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Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino

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psicologia dello sviluppo sviluppo umano psicologia crescita

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Questo documento fornisce una panoramica introduttiva alla psicologia dello sviluppo, toccando temi quali la natura umana e la storia dello studio dello sviluppo. L'introduzione si concentra sull'approccio scientifico allo studio del comportamento umano, con particolare attenzione alla prospettiva storica in cui questa scienza si è evoluta fino ad oggi.

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1° CAP 1. SVILUPPO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO-> studio scientifico del comportamento e dello sviluppo - lo studio dei cambiamenti sistematici che si verificano nell'organismo e nei comportamenti di ciascun individuo nel corso della vita e del ruolo dei fattori individuali e contestuali in questi c...

1° CAP 1. SVILUPPO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO-> studio scientifico del comportamento e dello sviluppo - lo studio dei cambiamenti sistematici che si verificano nell'organismo e nei comportamenti di ciascun individuo nel corso della vita e del ruolo dei fattori individuali e contestuali in questi cambiamenti. Sviluppo -> processo di cambiamento che comincia con il concepimento e si dipana lungo tutto il corso della vita È costituito da periodi di crescita, di decadimento e involuzione nella seconda parte della vita Lo sviluppo non si identifica con il tempo ma avviene nel tempo -> lungo il tempo si snodano le funzioni e i processi psichici - e l'attenzione è posta al passato, al presente e al futuro. (nel presente possiamo analizzare quanto ha incito il passato e analizzare il futuro in base al nostro presente) Ciclo di vita -> life-span Psicologia -> studio scientifico che studia il comportamento dell'uomo attraverso la raccolta dei dati scientifici con strumenti definiti scientifici -> osservazione, domande ed esperimenti Non è una scienza esatta -> è in maniera probabilistica non deterministica (c'è quella piccola % che non conferma la regola del 100% - potrebbe, non che lo è punto Sviluppo psicologico -> cambiamenti sistematici, organizzati e intra individuali - associati a progressi adeguati all'età che si attuano in modo da avere implicazioni per i successivi livelli di funzionamento della persona Domande della Psicologia -> QUANDO? COME? PERCHE'? Il cambiamento -> processi non confinati in un periodo iniziale della vita, ma considera come oggetto di studio l'intera vita umana in quanto i cambiamenti non cessano mai -> ogni periodo ha dei compiti evolutivi e implica delle trasformazioni Ci sono due tipi di cambiamenti - Ford e Lerner Cambiamenti incrementali -> aumentano le dimensioni, la diversità o la complessità dell'organizzazione di una persona o delle sue caratteristiche, o delle sue capacità e delle sue relazioni con l'ambiente Cambiamenti decrementali -> riducono le dimensioni, la diversità o la complessità dell'organizzazione di una persona o delle sue caratteristiche, o delle sue capacità e delle sue relazioni con l'ambiente 2. LA STORIA SULL'INFANZIA La storia sull'interesse sui bambini è lunga e ricca. In ogni periodo storico i filosofi hanno speculato sulla natura dei bambini e su come dovrebbero essere cresciuti. In periodi più recenti della storia europea si sono affermati 3 approcci filosofici sull'infanzia basati su 3 prospettive: PROSPETTIVA DEL PECCATO ORIGINALE La convinzione sostenuta nel medioevo, che i bambini siano creature malvagie e fondamentalmente cattivi alla nascita - dovevano essere educati per rimuovere il peccato dalla loro vita PROSPETTIVA DELLA TABULA RASA L'idea del filosofo John Locke secondo la quale i bambini non erano innatamente cattivi -> ma che erano come delle ''tavolette raschiate'' -> i bambini alla nascita sono come delle tavolette vuote sulle quali è possibile scrivere qualsiasi cosa, Locke era convinto che le esperienze dell'infanzia fossero importanti nel determinare le caratteristiche della persona PROSPETTIVA DELLA BONTA' INNATA L'idea formulata da Jean-Jacques Rousseau - che i bambini erano innatamente buoni -> e quindi secondo Rousseau dovrebbero avere il permesso di crescere in modo naturale, limitando il controllo e le restrizioni da parte dei genitori OGGI L'infanzia -> viene vista come un momento di sviluppo molto importante e ricco di avvenimenti che pone le basi della vita adulta ed è distinta da essa. Sono stati evidenziati dei periodi distinti durante i quali i bambini si impadroniscono di particolari capacità e compiti che li preparano alla vita adulta. 3. LO STUDIO MODERNO DELLO SVILUPPO Lo studio dello sviluppo infantile iniziò alla fine del 1800. A partire dagli ultimi 25 anni del XIX (1875) secolo è diventato una scienza caratterizzata da teorie complesse quando l'approccio alla psicologia umana non era più strettamente filosofico ma includeva osservazioni ed esperimenti sistematici Gli studiosi delle scienze naturali - sottolineavano l'importanza degli esperimenti e delle osservazioni attendibili, ma non erano certi che le persone (incluso bambini e neonati) potessero essere studiati in questo modo. Questo dubbio fu superato quando alcuni studiosi iniziarono a sperimentare nuovi metodi per studiare i neonati, i bambini e gli adolescenti. Tra i questi i più importanti sono: ALFRED BINET Lo psicologo francese elaborò compiti per studiare l'attenzione e la memoria. Utilizzò per studiare le proprie figlie, altri bambini normali, quelli con problemi mentali, bambini estremamente dotati e adulti. Collaborò al primo test moderno dell'intelligenza (il test di Binet) G. STANLEY HALL Fu un pioniere nell'uso dei questionari con ampi gruppi di bambini Affermava che lo sviluppo infantile segue un corso evolutivo naturale che può essere spiegato attraverso lo studio del bambino, e che tale sviluppo infantile si verifichi in fasi, con motivazioni e capacità diverse per ogni stadio Fu influenzato dalla teoria evoluzionistica di Charles Darwin *Charles Darwin -> fece sì che lo studio dei bambini diventasse un'attività rispettabile quando creò un diario per registrare le osservazioni sistematiche sul suo bambino ARNOLD GESELL Inventore della cupola fotografica grazie alla quale riuscì a osservare sistematicamente il comportamento dei bambini senza interrompere le loro attività - registrava come i bambini si comportano in determinati momenti della loro vita Gesell ebbe un approccio provocatorio allo sviluppo infantile -> le sue idee furono influenzate dalla teoria evoluzionistica di Charles Darwin Negli anni Venti vennero creati molti centri per la ricerca sullo sviluppo infantile -> quelli presso le università di Minnesota, Iowa, California, Columbia e Toronto divennero famosi per le loro indagini sul gioco, sulle dinamiche dell'amicizia, sulle paure, sull'aggressività, su conflitto e sulla socializzazione dei bambini. Nel corso del tempo aumentarono le informazioni sui bambini e il loro sviluppo fu basato sullo studio diretto. I progressi metodologici nell'osservazione, l'introduzione di nuove metodologie sperimentali (ex. Imaging) e lo sviluppo di teorie caratterizzarono il progresso dell'era moderna. Lo sviluppo è quindi passato dalla considerazione del periodo che va dalla nascita all'adolescenza alla costatazione che esistono altri periodi evolutivi successivi all'adolescenza (ex la fase di passaggio dall'adolescenza all'età adulta) 4. L'IMMAGINE DELL'INFANZIA E LA CURA DEL BAMBINO Gli aspetti educativi relativi alla cura del bambino sono legati a:  Salute e benessere  Parenting  Educazione  Educazione  Contesti socio-culturali e diversità (i primi tre sono influenzati dal loro contesto socio-culturale) Contesto -> i setting e i luoghi nei quali avviene lo sviluppo -> essi sono influenzati da fattori storici, economici, sociali e culturali I 4 principali contesti sono: La cultura -> i tipi comportamento, credenze e tutti gli altri prodotti di un gruppo trasmessi da una generazione all'altra. La cultura risulta dall'interazione delle persone nel corso degli anni - il gruppo culturale, non importa la sua grandezza, influenza sempre il comportamento dei suoi membri *Gli studi cross-culturali -> confronto di una cultura con un'altra o più - forniscono informazioni sul grado con cui lo sviluppo dei bambini è simile o universale tra le culture, e il grado con cui invece è cultura-specifico. L'etnicita -> una caratteristica basata sull'eredità culturale, nazionale, di razza, di religione e linguaggio Lo status socio-economico (SSE-SES) -> condizione sociale di una persona quindi la sua posizione all'interno della società, sulla base delle caratteristiche occupazionali, educative ed economiche - è un fattore fondamentale dello sviluppo Il genere -> le caratteristiche delle persone come l'essere maschio o femmina PROCESSI E PERIODI DI SVILUPPO 1. PROCESSI DI SVILUPPO Ciascuno di noi si sviluppa per certi versi come tutti gli individui, per altri come alcuni individui oppure come nessun altro individuo. Gli psicologi che studiano lo sviluppo sono attratti dalle caratteristiche comuni oltre che da ciò che ci rende unici. I meccanismi dello sviluppo umano sono creati dall'interazione di tre processi: processi biologici, cognitivi e socio-emotivi: processi biologici -> producono cambiamenti fisici nel corpo -> esempi: i geni ereditari (DNA); aspetti fisiologici, cambiamenti del corpo, del cervello, ormonali ecc.)- soprattutto nella fase prenatale Processi cognitivi -> si riferiscono ai cambiamenti nel pensiero, nell'intelligenza e nel linguaggio dell'individuo (il pensiero: l'apprendimento; la concentrazione; la memoria; la percezione; il ragionamento; l'attenzione; l'intelligenza ) Processi socio-emotivi -> includono cambiamenti nelle relazioni dell'individuo con altre persone, nella sfera emotiva e nella personalità (emozioni; l'empatia; la teoria dell'attaccamento/distaccamento emotivo, aspetti legati alla relazione, gestione dello stress, il modo di interagire con gli altri) I meccanismi del cambiamento agiscono dal concepimento e per tutta la durata della vita - I 3 processi sono intrecciati tra di loro e la loro connessione è evidente in due campi di studio: Le neuroscienze cognitive dello sviluppo -> esplorano i collegamenti tra sviluppo, processi cognitivi e il cervello Le neuroscienze sociali dello sviluppo -> esplorano i collegamenti tra sviluppo, processi socio-emotivi e il cervello I neuroni specchio (mirror neuron) -> neuroni che sono attivi sia durante il compimento di un'azione sia durante la sua osservazione - forniscono il corrispettivo neuronale di diversi fenomeni cognitivi e socio-emotivi dello sviluppo, dall'immaginazione al riconoscimento delle emozioni altrui (fenomeno alla base dell'empatia) In molti casi i processi biologici, cognitivi e socio-emotivi sono bidirezionali -> es: i processi biologici possono influenzare i In molti casi i processi biologici, cognitivi e socio-emotivi sono bidirezionali -> es: i processi biologici possono influenzare i processi cognitivi e viceversa 2. PERIODI DI SVILUPPO / PERIODI EVOLUTIVI Lo sviluppo infantile viene descritto attraverso una suddivisione in periodi -> i quali corrispondono a un arco di tempo specifico Tutti i periodi evolutivi sono il prodotto di un'interazione tra processi biologici, cognitivi e socio-emotivi 1. PERIODO PRENATALE -> dal concepimento alla nascita (9 mesi) (una singola cellula cresce fino a diventare un organismo dotato di un cervello e capacità comportamentali) 2. PRIMA INFANZIA/INFANZIA -> dalla nascita ai 18-24 mesi in alcune classificazioni questo periodo è suddiviso in: ○ Periodo neonatale -> 1° mese di vita ○ Infanzia -> da un mese a un anno e mezzo È un momento di assoluta dipendenza dagli adulti - cominciano molte attività psicologiche come la capacità di parlare, coordinare le sensazioni e le azioni fisiche 3. LA SECONDA INFANZIA/PERIODO PRESCOLARE -> dalla fine della prima infanzia fino ai 5-6 anni I bambini imparano a diventare più autoinsufficienti e a prendersi cura di se stessi e a trascorrere più tempo impegnandosi nel gioco e con i loro coetanei 4. LA FANCIULLEZZA/PERIODO SCOLARE -> dai 6 ai 11 anni I bambini si impadroniscono delle capacità di leggere, scrivere e contare e vengono esposti al mondo esterno e alla propria cultura 5. L'ADOLESCENZA -> dai 10/12 anni fino 18-19 Segna la transizione tra l'infanzia e l'inizio della vita adulta (x molti studiosi la fine dell'adolescenza è il momento in cui l'individuo inizia a lavorare ed è indipendente dal controllo genitoriale) Inizia con una serie di cambiamenti fisici molto rapidi, è caratterizzato dal desiderio di indipendenza e dalla ricerca della propria identità. Il pensiero diventa più astratto, idealistico e logico. 6. L'ADULTITA' EMERGENTE -> dai 18-20 anni ai 25-30 anni Segna la transizione dall'adolescenza all'età adulta, è caratterizzata dall'esplorazione dell'identità, dall'instabilità e dalle possibilità. I tempi di ingresso e di uscita dall'adultità emergente variano da una cultura all'altra. L'adultità emergente sarebbe una sorta di cuscino di salvataggio per attutire il salto dall'adolescenza all'età adulta e consentire al non più adolescente di diventare gradualmente adulto nel rispetto dei suoi tempi 7. L'ETA' ADULTA -> dai 30 anni fino ai 55 anni l'ingresso è segnato dall'instaurarsi di una relazione di coppia stabile, dal diventare genitori e dall'avvio di una carriera professionale 8. L'ETA' ANZIANA -> si divide in 4 linee: ○ GIOVANI ANZIANI -> 56-65 anni ○ ANZIANI MEDI -> 66-75 anni ○ VECCHI -> 76-85 anni ○ GRANDI VECCHI -> 86+ anni L'età anziana inizia con il pensionamento, si ha una riduzione delle facoltà attentive e mnemoniche, diminuiscono le capacità di processare più informazioni contemporaneamente 3. EFFETTI DI COORTE Gli effetti di coorte -> effetti dovuti a tempo di nascita, epoca o generazione di una persona (non all'età) Ex: quando un gruppo di persone nasce nello stesso momento storico, condivide di conseguenza esperienze simili, come crescere nella stessa città o nello stesso periodo La cultura popolare ha etichettato le diverse generazioni - quella più recente è quella dei millenials MILLENIALS -> la generazione nata dopo il 1980 che ha raggiunto la maggiore età ed è entrata nell'età adultità emergente nel nuovo millennio. Sono caratterizzati da: ○ La diversità etnica -> molti adolescenti sono più tolleranti e di mentalità più aperta ○ Il legame con la tecnologia -> aumenta l'uso dei media e tecnologia 4. QUESTIONI RELATIVE ALLO SVILUPPO Ci sono delle domande relative allo sviluppo, che rimandano a diverse questioni circa la natura dello sviluppo -> come il ruolo dei natura e cultura - continuità e discontinuità - esperienze precoci ed esperienze successive ► NATURA E CULTURA (nature-nurture) La contrapposizione natura-cultura -> sta alla base di un dibattito che cerca di stabilire se lo sviluppo è influenzato dalla natura o dalla cultura Natura -> si riferisce all'eredità biologica dell'organismo I sostenitori affermano che l'eredità biologica sia l'influenza più significativa dello sviluppo. Secondo loro le persone si comportano esattamente come un girasole che cresce in maniera prestabilita, a meno di non essere sconfitto da un ambiente ostile. La gamma di ambienti è molto ampia, ma la programmazione genetica produce elementi comuni nella crescita e nello sviluppo (camminiamo prima di imparare a parlare, veniamo investiti da una tempesta ormonale durante la pubertà ecc) Ambienti particolarmente estremi, psicologicamente aridi oppure ostili, possono ritardare lo sviluppo, ma i sostenitori tendono a evidenziare l'influenza delle tendenze che sono geneticamente impresse nell'individuo Cultura -> indica le esperienze vissute in un certo ambiente I sostenitori danno l'importanza alla cultura, ovvero alle esperienze derivate dall'ambiente -> tale esperienze coinvolgono ogni aspetto della vita dell'individuo, dalle circostanze biologiche (nutrizione, assistenza medica, droghe e incidenti fisici) fino a quelle sociali (famiglia, amici, scuola, comunità, i media e la cultura). Es: la dieta di un bambino può influenzare la sua altezza e la sua capacità di pensare e risolvere i problemi - un bambino nato e cresciuto in un povero villaggio a Bangladesh e uno nato e cresciuto a Denver avranno capacità diverse Nella questione natura-cultura andrebbero evitate posizioni deterministiche e riduzionistiche -> è l'interazione tra biologia e ambiente che contribuisce a determinare lo sviluppo ► CONTINUITA'-DISCONTINUITA' Il dibattito continuità-discontinuità -> è volto a determinare se lo sviluppo è costituito da cambiamenti graduali e cumulativi (continuità) o da fasi distinte tra loro (discontinuità) CONTINUITA'' Gli studiosi che evidenziano l'aspetto culturale considerano lo sviluppo un processo graduale e continuo, il cambiamento è quantitativo -> come nell'esempio del germoglio che diventa una quercia. La prima parola di un bambino potrebbe apparire come un evento improvviso e discontinuo, ma in realtà è il risultato di settimane e mesi di crescita e pratica. Pure la pubertà è in effetti un processo che si verifica lungo un periodo di molti anni. DISCONTINUITA'' Gli studiosi che sottolineano gli aspetti naturali descrivono lo sviluppo come una serie di fasi distinte, durante le quali il cambiamento è qualitativo -> come nel caso del bruco e della farfalla. A un certo punto il bambino passa da una fase dello sviluppo nella quale non è in grado di formulare pensieri astratti sul mondo, a una fase in cui è capace di farlo -> questo è un cambiamento qualitativo discontinuo ► PRIME ESPERIENZE - ESPERIENZE SUCCESSIVE Il dibattito prime esperienze-esperienze successive -> si concentra sulla domanda se le prime esperienze (durante la prima infanzia) o quelle successive siano fattori determinanti nello sviluppo infantile. PRIME ESPERIENZE I sostenitori considerano la vita come un percorso ininterrotto nel quale una certa qualità psicologica può essere ricostruita a partire dalle sue origini. ESPERIENZE SUCCESSIVE I sostenitori vedono lo sviluppo come un fiume che scorre continuamente. Sostengono che i bambini sono malleabili durante tutto il loro sviluppo e che le cure sensibili durante la prima infanzia non sono più importati di quelle successive. Accettano che quelle prime abbiamo un influenza significativa, ma non più di quanto lo abbiano le esperienze successive. → Jerome Kagan -> evidenzia come i bambini che dimostrano di possedere un temperamento inibito, collegato all'ereditarietà, hanno la capacità di cambiare il loro comportamento. → Le culture occidentali -> generalmente appoggiano l'idea che le prime esperienze sono più importanti di quelle successive → In molti paesi asiatici -> si crede che le esperienze vissute intorno ai 6/7 anni siano più importanti di quelle risalenti ai primi anni di vita Lo sviluppo quindi non può essere ricondotto unicamente alla natura o alla cultura, alla continuità o discontinuità, alle prime esperienze o quelle successive - perché queste componenti giocano un ruolo importante nello sviluppo dell'individuo lungo il corso della sua vita. ► DOMINIO-GENERALE - DOMINIO-SPECIFICO Il dibattito dominio-generale - dominio-specifico -> è stato alimentato dagli studi delle neuroscienze dello sviluppo DOMINIO GENERALE -> si pensa che lo sviluppo coinvolga simultaneamente e uniformemente tutto il sistema cognitivo La mente viene paragonata a una mela -> frutto dalla polpa omogena e compatta DOMINIO-SPECIFICO -> si ritiene che lo sviluppo avvenga secondo modi e ritmi diversi nelle diverse aree della conoscenza La mente è paragonata ad un'arancia -> i diversi spicchi corrispondono ai diversi domini dell'attività cognitiva TEORIE DELLO SVILUPPO Le teorie -> nel metodo scientifico, guidano la concettualizzazione del processo o del problema che deve essere studiato. Ipotesi e teorie sono in rapporto bidirezionale -> dalle teorie si ricavano le ipotesi che danno avvio al processo di ricerca - le conclusioni sulle ipotesi consolidano o meno le teorie. Ci sono cinque approcci teorici allo sviluppo -> psicoanalitico - cognitivo - comportamentale e socio-cognitivo - etologico - ecologico Questi cinque approcci teorici affrontano in termini diversi le questioni relative allo sviluppo Questi cinque approcci teorici affrontano in termini diversi le questioni relative allo sviluppo 1. TEORIE PSICOANALITICHE La teoria psicanalitica -> descrive lo sviluppo come fondamentalmente inconscio e influenzato dalla sfera emotiva I comportamenti non sono altro che caratteristiche di superficie e per comprenderli è necessario analizzare i meccanismi simbolici dei comportamenti e della mente. Le prime esperienze con i genitori influenzano lo sviluppo in maniera significativa  LA TEORIA DI FREUD Sigmund Freud era un psicanalista che interrogando e analizzando i suoi pazienti si convinse che i loro problemi erano il risultato di esperienze risalenti ai primi anni di vita. Pensava che i bambini crescendo focalizzano il piacere spostando gli impulsi sessuali dalla bocca all'ano e poi ai genitali. La motivazione primaria del comportamento umano era quindi di natura sessuale. Riteneva che passiamo attraverso 5 fasi psico-sessuali dello sviluppo -> orale, anale, fallica, di latenza e genitale. La nostra personalità adulta, secondo Freud -> è determinata dal modo in cui risolviamo i conflitti tra queste diverse fonti di piacere e le esigenze imposte dalla realtà. Se in qualunque fase il bisogno di piacere è poco soddisfatto o troppo soddisfatto -> un individuo può diventare fissato o bloccato in quella fase di sviluppo. Secondo Freud - la fase fallica -> è particolarmente importante per lo sviluppo -> perché in questa fase si manifesta il complesso di Edipo -> che si manifesta nel bambino sotto forma di un intenso desiderio di sostituirsi al genitore del suo stesso sesso e godere dell'affetto del genitore del sesso opposto - tale complesso si risolve intorno ai 5-6 anni quando i bambini si rendono conto che il genitore del loro stesso sesso potrebbe punirli per i loro desideri incestuosi - per superare questo conflitto, il bambino si identifica con il genitore dello stesso sesso, desiderando di essere come lui/lei. Se il conflitto però non viene risolto -> l'individuo può rimanere fissato alla fase fallica. Quindi per Freud la personalità di base si sviluppa nei primi 5 anni di vita. Molti teorici psicanalisti si concentrano più sulle esperienze culturali -> in quanto determinanti per lo sviluppo dell'individuo. Il pensiero inconscio rimane un elemento fondamentale, ma sono convinti che il pensiero cosciente sia più importante di quanto Freud credesse. XXXXXX Freud considera l'individuo -> come un organismo simbolico -> capace di attribuire significati a se stesso e al mondo -> il cambiamento non è visto come l'esito di conflitti interni (amore e odio, unione e separazione) Il cambiamento -> è qualitativo e procede secondo stadi ben distinti Freud è interessato a scoprire quali sono le ragioni alla base di un comportamento, sia di quello definito ''normale'' che di quello considerato ''patologico'' Nulla avviene per caso -> nella mente cosi come nel mondo fisico ogni cosa avviene secondo prestabilite leggi e possiede una propria spiegazione logica Nessuna discontinuità nella vita mentale -> se una connessione causale tra eventi non appare o sembra accidentale ciò è dovuto all'esistenza di processi mentali inconsci di cui l'individuo è ignaro Due principi di base: - Determinismo psichico --> catena causale degli eventi - Fenomeni inconsci dell'attività mentale Alla base di ogni comportamento -> la pulsione -> la carica energetica geneticamente determinata che ha la sua fonte in un eccitamento che si origina corpo, ma che produce a livello psichico uno stato di tensione. l'individuo agisce per sopprimere la tensione l'individuo agisce per sopprimere la tensione Le pulsioni -> erogano energie alla mente e spingono l'organismo all'azione Aspetti della pulsione: - Fonte -> una regione del corpo da cui scaturiscono le tensioni - Meta -> riduzione dell'eccitamento percepita come gratificazione - Oggetto -> persona, oggetto reale, oggetto fantasmatico attraverso cui si raggiunge la meta - Carica -> quantum di energia psichica che investe l'oggetto -> sia ricordi, immagini, pensieri riferiti ad una persona, un evento o ad un oggetto Due tipi di pulsione: - Pulsione sessuale / di vita -> forza che unisce e attrae - Pulsione aggressiva / di morte -> forza che disunisce e disorganizza Esse agiscono entrambe nelle attività mentali seppure non in ugual misura La sessualità -> per Freud è primaria nelle spiegazioni concernenti il comportamento e lo sviluppo --- - STRUTTURA DELLA PSICHE - 1° fase La mente è come un iceberg, galleggia come un settimo della sua massa al di sopra dell'acqua + IMMAGINE La mente suddivisa in 3 aree: - Inconscio -> idee e sentimenti inaccettabili -> tutto ciò che si vuole cancellare e domare con la ragione, tutto ciò che è accaduto nel passato ma non è mai dimenticato È libero da freni inibitori (processo primario) -> si manifesta in azioni incontrollate (lapsus; sogni; nevrosi ) Non è soggetto al tempo -> un ricordo doloroso o un impulso falsamente eliminato si manifesta con la stessa potenza di qualche giorno, mese o anno prima Possono coesistere anche sentimenti contrastanti -> amore e odio verso la stessa persona - Preconscio -> idee e sentimenti inaccettabili prossimi a divenire coscienti -> incamera tutte le esperienze passate che possono però riemergere con più facilità al preconscio si può accedere tramite la ragione (all'inconscio no) - Conscio -> idee e sentimenti coscienti in ogni momento -> facilmente accessibile perché in stretta e immediata connessione con la realtà che ci circonda -> sempre vigile, razionale e presente (non vive del passato) - IPOTESI STRUTTURALE alla base dello sviluppo mentale 2° fase Tre strutture mentali: - ES -> contenitore dell'energia pulsionale (serbatoio della libido) -> si identifica con il principio del piacere ed è caratterizzato da processi primitivi Bambino piccolo -> incapacità di differire la gratificazione e la soddisfazione di piacere immediati Pensiero informato soprattutto dalla pulsione, deformando la realtà - IO -> funziona in conformità del processo secondario che si identifica con il pensiero rispettoso delle regole della sintassi e della logica È l'insieme delle funzioni mediante le quali un individuo si relaziona con l'ambiente -> motricità, percezione, memoria L'IO -> sviluppa le funzioni del giudizio e dell'intelligenza L'IO si differenzia dall'ES -> per il suo contatto con la realtà - le prime esperienze del bambino con la realtà si riferiscono al corpo -> come oggetto sempre disponibile per raggiungere la gratificazione I ''rappresentanti psichici'' di alcune parti del corpo (ex: mano e bocca) -> costituiscono i primi contenuti psichici dell'io L'IO -> è costituito da funzioni sensoriali e motorie che collegano l'Es al mondo esterno L'IO -> è costituito da funzioni sensoriali e motorie che collegano l'Es al mondo esterno l'io è capace di esercitare un controllo su desideri pulsionali e di opporvisi in situazioni di conflitto grazie a diversi fattori: 1. Maturazione sistema nervoso 2. Prime relazioni oggettuali buone 3. Acquisizione del linguaggio, graduale acquisizione dell'esame di realtà 4. Capacità di differire scarica pulsioni - IL SUPER-IO -> gruppo di funzioni psichiche concernente le aspirazioni ideali e le proibizioni morali - si origina dalle identificazioni con le figure parentali, in particolare con gli aspetti etici Il super-io regola le attività dell'IO - a volte in accorso come nel caso di quelle antipulsionali e di difesa, altre volte in disaccordo generando il senso di colpa e desiderio in penitenza Secondo la teoria strutturale ogni prodotto della psiche -> è la risultante tra le tendenze dell'ES, dell'IO e del Super-io → L'APPROCCIO PSICOANALITICO - Predilige metodi di indagine caratterizzati dal minimo grado di controllo -> come l'osservazione naturalistica, il colloquio clinico e l'osservazione della relazione osservatore-osservato - l'organismo è simbolico e determinato dalla sua storia - Il cambiamento è l'esito di conflitti interni - Lo sviluppo è un cambiamento qualitativo e procede per stadi - Il metodo ottimale è l'osservazione col minimo di controllo e l'osservazione della relazione osservatore-osservato  LA TEORIA PSICO-SOCIALE DI ERIKSON Erik Erikson riconosce il contributo di Freud, ma è convinto che lui abbia frainteso alcuni aspetti fondamentali dello sviluppo umano. Erikson sostiene che l'individuo si sviluppa attraverso fasi psico-sociali e non psico-sessuali. Per Freud la motivazione primaria del comportamento era di natura sessuale - per Erikson essa era invece di natura sociale -> e che si riflette nel desiderio di stare insieme agli altri Se Freud è convinto che la personalità di base si sviluppa nei primi 5 anni di vita - Erikson si concentra sui cambiamenti che avvengono durante tutto l'arco della vita. Freud vedeva le prime esperienze come più importanti - mentre Erikson pone l'importanza sia su quelle prime che quelle successive. Teoria di Erikson -> prevede 8 fasi dello sviluppo umano - ogni fase consiste in un compito evolutivo particolare che mette gli individui di fronte a una crisi da superare -> tali crisi però non sono una catastrofe ma un punto di svolta -> caratterizzato una maggiore vulnerabilità e potenzialità 1. Fiducia/sfiducia -> prima infanzia --> primo anno di età Il senso di fiducia richiede una sensazione di benessere fisico e l'assenza di paura nei confronti del futuro - provare fiducia nei primi mesi di vita -> consente all'individuo di sviluppare la convinzione che il mondo sia un luogo buono e piacevole da vivere 2. Autonomia/vergogna e dubbio -> prima infanzia --> 1-3 anni dopo aver sviluppato un senso di fiducia, i bambini cominciano a capire di essere i fautori del proprio comportamento -> si rendono conto della loro volontà Se sono limitati o puniti troppo severamente possono sviluppare un senso di vergogna e dubbio 3. Iniziativa/senso di colpa -> seconda infanzia --> periodo prescolare, 3-5 anni i bambini si trovano davanti a un mondo sociale che rappresenta una sfida maggiore rispetto ai primi anni di vita. Comportamenti attivi e finalizzati a uno scopo sono necessari per affrontare queste nuove sfide. lo sviluppo del senso di responsabilità -> aumenta l'iniziativa lo sviluppo del senso di responsabilità -> aumenta l'iniziativa Si possono manifestare i sensi di colpa se il bambino è irresponsabile e viene spinto a sentirsi in ansia per questo Erikson è convinto che questa fase si risolva in generale in maniera positiva -> la maggior parte dei sensi di colpa vengono compensati dalla sensazione di aver portato a termine qualcosa con successo 4. Industriosita/inferiorita -> media e tarda infanzia --> scuola primaria, dai 6 anni fino alla pubertà i bambini indirizzano le loro energie verso lo sviluppo della padronanza delle loro conoscenze e delle loro capacità intellettuali. È il periodo in cui i bambini sono più entusiasti nei confronti dell'apprendimento. il rischio è che il bambino sviluppi un senso di inferiorità, sentendosi incapace e poco produttivo 5. Identita/diffusione di identita' -> adolescenza --> 10-20 anni gli individui devono scoprire chi sono, come sono fatti e che cosa vogliono fare nella vita. Gli adolescenti si trovano davanti molti nuovi ruoli e status propri dell'età adulta. - l'adolescente svilupperà un'identità positiva -> quando riesce a esplorare questi ruoli in maniera sana e trova una strada positiva da seguire - l'adolescente sarà confuso riguardo la propria identità -> quando i genitori lo forzino ad assumere una particolare identità in cui non riesca a esplorare adeguatamente molti ruoli o non trova una strada definita per il suo futuro 6. Intimita/isolamento -> inizio dell'età adulta --> 20-30anni gli individui devono affrontare il compito di stabilire relazioni intime tra di loro l'intimità -> l'atto di trovarsi e allo stesso tempo perdersi l'uno nell'altro il traguardo dell'intimità sarà raggiunto se il giovane adulto sarà in grado di stabilire amicizie sane e una relazione intima - in caso contrario il risultato sarà l'isolamento 7. Generativita/stagnazione -> mezz'età --> 40-50 anni generatività -> il desiderio di aiutare la generazione successiva a maturare e a condurre una vita produttiva stagnazione -> la sensazione di non aver fatto nulla per aiutare la generazione successiva 8. Integrita/disperazione -> vecchiaia --> 60+ la persona si trova a riflettere sul passato e a ricavarne un'immagine positiva -> integrità se invece riflettendo sul passato sentirà dubbi o tristezza -> disperazione VALUTAZIONI SULLE TEORIE PSICANALITICHE Le teorie psicanalitiche si concentrano sui processi socio-emotivi dello sviluppo -> posso rilevarci poco sui processi biologici o cognitivi. Riassunto: L'enfasi sul ruolo delle: → Prime esperienze → Relazioni familiari → Modello evolutivo della personalità → Aspetti inconsci della mente Critiche: → La mancanza di un supporto scientifico → Troppa enfasi su spiegazioni di tipo sessuale → Un eccessivo credito dato al lato inconscio della mente → La teoria di Freud presenta un'immagine troppo negativa dei bambini 2. TEORIE COGNITIVE Le teorie cognitive -> si concentrano sui pensieri consci del bambino Domande chiavi degli studiosi: Quali cambiamenti si verificano nel funzionamento cognitivo durante la crescita? Quali fattori sono responsabili di questi cambiamenti? Quali fattori sono responsabili di questi cambiamenti? Cognizione = conoscenza Sviluppo cognitivo -> acquisizione delle conoscenze Sono considerati cognitivi -> comprensione, ragionamento, memoria e pensiero -> tutte le azioni attraverso le quali un organismo acquisisce informazioni dell'ambiente, le conserva, le organizza, ne fa uso nel corso delle proprie azioni - APPROCCIO ORGANISMICO Considera l'individuo -> come un organismo attivo, spontaneo e teso a realizzare le proprie potenzialità - Il bambino -> costituisce gradualmente la propria comprensione attraverso un continuo interscambio con l'ambiente - Ogni nuova scoperta o acquisizione non riflette né una disposizione innata né influenza dell'ambiente esterno, ma risulta piuttosto dal modo in cui l'individuo e ambiente giungono a coordinarsi l'uno con l'altro Sul piano metodologico predilige l'osservazione e la sperimentazione con un grado moderato di controllo - La strategia di ricerca -> è evolutiva e induttiva -> si confrontano bambini di età diverse per individuare i cambiamenti evolutivi e si parte da un'ampia gamma di comportamenti per formulare ipotesi sulla natura delle capacità cognitive sottostanti All'interno dell'approccio organismico si collocano molte teorie che studiano lo sviluppo cognitivo -> come quelle di Piaget e Vygotskij Riassumendo: - l'organismo è attivo e si auto-organizza - Il cambiamento è la caratteristica primaria del comportamento - Il cambiamento è guidato da leggi regolative e risponde a principi organizzativi intrinseci - Il metodo ottimale è la sperimentazione e l'osservazione con un grado moderato di controllo + PIAGET + VYGOTSKIJ CAP.5  LA TEORIA DELL'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Gli psicologi hanno cominciato a chiedersi se le operazioni logiche svolte dai computer possono rilevarci qualcosa a proposito dei meccanismi della mente umana. Hanno stabilito delle analogie tra l'hardware di un computer e il cervello, e tra il software e i processi cognitivi. La teoria dell'elaborazione delle informazioni -> una teoria che mette in evidenza come gli individui manipolano le informazioni, le controllino e creino delle strategie sulla base di esse. Non descrive lo sviluppo come suddiviso in stadi - ma gli individui sviluppano una crescente abilità nell'elaborazione delle informazioni che consente loro di acquisire conoscenze e capacità sempre più complesse. Robert Siegler -> un esperto nel campo dell'elaborazione di informazioni -> sostiene che il pensiero consiste nell'elaborazione di informazioni -> quando le persone percepiscono, codificano, rappresentano e richiamano informazioni --> esse stanno pensando. Un importante aspetto dello sviluppo consiste nell'apprendimento di buone strategie per l'elaborazione delle informazioni. VALUTAZIONI SULLE TEORIE COGNITIVE I contributi positivi: → Un'immagine positiva dello sviluppo → l'enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza da parte dell'individuo Le critiche: → Lo scetticismo sulla purezza degli stadi di Piaget → Le teorie non riservano sufficiente attenzione alle variazioni individuali nello sviluppo cognitivo 3. TEORIE COMPORTAMENTISTE E SOCIO-COGNITIVE Ivan Pavlov e John B. Watson sono due scienziati importanti che conducono osservazioni dettagliate sul comportamento in esperimenti di laboratorio controllati. Il loro lavoro ha fornito le basi per la teoria comportamentista -> secondo la quale possiamo studiare scientificamente solo quello che osserviamo e misuriamo direttamente. Lo sviluppo secondo i comportamentisti consiste in comportamenti osservabili che vengono appresiti attraverso l'esperienza in un ambiente specifico. Enfatizzano la continuità nello sviluppo e ritengono che lo sviluppo non avvengo per mezzo di stadi. Le tre versioni dell'approccio comportamentista sono:  IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO DI PAVLOV Nei primi anni del 1900 -> il fisiologo russo Ivan Pavlov - partendo dal fatto che i cani istintivamente producono saliva quando assaggiano il cibo, rilevò che i cani cominciavano a salivare in presenza di vari stimoli visivi o sonori prima di mangiare il cibo. Ex: se si faceva suonare un campanello mentre si dava da mangiare a un cane, successivamente il suono del campanello era sufficiente per far salivare il cane. Pavlov aveva scoperto il principio del: Condizionamento classico -> se uno stimolo neutro viene associato a uno stimolo che produce una reazione automatica, quella reazione sarà causata anche solo dallo stimolo che in precedenza era neutro. Agli inizi del XX secolo John Watson e Rosalie Rayner -> dimostrarono che il condizionamento classico si poteva applicare pure agli essere umani. IL RATTO BIANCO - JOHN WATSON Watson fece vedere a un bimbo (Albert) un ratto bianco per vedere se il bambino ne era spaventato -> ma non lo era. Mentre Albert giocava con il ratto, Watson produsse un forte rumore dietro la testa del bambino e il suono fece piangere il piccolo. Dopo alcune associazioni del rumore con il ratto bianco -> Albert cominciò ad avere paura del ratto anche in assenza del rumore Analogamente molte delle nostre paure possono essere apprese attraverso il condizionamento classico -> possiamo avere paura del dentista a causa di un'esperienza dolorosa del dentista, la paura dell'altezza per essere caduti da una sedia da piccoli, la paura dei cani per essere stati morsi. Il condizionamento classico spiega perché sviluppiamo molte reazioni involontarie  IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE DI SKINNER Il condizionamento operante di Skinner -> le conseguenze di un comportamento producono cambiamenti nella probabilità che questo comportamento si ripeta -> un comportamento seguito da una gratificazione ha più probabilità di ripetersi di un comportamento seguito da una punizione. Le gratificazioni e punizioni influenzano lo sviluppo dell'individuo (ex: un bambino impara a essere timido in seguito alle sue esperienze con l'ambiente esterno -> se l'ambiente esterno viene modificato, il bambino può imparare a godere delle interazioni sociali) l'aspetto chiave dello sviluppo -> il comportamento - non i pensieri o i sentimenti Lo sviluppo consiste di cambiamenti comportamentali che sono determinati da rinforzi e punizioni  LA TEORIA SOCIO-COGNITIVA La teoria socio-cognitiva -> il comportamento, l'ambiente e cognizione sono fattori fondamentali nello sviluppo Albert Bandura -> il primo architetto della teoria socio-cognitiva - enfatizza il fatto che i processi cognitivi hanno un Albert Bandura -> il primo architetto della teoria socio-cognitiva - enfatizza il fatto che i processi cognitivi hanno un importante collegamento con l'ambiente e con il comportamento. Le sue prime ricerche si concentravano sull'apprendimento osservativo (imitazione/modeling) -> un tipo di apprendimento che si verifica attraverso l'osservazione di ciò che fanno gli altri. (ex: un bambino che osservi regolarmente gli scatti di aggressività del padre e la sua ostilità nei confronti degli altri potrebbe essere molto aggressivo verso i suoi coetanei) I teorici socio-cognitivi ritengono che le persone acquisiscono una vasta gamma di comportamenti, pensieri ed emozioni attraverso l'osservazione dei comportamenti degli altri e che queste osservazioni rappresentano una grande parte dello sviluppo infantile. Bandura ritiene che le persone creano una rappresentazione cognitiva del comportamento altrui e può accadere che adottino tali comportamenti a loro volta. Nel suo modello di apprendimento e di sviluppo -> evidenzia le interazione tra comportamento, persona/cognizione e ambiente. le strategie sono un esempio di fattore cognitivo, mentre il ritenere di poter controllare o meno il proprio successo è un esempio di fattore personale Comportamento - attivita cognitive - e fattori ambientali -> operano interattivamente. Il comportamento può influenzare fattori relativi a persona/cognizione e viceversa - le attività cognitive possono influenzare l'ambiente ecc. VALUTAZIONI SULLE TEORIE COMPORTAMENTISTE E SOCIO-COGNITIVE I contributi: → l'enfasi sulla ricerca scientifica e sui determinanti ambientali del comportamento → Nella ricerca di Bandura -> l'enfasi sui collegamenti reciproci tra comportamento, ambiente e fattori cognitivi Le critiche: → L'approccio di Skinner non prende in considerazione la cognizione e non presta sufficiente attenzione ai cambiamenti evolutivi e ai fondamenti biologici del comportamento.  LA TEORIA ETOLOGICA La teoria etologica -> sostiene che il comportamento è influenzato dalla biologia e dall'evoluzione - ed è caratterizzato da periodi critici o sensibili -> specifici periodi di tempo durante i quali la presenza o assenza di certe esperienze hanno un'influenza sugli individui Lo zoologo Konrad Lorenz -> lavorò con le oche salvatiche -> e studiò uno schema comportamentale che si credeva programmato dai geni dagli uccelli L'esperimento sulle oche salvatiche: Lorenz separò le uova deposta da un'oca i due gruppi. Un gruppo restituì all'oca in mood che lo covasse, l'altro invece lo mise in un'incubatrice. Le ochette del primo gruppo cominciarono a seguire la madre non appena uscite dalle uova, le ochette del secondo gruppo dopo essere uscite dal guscio iniziarono a seguire ovunque -> come se fosse la loro madre. Successivamente mise entrambi gruppi sotto una scatola, quando la sollevò le ochette si diressero immediatamente verso la loro ''madre'' Questo processo viene definito da Lorenz imprinting Imprinting -> il rapido e innato processo di apprendimento limitato a un breve periodo critico che produce attaccamento nei confronti del primo oggetto in movimento visto. Periodo critico -> un periodo fisso di tempo che si manifesta molto presto nello sviluppo e durante il quale alcuni comportamenti emergono in maniera ottimale La teoria etologica però non era efficace nel simulare studi con gli esseri umani. l'attuale teoria etologica propone il concetto La teoria etologica però non era efficace nel simulare studi con gli esseri umani. l'attuale teoria etologica propone il concetto di un periodo sensibile. Il lavoro di John Bowbly -> rappresenta l'applicazione della teoria etologica allo sviluppo umano -> sostiene che l'attaccamento alla persona che si prende cura di noi nel primo anno di vita ha importanti conseguenze lungo tutto l'arco della vita - se questo attaccamento è positivo e sicuro -> l'individuo disporrà delle basi solidi grazie alle quali potrà svilupparsi in un individuo competente che stabilisce relazioni sociali positive ed è emotivamente maturo - se l'attaccamento è insicuro -> il bambino avrà delle difficoltà nello stabilire relazioni sociali e nell'affrontare le sue emozioni Il primo anno di vita -> è un periodo sensibile per lo sviluppo di relazioni sociali VALUTAZIONI SULLA TEORIA ETOLOGICA Contributi: → l'enfasi sulle basi biologiche e evoluzionistiche dello sviluppo → l'utilizzo di osservazioni accurate in setting naturali Critiche: → Troppa enfasi sulle basi biologiche dello sviluppo → I concetti di periodo critico e sensibile sono ancora troppo rigidi.  LA TEORIA ECOLOGICA La teoria ecologica -> si concentra sui contesti ambientali - Fino agli '70 gli psicologi consideravano il contesto in cui il bambino si sviluppa in modo molto ristretto -> ex: il rapporto bambo-bambino o l'interazione tra compagni di gioco nella scuola materna - In seguito la nozione di contesto si è allargata ed è diventata centrale per molte teorie - Bronfenbrenner (1979) -> il fondatore dell'approccio ecologico -> che sottolinea la complessità del contesto e individua all'interno dell'ambiente ecologico una serie ordinata di strutture La teoria ecologica di Bronfenbrenner -> afferma che lo sviluppo è influenzato da 5 diversi sistemi ambientali  Il microsistema -> contesti in cui l'individuo vive - (la famiglia, i coetanei, la scuola e il lavoro) - l'ambiente in cui è inserito l'individuo - avvengono le interazioni più dirette con altri agenti sociali -> (genitori, coetanei, insegnanti)  Il mesosistema -> le relazioni tra microsistemi o le connessioni tra contesti differenti (le relazioni tra le esperienze familiari e quelle scolastiche, tra le esperienze familiari e quelle con coetanei)  L'esosistema -> le esperienze vissute in altri contesti sociali - nei quali l'individuo non ha un ruolo attivo - ma che influenzano ciò che l'individuo vive nel suo contesto più immediato (le esperienze del lavoro dei genitori possono influenzare le relazioni in famiglia) - descrive le relazioni tra un ambiente prossimo all’individuo ed altri a cui non partecipa direttamente ma che influenzano il suo sviluppo  Il macrosistema -> la cultura in cui l'individuo vive (politiche sociali, cambiamenti culturali e storici)  Il cronosistema -> cambiamenti causati da eventi ambientali e dalle transizioni che avvengono nel corso della vita e le circostanze storico-culturali (le donne oggi sono più incoraggiate a seguire la carriera che 20/30 anni fa, oppure gli effetti negativi del divorzio sono più intensi nel primo anno rispetto a due anni dopo) Bronfenbrenner ha ampliato la sua teoria con la teoria bioecologica -> che include le influenze biologiche Sostiene che la psicologia dello sviluppo non ha considerato sufficientemente l'esosistema e il macrosistema VALUTAZIONI SULLA TEORIA ECOLOGICA Contributi: → l'esame sistematico delle dimensioni micro e macro dei sistemi ambientali -> la considerazione delle connessioni tra i diversi sistemi ambientali → L'enfasi su un ampio range di contesti sociali Critiche: → Non sufficiente attenzione alle basi biologiche → l'insufficiente considerazione dei fattori cognitivi  UN APPROCCIO TEORICO ECLETTICO Ciascuna delle teorie precedenti ha dato un contributo importante alla comprensione dello sviluppo - ma non possiamo basarci su una sola di esse per spiegare lo sviluppo. Un approccio teorico eclettico -> non segue un unico approccio, ma seleziona da ogni teoria gli elementi più importanti - ciò permette di analizzare lo studio dello sviluppo così com'è nella realtà. La tabella confronta i principali approcci teorici prendendo in considerazione i 3 aspetti dello sviluppo TEORIE TEMATICHE NATURA E CULTURA ESPERIENZE CONTINUITA' E PRIME/SUCCESSIVE DISCONTINUITA' PSICOANALITICA In Freud -> il determinismo biologico interagisce Le prime esperienze in C'è la discontinuità tra con le prime esperienze in famiglia famiglia sono molto fasi In Erikson -> l'interazione di biologia e importanti cultura è più equilibrata COGNITIVA Piaget -> sottolinea l'interazione e Le esperienze Piaget -> discontinuità l'adattamento - l'ambiente è importante dell'infanzia sono molto tra le fasi Vygotskij -> prevede l'interazione di natura importanti Vygotskij -> ed educazione con un'enfasi sulla cultura continuità -> non La teoria dell'elaborazione delle esistono fasi informazioni -> non affronta questo T.E.I -> continuità - argomento - ma sottolinea l'interazione tra non esistono fasi fattori biologici e ambientali COMPORTAMENTALE L'ambiente è il fattore principale Le esperienze sono Continuità senza fasi E SOCIO-COGNITIVA importanti in ogni momento dello sviluppo ETOLOGICA Prospettiva fortemente biologica Le prime esperienze Discontinuità - a causa sono importanti dei primi periodi critici o sensibili - nessuna fase definita ECOLOGICA Prospettiva fortemente ambientale Le esperienze dei 5 Nessuna fase sistemi ambientali sono importanti in ogni momento dello sviluppo  SVILUPPO - EDUCAZIONE - INCLUSIONE  SVILUPPO - EDUCAZIONE - INCLUSIONE Uno degli ambienti di applicazione della psicologia dello sviluppo è quello dell'educazione. l'approccio eclettico viene spesso applicato al mondo dell'educazione e della scuola - lo studio del cambiamento evolutivo e le teorie dello sviluppo possono diffondere luce nei contesti educativi, per esempio fornendo strumenti per valutare le differenze individuali Il benessere -> non è solo l'assenza di qualche disabilità - ma quanto una persona riesce a sentirsi a proprio agio nel suo ambiente  l'inclusione -> condizione basata sull'accettazione di tutte le persone a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale - quindi cosi come sono, valorizzandole con rispetto e uguali opportunità. L'inclusione implica un rapporto equo e reciproco tra la persona e l'ambiente Un contesto è inclusivo -> quando si preoccupa di tutte le diversità e pensa a risposte specifiche per ognuna di esse.  L'integrazione -> condizione in cui l'individuo è accettato solo se modifica i suoi comportamenti e le proprie credenze per aderire al sistema della cultura dominante. È un processo di assimilazione e normalizzazione La cultura dell'inclusione sta avendo un forte impatto sui processi di insegnamento-apprendimento, rivoluzionando l'immagine delle persone con disabilità -> ex: il linguaggio -> parlare di bambino con autismo anziché bambino autistico Fare inclusione significa dotarsi di nuovi linguaggi, abbandonando il linguaggio che fa riferimento a quadri concettuali tradizionali - usare un linguaggio inclusivo significa usare un linguaggio che non sia discriminatorio nei confronti dei generi

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