L'intensità della concorrenza e il caso Amazon (Documentazione)

Summary

Questo documento analizza l'intensità della concorrenza in diversi settori, con un focus particolare sul caso Amazon. Vengono discussi aspetti come il grado di concentrazione, il rapporto tra domanda e offerta, e le barriere all'ingresso per le nuove imprese.

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**L'INTENSITÀ DELLA CONCORRENZA** 1\. Grado di concentrazione 2\. Rapporto tra domanda e offerta esistenti 3\. Barriere all'uscita 4\. Struttura di costo delle imprese 5\. Grado di differenziazione prodotto/servizio **LA CONCENTRAZIONE** Più concentrato è un settore, maggiore è il potere di m...

**L'INTENSITÀ DELLA CONCORRENZA** 1\. Grado di concentrazione 2\. Rapporto tra domanda e offerta esistenti 3\. Barriere all'uscita 4\. Struttura di costo delle imprese 5\. Grado di differenziazione prodotto/servizio **LA CONCENTRAZIONE** Più concentrato è un settore, maggiore è il potere di mercato esercitabile dalle imprese che vi operano o da una parte di esse. Il grado di concentrazione è un disincentivo per i nuovi entranti MA non fornisce indicazioni univoche sull'intensità della concorrenza *[Possibili casi:]* - Poche grandi imprese - Accordi collusivi o comportamenti competitivi per il dominio? Affinché si possa dire che la concentrazione dell'offerta segnali una [sperequazione] del potere di mercato (e quindi vantaggi competitivi per chi detiene maggiori quote) sono necessarie: **Pre-condizioni:** - omogeneità tecnologica - scarsa-nulla differenziazione. **Almeno uno dei seguenti fenomeni:** - economie di scala - possibilità di far valere un maggior potere contrattuale nei confronti dei fornitori/distribuzione. **CASO AMAZON** *25 GIUGNO 2012,* *Il Nuovo Yorker* *Gli editori e Apple si sono collaudati contro Amazon?* Dall\'introduzione del Kindle, nel 2007, Amazon era arrivata a dominare gli ebook mercato, con circa 90% delle vendite. Nello sforzo di ottenere una maggiore quota di mercato, stava vendendo libri in perdita: mentre gli editori vendevano e-book ad Amazon per circa \$15 al pezzo, Amazon li vendeva a \$ 9,99. Steve Jobs, della Apple, premeva gli editori ad accettare un nuovo modo di vendere libri: un accordo chiamato il **modello di agenzia**: gli editori fissano i prezzi e Apple, in qualità di loro \"agente\", prenderebbe il 30% di commissione e darebbe loro il resto. Nel gennaio 2010 Jobs annunciò che cinque dei sei giganti dell'editoria: Macmillan, Hachette, Simon & Schuster, HarperCollins, e Penguin---venderebbero i loro libri tramite iBookstore di Apple. Entro il 2012 i giganti dell'editoria hanno costretto Amazon ad accettare il modello di agenzia. La quota di Amazon nel mercato degli e-book scese al 60%. Apple aveva circa 10% del mercato, e Barnes & Noble ne aveva circa 25% Con il modello di agenzia, invece, molti i consumatori hanno pagato prezzi più alti e Amazon guadagnato più soldi, mentre gli editori guadagnarono di meno. L\'11 aprile era stata avviata una **causa antitrust** intentato contro Apple e i cinque grandi editori per "una cospirazione da sollevare, sistemare e **stabilizzare i prezzi al dettaglio**". Nel luglio 2014 Apple ha accettato di pagare \$450mln per risolvere il caso antitrust contro i prezzi degli e-book nell'iBooks Store È stato valutato il mercato globale degli e-book **18,13 mld** di dollari nel 2019. **Amazon** detiene **l'83%** del mercato statunitense quota, lasciando principalmente il resto ad Apple Books, Barnes & Noble, Kobo e Google. *Time, aprile 2020* Amazon vende la metà dei libri presenti sul mercato e i 3/4 di quelli venduti on line. Amazon è anche editore con Publishing, libreria digitale con Prime Reading, reader di e-book con Kindle e social network con Goodread. La strategia dei prezzi è talmente aggressiva che molti libri vengono venduti sotto costo per conquistare soglie di mercato. Quando **Andy Hunter**, a **gennaio 2020**, ha creato **bookshop.org**, è stato oggetto di derisione. Ora se ne parla come di una delle start-up più ingegnose e di successo. Il suo sito funziona così: le **piccole librerie indipendenti** si associano e mettono a disposizione il loro catalogo online. Quando il cliente compra un libro indicando la libreria, il 30% va alla stessa (praticamente tutto il margine del profitto). Se non viene indicata la libreria ma solo il libro, il 10% del prezzo viene distribuito tra tutti. I prezzi restano un po\' più alti di quelli di Amazon, ma il sistema sta funzionando. La **crescita** di bookshop.org è stata **esponenziale**. Dal primo marzo 2023 il numero delle librerie partner è **raddoppiato**, nel 2023 il 70% delle librerie indipendenti è associato. **IL GRADO DI CONCENTRAZIONE** **Grado di concentrazione assoluta** - - - - Il dato della concentrazione assoluta non è sufficiente per comprendere l'intensità della concorrenza **Grado di concentrazione relativa** distribuzione delle quote rispeUo al valore medio - Le prime tre imprese detengono il 67% delle quote: come sono distribuite? La media è 22,3 - Le prime 6 imprese detengono l'88% delle quote: come sono distribuite? La media è 14,6 **Hirschman-Herfindahl** È compreso tra 0 e 1, con valori maggiori quando la concentrazione aumenta (H=0 se concorrenza perfetta; H=1 se monopolio) Tiene conto sia della numerosità delle imprese dell'industria sia delle differenze di quota di mercato parità di imprese l'indice H-H aumenta all'aumentare della sperequazione Es. Quattro imprese stesse quote (0,25; 0,25; 0,25; 0,25), H-H= 0,25 Es. Quattro imprese con quote (0,5; 0,25; 0,15; 0,10), H-H= 0,345 [A parità di sperequazione l'indice H-H aumenta con il diminuire delle imprese:] Es. Quattro imprese con le stesse stesse quote (0,25; 0,25; 0,25; 0,25), H-H= 0,25 Es. Due imprese con le stesse quote (0,5; 0,5), H-H= 0,5 **Relazione con concentrazione** **+** DOM Spese di pubblicità Spese di R&S Intensità della concorrenza **La concentrazione a livello aggregato è causata essenzialmente da fusioni e acquisizioni** A livello di singola industria, è causata - Dalle spese di pubblicità e R&D - Dalle economie di scala - Intensità concorrenza... Generalmente nei vari paesi gli stessi settori risultano i più concentrati, anche se il livello (grado) di concentrazione varia tra paesi. Esempio: settore auto Impianto che ha DOM Û Q = 2 milioni di vetture Se mercato è 10 milioni: spazio per 5 imprese Se mercato è 4 milioni: spazio per 2 imprese LEADERSHIP DI COSTO *[Quando competere sul prezzo]*: Se il prezzo è determinante nelle scelte di acquisto Es. Prix e Ryanair Nei mercati dei prodotti e servizi indifferenziati. Es. Bicarbonato, viti e bulloni La posizione di vantaggio competitivo è legata al costo medio unitario La leadership di costo consente di ridurre il prezzo e aumentare la domanda Maggiori economie di scala e di esperienza **LA DETERMINAZIONE DELLA POSIZIONE DI VANTAGGIO DI COSTO** 1\. Analisi dei costi della catena del valore dell'impresa e delle loro determinanti 2\. Analisi comparativa dei concorrenti 3\. Individuazione di aree di miglioramento 4\. Individuazione delle azioni di miglioramento: su quali aree e come intervenire Es. Ryanair *[Quali sono le determinanti del livello dei costi?]* - - **IL LIVELLO DEI COSTI E I FATTORI RELATIVI ALLA SPECIFICA ATTVITÀ** - Economie di scala - Economie di scopo - Economie di apprendimento - Saturazione della capacità produttiva - Tecnologie di processo utilizzate. Es. Dematerializzazione - Progettazione di prodotto. Es. Interactive design - - - - Modalità di approvvigionamento \- Potere contrattuale nei confronti dei fornitori \- Tassi di cambio (fornitori esteri) - Modalità di distribuzione: grande distribuzione, negozi di proprietà, il franchising, ecc. - Fattori generici di efficienza interna (a livello aggregato) e riduzione delle "x-inefficiencies": costi sostenuti per attività potenzialmente eliminabili. Ex. Il muda nel lean **Localizzazione delle attività produttive:** - Vicinanza alle fonti di approvvigionamento - Vicinanza ai mercati di sbocco - Qualità e costo delle risorse disponibili - Competenze delle risorse umane - Infrastrutture disponibili - Orientamenti istituzionali.... **LE STRATEGIE PER ACQUISIRE IL VANTAGGIO DI COSTO: AZIONE SULLA CATENA DEL VALORE** Invece di intervenire sui singoli fattori che determinano i costi (es. processi produttivi, la localizzazione, ecc.), l'impresa può ripensare la sua catena del valore, strada più complessa che però è più difficile da imitare e può dare risultati più importanti **I rischi della strategia di costo** a. b. c. d. **DUAL COMPETITIVE ADVANTAGE** Secondo Porter l'impresa che tenta di perseguire entrambe le strategie è "bloccata a metà strada". Tuttavia hanno dimostrato ottime performance le imprese che hanno conciliato un'elevata qualità con un prezzo competitivo (caso Toyota) grazie all'uso delle nuove tecnologie e grazie all'implementazione di nuovi metodi gestionali (just in Tme). *[Può non esserci trade-off tra costo e differenziazione]*: I clienti richiedono di bilanciare costi e qualità. Es. Sanità Piattaforme di prodotto e progettazione modulare: mass-customization. Es. Samsung Elevati livelli di qualità raggiunti con procedure efficienti ed elevate economie di scala. Es. Toyota Leadership di costo, successo del prodotto e posizionamento implicito. Es. Ikea e H&M **The value curve and the strategy canvas** Creare una nuova domanda focalizzandosi su un gruppo diverso di clienI/influenzatori, es. Genitori e non bambini **CREARE UN OCEANO BLU** Guardare a prodotti sostitutivi. Es. Southwest e la frequenza dei voli Guardare a prodotti/servizi complementari. Es. Il bar in libreria Guardare ad altri gruppi strategici. Es. Yellow tail e il divertimento Guardare ad altri influenzatori del processo di acquisto. Ripensare al posizionamento funzionale/emotivo dell'offerta. Es. Body shop Attenzione ai nuovi trend: irreversibili, chiari, di impatto **LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE** La strategia di **diversificazione** a livello corporate si realizza **quando un'azienda decide di sviluppare nuove produzioni in mercati nuovi** anziché rafforzare la propria posizione nel settore in cui già opera.\ Secondo Ansoff la **diversificazione** si persegue in **4 modalità**, le quali si ottengono** incrociando in una matrice le variabili "Affinità tecnologiche" **(Si/No)** e "Affinità di Marketing" **(Si/No).\ \   1. 2. - in termini tecnologici SBU autoveicoli ed aerospaziali di Daimler-Benz - in termini di marketing Parmalat che ha sviluppato ulteriormente il proprio mercato nel settore alimentare nel quale produceva inizialmente solo latte, ed è passata alla produzione graduale nel tempo di yogurt e merendine 3. - Diversificazione in un'industria completamente diversa - No strategic fit - Assenza di relazioni verticali - Assenza di risorse condivise **TARGET** - Imprese con asset sottovalutati - Imprese in crisi finanziaria - Imprese con buone prospettive di crescita ma con capitali limitati **VANTAGGI** - Riduzione del rischio - Creazione di valore per gli azionisti - Mercato interno di risorse umane e capitali - Stabilizzazione dei profitti La** strategia di diversificazione** rappresenta una tipologia di **approccio molto rischioso**, che è conveniente quando: - L'**azienda** ormai è** impossibilitata ad espandersi nel settore dove opera** poiché in crisi o obsoleto e caratterizzato da una domanda sempre decrescente - L'**impresa possiede risorse in eccesso** che non vuole reinvestire nelle attività che presiede intravedendo evoluzioni di altre attività - L'**impresa vuole** accrescere non solo il suo **volume di affari**, ma anche la sua **immagine** e la sua **reputazione**  *[Modalità di ingresso:]* - Per linee interne. Es. Polegato, Morellato - Attraverso accordi (joint venture, licenze, alleanze). Es. BMW e Daimler - Per linee esterne (fusioni, acquisizioni). Es. Amazon e il Washington Post *[Perché le imprese diversificano?]* - quando mancano opportunità di crescita nel settore di origine - Basso tasso di crescita della domanda - Elevata competizione - Per ridurre i rischi - Uscire da settori poco attrattivi. Es. cambiamenti tecnologici - Stabilizzare i profitti tramite la diversificazione di portafoglio conglomerale Es. Fujifilm **FUJIFILM** Da leader nel settore della fotografia a player diversificato: Kodak, Polaroid, Agfa... Dalla salute (virus Ebola, diagnostica medica) alla grafica, dalla fotografia a materiali innovativi per schermi e semiconduttori *[Perché le imprese diversificano?]* - Per meglio utilizzare le risorse esistenti: la diversificazione crea sinergie e valore maggiore rispetto ai business singolarmente - Economie di scopo nella produzione - Condivisione di conoscenze, risorse e competenze. **Sinergie:** fattori tangibili e intangibili - Allocazione efficiente del capitale - La condivisione dei clienti. Es. Paypal e Ebay, Toyota e KINTO - Per migliorare l'offerta ai clienti. Es. Nintendo - Per utilizzare la liquidità disponibile - Per aumentare il prestigio del management *[I limiti della diversificazione]* - Incremento dei costi di gestione e di coordinamento. - Formulazione obiettivi errati rispetto all'andamento dei vari settori - Legami/sinergie non effettivi, ma "fantasma". - Rigidità rispetto alle turbolenze dell'ambiente esterno/competitivo - Assenza di risorse condivise **INTEGRAZIONE VERTICALE** **LA FILIERA** *[Cos'è?]* È l'insieme di lavorazioni conseguenti: che vengono effettuate per trasformare un certo insieme di materie prime in un prodotto finito e collocarlo sul mercato **INTEGRAZIONE VERTICALE** Il grado di integrazione verticale cresce all'aumentare: del numero di operazioni/lavorazioni svolte quanto maggiore è il valore aggiunto che l'impresa genera al suo interno in proporzione al valore complessivo finale della sua offerta Le operazioni possono essere in cascata (lavorazioni in sequenza) *[Due tipi di integrazione:]* 1. **Completa:** quando tutto l'input utilizzato dall'attività a valle è prodotto internamente dall'attività a monte, e quando tutto l'output realizzato dalla fase a monte è impiegato nella fase a valle. 2. **Parziale:** quando il fabbisogno dell'input produttivo di una determinata fase e la necessità di allocare i suoi output sono soddisfatti anche attraverso lo scambio con soggetti esterni. - - COSTO= realizzo all'interno tutte le attività che mi costerebbe di più acquistare all'esterno Confronto CPI-CA con P-CT **CORE COMPETENCE**: mi lego a imprese (buy) per attività **no-core** Quando si parla di **core competence** di un\'azienda ci si riferisce alle competenze distintive che la rendono unica nel mercato Quando si parla di **no core** ci si riferisce a tutte quelle attività e quei servizi che rappresentano un parte considerevole dei costi di un\'impresa pur non riguardando l\'attività di produzione propria dell\'impresa. Es. Apple, Nike **I COSTI DI TRANSAZIONE** *[Cosa sono?]* Costi di controllo, negoziazione e acquisizione/gestione delle relazioni. *[Quanto e quando conviene integrarsi? ]* Specificità degli investimenti Incertezza Frequenza delle transazioni Quando i costi del ricorso al mercato superano una certa soglia può essere conveniente scegliere l'opzione make **IL CICLO DI VITA DEL SETTORE** 1. **Fase di introduzione**: integrazione verticale o relazioni collaborative selezionate 2. **Fase di sviluppo**: progressiva disintegrazione verticale - Entrano nuovi operatori, maggiore possibilità di sviluppo di un sistema di fornitura con competenze adeguate 3. **Fasi di maturità** - Integrazione verticale: per recupero aree di mercato (es. assistenza, pezzi di ricambio), individuare nuove aree di profitto (es. innovazioni) - Disintegrazione verticale: per ridurre i costi **I VANTAGGI DELL'INTEGRAZIONE VERTICALE (MAKE)** - - - - - - - - - Controllo della distribuzione (integrazione a valle) - - - riduzione del n. di distributori, definizione di un prezzo minimo **SVANTAGGI DELL'INTEGRAZIONE VERTICALE (MAKE)** - - - - - - *[Come ridurre i costi di transazione?]* Forme contrattuali di quasi-integrazione verticale: alleanze, contratti di lungo termine, joint venture. Il modello competitivo vs. cooperativo (modello winwin). Dual sourcing e organizzazione piramidale **DEFINIZIONI** **Joint venture**= Accordo fra aziende, anche di diversa nazionalità, per realizzare un determinato progetto, in tempi limitati, con divisione dei rischi e degli utili. **Franchising**= Contratto mediante il quale un\'azienda concede il diritto di commercializzare i suoi prodotti o servizi usando il suo nome o marchio ad un\'altra azienda, dietro pagamento di un canone. MODELLO DI PORTER - il raggiungimento dell'equilibrio economico; - l'aumento del patrimonio di risorse disponibili; - rafforzamento delle capacità di utilizzazione delle risorse. - **attori** → sistemi che perseguono specifici obiettivi; - **condizioni** → risultante di comportamenti degli attori e dei fattori in generale. Il contesto ambientale si articola in vari livelli: - **ambiente esteso** → dato da tutte le entità che influenzano il sistema (politiche di governo, l'evoluzione tecnologica, società e cultura, etc.). Le figure sono: acquirenti, fornitori, distributori, investitori, autorità pubbliche, forze sociali - **ambiente competitivo** → quell'insieme di forze che agisce sul comportamento strategico e operativo dell'impresa; - **ambiente competitivo di business** → comprende l'insieme di fattori dell'ambiente 1. per l'insieme di attori e condizioni che la caratterizzano e che determinano le potenzialità dell'impresa; 2. per le energie che fornisce all'impresa sostenendo il proprio processo evolutivo. L'impresa e gli attori dell'ambiente interagiscono tra di loro in base a ripetitività e al grado di conflittualità. Queste relazioni sono influenzate dalle "**Cinque Forze Competitive**" (modello proposto da **Porter**) - Comprende le condizioni e le dinamiche dell'ambiente competitivo - Valuta il grado di *attrattività* di un settore: - aiutare un\'azienda a comprendere la struttura del settore di sua competenza e la sua [[redditività]](https://www.spinosimarketing.com/it/consulente-societa-consulenza-marketing/strategie-di-vendita-tecniche/marginalita-prezzo-di-vendita.html) nel medio-lungo termine. - fornire un quadro di riferimento che consente di anticipare e influenzare nel tempo la concorrenza e la profittabilità del settore e determinando un vantaggio competitivo duraturo. - **La concentrazione**: fa riferimento al numero delle imprese che operano in un certo settore. - **La diversità della struttura**: più le imprese assomigliano tra loro (obiettivi, strategie\...) più la concorrenza sarà basata sul prezzo. - **La capacità produttiva**: se la capacità produttiva è in eccesso le aziende tenderanno ad abbassare i prezzi per sovrastare la concorrenza.  - **La differenziazione dell'offerta**: se i prodotti offerti dalle imprese sono simili, il cliente tenderà a scegliere unicamente in base al prezzo; ciò ovviamente fa sì che le imprese abbassino ulteriormente il prezzo nella speranza di aumentare le vendite.  - **Struttura di costo**: in relazione al rapporto tra costi variabili e costi fissi. - - - - - - - - **Dimensione degli acquisti**: più il volume degli acquisti di un determinato cliente è elevato, più il cliente ha un potere contrattuale maggiore. - **Concentrazione della clientela**: se un\'azienda ha pochi clienti, il loro potere contrattuale sarà maggiore. - **Possibile integrazione verticale:** se un cliente sceglie di produrre da sé un prodotto anziché acquistarlo da un\'altra azienda, l\'azienda ha perso un cliente ### *[4) La minaccia dei prodotti sostitutivi]* [Chiarisce che un prodotto sostitutivo assolve la stessa funzione rispetto a quella di un prodotto presente in un settore, ma lo fa utilizzando mezzi diversi. ] Un **servizio sostitutivo** può costituire una minaccia nel momento in cui mette in discussione il prodotto di settore, già acquisito da un determinato compratore, e in quanto impone un tetto ai prezzi: se un settore non si discosta dalle alternative attraverso la performance di prodotto, il marketing o altri mezzi, avrà dei **problem**i a livello della profittabilità e, quindi, **di** **potenziale crescita**. Perciò sono necessarie delle ben pianificate [**[strategie competitive]**](https://www.spinosimarketing.com/it/consulente-societa-consulenza-marketing/pianificazione-strategica-aziendali.html). - le autorità pubbliche di regolamentazione esistenti nel settore dell'impresa; - le autorità amministrative che governano il territorio; - i sindacati; - ### gli organismi della società civile. ### *[5) Rivalità tra competitor esistenti]* [Esemplifica che la rivalità tra concorrenti esistenti assume forme familiari a tutti, tra cui gli sconti sui prezzi, l'introduzione di nuovi prodotti, campagne pubblicitarie e miglioramenti nel servizio. ] **Un elevato livello di rivalità limita la profittabilità di un settore**: il livello d'impatto della rivalità sul profitto del settore dipende dall'intensità con cui le aziende competono e dalle basi sulle quali competono. Ma la rivalità può anche essere a somma positiva, quando ogni concorrente intende servire i bisogni di segmenti diversi di consumatori, offrendo diversi mix di prezzo, prodotti, servizi, caratteristiche o identità di brand. ![](media/image8.png) **VANTAGGIO COMPETITIVO** *[Cos'è?]* - - *[Come creare valore?]* Tanto maggiore è la distanza tra beneficio netto e costo totale, tanto maggiore è il valore creato. Per massimizzare il **valore creato** l'impresa può: La **profittabilità complessiva** dell'impresa è determinata da: 1\. l'attratività dei business in cui l'impresa opera 2\. La capacità dell'impresa di generare valore *[Quando un'impresa è in una posizione di vantaggio competitivo?]* Quando raggiunge l'eccellenza rispetto ai rivali negli ambiti da cui dipendono i **fattori critici di successo** FIRST MOVER PRO - - - - - - CONS - - - - - - LE DETERMINANTI DEI PROCESSI IMITATIVI - Incertezza-Ambiguità Fast second e follower preferiscono imitare - Teorie Information-based - Teorie Rivalry-based *[Come si mantiene il vantaggio competitivo?]* -Durata determinata ma non determinabile -Fattori di erosione - Brevetti - Esternalità di rete. Es. Ebay - Ambiguità nelle competenze. Es. Ferrero - La dimensione (barriere strutturali) - - - Accesso preferenziale a risorse critiche o al mercato**.** 1. Con barriere strategiche credibili per spaventare i nuovi concorrenti 2. Interventi per allungare la durata di risorse e competenze. Es. Formazione 3. Nascondendo la redditività LA CATENA DEL VALORE DI PORTER La catena del valore permette di analizzare le attività svolte sotto due profili: sotto il profilo della rilevanza strategica: quali sono le attività maggiormente critiche per il vantaggio competitivo? sotto il profilo della competenza interna: quali capacità ha l'impresa rispetto a queste attività? FONTI INTERNE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO ATTIVITÀ DI SUPPORTO **Infrastrutture dell**'**impresa** **Gestione delle risorse umane** **Sviluppo della tecnologia** **Approvvigionamenti** ATTIVITÀ PRIMARIE **Logistica In entrata** **Produzione** **Logistica in uscita** **Marketinge vendite** **Servizi** *[Quando due attività sono complementari?]* Due attività sono complementari se fare una aumenta il valore di fare altra Se due attività sono complementari, aumentarne una aumenta la convenienza di accrescere l'altra Es. Essilor e Luxottica Es. Apple: innovazione e comunicazione STRATEGIE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO **Vantaggio di costo:** diminuire i costi, intero settore **Differenziazione**: premium price per unicità, intero settore **Focalizzazione:** unica nicchia 1. DIFFERENZIAZIONE **Caratteristiche**: Unicità Valore per il cliente Analisi e comprensione dei bisogni del cliente Percezione Adeguata comunicazione della strategia di differenziazione Sostenibilità Differenziale di prezzo superiore al differenziale di costo **Vantaggi**: - Prezzo più elevato - Deve essere superiore al costo della differenziazione - Aumento quota e potere di mercato - Economie di produzione - Fidelizzazione del cliente **Svantaggi:** - Es. Low-cost airlines, Spo8fy - Es. Vendere esperienze e non prodotti: Eataly, Le Bar VuiAon, flagship store.. - Es. Insulina, pasta COMPONENTI AGGIUNTIVE E RELAZIONALI - Condizioni di acquisto: reperibilità del prodoAo (negozi, internet, ecc.) - Condizioni di utilizzazione: assistenza pre e post vendita - Servizi aggiuntivi: assicurazioni, clausole di recesso ("Soddisfatti o rimborsati") - Fattori di segnalazione. Es. Amazon introduce i consigli dei lettori nella vendita di libri SEGNALI DELLA DIFFERENZIAZIONE a. Livello di investimenti in R&S b. Prezzo c. Intensità della comunicazione d. Aumentare l'informazione disponibile e. Rafforzare la percezione di unicità e aumentare il valore. Rolex f. Rinnovare il legame con il cliente. Es. Gli auguri da CarQer, Kinto g. Invio di segnali prima e dopo l'acquisto. Es. Garanzie h. Anche i servizi forniti "durante" l'acquisto sono importanti per prodotti complessi/costosi. Es. corso di guida sicura quando acquisti un'auto. *[Differenziazione verticale e orizzontale]* **Differenziazione orizzontale:** stesso livello qualità/prezzo. Es. Cereali light o al cioccolato. **Differenziazione verticale:** diversa combinazione qualità-prezzo Es. Economy o business class; Emporio Armani vs Giorgio Armani *[Date due imprese che producono lo stesso bene abbiamo differenziazione finché:]* - - - 2. FOCALIZZAZIONE Ricerca di un vantaggio competitivo in un'area molto piccola e circoscritta del mercato. *[Adottata da:]* **Vantaggi** - - - **Svantaggi** - Specializzazione in un'area non sostenibile economicamente - Area di mercato facilmente aggredibile - Difficoltà di allargamento della propria attività (costretto a seguire il ciclo di vita della nicchia)

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