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Elezioni federali 2023 Partecipazione e decisione di voto Anke Tresch, Line Rennwald, Lukas Lauener, Georg Lutz, Nursel Alkoç, Romane Benvenuti, Oscar Mazzoleni Selects – FORS, Losanna 2024 Citazioni Anke Tresch, Line Rennwald, Lukas Lauener, Georg Lutz, Nursel Alkoç, Romane Benvenuti, Oscar Mazz...

Elezioni federali 2023 Partecipazione e decisione di voto Anke Tresch, Line Rennwald, Lukas Lauener, Georg Lutz, Nursel Alkoç, Romane Benvenuti, Oscar Mazzoleni Selects – FORS, Losanna 2024 Citazioni Anke Tresch, Line Rennwald, Lukas Lauener, Georg Lutz, Nursel Alkoç, Romane Benvenuti, Oscar Mazzoleni (2024). Elezioni federali 2023. Partecipazione e deci- sione di voto. FORS-Losanna. DOI: 10.24447/SLC-2024-00003. Editore: Selects – FORS. Lo studio elettorale svizzero Selects e la traduzione di questo opuscolo sono stati sussidiati dal Fondo nazionale svizzero, progetto n. 198472. Selects fa parte del Centro di competenza svizzero in scienze sociali FORS a Lo- sanna. Università di Losanna, Géopolis CH–1015 Losanna Tel. 021 692 37 30 e-mail: [email protected] www.selects.ch www.forscenter.ch Traduzione Sarah Bütikofer (D), France Manghardt (F), Marco Porcu e Francesca De Giovanni (I) Tutti i diritti riservati. Copyright © presso l’editore. i L’essenziale in breve: l’UDC ha tratto profitto dalla preoccupazione per l’immigrazione, mentre il PS ha vinto riuscendo ad attrarre parte dell’elettorato dei Verdi Facendo leva sui temi dell’immigrazione e dell’asilo, l’UDC è riuscita a mobilitare in modo significativo l’elettorato che l’aveva già votato nel 2019 e a convincere anche parte di chi aveva votato il PLR. Nel 2023, il PS è stato avvantaggiato dall’aver ricevuto i voti di più di un quarto dell’elettorato che nel 2019 aveva sostenuto i Verdi. Il sostegno al PS è aumen- tato a svantaggio di Verdi e PVL soprattutto tra i/le votanti nella fascia al di sotto dei 25 anni. L’elettorato potenziale del PLR è invece diminuito ulteriormente, mentre il nuovo partito dell’Alleanza del Centro (AdC) ha beneficiato del sostegno non solo dei/delle votanti del PPD e PBD, ma anche di chi ha abbandonato la sinistra e la destra. Questi sono alcuni dei risultati emersi dal recente studio elettorale svizzero Selects, promosso dal Fondo nazio- nale svizzero (FNS) e condotto da FORS a Losanna. Dopo la perdita di elettorato del 2019, UDC e PS sono usciti vincenti dalle elezioni federali del 2023, mentre i partiti ecologisti non sono riusciti a riprodurre il successo del 2019 per- dendo una parte del loro sostegno elettorale. Dal recente studio Selects, che analizza il comportamento elettorale dei cittadini e delle cittadine in occasione delle elezioni federali dal 1995, si evincono le seguenti conclusioni: nelle elezioni del 2023, la destra è riuscita a spingere al voto la sua base elettorale con risultati migliori rispetto a quattro anni prima: l’affluenza alle urne di chi si posiziona a destra dello scacchiere politico si è attestata al 55%, contro il 49% del 2019. In particolare l’UDC è riuscita a mobilitare il suo elettorato storico, infatti è stata scelta nuovamente da quasi il 90% di chi l’aveva votata nel 2019 e ha espresso un voto nel 2023. L’UDC è riuscita inoltre a convincere anche parte dei soste- nitori del PLR e del PPD/PBD: alle ultime elezioni hanno votato UDC il 14% dell’elettorato che nel 2019 aveva votato il PLR e il 7% di quello di PPD/PBD. In questo contesto, l’UDC ha tratto profitto dal fatto che i suoi temi centrali, ossia l’immigrazione e l’asilo, nel corso della campagna elettorale, sono diventati importanti anche per un’ampia fetta di elettorato, a scapito dell’ambiente e dell’energia. Spostamenti di voti tra i partiti di sinistra I partiti ecologisti hanno fatto molta fatica a mantenere vivo l’interesse dei loro elettori e delle loro elettrici del 2019. Nel 2023, i Verdi sono riusciti a conservare solo il 54% del proprio elettorato del 2019, mentre il PVL il 61%. Circa un quarto dell’elettorato dei Verdi del 2019 ha votato PS nel 2023, mentre per il PVL l’elettorato perso si è suddiviso più o meno a metà tra sinistra (PS e Verdi) e destra (AdC e PLR). In particolare il PVL ha dovuto fare i conti con una diminuzione di elettori/ttrici giovani: nella fascia tra i 18 e i 24 anni si registra il calo maggiore rispetto al 2019 (-5 punti percentuali). Nella stessa fascia, il PS ha invece raggiunto il suo incremento più cospicuo e, insieme all’UDC, è diventato il partito più sostenuto dall’elettorato svizzero. Rispetto al 2019, il PS è riuscito meglio a consolidarsi come alternativa ai Verdi per l’elettorato attento all’ambiente, infatti tra chi ritiene che il problema principale siano le questioni ambientali ed energetiche, il PS ha eguagliato i Verdi e convinto quasi un quarto della quota di votanti. Inoltre la diminuzione del potere d’acqui- sto e l’aumento dei premi delle casse malati hanno reso più importanti alcuni temi centrali della sua campagna elettorale, aiutando la mobilitazione in favore del PS. Centro-destra in mutamento Il PLR non è riuscito a fermare l’emorragia di sostegni elettorali. Durante la campagna elettorale ha perso una quota considerevole di elettorato a favore dell’UDC: un quinto di chi voleva votare PLR prima della campagna, in autunno ha dato la sua preferenza all’UDC. Il PLR ha inoltre continuato a perdere elettorato potenziale (la quota di aventi diritto di voto che non immaginano di votare per il partito) dal 2015 e subisce la pressione dell’AdC, il nuovo partito che rispetto al predecessore, il PPD, è considerato eleggibile da fasce più ampie della popolazione. L’AdC ha registrato buoni risultati alle elezioni del 2023, dovuti sicuramente agli elettori e alle elettrici degli ex PPD e PBD, che nell’82% dei casi hanno votato per il nuovo partito, ma anche alle numerose persone indecise di destra e sinistra che è riuscito a convincere. ii Spese elevate per le campagne elettorali Il sondaggio Selects rivolto ai candidati e alle candidate in Svizzera dimostra le somme elevate spese per le campagne elettorali personali: calcolate sulla base dell'autodichiara- zione dei/delle candidati/e, le spese medie per candidato/a ammontavano, nel 2023, a circa 5’500 franchi, con un quarto dei/delle candidati/e che non ha investito alcuna somma nella propria campagna. I candidati maschi, con quasi 6’000 franchi, hanno avuto a disposizione più fondi rispetto alle candidate, che invece hanno potuto contare su circa 4’300 franchi. Le spese legate alla campagna elettorale delle persone elette (in media circa 51'000 franchi), invece, sono nettamente superiori rispetto a quelle delle persone non elette (3’900 franchi). Il budget medio più elevato è quello delle persone candidate per l’UDC, con circa 12’000 franchi, seguito da PLR, con poco meno di 11’000 franchi, AdC e PS con meno di 5’000 franchi, e i partiti ecologisti con meno di 4’000 franchi. Estrapolando i relativi dati per tutti/e i/le can- didati/e, le spese per la campagna elettorale ammontano in totale a 32,5 milioni di franchi, dei quali un quinto è stato finanziato dai partiti e circa il 40% da donazioni o dal patrimonio personale di candidate e candidati. Discrepanza tra classe politica e base elettorale Il confronto tra il posizionamento di chi si candida e quello del relativo elettorato mostra che chi è nelle liste elettorali del PS e dei Verdi è notevolmente più a sinistra dei suoi elettori e delle sue elettrici, mentre i/le candidati/e di PLR e UDC sono più a destra dei sostenitori e sostenitrici del proprio partito. Si riscontra pertanto una polarizzazione maggiore tra i candidati e le candidate che nell’elettorato. Per quanto riguarda le opinioni relative a di- verse tematiche selezionate, si rilevano discrepanze tra questi due gruppi soprattutto a destra e riguardo alle questioni socioeconomiche: la maggioranza dei candidati e delle candidate di UDC e PLR è a favore dell’aumento dell’età pensionabile, che trova invece chiaramente contrari gli elettori e le elettrici di questi due partiti. Viceversa, la maggioranza dell’elettorato di PLR e UDC è favorevole a un salario minimo di 4’000 franchi per un lavoro a tempo pieno, mentre i/le candidati/e sono contrari/e. iii Indice 1 Introduzione 1 1.1 I risultati elettorali del 2023 1 1.2 I dati utilizzati 3 1.3 L’interpretazione dei risultati 4 2 La partecipazione alle elezioni 5 2.1 Fattori d’influenza sociali e politici 5 2.2 Motivi della partecipazione e dell’astensione al voto 7 2.3 La partecipazione alle elezioni in alcuni Cantoni selezionati 9 3 La decisione di voto 13 3.1 La decisione di voto secondo le caratteristiche sociali 13 3.2 La decisione di voto secondo le caratteristiche politiche 18 3.3 Flussi elettorali 24 3.4 I potenziali elettorali dei partiti e il loro utilizzo 28 3.5 La decisione di voto in alcuni Cantoni 36 4 La campagna e la formazione dell’opinione 39 4.1 Le persone candidate e le spese per la loro campagna elettorale 39 4.2 Attività di campagna e fonti d’informazione 42 4.3 Il momento del voto e quello della decisione 45 4.4 I cambiamenti di opinione poco prima delle elezioni 47 4.5 La congiuntura di tematiche: media e persone candidate 48 4.6 La percezione delle problematiche da parte dell’elettorato nel corso della campagna 50 5 La rappresentanza politica 55 5.1 Posizioni relative a diverse questioni politiche 55 5.2 Raffronto tra candidati/e ed elettorato 56 6 Allegato 61 6.1 Lo studio elettorale svizzero Selects 61 6.2 L’interpretazione dei risultati 61 6.3 La banca dati 62 6.4 Ponderazione 66 6.5 Tabelle e grafici relativi alle analisi nei Cantoni ZH, GE e TI 73 iv Abbreviazioni dei partiti AdC Alleanza del Centro EàG Ensemble à Gauche Lega Lega dei Ticinesi MCG Mouvement citoyens genevois PBD Partito borghese democratico PDL Partito del lavoro PES Partito evangelico svizzero PLR PLR. I Liberali PPD Partito popolare democratico PS Partito socialista svizzero PVL Partito verde liberale SOL SolidaritéS UDC Unione democratica di centro UDF Unione democratica federale Verdi I Verdi. Partito ecologista svizzero Indice delle tabelle e dei grafici Tabella 1 Risultati ufficiali delle elezioni del Consiglio nazionale, 1995-2023 (in %)....................................... 1 Tabella 2 Distribuzione dei seggi nel Consiglio degli Stati, 1995-2023........................................................... 2 Grafico 1 Quota di donne al Consiglio Nazionale e al Consiglio degli Stati, 1971-2023 (in %)....................... 2 Tabella 3 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche sociali, 1995-2023 (in %).................... 6 Tabella 4 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche politiche, 1995-2023 (in %)................ 7 Grafico 2 Motivo principale per la partecipazione, complessivamente e a seconda dello schieramento politico........................................................................................................................................... 8 Grafico 3 Adesione a possibili motivi per l’astensione (in %)......................................................................... 9 Tabella 5 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche sociali nei Cantoni di Zurigo, Ginevra e Ticino (in %)................................................................................................................................. 10 Tabella 6 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche politiche nei Cantoni di Zurigo, Ginevra e Ticino (in %)................................................................................................................ 11 Grafico 5 Decisione di voto secondo il sesso, 1995-2023 (in %).................................................................. 16 Grafico 6 Decisione di voto secondo la fascia di età, 1995-2023 (in %)....................................................... 17 Grafico 7 Decisione di voto secondo l’autoposizionamento sull’asse sinistra-destra, 2023 (in %)................ 18 Grafico 8 Decisione di voto secondo alcuni valori politici, 2023 (in %)......................................................... 19 Tabella 7 Problema politico più importante secondo l’elettorato, 1995-2023 (in %)...................................... 21 Tabella 8 Problema più importante per l’elettorato nel 2023 secondo il partito votato (in %)........................ 21 Grafico 9 Decisione di voto secondo il problema politico più importante, 2023 (in %).................................. 22 Grafico 10 Partito che si occupa maggiormente di determinati temi e ritenuto più competente (in %, solo elettorato).................................................................................................................................... 23 Grafico 11 Decisione di voto nel 2023 secondo il partito votato nel 2019 in % (solo persone che nel 2023 hanno votato)............................................................................................................................... 25 Grafico 12 Composizione dell’elettorato dei singoli partiti nel 2023 secondo il partito scelto nel 2019 (in %). 26 Grafico 13 Decisione elettorale ipotetica delle persone non votanti, 2023 (in %)........................................... 27 Grafico 14 Probabilità di voto per i sei principali partiti, 2023 (in %, solo persone votanti)............................. 29 Grafico 15 Probabilità di voto tra le persone non votanti per i sei principali partiti, 2023 (in %)...................... 30 Grafico 16 Probabilità di voto per i sei principali partiti, 2003-2023 (in %, solo persone votanti).................... 31 Grafico 17 Decisione di voto secondo la probabilità di eleggere i sei principali partiti, 2023 (in %)................ 34 Grafico 18 Ammontare delle spese per la campagna elettorale dei candidati e delle candidate (in CHF) e suddivisione secondo la provenienza (in %)................................................................................. 41 v Grafico 19 Strumenti tradizionali per la campagna elettorale dei candidati e delle candidate, 2023 (in %).... 43 Grafico 20 Attività su Internet di candidati e candidate, 2023 (in %).............................................................. 44 Grafico 21 Fonti di informazione dell’elettorato (in %)................................................................................... 45 Grafico 22 Momento della decisione di voto, 1995-2023 (in %)..................................................................... 46 Grafico 23 Scelta del partito a seconda del momento della decisione di voto, 2023 (in %)............................ 47 Grafico 24 Intenzione di voto in giugno/luglio e partito effettivamente votato (in %, solo persone votanti)..... 48 Grafico 25 Temi secondo la rappresentazione nei media, maggio-ottobre 2023 (in %)................................. 49 Tabella 9 Temi principali della campagna elettorale di candidati e candidate al Consiglio nazionale, secondo il partito (in %)............................................................................................................................. 50 Tabella 10 Problema più importante secondo l’elettorato, nel tempo (in %)................................................... 51 Tabella 11 Evoluzione delle tre problematiche prioritarie per l’elettorato dei partiti principali (in %)............... 52 Tabella 12 Evoluzione del partito considerato più competente in diversi ambiti (in %, solo elettori ed elettrici).................................................................................................................................................... 53 Grafico 26 Adesione dei candidati e delle candidate, da una parte, e dell’elettorato, dall’altra, a questioni politiche, 2023 (in %)................................................................................................................... 55 Tabella 13 Adesione dei candidati e delle candidate, da una parte, e dell’elettorato, dall’altra, a questioni politiche, 2023 (in %)................................................................................................................... 57 Grafico 27 Posizionamento delle persone candidate e dell’elettorato sull’asse sinistra-destra, 2023............ 59 Tabella 14 Posizionamento sull’asse sinistra-destra stimato dall’elettorato e dalle persone candidate, 2023 60 vi Introduzione · 1 1 Introduzione 1.1 I risultati elettorali del 2023 Le elezioni federali del 2023 hanno determinato un leggero spostamento a destra rispetto a quelle del 2019. L’UDC e il PS, perdenti quattro anni prima, il 22 ottobre 2023 hanno conquistato la vittoria, mentre i partiti ecologisti, grandi vincitori dell’«onda verde» del 2019, hanno subito pesanti perdite. Rispetto alle elezioni federali del 2019, quelle del 2023 sono state tuttavia caratterizzate da una maggiore stabilità delle quote di suffragi ottenuti dai partiti politici (vedi tabella 1). Con un incremento di 2,4 punti percentuali, l’UDC ha consolidato il proprio posto di primo partito della Svizzera (27,9% dei voti); anche se non ha raggiunto il picco del 2015 (29,4%), è quindi riuscita a controbilanciare parte dei voti persi nel 2019. Il PLR, invece, che durante queste elezioni si è alleato all’UDC in diversi Cantoni, non ha approfittato dell’ascesa della più grande forza politica del Paese per recuperare voti: con una quota elettorale di appena il 14,3% (-0,8 punti), non è riuscito a invertire la tendenza al ribasso delineata da tempo dal suo elettorato. Supera di poco l’AdC, che ha ottenuto il 14,1% dei voti, ossia più della somma dei risultati dei suoi due predecessori, PPD e PBD. Il PS, dal canto suo, ha ottenuto il 18,3% dei voti, aggiungendo 1,4 punti percentuali a quelli del 2019 e confermando la sua posizione di secondo partito della Svizzera, nonostante si tratti del suo secondo risultato peggiore dall’introduzione del sistema proporzionale nel 1919. Il PVL è quasi riuscito a mantenere la quota di voti del 2019 attestandosi al 7,6% (-0,2 punti percentuali), ma ha comunque perso sei seggi. I Verdi, che hanno perso 3,4 punti percentuali, hanno ottenuto il 9,8% dei voti e si ritrovano quindi nuovamente sotto la soglia del 10%, che era stata superata per la prima volta nel 2019. Nonostante questi cali, i due partiti ecologisti hanno comunque registrato il secondo miglior punteggio della loro storia. Nel complesso, le elezioni del Consiglio nazionale hanno modificato leggermente i rapporti di forza tra gli schieramenti politici. Le forze moderate (PLR, AdC, PVL, PEV) hanno perso terreno (69 seggi, -7). Lo stesso vale per l’area di sinistra (PS, Verdi, PdL, SolidaritéS), indebolitosi a causa degli scarsi risultati dei Verdi e della scomparsa della sinistra radicale dal Parlamento (64 seggi, -5). Tali cali sono compensati dai 9 seggi in più conquistati dall’UDC, dalla ricomparsa del MCG (Mouvement citoyen genevois) nella Camera bassa (+2 seggi) e dal seggio guadagnato dall’UDF. Per il prossimo periodo legislativo, il blocco di destra (UDC, MCG, UDF, Lega) è ora rappresentato da un totale di 67 seggi in Consiglio nazionale. Tabella 1 Risultati ufficiali delle elezioni del Consiglio nazionale, 1995-2023 (in %) Partito 1995 1999 2003 2007 2011 2015 2019 2023 UDC 14,9 22,5 26,7 28,9 26,6 29,4 25,6 27,9 PLR 20,2 19,9 17,3 15,8 15,1 16,4 15,1 14,3 AdC* 14,1 PPD 16,8 15,9 14,4 14,5 12,3 11,6 11,4 PBD 5,4 4,1 2,5 PVL 1,4 5,4 4,6 7,8 7,6 PS 21,8 22,5 23,3 19,5 18,7 18,8 16,8 18,3 Verdi 5,0 5,0 7,4 9,6 8,4 7,1 13,2 9,8 Altri 21,3 14,2 10,9 10,3 8,1 8,0 7,6 8,0 Fonte: Ufficio federale di statistica. *AdC: fusione di PPD/PBD. Le elezioni al Consiglio degli Stati non hanno modificato sostanzialmente i rapporti di forza (vedi tabella 2), giacché alla Camera dei Cantoni continuano a essere dominanti AdC e PLR, con il primo che ha ottenuto il maggior numero di seggi (15, +2 rispetto alla rappre- sentanza del PPD al Consiglio degli Stati nel 2019) e superato il secondo (11 seggi, -1). I seggi restano invariati per UDC e PS (rispettivamente 6 e 9), che nonostante la crescita al Consiglio nazionale, nel Consiglio degli Stati rimangono sottorappresentati. I Verdi hanno 2 · Introduzione perso terreno anche nella Camera alta (3 seggi, -2), a beneficio di PVL e MCG, che hanno debuttato al Consiglio degli Stati. Tabella 2 Distribuzione dei seggi nel Consiglio degli Stati, 1995-2023 Partito 1995 1999 2003 2007 2011 2015 2019 2023 UDC 5 7 8 7 5 5 6 6 PLR 17 17 14 12 11 13 12 11 AdC* 15 PPD 16 15 15 15 13 13 13 PS 5 6 9 9 11 12 9 9 Verdi 2 2 1 5 3 Altri 3 1 1 4 2 1 2 Fonte: Ufficio federale di statistica. * AdC: fusione di PPD/PBD. Come mostra il grafico 1, la percentuale di donne nel Consiglio degli Stati non è mai stata così alta come nelle elezioni del 2023 (34,8%, v. grafico 1). Nel Consiglio nazionale, tutta- via, è diminuita di 3,5 punti percentuali rispetto al record del 2019 e si attesta al 38,5%, soprattutto a causa del calo di parlamentari dei Verdi nonché dell’ascesa dell’UDC e dei piccoli partiti di destra, tra le cui fila ci sono molte meno donne rispetto agli altri partiti. Grafico 1 Quota di donne al Consiglio Nazionale e al Consiglio degli Stati, 1971-2023 (in %) 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 1971 1975 1979 1983 1987 1991 1995 1999 2003 2007 2011 2015 2019 2023 Consiglio nazionale Consiglio degli Stati Fonte: Ufficio federale di statistica. Esempio di lettura: nel 1971 la percentuale di donne al Consiglio nazionale era del 5%. Sebbene Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati abbiano la stessa importanza, le ana- lisi qui presentate si concentrano sulle elezioni del Consiglio nazionale. Abbiamo ritenuto più appropriato studiare le scelte di voto per questa Camera, visto che i nostri sondaggi si basano principalmente su campioni rappresentativi dei cittadini e delle cittadine di tutto il Paese. Le elezioni del Consiglio degli Stati, infatti, sono caratterizzate da scelte che rica- dono piuttosto sulla singola persona e sono maggiormente influenzate dal contesto politico di ciascun Cantone. L’idea è quindi di focalizzarsi sull’analisi dei voti ottenuti da ciascun partito per comprendere meglio il loro ruolo nelle elezioni. Introduzione · 3 1.2 I dati utilizzati Il presente studio rende accessibili a un ampio pubblico i primi risultati del progetto di ri- cerca elettorale Selects del 2023. Centro d’interesse sono le due principali questioni dello studio: chi partecipa alle elezioni e perché? chi decide di votare per un determinato partito, e perché? Da decenni gli studi elettorali cercano, mediante differenti metodi e modelli, di ottenere risposte sui motivi che spingono un elettore o un’elettrice a compiere una determinata scelta alle urne. Lo studio del comportamento elettorale fa infatti pensare alla composizione di un puzzle, dove i tasselli mancanti non permettono di ottenere un quadro complessivo. Di seguito presenteremo alcuni aspetti inerenti alla partecipazione e alla scelta elettorale, ma tratteremo anche i candidati e le candidate, nonché la formazione dell’opinione. Ci con- centreremo soprattutto sulle elezioni del 2023, mettendole però a confronto con quelle pre- cedenti. La nostra analisi coprirà così un arco temporale che va dal 1995, data in cui ha avuto inizio lo studio elettorale svizzero Selects, a oggi. Per il progetto Selects del 2023 sono state effettuate diverse inchieste, che rappresentano la base di dati di questa pubblicazione. In un’inchiesta post-elettorale condotta via Internet o con moduli cartacei tra il 23 otto- bre 2023 e il 11 gennaio 2024, sono state intervistate complessivamente 5033 persone aventi diritto di voto. Si trattava di un campione rappresentativo, ma stratificato a livello cantonale. Diversi Cantoni sono sovrarappresentati: da un lato quelli a minore densità demografica per i quali non si raggiungeva un campione di almeno 50 intervistati/e; dall’altro lato due Cantoni che hanno fornito un sostegno finanziario (Ginevra e Ticino). In un’inchiesta panel, basata su un campione casuale stratificato secondo le grandi regioni, abbiamo intervistato tre volte le stesse persone online. - Alla prima tornata, svoltasi prima dell’avvio della campagna elettorale, ovvero dalle settimane successive alle votazioni federali del 18 giugno 2023 fino al 16 agosto 2023, hanno partecipato 8197 persone aventi diritto al voto. - La seconda tornata dell’inchiesta si è svolta durante la campagna elettorale, tra il 5 settembre e il 5 ottobre, coinvolgendo complessivamente 6077 persone della prima inchiesta. - Alla terza, tenutasi a conclusione delle elezioni federali, tra il 23 ottobre e il 28 no- vembre 2023, sono state invitate a partecipare tutte le persone intervistate durante la seconda tornata: vi hanno preso parte 5579 persone. Dopo le elezioni, in un sondaggio rivolto ai candidati e alle candidate al Consiglio na- zionale e al Consiglio degli Stati, abbiamo raccolto informazioni sulla loro carriera e le loro posizioni politiche e attività di campagna elettorale. Vi hanno partecipato 2527 dei 5997 candidati e candidate. L’inchiesta è stata condotta da FORS, in collaborazione con Politools e l’Università di Berna. Infine Selects ha incaricato il Center for Research & Methods della Scuola universitaria di economia di Zurigo (HWZ) di effettuare un’analisi dei contenuti mediatici, esami- nando la copertura mediatica della Svizzera germanofona, francofona e italofona dal 1° maggio al 31 ottobre 2023. Sono stati selezionati e analizzati articoli legati alla poli- tica svizzera e pubblicati sui media stampati o online (in tutto 116 tra quotidiani, setti- manali ecc.). In allegato, a partire da pagina 61, sono disponibili ulteriori informazioni sui dati utilizzati e sulle ponderazioni. Le varie inchieste di Selects 2023 sono state coordinate tra loro e sono parzialmente collegabili. Per esempio, nell’inchiesta post-elettorale, in quella panel e nel sondaggio rivolto ai candidati e alle candidate sono state formulate le medesime domande sugli atteggiamenti, che permettono di trarre conclusioni sulla sintonia politica tra persone candidate ed elettorato (v. capitolo 5). 4 · Introduzione 1.3 L’interpretazione dei risultati Nelle analisi condotte a livello nazionale sono stati coinvolti tutti i partiti che nel 2023 hanno ottenuto oltre il 5% dei voti, ovvero UDC, PS, PLR, AdC, i Verdi e PVL. Non è stato possibile tenere in considerazione i partiti più piccoli poiché, avendo basse quote di elettorato, il numero di casi nei campioni è troppo esiguo per poter fare considerazioni affidabili. Le analisi riguardanti i Cantoni sovrarappresentati Ginevra e Ticino comprendono una quota maggiore di partiti quali MCG o Lega. Nell’interpretare i risultati per questi partiti occorre tuttavia prudenza, considerato che il numero di casi resta esiguo. I risultati dei sondaggi comportano sempre incognite. Le persone intervistate sono state selezionate in modo aleatorio tra la popolazione. Di conseguenza vi è sempre il rischio di un errore di campionamento che si produce quando il campione utilizzato non è rappre- sentativo di tutta la popolazione. A ciò occorre aggiungere ulteriori distorsioni dovute alla diversa propensione a partecipare all’inchiesta da parte di determinati gruppi. Quando si analizzano e interpretano le conclusioni di un sondaggio bisogna pertanto pro- cedere con estrema cautela. Tutti i risultati presentati nelle tabelle e nei grafici non riflettono il valore reale, che si trova piuttosto all’interno di un intervallo definito talvolta come errore di campionamento. Quest’ultimo varia in funzione dei casi considerati nelle analisi nonché della loro distribuzione: è pari ad esempio a +/- 1,4 punti percentuali nell’inchiesta post- elettorale con il coinvolgimento di tutte le 5033 persone intervistate e una distribuzione 50- 50, sale invece velocemente e significativamente a +/- 6,9 punti percentuali se l’analisi comprende meno casi, per esempio 200 interviste e una distribuzione 50-50. Pur avendo tenuto debitamente conto dell’errore di campionamento nell’interpretazione dei risultati, ab- biamo rinunciato a indicarne il relativo dato per facilitare la lettura della presente pubblica- zione. Per la ricerca scientifica la trasparenza e l’accesso pubblico ai dati sono imprescindibili. Quelli utilizzati per questo studio, la relativa documentazione e i questionari originali sono depositati presso FORS e disponibili a fini di formazione e ricerca sulla pagina Internet di SWISSUbase (https://www.swissubase.ch). Per ulteriori informazioni sulla ricerca eletto- rale Selects consultare il sito www.selects.ch. Partecipazione alle elezioni · 5 2 La partecipazione alle elezioni Nel 2023 la quota di partecipazione alle elezioni del Consiglio nazionale ha raggiunto il 46,7%, con un piccolo aumento di 1,5 punti percentuali rispetto al 2019. La partecipazione è al di sotto del 50% dal 1979 e ha toccato il minimo nel 1995 (42,2%). Negli ultimi 20 anni ha comunque superato il 45%. Questi dati fanno della Svizzera uno dei Paesi con i tassi più bassi di affluenza alle urne, risultata inferiore solo nelle ultime elezioni parlamentari nazionali in Romania nel 2020 (32,0%) e in Bulgaria nel 2023 (39,1%)1. Nella maggior parte delle democrazie dell’Europa occidentale, la partecipazione elettorale è ben superiore al 50%; in Germania, ad esempio, alle elezioni del Bundestag del 2021 si è attestata al 76,1%. Nel presente capitolo si analizza la partecipazione al voto a livello individuale sulla scorta dell’inchiesta post-elettorale di Selects 2023. Suddiviso in tre parti, in apertura il capitolo tratta i fattori politici e sociali che influenzano la partecipazione, quindi sposta l’attenzione sui motivi che spingono al voto o all’astensione. Infine viene analizzata l’affluenza alle urne nei tre Cantoni selezionati Zurigo, Ginevra e Ticino. 2.1 Fattori d’influenza sociali e politici Nella tabella 3 è riportata la quota di partecipazione dall’inizio del progetto di ricerca elet- torale Selects, nel 1995, suddivisa secondo determinate caratteristiche sociali. Per quanto concerne il sesso, anche alle elezioni federali del 2023 si delinea una differenza significativa: se gli uomini che hanno votato sono stati il 49%, le donne sono state solo il 44%. Sebbene si tratti ancora di una differenza consistente, nel tempo è diminuita e, come vediamo, nel 2023 ammonta solo a 5 punti percentuali. Resta da vedere se si tratta di una tendenza che porterà alla scomparsa del divario. Nella maggior parte delle democrazie consolidate tale differenza tra i sessi non c’è più e in alcuni di questi Paesi le donne parte- cipano alle elezioni con maggiore frequenza rispetto agli uomini. Anche riguardo agli anni degli elettori ed elettrici si riscontrano dati in linea con le elezioni precedenti, con un tendenziale incremento di partecipazione all’aumentare dell’età. Nelle due fasce più giovani (18-24 e 25-34 anni) si è recato alle urne solo un terzo circa de- gli/delle aventi diritto di voto, mentre tra gli/le ultra 64enni è stato ben il 60%. Il leggero incremento dell’affluenza generale alle urne è dovuto all’elettorato tra i 45 e i 64 anni, che ha votato di più rispetto al 2019. L’affluenza è invece diminuita (leggermente) in tutte le altre fasce d’età, con il calo maggiore rispetto al 2019 registrato tra i/le giovani tra i 18 e i 24 anni (-6punti percentuali). In questo gruppo la partecipazione nel 2019 era aumentata leggermente sulla scia della mobilitazione intorno alle manifestazioni sul clima. Dalla tabella 3 si evince inoltre che, come in passato, la partecipazione dipende dal livello di formazione e di reddito. Per entrambe le caratteristiche si delinea una correlazione po- sitiva: più elevati sono il titolo di studio e il reddito dell’economia domestica, maggiore è la probabilità che la persona vada a votare. Ha altresì esercitato un’influenza lo stato civile, dove si osservano differenze soprattutto tra le persone sposate (54%) e quelle celibi/nubili, divorziate o separate (38%). Anche in questo caso si delinea un modello costante nel tempo. 1 www.idea.int 6 · Partecipazione alle elezioni Tabella 3 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche sociali, 1995-2023 (in %) 1995 1999 2003 2007 2011 2015 2019 2023 Partecipazione effettiva 42,2 43,3 45,2 48,3 48,5 48,5 45,1 46,7 Sesso Uomini 46 51 53 57 51 52 49 49 Donne 39 37 40 42 46 45 41 44 Fasce d’età 18-24 21 28 34 32 32 30 34 29 25-34 29 28 31 34 34 39 34 33 35-44 42 39 37 40 43 45 43 43 45-54 52 51 50 51 48 47 42 44 55-64 53 52 55 57 57 55 46 54 65-74 62 58 61 58 61 66 61 61 75+ 57 56 53 61 70 64 58 58 Livello di formazione Scuola dell’obbligo, formazione empirica 38 37 35 37 41 40 34 31 Secondario II 41 40 42 46 53 46 43 41 Terziario 41 41 46 48 46 59 52 56 Reddito (equivalente) dell’economia domestica 1° quintile 48 49 55 58 52 53 51 34 2° quintile 48 57 54 59 57 57 54 47 3° quintile 41 31 33 38 35 30 31 47 4° quintile 37 39 43 43 45 45 38 53 5° quintile 52 59 55 60 57 57 54 55 Stato civile Coniugato/a 50 51 51 54 55 57 50 54 Celibe/nubile 32 35 40 40 38 39 38 38 Divorziato/a, separato/a 31 32 35 46 42 45 40 38 Vedovo/a 45 39 46 43 49 50 53 49 6739- 2816- 5069- 3758- 3771- 3883- 6295- 4393- N 7557 3257 5885 4389 4377 5256 6610 4956 Esempio di lettura: nel 1995 hanno votato il 46% degli uomini aventi diritto di voto e il 39% delle donne. Risultati ponderati. *Il reddito equivalente è stato calcolato sulla base del reddito mensile dell’economia domestica e delle dimensioni del nucleo familiare e poi ricodificato in quintili. Infobox: Minore partecipazione delle persone con un passato migratorio 2 Il progetto di ricerca elettorale Selects rileva anche la storia migratoria degli intervistati e intervistate. Tra le persone senza passato migratorio (nazionalità svizzera dalla nascita con almeno uno dei genitori nati in Svizzera) la partecipazione è stata del 50%. Le per- sone con un passato migratorio di 1a generazione, ovvero immigrate in Svizzera senza ascendenti nel nostro Paese e senza passaporto svizzero alla nascita, hanno registrato un’affluenza alle urne del 38%. Tra le persone con un passato migratorio di 2 a genera- zione, ovvero nate in Svizzera con almeno un genitore nato all’estero, l’affluenza è stata del 27%. La quota di partecipazione ha presentato notevoli variazioni anche in base a fattori politici. Come si evince dalla tabella 4, la mobilitazione è stata diversa tra le formazioni politiche: la partecipazione è stata leggermente più alta tra l’elettorato di sinistra (59%) rispetto a quello di destra (55%), mentre quella dell’elettorato che si posiziona al centro dello spettro politico è stata al di sotto della media (43%). Rispetto alle «elezioni del clima» del 2019, la mobilitazione della destra è quindi lievemente migliorata, il che spiega in parte il leggero spostamento a destra nelle elezioni del 2023. 2 Il passato migratorio è determinato secondo la tipologia dell’Ufficio federale di statistica combinando il luogo di nascita e la nazionalità alla nascita dell’intervistato/a, così come il luogo di nascita dei suoi genitori (https://bit.ly/43KrUFC). Partecipazione alle elezioni · 7 I risultati portano alla luce altresì notevoli differenze in funzione dell’interesse politico e della partecipazione alle votazioni popolari: tra le persone con un forte interesse per la politica, l’affluenza alle urne è stata superiore all’80%, mentre tra coloro a cui la politica non interessa è stata di appena l’11%. Le persone che si esprimono spesso nelle votazioni popolari votano anche alle elezioni federali in maniera decisamente più massiccia (69%) rispetto a coloro che raramente partecipano alle votazioni popolari (5%). Da questo risul- tato si evince che, in generale, un elevato interesse politico si traduce in un’ampia parteci- pazione elettorale, sia alle votazioni che alle elezioni. Tabella 4 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche politiche, 1995- 2023 (in %) 1995 1999 2003 2007 2011 2015 2019 2023 Partecipazione effettiva 42,2 43,3 45,2 48,3 48,5 48,5 45,1 46,7 Orientamento politico Sinistra (0-3) 48 49 53 57 57 59 56 59 Centro (4-6) 41 42 42 43 42 46 42 43 Destra (7-10) 59 53 61 60 60 55 49 55 Interesse per la politica Molto interessato/a 73 82 81 83 84 84 84 83 Abbastanza interessato/a 49 55 55 60 60 60 56 60 Poco interessato/a 25 24 24 25 24 25 22 25 Per nulla interessato/a 7 9 9 8 12 7 6 11 Partecipazione a votazioni popolari Da 0 a 3 su 10 9 6 7 8 7 8 7 5 Da 4 a 6 su 10 25 29 32 35 31 29 22 26 Da 7 a 10 su 10 67 72 72 77 74 72 66 69 6593 - 2970- 5438- 4104- 4265- 4644- 5999- 4376- N 7542 3254 5876 4380 4367 5601 6592 4981 Esempio di lettura: alle elezioni del 1995, il tasso di partecipazione delle persone dichiaratesi di sinistra è stato del 48%. Risultati ponderati. 2.2 Motivi della partecipazione e dell’astensione al voto Selects rileva anche i motivi soggettivi che spingono a partecipare oppure ad astenersi dal voto. A coloro che hanno partecipato alle elezioni abbiamo chiesto quale fosse il motivo principale della partecipazione, lasciandolo scegliere da una lista di cinque. La maggior parte ha dichiarato di votare perché vuole influenzare la politica (vedi grafico 2): il motivo più importante per quasi quattro partecipanti su dieci (38%). Il 20% circa degli interpellati e interpellate ha ammesso di recarsi alle urne in primo luogo per tradizione. Al terzo e quarto posto, vi è l’intenzione di sostenere una politica (15%) e un partito o una candidatura (15%). In fondo alla classifica si colloca l’interesse politico (10%). Nel grafico 2 i motivi della partecipazione sono rappresentati anche in funzione dello schie- ramento politico. Ciò che risalta è che la tradizione ha un peso maggiore tra elettori ed elettrici del centro e di destra (entrambi al 24%) rispetto a quelli di sinistra (14%); viceversa il sostegno a una determinata politica è di gran lunga più importante per chi sostiene la sinistra (23%) che per chi vota a destra (14%) e al centro (12%). Inoltre, la volontà di in- fluenzare la politica è un motivo molto più addotto tra l’elettorato di sinistra (40%) che non da quello di destra (35%). Per gli altri due motivi non si rilevano invece grandi differenze riconducibili agli schieramenti politici. 8 · Partecipazione alle elezioni Grafico 2 Motivo principale per la partecipazione, complessivamente e a seconda dello schieramento politico 0% 20% 40% 60% 80% 100% In totale 22 10 38 15 15 Sinistra 14 8 40 23 15 Centro 24 11 41 12 12 Destra 24 10 35 14 18 Per tradizione Per interesse politico Per influenzare la politica Per sostenere una politica Per sostenere un partito/una candidatura Esempio di lettura: il 22% di tutti gli intervistati e tutte le intervistate ha dichiarato di votare per tradizione. Questa motivazione è stata invece dal 14% dei/delle votanti di sinistra, dal 24% di chi ha votato centro e dal 24% di chi ha votato destra. Risultati ponderati. N: totale=3180; sinistra=763; centro=1114; destra=1114. Passiamo ora all’analisi dei risultati riguardanti l’astensione dal voto. In questo caso gli interpellati e le interpellate dovevano scegliere uno o più motivi tra i dieci dell’elenco. Nel grafico 3 sono rappresentate le ragioni dell’astensione in base alla frequenza con cui sono state selezionate: al primo posto si piazzano le persone che dichiarano di non votare per- ché conoscono poco i/le candidati/e (31%), seguite da chi indica di non interessarsi alla politica (30%). In terza posizione ci sono gli astenuti e astenute che ritengono le elezioni troppo complicate e che dichiarano che nessun partito o candidato/a li abbia veramente convinti (21%). Continuando con gli altri motivi dell’astensione, troviamo gli impedimenti e le difficoltà a decidersi (17% ciascuno) e il fatto che «Le elezioni non cambiano niente» (14%). A notevole distanza, viene motivata indicando che l’influenza è maggiore nelle vo- tazioni popolari rispetto alle elezioni (7%), che il voto non avrebbe alcuna influenza sulla composizione del Governo (4%) e che il partito o il/la candidato/a prescelto/a non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere (1%). Il 4% ha motivato spontaneamente la propria astensione affermando di non avere avuto tempo o di essersi dimenticato di votare. Partecipazione alle elezioni · 9 Grafico 3 Adesione a possibili motivi per l’astensione (in %) Esempio di lettura: il 31% degli astenuti e astenute ha indicato di non aver votato perché conosceva poco i/le candidati/e. Risultati ponderati. N=1699. 2.3 La partecipazione alle elezioni in alcuni Cantoni selezionati La quota di partecipazione è analizzata nel dettaglio per i Cantoni di Zurigo, Ginevra e Ticino. Quest’analisi dell’inchiesta post-elettorale Selects si basa su un ampliamento del campione, reso possibile dal sostegno finanziario dei Cantoni di Ginevra e Ticino nonché dalle dimen- sioni relativamente ampie del campione per il Cantone di Zurigo, tali da permettere questo tipo di analisi. In primo luogo, emerge che il tasso di partecipazione varia notevolmente da un Cantone all’altro. Il Cantone di Ginevra ha registrato l’affluenza più bassa: solo il 39,9% dell’elettorato ha partecipato al voto per il rinnovo del Consiglio nazionale. A Zurigo la quota (47,0%) era allineata alla media nazionale (46,7%), mentre nel Cantone Ticino è stata più alta (48,0%). La tabella 5 fornisce una panoramica della partecipazione nei tre Cantoni in base a diverse caratteristiche sociali. Così come accade a livello nazionale, anche nei Cantoni di Zurigo, Ginevra e Ticino gli uomini partecipano più spesso alle elezioni rispetto alle donne. Il divario maggiore si è registrato nel Cantone di Zurigo, quello minore nel Cantone di Ginevra. I risultati per altri aspetti socio-demografici convergono: in tutti e tre i Cantoni, la quota di partecipazione è più alta con l’aumentare dell’età, del livello di formazione e del reddito. Per quanto concerne lo stato civile si delinea una partecipazione più elevata delle persone coniugate rispetto a quelle celibi/nubili. 10 · Partecipazione alle elezioni Tabella 5 Partecipazione alle elezioni secondo alcune caratteristiche sociali nei Can- toni di Zurigo, Ginevra e Ticino (in %) Zurigo Ginevra Ticino Partecipazione cantonale effettiva 47,0 39,9 48,0 Sesso Uomini 50 41 50 Donne 44 38 46 Fasce d’età 18-24 29* 21 31 25-34 38 22 41 35-44 36 34 46 45-54 43 44 46 55-64 49 48 57 65-74 81 57 56 75+ 56 64 51 Livello di formazione Scuola dell’obbligo, 30* 26* 34 formazione empirica Secondario II 36 35 48 Terziario 58 47 53 Reddito (equivalente) dell’economia domestica** 1° quintile 34 24 37 2° quintile 43 35 45 3° quintile 56 53 57 4° quintile 54 47 51 5° quintile 49 49 54 Stato civile Coniugato/a 55 48 55 Celibe/nubile 36 30 44 Divorziato/a, separato/a 38 38 31 Vedovo/a* 59 60 41 525- 612- 594- N 545 661 660 Esempio di lettura: nel cantone di Zurigo hanno partecipato il 50% degli uomini e il 44% delle donne. * A causa del numero esiguo di casi (N

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