Servizio Sociale e Giustizia

Misura concessa al termine di lunghi periodi di detenzione per preparare il detenuto al reinserimento nella società. Viene raramente concessa come forma di condanna alternativa alla detenzione.

L'Uepe è l'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, che si occupa degli adulti condannati. Gestisce le misure alternative alla detenzione.

L'Ussm è l'Ufficio Servizio Sociale Minori. Si concentra sui minori coinvolti in procedimenti penali, fornendo supporto e tutela.

Il Servizio Sociale nell'ambito della giustizia penale è stato introdotto negli anni '70, con l'obiettivo di offrire misure alternative alla detenzione agli adulti.

Il Servizio Sociale per i minori è nato molto prima, con un decreto del 1934. Era necessario garantire la protezione e il supporto ai minori in situazioni giudiziarie.

La Probation è un processo che prevede la sospensione di un procedimento penale. In cambio della remissione del reato, il condannato deve dimostrare di aver compreso l'errore commesso e di voler cambiare.

Lo Stato, in alcuni casi, può rinunciare alla punizione in cambio di un impegno del condannato a cambiare comportamento.

La Probation giudiziale prevede la sospensione del procedimento penale per un determinato periodo. Se il condannato dimostra cambiamento, il reato viene estinto.

La sentenza Torreggiani è una condanna dell'Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per la violazione dell'articolo 3 della CEDU, che vieta i trattamenti disumani o degradanti. La Corte ha ritenuto che il sovraffollamento delle carceri italiane costituisse un comportamento disumano e degradante.

La probation giudiziale, o messa alla prova, è un istituto che permette di sospendere il procedimento penale a seguito di una richiesta da parte dell'imputato o del Pubblico Ministero. Consiste in un periodo durante il quale l'imputato deve rispettare determinate condizioni, come l'assistenza sociale o il lavoro.

La messa alla prova può essere concessa per reati puniti con la pena detentiva non superiore a 6 anni. In precedenza, il limite era di 4 anni.

La messa alla prova può essere richiesta per reati come violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a un magistrato in udienza aggravato, violazione di sigilli aggravata, rissa aggravata, furto aggravato, guida in stato di ebbrezza, violazioni della legge sugli stupefacenti, ricettazione e reati connessi alle violenze sessuali.

I delinquenti abituali, professionali e quelli per tendenza non possono richiedere la messa alla prova.

L'UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) è l'organismo che controlla il periodo di messa alla prova e redige una relazione per il giudice.

Un processo che consente al colpevole e alla vittima di lavorare insieme per risolvere i problemi causati dal reato, spesso con l'aiuto di un facilitatore.

Questo tipo di giustizia mira a ripristinare l'equilibrio tra vittima e colpevole, aiutando entrambi a superare il trauma del reato.

La Riforma Cartabia ha introdotto un framework per la giustizia riparativa in Italia, standardizzando i diversi approcci che esistevano in precedenza.

La giustizia riparativa può assumere diverse forme, che includono lettere di scuse, mediazione, incontri tra vittime e colpevoli, e progetti di lavoro di pubblica utilità.

La giustizia riparativa offre un percorso verso la responsabilizzazione e la riparazione del danno, a differenza delle pene tradizionali che si concentrano solo sulla punizione.

Questo modello deriva dall'Illuminismo e si basa sul principio di deterrenza. La pena è vista come un'azione dissuasiva per scoraggiare i reati futuri.

Questo modello si concentra sulla rieducazione del reo, considerando il reato come risultato di fattori sociali. La pena è vista come un'opportunità per riabilitare il trasgressore.

Un'idea centrale della giustizia riparativa che vede il reato come una frattura nelle relazioni tra l'autore del reato, la vittima e la comunità.

L'obiettivo principale della giustizia riparativa è la riparazione del danno causato dal reato, piuttosto che la punizione. Questo implica una ricostruzione della relazione danneggiata.

Nella giustizia riparativa, la vittima gioca un ruolo centrale nel processo di riparazione. La sua prospettiva è fondamentale per guidare le azioni di riparazione.

La comunità svolge un ruolo importante nel sostenere la riconciliazione e la riparazione del danno. La partecipazione della comunità contribuisce alla ricostruzione del tessuto sociale.

Il modello riparativo si basa sulla responsabilità dell'autore del reato per riparare il danno arrecato alla vittima e alla comunità. Questo include l'impegno a cambiare il comportamento e a prendere le distanze dal reato commesso.

La "probatio" penitenziaria fa riferimento a forme alternative di espiazione della pena, come l'affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà. Queste misure sono adottate quando una persona è già stata condannata e si applicano come modalità di esecuzione della pena stessa.

Le probation penitenziarie sono misure concesse dal Tribunale di Sorveglianza, un organo diverso dal Tribunale Ordinario che emette la condanna. L'obiettivo è quello di mantenere il condannato all'interno della società, con misure specifiche in base alla tipologia di condanna.

L'affidamento in prova al servizio sociale può essere concesso in presenza di una condanna definitiva inferiore a 4 anni. L'UEPE svolge indagini socio-familiari e propone un programma di trattamento all'autorità giudiziaria.

Il periodo di affidamento inizia con la sottoscrizione di un verbale che può essere firmato in carcere (se la persona è detenuta) o presso gli uffici del servizio sociale (se la persona è in libertà).

L'UEPE (Ufficio di Esecuzione Penitenziaria) lavora anche con il carcere e gestisce diverse tipologie di utenti.

L'utenza dell'UEPE è composta da soggetti imputati (accusati di un reato), indagati, condannati e persone sottoposte a misure di sicurezza. Questa categoria include anche coloro che sono stati dichiarati incapaci di intendere e di volere.

La condanna passata in giudicato è una condanna confermata in tutti i gradi del processo e che deve essere eseguita. Può essere eseguita tramite la detenzione (carcere) o tramite la libertà sospesa.

La libertà sospesa è una misura che permette a una persona condannata di non essere in carcere, ma sotto la supervisione dell'autorità giudiziaria. È una condanna sospesa che può essere attivata se la persona non rispetta le condizioni imposte.