Strutture di Mercato PDF

Summary

Questo documento analizza diverse strutture di mercato, tra cui concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza monopolistica. Vengono spiegati i concetti di barriere all'entrata, rendimenti di scala, e discriminazione di prezzo. Il documento esplora come l'interazione tra imprese influenza i prezzi e la quantità prodotta.

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# Strutture di Mercato Al fine di sviluppare modelli e fare previsioni su come si comporteranno i produttori, si possono analizzare 4 modelli principali di struttura del mercato: - Concorrenza perfetta - Monopolio - Oligopolio - Concorrenza monopolistica ## Il Monopolista Il monopolista è un'impr...

# Strutture di Mercato Al fine di sviluppare modelli e fare previsioni su come si comporteranno i produttori, si possono analizzare 4 modelli principali di struttura del mercato: - Concorrenza perfetta - Monopolio - Oligopolio - Concorrenza monopolistica ## Il Monopolista Il monopolista è un'impresa che è l'unico produttore di un bene senza sostituti stretti (Un'industria controllata da un monopolista è nota come monopolio). Potere di mercato: la capacità di un'impresa di influenzare i prezzi. - Un monopolista riduce la quantità fornita a Qm e sale la curva di domanda da C a M, aumentando il prezzo fino a PM. ## Barriere all'Entrata Le barriere all'entrata sono strettamente collegate a una delle 5 forze di Porter, ovvero la "Minaccia di nuovi entranti”. Le barriere all'entrata sono essenziali per i monopoli. Generano profitto per il monopolista nel breve e nel lungo periodo. Esse possono essere: - Controllo delle risorse naturali o dei fattori di produzione. - Rendimenti di scala. - Superiorità tecnologica. - Barriere create dal governo, inclusi brevetti e diritti d'autore. ### Barriera all'Entrata per Superiorità Tecnologica Un monopolio naturale esiste quando l'aumento dei rendimenti di scala (economie di scala) fornisce un grande vantaggio in termini di costi a una singola impresa. Una data quantità di produzione è prodotta più a buon mercato da una grande impresa che da due o più imprese più piccole. ### Barriera all'Entrata per Esternalità di Network Esternalità di network: il valore di un bene o servizio per un individuo aumenta man mano che più individui utilizzano lo stesso bene o servizio. ### Barriere all'Entrata create dal Governo - Un brevetto conferisce a un inventore un monopolio temporaneo nell'uso o nella vendita di un'invenzione. - Un diritto d'autore conferisce al creatore di un'opera letteraria o artistica il diritto esclusivo di trarre profitto da tale opera. ## Prezzi dei Farmaci: Confronto fra Paesi I diversi prezzi dei farmaci nei diversi paesi riflettono la volontà di pagare; riflettono anche che i governi di altri paesi regolano i prezzi dei farmaci più attivamente di quanto non faccia il governo degli Stati Uniti. ## Massimizzazione del Profitto del Monopolista Le imprese competitive non possono scegliere il prezzo. I monopolisti possono. ### Regola di Massimizzazione del Profitto Tutte le imprese affrontano la stessa regola: il profitto è massimizzato al Q dove il ricavo marginale (Marginal Revenue, MR) è uguale al costo marginale (Marginal Cost, MC). ### Ricavi Marginali e Curva di Domanda - Entrate marginali (Marginal Revenues, MR) è al di sotto della curva di domanda. - Un aumento della produzione da parte di un monopolista ha due effetti opposti sulle entrate: - Un effetto quantità: un'altra unità viene venduta, aumentando i ricavi totali del prezzo al quale l'unità viene venduta. - Un effetto prezzo: per vendere l'ultima unità, il monopolista deve tagliare il prezzo di mercato su tutte le unità vendute; Ciò riduce le entrate totali. ## Massimizzazione del Profitto per un Monopolio La massimizzazione del profitto consiste in due fasi: 1. **Scelta della quantità:** Regola: Scegli Q dove MR = MC. 2. **Scegliere un prezzo:** Scegli il prezzo più alto che puoi applicare, che è il prezzo più alto chei consumatori pagheranno per quella quantità. Regola: una volta scelta la quantità, segui il grafico fino alla curva di domanda, che ti mostra quanto pagheranno i consumatori. ## Insidie: Trovare il Prezzo di Monopolio Per trovare la quantità di produzione che massimizza il profitto per un monopolista, si cerca il punto in cui la curva di ricavo marginale attraversa la curva di costo marginale. Ma questo non è il prezzo che il monopolista sceglierà. L'azienda vorrà addebitare il più possibile. Finché il monopolio avrà forti barriere all'ingresso, il profitto rimarrà. ## Monopolio e Politica Pubblica Quando un monopolio aumenta i prezzi e abbassa Q, il surplus dei consumatori diminuisce e si crea una perdita secca. Per evitare questo, la politica del governo tenta di prevenire comportamenti monopolistici. Le politiche governative utilizzate per prevenire o eliminare i monopoli sono note come politiche antitrust. ## Affrontare il Monopolio Naturale I monopoli naturali sono una storia diversa: portano costi più bassi. Ma non c'è alcuna garanzia che l'azienda trasferirà volontariamente i suoi risparmi sui costi ai consumatori. ### Soluzioni per il Monopolio Naturale Cosa può fare la politica pubblica al riguardo? Due risposte comuni: - Proprietà pubblica (pubblica): le società di proprietà pubblica, tuttavia, sono spesso mal gestite. - Regolamentazione dei prezzi: un massimale imposto ad un monopolista non crea penuria se non è fissato troppo in basso. ## Monopolio e Monopsonio Un monopsonio esiste quando c'è un solo acquirente di un bene. - **Sky, DAZN** La società combinata coprirebbe la maggior parte degli italiani con pay-per-view. • La società risultante dalla fusione sarebbe praticamente l'unico acquirente di programmi. ## Discriminazione di Prezzo Finora abbiamo ipotizzato che la nostra azienda sia un monopolista a prezzo unico: offre il suo prodotto a tutti i consumatori allo stesso prezzo. Alcune imprese praticano la discriminazione dei prezzi: applicano prezzi diversi a consumatori diversi per lo stesso bene. ### Massimizzazione del Profitto Ricordiamo la regola di massimizzazione del profitto per le imprese con potere monopolistico: - Produrre la Q in cui MR = MC. - Sulla base di quel Q, carica tanto quanto il mercato sopporterà (trovato dalla posizione della curva di domanda). Se i tuoi consumatori hanno una bassa elasticità del prezzo, addebita loro di più! ## Perfetta Discriminazione di Prezzo Quando può essere impiegata una perfetta discriminazione di prezzo, un'azienda addebiterà a ciascun cliente un prezzo diverso, il prezzo massimo che ciascuno è disposto a pagare. - Sotto una perfetta discriminazione dei prezzi, l'azienda cattura tutto il surplus dei consumatori come profitto. - Contrattazione al mercato delle pulci: perfetta discriminazione dei prezzi. ## Rappresentazione Grafica della Discriminazione di Prezzo Perfetta - Non vi è alcuna perdita secca perché tutte le transazioni reciprocamente vantaggiose vengono sfruttate. - Non c'è surplus del consumatore perché l'intero surplus è catturato dal monopolista sotto forma di profitto. ## Tecniche Comuni di Discriminazione - Restrizione per l'acquisto anticipato: I prezzi sono più bassi per chi acquista con largo anticipo. - Sconti sui volumi: Il prezzo è più basso se si acquista una grande quantità. - Tariffe bipartite: Un cliente paga una tariffa fissa in anticipo e quindi una commissione unitaria su ogni articolo acquistato - La tua carda Conadè un esempio di tariffa bipartita. ## Oligopolio e Concorrenza Monopolistica Un oligopolio è un mercato dominato da un piccolo numero di imprese. Lo studio dell'oligopolio è complicato perché non è una singola azienda che considera i suoi costi e prezzi nel vuoto (come le imprese perfettamente competitive e i monopoli). I profitti di una grande impresa dipendono fortemente dalle azioni intraprese da altre grandi imprese. ## Studiare il Comportamento Oligopolico è complicato perché non è una singola azienda che considera i suoi costi e prezzi nel vuoto (come le imprese perfettamente competitive e i monopoli). I profitti di una grande impresa dipendono fortemente dalle azioni intraprese da altre grandi imprese. ## La Prevalenza dell'Oligopolio Concorrenza imperfetta: nessuna impresa ha il monopolio, ma i produttori possono influenzare i prezzi di mercato. ## Misurazione dell'Oligopolio Per avere un quadro migliore della struttura del mercato, gli economisti usano spesso l'indice Herfindahl-Hirschman, o HHI. - L'HHI per un settore è la somma dei quadrati della quota di vendita di ciascuna azienda sul mercato.. Ad esempio, se ci sono tre aziende con una quota di mercato del 60%, 25% e 15% ciascuna: HHI = 602 + 252 + 152 = 4,450 ## HHI: Linee Guida per analisi di mercato - HHI inferiore a 1.000 indica un mercato fortemente competitivo. - HHI da 1.000 a 1,800 indica un mercato piuttosto competitivo. - HHI superiore a 1.800 indica un oligopolio. - Se HHI è superiore a 1,000, una fusione che si traduce in un aumento significativo dell'HHI riceverà un esame speciale ed è probabile che non sia consentita. ## Capire l'Oligopolio: Duopolio Alcune delle questioni chiave possono essere comprese guardando al caso più semplice: il duopolio. Duopolio: oligopolio costituito da due sole imprese. Con solo due aziende del settore, ciascuna si rende conto che i profitti sarebbero più alti se limitasse la sua produzione (e mantenesse i prezzi più alti). ## Capire l'Oligopolio: Cooperazione La cooperazione tra le imprese può essere redditizia, ma è instabile e illegale in molti Stati del mondo. Collusione: imprese che cooperano per aumentare i profitti reciproci. La forma più forte di collusione è un cartello, un accordo di diversi produttori per limitare la produzione al fine di aumentare i loro profitti comuni. – L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) limita la produzione per ogni paese membro per aumentare i prezzi del petrolio e i profitti. ## Cooperare o No: Questo è il Problema Comportamento non cooperativo: le imprese ignorano gli effetti delle loro azioni sui profitti reciproci. ## Collusione o No? Per massimizzare il profitto, come si comporteranno le aziende? Ogni impresa agirà nel proprio interesse, anche se questo riduce i profitti di tutti (non cooperativi)? Si impegneranno in collusione, raggiungendo e mantenendo un accordo che massimizzi i loro profitti combinati? Dipende. ## Giochi Oligopolisti Giocare Teoria dei giochi: lo studio del comportamento in situazioni di interdipendenza; Un modo per prevedere i risultati in situazioni strategiche come gli oligopoli. ## Il Dilemma dei Prigionieri: Strategia Una strategia dominante; una strategia che è la migliore azione di un giocatore indipendentemente dall'azione intrapresa dall'altro giocatore. A seconda dei payoff, un giocatore può avere o meno una strategia dominante. - Equilibrio di Nash (noto anche come equilibrio non cooperativo): Il risultato quando ogni giocatore in un gioco sceglie l'azione che massimizza il suo payoff date le azioni degli altri giocatori, ignorando gli effetti della sua azione sui payoff ricevuti da quegli altri giocatori. ## Due imprese sono gli unici produttori in un mercato. Ogni azienda sta cercando di decidere se fare pubblicità. Se l'azienda B fa pubblicità, l'impresa A guadagna € 2.000 di profitto senza pubblicità e € 1.800 se A fa pubblicità. (La pubblicità aumenta i suoi costi più delle sue entrate.) Se B non fa pubblicità, A guadagna € 2,200 di profitto senza pubblicità e € 2,000 se A fa pubblicità. Se A fa pubblicità, B guadagna € 3.000 di profitto senza pubblicità e € 2.700 se B fa pubblicità. Se A non fa pubblicità, B guadagna € 2,600 senza pubblicità e € 2,400 se B fa pubblicità. Qual è la strategia dominante dell'impresa B? - pubblicizzare - non fare pubblicità - L'impresa B non ha una strategia dominante. ## Superare il Dilemma dei Prigionieri Interazione ripetuta e tacita collusion. - I giocatori che non tengono conto della loro interdipendenza arrivano a un equilibrio di Nash, o non cooperativo. Ma se un gioco viene giocato ripetutamente, i giocatori possono impegnarsi in comportamenti strategici, sacrificando il profitto a breve termine per influenzare il comportamento futuro. - Tit for tat: una strategia di giocare in modo cooperativo all'inizio, poi fare qualsiasi cosa l'altro giocatore abbia fatto nel periodo precedente. ## Cooperazione La cooperazione è più facile quando: - L'interazione tra i giocatori è ripetuta. - I giocatori sono pazienti. - Le interazioni tra i giocatori sono frequenti. - Le deviazioni dei giocatori sono osservabili. - Il guadagno ottenuto imbrogliando è relativamente piccolo. - Il costo di interrompere la cooperazione è relativamente elevato. ## L'Oligopolio in Pratica Gli oligopoli operano sotto forma di restrizioni legali sotto forma di politica antitrust. Politiche antitrust: sforzi intrapresi dal governo per impedire che le industrie oligopolistiche diventino o si comportino come monopoli. ## Oligopolio in Pratica: Collusione Tacita Molti riescono a raggiungere una tacita collusione (accordi non espressi). Tuttavia, la collusione tacita è limitata da una serie di fattori, tra cui: - Meno concentrazione. - Prodotti complessi e schema di prezzi. - Differenze di interessi. - Potere contrattuale degli acquirenti. ## Differenziazione del Prodotto e Leadership di Prezzo (1 di 2) Quando la collusione si rompe e i prezzi crollano, c'è una Guerra di Prezzo. Per limitare la concorrenza, gli oligopois differenziazione del prodotto, un tentativo da gli acquirenti che il suo prodotto è diverso dai prodotti di altre aziende del settore. ## Differenziazione del Prodotto e Leadership di Prezzo (2 di 2) Gli oligopolisti spesso evitano di competere direttamente sul prezzo, impegnandosi invece in una concorrenza non di prezzo attraverso la pubblicità e altri mezzi. Nella leadership dei prezzi un'impresa stabilisce il suo prezzo per prima, e altre aziende seguono。 # Capitolo 15: Concorrenza Monopolistica La concorrenza monopolistica è una struttura di mercato che è un po' come il monopolio e un po' come la concorrenza perfetta. Specificamente: - Molti concorrenti. - Prodotti simili ma non identici. - Ingresso e uscita liberi dal settore nel lungo periodo. - I ristoranti sono concorrenti monopolistici. ## Differenziazione dei Prodotti tra le Imprese ### Differenziazione orizzontale ordinamenti di preferenze diversi rispetto alle caratteristiche del prodotto (auto del medesimo modello, ma di diverso colore) contenuto tecnologico e costi di produzione simili. ### Differenziazione verticale ordinamenti di preferenze uguali rispetto alle caratteristiche del prodotto. Il prodotto superiore ingloba tutte le caratteristiche del prodotto inferiore (computer con processore 3.5 Ghz e 16 Gb di memoria e computer con processore 2 Ghz e 12 Gb di memoria). Tecnologia e costi di produzione molto differenti. ## Differenziazione dei Prodotti tra le Imprese Un'altra caratterizzazione della differenziazione di prodotto. - Differenziazione per stile o tipo - berline contro SUV. - Differenziazione per località – Lavanderia a s ecco vicino a casa contro lavanderia a secco più economica lontano. - Differenziazione per qualità - Cioccolato ordinario contro cioccolato gourmet. ## Caratteristiche del Settore Ci sono due caratteristiche importanti delle industrie con prodotti differenziati. 1. **Concorrenza tra i venditori:** Ingresso di più produttori riduce la quantità venduta da ciascun produttore esistente. 2. **Valore nella diversità:** i consumatori traggono vantaggio dalla maggiore diversità dei prodotti. ## Stessa regola di massimizzazione del profitto utilizzata in precedenza: 1. Produrre la Q in cui MR = MC. 2. Come le imprees monopolistiche, stabilisci il prezzo in base alla domanda. ## Aggiustamenti all'Equilibrio di Lungo Periodo: Effetti dell'Ingresso - Nuovi entranti significano meno clienti per le aziendeoriginali: la domanda e il cambiamento MR sonorimasti. - I profitti (economici) scendono a zero: le impreseraggiungono il pareggio e i nuovi ingressi si fermano. - Nuove uscite significano più clienti per le azienderimanenti: la domanda e il MR spostano a destra. - I profitti (economici) scendono a zero: le impresevanno in pareggio e le uscite si fermano. ## L'Equilibrio a Zero Profitti di Lungo Periodo Se le imprese stannoguadagnando profitti economici, nuove imprese vorranno entrare nel settore. Ciò ridurrà la curva di domanda di ogni singoloproduttore. A lungo termine, ogni fornitore guadagnerà profitti normali e il prezzo sarà uguale al costo totale medio. ## Le imprese in un settore monopolisticamente competitivo hanno una capacità in eccesso. Producono meno della produzione alla quale il costototale medio è ridotto al minimo. ## L'Importanza del Marketing L'INDUSTRIA DEI PROFUMI: I PRINCIPALI CONSUMATORI AL NASO Solo il 3% del costo di una bottiglia di profumo ècostituito da ingredienti... Il resto è marketing e packaging. Gli studi dimostrano che le persone identificano iloro profumi preferiti in base all'ego e al marchio... e spesso non amano gli stessi profumi nei test alla cieca. ## Il Ruolo dell'Intermediario Finanziario La banca: Definizioni Dal punto di vista giuridico, la banca è l'impresa autorizzata all'esercizio dell'attività bancaria. Questa si sostanzia: - nell'esercizio congiunto del credito e della raccolta del risparmio presso il pubblico; - Ogni pagamento è un trasferimento di credito da un agente all'altro (definizione alternativa). - in ogni altra attività finanziaria (es. leasing finanziario, consulenza alle imprese, custodia e amministrazione di valori mobiliari); - in attività connesse e strumentali (es. produzione di servizi informatici per proprio uso). - Sono salve le riserve di attività previste dalla legge. ## La banca: caratterizzazione dell'attività - L'estensione operativa effettiva di una banca costituisce una scelta discrezionale del management. - La congiunzione dell'esercizio del credito e della raccolta presso il pubblico è necessario e sufficiente per ottenere la qualifica di banca. - La congiunzione dell'esercizio del credito e della raccolta presso il pubblico separa nettamente le banche da altri intermediari finanziari (società di leasing, di factoring) sprovvisti di un'autonoma capacità di provvista presso gli operatori finali. ## Da un punto di vista economico e operativo la banca è un'impresa di servizi, multibusiness, che nell'ambito del sistema finanziario svolge essenzialmente una funzione - MONETARIA (e di trasmissione degli impulsi di politica monetaria). - CREDITIZIA (prestiti e attività speculative di borsa). - N.B.: l'esercizio congiunto di tali funzioni espone la banca ad un rischio di liquidità e solvibilità particolarmente intensi. ## La Banca e la funzione Monetaria Le passività bancarie (i depositi in c/c) sono accettate come mezzo di pagamento. Tale accettazione presuppone: - che la singola banca e il sistema bancario godano della fiducia del pubblico (il rischio di insolvenza delle banche deve essere percepito come non rilevante); - che il sistema predisponga una serie di procedure operative e di strutture tecnologiche che rendano efficiente, sicuro ed accessibile l'uso della moneta bancaria. ## La Banca e la funzione Creditizia La funzione creditizia si sostanzia nel consentire il collegamento -l'incontro– delle unità in surplus e in deficit affinché possano scambiarsi risorse finanziarie. Oppure, si sostanzia nel creare attività finanziarie – quindi creare moneta creditizia – (con volumi soggetti a vincoli istituzionali, legislativi) che poi viene depositata istantaneamente presso la banca La banca si interpone tra gli scambisti finali e assume posizioni debitorie nei confronti delle prime e creditorie verso le seconde. ## Lo stato patrimoniale della banca Visto che la gestione caratteristica della banca consiste nell'attività di intermediazione creditizia, il suo stato patrimoniale presenta in via generale la seguente struttura stilizzata: - **Attività fruttifere di interessi (AFI):** riserve di liquidità fruttifere, finanziamenti concessi in varie forme (prestiti bancari, finanziamenti di leasing e di factoring, credito al consumo). - **Altre attività finanziarie (AAF):** moneta legale, altri valori monetari in cassa, crediti non fruttiferi. - **Attività non finanziarie (ANF):** immobilizzazioni materiali e immateriali. - **Passività onerose di interessi (PFI):** depositi bancari, depositi rappresentati da titoli (obbligazioni, certificati di deposito), debiti verso banche, passività subordinate. - **Passività non onerose di interessi (PNO):** fondo TFR, Fondo rischi, Fondi per spese future. - **Mezzi propri (MP):** capitale sociale e riserve di capitale, fondo rischi bancari generali, utile d'esercizio. Sul fronte dello stato patrimoniale va in particolare osservata la: - **Composizione dell'attivo:** le risorse raccolte vengono variamente allocate – prestiti alla clientela, valori mobiliari, riserve di base monetaria, investimenti in attività reali strumentali all'esercizio dell'impresa con implicazioni sul fronte reddituale e dei rischi molto differenziate; - **Dimensione relativa delle passività onerose rispetto ai mezzi propri:** la banca agisce in condizioni di elevata leva finanziaria; - **Composizione per scadenze del passivo:** la banca mostra un prevalente orientamento alle passività a breve, a vista e a scadenza indeterminata (strumenti per larga parte dotati di funzione monetaria). ## La banca e gli equilibri aziendali Il fine istituzionale di una banca, in quanto impresa, è quello di produrre un margine economico che risulti adeguato. L'obiettivo aziendale non è quello di massimizzare la redditività, ma di ottimizzarla nel rispetto dei vincoli di liquidità e solvibilità. - N.B.: Per margine economico si intende la differenza tra ricavi derivanti dalle vendite e i costi sostenuti per l'acquisto di tutti i fattori produttivi impiegati. ## Equilibrio Economico La nozione di equilibrio economico identifica la capacità dell'intermediario di conseguire con stabilità un risultato economico che consenta una durevole permanenza dell'azienda nel sistema. Tale risultato deve essere soddisfacente in termini di livello e variabilità rispetto: - alle aspettative del soggetto economico; - alle previsioni della direzione aziendale; - all'andamento medio del settore. L'attività di intermediazione svolta dalle banche si sostanzia nell'acquisizione di attività finanziarie fruttifere finanziate prevalentemente dall'emissione di passività onerose, che generano rispettivamente ricavi per interessi attivi e costi per interessi passivi. L'equilibrio economico delle banche si fonda principalmente sul margine di interesse, costituito dalla differenza fra le due voci di ricavo e di costo menzionate. - Più in dettaglio, il conto economico di una banca, riclassificato in forma scalare, presenta in via generale la seguente struttura stilizzata: - Ricavi per interessi attivi (-) Costi per interessi passivi (=) Margine di interesse (MI) (-) Ricavi netti da servizi (=) Margine di intermediazione (-) Costi operativi (=) Risultato di gestione (-) Accantonamenti, proventi e oneri diversi (=) Risultato lordo di imposte (-) Imposte (=) Risultato netto. ## Equilibrio Finanziario La nozione di equilibrio finanziario rinvia alla capacità della gestione aziendale di: - mantenere con sufficiente continuità e stabilità l'equilibrio fra i flussi di cassa in entrata e quelli in uscita; - essere costantemente in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento nella specie monetaria richiesta. Eventuali difficoltà di fronteggiare tempestivamente ed economicamente le uscite di cassa profila l'esposizione della banca al rischio di liquidità. Le banche sono particolarmente esposte al rischio di liquidità a causa delle funzioni assolte nell'ambito del sistema: - il loro passivo a vista (che rappresenta la componente fondamentale della moneta detenuta dal pubblico) è per definizione soggetto ad un rischio di prelievo a discrezione del depositante (Corsa agli sportelli); - una parte delle attività detenute in portafoglio (i prestiti) non è negoziabile sui mercati secondari e non sono facilmente liquidabili a discrezione della banca. La scadenza media dell'attivo è dunque normalmente superiore a quella del passivo. Il rischio finanziario deriva dalla possibilità che non si raggiunga nel medio periodo un equilibrio fra entrate e uscite in condizione di redditività soddisfacente. Lo squilibrio fra entrate e uscite può essere coperto tramite: - l'utilizzo di riserve di base monetaria appositamente costituite; - la vendita di attività sul mercato secondario; - l'emissione di nuove passività. - La sistematicità del ricorso a tali correttivi può generare costi finanziari che nel lungo periodo rischiano di intaccare la redditività aziendale ## Equilibrio patrimoniale - La nozione di equilibrio patrimoniale si riferisce alla capacità della banca di mantenere nel tempo un CAPITALE NETTO POSITIVO, cioè un'adeguata eccedenza del valore attuale dell'attivo rispetto a quello nominale del passivo; In tal caso si dice che la banca è solvibile, è cioè in grado di fronteggiare totalmente le obbligazioni verso i propri creditori senza perdite di capitale proprio in ipotesi di liquidazione dell'attività; - N.B.: il concetto di valore attuale va inteso come valore delle attività al netto delle possibili perdite che ragionevolmente si possono immaginare in base agli andamenti dei tassi di mercato o in base alle condizioni di solvibilità della clientela. La determinazione del valore attuale delle attività è abbastanza problematica, specie per un osservatore esterno. Nell'ambito del vincolo di solvibilità entra allora in gioco il livello di capitalizzazione della banca, che costituisce una garanzia di solvibilità aziendale e dunque di equilibrio patrimoniale. Il rischio patrimoniale deriva dalla possibilità che la banca mostri un livello di patrimonializzazione inadeguato ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali o rispetto alle prescrizioni delle Autorità preposte alla vigilanza sul sistema finanziario. - Esempi recenti? Silicon Valley Bank, Credit Suisse, MPS ## Il rischio di tasso di interesse Si identifica con la possibilità che l'andamento dei tassi di mercato provochi variazioni divergenti del rendimento medio degli impieghi e del costo medio della raccolta, con conseguenti ripercussioni sul margine di interesse. Tale rischio scaturisce dalla presenza in bilancio di un disallineamento tra poste attive e passive che riguarda: - la durata contrattuale (per i contratti a scadenza determinata); - i tempi di repricing (rivedibilità dei tassi) per le operazioni a scadenza indeterminata. 1. Definisco l'orizzonte temporale entro il quale valutare l'esposizione della banca al rischio considerato; 2. Riclassifico il bilancio separando le operazioni a tasso rinegoziabile da quelle a tasso non rinegoziabile; 3. Quantifico l'ammontare del GAP; 4. Formulo previsioni circa l'andamento dei tassi sul mercato (in ¯ o in); 5. Gestisco il GAP in funzione delle previsioni sui tassi e tenendo conto del tipo di strategia – prudenziale o speculativa – che il management intende seguire. ## STEP DI CALCOLO 1 – orizzonte temporale. Definisco l'orizzonte temporale to - t1 (gapping period) entro il quale valutare l'esposizione al rischio. Ad esempio la valutazione può essere a fine mese, fine trimestre o fine anno. È essenziale definire chiaramente l'orizzonte temporale assunto come riferimento del calcolo perché esso consente di discriminare tra poste sensibili e non sensibili; Una posta può essere "sensibile” ai tassi o invece essere non sensibile” a seconda del periodo prescelto. ## STEP DI CALCOLO 2 – poste sensibili In bilancio considero solo le poste che generano direttamente il margine di interesse (MI): le attività fruttifere di interesse e le passività onerose; Tra queste separo le operazioni a tasso rinegoziabile – sensibili – da quelle a tasso non rinegoziabile non sensibili. - Quali sono le poste sensibili? Quelle il cui tasso di interesse può essere rivisto al variare dei tassi sul mercato, cioè: – quelle che scadono nell'intervallo temporale considerato to - t1 – quelle che prevedono contrattualmente la possibilità di revisione del tasso in to - t1 – quelle scadenti a vista o a tempo indeterminato ## STEP DI CALCOLO 3 – quantificazione del GAP. Il Gap è dato dalla differenza tra le attività sensibili (AS) e le passività sensibili (PS) individuate in bilancio: GAP = AS – PS. Due indicatori: - GAP/ATTIVITA' FRUTTIFERE TOT = esprime l'importanza relativa del grado di mismatching. - GAP/MP = fornisce una misura dell'adeguatezza della dotazione patrimoniale nel fronteggiare il tipo di rischio considerato. ## STEP DI CALCOLO 3 - il gap 1. Gap è positivo se AS>PS: significa che la scadenza media ponderata delle attività è inferiore a quella delle passività. Il Margine di Interesse (MI) migliora in fase di interessi crescenti e peggiora in fase di tassi calanti. 2. Gap è nullo se AS=PS: l'intermediario si trova in questo caso in una situazione sostanzialmente protetta dal rischio di tasso di interesse (nell'ipotesi che la variazione dei tassi di mercato impatti in modo uniforme sulle poste attive e passive). 3. Gap è negativo se AS<PS: significa che la scadenza media ponderata delle attività è superiore a quella delle passività. In tale evenienza il MI peggiora in fase di interessi calanti e migliora in fase di tassi crescenti. ## Una prospettiva diversa: l’azienda come forma di organizzazione sociale. Frutto di interazione tra agenti nell'economia (società). Che hanno una comprensione limitata della realtà in cui operano (razionalità «limitata»). Questa realtà è intrinsecamente complessa, eterogenea. L'apprendimento riesce a dare ordine, consolidare la conoscenza, creare opportunità e tracciare traiettorie di sviluppo, e organizzazione. Apprendimento, Conoscenza – Opportunità innovative – Tecnologia. Tecnologia – Nuovi prodotti, nuovi processi, nuove forme di organizzazione aziendale. ## Legame tra finanza e innovazione. - L'innovazione riguarda i processi di apprendimento e scoperta di nuovi prodotti, nuove produzioni e nuove forme di organizzazione economica. Quando la concentrazione del mercato è alta (andiamo verso l'oligopolio) gli sforzi di ricerca sono scoraggiati da alte barriere all'entrata In alcune industrie (analisi di settore/mercato, strutture costi, etc.) hanno bisogno di alti investimenti. La finanza, i mercati finanziari e le istituzioni finanziarie diventano aspetti fondamentali. - Come queste risorse prestate vengono allocate? Purtroppo, Il legame tra finanza e economia dell'innovazione è poco chiaro. Mentre la convinzione diffusa è che l'innovazione abbia bisogno di finanziamenti, il suo ruolo varia ampiamente a seconda delle dimensioni e dell'età dell'impresa innovativa, nonché del settore e della fase del ciclo di vita di un'industria. ## Come si finanzia la crescita aziendale/industriale - Sistemi finanziari basati sul Credito (Europa continentale) • Prestiti a lungo termine. Proprietà multigenerazionale (o di lungo termine)• Legami finanza/cliente più istituzionalizzati. Innovazione per apprendimento • Sistemi finanziari basati sul Mercato (USA, UK). Mercati azionari, trattenute sui profitti. Trading. Legami più impersonali. Innovazione per selezione (competizione)• Il metodo di finanziamento influenza le dinamiche e decisioni di produzione, investimento. ## Selezione finanziaria Gli agenti finanziari (banche, per esempio) osservano parzialmente la qualità dei progetti che potrebbero finanziare. Nel suo complesso, il sistema finanziario è efficiente nel promuovere i progetti migliori (idee più innovative) e punire (scommettere contro) cattive performance delle aziende. Il sistema finanziario si trova costantemente di fronte a un dilemma tra utilizzare al meglio le informazioni e le risorse odierne, da un lato, e Scommettere su opportunità inesplorate dall'altro. • Dilemma tra risultati di breve e lungo periodo ## Dilemma tra finanziamento di breve e lungo periodo Un risultato di «breve periodo» che può rivelare buone prospettive di crescita sono i brevetti (non solo garantiti ma semplicemente richiesti). Molte richieste di brevetto posso catturare l'attenzione degli investitori, che alla ricerca di profitto ad alti rendimenti, potrebbero decidere di adottare strategie di investimento «rischiose». • Incentivo perverso? Aziende mirano a «segnalare» prodotti di qualità piuttosto che «produrli». Spesso i brevetti vengono usati come forme di garanzie di profitti futuri per finanziari altri investimenti. • Incentivo perverso? Segnalare molti brevetti (o richieste) per aumentare il valore delle garanzie per ottenere quindi maggiori investimenti. ## Le asimmetrie informative in breve: Il mercato dei limoni – Azzardo morale e selezione avversa Assunzione di mercati (più o meno) concorrenziali: gli agenti prendono le decisioni migliori possibili perché hanno a disposizione tutta l'informazione necessaria. In realtà, questo non è possibile perché. Le informazioni private sono informazioni che alcune persone hanno ma altre no. Questo genera asimmetrie informative • Se ho a disposizione informazioni che altri non hanno, addotterò comportamenti opportunistici ## Asimmetrie informative: Il mercato dei limoni (bidoni) Partiamo con un esempio. • Un rivenditore d'auto usate cerca di vendere quante più auto possibili. Il potenziale cliente non riuscirà mai ad osservare perfettamente la qualitàdel prodotto. Qualcuno si offre di venderti un'auto quasi nuova di zecca, acquistata solo tre mesi fa, con solo 2,000 km sul contachilometri e senza ammaccature o graffi. • Sarai disposto a pagare quasi lo stesso per un'auto direttamente dal concessionario? • Quanto in meno? Difficile da capire perché non si osserva la qualità del prodotto Perché quest'auto, apparentemente un affare, viene venduta? È perché il proprietario ha scoperto qualcosa di sbagliato in esso, che è un "limone"? Avendo guidato l'auto per un po', il proprietario ne sa più di te e le persone sono più propense a vendere auto che danno loro problemi. Potresti pensare che i venditori di auto usate siano avvantaggiati perché ne sanno più degli acquirenti. Ma i potenziali acquirenti sanno che i potenziali venditori probabilmente offriranno loro limoni: semplicemente non sanno quale auto è un limone. • Per questo motivo, gli acquirenti offriranno un prezzo inferiore a quello che avrebbero se avessero una garanzia della qualità dell'auto. • E questa cattiva opinione delle auto usate tende a rinforzarsi da sola.• Le auto usate saranno ulteriormente scontate perché gli acquirenti

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