo in casi gravi aveva luogo trattamento chirurgico (pratiche di salasso, amputazioni..) Il monachesimo occidentale: «…..Ora et labora….» Nasce la figura di «infirmarius» colui che si prende cura dei malati e si occupa della coltivazione di piante medicinali e della loro conservazione e applicava anche particolari diete Esso doveva essere: « timoroso di Dio, diligente e sollecito» Doveva dare le cure necessarie, vigilare sulla dieta particolare Mantenere acceso il fuoco Illuminare la stanza anche durante la notte Garantire le cure igieniche Si eseguiva musica «per i fratelli malinconici» Il monachesimo occidentale: «…..Ora et labora….» Si utilizzano erbe con scopi curativi. Nasce la figura del monaco «aromataro» e del frate «speziale»; essi preparavano infusi e medicamenti vari, raccoglievano, lavoravano e descrivevano le erbe. Nasce l’orto dei semplici e l’armarium pigmentariorum per la loro coltivazione e la conservazione I monaci tramandano e conservano i testi classici, compresi quelli di medicina. Casi più gravi : salassi, amputazioni, manipolazioni ossee I «conversi e le converse» vivono in convento, non vestono l’abito e non formulano voti religiosi. Sono addetti ai lavori prettamente fisici e più umili. Monasteri femminili Occasione per le donne di esplicitare le proprie capacità intellettuali, culturali e impegno verso la collettività. Nasce la figura di Badessa (regine vedove o figlie di regine) Editto di Rotari 643 d.C.: «Nessuna donna libera che viva all’interno della monarchia può vivere Santa Radegonda, che fondò il monastero di autonomamente…deve invece sempre Santa Croce a Poitiers nel 559 nel quale rimanere sotto la tutela dell’uomo o del Re. Né può regalare o vendere beni … veniva data assistenza agli infermi. Vi erano senza il consenso del proprio tutore.» circa 200 monache Figura della donna Religiosa: Badesse che si occupano del monastero e responsabili dell’assistenza Laica: da assistenza ai membri della famiglia, preparano il cibo, assistono i bambini e gli anziani nelle loro attività quotidiane Eccezione: le Regine carolinge IL BASSO MEDIOEVO (dal 1000 circa al 1492) Ripresa economica, fenomeno dell’urbanesimo, nascita di nuovi ceti come la borghesia Sapere assistenziale si perde perché trasmesso per via orale e perché la donna lavora nei campi. Nascono numerose aggregazioni dedite all’assistenza: ordini ospedalieri, ordini cavallereschi e beghine L’ospedale inizia a specializzarsi: istituti per anziani, per i malati di mente, orfanotrofi, lazzaretti. Federico I e poi successivamente Bonifacio VIII con la Bolla papale Periculoso nel 1298 introduce l’obbligo di clausura togliendo quindi la donna consacrata dall’assistenza. Bolla papale «Periculoso 1298» «..per tutte e le singole monache, presenti e future di qualsiasi congregazione e ordine, in qualsiasi parte del mondo risiedano[…]. Poiché è cosa pericolosa e detestabile che talune monache che tralasciato lo stile dell’onestà e abbandonata impudentemente la modestia monacale e il pudore del proprio sesso, vadano in giro per le abitazioni di secolari fuori dal proprio monastero, e frequentemente ammettono persone sospette nei loro monasteri, lì dove hanno spontaneamente consacrata la propria integrità fisica a rischio e offesa di quella e ad obbrobrio della religione e a scandalo di molti[…]debbano permanere nei loro monasteri, e nessuna di loro, avendo professato esplicitamente o tacitamente, abbia facoltà di uscire dallo stesso monastero comunque stia per qualunque ragione o causa (a meno che si tratti di una malattia tale che in modo evidente non si possa dimorare senza grave pericolo o scandalo)[…] In verità, quando l'abbadessa o la priora a causa del feudo, che il monastero gestisce in dipendenza da un qualche principe o autorità secolare, e deve prestare l’omaggio o il giuramento di fedeltà…con una compagnia adeguata può uscire[…]» IL BASSO MEDIOEVO Nascono i piccoli ospedali sulle vie dei pellegrini La Via Francigena, la strada più importante per pellegrini e mercanti che portava a Roma, e poi anche a Gerusalemme. Conseguenza inevitabile fu la nascita di numerosi edifici per l'accoglienza dei viandanti. IL BASSO MEDIOEVO Ospedali sulle vie dei pellegrini Nascono dall’accoglienza degli abitanti dei villaggi sulla via dei pellegrini. Spesso i pellegrini erano persone malate che andavano a Roma dal papa per chiedere la grazia… e per strada si ammalavano ancora di più.. Numerosi ospedali nascono quindi sulla via francigena nella Lunigiana IL BASSO MEDIOEVO Ordini ospedalieri Ordini cavallereschi Beghine Ordini ospedalieri Associazioni di persone laiche che si occupano di assistenza Spesso sono credenti laici che si danno una regola di vita Solo successivamente diventano ordini religiosi riconosciuti dall’autorità ecclesiastica Antoniani Ordine di Santo Spirito Ordini ospedalieri: Antoniani Nasce nel 1095 da 7 laici che volevano seguire la regola di Sant’Agostino Si dedicavano alla cura dei malati di ergotismo gangrenoso Confratelli incaricati di mutilare gli arti in gangrena se non cadevano spontaneamente Seguivano la curia pontificia impiantando ospedali provvisori sia per la cura papale ma anche per chi avesse bisogno Massimo sviluppo nel XV secolo - con circa 370 ospedali sparsi per l’Europa L’Ordine verrà soppresso nel 1630, dopo che fu unito all’Ordine di Malta Indossavano una tunica nera con l’emblema del tau in stoffa azzurra Ordini ospedalieri: Santo Spirito Fondato da Guido Montpellier nel 1180 Assistenza data da laici che furono i primi ad ottenere la bolla papale per il compito che svolgevano. Il papa obbligava i vescovi a contribuire con elemosine e sovvenzioni 4 religiosi si occupavano dell’assistenza spirituale Ramo maschile e ramo femminile assistenza data da laici Successivamente diventato ordine religioso Dalla “Regola” per i frati e le suore dell’ospedale romano di Santo Spirito: «i poveri sono i padroni di cui noi ci dichiariamo servi». «Un giorno stabilito in settimana si cerchino i poveri ammalati nelle vie e nelle piazze, e vengano portati nella casa di Santo Spirito, e si abbia di loro diligentissima cura» Ordini ospedalieri: Santo Spirito Innocenzo III conferma l’istituzione dell’ospedale e redige la bolla Inter opera pietatis nella quale riassume i compiti dell’ordine ospedaliero: Sfamare gli affamati Dar da bere agli assetati Corpire gli ignudi Ospitare chi ha bisogno Visitare e curare gli ammalati Garantirgli una degna sepoltura Una volta che gli infermi siano venuti o portati presso la casa di Santo Spirito vengano accolti. Per prima cosa confessino i peccati al presbitero e religiosamente si comunichino, dopodiché vengano portati o condotti a letto … alla domenica, dirigendosi in processione i sacerdoti ed i fratelli chierici e le sorelle nella casa di Santo Spirito, venga detta la messa, la lettera ed il vangelo. Al momento del pranzo e della cena dei poveri venga suonata una campana al cui suono i fratelli che non sono affaccendati subito accorrano e servano devotamente Ordini ospedalieri: Santo Spirito Gli assistiti prima di essere accolti nelle corsie dovevano confessarsi Era obbligatorio per i frati andare a cercagli gli ammalati e portarli negli ospedali servendosi di una carriola con quattro ruote: «un giorno stabilito in settimana si cerchino i poveri ammalati nelle vie e nelle piazze, e vengano portati nella casi di Santo Spirito, e si abbia di loro diligentissima cura» Si poneva attenzione a questi aspetti: La pulizia : «le sorelle lavino ai poveri il martedì la testa, il giovedì i piedi» (Cap XLII) Il clima: venivano distribuiti abiti adatti per fronteggiare i rigori dell’inverno La dieta veniva scelta e somministrata secondo necessità: «non mangino carne più di 3 volte in settimana se non per causa di malattia». La separazione dei malati infetti: i lebbrosi e gli altri infetti venivano spostati in reparto di isolamento La cura nel momento della morte: i defunti, fino alle esequie, per norma dovevano essere vegliati, con candele accese ed essere sepolti il giorno successivo al decesso (Liber regulae) Un reparto speciale era fissato per i nobili; segno che gli ospedali dell’ordine avevano fama di essere luoghi dove venivano date assistenza ed anche cure eccellenti. Ordini ospedalieri: Santo Spirito I neonati a cui mamme non potevano provvedere, potevano essere lasciati all’ospedale, nella certezza che sarebbero stati accolti, allevati, educati. Era presente un reparto di maternità dove alle donne gestanti era consentito il velo al viso onde permettere loro di partorire “in anonimato”… «Per i neonati delle donne ospiti che nascono nelle case di Santo Spirito siano disponibili piccole culle in cui possano giacere da soli, affinché non possa venire ai piccoli nessun disturbo» (Cap. LIX) Ordini ospedalieri: Santo Spirito Presente una ruota dove il bambino illegittimo poteva essere abbandonato Lo si avvolgeva drappo azzurro e dato alle balie che lo avrebbero cresciuto Bambini ricevevano istruzioni di base e avviati ad un mestiere (maschi contadini o artigiani femmine si sposavano con dote, si facevano monache o restavano al servizio dell’ospedale) Assegnazione di una singola culla ad ogni bambino All’uopo dei neonati delle donne forestiere che nasceranno nelle case del Santo Spirito ci siano delle piccole culle di modo che giacciano separatamente affinché nessun disagio possa essere arrecato agli infanti. Santo Spirito Donne “traviate” Missione di redenzione di queste donne L’ordine permetteva ogni anno un ritiro quindicinale: «alle donne peccatrici che desiderassero abitare durante la settimana santa nella casa di Santo Spirito fino a dopo l’ottava di Pasqua, per osservare la castità, sia concesso senza discussioni». Con questo ritiro spirituale si coglieva l’occasione per curare le malattie veneree. Innocenzo III voleva favorire la riabilitazione di queste donne con il matrimonio «Stabiliamo che per tutti coloro che fanno uscire le pubbliche donne dal postribolo e le prendono in moglie, ciò giovi per la remissione dei peccati» (Balutius S: Epistolarium Innocenti III) Ospedali di santo Spirito si diffusero in tutta Italia e in tutta Europa anche in Perù e in Messico, prima di una lenta decadenza Ordini cavallereschi Premesse: Terra Santa contiene luoghi della passione di Cristo, identificati da Elena madre di Costantino tramite la sovvenzione di scavi archeologici (300 d.C.) Pellegrinaggi verso i luoghi sacri VII secolo arabi conquistano impero bizantino e Gerusalemme Inizialmente atteggiamento di tolleranza verso i cristiani e i luoghi di culto da loro venerati Carlo Magno (800 d.C.) fa trattato con il Califfo prorettore del Sacro Romano Impero. Pellegrinaggi per 200 anni XI secolo stop al trattato. Le forze islamiche saccheggiano Gerusalemme e distruggono luoghi di culto Questa situazione di pericolosità non ferma i pellegrini anzi li motiva di più Ordini cavallereschi Ordini cavallereschi Strumento di ordine e di giustizia Cavaliere faceva un periodo di addestramento finito il quale doveva superare una prova per dimostrare il proprio valore A prova superata vi era la cerimonia di investitura durante la quale vi era il giuramento Il neo cavaliere giurava di difendere la Chiesa, combattere il male, l’ingiustizia, l’iniquità facendosi difensore dei deboli, degli oppressi Alcuni ordini si dedicano ad edificare o gestire luoghi di ospitalità Ospitalità legata ai pellegrini in Terra Santa Ordini cavallereschi I pellegrini andavano verso la Terra Santa sin dai primi secoli ma questi movimenti si intensificano nel XI secolo in seguito alle riforme di devozione religiosa La guerra santa è considerata necessaria e legittima. Nasce la figura del Cavaliere: colui che giura di difendere la Chiesa, combattere il male, l’ingiustizia facendosi difensore dei deboli e degli oppressi. Alcuni ordini cavallereschi: Cavalieri di Malta Cavalieri Templari Cavalieri di San Lazzaro Cavalieri Teutonici Ordini cavallereschi: I Cavalieri di Malta Approvato con Bolla pontificia 1113 Primo Ospizio di San Giovanni a Gerusalemme in cui operano i Fratres Hospitalarii Attività assistenziali: ricovero in ospedale, cure a domicilio, ricovero di esposti e partorienti, sussidi per i poveri Quando Palestina occupata dai turchi cavalieri si trasferiscono prima a Cipro, poi a Rodi, poi a Malta Ancora esistente oggi la sede è a Roma Oggi il nome ufficiale e legale dell’Ordine di Malta è: Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta. Ordini cavallereschi: I Templari Ugo di Payens con otto compagni fonda ordine Scopo difendere i pellegrini sulla strada che da Giaffa portava a Gerusalemme Re di Gerusalemme da alloggio nel Tempio Templari Diverse figure e funzioni nell’ordine: Cavalieri: si occupavano della difesa Fratelli: amministravano e operavano nelle proprietà dell’Ordine Serventi: cura dei malati Cappellani: assistenza spirituale Ordini cavallereschi San Lazzaro Cavalieri Teutonici Protezione dei lebbrosi Nasce su iniziativa di mercanti per Ordine risale a San Basilio assistere i pellegrini provenienti Assistere i lebbrosi negli ospedali di dalla Germania. Gerusalemme Fu denominato anche Cavalieri L'ordine dei Templari prevedeva nella sua dell’Ospedale di Santa Maria di regola la possibilità di entrare nell'ordine dei Gerusalemme Lazzariti se affetti da lebbra. Sciolto nel 1480 Beghine Nascono nel XIII secolo nelle Fiandre, spesso nel corso degli anni si riuniscono in cittadelle Donne laiche vedove, provenienti dai ceti aristocratici e benestanti Vivono in cittadelle, o in case vicine. Poco distante vive un sacerdote Vivono in comunità (senza voto) che si dedicano ai poveri e malati Lavoro considerato una penitenza e un modo per evitare l’ozio che è considerato un peccato Fanno voto di castità ma possono poi allontanarsi dall’ordine per sposarsi e ritornare in un secondo momento Ricevono una preparazione assistenziale All’interno della comunità c’è un sacerdote che fa’ da guida spirituale Non hanno una regola precisa Beghine Inizialmente la Chiesa è a favore di questo movimento considerando la loro devozione il giusto modo di proteggere dall’eresia donne non istruite che hanno la vocazione ma non i mezzi finanziari per iscriversi agli ordini regolari. Successivamente all’inizio del XV secolo le autorità religiose si rivoltano contro le beghine dichiarandole eretiche. Movimento sciolto: «C’è stato riferito che certe donne comunemente chiamate beghine afflitte da una forma di pazzia, discutono sulla Santissima Trinità….Dato che queste donne non dichiarano alcun tipo di obbedienza, ne professano una regola…sicuramente non sono religiose» Assistenza nella società comunale: le corporazioni Nel 1200 libere associazioni di persone tra professioni liberali (giudici, notai, medici..) Vi è uno statuto della corporazione Eressero ospedali Spedale degli Innocenti, costruito a spese dell’Arte della Seta (1445) Scopo: garanzia condizioni di lavoro, reciproco soccorso, assistenza degli iscritti Attività: soci si aiutano in caso di bisogno, provvedono alla cura dei malati e dei poveri, assicurano sepoltura ai defunti Assistenza nella società comunale: le confraternite Libere associazioni persone con legame sociale dovuto a parentela, vicinanza o professione Venivano eletti superiori con funzioni di amministrazione ma decisioni prese da assemblea dei soci Attività: mutuo soccorso Veniva scelto un santo (carattere religioso), si ascoltavano prediche di un frate domenicano o francescano Primo scopo assistere gli ammalati Si appoggiano a ospedali esistenti Poi trasportano malati in ospedali Arciconfraternita della Misericordia 1240 La fine del Medio Evo… Erano sorti molti piccoli ospedali minori specializzati nella cura di particolari tipi di bisognosi dove l’assistenza era data da volontari che dedicano del tempo per la redenzione Tutta questa organizzazione entra in crisi perché: Le città si espandono e si incrementa l’economia cittadina Aumenta il numero dei poveri Le città iniziano a occuparsi dei poveri Alla fine del 1200 a Bologna, gli Statuti stabiliscono che: «nessuna persona, sia in città che nei borghi o vicino alla cerchia delle mura, possa dare ospizio a ciechi, orbi od altri che si fingono orbi a quelli che si tingono di erbe e si fanno penitenti portando cerchi di ferro alle braccia, ne’ dare ricetto a tagliatori di borse, ne’ a coloro che sono mutilati ai piedi o alle mani.» Ogni città si occupa solo dei suoi poveri Riassunto: il medioevo Alto medioevo Il monachesimo cenobitico: luogo di assistenza, attori assistenziali Monasteri femminili Basso medioevo Ordini ospedalieri Ordini cavallereschi Beghine IL RINASCIMENTO Il passaggio dal Medio Evo al Rinascimento Storia esterna: Il sentire della vita si modifica, vi è una riscoperta dei classici: «bello è ciò che è perfetto» Uomo vale quanto «produce» Nuovi viaggi ed esplorazioni geografiche Ripresa della crescita demografica Nuova struttura sociale, nascita della borghesia Nuova economia agricola e commerciale Protesta contro la chiesa (per ricchezza, simonie, indulgenze) Riforma protestante con Lutero Controriforma della chiesa cattolica: concilio di Trento Enrico VIII fonda la chiesa anglicana divisa da quella romana «Caccia alle streghe» Il passaggio dal Medio Evo al Rinascimento Storia interna Aumento del numero dei poveri crisi delle organizzazioni assistenziali fine del 1400 Ordini e confraternite si sciolgono Il “potere costituito” comincia ad occuparsi dell’assistenza (comincia a prevalere l’elemento laico), razionalizzando l’organizzazione ospedaliera precedente che era sorta spontaneamente Si costruiscono ospedali belli Ci si inizia ad occupare solo dei «propri poveri» Bello è ciò che è perfetto I malati, disabili, deformi perdono valore e con loro chi le assiste (timore che il contatto potesse risultare pericoloso). Il Rinascimento: nuovi ospedali Ospedale Maggiore di Milano, disegnato da Antonio Averulino, detto Filarete Dell’Ospedale Maggiore di Milano, Vasari dice: “tanto ben fatto e ordinato che simili non credo sia altri in Europa”. La Ca' Granda, all'epoca sede dell'Ospedale Maggiore di Milano, nel giorno della Festa del Perdono(fine del XVII secolo) Venne imitato negli ospedali S.Anna di Como, S. Mauro di Bergamo, S. Matteo di Pavia Il Rinascimento: l’assistenza Numero poveri aumentato enormemente. Nelle campagne carestia poveri arrivano nelle città Organizzazioni assistenziali entrano in crisi Nuova «visione dei poveri» Non sono più considerati Pauper Christi. La gente da devota e caritatevole risulta infastidita e timorosa Il Rinascimento: come era l’assistenza Assistenza perde valore, è spesso data da persone senza sensibilità Viene considerata un lavoro di poco valore «Almeno certa cosa era che li poveri agonizzanti stavano dui o tre giorni interi stentando e penando nelle loro penose agonie senza che alcun mai dicesse una pur minima parola di conforto… giorni interi non gustavano alcuna sorta di cibo»……» per non esserli rifatti i letti si marcivano … quanti poveri fiacchi levandosi, cascando in terra morivano quanti poveri morienti pigliati da letti e portati mezzi vivi tra corpi morti» (Vanti, 1982) «20 letti pieni, qual vomita, qual grida, qual tosse, qual tira il fiato, qual esala l’anima… il servizio è pessimo e abominevole … andrà uno di quelli poltroni a dare il pasto ad un infermo, troverà il meschino afflitto e svogliato, prostrato et debile et li dirà: bevi su, manda giù, che ti possi strangolare» (Cosmacini, 1987) Il Rinascimento: l’assistenza «..le persone di grande corporatura potranno disporsi sui pagliericci in numero di tre, quelle i corporatura media in un numero di quattro e quelle di taglia più piccola dovranno disporsi al letto in numero di 6 o minimo di 5..» (Regolamento ospedale a Parigi) «in ogni letto si coricavano quattro persone, ed a riprese, dappoichè metà di esse dovevano riposarsi dalle otto di sera sino all’una dopo mezzanotte, e l’altra metà da quest’ora sino alle otto di mattina» (Bouchardat 1857) Il Rinascimento: l’assistenza Versavano in condizioni disastrose : gli incurabili, i convalescenti e gli individui privati dell’uso della ragione Gli incurabili: Persone affette da sifilide o da patologie croniche. Gli ospedali difficilmente ricoveravano queste persone «coperti di luride piaghe graveolenti, inguaribili con i mezzi terapeutici allora a disposizione, respinti da ogni ospedale e dalle proprie case stesse, vagavano, miserabile spettacolo di abbandono e di egoismo altrui, nelle piazze e nelle strade, dove finivano per morire da tutti abbandonati e fuggiti» I Convalescenti: Persone dimesse dall’ospedale ma ancora bisognose di aiuto «di gravi malattie dimessi anzitempo dagli ospedale troppo pieni, finivano a volte anch’essi per morire nelle strade non esistendo ospizi adatti a far loro riacquistare le forze, a riprendere una vita di disagi e di privazioni» Il Rinascimento: l’assistenza Gli individui privati dell’uso della ragione: «…volta a volta scherniti e bastonati, senza un giaciglio per riposare, vagavano anch’essi di paese in paese, di piazza in strada, condizione di certo migliore di quella che li attendeva quando erano ricoverati in luride prigioni» Assistenza negli ospedali: Quello dell’infermiere era infatti considerato uno dei mestieri più sgradevoli, giacchè si trattava di adempiere i servizi più umili a favore dei più poveri tra i desiderati. Vi si dedicavano spesso persone che non avevano trovato nulla di meglio da fare e che si trasformavano presto in aguzzini inaspriti dall’abitudine e col cuore indurito dal risentimento» (Pazzini, L’ospedale nei secoli) Il Rinascimento: riassunto assistenza Laicizzazione degli ospedali l’autorità civile (Comune o Signore) si occupa di assistenza Condizioni igieniche pessime dei malati Fa assistenza del personale laico di bassa estrazione sociale Negli ospedali si ricoverano solo persone povere, i ricchi si curano a domicilio Assistenza in «famiglia» continua ad essere fatta dalle donne Differenze tra ospedale medioevale e rinascimentale Santa Maria della Scala a Siena Ospedale Maggiore di Milano Differenze tra ospedale medioevale e rinascimentale Santa Maria della Scala a Ospedale Maggiore di Siena Milano Iniziativa di F.Sforza e della moglie M. Visconti nel 1456 Sonore, il ciabattino, sulla via Francigena Filarete disegna il nuovo ospedale anno 1000 moderno. La struttura risponde a dei Ospita in casa sua pellegrini e bisognosi criteri igienici. Alcuni lo affiancano nell’assistenza Ospedale bello, mura decorate in cotto, Sala dell’accoglienza con affreschi che motivo della colomba. narrano la storia dell’ospedale Ospedale dedicato alla Madonna annunciata e la colomba rappresenta lo Spirito Santo Santa Maria della Scala a Ospedale Maggiore di Siena Milano Ospedale Maggiore di Milano Progetto a crociera con 4 infermerie Presenza nei cortili di legnaia e ghiacciaia Finestre poste in alto All’incrocio delle crociere situati camini Corridoi interni usati come latrine, dove scorreva acqua dei navigli con particolare inclinazione Terreni agricoli intorno utilizzati per avere cibo per i «ricoverati» Festa del perdono ogni 25 marzo di anni dispari. In questa occasione fedeli fanno donazioni in cambio di indulgenza plenaria. Viene quindi garantita un’entrata economica pro-ospedale