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Questi appunti di psicologia generale coprono i fattori storici e epistemologici nello sviluppo della psicologia e dei suoi modelli teorici, includendo temi come lo strutturalismo, il funzionalismo, la Gestalt e la psicoanalisi. Vengono analizzate le basi neurobiologiche del comportamento, i neuroni, le sinapsi e i neurotrasmettitori. Infine, vengono trattati i metodi di ricerca utilizzati in psicologia.
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PSICOLOGIA GENERALE CAPITOLO 1: Fattori Storici ed Epistemologici nell’evoluzione della Psicologia e dei suoi Modelli Teorici Le Radici della Psicologia La psicologia è: 1. Lo studio della RELAZIONE MENTE-CORPO sul piano naturalistico 2. Lo studio dell’unità CERVEL...
PSICOLOGIA GENERALE CAPITOLO 1: Fattori Storici ed Epistemologici nell’evoluzione della Psicologia e dei suoi Modelli Teorici Le Radici della Psicologia La psicologia è: 1. Lo studio della RELAZIONE MENTE-CORPO sul piano naturalistico 2. Lo studio dell’unità CERVELLO-MENTE e delle sue interazioni con l’ambiente Inoltre è lo studio scienti co del COMPORTAMENTO e dei PROCESSI MENTALI dell’uomo nel rapporto con l’ambiente mentre ne fa ESPERIENZA, vi AGISCE e lo RAPPRESENTA. La FILOSOFIA è lo studio della mente sul piano loso co. La NEUROFISIOLOGIA è lo studio del cervello sul piano siologico. Tappe storiche della Psicologia 1. Wundt e lo Strutturalismo - NASCITA formale della psicologia nel 1879 a Lipsia con il “Laboratorio di Psicologia Fisiologica” - Si basa sullo STRUTTURALISMO: studio della percezione, coscienza, pensiero, emozioni, dove I FATTI PSICHICI SONO LA SOMMA DI ELEMENTI SEMPLICI - Studio dell’ESPERIENZA DIRETTA (“contenuto di coscienza”) - METODO INTROSPETTIVO per comprendere come si combinano le sensazioni di base per produrre la PERCEZIONE DEL MONDO: STIMOLO ===> PERSONA ===> DESCRIZIONI delle SENSAZIONI e REAZIONI - Critiche: - APPROCCIO ELEMENTARISTA - INTROSPEZIONE INADEGUATA - CONTENUTI DI COSCIENZA = IN PRESENZA O ASSENZA DI INTROSPEZIONE 2. James e il Funzionalismo - Fondazione nel 1875 con il corso “The Relations between Psychology and Physiology” - Si sviluppa dalle TEORIE EVOLUZIONISTE DI DARWIN - Le attività PSICHICHE si evolvono per selezione naturale - Studio dei CAMBIAMENTI DI COSCIENZA E IL SUO ADATTAMENTO - EVOLUZIONE DEI PROCESSI MENTALI in base all’adattamento - RICOSTRUIRE EVOLUZIONE COMPORTAMENTI - Interesse per i PROCESSI MENTALI E CORPOREI (come i processi corporei in uenzano la mente -> Teoria di James Lange delle emozioni) fl fi fi fi fi - Flusso dinamico non scomponibile di STREAM OF CONSCIOUSNESS 3. Wertheimer e la Gestalt - PRECURSORI: - Brentano con “Psicologia dell’atto” (1874) = DISTINZIONE TRA REALTÁ FISICA E FENOMENICA - Von Ehrenfels (1890) = concetto di QUALITÀ GESTALTICA per indicare le CONFIGURAZIONI PERCETTIVE che rimangono INVARIATE AL VARIARE DEGLI ELEMENTI che lo pongono (ex. melodia di un brano) - la GESTALT studia L’UNITÀ DELLA PERCEZIONE e le regole fenomeniche - COME SI GIUDICANO I SINGOLI ELEMENTI VISTO NELL’UNITÁ - GESTALTEN = TOTALITÀ PERCETTIVE DALL’INTERO ALLE PARTI. Tutto > parti. CONTRIBUTI DELLA GESTALT ALLA COMPRENSIONE DELLA PERCEZIONE 1. Apprendimento per INSIGHT (Kohler) = improvvisa e unitaria INTUIZIONE 2. TEORIA DI CAMPO (Kurt Lewin) = INTERAZIONI viste come nella sica 3. METODO FENOMENOLOGICO SPERIMENTALE = controllo delle componenti del FENOMENO e della REALTÀ FISICA 4. Freud e la Psicoanalisi - Nel 1900 si sviluppa la psicoanalisi come metodo di terapia per tutti i fenomeni psichici che risiedono AL DI FUORI DELLA COSCIENZA. Nasce per curare i disturbi mentali. - PRINCIPIO DI PIACERE PRINCIPIO DI REALTÀ - PULSIONE SESSUALE PULSIONE DI AUTOCONSERVAZIONE - PRINCIPIO DI VITA PRINCIPIO DI MORTE 5. Watson e il Comportamentismo - ENFASI DA MECCANISMI INTERNI A FATTORI COMPORTAMENTALI OSSERVABILI - “Psychology as the Behaviourist views it” (1913) = COMPORTAMENTO OSSERVABILE INTERSOGGETTIVAMENTE - STIMOLO dall’ESTERNO (X) ==> ORGANISMO ==> RISPOSTA (Y) - Limitandosi allo studio del comportamento osservabile la psicologia può considerarsi una branca sperimentale OGGETTIVA 6. Neisser e il Cognitivismo - Nel 1967 pubblica “Cognitive Psychology” come precursore la cibernetica, informatica e lingue - Si stabilisce la MENTE COME ELABORATORE DI INFORMAZIONI simile ai computer - HUMAN INFO PROCESSING (HIP) è la prima corrente incentrata su questa analogia - Riprodurre tramite computer le operazioni mentali di un compito umano - VANTAGGI: ipotesi de nite, studia i processi mentali interni, possibilità di manipolare - IMPOSTAZIONE ECOLOGICA = la MENTE riconosce le INFORMAZIONI dall’ambiente SENZA BISOGNO DI RIELABORAZIONE UOMO adattamento & plasticità della psiche MONDO fi fi - APPROCCI INTERDISCIPLINARI per stabilire come la mente codi ca le conoscenze tramite la STRUTTURA ASTRATTA DELLA COGNIZIONE Il MODULARISMO è il comportamento determinato da una struttura mentale di INPUT che interagiscono, ma lavorando in autonomia (ogni modulo corrisponde una base cerebrale). Il CONNESSIONISMO vede l’architettura mentale come una rete di unità di elaborazione collegate dalle RETI NEURALI, nessi che eccitano o inibiscono i nodi e modi cano le risposte delle varie unità. 7. Interazionismo Approccio che si focalizza su come il SOGGETTO INTERAGISCE COL MONDO: I. INTERAZIONISMO SIMBOLICO = de nisce il “SÈ” come composto da IO, la parte più INDIVIDUALE + ME, i modi in cui gli altri ti vedono II. Con la PROSPETTIVA RELAZIONALE si considera il soggetto nelle relazioni in cui è inserito e lo de niscono III. INTERAZIONISMO CULTURALE è quando il pensiero e le capacità mentali si descrivono nella loro DIMENSIONE NARRATIVA e INTER-SOGGETTIVAMENTE La Ricerca in Psicologia Si utilizza il METODO SCIENTIFICO per incrementare la conoscenza e la comprensione del comportamento. Per prima cosa IDENTIFICA LA DOMANDA per una ricerca nalizzata a supportare o confutare una spiegazione, che si divide in: 1. Teorie = spiegazioni e predizioni 2. Ipotesi = predizioni formulate in modo da essere testate, aiutano a testare le Teorie OPERAZIONALIZZAZIONE: riformulazione di un’ipotesi in procedure speci che e veri cabili RASSEGNA DELLA LETTERATURA: si usa l’osservazione per esaminare i dati e testare un’ipotesi OSSERVAZIONE: il ricercatore osserva dei comportamenti senza apportarne modi che SONDAGGIO: si sceglie un campione di persone a cui viene fatta una serie di domande STUDIO DI CASI: esame approfondito di un individuo o piccolo gruppo con un set di domande CORRELAZIONE: relazione tra due variabili con un COEFFICENTE da -1 a +1, che non dicono nulla sulla causa-e etto, ma forniscono la MISURA DI FORZA ESPERIMENTO: permette la DIMOSTRAZIONE CAUSA-EFFETTO per determinare un cambiamento di una variabile e osservarne gli e etti. - Si presentano due gruppi, un GRUPPO SPERIMENTALE (con trattamento) e un GRUPPO SPERIMENTALE. - La variabile INDIPENDENTE (x) è manipolata dallo sperimentatore ed è INDIPENDENTE DALLE AZIONI DI CHI PRENDE PARTE. - La variabile DIPENDENTE (y) ci si aspetta cambi come RISULTATO DEI CAMBIAMENTI OPERATI e DIPENDE DALLE AZIONI DEI PARTECIPANTI. fi fi fi ff fi ff fi fi fi fi Nello STUDIO SINGOLO CIECO uno dei gruppi di partecipanti NON conosce il gruppo al quale appartiene, mentre il ricercatore sì. Nello STUDIO DOPPIO CIECO sia gli sperimentatori che i partecipanti NON conoscono il tipo di trattamento assegnato. LIMITI DEL METODO SPERIMENTALE - Di coltà di MANIPOLARE LA VARIABILE INDIPENDENTE per arrivare a conclusioni di tipo CAUSA-EFFETTO - QUESTIONE ETICA ffi CAPITOLO 2: Basi Neurobiologiche in Psicologia I NEURONI (più di 1000 miliardi): - Sono saldati tra loro dalle CELLULE GLIALI che hanno funzioni nutritive e protettive - Hanno la capacità di TRASMETTERE INFORMAZIONI con le altre cellule - TRASPORTANO MESSAGGI DI NATURA ELETTRICA - SPARA (trasmette un impulso elettrico) con la LEGGE DEL TUTTO O NIENTE, ovvero viene ATTIVATO i DISATTIVATO in base a una FREQUENZA POTENZIALE ( no 1000 volte al secondo) - Velocità: da 3km/h a più di 360km/h Le SINAPSI sono lo spazio tra 2 neuroni in cui l’ASSONE (prolungamento) di un neurone trasmittente comunica con i DENTRITI (diramazioni) del neurone ricevente, usando messaggi CHIMICI. I NEUROTRASMETTITORI sono sostante chimiche che trasportano messaggi attraverso le SINAPSI a un DENTRITE di un neurone ricevente. Alcuni neurotrasmettitori sono l’ACETILCOLINA, il GLUTAMMATO, la DOPOAMINA, la SEROTONINA. I neuroni inviano impulsi elettrici lungo gli assoni, che alle loro estremità entrano in contatto con altre cellule attraverso strutture speci che chiamate sinapsi; quindi i segnali elettrici inducono la secrezione di neurotrasmettitori che interagiscono con la membrana dei neuroni vicini evocando risposte di tipo ECCITATORIO o INIBITORIO ( usso di energia elettrochimica). Il Pro lo di Eccitazione Neurale è l’insieme dei neuroni che risultano eccitati contemporaneamente, creando un pattern di attivazione. I collegamenti neurali non sono statici, il cervello cambia continuamente le sue connessioni sinaptiche in risposta alle esperienze. SISTEMA NERVOSO: costituito dal CERVELLO e dai NEURONI 1. CENTRALE => fa parte il CERVELLO (responsabile del movimento) e il MIDOLLO (trasmette i messaggi cervello-corpo) 2. PERIFERICO => fatto di ASSONI e DENTRITI ≠ midollo. Costituito da: Sistema SENSORIALE = due tipi di neuroni, uno che riceve informazioni e l’altro che le trasporta no al cervello Sistema MOTORIO: SOMATICO [VOLONTARIO]: controllo dei movimenti volontari e della comunicazione di informazione da e per gli organi di senso ‣ SISTEMA NERVOSO AUTONOMO [INVOLONTARIO] detto SNA: ‣ Sistema SIMPATICO = prepara l’organismo all’ATTIVITÀ o all’EMERGENZA (+ energia) ‣ Sistema PARASIMPATICO = produce RILASSAMENTO (- energia) fi fi fi fl fi SISTEMA ENDOCRINO: È la rete di comunicazione chimica invia messaggi a tutto il corpo tramite il SANGUE. - secerne ORMONI, sostanze CHIMICHE che circolano attraverso il sangue e hanno e etto sul FUNZIONAMENTO o sulla CRESCITA delle altre parti del corpo - In uenza il SISTEMA NERVOSO - Importante per la GHIANDOLA PITUITARIA o IPOFISI che controlla il funzionamento di altre ghiandole Organizzazione gerarchica del sistema nervoso secondo il corso dell’evoluzione CERVELLO: - CORTECCIA CEREBRALE, formata dalla NEOCORTECCIA e dal NEOENCEFALO: - Area MOTORIA -> movimenti volontari - Area SENSORIALE -> sensazioni corporee - Area di ASSOCIAZIONE -> sito dei processi mentali come pensiero, parola, memoria SISTEMA LIMBICO: - Struttura intermedia che processa le EMOZIONI - Gioca un ruolo importante per l’APPRENDIMENTO e la MEMORIA - PONTE che congiunge le due metà del CERVELLETTO e agisce come trasmettitore di funzioni MOTORIE NUCLEO CENTRALE: - MIDOLLO -> controlla la RESPIRAZIONE e il BATTITO - PONTE che congiunge le due metà del CERVELLETTO e agisce come trasmettitore di funzioni MOTORIE - Il CERVELLETTO controlla il MOVIMENTO e l’EQUILIBRIO + informazioni SENSORIALI - La FORMAZIONE RETICOLARE è composta da un gruppo di CELLULE che possono attivare parti del cervello - Il TALAMO integra le informazioni dei SENSI provenienti dalla CORTECCIA - L’IPOTALAMO è coinvolto nell’OMEOSTASI = equilibrio interno e sopravvivenza TECNICHE DI SCANSIONE PER LO STUDIO DI FUNZIONI CEREBRALI Elettrocardiogramma (EEG), tomogra a computerizzata (TC), risonanza magnetica (RM), tomogra a a emissione di positroni (PET), stimolazione magnetica transcranxica (TMS). ff fl fi fi CAPITOLO 3: La Psicologia alla luce del paradigma della Mente Incarnata e Relazionale Embodied Cognition (= mente incarnata) A onda le sue radici nell’opera di Varela, Thomson & Rosch Lo scopo di questo modello serve per comprendere il vincolo che lega il CORPO DEL SOGGETTO CON IL CORPO DEL MONDO Si attribuisce un’importanza centrale al corpo e così facendo si PROMUOVE LA CONCETTUALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA COME “AZIONE INCARNATA”: ➡ Il modello impone di considerare le FACOLTÀ CONOSCITIVE ed ELABORATIVE come INCARNATE IN MECCANISMI CORPOREI che ne modellano l’interazione con l’ambiente. INTERPRETAZIONI DELL’EMBODIMENT (dominio sensoriale e motorio) 1. ANATOMICA: le parti del corpo giocano un ruolo casuale nella cognizione in virtù delle loro caratteristiche anatomiche 2. AZIONI E POSTURA: sia la postura che la conformazione facciale in uenzano i processi cognitivi (In uenza causale) 3. RAPPRESENTAZIONI MENTALI IN FORMATO CORPOREO: le rappresentazioni mentali il cui contenuto riguarda il corpo giocano un ruolo causale per la cognizione (teoria rappresentazionalista) SISTEMA SENSORIMOTORIO I processi cognitivi sono radicati nell’esperienza corporea, quindi nel sistema somatosensoriale. É formato da due circuiti: CIRCUITI SENSORIALI AFFERENTI (vie ascendenti) Sono gli INPUT SENSORIALI provenienti dai GRANDI RECETTORI o PICCOLI (ex, muscolatura) che arrivano al cervello tramite il midollo: I. TRATTO DORSALE SPINOTALAMICO => INTEROCEZIONE (= percezione dello stato corporeo interno) & PROPRIOCEZIONE (= consapevolezza corporea della posizione spaziale) II. TRATTO VENTRALE SPINOTALAMICO => dolore e temperatura CIRCUITI MOTORI EFFERENTI (vie discendenti) Sono gli OUTPUT MOTORI che vengono rinviati ai circuiti sensorimotori periferici: I. TRATTO VENTROMEDIALE => equilibrio, postura, controllo della testa, movimento degli occhi, muscoli degli arti inferiori & tronco II. TRATTO DORSOLATERALE => movimenti degli arti superiori e delle estremità ff fl fl Le 3 divisioni della Mente Incarnata GROUNDED COGNITION Per capire la COGNIZIONE è necessario focalizzare l’attenzione sulle SIMULAZIONI MENTALI e sull’AZIONE SITUATA. La prima implica la RIATTIVAZIONE DI STATI PERCETTIVI, MOTORI E INTROSPETTIVI acquisiti durante l’esperienza: il possesso del concetto di qualcosa corrisponde alla capacità di simulare qualcosa. Esistono diversi meccanismi di simulazione e la maggior parte si attivano inconsciamente, altri volontariamente (ex. immagine mentale). Questa capacità generativa preserva connessioni con il sistema sensorimotorico. SITUATED COGNITION Si sviluppa dalla PSICOLOGIA ECOLOGICA di Gibson (nell’ambiente si trovano informazioni utili che l’individuo è in grado di percepire direttamente). Per CONOSCENZA si intende la capacità che viene attivata tramite una SEQUENZA DI COORDINAZIONI SENSO-MOTORIE sulla base di un feedback esterno continuo. Si ha il modello della “mente-estesa” in cui la MENTE SI AMPLIA E DILATA OLTRE IL CORPO quando l’organismo è connesso ad un'entità esterna DANDO VITA A UN SINGOLO SISTEMA (ex. andare sui pattini). L’estensione della mente riguarda anche oggetti sociali e culturali, ovvero un’in uenza BILATERALE tra mente & mondo socioculturale. ENACTED COGNITION L’individuo percepisce la realtà con l’ATTIVITÀ CORPOREA e gli oggetti sono elementi che hanno qualità sica per l’interazione corporea (come l’AFFORDANCE). Il primo modo con cui l’individuo attribuisce signi cato agli oggetti e all’ambiente è l’AFFETTIVITÁ. Questa attività percettiva è un’attività esplorativa mediata dal sensorimotorio, dal know-how e dalle abilità determinate dall’esperienza. Secondo l'approccio enattivo, la MENTE UMANA è INCARNATA nell'intero organismo ed è situata nel mondo, e dunque NON È RIDUCIBILE A STRUTTURE MENTALI: 1. Gli esseri viventi sono organismi autonomi e in grado di determinare domini cognitivi. 2. Il sistema nervoso è un sistema autonomo che genera delle attività. 3. La COGNIZIONE consiste nell’esercizio di abilità pratiche che si strutturano nel corso di AZIONI SITUATE e INCORPORATE, che interagiscono con l’ambiente. 4. Il MONDO è la struttura che emerge dagli ACCOPPIAMENTI ADATTIVI che l’organismo crea con l’ambiente. 5. L’ESPERIENZA cosciente ha un ruolo centrale per la comprensione del funzionamento della mente. L’EMBODIMENT di matrice PERCETTIVA è collegato alla fenomenologia, è prima della percezione e supera il dualismo mente-corpo ponendo al centro il corpo vivo dell’esperienza. fi fl fi L’EMBODIMENT di matrice MOTORIA riprende Gibson e l’enattivismo, e mette enfasi sull’aspetto motorio. I concetti sono le istruzioni utili per interagire con gli oggetti (atto mentale nalizzato per l’azione). Modelli Teorici usati per spiegare i Processi Mentali diretti al Mondo Interno TEORIE EMBODIED SULLE EMOZIONI: - Le esperienze emotive si formano con le espressioni - Le emozioni sono VALUTAZIONI INCARNATE = stati corporei che rappresentano eventi ambientali - Interocezione e teorie di James-Lange, neuroscenze a ettive… - Meccanismo dei NEURONI SPECCHIO nell’empatia “Sé corporeo”: concetto al limite tra neuroscienze e fenomenologia che è un - SENSO PRERIFLESSIVO di possedere un corpo - ESPERIENZA COSCIENTE di un sé come un corpo che agisce - OMEOSTASI e CONFINE SPAZIALE rispetto all’ambiente - Corpo esteso 1. Sentimento di essere un’entità OLISTICA E DISTINTA con una posizione nello spazio- tempo (intersezione e propriocezione) 2. SÈ PRIMITIVO, AUTOEVIDENTE E NON ESPRIMIBILE IN TERMINI INTROSPETTIVI 3. Senso di immediatezza della PRESENZA, ma che può essere indagata ri ettendo Modelli Teorici usati per spiegare i Processi Mentali diretti al Mondo Esterno 1. MODELLO MODALE dove il materiale percettivo raccolto dai sistemi sensoriali durante l’esperienza NON viene tradotto in immagini, bensì catturato dai sistemi di MEMORIA. Ha un carattere DINAMICO nei concetti immagazzinati nella memoria a lungo termine. 2. MICRO-AFFORDANCE dove le associazioni VISIVO-MOTORIE si saldano nei circuiti neurali. L’osservazione degli oggetti attiva interesse verso delle speci che componenti motorie, da qui “micro”. L’ATTIVAZIONE delle a ordance dipende da delle VARIABILI (tipo noi compito, localizzazione spaziale, funzione, contesto sociale…) e vengono studiate in relazione al LINGUAGGIO. I NEURONI SPECCHIO E CANONICI hanno la caratteristica della BIMODALITÀ, quindi vengono reclutati sia durante l’ATTO MOTORIO che durante l’OSSERVAZIONE degli stessi. L’attivazione dipende dal contesto. fi ff ff fi fl 1. MENTE INCARNATA E RELAZIONALE La visione integrata della mente riguarda: - PROCESSI MENTALI - MECCANISMI NEUROBIOLOGICI - RELAZIONI INTERPERSONALI La MENTE è un PROCESSO INCARNATO e RELAZIONALE che regola FLUSSI DI ENERGIA e informazioni. La mente si crea all’interno di PROCESSI NEUROFISIOLOGICI (sistema nervoso) ed esperienze RELAZIONALI: è una proprietà emergente del corpo e delle relazioni interpersonali. Lo SVILUPPO delle sue FUNZIONI CEREBRALI dipende dalle modalità con cui le ESPERIENZE INFLUENZANO LA MATURAZIONE geneticamente determinata dal sistema nervoso. CONNESSIONI NEURALI MENTE CONNESSIONI UMANE Quindi, la mente è regolata da: - NEUROPLASTICITÀ: cervello che si modi ca durante tutta la vita. - EPIGENESI: le esperienze e le attività neurali inducono cambiamenti nelle molecole che regolano l’espressone genetica. - CERVELLO SOCIALE: le interazioni dalla nascita in uiscono sulle funzioni neurali. I PROCESSI MENTALI convergono in funzioni NEURALI all’INTERNO dell’organismo, ossia il CERVELLO INCARNATO & i PROCESSI RELAZIONALI che vanno oltre il sé corporeo e il sistema nervoso. Per il funzionamento della mente, i nostri SÈ INDIVIDUALI DIPENDONO DAGLI ALTRI. AMBITO SOCIALE AMBITO SINAPTICO: il consumo energetico delle cellule attivate è il FLUSSO DI ENERGIA che si misura: - Flusso ematico e ritmi metabolici di regioni cerebrali speci che con imaging - Attività cerebrale tramite EEG Tre aspetti dei ussi di energia per Siegel sono: 1. MENTE = REGOLAZIONE 2. RELAZIONI INTERPERSONALI = CONDIVISIONE 3. CERVELLO = MECCANISMO I FLUSSI DI INFORMAZIONI sono pattern energetici con signi cato simbolico. Il CERVELLO crea rappresentazioni da vari tipi di informazione, e ogni forma di rappresentazione comporta coinvolgimento di CIRCUITI CEREBRALI DISTINTI: ===> SENSAZIONI CORPOREE, PERCEZIONE DEI 5 SENSI, IDEE, CONCETTI-PAROLE L’obiettivo dello SVILUPPO PRIMARIO DELLA MENTE è il COORDINAMENTO dei vari modi in cui il cervello elabora le informazioni. fl fi fl fi fi Ciò è possibile tramite l’INTEGRAZIONE: - PROCESSO DI COLLEGAMENTO DI PARTI DIVERSE DI UN INSIEME FUNZIONALE che FACILITANO & INIBISCONO le relazioni interpersonali. - DIFFERENZIAZIONE = come le parti di un sistema si specializzano - COLLEGAMENTO = connessione di aree separate che porta allo share di ussi La comunicazione delle EMOZIONI è la capacità di come la mente integra le esperienze e risponde a stati di stress. Hanno un impatto diretto sulla mente. 2. IL CERVELLO INCARNATO Il cervello è formato da 3 AREE: - SUPERIORI: regioni corticali - CENTRALI: regioni limbiche e talamo - INFERIORI: cervelletto e tronco cerebrale STRUTTURE CEREBRALI INFERIORI - Controllano PROCESSI FISIOLOGICI FONDAMENTALI (respiraizone, arousal, battito…) - Implicate nelle reazioni di ATTACO-FUGA-CONGELAMENTO (Teoria Polivagale) - Mantengono l’OMEOSTASI (= equilibrio) tramite MECCANISMI NEUROENDOCRINI Grazie a tutti questi processi regolativi, sia il SISTEMA IMMUNITARIO che quello MUSCOLOSCHELETRICO sono collegati alle strutture nervose contenute nella SCATOLA CRANICA (ovvero il cervello incarnato). STRUTTURE CEREBRALI CENTRALI - Mediano le EMOZIONI, MOTIVAZIONI e comportamenti speci ci - Coinvolte nell’INTEGRAZIONE DELLA MEMORIA e attaccamento a ettivo - Processi mentali come ATTRIBUZIONE SIGNIFICATI STRUTTURE CEREBRALI SUPERIORI - Hanno le funzioni più complesse: PERCEZIONE, PENSIERO E RAGIONAMENTO - Le AREE CORTICALI FRONTALI mediano la creazione delle RAPPRESENTAZIONI PERCETTIVE E ASTRATTE su cui si basano i PROCESSI ASSOCIATIVI del pensiero - Coordinano le attività LIMBICHE, del TRONCO e bilanciano i PROCESSI CORTICALI - Collegano ai pattern di eccitazione neurale la percezione dei segnali sociali L’INTEGRAZIONE NEURALE si fonda sulla AUTOREGOLAZIONE OTTIMALE, vale a dire il bilanciamento e il coordinamento delle regioni cerebrali distinte in un insieme funzionale: RELAZIONI INTERPERSONALI POSITIVE, stimolano la crescita di bre nervose ABUSO E TRASCURATEZZA, inibiscono sviluppo di integrazioni neurali già da bambini LO SVILUPPO DEL CERVELLO DIPENDE DALL’ESPERIENZA Le esperienze dell’infanzia plasmano la regolazione della crescita delle sinapsi e la regolazione delle risposte allo stress. Seppure in maniera ridotta, tutte le esperienze quotidiane contribuiscono a plasmare il cervello consolidando o inducendo creazione Din fi fi ff fl nuove sinapsi. L’assenza di esperienze porta alla APOPTOSI, la morte cellulare, o a un PROCESSO DI POTATURA, la diminuzione delle connessioni sinaptiche. NASCITA [eccesso di neuroni] ===> CONNESSIONI SINAPTICHE [regolate dalle informazioni genetiche e dalle esperienze individuali che determinano quali geni vengono espressi] ===> REGOLAZIONE EPIGENETICA [le esperienze in uenzano direttamente l’espressionalità dei geni, il mantenimento e il ra orzamento] LE ESPERIENZE INFLUENZANO I CIRCUITI CEREBRALI 1. Inducono la crescita e la DIFFERENZIAZIONE del cervello attraverso processi “attività-dipendenti” che portano a una maggiore attività neurale con creazione di nuovi neuroni e connessioni sinaptiche. 2. L’ECCITAZIONE DEI CIRCUITI porta all’ESPRESSIONE DEI GENI con la produzione di proteine che rendono possibili cambiamenti strutturali, permettendo nuovi collegamenti. 3. Le comunicazioni integrative stimolano la crescita di FIBRE nervose integrative per dare SOSTEGNO STRUTTURALE al sistema nervoso ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI I CIRCUITI INTEGRATIVI hanno il compito di DECODIFICARE i vari tipi di segnali, di “coordinare” le informazioni e di TRADURLE per trasformarle in attività neurali e impulsi che poi vengono trasmessi nelle varie regioni cerebrali: I. REGIONI PROFONDE = inviano segnali ELETTROCHIMICI su dati FISIOLOGICI dall’interno dell’organismo alle regioni libiche centrali. II. REGIONI LIMBICHE CENTRALI = le informazioni sono registrate con elementi più complessi (processing) delle stesse strutture libiche e PARALIMBICHE. III. REGIONI NEOCORTICALI = input di natura SOMATOSENSORIALE ed EMOZIONALE. Ricevono anche rappresentazioni di tipo linguistico e concettuale-percettivo. In che modo le ESPERIENZE PLASMANO LA MENTE? Non determinano solo QUALI informazioni arrivano alla mente, ma anche come la mente le ELABORA -> signi ca COSTRUIRE SIGNIFICATI DA PATTERN NEI FLUSSI DI ENERGIA & creare simboli dai pro li di ECCITAZIONE NEURALE. NEURONE => GRUPPI NEURONALI => CIRCUITI => AREE CEREBRALI => EMISFERI => CERVELLO “ORGANO SOCIALE” TEORIA DEI SISTEMI COMPLESSI: sistema di proprietà auto-organizzante che emerge nelle INTERAZIONI con i suoi componenti. Il PROCESSO INCARNATO E RELAZIONALE dei ussi di energia e informazioni all’interno del corpo e delle relazioni interpersonali è un ASPETTO CENTRALE DELLA MENTE. fi ff fl fl fi È un PROCESSO REGOLATIVO perché organizza il movimento dei ussi dentro e fuori: AUTO-ORGANIZZAZIONE ==> AUTO-REGOLAZIONE ==> INTEGRAZIONE NATURA CULTURA GENI ESPERIENZE - le esperienze in uenzano l’espressione dei geni che inducono cambiamenti nei meccanismi EPIGENETICI che regolano l’espressione genetica. - I geni e la loro evoluzione in uenzano le risposte ALLE esperienze Lo sviluppo della mente ha caratteristiche RICORSIVE: ciò che una mente presenta al mondo può rinforzare gli stessi aspetti. GENI ——> ESPERIENZE ——> REGOLAZIONE EPIGENETICA - il 50% dei tratti della personalità deriva da fattori ereditari - Di erenze di genere & aspettative culturali autorinforza lo sviluppo nel corso della vita - La comparsa di disturbi psicologici dipende dal contesto dell’ambiente o stress Le ESPERIENZE RELAZIONALI in uenzano il cervello: Dai CIRCUITI NEURALI si diramano da un lato le PERCEZIONI SOCIALI, dall’altro: ๏ Processi che controllano l’ATTRIBUZIONE DEI SIGNIFICATI ๏ La regolazione delle FUNZIONI dell’ORGANISMO ๏ Organizzazione della MEMORIA ๏ Modulazione delle EMOZIONI ๏ Capacità di COMUNICAZIONE I PROCESSI DI ATTACCAMENTO si basano su una comunicazione collaborativa, uno scambio tra due individui. Nella fase iniziale dello sviluppo genitore- glio si “sintonizzano” per avere un attaccamento sano e sicuro, è necessario che il genitore sia in grado di percepire gli stati mentali e rispondere adeguatamente. MINDSIGHT (SIEGEL) = la capacità di vedere il proprio mondo interno e altrui - Permette COMUNICAZIONI INTEGRATIVE in cui gli individui sono rispettati per le loro di erenze e si creano connessioni ematiche - I Pattern di comunicazione interpersonale vengono registrati dalla MEMORIA e plasmano verso l’INTEGRAZIONE Ipotesi: l’integrazione interpersonale promuove la crescita di bre per un’autoregolazione sana. Regolazione e Coscienza Come emerge la mente tra funzioni NEURALI & RELAZIONI INTERPERSONALI? 1. REGOLAZIONE: monitorare per raggiungere equilibrio siologico minima quantità necessaria di cambiamento nell’intensità di uno STIMOLO STANDARD (SS) per recepire la di erenza rispetto allo STIMOLO DI CONFRONTO (SC) ===> Di erenza Appena Percepibile (JND): SC - Ss = ΔI LEGGE DI WEBER: PIÙ elevato è lo stimolo, MENO SENSIBILE è il sistema sensoriale ai cambiamenti di INTENSITÀ. La minima di erenza di intensità NON è COSTANTE. K = ΔI/I K: è una costante minore di 1 ΔI: incremento di intensità I: intensità di riferimento LEGGE DI FECHNER: AUMENTI COSTANTI della SENSAZIONE corrispondo proporzionalmente ad aumenti crescenti dell’INTENSITÀ dello stimolo. Ciò signi ca che la sensazione aumenta prima rapidamente e poi lentamente. S = K log (I) S: è l’intensità della sensazione fi ff ff fi ff ffi fi fi K: è la costante di Weber log (I): è il logaritmo dell’intensità dello stimolo CRITICHE ALLA PSICOFISICA: i soggetti non si comportano come semplici rilevatori, ma sono SOGGETTI ATTIVI che 1) valutano lo stimolo, 2) adattano la sensazione all’ambiente e 3) decidono se rilevare o meno la di erenza percepita. Esistono varie variabili soggettive: - il soggetto funge da strumento di rilevazione e assegna un valore con il METODO DELLA STIMA DI GRANDEZZA - ADATTAMENTO SENSORIALE = aggiustamento dei sensi dopo un’esposizione prolungata a stimoli ssi. È dovuta all’impossibilità dei nervi sensoriali recettori di mandare messaggi al cervello all’in nito. - TEORIA DELLA DETEZIONE DEL SEGNALE = il soggetto considera o meno l’in uenza della presa di decisione sulla rilevazione stimolo. Vista La LUCE è un tipo di ONDA ELETTROMAGNETICA che viene misurata in lunghezza d’onda. Il senso della vista è l’OCCHIO: 1. CORNEA = rifrange la luce che la attraversa per metterla a FUOCO 2. PUPILLA = cambia APERTURA in base alla quantità di luce 3. CRISTALLINO = provoca una CURVATURA dei raggi che si trovano nel posteriore dell’occhio & focalizza la luce cambiando il proprio spessore 4. RETINA = l’energia elettromagnetica è convertita in ENERGIA NERVOSA e l’immagine viene proiettata capovolta (1) BASTONCELLI sono cellule ricettive cilindriche coinvolte nella VISIONE PERFERICA e nella vista notturna (2) CONI sono responsabili della MESSA A FUOCO DETTAGLIATA e della percezione del COLORE in elevata luminosità La LUCE che colpisce entrambi innesta una catena di reazioni FOTOCHIMICHE che trasforma l’ENERGIA LUMINOSA in IMPULSI NEURALI: - le CELLULE BIPOLARI sono neuroni con due assoni: quello esterno contrae sinapsi con dei recettori - quello interno le contrae con le CELLULE DEL GANGLION => sintetizzano l’informazione visiva che viene inviata al cervello tramite una fascia di assoni chiamata NERVO OTTICO Una persona con vista normale recepisce minimo 7 milioni di colori di erenti. + La TEORIA TRICROMATICA DELLA VISIONE (Young Helmholtz) dice che esistono 3 TIPI DI CONI nella retina e rispondono a una speci ca varietà di lunghezze d’onda. + La TEORIA DEI PROCESSI OPPONENTI DI COLORE (Hering) dice che le CELLULE RICETTIVE sono legate a coppie e lavorano in opposizione all’altra. La CORTECCIA VISIVA codi ca e organizza ed estrae delle caratteristica, vale a dire dei neuroni all’interno della cortezza specializzati e attivati solo da stimoli visivi particolari. fi fi fi ff fi ff fl I SISTEMI NEURALI separati di ELABORAZIONE delle INFO VISIVE vengono integrati in 30 aree visive organizzate lungo 2 vie: - DORSALE: guida l’esperienza consapevole (lesioni causano agnosia visiva) - VENTRALE: analizza le informazioni per guidare in modo inconsapevole le azioni (lesioni portano alla atassia ottica) Il cervello è visivo nell’azione: le due vie non di eriscono per il tipo di informazione elaborato, ma agiscono diversamente. Inoltre l’oggetto non viene identi cato solo per le sue qualità siche ma anche in relazione della funzione soggetto-agente. Udito Il SUONO è il movimento di molecole dell’aria provocato da una vibrazione. L’ORECCHIO: 1. CONDOTTO UDITIVO 2. TIMPANO: vibra ogni volta che è colpito da un suono 3. ORECCHIO MEDIO: cavità con tre ossa (MARTELLO, INCUDINE, STAFFA) che agisce come ampli catore meccanico e trasmette le vibrazioni alla nestra ovale 4. ORECCHIO INTERNO: trasforma le vibrazioni sonore in ENERGIA NERVOSA da inviare al cervello 5. COCLEA: tubo a spirale con del uido che vibra in risposta al suono 6. CONDOTTO OSSEO è la via alternativa di entrata 7. MEMBRANA BASILARE ricoperta di CELLULE CILIATE: mandano il messaggio al cervello Lo SPETTRO UDITIVO può andare da 20 a 20k vibrazioni al secondo. TEORIE DEL SUONO - teoria dell’ONDA VIAGGANTE dove aree diverse della MEMBRANA BASILARE rispondono a diversi tipi di FREQUENZA - Teoria della DISCRIMINAZIONE IN FREQUENZA dove l’intera super cie vibra in risposta al suono. I recettori nervosi inviano SEGNALI direttamente LEGATI alla frequenza dei suoni ai quali l’orecchio è esposto. Olfatto 1. CELLULE OLFATTIVE: neuroni del NASO che costituiscono l’epitelio olfattivo 2. CELLULE RECETTRICI: a contatto con le molecole di una sostanza avviene la TRADUZIONE OLFATTIVA e l’IMPULSO NERVOSO viene trasmesso tramite 3. BULBO OLFATTIVO: regione del cervello connessa alla CORTECCIA Nel SISTEMA LIMBICO gli ODORI vengono associati alle emozioni & alla MEMORIA. Gusto È il senso che permette la de nizione qualitativa di una sostanza in base al sapore tramite le PAPILLE GUSTATIVE, distribuite nella lingua, bocca e gola. Coinvolge delle cellule ricettive che corrispondono a 4 QUALITÀ DI STIMOLI: dolce, acido, salato, amaro. Lo STIMOLO: 1) si generà nella cavità orale, 2) si traduce in nervoso, 3) viene interpretato. fi fi fi fl ff fi fi fi Sistema Somatosensoriale È un senso multiplo o ASPECIFICO perché si avvale di recettori distribuiti nel corpo. Comprende diverse modalità di senso: tatto, calore, dolore, sensazioni propriocettive. 3 funzioni principali: 1. ESTEROCEZIONE = sensibilità tattile, termica e dolori ca attraverso strutture sensoriali nella cute e sottocute 2. INTEROCEZIONE = sensazioni che provengono dagli organi interni 3. PROPRIOCEZIONE = informazioni spazio-temporali del mondo per coordinare i movimenti TATTO & DOLORE: 1) sensibilità TERMICHE 2) SOMATICO-MECCANOATTIVE 3) DOLORIFICHE Le informazioni della sensibilità somatica entrano nel midollo tramite le RADICI POSTERIORI DEI NERVI SPINALI e raggiungono l’ENCEFALO e la CORTECCIA SOMESTESICA attraverso due vie che convergono nel talamo. Il DOLORE costituisce in meccanismo di difesa e si ha quando un tessuto viene danneggiato. L’esperienza del dolore dipende da emozioni e pensieri personali. La TEORIA DEL GATE CONTROL è un insieme di recettori neurali che aprono o chiudono un “cancello” per il cervello che può aumentare o ridurre l’esperienza del dolore. Alla CHIUSURA DEL CANCELLO: - altri impulsi possono riempire i condotti nervosi legati al dolore. - fattori di tipo psicologico (emozioni, interpretazioni, memoria) possono facilitare il rilascio di un messaggio da parte del cervello che arriva alla parte infortunata del corpo. La PROPRIOCEZIONE è la capacità del sistema nervoso centrale di percepire e riconoscere la POSIZIONE DEL PROPRIO CORPO NELLO SPAZIO e lo stato di contrazione dei propri muscoli. L’EQUILIBRIO e il CONTROLLO DEL MOVIMENTO è automatizzato attraverso 3 funzioni: - senso di POSIZIONE - senso di FORZA - senso di MOVIMENTO Speci ci Recettori: - recettori VESTIBOLARI (strutture nel labirinto dell’orecchio interno) - FUSI NEUROMUSOLARI (muscolauìtira volontaria) - ORGANI DI GOLGI (giunzione muscolo-tendine e ne controllano il ri esso) - ricettori CINESTETICI (grado di angolazione delle articolazioni) fi fi fl L’INTEGRAZIONE TRA I SENSI è data dalla MULTISENSORIALITÀ: - Nel cervello NON ci sono aree sensoriali deputate unicamente all’elaborazione di informazioni provenienti da UNO SOLO dei sensi - Anziché fare riferimento ai sensi come canali separati, dovremmo occuparci di essi come “sistemi percettivi ATTIVI E MULTISENSORIALI” - L’esplorazione MULTISENSORIALE è funzionale a sostenere in modo competente l’azione POLISENSORIALITÀ: la multisensorialità intensi ca la PERCEZIONE 1) VISTA-UDITO, 2) VISTA-GUSTO, 3) TATTO-VISTA SINESTESIA => stimolazione relativa a una data modalità sensoriale produce risposte anche in un sistema diverso [ex. Ascolto della musica evoca un’immagine visiva] TEORIA PSICOLINGUISTICA: le sinestesie sono PARTICOLARI MECCANISMI MENTALI che permettono l’interazione tra il PROCESSO PERCETTIVO e quello COGNITIVO [ex. stimolazioni di diverse modalità sensoriali producono risposte emotive comuni] TEORIA NEUROLOGICA: i fenomeni sinestesici risiedono nell’AREA LIMBICA dell’emisfero SINISTRO: - CORTECCIA fa il lavoro ANALITICO e di discriminazione - SISTEMA LIMBICO è il lavoro SINCRETICO in cui le informazioni sensoriali vengono fuse dalle emozioni e dalla memoria PERCEZIONE Le sensazioni raccolte dagli organi di senso sono inviate al cervello e vengono codi cate, organizzate, riconosciute e interpretate. REALTÀ FISICA (esterna) = REALISMO INGENUO = REALTÀ PERCETTIVA (interna) - Errore nello stimolo: descriviamo ciò che sappiamo - Errore nell’esperienza: attribuiamo alla realtà sica attributi della realtà fenomenica Assenza dell’Oggetto Fenomenico è uno stimolo che non compare a livello percettivo. Assenza dell’Oggetto Fisico è presente l’oggetto fenomenico ma non quello sico. CATENA PSICOFISICA: STIMOLO FISICO ==> STIMOLAZIONE PROSSIMALE ==> ELABORAZIONE CERVELLO CICLO PERCEZIONE-AZIONE (Gibson) - La percezione è un processo articolato CICLICO e ATTIVO - Il soggetto percepente è un ricevente attivo ORGANIZZATORE - Percepire signi ca esplorare ATTIVAMENTE l’ambiente durante una attività motoria L’informazione che i recettori ltrano e selezionano è PARZIALMENTE INDETERMINATA. fi fi fi fi fi fi La COSTANZA PERCETTIVA è il fenomeno per cui gli oggetti sici vengono percepiti come INVARIABILI e dotati di STABILITÀ. Viene utilizzata per correggere vari tipi di indeterminazione, ma determina anche illusioni ottiche. La COSTANZA di GRANDEZZA è quando si tiene conto anche delle informazioni presenti nell’ambiente relative alla DISTANZA. Con la “LEGGE DI EMMERT” si stabilisce che se l’angolo ottico è costante, distanze maggiori corrispondo a grandezze maggiori. La PERCEZIONE DELLA DIMENSIONE è una PROPRIETÀ DI CAMPO. La COSTANZA di FORMA è una “proprietà tissurale” che contribuisce al mantenimento di costanza della forma. ORGANIZZAZIONE PERCETTIVA LEGGE DELL’ORGANIZZAZIONE di Wertheimer: - Come si organizzano le informazioni in unità percettive - Si fondano sul principio della GESTALT: IL TUTTO È PIU DELLA SOMMA DEI SINGOLI SEGMENTAZIONE DEL CAMPO VISIVO (principi): 1) 1) vicinanza, 2) somiglianza, 3) chiusura, 4) continuità, 5) pregnanza RELAZIONE FIGURA-SFONDO, da FATTORI ISOLABILI a FIGURE REVERSIBILI: 2) 1) inclusione, 2) convessità, 3) area relativa, 4) orientamento, 5) simmetria PERCEZIONE DELLA PROFONDITÀ INDIZI BINOCULARI: Disparità binoculare FUSIONE BINOCULARE: impressione fenomenica di vedere l’oggetto - Il cervello confronta le immagini dei due occhi nella CORTECCIA VISIVA PRIMARIA Convergenza INDIZI MONOCULARI: Accomodazione Densità Microstrutturale Prospettiva di Movimento Indizi Pittorici PERCEZIONE DEL MOVIMENTO Il movimento è sempre rapportato a un sistema di riferimento. Il movimento della TEST e OCCHI porta informazioni sui CAMBIAMENTI DELL’IMMAGINE sulla RETINA. 3 tipi di MOVIMENTI: - INDOTTO, che dipende dal sistema di riferimento prossimo (non sovraordinato) - APPARENTE, PHI (o stroboscopico), percezioni di oggetti in movimento a partire da stimoli statici presentati a intervalli di tempo - AUTOCINETICO, in assenza di riferimenti attribuiamo erroneamente movimenti all’oggetto percettivo fi ELABORAZIONE TOP-DOWN e BOTTOM-UP I PROCESSI VISIVI PRIMARI permettono di individuare e descrivere le caratteristiche siche dello stimolo e di farne emergere l’oggetto. Lo stadio secondario della percezione, vale a dire la ELABORAZIONE COGNITIVA è un processo che con i confronti con le conoscenze nella memoria permette di riconoscere e attribuire un signi cato. ELABORAZIONE TOP-DOWN è la percezione guidata da un ALTO LIVELLO DI CONOSCENZA, da esperienza, aspettativa e motivazione. È importante per determinare la nostra percezione degli oggetti. 1. GESTALT = la PERCEZIONE è un processo PRIMARIO e IMMEDIATO come risultante dell’organizzazione interna delle forze che si vengono a creare nelle diverse parti. 2. Concetto di AFFORDANCE (Gibson) = la PERCEZIONE è la capacità di cogliere informazioni GIÀ presenti nello stimolo medesimo. La STIMOLAZIONE o re un ordine intrinseco grazie a una precisa distribuzione spaziale e temporale di disponibilità. ELABORAZIONE BOTTOM-UP vuol dire riconoscere ed elaborare informazioni delle SINGOLE COMPONENTI degli stimoli. Si compone di: 1. ANALISI DELLE CARATTERISTICHE ESSENZIALI = davanti a un oggetto si reagisce prima le singole parti e poi si arriva alla natura completa. Il SISTEMA DI ELABORAZIONE PERCETTIVA del cervello risponde inizialmente alle parti, e queste parti si confrontano con le informazioni MEMORIZZATE PRECEDENTEMENTE. 2. TEORIA DI ANNE TREISMAN = si compone di una fase AUTOMATICA, dove ci si concentra sulle caratteristiche FISICHE di uno STIMOLO (inconscio) & di un PROCESSO CONTROLLATO DELL’ATTENZIONE dove si prendono le caratteristiche salienti di un oggetto e si considerano nell’INSIEME. fi fi ff CAPITOLO 5: Stati di Coscienza Stati di Vigilanza e Attenzione Lo stato di COSCIENZA VIGILE è il 60-70% della giornata che mette l’organismo in condizione di acquisire informazioni e fornire risposte adeguate agli stimoli esterni. L’ATTENZIONE è un’INTERAZIONE DI SISTEMI NEURALI MULTIPLI e quell’INSIEME DI PROCESSI che consentono all’organismo di SELEZIONARE delle informazioni. I vari tipi di attenzione: 1) divisiva, 2) sostenuta, 3) focalizzata, 4) selettiva, 5) distribuita. In generale: 1. È un meccanismo di ATTIVAZIONE generale del sistema di elaborazione (= stato di allerta generalizzato) 2. Orientamento e focalizzazione delle risorse di elaborazione verso particolari informazioni 3. Gestione delle risorse attentive Il PRINCIPIO DI SOPRAVVIVENZA è il processo di ATTIVAZIONE cioè di preparazione a ricevere le informazioni dall’ambiente e di REAGIRE con dei comportamenti adeguati. Il PRINCIPIO DI ECONOMICITÀ considera i processi di attenzione SELETTIVA e di gestione delle risorse (= sistema attentavo superiore SAS) Le FUNZIONI ESECUTIVE consistono in PROCESSI COGNITIVI IMPLICATI: ๏ INIBIZIONE di risposte improprie ๏ CORREZIONE di errori o risposte ๏ MONITORAGGIO e AGGIORNAMENTO del comportamento ๏ Attivazione di strategie di PROBLEM SOLVING ๏ PIANIFICAZIONI per far fronte a situazioni complesse ATTENZIONE SELETTIVA NELLA VISIONE: - FISSAZIONI: alcune parti di mio che è oggetto della nostra attenzione con le informazioni più rilevanti per il riconoscimento - SACCADI: rapidi spostamenti ATTENZIONE SELETTIVA UDITIVA: E etto del “COCKTAIL PARTY” , la capacità di cogliere fra molti rumori il proprio nome. MULTIMODALITÀ ATTENZIONE MULTITASKING 1. TEORIA DEL FILTRO PRECOCE, l’attenzione agisce con un FILTRO PERIFERICO facendo sì che tutta l’informazione IRRILEVANTE venga tralasciata. 2. FILTRO ATTENUATO, la mancanza di attenzione NON blocca completamente i messaggi di ingresso, ma il attenua. È il COCKTAIL PARTY. 3. FENOMENO DI “CECITÀ DA INATTENZIONE”: l’attenzione è talmente concentrata sullo stimolo che non ci si rende conto di altre informazioni che potrebbero essere egualmente importanti. ff Sonno e Sogni SONNO REM (Rapid Eye Movement) - Movimento avanti e indietro degli occhi - Non occupa più del 20% del sonno - È caratterizzato dai SOGNI, più vividi - In uisce sull’andamento della vita: meno sonno, più fase REM nei giorni dopo Non si conosce ancora perché dormiamo. Non siamo in grado di calcolare con esattezza la quantità di sono, varia da un individuo all’altro ma anche nel corso della vita. Le persone private di sonno ( no a 200 ore) accusano una serie di alterazioni psico siche, senza danni a lungo termine. IL SOGNO Composto dalla SODDISFAZIONE DI DESIDERI INCONSCI divisi in CONTENUTO LATENTE, i desideri veri e propri & CONTENUTO MANIFESTO, storia u ciale che camu a i desideri con simboli. Recenti studi di Allen Braun hanno scoperto che durante il sonno REM: - Le REGIONI PARA-LIMBICHE (= emozione e motivazione) sono attive - Aree di associazione della CORTECCIA PREFRONTALE (= analisi e attenzione) sono inattive TEORIA DEI SOGNI PER LA SOPRAVVIVENZA: la ricerca scienti ca supporta questa teoria secondo la quale alcuni sogni permettono alle persone di CONSOLDIARE MEMORIE. L’attività onirica sarebbe un’eredità dei nostri antenati e i sogni rappresentano preoccupazioni, indecisioni idee e desideri della vita. TEORIA DELLA SINTESI-ATTIVAZIONE sostiene che il CERVELLO produce energia elettrica in modo CASUALE nella fase REM, e che questa energia stimoli in maniera casuale anche i RICORDI. Il cervello poi RIORGANIZZA tutte le MEMORIE secondo un lo logico che coincide alla TRAMA DEL SOGNO. I DISTURBI del sonno sono: - INSONNIA - APNEA, a aticamento il giorno dopo - TERRORI NOTTURNI, risvegli improvvisi nella fase REM e avvengono nella fase 4 - NARCOLESSIA, sonno incontrollato e passaggio diretto da veglia a REM - SONNAMBULISMO E SONNILOQUIO, nella fase 4 e più di usi nei bambini I RITMI CIRCADIANI sono processi biologici che si susseguono in cicli di 24 ore, come il SONNO-VEGLIA, TEMPERATURA DEL CORPO o MESTRUAZIONI. SONO complessi e svolgono un insieme di funzioni. Sono controllati dal NUCLEO SOPRACHIASMATICO DEL CERVELLO (NSC) e in uenzati anche dalle variazioni delle stagioni. Spiegano le di coltà a rontate dalle persone con JET LAG o che cambiano turni lavorativi. ff fl ff ff fl fi ff fi ffi fi ffi fi Stati Alterati di Coscienza (ASC) Gli studi etnologici indicano che nel 95% della società questi stati alterati sono una COSTANTE ANTROPOLOGICA. Lo studio della coscienza in relazione alla psicoterapia in ambito cross-culturale è importante perché molti tipi di terapia producono stati alterati di coscienza: etnopsicoterapie (riti sciamani, riti religiosi, meditazione…) o psicoterapie moderne (psicoanalisi, Gestalt, GBT…). A livello psicoterapeutico gli ASC permettono l’accesso al con itto intrapsichico inconscio che può essere elaborato. Inoltre, i meccanismi di difesa quali repressione isolamento non funzionano più e fanno sì che i con itti emergano. CARATTERISTICHE COMUNI: 1. Riguardo la parola, occorrono solo sporadicamente nel normale stato di veglia 2. Durano solo pochi minuti a ore 3. Sono AUTOINDOTTI 3 tipi per indurli: SOSTANZE, DEPRIVAZIONE sensoriale/sonno o AUMENTO ambiente Secondo Simoes una persona va considerata PATOLOGICA di ASC quando 1) diventa un’esperienza predominante nella via quotidiana, 2) usati da chi non vuole trovare adeguate soluzioni, 3) il contesto nel quale emergono non fornisce strutture cognitive per gestirli. Nell’ETNOPSICOTERAPIA gli antropologi si riferiscono agli ASC come “stati di trance” o “possessione”, mentre gli psicologi delle società occidentali usano termini come “stati ipnotici”, “dissociazione isterica”, “esperienze mistiche”. La di erenza tra le due culture è l’ATTRIBUZIONE CASUALE. Gli ASC sono presenti in ogni società ma cambia la frequenza tollerata. Nella PSICOTERAPIA MODERNA il fattore comune alle psicoterapie moderne e scismatiche sta nella riconciliazione col proprio DESTINO, gruppo sociale e dominio del transpersonale. Questi obiettivi vengono raggiunti con una modi ca della prospettiva dei 3 domini attraverso ASC, dove si ha una esperienza CATARTICA in conformità con i concetti culturali prevalenti del disturbo condivisi da paziente e terapeuta. Ipnosi e Meditazione STATO IPNOTICO È uno stato di coscienza caratterizzato da una predisposizione a suggerimenti esterni. Le persone sotto ipnosi NON perdono del tutto la loro volontà perché non possono essere ipnotizzate contro la loro VOLONTÀ. Dal 5 al 25% non riesce a essere ipnotizzata, mentre il 15% facilmente. Questi individui mostrano una grande capacità di concentrazione e assorbimento completo in ciò che stanno facendo. Lo stato ipnotico potrebbe essere visto come un fenomeno né totalmente diverso dagli ASC, né troppo simile a uno stato di scienza di VEGLIA. fl ff fi fl L’ipnosi viene utilizzata per: il controllo del dolore, per diminuire il fumo, per cure di disturbi psicologici, per collaborazione alla legge, per il miglioramento della roestazione atletica. MEDITAZIONE L’insieme di pratiche dove si allena la capacità di ATTENZIONE e si espande la CONSAPEVOLEZZA CORPOREA: facilita la regolazione emozionale, di sé e il benessere psico sico, ma anche la cognizione sociale. MEDITAZIONE STATICA: assenza di movimento seduta o in piedi 1. FOCALIZZATA, mediazione vipassana 2. APERTA, mindfulness MEDITAZIONE DINAMICA: movimento corporeo volontario o involontario 1. FOCALIZZATA, arti marziali, qigong, yoga, mindfulness, pilates 2. APERTA, qigong spontaneo, movimenti espressivi = PROCESSI BOTTOM-UP Il CORPO si divide in ORGANISMO/CORPO OGGETTO e VISSUTO DALL’INTERNO/ CORPO SOGGETTO: si lavora con la consapevolezza corporea a livello pre-re essivo per raggiungere una INTEGRAZIONE MENTE-CORPO. Superando al concezione del CORPO come “black-box” e la cognizione come CENTRO DI COMANDO che trascende il corpo, la prospettiva dell’EMBODIMENT indica che non si forma solamente tramite il linguaggio e i processi ri essivi, ma tramite la conoscenza dell’ESPERIENZA SENSORIALE. COSCIENZA DI SÉ - Rappresentazioni Oggettivate attraverso Processi Ri essivi - Esperienze Immediate o Pre-Ri essive (non elaborate verbalmente) = EMBODIMENT La CATARSI è un’esperienza che si di erenzia da altre esperienze emotive per l’intensità dei VISSUTI AFFETTIVI e dell’IMPATTO COGNITIVO. Prima si ha una TENSIONE e poi un RILASCIO accompagnato da un crollo di difese energetiche. SI ha poi una sensazione di sollievo che ripristina l’ORGANIZZAZIONE MENTALE e porta a una maggiore consapevolezza. Provocano anche una serie di sensazioni che escono grazie all’ESPRESSIONE che può assumere forme diverse (ex. pianto, risata, gesto, parola…). PROCESSI TOP-DOWN 1. Stimolazione del PARASIMPATICO => DIMINUZIONE di AROUSAL (= rilassamento) 2. ATTENUAZIONE dei segnali che dal sistema LIMBICO vanno in CORTECCIA 3. Si RIDUCE l’elaborazione e il rilievo di informazione SENSORIALE ASCENDENTE 4. Aumenta la CONSAPEVOLEZZA INTEROCETTIVA PROCESSI BOTTOM-UP 1. Stimolazione del SIMPATICO => AUMENTO di AROUSAL (= emozioni) 2. STIMOLAZIONE del sistema LIMBICO con una espressione SPONTANEA fi fl ff fl fl fl 3. Si AUMENTA l’elaborazione e il rilievo dell’informazione SENSORIALE ASCENDENTE 4. Aumenta la CONSAPEVOLEZZA INTEROCETTIVA La consapevolezza interocettiva sembra giocar eun ruolo fndmangrtale nella funzione METACOGNITIVA ossia la capacità della coscienza di monitorare gli stati mentali momento per momento, incluse 1) le risposte emozionali e 2) la regolazione del sé. Sostanze che alterano la Coscienza Le SOSTANZE PSICOATTIVE sono in grado di produrre alterazioni al SISTEMA LIMBICO e in uenzano il modo di operare di speci ci NEUROTRASMETTITORI: 1. Bloccano o aumentano il rilascio 2. Alterano i processi di ricezione o eliminazione 3. Ne imitano gli e etti Tutte le sostanze psicoattive possono indurre alla dipendenza biologica & psicologica. SOSTANZE STIMOLANTI Attivazione Sistema Nervoso Centrale - aumento del battito, della pressione sanguigna e del tono muscolare CAFFEINA: 1. Aumento dell’attenzione 2. Riduzione delle reazioni 3. Miglioramento dell’umore —> in eccesso: NERVOSISMO E INSONNIA NICOTINA: 1. E etto tranquillante 2. Attivazione di meccanismi neuronali ≈ COCAINA COCAINA: 1. Attivazione per mezzo della DOPAMINA 2. Profondo benessere psicologico 3. Aumento della ducia e dello stato di vigilanza —> in eccesso: DIPENDENZA, DETERIORAMENTO, ALLUCINAZIONI ANFETAMINE: 1. Energia e attivazione 2. Loquacità 3. Innalzamento della ducia 4. Umore alto 5. Aumento della concentrazione 6. Riduzione dell’a aticamento —> in eccesso: PERDITA DI APPETITO, ANSIA, MINACCIA, IRRITABILITÀ, POCO SESSO ff fl fi ff ff fi fi SOSTANZE DEPRESSIVE Inibizione del Sistema Nervoso Centrale - rallentamento delle capacità dei neuroni di trasmettere informazioni ALCOL: 1. Riduzione dello stress 2. Felicità e perdita delle inibizioni —> con aumento: INSTABILITÀ EMOTIVA E FISICA, GIUDIZIO, AGGRESSIVITÀ, DISORIENTAMENTO, SVENIMENTI BARBITURICI: favoriscono il sonno e riducono lo stress ROIPNOL: riduce lo stato di ansia (a basse dosi) e favorisce il sonno (ad alte dosi) Conosciuta come “droga dello stupro”. NARCOTICI aumentano il rilassamento e riducono dolore e ansia MORFINA: usata per il controllare il dolore EROINA: 1. Flusso iniziale di sensazioni positive come orgasmo 2. Sensazione di benessere e di pace per 3-5 ore 3. Ansia e desiderio dopo che svanisce l’e etto 4. Necessarie quantità sempre maggiori per lo stesso e etto ALLUCINOGENI possono produrre allucinazioni o cambiare i processi percettivi MARIJUANA: In generale dà 1) sensazioni di EUFORIA, 2) INTENSITÀ delle esperienze, 3) AUTOSTIMA, e 4) danneggia la MEMORIA. —> impegni in ambito medico: 1. Prevenire nausea da chemio 2. Trattamento di AIDS 3. Riduzione spasmi al midollo spinale —> e etti negativi: DIMINUZIONE DI TESTOSTERONE, QUADRI PSICOPATOLOGICI Sostanze che in uenzano il funzionamento della SEROTONINA: MDMA (ECSTASY) 1. Sensazione di PACE 2. Maggiore EMPATIA 3. Sensazione di RELAX e ENERGIA 4. Declino della MEMORI e INTELLIGENZA LSD (ACIDO) => ALLUCINAZIONI VIVIDE & Percezione del TEMPO distorta. ff fl ff ff CAPITOLO 6: Apprendimento L’apprendimento è un CAMBIAMENTO relativamente PERMANENTE del comportamento che è determinato dall’esperienza: APPRENDIMENTO COMPORTAMENTO CULTURA NATURA Il Condizionamento Classico Ivan Pavlov osservò che la SECREZIONE DEI SUCCHI GASTRICI e la SALIVAZIONE nei cani cominciavano quando NON avevano ancora ingerito cibo. Cibo era prodotto semplicemente dalla VISTA. Il CONDIZIONAMENTO CLASSICO è un tipo di apprendimento in cui uno STIMOLO NEUTRO nisce per causare una RISPOSTA solo DOPO che è stato accoppiato a un altro stimolo che normalmente causa quella risposta. Ex. I cani rispondono sulla base di un bisogno biologico, ma anche di con sequenza all’apprendimento. Questo tipo di condizionamento nel COMPORTAMENTO UMANO fa sì che le RISPOSTE EMOTIVE tendano a essere apprese mediante processi di condizionamento classico (come la paura per degli animali innocui). In età adulta si possono apprendere associazioni tra l’esposizione a una persona e sensazioni piacevoli/spiacevoli (come il dentista associato al dolore). L’ESTINZIONE di uno STIMOLO accade quando una risposta PRECEDENTEMENTE CONDIZIONATA diminuisce no a SCOMPARIRE (ex. Cane che non riceve più cibo dopo il suono di un campanello). Per produrre l’estinzione è necessario porre termine all’associazione tra STIMOLI CONDIZIONATI e INCONDIZIONATI. Anche nel caso dell’estinzione comunque, la RISPOSTA CONDIZIONATA non sempre scompare e infatti si può avere un RECUPERO SPONTANEO. STIMOLO NEUTRO ==> STIMOLO INCONDIZIONATO = RISPOSTA INCONDIZIONATA STIMOLO NEUTRO ==> STIMOLO CONDIZIONATO = RISPOSTA CONDIZIONATA STIMOLO CONDIZIONATO ==> ESTINZIONE fi fi La GENERALIZZAZIONE dello STIMOLO avviene quando una RISPOSTA CONDIZIONATA segue uno stimolo che è SIMILE a quello precedente. L’ACCOPPIAMENTO DI STIMOLI E RISPOSTE si svolge in modo MECCANICISTICO e IRRIFLESSIVO: I. Chi apprende, sviluppa attivamente una comprensione e una aspettativa riguardo a QUALI particolari STIMOLI INCONDIZIONATI siano accoppiati a particolari STIMOLI CONDIZIONATI II. L’“Esperimento di John García sugli e etti dell’esposizione alle radiazioni nucleari sugli animali da laboratorio” mostra che basta UN SOLO EFFETTO NEGATIVO per stabilire il CONDIZIONAMENTO Il Condizionamento Operante È una forma di APPRENDIMENTO in cui una RISPOSTA VOLONTARIA viene rinforzata o indebolita, ossia viene AUMENTATA o DIMINUITA la probabilità che ricorra REGOLARMENTE, in base alle conseguenze favorevoli o sfavorevoli. Questo tipo di condizionamento si applica alle risposte volontarie che un organismo emette deliberatamente per ottenere un RISULTATO DESIDERABILE. Si chiama OPERANTE perché si opera sul proprio ambiente per ottenere un risultato. LEGGE DELL’EFFETTO DI THORNDIKE (1932): le risposte che causano conseguenze soddisfacenti hanno una maggiore probabilità di venir ripetute. Importante: non è necessaria la consapevolezza di una connessione diretta tra stimolo e risposta. Nella ‘Skinner box’ gli animali apprendono a ottenere il cibo operando sul proprio ambiente intorno alla gabbia. Il RINFORZO è il processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un COMPORTAMENTO precedente venga RIPETUTO, e viene chiamato Rinforzatore: - PRIMARIO, soddisfa qualche bisogno biologico e opera in modo naturale [ex. cibo] - SECONDARIO, stimolo che rinforza in virtù della sua associazione a un rinforzatole primario [ex. denaro] - POSITIVO, è uno stimolo aggiunto all’ambiente che determina l’aumento di una risposta precedente - NEGATIVO, è la rimozione di uno stimolo spiacevole fa aumentare la probabilità che una risposta precedente si ripeta ff PROGRAMMI DI RINFORZO 1. CONTINUO, dove il comportamento viene rinforzato ogni volta che viene emesso (l’apprendimento avviene più rapidamente) 2. INTERMITTENTE, quando viene rinforzato alcune volte. Il comportamento dura più a lungo dopo che il rinforzo è cessato. (A). Programmi che considerano il NUMERO DI RISPOSTE emesse prima che venga somministrato il rinforzo: PROGRAMMA A RAPPORTO FISSO - il rinforzo viene somministrato dopo che viene emesso un numero speci co di risposte => animale riceve la pallina ogni volta che preme una leve. PROGRAMMA A RAPPORTO VARIABILE - il rinforzo avviene dopo un numero variabile e dermina un elevato tasso di risposta + resistenza all’estinzione => lavoro di vendite telefoniche (B). Programmi che considerano l’INTERVALLO DI TEMPO che trascorre prima che sia fornito il rinforzo: PROGRAMMA A INTERVALLO FISSO - fornisce un rinforzo per una risposta soltanto se è trascorso tot tempo sso. Le frequenze di risposta cumulative sono basse => abitudini di studio degli studenti PROGRAMMA A INTERVALLO VARIABILE - l’intervallo di tempo tra i rinforzi consecutivi varia, e ha una maggiore probabilità di produrre frequenze di risposta costanti => professore che fa dei quiz a sorpresa La PUNIZIONE è l’applicazione di stimolo spiacevole / rimozione di qualcosa di piacevole. È uno stimolo che diminuisce la probabilità che un comportamento precedente si ripeta. I limiti della punizione: - Necessaria in comportamenti pericolosi (come i bambini autistici). - Ine cace se non viene impartita dopo il comportamento indesiderato o se l’individuo è in grado di abbandonare la situazione in cui essa viene impartita. - La punizione sica può tramettere al ricevente l’idea che l’aggressione sica sia permessa e persino designabile. - A meno che non sia seguito da un rinforzo per una comportamento successivo più di appropriato la punizione non trasmette alcuna informazione su quale può essere un comportamento alternativo più appropriato. DISCRIMINAZIONE E GENERALIZZAZIONE - Addestramento al controllo degli stimoli = un comportamento viene rinforzato in presenza di uno stimolo speci co, ma non in sua assenza. Questo p il processo con cui le persone imparano a DISCRIMINARE GLI STIMOLI. - Stimolo Discriminativo = probabilità che una risposta sia seguita da un rinforzo - Generalizzazione dello Stimolo = si apprende una risposta e verrà sempre presentata la stessa anche con stimoli diversi (conseguenze sfavorevoli) Il MODELLAMENTO è il processo di INSEGNAMENTO di un comportamento complesso mediante la RICOMPENSA di approssimazione sempre più vicine al comportamento goal. ffi fi fi fi fi fi Le TECNICHE DI MODIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO sono tecniche formalizzate per aumentare le frequenza dei comportamenti desiderati e diminuire quella dei comportamenti indesiderati: Identi care le mete e i comportamenti obiettivo: de nire il comportamento desiderato Progettare un sistema di registrazione dei dati e registrare i dati preliminari Scegliere una strategia di modi cazione del comportamento Attuare il programma Compilare resoconti accurati dopo che il programma è stato attuato Valutare e modi care il programma in corso Approcci Cognitivo-Sociali all’Apprendimento TEORIA DELL’APPRENDIMENTO COGNITIVO-SOCIALE - ci si concentra su PROCESSI MENTALI INOSSERVATI DURANTE L’APPRENDIMENTO pur riconoscendo l’importanza del Condizionamento Classico e Operante - Non è su ciente dire che le persone emettono risposte, perché esiste già una relazione ipotizzata tra uno stimolo e una risposta in conseguenza a una STORIA PREGRESSA DI RINFORZO per una risposta - Le persone sviluppano ASPETTATIVE che ricevono un RINFORZATORE dopo aver ricevuto la RISPOSTA APPRENDIMENTO LATENTE (avviene senza rinforzo) Un nuovo comportamento viene appreso MA non viene manifestato nché non viene fornito qualche incentivo per presentarlo. Esperimento dei ratti in un labirinto: i ratti vagano in un labirinto una volta al giorno per 17 giorni e un gruppo riceve sempre cibo, l’altro no. Un terzo gruppo non viene ricompensato per 10 giorni, l’11 viene introdotta una manipolazione sperimentale dove ricevono cibo quando arrivano all’uscita. La prestazione di questo terzo gruppo ha uguagliato quella del gruppo che aveva ricevuto n dall’inizio delle ricompense. APPRENDIMENTO SOCIALE, PER OSSERVAZIONE E IMITAZIONE - apprendimento attraverso l’osservazione del comportamento di un modello - ponte tra il comportamentismo e l’approccio cognitivo - importante nell’acquisizione di abilità in cui non va bene il condizionamento operante - può avere una base genetica (come i neuroni specchio) STIMOLO ===> PROCESSI DI MEDIAZIONE ===> RISPOSTA Osservazione Imitazione del del comportamento comportamento - Attenzione: deve attirare l’attenzione a nché un comportamento sia imitato - Ritenzione: deve essere creato un ricordo da imitare, quindi memoria - Riproduzione: capacità di eseguirlo dal modello (limitato alle capacità siche) - Motivazione: volontà di eseguirlo dipende dai premi e/o punizioni che seguono fi ffi fi fi ffi fi fi fi fi Con l’Esperimento della Bambola Bobo, Bandura dimostra che l’APPRENDIMENTO non è legato solo al rinforzo o alla punizione, ma anche all’OSSERVAZIONE e all’IMITAZIONE. 66 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni divisi in 3 gruppi: - 24 vengono esposti al modello aggressivo - 24 vengono esposti al modello non aggressivo - i restanti vengono fatti giocare tra di loro senza alcun adulto con funzione di modello Sia nel gruppo aggressivo sia in quello non aggressivo ogni bambino osservava il comportamento di un adulto verso la bambola Bobo. Dopo l’osservazione i bambini passavano uno a uno nella stanza con i giochi e la bambola Bobo, qui venivano ripresi al ne di registrare il loro comportamento. I bambini esposti al modello aggressivo erano più inclini ad agire con aggressioni siche. Con il concetto di MODELING (= modellamento) ci si riferisce alla modalità di apprendimento che entra in gioco quando il comportamento di un organismo-modello INFLUENZA quello di chi osserva. Esistono 3 forme di APPRENDIMENTO PER OSSERVAZIONE: 1. Modello di persona 2. Istruzione verbale 3. Modello simbolico Gli elementi che in uenzano le probabilità che un bambino riproduca i comportamenti osservati sono lo STESSO SESSO, il RINFORZO o PUNIZIONE in risposta al comportamento imitato, e le CONSEGUENZE del comportamento-modello. ESPERIENZA: Diretta, Visiva (= apprendimento sociale), Verbale, Stati Emotivi. ATTRIBUZIONI (Martin Seligman): Fattori Interni o Esterni, Cause stabili o instabili, Eventi Controllabili o Incontrollabili. APPRENDIMENTO CULTURALE La cultura è sistema di credenze, valori, usanze, comportamenti e manufatti condivisi che i membri di una società usano per far fronte al loro mondo e alle richieste di altri membr attraverso l’apprendimento. Viene creata attraverso la trasmissione modi ca di questi prodotti tra generazioni. Tomasello lo descrive come una forma di APPRENDIMENTO SOCIALE in cui la scelta di una prospettiva gioca un ruolo cruciale nella trasmissione dell’info e del risultato cognitivo. Vengono interiorizzate tutte le informazioni che danno al comportamento del modello un SIGNIFICATO CONTESTUALE. - L’apprendimento per IMITAZIONE è alla base di quello CULTURALE - La vera imitazione richiede il riconoscimento della struttura intenzionale del modello - L’imitazione ha livelli alti nella prima fase della vita (12 mesi: razionalità - 18 mesi: intenzionalità) - L’OSSERVAZIONE attiva il SISTEMA MOTORIO - Il rinforzo e la motivazione di chi imita, la ricompensa e la punizione ne in uiscono fi fl fi fl fi - Sono inclusi anche MECCANISMI MENTALI INCARNATI (sviluppo dell’homo sapiens) INCLINAZIONI DI APPRENDIMENTO: l’apprendimento culturale non è indiscriminato, ma procede per INCLINAZIONI verso certi contesti che equivalgono ad acquisizioni di conoscenza, credenze e pratiche più e cienti. ATTRIBUZIONI DEGLI STATI MENTALI (intersoggetività anche ri essiva): gli individui sviluppano idee sugli Tati mentali di altre persone, facendo una distinzione. MECCANISMI NEURALI ASSOCIATI ALL’APPRENDIMENTO IMITATIVO Il SNS (Sistema Neuroni specchio) dice che esiste un substrato neurale comune alla PERCEZIONE e all’AZIONE. Le risposte del cervello con l’attività dei neuroni è COMPATIBILE in queste situazioni: - durante la visione e imitazione di azioni della mano e dei piedi per la manipolazione di oggetti - durante l’ascolto di suoni associati a queste azioni - durante l’azione e l’imitazione di azioni intransitive come gesti e espressioni facciali Il SNS prevede un confronto tra descrizione visiva dell’azione e le conseguenze sensoriali del piano imitativo motorio. È inoltre più attivo quando si osservano sequenze di azioni complesse. SNS ed ESPERIENZA: l'attività del SNS e delle aree interconnesse è in uenzata da pratiche motorie a breve termine o a lungo termine. Quindi gioca un ruolo nell’acquisizione dei comportamenti CULTURALMENTE SPECIFICI e viene in uenzato da comportamenti mediati culturalmente nel proprio repertorio motorio. SNS e INCLINAZIONI basate sui MODELLI: è sensibile alla SIMILARITÀ VISIVA tra modello e osservatore, di movimenti organici già appresi e in domini di genere ed etnia. SNS e ATTRIBUZIONI degli STATI MENTALI: la TEORIA DELLA SIMULAZIONE INCARNATA prende per vero che comprendiamo le intenzioni di altri attraverso un processo di SIMULAZIONE, come se fossimo l’altra persona. I SNS sono in grado di CODIFICARE L’INTENZIONE di un’AZIONE. Possiamo anche comprendere gli stati mentali degli altri attraverso un processo inferenziale in cui quando osserviamo un comportamento lo relazioniamo ad una serie di leggi della psicologia popolare (folk psychology). Studi etnogra ci di tutte le aptica in cui il corpo è fondamentale nell’apprendimento culturale come la danza, le arti marziali o la musica mostra che ogni abilità appresa non è solo una conoscenza corporea, ma prevede CAMBIAMENTI FISICI, NEUROLOGICI, PERCETTIVI e COMPORTAMENTALI di ogni soggetto. fi ffi fl fl fl CAPITOLO 7: Memoria Codi ca, Immagazzinamento e Recupero delle Informazioni La MEMORIA è il processo con cui si CODIFICA, IMMAGAZZINA e RECUPERANO le informazioni. 1. CODIFICA = processo con cui le informazioni vengono registrate inizialmente in forma utilizzabile per essere conservate nella memoria 2. IMMAGAZZINAMENTO = mantenimento delle info nel sistema mnestico 3. RECUPERO = localizzare richiamare alla coscienza le informazioni L’OBLIO è essenziale per il funzionamento appropriato della memoria perché evita la DISTRAZIONE per i dati privi di signi cato & permette di formare nuovi RICORDI. TEORIA dei TRE SISTEMI DI MEMORIA (processo seriale) Memoria SENSORIALE: magazzino iniziale e temporaneo Memoria A BREVE TERMINE (MBT): conserva 15-25 secondi e immagazzina il signi cato Memoria A LUNGO TERMINE (MLT): permanentemente, ma può esser di cile riprenderle La MEMORIA SENSORIALE si divide in: 1. ICONICA, immagazzina le immagini del sistema VISIVO 2. ECOICA, immagazzina le info ACUSTICHE e le memorie corrispondenti a ogni senso - Se le informazioni non passano nella MBT, vanno perdute - Nonostante la breve durata, la MEMORIA SENSORIALE ha una elevata precisione - È stata compresa grazie agli esperimenti di Sperling (1960) La MEMORIA A BREVE TERMINE è: 1. Il magazzino di memoria dove le informazioni acquisiscono SIGNIFICATO 2. Capacità di RAPPRESENTAZIONE INCOMPLETA 3. La quantità di informazioni è chiamata CHUNK (7 insiemi) = RAGGRUPPAMENTO DI STIMOLI che possono essere immagazzinati come un’UNITÀ, varia sull’esperienza. Il TRASFERIMENTO di info dalla MBT alla MLT si ha grazie alla REITERAZIONE, ossia la RIPETIZIONE DI INFORMAZIONI: ripetute troppe volte, non verranno necessariamente trasferite, mentre se vengono ripetute più volte sì. Il processo con cui questo viene fatto è la REITERAZIONE ELABORATIVA, che consiste nell’organizzare le informazioni in una forma SPECIFICA. Si introducono le MNEMOTECNICHE, strategie organizzative tecniche nalizzate a ORGANIZZARE le informazioni. fi fi fi ffi fi Nella MEMORIA A LUNGO TERMINE: 1. Le informazioni vengono codi cate e registrare per essere poi recuperate 2. Fonti che ne provano l’esistenza sono: A. Soggetti affetti da certi tipi di danno cerebrale che sono incapaci di rievocare in modo durevole le nuove informazioni acquisite dopo il danno, anche se le informazioni immagazzinate in memoria prima della lesione rimangono intatte. B. La capacità di rievocazione di una quantità piccola di informazioni varia a seconda dell’intervallo di tempo tra la presentazione del materiale iniziale e la richiesta di rievocarlo, inserendo in questo intervallo un’attività distraente. C. Effetto di posizione seriale in cui si è visto che la capacità di rievocare le informazioni contenute in una lista dipende dalla posizione occupata da un item nella lista (es. effetto di priorità o di recenza). MODULI DI MEMORIA A LUNGO TERMINE: 1. Memoria DICHIARATIVA, relativa a nomi, volti, date, fatti… quindi alle COSE (1) Semantica: conoscenze generali sul mondo, si basa sulla logica e deduzioni (2) Episodica: particolari biogra ci della vita individuale 2. Memoria PROCEDURALE, relativa alle abilità e abitudini… quindi al COME FARE APPROCCI ATTUALI ALLA MEMORIA Gli approcci contemporanei mostrano che l’encefalo può elaborare le informazioni simultaneamente in di erenti componenti della memoria = PROCESSO PARALLELO. La WORKING MEMORY è l’insieme di magazzini di memoria TEMPORANEI che MANIPOLANO e REITERANO attivamente le informazioni. L’ESECUTIVO CENTRALE coordina 3 sistemi di immagazzinamento: - MAGAZZINO VISIVO -> informazioni visive e spaziali - MAGAZZINO VERBALE -> ritenzione e manipolazione di info linguistiche e numeriche - BUFFER EPISODICO -> informazioni attinenti ad episodi o eventi La memoria di lavoro permette di mantener Ele informazioni di uno stato attivo per un breve intervallo di tempo a nché possiamo utilizzarle in qualche modo (ex. risolvere problemi di matematica). Utilizza una quantità rilevante di risorse cognitive. MODELLI ASSOCIATIVI DI MEMORIA La memoria è costituita da rappresentazioni mentali di gruppi di INFO INTERCONNESSE. Quando l’attivazione di una memoria induce anche a quella di altre si parla di DIFFUSIONE DELL’ATTIVAZIONE. PRIMING = l’esposizione a una parola o concetto facilita successivamente la RIEVOCAZIONE di informazioni CORRELATE (anche quando non si ha memoria conscia) - memoria ESPLICITA con ricordo intenzionale o conscio - memoria IMPLICITA con ricordi senza consapevolezza conscia, ma che in uenzano i comportamenti successivi ff ffi fi fi fl Rievocazione dei Ricordi a Lungo Termine CUE DI RECUPERO È uno stimolo che permette di RIEVOCARE facilmente informazioni immagazzinate nella MEMORIA A LUNGO TERMINE (LMT). Nella RIEVOCAZIONE viene recuperata un’informazione speci ca- è il compito più DIFFICILE perché richiede un serie di processi: - Ricerca attraverso la memoria - Recupero di informazioni pertinenti - Accuratezza delle informazioni trovate Nel RICONOSCIMENTO si presenta uno stimolo a un oggetto e si chiede se sia stato esposto a esso precedentemente o di identi carlo in una lista di alternative. PAROLA, EMOZIONE, SUONO ===> RICORDO La TEORIA DEI LIVELLI DI ELABORAZIONE pone in risalto il GRADO in cui il materiale viene analizzato mentalmente tramite una PROFONDITÀ DI ELABORAZIONE. Le informazioni a cui si presta maggiore attenzione entrano nella memoria a livello profondo e hanno una minore tendenza a essere dimenticate. ESPOSIZIONE DEL MATERIALE = LIVELLO PIÙ PROFONDO / MENO PROFONDO ATTENZIONE Esistono di erenze per cui le informazioni vengono elaborate ai vari LIVELLI di memoria: 1. Livello PROFONDO = analizzate in base al signi cato 2. Livello INTERMEDIO = le forme vengono tradotte in unità signi cative 3. Livello POCO PROFONDO = elaborate sugli aspetti sici e sensoriali La PROFONDITÀ dell’ELABORAZIONE gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento. La ri essione sul signi cato dei termini e le loro relazioni è un metodo per raggiungere la RITENZIONE A LUNGO TERMINE. Le memorie fotogra che sono memorie incentrate su un evento speci co e rappresentano un’istantanea dell’evento. Sono tuttavia prive di ogni particolare e inaccurate. Si può avere un’AMNESIA DELLA FONTE quando la memoria fotogra ca non è accompagnata dalla RIEVOCAZIONE delle informazioni circa il luogo in cui sono state registrate inizialmente (ex. Incontro di un volto familiare). La memoria si basa su dei PROCESSI COSTRUTTIVI: Processi in cui ciò che si rievoca è in uenzato dal SIGNIFICATO che gli attribuiamo Il RICORDO che si produce è in uenzato non solo dall’esperienza, ma anche dalle congetture e inferenze che si attribuiscono. fl ff fi fi fl fl fi fi fi fi fi fi fi Si tende a ricordare in base a SCHEMI, ossia corpi organizzati di informazioni che DISTORCONO il modo in cui le nuove informazioni vengono interpretate e immagazzinate. Si basano non solo sul materiale speci co, ma anche sulla COMPRENSIONE della situazione, le ASPETTATIVE e la CONSAPEVOLEZZA delle motivazioni alla base del comportamento altrui (ex. Pregiudizio). Le MEMORIE REPRESSE sono ricordi di eventi scioccanti che vengono messi nell’inconscio. Possono diventare FALSE MEMORIE, essere quindi inaccurate o totalmente false. Le MEMORIE AUTOBIOGRAFICHE sono i nostri ricordi e l’accuratezza viene ridotta dai processi costruttivi. Alcuni periodi possono essere ricordati più di altri, con eventi distorti. Oblio CURVA DELL’OBLIO DI EBBINGHAUS: osservò una forte diminuzione iniziale della memoria (l’oblio più rapido avviene nelle prime 9 ore), seguita da una diminuzione più graduale nel corso del tempo. Motivi per cui dimentichiamo: - FALLIMENTO DELLA CODIFICA: non si presta attenzione - DECADIMENTO: perdita dell’informazione a causa del non-uso & scompare la TRACCIA MNESTICA. Questa è una spiegazione incompleta. - INTERFERENZA: le informazioni immagazzinate disturbano la rievocazione di altre informazioni - OBLIO DIPENDENTI DAI CUE: i cue sono insu cienti per risvegliare informazioni Due tipi di INTERFERENZE: I. PROATTIVA dove le informazioni apprese disturbano la rievocazione del materiale più recente II. RETROATTIVA dove si ha di coltà nel rievocare informazioni a causa di esposizioni a materiale di erente - Non spiegano sé l’oblio sia causato da perdita e ettiva o dalla modi cazioni delle informazioni, oppure da problemi di recupero. - Con stimoli appropriati si può recuperare materiale apparentemente perduto LE BASI BIOLOGICHE DELLA MEMORIA — CONSOLIDAMENTO — POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE: certe vie neurali si eccitano facilmente mentre viene appresa una nuova risposta — VARIAZIONE DEL NUMERO DI SINAPSI INTERNEURONICHE L’immagazzinamento delle info è collegato ai siti in cui avviene l’elaborazione e quindi è localizzato nelle aree particolari che hanno elaborato inizialmente le informazioni. ff ffi fi ffi ff fi In ogni situazione di apprendimento interviene più di un sistema encefalico d elaborazione e le tracce nmnestiche sono distirbuite in tutto l’encefalo. Con la PET (tomogra a a emissione di positroni) si è scoperto che nella produzione di parole interviene una particolare area encefalica, ma subentra un’altra quando il processo diventa routinario. Le aree dell’ENCEFALO sono specializzate in diverse ATTIVITÀ MNEMONICHE: - l’IPPOCAMPO nei LOBI TEMPORALI MEDIALI facilita la codi cazione - l’AMIGDALA interviene nei cirrosi che implicano le emozioni ➡ Entrambi con uiscono nella CORTECCIA CEREBRALE dove le informazioni vengono EFFETTIVAMENTE IMMAGAZZINATE. Alcune tecniche mnemoniche: i. parola chiave (estera-italiana) ii. speci cità della codi ca (stesso ambiente) iii. cue di organizzazione (come se si leggesse del materiale per la prima volta) iv. prendere appunti e caci (ascoltare, ri ettere, annotare) v. pratica e reiterazione vi. mnemotecnica dei soci (collocare gli elementi in luoghi sici) DISFUNZIONI DELLA MEMORIA MORBO DI ALZHEIMER, malattia degenerativa che comprende problemi di memoria di grado elevato. AMNESI, nella forma retrograda viene perduta la memoria per gli eventi accaduti prima di un certo evento. Nella forma anterograda viene perduta la memoria di eventi che seguono una lesione. SINDROME DI KORSAKOFF, malattia che affligge gli alcolisti a lungo termine; caratterizzata da allucinazioni e il ripetere più volte lo stesso racconto. Memoria Corporea MONDO ESTERNO >>> PERCEZIONE: consapevolezza del corpo attraverso i sensi MONDO INTERNO >>> PROPRIOCEZIONE: senso della POSIZIONE CORPOREA dai recettori muscolari >>> INTEROCEZIONE: senso della condizione FISIOLOGICA INTERNA dai nervi >>> INPUT VESTIBOLARE: senso del MOVIMENTO e POSIZIONE La MEMORIA CORPOREA sono tutte le RAPPRESENTAZIONI IN PRIMA PERSONA e implicite, derivanti dall’INTEGRAZIONE multisensoriale. Comprende la TOTALITÀ delle capacità, abitudini e disposizioni corporee così come si sono sviluppate nel corso della vita. Modelli di comportamento e percezione diventano abilità o capacità incarnate che applichiamo nella vita quotidiana. fi fl ffi fi fi fl fi fi INTENZIONALITÀ OPERATIVA MEMORIA IMPLICITA (Merlau-Ponty) know-how / I can Un campo di studio della Memoria Corporea è il trauma: Alla ne del XIX Jean Martin-CHARCOT ipotizza che i comportamenti bizzarri costituivano dei segni di traumi Nel 1889, Pierre JANET (un suo studente) pubblica “L’automatisme psychologique” dove sostiene che il trauma è IMMAGAZZINATO nella MEMORIA PROCEDURALE e viene rievocato sottoforma di sensazioni viscerali, movimenti o immagini. ‣ Un evento diventa traumatico quando emozioni TRAVOLGENTI AD ALTA INTENSITÀ interferiscono con il normale processo di MEMORIA. ‣ I pazienti traumatizzati rispondono al trauma con risposte collegate alla minaccia originale, non appropriate a quella attuale FREUD ipotizza che il collegamento tra trauma & azione sica sia l’INCAPACITÀ di ricordare a pieno l'accaduto ‣ Il trauma diventa un’AZIONE perché verrà messo in atto inconsapevolmente LEVINE evidenzia che le azioni post-traumatiche consentono non solo in azioni grossolane (ex. Colpire), ma anche in condizioni corporee come ato sospeso e tensioni muscolari. MEMORIE ORDINARIE (EGOSINTONICHE): - Mutano nel tempo attraverso i processi costruttivi - Possono essere rievocate e modi cate - Si possono richiamare e manipolare deliberatamente dalla coscienza MEMORIE TRAUMATICHE (EGODISTONICHE): - Marchi sici di esperienze TRAVOLGENTI del PASSATO, con forti impressioni nel cervello e nel corpo - Compaiono come FRAMMENTI INTRUSIVI e INCOERENTI di situazioni, emozioni… - Possono prendere forma di comportamenti o “agiti” INCONSAPEVOLI Memoria Esplicita Memoria Implicita 1- SEMANTICA 1- EMOZIONALE 2- EPISODICA 2- PROCEDURALE => maggiore coscienza => minore coscienza MEMORIE IMPLICITE - Non possono essere rievocate DELIBERATAMENTE: compaiono come un collage di emozioni e sensazioni, o comportamenti - Possono APPARIRE e SCOMPARIRE IMPROVVISAMENTE - Sono organizzate intorno a tutto quello che il corpo fa automaticamente = MODELLI DI AZIONE - N e l l ’ e s p e r i e n z a I N C A R N ATA l e m e m o r i e e m o z i o n a l i & p ro c e d u r a l i s i SOVRAPPONGONO fi fi fi fi fi MEMORIE EMOZIONALI La funzione è di CODIFICARE attraverso l’ATTENZIONE FOCALIZZATA le esperienze importanti tramite l’emozione - Sono segnali carichi emotivamente e PREPARANO ALL’AZIONE perché selezionano una particolare memoria procedurale da un registro di possibili memorie - Vissute nel corpo come sensazioni siche - Innescate da caratteristiche di una situazione ATTUALE con intensità simili emotive - Le emozioni rievocate dalle memorie emozionali avevano evocato delle memorie procedurali (ex. Azioni per la sopravvivenza). Mentre tali azioni sono strategie comportamentali e caci, nei casi del trauma non funzionano. MEMORIE PROCEDURALI Comprendono impulsi, movimenti, sensazioni interne che ci guidano sul KNOW-HOW (come fare) le nostre azioni, capacità, ATTRAZIONI e REPULSIONI. - Azioni Motorie Apprese => con la pratica queste azioni possono essere modi cate - Risposte d’Emergenza => istinti base di fronte alla minaccia come attacco-fuga. Giocano un ruolo cruciale nella formazione e risoluzione di memorie traumatiche. - Tendenze Approccio/Evitamento, Attrattive/Repulsive => estensione ≠ ritrazione FUCHS distingue sei tipi di memoria corporea: 1. Procedurale: funzioni sensomotorie e cinegetiche in processi dinamici (ex. Bici) 2. Situazionale: informazioni spaziali [percezione atmosferica e sensoriale] 3. Intercorporea: percezione di interazione con altri inconscia (ex. A ettività) 4. Incorporata: formazione di abitudini tramite l’imitazione & ruoli di genere 5. Del Dolore: esperienze di dolore e situazioni connesse ad esso 6. Traumatica: esperienze che non possono essere integrate in un contesto signi cativo ffi fi ff fi fi