Storia dell'Assistenza Infermieristica nelle Civiltà Antiche (PDF)

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Università degli Studi di Milano

2024

Dott.ssa Cartabia Chiara

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storia infermieristica civiltà antiche medicina antica assistenza sanitaria

Summary

Questi appunti del corso di Scienze Infermieristiche, generali, cliniche e pediatriche dell'Università degli Studi di Milano, trattano la storia dell'assistenza infermieristica nelle civiltà antiche, coprendo temi come la magia, la medicina, l'Egitto, e il popolo d'Israele, evidenziando l'evoluzione della pratica sanitaria in questi contesti.

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CORSO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE Storia dell’assistenza infermieristica A.A. 2024-2025 Dott.ssa Cartabia Chiara LE CIVILTA’ ANTICHE LE CIVILTA’ ANTICHE...

CORSO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE Storia dell’assistenza infermieristica A.A. 2024-2025 Dott.ssa Cartabia Chiara LE CIVILTA’ ANTICHE LE CIVILTA’ ANTICHE OGGI MAGIA MEDICINA NEL PASSATO  Formule precise  Immagini  Metodo misteriose scientifico  Stregoni  Utilizzo di  Alchimisti strumenti  Modi diversi di avvicinarsi ai fenomeni naturali e modi diversi di interpretarli  Storia la medicina è figlia della magia  Popoli antichi  manifestazione della natura come qualcosa di soprannaturale in ogni fenomeno c’era una potenza occulta da temere o da riverire  Nascono i riti  preghiere, cerimonie propiziatorie  Nelle civiltà antiche l’uomo malato è invaso da spirito malefico e doveva essere liberato LE CIVILTA’ ANTICHE Tentativi ed errori misto a valori e credenze: “Metterai dell’orzo e del grano in due sacchi di tela, che la donna innaffierà con due sacchi di urina tutti I giorni […] Se l’orzo e il grano germogliano entrambi, ella genererà. Se germoglia per primo l’orzo sarà un maschio, se germoglia per primo il grano, sarà una femmina. Se non germogliano ne l’uno ne l’altro ella non genererà” (Museo del Cairo papiro n.52663) Conoscenze tramandate oralmente Colui che guarisce ha un riconoscimento e status sociale Chi si prende cura non ha un riconoscimento sociale (schiavi, donne) EGITTO L’epoca dei faraoni è attraversata da un’infinità di curatori, medici, sacerdoti, che agiscono in un contesto di profonda commistione tra scienza, religione e magia. I sacerdoti erano i principali responsabili delle pratiche sanitarie in diretta correlazione con l’appagamento degli dei. Da qui ha origine ad una tradizione medica senza eguali non solo per l’epoca, ma anche per moltissime civiltà che le sono succedute. IL POPOLO D’ISRAELE  Malattie e morte sono punizioni divine «Il Signore fa morire e fa vivere» (Samuele 2,6-7)  Tutto è nelle mani di Dio: il bene e il male (Isaia 45,7), salute e prosperità, fecondità ma anche malattia, miseria e sterilità  Sacerdote ruolo importante nella gestione della salute: intermediario tra Dio e il malato. Fa diagnosi di «lebbra» o dichiara «immondo» il malato «Onora il medico per le sue prestazioni, perché il Signore ha creato anche lui; l’arte di guarire viene dall’Altissimo e chi guarisce riceve doni pure dal re» Siracide (38,1-15) IL POPOLO D’ISRAELE  Gli israeliti seguivano riti di sanitizzazione, usando l’acqua filtrata o bollita e ispezionando la carne per verificarne il deterioramento.  La purificazione  rimuovere le impurità in modo tale che l’individuo possa tornare in società  Tutti gli atti purificatori (contatto con cadaveri, con donne con mestruazioni, con malati di gonorrea e lebbra..) hanno lo scopo di eliminare le impurità non solo fisiche ma anche morali  Lavaggio delle mani prescritto anche dopo la minzione, dopo ave evacuato, dopo l’eiaculazione, dopo il salasso, il taglio dei capelli e delle unghie IL POPOLO D’ISRAELE «la purezza del corpo è la premessa per la purezza dell’anima e quindi la porta per la sanità» «Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per sette giorni». (NM 19,11) «La donna e l'uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e saranno immondi fino alla sera». (Lv 15,18) «Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera». (Lv 15,19) LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO Colui che era malato era una persona socialmente inutile; “un non valore sociale di cui la comunità aveva scarso interesse di occuparsi” (Pazzini) Malattia vista come un castigo divino  Assistenza fisica → donne (ostetrica o nutrice)  Assistenza spirituale → sacerdoti (invocazione di divinità della nascita, dio Asclepio) Paziente addormentata, affidata alle cure del medico assistito da una sacerdotessa. (Atene, Museo Archeologico Nazionale) Tre forme assistenziali: medicina teurgica, medicina “professionale” medicina “domestica” LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO Medicina teurgica: gli Asclepiei Luoghi di Templi dedicati al dio Asclepio, dio della medicina e della salute. assistenza Situati fuori dalle mura della città con abbondanza di acqua per riti purificatori accompagnati da preghiere e canti. Inizialmente vasti locali (poi templi) per la cura delle persone. Centri di consulenza medica, prognosi e guarigione. “Che il malato entri, che 10 giorni passino, che si lavi e si prepari, che lasci i suoi vestiti e indossi la tunica bianca. Si sbarazzi dei suoi gioielli, della sua cintura e dei suoi lacci, e che cammini a piedi nudi. (Iscrizione su asklepieia, Pergamo) Gli Asclepiei Il malato:  Veniva valutato dal sacerdote e trascorreva 3 giorni nel cortile per le purificazioni  Veniva ammesso nell’abatron  Persona entrava in uno stato onirico di sonno indotto da droghe in cui ricevevano la guioda della divinità in un sogno o venivano curati con un intervento chirurgico  Passava la notte coperto di foglie o pelle di animale  Sacerdote pregava tutta la notte e di mattina interpretava il sogno della persona Resti dell’asclepeio di  Ricetta per la guarigione in cambio di offerte e voti Pergamo “Io stesso soffrivo di disturbi della digestione…fui messo a dieta, mi fu ordinato di correre come ginnastica e di strofinare il corpo con sale e senape, di prendere aceto con olio per il male di testa e di fare gargarismi con acqua fredda quando l’ugola e le tonsille erano infiammate.” M. Julius Appellas tempio di Epidauro intorno al 100 dC Gli Asclepiei Nell’Asclepeion di Epidauro tre grandi assi di marmo risalenti al 350 a.C. conservano i nomi, i casi clinici e i reclami di circa 70 pazienti che vennero curati. Sono elencate alcune cure chirurgiche come l’apertura di un ascesso addominale o la rimozione di materiale estraneo traumatico LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO Medicina teurgica: gli Asclepiei Sacerdoti e medici erano intermediari tra uomo e divinità Chi dava  Traevano guadagno dalle offerte delle persone. assistenza  Si occupavano della salute del malato. Schiavi che aiutavano i medici/sacerdoti e accudivano i malati e li sorvegliavano Strumenti chirurgici usati Il bastone di nei tempi di Esculapio Asclepio LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO La medicina professionale Gli jatreia → luoghi pubblici di cura. Cure erano come “arte empirica, basata sulla conoscenza della virtù delle erbe, ma che sconfinava nella medicina e nella stregoneria”. Scopo di lucro venivano ospedalizzati solo coloro che offrivano qualche speranza di guarigione. Ricevevano cure solo chi se le poteva pagare Ippocrate → Con Ippocrate inizia non solo l'approccio razionale alla cura, ma si esplicita anche la necessità di una condotta morale del medico che segua i valori che vengono descritti in relazione all'attività di cura. Ciò è compendiato nel famoso Giuramento di Ippocrate Ippocrate di Coo (V – IV sec. A. c.) Storia della medicina: le origini Il padre affermava di essere un discendente diretto di Asclepio, il dio della medicina Primo a studiare l’anatomia e le patologie dissezionando cadaveri Ideatore della teoria umorale corpo governato da 4 umori diversi (sangue, bile gialla, bile near, flegma). Se elementi in proporzioni adeguate c’è salute, se no malattia La salute intesa come equilibrio e malattia come squilibrio Nella medicina ippocratica la malattia interessa sempre il corpo e l’anima insieme (olismo). Importanza della condotta morale  giuramento di Ippocrate Giuramento di Ippocrate “Io giuro per Apollo medico e per Asclepio, per Igea e per Panacea e per gli dei tutti e le dee, che prendo a testimoni, che secondo le mie forze e il mio giudizio osserverò questo giuramento e questi precetti: rispettare colui che mi ha insegnato quest'arte …….; dividere con lui il sostentamento…..; considerare i suoi discendenti come miei fratelli; insegnare loro l'arte;…… rendere partecipi delle istruzioni, dell'insegnamento e dell'intera disciplina i figli miei e quelli del mio maestro e nessun altro. Secondo le mie forze e il mio giudizio, prescriverò la dieta per giovamento dei malati…………. Pur se richiesto, non darò ad alcuno farmaco mortale né darò consiglio siffatto: allo stesso modo non darò a donna medicinale abortivo. Puramente e santamente custodirò la vita e l'arte mia:….. in qualunque casa io entri, vi andrò per giovamento del malato, astenendomi da ogni azione volontariamente dannosa Qualunque cosa io vegga o oda durante la cura, che non sia da divulgare, ovvero anche fuor della cura nei rapporti della vita, la tacerò come cosa che non è permesso dire. Se osserverò questo giuramento e non lo violerò, mi sia concessa vita e arte in buona fama presso tutti gli uomini, per sempre; il contrario, ove io trasgredisca e spergiuri.” Giuramento di Ippocrate  Esprime una posizione religiosa ma non magica  Principi:  Promozione del bene del paziente  Promozione della giustizia  Valore del segreto professionale  Impegno morale sulle competenze che si esercitano LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO La medicina domestica Contesto sociale Nella relazione del maschio verso la femmina l’uno è superiore, l’altra è comandata ed è necessario che fra tutti gli uomini sia in questo modo» (Ippocrate- Politica) Luoghi di Le case assistenza Matrona Maia colei che è diventata madre e che è riconosciuta come Chi dava figura per aiutare le altre donne a fare lo stesso. assistenza Le donne usavano un sapere culturale tramandato, differente dal sapere medico maschile; non seguono i progressi della scienza ippocratica, non ascoltano le teorie tratte da ragionamenti logici, ma solo la propria esperienza soprattutto nei campi quali la ginecologia, l’ostetricia e la pediatria. LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO GRECO  Donne: hanno un proprio sapere sulla salute e sulla malattia  Sapere basato in parte sull’esperienza e su saperi comuni Chi dava tramandati culturalmente di generazione in generazione assistenza femminile  Donne non si facevano curare dai medici Vi sono casi in cui le donne stesse non conoscono il loro male, prima di diventare esperte, con la vecchiaia, delle malattie che provengono dalle mestruazioni, allora invece la necessità ed il tempo insegna loro la causa delle malattie; vi sono casi, inoltre, in cui la malattia diventa incurabile per quelle che non la conoscono, prima che il medico venga correttamente informato dalla paziente sulla malattia di cui soffre: esse, anche se sanno di essere malate, si vergognano di parlarne per inesperienza ed ignoranza (Corpus Hippocraticum, Malattie delle donne) LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO ROMANO La medicina domestica Luoghi di Casa e famiglia (raggruppamento sociale con potestas). assistenza  Donna nella famiglia e schiavi. Chi dava  Famiglia patrizia → schiavi si occupavano della casa e assistenza dell’assistenza guidati dalla matrona di casa  Famiglie plebee → «le stesse persone porgevano le pietanze, si occupavano della casa e preparavano i letti» La persona veniva curata se poteva guarire se no veniva Chi riceveva abbandonata o lasciata al suo destino. Catone nel II capitolo del assistenza suo De re rustica dava il consiglio di: «vendere insieme con i vecchi ciarpami, i servi vecchi e quelli ammalati». LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO ROMANO “Tale assistenza poteva essere ispirata ad un senso di amore familiare…. ma era piuttosto ispirata ad un senso di tornaconto allorché era rivolta ad un servo malato. Questi veniva curato quando offriva, con la guarigione, il ritorno al rendimento della sua opera; veniva lasciato al suo destino allorché non dava luogo a questa speranza o quando la malattia diventava cronica” (A. Pazzini, Storia della medicina) LE CIVILTÀ ANTICHE: IL MONDO ROMANO La medicina teurgica/professionale Luoghi di Valetudinario assistenza Medicus → funzioni differenti Capsario → assicurava le medicazioni e Chi dava portava con se nella capsa bende ed assistenza unguenti Frictores → abilità nel massaggio, riducevano lussazioni e ferite Servi a valetudinario Chi riceveva assistenza Venivano ricoverati schiavi e soldati La salute Trattato scritto dal medico romano Cornelio Celso (25ac-45dc) uno delle più vaste fonti di informazioni sulle pratiche mediche dell’epoca. «L’uomo sano e libero di sé, non si deve assoggettare a regola veruna, né servirsi del medico, né dell’alipta. Conviene che tenga questo variegato tenore di vita: essere ora in villa, ora in città, ma più spesso in campagna: navigare, cacciare, stare alcuna volta a riposo, ma più spesso esercitarsi, perché l’inerzia indebolisce il corpo, mentre la fatica lo rinforza: la prima accelera la vecchiaia, la seconda prolunga la giovinezza. Giova fare ora bagni caldi ora freddi; ora ungersi ora no; non esser alieno da qualsivoglia cibo di comune uso tra il popolo…» RIASSUNTO CIVILTÀ ANTICHE Nelle civiltà greca e romana è possibile riconoscere alcune modalità di cura: quella legata agli dei, quella data in famiglia e quella destinata agli schiavi e ai soldati. Il riconoscimento sociale va ai sacerdoti ed ai medici, a coloro che possono dare la guarigione. Non si parla di coloro che danno assistenza, opera svolta da servitori e schiavi.

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