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This document provides an overview of Sparta and Athens, two prominent city-states in ancient Greece. It explores their historical significance, cultural aspects, and social structures. It focuses on historical details and political structures.

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Due città simbolo della Grecia - Atene e Sparta Atene e Sparta sono due delle città più emblematiche dell'antica Grecia, rappresentando due modelli di vita e organizzazione sociale diversi. 1. Importanza Storica: - Entrambe le città furono militarmente potenti e dominarono molte altre città grech...

Due città simbolo della Grecia - Atene e Sparta Atene e Sparta sono due delle città più emblematiche dell'antica Grecia, rappresentando due modelli di vita e organizzazione sociale diversi. 1. Importanza Storica: - Entrambe le città furono militarmente potenti e dominarono molte altre città greche nel corso della loro storia. - Atene è conosciuta per la sua cultura e per i contributi alla filosofia e alla democrazia, mentre Sparta è famosa per la sua disciplina militare e il suo sistema di vita austero. 2. Fonti e Cultura: - Atene ha prodotto una ricca letteratura, in particolare a partire dal V secolo a.C., con opere che trattano la storia e le istituzioni della città. Sono rimasti molti monumenti archeologici che attestano il suo passato. - Al contrario, Sparta non ha una tradizione letteraria significativa; le informazioni su di essa provengono principalmente da fonti ateniesi, che la descrivono con un misto di ammirazione e timore. 3. Percezione Reciproca: - La visione di Sparta è influenzata dal punto di vista ateniese, portando a possibili distorsioni nella rappresentazione della società spartana. Gli spartani erano visti come una società militarista e rigorosa, e i racconti su di loro sono spesso filtrati attraverso le opinioni dei loro rivali. In conclusione, Atene e Sparta non solo simboleggiano due potenze della Grecia antica, ma incarnano anche idee contrapposte di comunità e vita sociale, che continuano a influenzare il pensiero moderno. Le origini storiche della polis spartana 1. Fondazione di Sparta: - Sparta fu fondata da popolazioni greche di stirpe dorica intorno all'XI secolo a.C. - Questi coloni si insediarono nel Peloponneso, nella valle del fiume Eurota. 2. Luogo di Insediamento: - I nuovi arrivati presero dimora nell'area che in precedenza aveva ospitato la rocca micenea di Lacedemone. - Da questo antico nome deriva il termine "lacedemoni", utilizzato per riferirsi agli spartani. 3. Unione di Villaggi: - Attraverso un processo chiamato sinecismo, si verificarono unioni tra diversi villaggi preesistenti. – Questa unione di villaggi portò alla creazione della polis di Sparta, formando una comunità più forte e coesa. I n sintesi, le origini di Sparta sono legate all'arrivo delle popolazioni doriche e alla loro capacità di aggregarsi in una nuova città, che sarebbe diventata una delle potenze militari più importanti della Grecia antica. Le origini storiche e l'espansione di Sparta 1. Informazioni Storiche: - Le notizie certe su Sparta iniziano a partire dell'VIII secolo a.C. - In questo periodo, Sparta divenne la padrona della Laconia, la regione di cui era capoluogo. 2. Conquista della Messenia: - Sparta conquistò la Messenia, un territorio fertile nel Peloponneso, attraverso due guerre note come guerre messaniche. - Queste guerre si svolsero tra il 730 e il 650 a.C. e permisero a Sparta di diventare la polis più estesa della Grecia. 3. Lega Peloponnesiaca: - Nel VI secolo a.C., Sparta costituì un'alleanza militare chiamata Lega Peloponnesiaca. - Questa lega includeva le principali città dell'area, ad eccezione di Argo, che avrebbe avuto un ruolo importante nelle vicende successive. In sintesi, dall'VIII secolo a.C. Sparta si a[ermò come una potenza dominante, espandendosi territorialmente e formando alleanze significative che avrebbero influenzato la storia della Grecia antica. Struttura sociale di Sparta: Spartiati e Perièci 1. Gerarchia Sociale: - La società spartana era organizzata in modo rigidamente piramidale. - Al vertice della gerarchia si trovavano gli spartiati, il gruppo dominante e ristretto, inizialmente composto da circa 9.000 individui, il cui numero diminuì nel tempo, arrivando a circa 700 nel III secolo a.C. 2. 2.Spartiati: - Gli spartiati erano discendenti dei conquistatori dorici e si definivano "uguali" (in greco hòmoioi), enfatizzando la loro omogeneità economica e sociale. - Ogni spartiate possedeva un lotto di terreno (chiamato klèros) uguale a quello degli altri, coltivato da servi chiamati iloti. Questo permetteva agli spartiati di dedicarsi esclusivamente all'attività militare e politica. 3. Perièci: - Sottoposti agli spartiati vi erano i perièci, che erano membri delle comunità autoctone non doriche, situate tra Laconia e Messenia, e non ridotti in schiavitù. - I perièci costituivano circa un quinto della popolazione e avevano la libertà di possedere terre, dedicarsi al commercio e all'artigianato, e amministrare autonomamente gli a[ari delle loro comunità. - Tuttavia, dovevano prestare servizio nell'esercito spartano, ma non potevano partecipare al governo di Sparta. in sintesi, la struttura sociale di Sparta era caratterizzata da una chiara distinzione tra il gruppo dominante degli spartiati e i perièci, evidenziando la rigidità e la stratificazione della società spartana. iloti: Ruolo e Condizioni a Sparta 1. Origini: - Gli iloti erano probabilmente discendenti delle popolazioni della Laconia e della Messenia, conquistate durante l'invasione dorica e le guerre messeniche. - Vennero ridotti in schiavitù e costretti a lavorare le terre di proprietà degli spartiati. 2. Compiti e Ripartizione del Raccolto: - Gli iloti erano responsabili della coltivazione dei terreni e dovevano cedere circa la metà del raccolto agli spartiati. 3. Condizioni di Vita: - Le condizioni di vita degli iloti erano dure e, secondo Aristotele, la loro sottomissione era considerata una condizione permanente, quasi come una guerra continua per gli spartiati. - Ogni anno, gli éfori (funzionari spartani) dichiaravano guerra agli iloti per legittimare eventuali uccisioni. 4. DiNerenze Rispetto ad Altri Schiavi: - A di[erenza di altri schiavi in Grecia, gli iloti conservavano le loro tradizioni, potevano possedere beni personali e vivevano con le loro famiglie. - I terreni non erano di proprietà personale degli spartiati, ma venivano assegnati dalla città come una sorta di proprietà comune. 5. Arruolamento nell'Esercito: - Dal IV secolo a.C., per a[rontare il calo demografico degli spartiati, Sparta iniziò a arruolare un numero crescente di iloti come opliti (soldati di fanteria). - Anche se gli iloti che prestavano servizio nell'esercito venivano liberati, non ottenevano diritti politici e rimanevano comunque sotto il controllo degli spartiati. In sintesi, gli iloti svolgevano un ruolo fondamentale nell'economia spartana, lavorando le terre per conto degli spartiati, ma vivevano in una condizione di subordinazione e mancanza di diritti politici. Le Cariche Politiche a Sparta 1. Accesso alle Cariche: - Solo gli spartiati potevano accedere alle cariche politiche della città, che erano essenzialmente riservate a questo gruppo. 2. Governanza e Monarchia: - Sparta era originariamente governata da due re, appartenenti alle famiglie Agiadi ed Euripontidi, che si proclamavano discendenti degli eroi della tradizione dorica. - I re esercitavano principalmente poteri di natura militare e religiosa. 3. Evoluzione dei Poteri: - A partire dal VII secolo a.C., i poteri dei re furono progressivamente limitati da nuovi organismi politici: - L'Apella: - Assemblea composta da spartiati di età superiore ai 30 anni. - Si riuniva una volta al mese per approvare o respingere leggi tramite acclamazione. - La Gherusia: - Composta dai due re e da 28 membri delle famiglie più illustri (i gheronti), che dovevano avere più di sessant'anni. - Aveva importanti funzioni giudiziarie e si occupava di casi penali, come l'omicidio. - Gli Éfori: - Inizialmente scelti dall'Apella come collaboratori dei re. - Col tempo, gli éfori aumentarono il loro potere e divennero responsabili della sorveglianza sulle azioni dei sovrani e dell'amministrazione della città. In sintesi, la struttura politica di Sparta era caratterizzata da un sistema complesso in cui il potere era distribuito tra i re, l'Apella, la Gherusia e gli Éfori, con un progressivo bilanciamento delle forze e una crescente partecipazione degli spartiati nella governance. La Legislazione Spartana e le Sue Origini Mitiche 1. Legislatore Mitico: - L'assetto istituzionale di Sparta è attribuito a Licurgo, un legislatore mitico. - Questa pratica di associare le leggi a una figura leggendaria è comune in altre città greche, dove si tendeva a personalizzare i processi storici. 2. Origine della Costituzione: - Secondo la tradizione, Licurgo ricevette la Costituzione dall'oracolo di Delfi e la trascrisse nel testo noto come Grande Rhetra. - Il termine "Rhetra" è connesso a una radice verbale che significa "dire" o "parlare", indicando il carattere inizialmente orale della rivelazione divina. 3. Sistema Politico: - Il sistema politico di Sparta è un esempio di costituzione mista, che bilancia le caratteristiche delle tre forme fondamentali di governo: - Monarchia: Presenza di due re. - Aristocrazia: Ruolo della gherusia, composta dai membri più anziani e rispettati della società. - Democrazia: Esistenza di un'assemblea popolare (l'Apella). 4. Oligarchia: - Nonostante le sue caratteristiche miste, la società spartana era rigidamente oligarchica. - Solo un ristretto gruppo di spartiati, circa poche migliaia, deteneva i diritti politici e dominava su una popolazione molto più numerosa, composta da iloti e perièci, esclusi da qualsiasi ruolo politico. In sintesi, la legislazione spartana, sebbene radicata in una tradizione mitica e presentata come il risultato dell'opera di un singolo legislatore, riflette un sistema complesso in cui la supremazia era detenuta da pochi, nonostante la presenza di diverse istituzioni che rappresentavano vari aspetti della governance. La Formazione a Sparta: Severità e Austerità 1. Fama di Sparta: - La reputazione di Sparta non derivava tanto dalla sua struttura politico- istituzionale, simile a quella di altre poleis greche, quanto dal suo sistema educativo unico. - L'aggettivo "spartano" evoca ancora oggi austerità e severità, caratteristiche fondamentali nella vita dei futuri cittadini. 2. Selezione dei Neonati: - Alla nascita, non era il padre a decidere se allevare il bambino, ma gli anziani della comunità. - I neonati venivano esaminati: se considerati fisicamente perfetti, venivano autorizzati a essere allevati e ricevevano un lotto di terra per il futuro; se ritenuti deboli o deformi, venivano abbandonati sul monte Taigeto. 3. Educazione Collettiva: - A sette anni, i ragazzi erano tolti dalle famiglie e posti sotto la responsabilità della polis, con un magistrato chiamato paidonomos a guidare la loro educazione. - Iniziava così l'agoghè, un percorso formativo di tredici anni. 4. Obiettivi dell'Agoghè: - Durante l'agoghè, i ragazzi venivano istruiti nelle virtù civiche e militari. - L'educazione includeva la resistenza alla fatica e alle privazioni, e i ragazzi venivano organizzati in pattuglie per età, chiamate aghèlai, simili a greggi. In sintesi, la formazione a Sparta era caratterizzata da un rigoroso sistema educativo che enfatizzava la severità e la disciplina, preparando i giovani spartiati a diventare cittadini robusti e capaci, pronti a servire la comunità. Il Sistema Educativo Spartano: Premi e Punizioni 1. Obiettivi della Formazione: - Il sistema educativo spartano utilizzava un rigoroso sistema di premi e punizioni per ra[orzare l'animo e il corpo dei ragazzi. - I giovani spartiati venivano umiliati in caso di insuccesso e lodati per i risultati positivi, rendendoli indi[erenti al disagio fisico e ostili al lusso. 2. L'Agoghè e la Kryptèia: - L'agoghè si concludeva con un periodo chiave chiamato kryptèia, che fungeva da verifica finale delle abilità acquisite. - Questo periodo comportava isolamento e sopravvivenza, rappresentando un vero e proprio "rito di iniziazione" che segnava l'ingresso nell'età adulta. 3. Isolamento e Prove di Sopravvivenza: - Durante un anno, i giovani spartiati vivevano da soli in zone selvagge, privi di mezzi e attrezzature. - Dovevano tendere imboscate agli iloti per procurarsi cibo e dimostrare le loro abilità. 4. Pasti in Comune (Sissizi): - I sissizi erano pasti comuni sostenuti da una quota dei prodotti agricoli che gli spartiati ricevevano dai loro lotti. - Questi pasti riflettevano la frugalità spartana, poiché tutti mangiavano gli stessi cibi e nella stessa misura. - Erano anche un'opportunità per gli spartiati più anziani di osservare i giovani e valutare i loro progressi o reprimere comportamenti inadeguati. In sintesi, il sistema educativo spartano mirava a formare cittadini robusti e disciplinati attraverso esperienze di severità e condivisione, preparando i giovani all'ingresso nella comunità degli adulti. Il Ruolo delle Donne a Sparta 1. Contrasto con Atene: - Mentre ad Atene le donne vivevano in isolamento, confinati nel gineceo e limitati nelle loro interazioni con il mondo esterno, le donne spartane avevano un ruolo molto più attivo e visibile nella società. - Ad Atene, le donne erano educate a sapere e vedere il meno possibile, mentre a Sparta si credeva che dovessero essere forti e capaci. 2. Educazione e Attività Fisica: - Gli spartani ritenevano che le donne dovessero sviluppare i loro corpi in modo armonico, proprio come gli uomini. - La preparazione fisica delle donne era vista come essenziale per la loro capacità di generare e allevare futuri guerrieri della polis. 3. Funzione Sociale: - Le donne a Sparta avevano una funzione fondamentale nel trasmettere ai propri figli i valori della città, contribuendo così alla formazione della prossima generazione di cittadini. - La loro partecipazione attiva nella vita sociale e nell'educazione dei figli era riconosciuta come parte integrante della stabilità e della forza della comunità. In sintesi, a di[erenza di molte altre città greche, Sparta riconosceva l'importanza delle donne nella formazione della società, promuovendo la loro salute fisica e il loro ruolo nella trasmissione dei valori culturali e militari. La Condizione Ambigua delle Donne a Sparta 1. Attività Fisica e Gare Atletiche: - Le ragazze spartane erano incoraggiate a svolgere attività ginnica e partecipare a gare atletiche, competendo anche nude. - Questo aspetto suscitava scalpore tra gli osservatori non spartani, che accusavano le donne lacedemoni di spudoratezza e intemperanza sessuale. 2. Non Emancipazione: - Nonostante la loro partecipazione attiva in ambito sportivo, ciò non indicava un'emancipazione femminile o una parità con gli uomini. - Le donne spartane non godevano di libertà totale e non avevano voce nelle decisioni riguardanti la loro vita personale. 3. Usanze Matrimoniali: - Un esempio di questa condizione ambigua era l'usanza che permetteva a una moglie di unirsi a altri spartiati, oltre al marito, se mostrava di essere particolarmente feconda. - In tali situazioni, l'opinione della donna non veniva presa in considerazione, né tanto meno richiesta. I n sintesi, sebbene le donne a Sparta avessero un ruolo attivo nella vita fisica e sociale, la loro condizione rimaneva ambigua, poiché non erano realmente emancipate e la loro autonomia era limitata da norme sociali e usanze tradizionali.

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