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Policlinico di Milano

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anatomy muscles human body medical science

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This document discusses the general characteristics of the muscular system, including its classification and components like muscles, tendons, and bones. It details anatomical concepts, focusing on the structure of muscles and their relationships. The provided text also mentions muscle types and functions.

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GENERALITA’ APPARATO MUSCOLARE L’apparato locomotore è composto da due componenti principali: - Ossa e articolazioni -> organi passivi del movimento. - Muscoli -> organi attivi del movimento, nonché insieme di fibre in grado di contrarsi. I muscoli possono essere classificati in base...

GENERALITA’ APPARATO MUSCOLARE L’apparato locomotore è composto da due componenti principali: - Ossa e articolazioni -> organi passivi del movimento. - Muscoli -> organi attivi del movimento, nonché insieme di fibre in grado di contrarsi. I muscoli possono essere classificati in base alla localizzazione: - Muscoli pellicciai (o superficiali): sono i muscoli disposti nel sottocute e in rapporto con la fascia superficiale, inoltre non si inseriscono sull’apparato scheletrico (guardare immagine sx) - Muscoli scheletrici o profondi: sono avvolti da una fascia profonda e le due estremità si inseriscono su i segmenti ossei. Oppure possono essere classificati in base al numero: - Muscoli pari: possono essere uniti da un RAFE MEDIANO (“il rafe in anatomia umana e comparata è un solco o un tratto di demarcazione che segna la confluenza di due metà di strutture o parti simmetriche, come ad esempio la linea alba della regione addominale”). - Muscoli impari: sono muscoli simmetrici, che circondano le cavità (l’unica eccezione è il diaframma). Un’ulteriore classificazione dei muscoli è in base alla forma (e anche la direzione e i rapporti che hanno): - Muscoli lunghi: sono composti da un corpo (detto anche ventre) e da due estremità tendinee. L’inserzione di origine (cioè prossimale) è detta capo, l’inserzione terminale (cioè distale) è detta coda del muscolo. Abbiamo esempi di muscoli lunghi con più capi (come il bicipite, tricipite, quadricipite ecc) o di muscoli a più code (bicaudato, tricaudato ecc). inoltre, i muscoli lunghi possono avere più inserzioni tendinee al loro interno (in corrispondenza del loro ventre) per sorreggere un maggior peso (ad esempio il digastrico e il poligastrico). Se i muscoli lunghi hanno un’inserzione immediata sono detti cilindrici, se hanno un’inserzione obliqua sono detti pennati o semipennati o pluripennati. - Muscoli larghi: hanno un ventre di forma laminare (delimitano le grandi cavità corporee), le estremità tendinee che sono anch’esse laminari prendono il nome di aponeurosi. - Muscoli brevi: si trovano in vicinanza delle articolazioni, come ad esempio i muscoli orbicolari (sono normalmente aperti e quando lavorano si richiudono) e i muscoli sfinteri (sono normalmente chiusi e quando lavorano si aprono). STRUTTURA DEL MUSCOLO ‘ DOMANDA ESAME Il muscolo è composto da tre elementi fondamentali: il tessuto muscolare striato (riguardare composizione e funzionamento su appunti istologia), tessuto connettivo lasso e denso e vasi e nervi. Il tessuto connettivo è presente sottoforma di guaine connettivali che circondano il muscolo, che a partire dall’esterno all’interno sono organizzati in strutture dette:. epimisio (avvolge l’intero muscolo, tessuto connettivo denso). perimisio (avvolge più gruppi di fibre detti fasci, tessuto connettivo lasso). endomisio (avvolge ogni singola fibra, tessuto connettivo reticolare) Il tessuto connettivo è presente, inoltre, sottoforma di tendini -> sono fasci di fibre collagene disposti parallelamente, avvolti da fibre reticolari avvolti da guaine connettivali di tessuto connettivo denso che si inseriscono sull’osso. Il muscolo e più vascolarizzato del tendine, quindi in caso di rottura i processi riparativi del muscolo sono più veloci, nel tendine molto più lenti. La giunzione muscolo tendinea (DOMANDA ESAME) consiste quindi nella continuità fra le fibre collagene del tendine e il sarcolemma, cioè il punto in cui l’attività meccanica si converte in lavoro: i fasci di fibre del tessuto muscolare si interdigitano con i fasci di collagene che costituiscono i tendini. Fra i fasci di fibre e tra un muscolo e l’altro vi è uno spazio di tessuto adiposo che accoglie vasi e nervi (questi raggiungono le singole fibre tramite epimisio, perimisio ed endomisio raggiungendo anche le strutture tendinee). I nervi possono essere in tre strutture principali: - Placca motrice (innervazione motoria) -> più terminazioni nervose arrivano a piu fibre di un muscolo a livello del sarcomero di una fibra muscolare, le fibre molto lunghe possiedono più placche motrici (es. nel tessuto femorale). - Innervazione sensitiva: Fusi neuromuscolari e organi muscolo tendinei del Golgi -> organi di senso disposti fra fibre muscolari e fibre dei tendini (modificazioni di tensione del muscolo) - Espansioni libere, es nocicettori, all’interno delle varie fibre muscolari FUNZIONE DEI MUSCOLI La funzione del muscolo è quella di effettuare una contrazione, cioè un accorciamento del ventre muscolare. I tendini non si contraggono poiché sono solo delle corde di trasmissione e tramite le giunzioni muscolo-tendinee ricevono il lavoro. I muscoli possono avere tre tipi di azioni: - Azione dinamica -> compiono un movimento che vince le forze contrarie e quindi un avvicinamento dei punti di inserzione (ad esempio movimento angolare nelle articolazioni). - Azione statica -> movimento che equilibra forze contrarie, mantenendo la posizione (ad esempio mantenimento di un arto sollevato). - Azione regolatrice o inibitrice -> movimento che rallenta ed arresta quello di altri muscoli, ci sono dei muscoli che regolano altri muscoli (ad esempio l’abbassamento del treno posteriore). Quando il muscolo non si accorcia ma mantiene la tipica consistenza o tono muscolare, significa che sta contribuendo al mantenimento della postura dell’organismo. Possiamo riconoscere una coppia di muscoli associati che vengono detti muscoli agonisti e antagonisti. I movimenti consentiti dalla muscolatura associata sono: estensione e flessione, adduzione (avvicino) e abduzione, pronazione e supinazione, elevazione e depressione, chiusura e apertura di un orifizio o sfintere (i quali sono delimitati dai muscoli orbicolari, cioè fasci di fibre messi ad anello attorno a una cavità). ANNESSI DEI MUSCOLI Abbiamo tre tipi di annessi muscolari: fasce e retinacoli, guaine tendinee e borse sinoviali. La cute è fatta da un’epidermide, da un derma e da un ipoderma (tessuto connettivo lasso ricco di tessuto adiposo) e nell’ ipoderma sono contenute le fasce. Le fasce (pag. 117) sono delle lamine connettivali che possono essere più o meno ricche di fibre elastiche che forniscono supporto all’inserzione di origine dei muscoli, ma contribuiscono anche al contenimento e allo scorrimento reciproco di quest’ultimi. In profondità le fasce accolgono inoltre vasi e nervi e, negli strati superficiali, anche muscoli cutanei e muscoli scheletrici nelle cosiddette logge muscolari. In base alla loro posizione nel corpo si distinguono le seguenti fasce: - Fascia superficiale -> composta dalla lamina superficiale e profonda di connettivo lasso, può contenere i muscoli pellicciai e consente scivolamento muscoli l’uno con l’altro. - Fascia profonda -> contribuisce alla formazione del tendine che si inserisce sull’osso e ha un’azione contenitiva avvolgendo intimamente i gruppi di muscoli o singoli muscoli. Mentre la fascia superficiale fa scorrere i muscoli che lavorano, quella profonda li contiene. Dalla fascia profonda si distaccano dei setti connettivali che accolgono fasci vascolo-nervosi e tessuto adiposo e linfonodi, e si fissano al periostio delimitando le logge muscolari. I retinacoli sono invece degli ispessimenti delle fasce poste a ponte su docciature ossee che accompagnano i tendini e li mantengono in sede senza impedirne lo scorrimento. All’interno dei retinacoli i tendini sono accompagnati da guaine sinoviali. Immagine di esempio del retinacolo degli arti estensori di arto anteriore di equino: la fascia profonda si pone a doccia sull’articolazione, dove ci sono i tendini ricoperti dalla guaina sinoviale (in azzurro). Le guaine tendinee (in azzurro) sono dei manicotti cilindrici che avvolgono il tendine e ne facilitano lo scorrimento. Sono formate da un foglietto viscerale ed uno parietale che si uniscono a livello del mesotendine e delimitano una cavità occupata da liquido sinoviale. Attraverso il mesotendine passano vasi e nervi. Abbiamo parlato delle guaine tendinee correlate al mal del garrese, patologia non più diffusa. Quando c’è un’infiammazione della guaina sinoviale il liquido sinoviale prodotto in più si accumulerà nei punti che non sono contenuti nel retinacolo, ovvero i fondi ciechi (o prossimamente o distalmente). Le borse sinoviali sono invece strutture a forma di cuscinetto avvolte da una capsula connettivale e contenenti liquido sinoviale, si sviluppano nel tessuto connettivo in vicinanza di un supporto scheletrico. Possono essere borse sottotendinee, sottomuscolari, sottolegamentose, sottocutanee. MUSCOLI DEL CAPO MUSCOLI CUTANEI o PELLICCIAI o MIMICI I muscoli cutanei sono contenuti nella fascia superficiale e sono disposti intorno alle aperture naturali del cranio. Hanno inserzione sia nel tessuto sottocutaneo che sullo scheletro del capo. Sono dei muscoli che dal punto di vista embrionale derivano dal mesoderma perifaringeo (in particolare dagli archi branchiali). Sono detti mimici appunto perché permetto i movimenti responsabili della mimica facciale e possono essere muscoli cutanei di: - Labbra - Guance - Naso - Regione orbitale - Padiglione auricolare MUSCOLI MASTICATORI I muscoli masticatori sono quei muscoli che agiscono sulla mandibola e possono essere sia superficiali che profondi: - Muscoli masticatori superficiali -> messetere e temporale - Muscoli masticatori profondi -> pterigoidei (mediale e laterale) e digastrico della mandibola I muscoli masticatori dal punto di vista embrionale hanno la stessa origine dei cutanei. Il muscolo messetere occupa la regione masseterina della mandibola (fossa masseterina, compresa fra il ramo e il corpo della mandibola) ed è disposto su due piani:. piano superficiale -> le fibre sono orientate in senso ventro-aborale. piano profondo -> le fibre sono orientate in senso dorso-ventrale Tale muscolatura si diparte dall’arcata zigomatica per inserirsi nell’angolo della mandibola e la fossa masseterina della mandibola. Movimenti permessi dal muscolo massetere: elevatore e propulsore della mandibola, particolarmente sviluppato negli erbivori ruminanti). Il muscolo temporale è il muscolo che occupa la fossa temporale del neurocranio, si diparte in particolare dalla cresta sagittale e dalla conseguente linea temporale, per portarsi sul processo coronoideo e sulla branca o ramo della mandibola. Ha funzione di muscolo elevatore della mandibola ed è molto sviluppato nei carnivori con movimenti a cesoia. I muscoli pterigoidei si suddividono in mediale e laterale: - Muscolo pterigoideo mediale -> è posto medialmente alla branca della mandibola. Si sviluppa a partire dal processo pterigoideo dello sfenoide (immagine in basso), nonché dall’osso pterigoideo (13) e palatino (11) per arrivare alla fossa pterigoidea e al margine ventrale ed aborale della branca della mandibola. Movimenti: propulsore e sollevatore, movimenti di lateralità (diduzione) - Muscolo pterigoideo laterale -> è posto dorsalmente al precedente ed è meno sviluppato. Parte sempre dal processo pterigoideo dello sfenoide per arrivare medialmente al condilo e alla capsula articolare della mandibola. Movimenti: propulsore e sollevatore, movimenti di lateralità, in sinergia con il massetere Il muscolo digastrico della mandibola viene detto solo nell’equino muscolo di gastrico propriamente detto, in quanto solo in questa specie è possibile distinguere due ventri separati da un tendine intergastrico. Si diparte dal processo giugulare dell’occipitale per arrivare alla superficie mediale della mandibola. Consente l’apertura della bocca ed è anche un retroattore della mandibola. MUSCOLI SOVRAIOIDEI I muscoli sovraioidei hanno lo stessa origine embrionale dei masticatori e dei cutanei, e sono i muscoli a sostegno della faringe, del palato e associati quindi all’apparato ioideo. Si inseriscono quindi sull’osso ioide e/o formano il pavimento della bocca (miloioideo e genoiodeo). Agiscono quindi sull’osso ioide e sulla lingua. Ne fanno parte: - M. Miloiodeo - M. Genoiodeo - M. Occipitoioideo - M. Stiloideo - M.Cheratoideo - M.Trasversoiodeo

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