Soggetti Giuridici PDF
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Università di Bologna
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Questo documento descrive i soggetti giuridici, in particolare le persone fisiche e giuridiche nel contesto del diritto. Sono inclusi esempi di diverse forme di soggetti, come le associazioni e le fondazioni, con i relativi elementi di responsabilità. Fornisce una panoramica dei concetti fondamentali del diritto italiano.
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I SOGGETTI GIURIDICI DI CUI SI OCCUPA IL DIRITTO CAP. 5 SOGGETTI GIURIDICI - PERSONE FISICHE Sono tutti gli esseri umani nati vivi. Hanno: Hanno capacità giuridica: cioè è l'idoneità delle persone ad avere diritti e obblighi - Diritti: tutte le cose che, se voglio, posso fare perché la l...
I SOGGETTI GIURIDICI DI CUI SI OCCUPA IL DIRITTO CAP. 5 SOGGETTI GIURIDICI - PERSONE FISICHE Sono tutti gli esseri umani nati vivi. Hanno: Hanno capacità giuridica: cioè è l'idoneità delle persone ad avere diritti e obblighi - Diritti: tutte le cose che, se voglio, posso fare perché la legge me lo permette - Doveri: tutte le cose che sono obbligato a fare Hanno capacità di agire: è la capacità di una persona di compiere atti giuridici cioè regolati da norme giuridiche - Quando si acquista: quando si diventa maggiorenni o quando si diventa minorenni emancipati (quelli che si sposano a 16 anni) - Quando si perde: - Per interdizione: gli interdetti perdono completamente la capacità di agire sono quelli con gravi malattie mentali o i reclusi in prigione per più di 6 anni - Per inabilità: gli inabiliti perdono parzialmente la capacità di agire, possono quindi svolgere alcuni atti di ordinaria amministrazione come votare, sposarsi, fare testamento, ma non quelli di straordinaria amministrazione come vendere o comprare casa macchina, firmare contratti, sono quelli che hanno malattie mentali non gravi, i tossicodipendenti e gli alcolisti SOGGETTI GIURIDICI - PERSONE GIURIDICHE sono gruppi di persone e beni che si mettono insieme per raggiungere uno scopo comune (associazioni, società, fondazioni). Ho bisogno di dargli una responsabilità giuridica, una personalità. Questi soggetti godono di tutti i diritti di natura commerciale, ma non hanno il diritto di voto, di avere figli... commercialmente e civilmente fanno contratti, assumono come se fossero una persona umana. Le relazioni economico-sociali le fanno loro come società e non come individui. La responsabilità penale è di una persona fisica. SOGGETTI GIURIDICI Ogni essere umano è punto di riferimento di diritto e doveri, ma non è sempre stato così. Es: gli schiavi non avevano diritti. Tutte le persone fisiche hanno diritti e doveri. Dalla nascita possediamo una capacità giuridica. Avere capacità giuridica significa essere potenzialmente i destinatari di diritti e di doveri. Al compimento di 18 anni la capacità giuridica diventa capacità di agire, non solo di essere un punto di riferimento di diritti e doveri ma di poterne disporne. La prima forma è l'associazione = gruppo di persone che insieme perseguono la stessa finalità. Non deve essere vietata dalla legge, altrimenti è di stampo criminale. Nelle associazioni ciò che conta è l'elemento personale, le persone che ne fanno parte. L'altro modello organizzativo si chiama fondazione o istituzione e il suo tratto caratteristico è il patrimonio. Le fondazioni o istituzioni sono patrimoni destinati a un certo fine. Da questi due modelli si evolvono tutti gli altri: le cooperative, i comitati, gli ordini. IL POPOLO E LA SOVRANITÀ POPOLARE Il popolo come: - Fonte del potere - Destinatario del potere La caratteristica principale del popolo è che vota per farsi rappresentare da qualcuno. Dobbiamo immaginare la democrazia come un circolo. Nella prima fase noi legittimiamo l'autorità attraverso il voto, che poi dà vita ad un governo. Popolo come fonte del potere che delega facendosi rappresentare. Però, una volta che abbiamo eletto i parlamentari che hanno scelto un governo, l'autorità decide. Nella seconda fase noi siamo soggetti al potere. Gli diamo vita, ma poi siamo gli stessi soggetti che ne subiscono le decisioni. IL POPOLO E LA SOVRANITÀ POPOLARE - ART.49 Art. 49 della costituzione dice che i cittadini possono associarsi a partiti in una struttura democratica. Questo diritto implica il diritto di non iscriversi a un partito. La costituzione prevede che ci organizziamo in associazioni. Il diritto ad associarsi in partiti: - Concorso tra partiti - Metodo democratico - Determinazione alla politica nazionale I partiti non sono sempre esistiti. C'erano forme di rappresentanza elitarie. Quando le società si sono formate in tante classi e si sono moltiplicati gli interessi. Ognuno di noi ha delle microposizioni. I partiti tradizionali (democrazia cristiana, socialista e comunista, msi). La gente andava di più a votare perché i partiti erano in grado di attirare le persone con posizioni diverse. Quei partiti mettevano davanti a tutto una serie di valori. Poi su quella scala di valori costruivano un governo e poi giorno per giorno si deve mediare. Il ruolo dei partiti era di semplificare la società. Oggi identifichiamo i partiti con dei profili sociali, piuttosto che con dei sistemi di valori. Non è chiaro il sistema di valori. IL POPOLO E LA SOVRANITÀ POPOLARE - ART.49 Il diritto di prendere decisioni collettive: - Referendum - Iniziativa legislativa popolare Si chiamano istituti di democrazia diretta, in cui non mi faccio rappresentare ma dico direttamente la mia. Il referendum è solo abrogativo, con il referendum possiamo solo abrogare, cancellare una legge e non proporre o aggiungere. Si forma un comitato propositivo del referendum che deve raccogliere 500.000 firme. Raccolte le firme le presenta per un primo controllo formale alla corte di cassazione, per contarle, verificare che non ci siamo doppi o nomi inesistenti. Se le firme sono sufficienti c'è un secondo controllo del merito (nella sostanza, nel contenuto= se il quesito è chiaro, se cancellandola si viene a creare una situazione caotica) da parte della corte costituzionale. Se si passa anche questo controllo si va a votare: perché il voto sia valido devono andare a votare almeno il 50% + 1 (basta un quarto dell'elettorato) degli elettori. In quel caso poi si vanno a contare i voti. Negli ultimi anni non è mai stato raggiunto il quorum in Italia. L'altro modo di democrazia diretta è la possibilità di scrivere una proposta di legge. Bastano 50.000 firme per farle arrivare in parlamento. Poi va in discussione alla camera e al senato. Le camere in Italia non le hanno mai fatte passare. BICAMERALISMO Il nostro sistema è a bicameralismo perfetto (=le due camere hanno gli stessi poteri, sia nella legittimazione che in ciò che possono fare). In molti paesi, invece, non è così. - Camera dei deputati (chi vota ha 18, chi viene eletto 25) (400) - Senato della repubblica (chi vota ha 18 anni, chi viene eletto ne ha 40) (200 + senatori a vita) Negli stati uniti sono solo 100, sono 2 per ogni stato. Nel senato c'è la rappresentanza degli stati federali. Stessa cosa avviene in Germania. Di solito il senato ha una rappresentanza diversa da noi. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLE CAMERE - Ogni camera ha la sua presidenza, ossia un soggetto che presiede i lavori, li organizza, convoca le sedute. C'è un presidente e ufficio di presidenza. Il presidente del senato è la seconda carica dello stato, è il vicepresidente della repubblica - Le giunte - Commissioni parlamentari. Si strutturavano i lavori in commissioni. C'è una commissione per ogni ministero. Su tutti i temi fondamentali c'è una commissione interna dei parlamentari. Ogni commissione è composta rispettando le proporzioni dell'assemblea, si ricreano i rapporti di forza in piccolo. Nelle commissioni si decentra il lavoro dell'assemblea PROCESSO LEGISLATIVO - INIZIATIVA qualcuno prende l'iniziativa di presentare un disegno/progetto di legge. In Italia possono proporre una legge a ogni parlamentare, il governo, i consigli regionali, al CNEL (comitato nazionale economia e lavoro), il popolo. Il disegno di legge viene presentato al presidente di una delle due camere che decide il calendario (il calendario viene deciso in pari voto da tutte le politiche, tutti hanno lo stesso peso). Poi la presidenza della camera assegna il disegno di legge a una delle commissioni. La commissione può lavorare in tre modi, tre diverse modalità di intervento: La più comune e normale si dice "sede referente": lavora per riferire alla camera del disegno di legge e per dire se è o non è da approvare. Il suo scopo è analizzarlo e poi riferire. Riferisco alla camera e poi la camera fa due votazioni: 1. vota la legge articolo per articolo ---> in questo modo possono proporre delle modifiche, ovvero degli emendamenti (quando l'opposizione vuole opporsi ad un disegno di legge e aumentare i tempi propongono diversi emendamenti proprio perché vanno discussi), 2. il secondo voto è sul disegno nella sua totalità per com'è stato cambiato dagli emendamenti. Questo è il percorso standard. Per accelerare i tempi il presidente può dire alla commissione di lavorare in "sede redigente". In sede redigente la commissione discute, ovvero fa l'istruttoria, e fanno il primo voto articolo per articolo. Così quando si va alle camere si vota direttamente il disegno di legge nel suo complesso PROCESSO LEGISLATIVO - SEDE LIBERANTE In commissione si fanno tutte e due le votazioni, sia articolo per articolo che quella totale. Quest'ultima soluzione priva tutti di un potere fondamentale del parlamentare, ovvero di dire la propria opinione. Quest'ultima possibilità è rara e malvista. Non è possibile in maniera fiscale, penale, di trattati internazionali, elettorale. Le leggi che vengono fuori in questo modo vengono chiamate "leggine" PROCESSO LEGISLATIVO Il senato fa la stessa cosa. Il testo che ha approvato la camera può essere approvato, bocciato o cambiato dal senato. Se viene cambiato ritorna alla camera perché le due camere devono approvare lo stesso testo. ---> "navetta": altro modo per aumentare i tempi. Quando si può, però, c'è un dialogo tra le due camere. Il presidente della repubblica poi promulga la legge. Gli viene consegnata e i suoi uffici gli danno un'occhiata, vedono se ci sono problemi di incompatibilità costituzionale. Se non ci sono problemi promulga. Se ci sono problemi rimanda la legge alle camere, fa delle osservazioni. (es: il presidente Ciampi non promulgò la legge sulla televisione) A questo punto le camere accettano le osservazioni del presidente della repubblica, si cambia la legge e la rimandano a lui. Oppure possono ignorare le sue osservazioni e riapprovano il testo alla maggioranza e il presidente della repubblica deve approvarla. PROCESSO LEGISLATIVO - PUBBLICAZIONE Il testo va in gazzetta ufficiale e dopo 15 giorni dalla pubblicazione entra in vigore. Questi 15 giorni di vacazio legis servono perché tutti noi prendiamo conoscenza della legge. La vacazio legis servono per garantire un principio fondamentale degli ordinamenti giuridici: l'ignoranza della legge non scusa. Si deve dare per scontato che chiunque conosce quella legge. La corte costituzionale dice che informarsi nel sistema di regole è parte di quel dovere di solidarietà sociale che è previsto in costituzione (articolo 2). PROCESSO LEGISLATIVO - COSTITUZIONE Per rivedere la costituzione vota la camera e poi il senato. Passano tre mesi e vota di nuovo la camera e poi vota di nuovo il senato. Questo succede perché tante cose succedono tra le forze politiche in tre mesi. Al primo giro basta il 50% +1. Al secondo giro occorrono i 2/3 delle camere per essere approvata. In questo caso si va davanti al presidente della repubblica che poi promulga. Se al secondo giro passa e poi bocciano non si fa nulla. Se invece non si arriva ai 2/3 ma al 50% + 1 (maggioranza assoluta) si va al referendum e vota il popolo. Il referendum a questo giro è diverso perché è confermativo. Si contano solo i voti di chi è andato a votare, non c'è lo stesso discorso del referendum abrogativo. Quindi la costituzione si può cambiare in questo modo. La costituzione stessa però dice che non si può cambiare la forma repubblicana, non si può tornare alla monarchia. Un altro limite messo dalla corte costituzionale è che non si possono cambiare i 12 principi fondamentali PROCESSO LEGISLATIVO - COSTITUZIONE Dunque, le diverse fasi sono: Istruttoria Discussione e approvazione Promulgazione Pubblicazione I procedimenti abbreviati e speciali Il procedimento di riforma costituzionale In democrazia c'è un procedimento visibile e monitorabile. Si procedimentalizza tutto per rendere visibile come si raggiungono le decisioni. I GRUPPI PARLAMENTARI All'interno del parlamento i gruppi parlamentari sono diversi dalle commissioni. I gruppi parlamentari sono gli eletti nelle liste di quel partito nelle ultime elezioni. Il gruppo parlamentare è una rappresentanza di tutti i parlamentari eletti sotto un certo partito nella camera o al senato. I presidenti dei gruppi parlamentari servono per fare il calendario dei lavori. I gruppi parlamentari servono a disciplinare il lavoro per blocchi politici della camera e del senato, danno importanza e disciplina agli eletti di quel partito. Ogni parlamentare rappresenta in coscienza la nazione. L'INVIOLABILITÀ DEL PARLAMENTARE L'inviolabilità del parlamentare: Se la magistratura scopre che il parlamentare è un corrotto non lo si può processare, ma i membri dell'aula a cui lui appartiene devono votare se processarlo o meno. Ogni camera ha un regolamento interno che disciplina tante cose, tra cui i casi in cui si può votare segretamente o no. Quando bisogna votare per una persona il voto è segreto per rispetto. I regolamenti della camera e del senato sono l'espressione più intima dei nostri rappresentanti, si chiamano interna coteris e sono inattaccabili anche dai rappresentanti delle commissioni. Su queste commissioni, che sono permanenti e ordinarie, si affiancano anche altre commissioni (permanenti/temporanee/miste). Quelle ordinarie sono sempre lì. Tra le permanenti ci sono delle commissioni di garanzia: la commissione di garanzia sul sistema radiotelevisivo pubblico (sulla rai), il compasir (la commissione di vigilanza sui servizi segreti) e sono sempre presiedute dall'opposizione. Sono bicamerali, quindi composte da membri di entrambe le camere. INSINDACABILITÀ DEL PARLAMENTARE nessuno dei parlamentari può essere perseguito per i voti e le opinioni espresse durante la loro attività parlamentare. Questa regola dà la prova che ognuno che viene eletto agisce secondo la propria coscienza e per questo deve esser lasciato libero di dire ciò che vuole, non si può costringere le opinioni e i voti. Status di parlamentare: - Insindacabilità - inviolabilità