Paniere Non Svolto - Master Le Funzioni ITP nella Scuola di Oggi PDF

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2022

Giovanni Carbone, Marco Marinacci

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ITP didattica master educazione

Summary

Questo documento è un paniere di domande e risposte relative alle funzioni dell'ITP (Istruttore Tecnico Professionale) nella scuola. Il documento si concentra sulla didattica, l'insegnamento-apprendimento, le figure dei docenti e dell'ITP e la valutazione nel sistema scolastico. Include anche domande sui deficit e sui DSA.

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Data creazione 13/12/2022 Set Domande Le funzioni dell'ITP nella scuola di oggi MASTER Le funzioni dell'ITP nella scuola di oggi INDICE Introduzione...

Data creazione 13/12/2022 Set Domande Le funzioni dell'ITP nella scuola di oggi MASTER Le funzioni dell'ITP nella scuola di oggi INDICE Introduzione alle Funzioni dell’I.T.P nella scuola di Oggi............................ 2 La didattica: l’insegnamento-apprendimento.............................................. 6 Le figure del Docente Ordinario e dell’ITP all’Interno della Classe o Laboratorio........................................................................................................18 La valutazione nel sistema scolastico..........................................................33 Concetti Chiave e Strumenti Operativi dell’I.T.P........................................45 Deficit e DSA: conoscenza ed intervento.....................................................48 Psicologia clinica della disabilità e dell'integrazione.................................58 Concetti chiave e strumenti operativi dell'ITP............................................65 1 Introduzione alle Funzioni dell’I.T.P nella scuola di Oggi Prof. Carbone Giovanni Lezione 002 01. Chi definisce una "Educazione secondo natura"? □ Rousseau □ Marx □ Locke □ Hobbes Lezione 005 01. Quando la metodologia vine definita didattica? □ Quando cerca le migliori strategie Analisi - Risposta □ Quando cerca le migliori strategie di insegnamento - apprendimento □ Quando cerca le migliori strategie Comunicazione - Ricezione □ Quando cerca le migliori strategie Recepire - Intervenire Lezione 006 01. Quante sono le fasi della ricerca di Mialaret □ 7 □ 8 □ 6 □ 5 02. Chi prospetta una pedagogia a livelli? □ Gentile □ Maritain □ Brezinka □ Dewey 2 Lezione 008 01. La pedagogia si può definire: □ tutte le risposte sono esatte □ La regina delle scienze □ Ancilla philosophique □ La teoria pratica dell'educazione 02. La pedagogia può essere considerata una tra le scienze a fondamento delle scienze dell'educazione? □ No □ In parte □ Assolutamente No □ Si 03. Da dove deve ripartire la riforma educativa? □ Dal cuore delle persone □ Dalla Famiglia □ Dallo Stato □ Dalla Scuola 04. Qual è l'identita investigatrice della ricerca pedagogica? □ Definire i bisogni culturali □ Definire i bisogni della scuola □ Riscontrare capacità riflessive che il pensiero pedagogico ha su se stesso □ Definire i bisogni dei bambini 05. Il compito dell'educazione è: □ Fare sintesi dei progetti culturali □ Creare mappe concettuali □ Dare luce e orientare il cammino dell'umanità □ nessuna delle altre risposte 06. Nella scuola primaria lo sviluppo intellettuale : □ Riversa un ruolo di importanza terziaria □ Riversa un ruolo di importanza primaria □ nessuna delle altre risposte □ Riversa un ruolo di importanza secondaria 3 Lezione 009 01. L'ITP è una figura di supporto: □ Al personale ATA □ nessuna delle altre risposte □ Al docente □ Al dirigente scolastico 02. Il ruolo dell'ITP è : □ Nessuno nello specifico □ Garantire la realizzazione di attività tecnico pratiche □ Organizzare gli orari □ Organizzare le classi 03. Tra i compiti dell'assistente tecnico rientra: □ Nessun compito specifico □ tutte le risposte sono esatte □ Mediatore culturale □ La manutenzione delle attrezzatura di laboratorio 04. Tra i compiti dell'assistente tecnico è presente □ La definizione degli orari scolastici □ Assistere il personale Ata □ tutte le risposte sono esatte □ La definizione della progettazione extracurriculare 05. L'assistente tecnico ha un numero di ore settimanali complessive di: □ 28 □ 30 □ 24 □ 36 4 Lezione 010 01. Quando si strutturò il modello della Open University □ Negli anni 90 □ Negli anni 80 □ Negli anni 70 □ Negli anni 60 02. Cosa significa letteralmente E Learning □ Insegnamento Digitale □ Lettura Digitale □ Lettura Elettronica □ Insegnamento Elettronico 5 La didattica: l’insegnamento-apprendimento Prof. Marinacci Marco Lezione 001 01. Che scienza è la didattica? □ la didattica è la scienza della comunicazione e della relazione familiare □ la didattica è la scienza della comunicazione e della relazione scolastica □ la didattica è la scienza della comunicazione e della relazione formativa □ la didattica è la scienza della comunicazione e della relazione educativa 02. Quale strategia concerne in che modo si debba insegnare dando uno scopo all'insegnamento? □ La strategia didattica □ La strategia dell’apprendimento □ La strategia scolastica □ La strategia politica 03. Il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente e il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimento dell'allievo sono lo scopo di che cosa? □ Sono lo scopo della teoria dell’apprendimento □ Sono lo scopo della teoria scolastica □ Sono lo scopo della teoria didattica □ Sono lo scopo della teoria politica Lezione 006 01. Che cosa rappresenta l’inclusione sociale? □ L'inclusione sociale rappresenta l'esperienza in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari attività, indipendentemente dalla presenza di disabilità o di povertà. □ L'inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità o di povertà. □ L'inclusione sociale rappresenta la situazione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità o di povertà. □ L'inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di stranieri 6 Lezione 007 01. Che cos’è l’Index? □ è un documento completo a sostegno dello sviluppo esclusivo delle attività didattiche delle scuole. □ è un’attività completa a sostegno dello sviluppo inclusivo delle scuole. □ è un documento completo a sostegno dello sviluppo esclusivo delle scuole. □ è un documento completo a sostegno dello sviluppo inclusivo delle scuole. Lezione 016 01. Quale livello individua LANES (2005) dei cinque livelli di adeguamento degli obiettivi in relazione alla gravità dicendo che per garantire il raggiungimento dell’obiettivo è sufficiente utilizzare tecnologie più motivanti (ad esempio software didattici) e contesti didattici fortemente interattivi e operativi (tutoring, gruppi di apprendimento cooperativo, laboratori, simulazioni etc.)? □ La semplificazione □ La partecipazione. □ La sostituzione. □ La facilitazione. 02. Quale livello individua LANES (2005) dei cinque livelli di adeguamento degli obiettivi in relazione alla gravità dicendo che con esso si modifica il lessico, si riduce la complessità concettuale, si eseguono le operazioni di calcolo utilizzando la calcolatrice, si modificano i criteri di corretta esecuzione di un compito (consentendo più errori e imprecisioni)? □ La partecipazione. □ La semplificazione. □ La facilitazione. □ La sostituzione. 03. Cosa può avvenire sul piano strettamente didattico attraverso la strutturazione e la messa in opera di un percorso didattico specifico ed adeguato? □ l’integrazione dell’alunno disabile in famiglia □ l’integrazione dell’alunno disabile nella scuola □ l’integrazione dell’alunno disabile nella classe □ l’integrazione dell’alunno disabile nella realtà 7 Lezione 017 01. Quali principi ha definito la legge n. 517 del 1977? □ Ha definito i principi organizzativi per la messa in atto di un processo di integrazione nel mondo scolastico. □ Ha definito i principi di base per la messa in atto di un processo di integrazione nel mondo scolastico. □ Ha definito i principi funzionali per la messa in atto di un processo di integrazione nel mondo scolastico. □ Ha definito i principi sostanziali per la messa in atto di un processo di integrazione nel mondo scolastico. 02. Come si è configurata la legge n. 517 del 1977? □ si è configurata come punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo di adeguate politiche formative a livello Europeo e non solo. □ si è configurata come punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo di adeguate politiche di lavoro a livello Europeo e non solo. □ si è configurata come punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo di adeguate politiche gestionali a livello Europeo e non solo. □ si è configurata come punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo di adeguate politiche di inclusione a livello Europeo e non solo. 03. Secondo la prospettiva delineata dal nostro sistema legislativo per l’inclusione scolastica, come si viene a configurare il sistema scolastico? □ si viene a configurare non solo quale un luogo di conoscenza e di istruzione, ma quale luogo di sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti didattici piuttosto che quelli formativi. □ si viene a configurare non solo quale un luogo di conoscenza e di istruzione, ma quale luogo di sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli formativi. □ si viene a configurare non solo quale un luogo di conoscenza e di istruzione, ma quale luogo di sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti formativi piuttosto che quelli selettivi. □ si viene a configurare non solo quale un luogo di conoscenza e di istruzione, ma quale luogo di sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi. 8 Lezione 029 01. In quali riflessioni la didattica laboratoriale rappresenta uno degli argomenti più dibattuti? □ nelle attività pedagogiche e nello sviluppo di prassi di insegnamento-apprendimento. □ nelle condizioni pedagogiche e nello sviluppo di prassi di insegnamento-apprendimento. □ nelle riflessioni pedagogiche e nello sviluppo di prassi di insegnamento-apprendimento. □ nelle considerazioni pedagogiche e nello sviluppo di prassi di insegnamento-apprendimento. 02. Come che tipo di strategia è riconosciuta la validità della pratica laboratoriale? □ come strategia didattica in risposta alle esigenze diversificate degli alunni □ come strategia didattica in risposta alle esigenze unificate degli alunni □ come strategia didattica in risposta alle esigenze molteplici degli alunni □ come strategia didattica in risposta alle esigenze uniche degli alunni 03. Come si configura l’approccio laboratoriale? □ si configura quale setting settoriale □ si configura quale setting formativo □ si configura quale setting gestionale □ si configura quale setting organizzativo 04. Il setting formativo che cosa è in grado di affinare? □ è in grado di raffinare diverse capacità e abilità personali e sociali. □ è in grado di affinare diverse attività e abilità personali e sociali. □ è in grado di affinare diverse capacità e abilità personali e sociali. □ è in grado di raffinare diverse abilità e abilità personali e sociali. Lezione 031 01. Nel software didattico come sono gli obiettivi? □ gli obiettivi sono ben evidenziati □ gli obiettivi non sono ben definiti □ gli obiettivi non sono ben evidenziati □ gli obiettivi sono ben definiti 02. Nel software didattico a cosa si fa ricorso? □ si fa ricorso a diversi sistemi precettivi □ si fa ricorso a diversi canali percettivi □ si fa ricorso a diversi segnali percettivi □ si fa ricorso a diversi canali precettivi 9 Lezione 039 01. La tecnica del modellamento, largamente testata sull'apprendimento dell'uomo, risulta utile per modificare gradatamente che cosa? □ Una prestazione □ Un comportamento □ Una condizione □ Un contesto 02. Gli studi sul modello del condizionamento operante, hanno, in estrema sintesi, portato a postulare una serie di condizioni che rendono più efficace l'apprendimento. Quando l’apprendimento è più veloce? □ L'apprendimento è meno veloce se il rinforzo precede immediatamente la prestazione motoria □ L'apprendimento è più veloce se il rinforzo segue immediatamente la prestazione motoria. □ L'apprendimento è più veloce se il rinforzo precede immediatamente la prestazione motoria □ L'apprendimento è meno veloce se il rinforzo segue immediatamente la prestazione motoria. 03. Gli studi sul modello del condizionamento operante, hanno, in estrema sintesi, portato a postulare una serie di condizioni che rendono più efficace l'apprendimento. Quando la forza del condizionamento è maggiore? □ La forza del condizionamento è maggiore se si alternano le sedute di addestramento ad altre attività □ La forza del condizionamento è maggiore se non si alternano le sedute di addestramento ad altre attività. □ La forza del condizionamento è maggiore se non si alternano le prove di addestramento ad altre attività. □ La forza del condizionamento è maggiore se si alternano le prove di addestramento ad altre attività. 10 Lezione 040 01. Chi ha scritto: "Oggi buona parte della teoria psicologica e pedagogica è concorde su un punto: il potenziale di sviluppo di un individuo, pur variando da individuo a individuo per l’influenza di fattori genetici, ha bisogno, per potersi realizzare, della stimolazione dell’ambiente". □ il pedagogista Dario Martoni □ il pedagogista Daniele Mattoni □ il pedagogista Diego Mattonni □ il pedagogista Dino Matroni 02. Chi fu il padre dell'approccio cognitivista alla psicologia? □ Daniele Mattoni □ Dario Martoni □ Ulrick Nesser □ Ulric Neisser 03. Che cosa evidenzia Ulric Neisser come strategia efficace di apprendimento? □ evidenzia la strategy solving come strategia efficace di apprendimento. □ evidenzia il Cream solving come strategia efficace di apprendimento. □ evidenzia il color solving come strategia efficace di apprendimento. □ evidenzia il problem solving come strategia efficace di apprendimento. 11 Lezione 046 01. Verso che cosa è orientata la pedagogia contemporanea, sia pure con varie sfumature? □ è orientata alla valorizzazione della persona e alla costruzione di progetti educativi che si fondino sull’unicità biografica e relazionale dello studente. □ è orientata all’accoglimento della persona e alla costruzione di progetti educativi che si fondino sull’unicità biografica e relazionale dello studente. □ è orientata alla valorizzazione della persona e alla costruzione di progetti formativi che si fondino sull’unicità scolastica e relazionale dello studente. □ è orientata alla riconoscimento della persona e alla costruzione di progetti educativi che si fondino sull’unicità biografica e relazionale dello studente. 02. L’impostazione data all’accoglimento dei bambini stranieri caratterizza il quadro normativo della scuola italiana, è presente sia nella Legge n.30/2000 di riforma del sistema scolastico che nella Legge di riforma n.53/2003, ed inoltre anche nella successiva normativa fino alla recente della “Buona Scuola” ed è stato confermato da quale Ministero? □ è stato confermato dal Ministero della Funzione Pubblica Università e Ricerca Scientifica nelle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. □ è stato confermato dal Ministero dell’Interno nelle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’ istruzione. □ è stato confermato dal Ministero della Pubblica Istruzione Università e Ricerca Scientifica nelle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. □ è stato confermato dal Ministero della Funzione Pubblica nelle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. 12 Lezione 047 01. La scuola italiana sceglie di adottare la prospettiva interculturale – ovvero che cosa? □ la promozione del dialogo e del confronto tra le culture per tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, discipline, relazioni, vita della classe. □ la creazione del dialogo e del confronto tra culture diverse di tutti gli alunni e a tutti gli stadi: insegnamento, curricoli, didattica, discipline, relazioni, vita della classe. □ la promozione degli incontri e del confronto tra le culture per tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, discipline, relazioni, vita della classe. □ la promozione del confronto tra culture per tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, discipline, relazioni, vita della classe. 02. Le strategie interculturali evitano di separare gli individui in mondi culturali autonomi ed impermeabili, promuovendo che cosa? □ il confronto, il dialogo ed anche la reciproca informazione, per rendere possibile la convivenza ed affrontare i conflitti che ne derivano. □ il confronto, il dialogo ed anche la reciproca formazione, per rendere possibile la convivenza ed affrontare i conflitti che ne derivano. □ il confronto, il dialogo ed anche la reciproca concessione, per rendere possibile la convivenza ed affrontare i conflitti che ne derivano. □ il confronto, il dialogo ed anche la reciproca trasformazione, per rendere possibile la convivenza ed affrontare i conflitti che ne derivano. Lezione 048 01. Le linee di azione che caratterizzano il modello di integrazione interculturale della scuola italiana tengono conto, da un lato, delle molteplici esperienze condotte in questi anni e, dall’altro lato, di che tipo di necessità? □ le necessità evidenziate da una situazione in forte cambiamento che chiede di non procedere con lungimiranza, ma con qualità ed efficacia. □ le necessità evidenziate da una situazione in forte cambiamento che chiede di procedere con lungimiranza, qualità, efficacia. □ delle necessità evidenziate da una situazione in cambiamento che chiede di procedere con velocità, qualità, efficacia. □ le necessità evidenziate da una situazione in forte cambiamento che chiede di procedere con cautela, qualità, efficacia. Lezione 054 01. Da dove è enucleabile «La scuola è aperta a tutti»? □ E’ enucleabile dalla lettera dell'art. 31, l° comma della Costituzione. □ E’ enucleabile dalla lettera dell'art. 34, l° comma della Costituzione. □ E’ enucleabile dalla lettera dell'art. 32, l° comma della Costituzione. □ E’ enucleabile dalla lettera dell'art. 33, l° comma della Costituzione. 13 Lezione 055 01. Da quale Legge è stata istituita la scuola media unica? □ Dalla Legge 31-12-1962, n. 1859. □ Dalla Legge 31-12-1962, n. 1858. □ Dalla Legge 31-12-1962, n. 1857. □ Dalla Legge 31-12-1962, n. 1856. 02. Che cosa ha istituito la L. 24-9-1971, n. 820? □ ha istituito la scuola «a tempo parziale» □ ha istituito la scuola «a tempo indeterminato» □ ha istituito la scuola «a tempo determinato» □ ha istituito la scuola «a tempo pieno» Lezione 056 01. Con quale legge si dà attuazione alla riforma dell'ordinamento della scuola elementare? □ Con la L. 5-6-1990, n. 147 □ Con la L. 5-6-1990, n. 145 □ Con la L. 5-6-1990, n. 148 □ Con la L. 5-6-1990, n. 146 Lezione 058 01. Che cosa può essere assolto in percorsi anche integrati di istruzione e formazione (L. 17-5-1999, n. 144 e il relativo regolamento di attuazione D.P.R. 12-7-2000, n. 257) al fine di potenziare la crescita culturale e professionale dei giovani? □ L'obbligo formativo □ L'obbligo professionale □ L'obbligo informativo □ L'obbligo culturale Lezione 067 01. Quanto maggiore è la conoscenza che il discente acquisisce su ciò che sta facendo, tanto più rapidamente riesce a migliorare le proprie prestazioni e i propri risultati. È questo l’importante principio di che cosa? □ del “feedback” informativo senza conoscenza dei risultati □ del “feedback” informativo o conoscenza dei risultati □ del “feedback” non informativo o conoscenza dei risultati □ del “feedback” non informativo con conoscenza dei risultati 14 Lezione 074 01. Se ci si pone il compito di individuare l'autentico fine del tempo libero, si risponderà che esso consiste, per Laloup, nello sviluppo di che cosa? □ della comunità □ della società. □ della persona □ della personalità. 02. Quali sono per Laloup gli strumenti privilegiati per il conseguimento dello sviluppo della personalità? □ sono la cultura disinteressata, la volontaria partecipazione ad attività culturali e la vita religiosa. □ sono la cultura disinteressata, la volontaria partecipazione ad attività sociali e la vita religiosa. □ sono la cultura interessata, la involontaria partecipazione ad attività sociali e la vita religiosa. □ sono la cultura interessata, la volontaria partecipazione ad attività sociali e la vita religiosa. Lezione 079 01. In quale categoria possono essere ricompresi i viaggi e le vacanze considerando il susseguirsi dei paesaggi delle regioni attraversate, le visite ai musei e ai monumenti. □ Nella categoria degli svaghi sportivi. □ Nella categoria degli svaghi artistici. □ Nella categoria degli svaghi intellettuali. □ Nella categoria degli svaghi di studio. Lezione 080 01. Che tipo d’immagine si vede accordata l’individuo con il sopraggiungere dell'età del pensionamento? □ si vede accordata l'immagine di «un uomo attivo, vecchio ma non antiquato come un relitto» □ si vede accordata l'immagine di «un uomo giovane, baldante, non antiquato come un relitto» □ si vede accordata l'immagine di «un uomo finito, vecchio, antiquato di un relitto» □ si vede accordata l'immagine di «un uomo in forma maxvecchio, antiquato di un relitto» 02. Come appare l’anziano all’età di pensionamento? □ L'anziano appare come un emarginato perché non riesce ad armonizzare i fini personali con quelli collettivi, rappresentati dal successo, dal benessere, dal profitto. □ L'anziano appare come un emarginato perché riesce ad armonizzare i fini personali con quelli collettivi, rappresentati dall’ insuccesso, dal benessere, dal profitto. □ L'anziano appare come un vecchio perché non riesce ad armonizzare i fini personali con quelli collettivi, rappresentati dal successo, dal benessere, dal profitto. □ L'anziano appare come un poveraccio perché riesce ad armonizzare i fini personali con quelli collettivi, rappresentati dal successo, dal benessere, dal profitto. 15 Lezione 084 01. Che tipo di progetto è il PACEMAKING? □ è un progetto finanziato dall’Unione Europea che mira a stimolare le sinergie tra educazione e occupazione creando degli esperti in grado di supportare le fasce più deboli nella ricerca di un impiego. □ è un progetto finanziato Fondo Sociale delle Nazioni Unite che mira a stimolare le sinergie tra educazione e occupazione creando degli esperti in grado di supportare le fasce più deboli nella ricerca di un impiego. □ è un progetto finanziato dallo Stato Italiano che mira a stimolare le sinergie tra educazione e occupazione creando degli esperti in grado di supportare le fasce più deboli nella ricerca di un impiego. □ è un progetto finanziato dall’ONU che mira a stimolare le sinergie tra educazione e occupazione creando degli esperti in grado di supportare le fasce più deboli nella ricerca di un impiego. 02. Che ruolo specifico ha assunto INFOR ELEA? □ quello di elaborare i moduli artistici e di studio del progetto grazie alla decennale esperienza maturata nel settore formativo e nel supporto all’imprenditorialità. □ quello di elaborare i moduli didattici ed educativi del progetto grazie alla decennale esperienza maturata nel settore formativo e nel supporto all’imprenditorialità. □ quello di elaborare i moduli didattici ed educativi del progetto grazie alla trentennale esperienza maturata nel settore formativo e nel supporto all’imprenditorialità. □ quello di elaborare i moduli didattici ed educativi del progetto grazie alla decennale esperienza maturata nel settore industriale e nel supporto all’imprenditorialità. 03. Da chi è stato finanziato il progetto START YOUR CAREER FROM UNIVERSITY? □ Il progetto è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso il Programma Operativo Nazionale per lo Sviluppo delle Risorse tecnologiche romene. □ Il progetto è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso il Programma Operativo Settoriale per lo Sviluppo delle Risorse Umane Romeno. □ Il progetto è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso il Programma Operativo Nazionale per lo Sviluppo delle Risorse Umane. □ Il progetto è stato finanziato dal Fondo Sociale ONU attraverso il Programma Operativo Settoriale per lo Sviluppo delle Risorse Umane Romeno. 16 Lezione 089 01. Che cosa può essere definita come una sequenza di opportunità intenzionali di azioni finalizzate a un cambiamento atteso come viene definita? □ L’opportunità □ La sequenzialità □ La formazione □ La programmazione 02. Che cosa è data dal fatto che la programmazione è fondamentalmente un processo e che, in tutte le forme in cui viene attuato, richiede tempo per l'interiorizzazione dei contenuti? □ L’intenzionalità □ La formazione □ La sequenzialità □ La programmazione 03. L'analisi del contesto, la progettazione e la valutazione sono le tre fasi fondamentali pe quale processo? □ Il processo di attivazione dell'azione programmatoria □ Il processo di produzione dell'azione formativa □ Il processo di produzione dell'azione programmatoria □ Il processo di conclusione dell'azione programmatoria Lezione 090 01. Che tipo di analisi si intende quella fase del processo di produzione dell'azione programmatoria che si occupa dell'individuazione dei segnali, siano essi espliciti o impliciti, che giustificano l'opportunità (ma non ancora la possibilità) di un intervento formativo in uno specifico contesto organizzativo o sociale. □ analisi del fabbisogno □ analisi delle opportunità □ analisi dell’intervento formativo □ analisi del contesto 17 Le figure del Docente Ordinario e dell’ITP all’Interno della Classe o Laboratorio Prof.ssa Benedetti Silvia Lezione 001 01. L’insegnate tecnico pratico (acronimo ITP), è : □ un docente delle scuole secondarie di II° grado con competenze tecnico pratiche che si occupa delle attività didattiche che si svolgono all’interno di laboratori □ Un risorsa di personale ATA □ Un docenti di sostegno per alunni diversamente abili □ Un docente adetto al supporto tecnologico 02. L'istruzione nel suo duplice ruolo — sociale ed economico — è un elemento: □ assoluto per l'acquisizione delle competenze per il sostegno □ per l'acquisizione delle competenze socio/pedagogiche □ per l'acquisizione della cultura di base per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti cambiamenti □ Determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti cambiamenti 03. Cosa fornisce la Raccomandazione del Parlamente Europeo del 23 aprile 2008? □ Le linee guida dell'apprendimento permanente □ Le definizioni di conoscenze, abilità, competenze □ Le indicazioni metodologiche delle competenze dell'insegnanente di sostegno □ nessuna delle altre risposte 04. Le conoscenze sono: □ un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio □ le norme legislative che regolano i processi scolastici □ Le regole che stanno alla base dell'apprendimento □ Un insieme di norme e regole 18 Lezione 002 01. Le competenze sono chiamate c"chiave" in quanto: □ metacompetenze □ assolute □ determinate □ astratte 02. Tra le competenze chiave enunciate nella Raccomandazione del 18 Dicembre 2006 non è menzionata: □ Imparare ad imparare □ competenza digitale □ consapevolezza ed espressione teatrale □ consapevolezza ed espressione culturale Lezione 003 01. Il documento Life Skills Education in Schools è stato prodotto da: □ Il Ministero dell'Istruzione □ L'Unione Europea □ Il Consiglio d'Europa □ L'Organizzazione mondiale della sanità 02. Le abilità per la vita individuate dall'OMS sono: □ 2 □ 10 □ 4 □ 8 03. La consapevolezza ed espressione culturale è una: □ Conoscenza □ Abilità □ Nessuna delle risposte precedent □ Competenza chiave Lezione 004 01. La comunicazione nella madrelingua è: □ la capacità di parlare più lingue □ la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta □ il padoneggiare il lessico della propria lingua □ la capacità oratorio nella propria lingua madre 19 Lezione 006 01. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali: □ nessuna delle altre risposte □ la mediazione e la comprensione interculturale □ il poliglottismo □ la semantica lessicale Lezione 008 01. La competenza matematica è: □ il spaer usare le funzioni aritmetiche □ la capacità mentale di far di conto □ nessuna delle altre risposte □ l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane Lezione 010 01. L’uso delle TSI comporta: □ un'attitudine critica e riflessiva nei confronti delle informazioni disponibili e un uso responsabile dei mezzi di comunicazione interattivi □ l'uso delle tecnologie dell'istruzione □ l'utilizzo della LIM □ lil padroneggiare gli algoritmi Lezione 012 01. Imparare ad imparare è: □ una competenza chiave □ un'attività □ un sapere □ un'abilità Lezione 014 01. La competenza sociale si basa: □ sull'attitudine alla relazione □ sull'attitudine alla collaborazione, l'assertività e l'integrità □ sull'attitudine alla reciprocità □ sull'attitudine alla comunicazione Lezione 016 01. Il senso di iniziativa e imprenditorialità è: □ una competenza □ un'attitudine □ un sapere □ un'abilità 20 Lezione 018 01. La conoscenza culturale presuppone: □ una consapevolezza della propria identità □ una consapevolezza del retaggio culturale locale, nazionale ed europeo e della sua collocazione nel mondo □ una consapevolezza dell'evoluzione della specie umana □ una consapevolezza della cultura dell'altro 02. Una solida comprensione della propria cultura e un senso di identità possono costituire la base di: □ un atteggiamento aperto verso la diversità dell'espressione culturale e del rispetto della stessa □ nessuna delle altre risposte □ un atteggiamento aperto verso l'identità dell'altro □ un atteggiamento aperto verso ciò che è simile alla propria cultura Lezione 020 01. La didattica ha il compito di: □ educare ad una cittadinanza "unitaria" e allo stesso tempo "plurale" □ educare alla cittadinanza □ educare solo al valore della propria realtà nazionale □ educare alla diversità 02. La scuola ha il compito di formare: □ cittadini appartenti alla tradizione della propria cultura □ nessuna delle altre risposte □ cittadini italiani che siano allo stesso tempo cittadini d'Europa e del mondo □ cittadini d'Europa Lezione 023 01. L'insegnamento - muro è: □ tematico, procede organizzato attorno a problemi o a temi interessanti □ formalizzato in lezioni □ nessuna delle altre risposte □ formalizzato in esperienze 02. L'insegnamento - ponte è: □ centrato sull'insegnamento □ regolato sulla persona □ stabilito e preciso, connesso a obiettivi standardizzati □ nessuna delle altre risposte 21 Lezione 025 01. Il fine dell'apprendimento è: □ raggiungere ottimi risultati a scuola □ nessuna delle altre risposte □ appropriarsi di conoscenze date □ acquisire chiavi di lettura, strategie orientative, e interpretative per far sì che il soggetto divenga sempre più consapevole della complessità e della poliedricità delle sfaccettature del reale 02. Nell'apprendimento costruttivo, l'allievo: □ formula solo ipotesi □ individua, adotta strategie e metodologie di lavoro, cerca soluzioni, formula ipotesi e genera risposte. □ individua, adotta strategie e metodologie di lavoro, cerca soluzioni, formula ipotesi, ma non genera risposte. □ nessuna delle altre risposte 03. Uno dei caratteri che qualificano il processo di apprendimento è: □ individuale □ passivo □ decontestualizzato □ collaborativo 22 Lezione 026 01. L'ambiente di apprendimento deve: □ nessuna delle altre risposte □ essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno secondo delle indicazioni precise e prestabilite □ essere ricco di risorse che gli allievi possono utilizzare seguendo un metodo prestabilito □ essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno in modo autonomo senza seguire un metodo prestabilito 02. Il curricolo nella didattica per le competenze: □ coincide con la programmazione didattica □ nessuna delle altre risposte □ riveste un ruolo secondario nella progettualità didattica □ rappresenta il compendio della progettazione e della pianificazione dell'intera offerta formativadella scuola 03. Le istituzioni scolastiche per costruire il curricolo seguono: □ le Inidicazioni di settore □ nessuna delle altre risposte □ le Indicazioni europee □ le Indicazioni Nazionali 04. Affinchè l'apprendimento sia significativo è necessario che: □ avvenga in una realtà significativa □ avvenga individualmente □ sia praticato da autodidatta □ avvenga sul libro di testo 05. L'ambiente di apprendimento deve: □ nessuna delle altre risposte □ rispettare un metodo prestabilito □ garantire ad ogni persona la possibilità di muoversi al suo interno in modo autonomo □ fornire strumenti significativi scelti dall'insegnante 06. Gli allievi, all'interno dell'ambiente di apprendimento: □ Hanno libero accesso alle risorse informative e agli strumenti □ Possono utilizzare solo le risorse informative □ Devono seguire le direttuive dell'insegnante □ Possono utilizzare solo gli strumenti didattici informatici 23 Lezione 027 01. La progettazione del curricolo: □ Descrive i risultati dell’apprendimento; Definisce le scelte organizzative; Stabilisce i criteri generali per la verifica e valutazione degli apprendimenti e la valutazione e certificazione delle competenze in uscita; □ Descrive i risultati dell’apprendimento; Stabilisce i criteri generali per la verifica e valutazione degli apprendimenti e la valutazione e certificazione delle competenze in uscita; Organizza i percorsi didattici necessari per realizzare e conseguire i risultati dell’apprendimento, nel rispetto delle esigenze e delle caratteristiche delle classi, in generale, e degli allievi, in particolare. □ Descrive i risultati dell’apprendimento; Definisce le scelte organizzative; Organizza i percorsi didattici necessari per realizzare e conseguire i risultati dell’apprendimento, nel rispetto delle esigenze e delle caratteristiche delle classi, in generale, e degli allievi, in particolare. □ Descrive i risultati dell’apprendimento; Definisce le scelte organizzative; Stabilisce i criteri generali per la verifica e valutazione degli apprendimenti e la valutazione e certificazione delle competenze in uscita; Organizza i percorsi didattici necessari per realizzare e conseguire i risultati dell’apprendimento, nel rispetto delle esigenze e delle caratteristiche delle classi, in generale, e degli allievi, in particolare. 24 Lezione 031 01. Gli stili cognitivi si caratterizzano per: □ Divergenza □ Uguaglianza □ Convergenza □ Polarità opposte 02. Inidvidua, tra i seguenti stili cognitivi, quello errato: □ Verbale-visuale □ Impulsivo-Riflessivo □ Convergente-divergente □ Sistematico-analitico 03. Lo stile sistematico-intuitivo trova le sue origini nelle ricerche sul ragionamento svolte da: □ Vygotskij □ Piaget □ Bruner □ Winnicot 04. Lo stile sistematico privilegia: □ modalità graduali di pensiero che procede passo per passo mettendo in ordine le informazioni e utilizzandole per costruire ipotesi □ modalità graduali di pensiero che procede passo per passo mettendo in ordine le informazioni e utilizzandole per costruire tesi □ modalità graduali di pensiero che procede passo per passo mettendo in ordine le informazioni e utilizzandole per costruire enunciati □ nessuna delle altre risposte 05. lo stile intuitivo: □ costruisce la tesi attraverso l’utilizzo di alcune informazioni e, nel processo di indagine, utilizza altre informazioni per confermare o confutare l’ipotesi iniziale □ costruisce l'antitesi attraverso l’utilizzo di alcune informazioni e, nel processo di indagine, utilizza altre informazioni per confermare o confutare l’ipotesi iniziale □ costruisce l’ipotesi attraverso l’utilizzo di alcune informazioni e, nel processo di indagine, utilizza altre informazioni per confermare o confutare l’ipotesi iniziale □ costruisce la sintesi attraverso l’utilizzo di alcune informazioni e, nel processo di indagine, utilizza altre informazioni per confermare o confutare l’ipotesi iniziale 25 06. Lo stile verbale-visuale è legato: □ alle modalità di accesso, organizzazione e recupero dell’informazione □ solo alle modalità di accesso dell'informazione □ nessuna delle altre risposte □ solo alle modalità di recupero dell'informazione Lezione 034 01. Spenberg sostiene che il pensiero umano si fonda su: □ 3 tipi di intelligenze □ 2 tipi di intelligenze □ 7 tipi di intelligenze □ nessuna delle altre risposte 02. La teoria delle intelligenze multiple è stata elaborata da: □ Watson □ Bruner □ Gardner □ Piaget 03. Il pensiero pratico comprende: □ La capacità di valutare □ La capacità di giudicare □ La capacità di scoprire □ La capacità di realizzare progetti 04. Il pensiero analitico comprende: □ La capacità di immaginare □ La capacità di intuire □ La capacità di scoprire □ La capacità di confrontare 05. Il pensiero creativo comprende: □ La capacità di giudicare □ La capacità di realizzare progetti □ La capacità di creare □ La capacità di giudicare 26 Lezione 035 01. Per gli allievi che non hanno stima in se stessi può essere importante: □ Non condivdere le responsabilità □ Lavorare insieme agli altri e condivdere le responsabilità □ Lavorare singolarmente □ nessuna delle altre risposte 02. Uno dei compiti della scuola è quello di giungere ai: □ Linguaggio effettivo □ Linguaggi formali e simbolici □ Linguaggi informali □ Linguaggio reale 27 Lezione 037 01. I mediatori della didattici si suddividono in: □ attivi, iconoci, analogici,strumentali □ nessuna delle altre risposte □ attivi, iconoci, analogici, informatici □ attivi, iconoci, analogici, simobolici 02. I mediatori didattici attivi sono collegati a: □ L'atteggiamento passivo □ nessuna delle altre risposte □ L'esperienza diretta □ L'esperienza indiretta 03. Il vantaggio dei mediatori didattici iconici risiede nella: □ Nesuuna delle risposte precedenti □ rappresentazione dell'esperienza a un livello informale □ capacità di oggettivazione □ scissione dalla realtà 04. Il vantaggio dei mediatori didattici analogici risiede nel: □ Coinvolgere emotivamente e personalmnete l'allievo □ Rappresentare l'esperienza a un livello formale □ Apprendere passivamente □ Non coivolgere l'allievo dal punto di vista emotivo 05. I mediatori didattici analogici: □ Sono n grado, da soli, di fissare un apprendimento □ Presentano solo vantaggi □ Non presentano limiti □ Sono incapaci, da soli, di fissare un apprendimento 28 Lezione 038 01. Tra le caratteristiche condivise e fondamentali relative alle diverse teorie elaborate sull'apprendimento cooperative, rientra: □ nessuna delle altre risposte □ la valutazione del gruppo a discapito di quella individuale □ gruppi piccoli e omogenei □ Interazione promozionale, faccia a faccia 02. Il cooperative learning è: □ Una teoria psicologica □ Un metodo di studio □ Una metodologia didattica □ Una teoeria pedagogica 03. Il lavoro di gruppo permette agli allievi di: □ nessuna delle altre risposte □ Apprendere con più difficoltà □ Non apprendere in modo corretto □ Apprendere con più facilità 04. Nel cooperative learning la valutazione "valuta" □ La qualità del lavoro del gruppo □ nessuna delle altre risposte □ La qualità del lavoro di gruppo e il lavoro di ogni membro che lo compone □ La qualità dei membri del gruppo 29 Lezione 040 01. L'apprendistato cognitivo è: □ una metodologia didattica □ nessuna delle altre risposte □ un modello di apprendimento □ un ambiente di apprendimento 02. Nell'apprendistato cognitivo nella fase "coching": □ l'allievo osserva la competenza esperta al lavoro e poi la imita □ l’insegnante riduce sempre di più il supporto fornito (fading) per lasciare spazio all’autonomia e alla responsabilità del discente □ L'insegnante assiste l'allievo, lo agevola nel suo lavoro, interviene se necessario, dirige l'attenzione su un aspetto, fornisce feedback □ nessuna delle altre risposte 03. Nell'apprendistato cognitivo, gli allievi, nella fase della "riflessione": □ nessuna delle altre risposte □ Sono incoraggaiti a verbalizzare i processi di pensiero che hanno seguito nel processo di apprendimento □ Sono spinti a risolvere i problemi in forma nuova □ Sono portati a confrontare i problemi con una figura esperta 04. Quali, tra le seguenti, può essere considerata una parola chiave dell'approccio cognitivo: □ Individualità □ Dipendenza □ Consapevolezza □ Passività 30 Lezione 041 01. La condivisione richiama: □ la relazione genitori/allievi □ la relazione insegnante/allievo □ nessuna delle altre risposte □ la relazione docenti/genitori 02. Le parole chiave di un approccio cognitivo possono riassumersi, come sostiene Castoldi, nei termini di □ emotività, consapevolezza, educazione □ consapevolezza, memoria, responsabilità, autonomia e condivisione □ meoria, intelletto, amotività □ nessuna delle altre risposte 03. La promozione di un atteggiamento consapevole verso l’apprendimento: □ riguarda solo la fase che si vive □ non riguarda solo la fase ex-ante □ nessuna delle altre risposte □ non riguarda solo la fase ex-post Lezione 042 01. Lo studio di caso rale si sviluppa in: □ 2 fasi □ 5 fasi □ 4 fasi □ 3 fasi 02. Lo studio di caso reale è: □ Una metodo di analisi delle scienze psicologiche □ Una teoria utilizzata esclusivamente nella ricerca sociale □ Una metodologia □ Un metodo di analisi delle scienze biologiche 31 Lezione 045 01. L'allievo nel braingstorming è stimolato a: □ Integrare le conoscenze □ interagire esclusivamente con i contenuti messi a tema □ fornire il proprio contributo e metterlo in relazione con quello degli altri □ interagire sclusivamente con gli altri 02. La soluzione di problemi reali permette di: □ Superare i limiti di astrattezza propri del processo di apprendimento della didattica tradizionale □ Sostituire la lezione frontale □ Nessuan delle risposte precedenti □ Rendere passivo il ruolo dell'allievo nel processo di apprendimento 03. Uno dei rischi dell'approccio "soluzione di problemi reali" è: □ Creare tensioni nel gruppo □ Far prevalere la logica produttivistica su quella formativa □ Non risponedere alle aspettative della scuola come ente di formazione □ Non raggiungere i traguardi formativi fissati Lezione 046 01. La metodologia didattica "soluzione ai problemi reali, affonda le sue radici: □ nell'empirismo □ nel positivismo □ nel romanticismo □ nell'attivismo pedagogico 32 La valutazione nel sistema scolastico Prof. Mancini Riccardo Lezione 003 01. La persona umana è dotata di potenzialità interiori profonde che chiedono di essere liberate ed espresse. Esse si orientano certamente sul piano □ dialigico/alchimistico □ esistenzialità/essenzxialità □ normativo □ prospettico 02. L’attivismo è una cultura ed una dottrina pedagogica di carattere internazionale che ebbe inizio a cavallo tra □ anni Settanta/Ottanta □ L’attivismo è una cultura ed una dottrina pedagogica di carattere internazionale che ebbe inizio a cavallo tra □ del XVIII secolo □ del XXIII secolo 03. Forti sono i legami che l’attivismo instaura principalmente con le opere e le riflessioni del filosofo e sociologo americano □ Spencer □ Hill □ Makarenko □ Dewey 04. Manifestazione dell’attivismo è l’affermazione delle scuole □ rinascenti □ antecedenti □ nuove □ prospettiche 05. Il primo Congresso internazionale dell’educazione nuova, tenutosi a Calais nel □ 1921 □ 1999 □ 2015 □ 1689 33 Lezione 004 01. Quale corrente di pensiero che ha influito in maniera significativa sull’agire e sulla speculazione educativa del secolo trascorso ? □ positivismo □ olismo □ trascendenzialismo □ determinismo 02. A quando risale la nascita del positivismo? □ prima metà del XIX secolo □ 1996 □ seconda metà del XXIII secolo □ 2013 03. Etimologicamente il positivismo deriva dal latino ponere che ha come significato □ ciò che è affermato □ Ciò che è posto □ ciò che è visibile □ ciò che determina 04. Un esempio a sostegno del pensiero positivista è offerto da □ Thorndike □ Platone □ Hill □ Mencarelli 34 Lezione 005 01. Quale tipo di pensiero richiamano le idee espresse da Gilles Deleuze e Felix Guattarì, i quali lo descrivono come aperto, flessibile, non autoreferente e dogmatico, sicuramente in costante divenire □ nomade □ isolato □ allegro □ unico 02. Sulla scorta delle riflessioni prodotte da Comte e Durkheim si può definire la pedagogia come “la teoria pratica □ dell'educazione □ della glottologia □ della didattica □ della matematica Lezione 006 01. Spencer invita a considerare l’educazione come □ un fatto □ un calcolo □ una filosofia □ una ipotesi 35 Lezione 007 01. Tra quelli elencati, qual è un modello didattico? □ a priori □ della comunicazione □ a posteriori □ ipotizzato 02. Tra quelli elencati, qual è un modello didattico? □ fisiologico □ della standardizzazione □ dell'apprendimento □ della riflessione 03. Tra quelli elencati, qual è un modello didattico? □ salvifico/utopico □ dell'istruzione □ contestuale □ della rassegna 04. Quale modellistica si è presenta per definire le finalità educative di oggi? □ delle 4 F □ delle 5C □ delle 3I □ delle 7H 36 Lezione 009 01. Quale tassonomia si è definita la più completa sugli attributi che il soggetto deve avere e da cui dobbiamo partire per ogni percorso didattico, meta cognitivo o non? □ Spartman □ Borkowski □ Weynek □ Stuart 02. Quali autori l’atteggiamento meta cognitivo come un’azione che “riguarda la generale propensione a riflettere sulla natura della propria attività cognitiva e a riconoscere la possibilità di utilizzarla ed estenderla: essa può aiutare il bambino anche quando egli non possiede conoscenze metacognitive specifiche utili per il caso proposto □ Aristotele/Platone □ Mencarelli/Rosati □ Hill/Spencer □ Cornoldi, Caponi Lezione 010 01. Per Freud quale è un mestiere impossibile? □ l'economista □ lo spiritualista □ l'educatore □ il politco 02. Cosa può essere definita come capacità di mobilitare diverse risorse cognitive per far fronte ad un certo tipo di situazioni? □ l'abilità □ competenza □ l'azione □ l'induzione educativa Lezione 011 01. Per Perrenoud a chi dovrebbe appartenere la competenza di Infondere il piacere di imparare e far maturare abilità autovalutative? □ filosofo □ studente □ docente □ politico 37 Lezione 012 01. Appare quanto mai innegabile che ogni intervento didattico meta cognitivo si basi su una relazione educativa che possiede determinate caratteristiche. Quale tra quelle elencate? □ alessitiamia □ catarsi □ economia □ esimmetria 02. A chi appartiene la seguente citazione: l’amore per lui nella sua realtà attuale e l’amore per il fine a cui tende, cioè per l ’ideale di ragazzo, sono due momenti non separati, ma uniti; educare un fanciullo partendo da ciò che è fattibile in lui, accendere in lui la vita superiore, portarlo ai risultati che le sono connessi, non per il risultato in sé, ma parchè la vita dell’ uomo si compie in essa □ Nohl □ Dhaff □ Hill □ Kurt 03. Secondo il primo assioma di Palo Alto, l'uomo non può □ avere troppa richhezza materiale □ non comunicare □ determinarsi □ essere in due posti Lezione 013 01. Il cooperative learning è una idea che per la prima volta venne elaborata da □ Kagan □ Guht □ Tstart □ Nholl 38 Lezione 016 01. Cosa obbliga secondo Rosati ad una lettura attenta ad alla rappresentazione oggettiva delle potenzialità individuali □ la valutazione □ l'analisi □ la descrizione □ la misurazione 02. La valutazione gioca un ruolo importante all’interno di ogni panorama di insegnamento-apprendimento. In specifico la sua rilevanza assume un ruolo strategico nella □ intuizione □ metacognizione □ economia □ induzione 39 Lezione 018 01. Secondo Calonghi, quale è il fine della valutazione? □ per presuporre □ per intuire □ per conoscere □ per giudicare 02. A chi appartiene il testo "Introduzione alla ricerca in educazione"? □ Sepnder □ De Landesheere □ Aristotele □ Comenio 03. Da chi fu ideato il Q.I.? □ Hill/Spencer □ Adson □ Dhaff □ Binet 04. A chi appartiene la seguente ed importante citazione: La valutazione “non costituisce soltanto un problema didattico (relativo cioè al modo in cui nel processo educativo si giunge ad esprimere giudizi), ma presenta dirette implicazioni con l’ interpretazione complessiva dell’attività educativa. L’attenzione al problema didattico è necessaria per rendersi conto del significato dei giudizi che si esprimono sugli allievi, e delle relazioni che intercorrono fra la valutazione e gli aspetti dell’ attività formativa; interpretazioni più ampie (e certamente più complesse) sono necessarie se si vuole essere consapevoli degli intenti che la scuola persegue attraverso la sua attività: in altre parole, se si vuole individuare qual è il prodotto cui si aspira” □ Protigo □ De Angelis □ Rosati □ Vertecchi 40 Lezione 019 01. Secondo Pellerey, qual è un tipo di valiutazioni tra quelle elencate? □ Inclusiva □ Soggettiva □ Aperta □ Deterministica 02. Secondo Pellerey, qual è un tipo di valiutazioni tra quelle elencate? □ a priori □ oggettiva □ inclusiva □ chiusa Lezione 025 01. Secondo Varisco, che tipo di valutazione ha lo scopo condiviso di effettuare una ricognizione delle conoscenze che lo studente possiede all’inizio di un iter di studi, ed è detta anche valutazione d’ingresso? □ oggettiva □ plenaria □ iniziale □ finale 02. Quale tipo di valutazione ha lo scopo di lo scopo di fornire una informazione continua e dettagliata circa il modo in cui i singoli allievi accedono ad una procedura di apprendimento e quindi procedono verso essa. La disponibilità di tale informazione è indispensabile se si vogliono assumere decisioni didattiche tempestive, per corrispondere alle necessità di ciascun allievo differenziando la proposta di apprendimento □ uniforme □ intermedia □ redditizia □ conclusiva Lezione 026 01. Che tipologia di valutazione è operata dai docenti che hanno segueto passo dopo passo l’evoluzione del soggetto □ adiacente □ esterna □ globale □ interna 41 Lezione 027 01. Quale termine è diretto alla quantificazione numerica, o per rapporti, di determinati eventi o conoscente. In questo ambito si legittimano la docimologia, le forme di correlazione e la psicometria □ valutazione □ misurazione □ definizione □ intrspezione valutativa Lezione 029 01. Ogni processo sperimentale prevede 5 fasi. Quale tra quelli elencate rappresenta la seconda? □ Azioni rilevanti □ Quadro prospettico □ Quadro complessivo □ Quadro analitico della sperimentazione Lezione 030 01. A chi appartiene il seguente sillogismo: E’ sintatticamente e semanticamente corretto dire che le asserzioni soggettive sono fondate da soggetti. Allora, in modo corrispondente, potremmo dire che le asserzioni oggettive sono fatte da oggetti. Disgraziatamente queste dannate cose non fanno asserzioni” □ Foerter □ Adson □ Hriente □ Glhlik Lezione 031 01. Tra quelle elencate, qual è una tipologia di domanda all'interno di una prova oggettiva? □ a interdipendenza □ vero/falso □ a dipendenza □ deterministica 02. Tra quelle elencate, qual è una tipologia di domanda all'interno di una prova oggettiva? □ chiare □ vere □ corrispondenze □ fuorvianti 42 Lezione 032 01. Cosa è il valore dato dalla distanza che intercorre tra il valore più basso e quello più alto? □ la mediana □ il gamma □ la statistica □ il numero primo Lezione 034 01. Cosa può essere definito come la scienza che ha per oggetto lo studio sistematico degli esami, in particolare dei sistemi di votazione e del comportamento degli esaminatori? □ la precisazione □ numismatica □ la valutazione □ docimologia 43 Lezione 036 01. In quale anno Maslow descrivela motivazione come “carenza di un ‘oggetto’ desiderato, talchè la persona orienta il suo comportamento per raggiungerlo o per soddisfare il relativo bisogno □ 1996 □ 1958 □ 1954 □ 2006 02. La motivazione è quello stoppino che Comenio richiama a gran voce nella sua □ Didattica aperta □ Didattica per obiettivi □ Didattica Magna □ Didattica del domani 03. Cosa è il learning to think? □ Abilità nel tradurre □ Capacità di pensare □ Capacità di fare □ Capacità insita 04. Quale psicologo afferm,a che un individuo efficiente necessita di cinque elementi: a. la motivazione a utilizzare abilità e tecniche per apprendere; b. una base conoscitiva organizzata, che fornisca una struttura per i nuovi apprendimenti; c. le abilità necessarie per apprendere, d. le strategie per un apprendimento efficiente; e. le strategie metacognitive, che permettono a un individuo di riflettere sul proprio apprendimento e sul proprio pensier □ Wilbert Hiltun □ Wilber Stint □ Wilbert Handover □ Wilbert McKiechien 44 Concetti Chiave e Strumenti Operativi dell’I.T.P. Prof. Carbone Giovanni Lezione 005 01. L'emittente, nell'atto comunicativo, deve: □ nessuna delle altre risposte □ Trasmettere il messaggio □ Elaborare il messaggio □ ricevere il messaggio 02. Quale grande "rivoluzione" ha introdotto nuovi mezzi di comunicazione? □ Industriale □ Tecnica □ Informatica □ Scolastica 03. I principali fattori dell'atto comunicativo sono: □ Emittente, destinatario, informazione ed elaborazione □ Emittente, contenuto , contesto, canale e ricevente □ Oggetto, contenuto, risposta e canale □ Emittente, titolo, contesto, canale e ricevente Lezione 006 01. Un modello neocomportamentista della conoscenza: □ Segue una strategia frammentaria □ Segue una strategia lineare controllata da chi programma □ non seguen una strategia lineare □ nessuna delle altre risposte Lezione 019 01. Quali sono i passaggi chiave di un progetto formativo? □ Osservazione, Valutazione , Verifica, Realizzazione □ Analisi, raccolta dati, progettazione e valutazione □ Analisi, progettazione, implementazione, valutazione □ Analisi, realizzazione, formazione, valutazione 45 Lezione 021 01. Gli obiettivi specifici: □ Si riferiscono ad aspetti generici □ Tutte e tre le risposte sono esatte □ Si riferiscono ad aspetti più circoscritti □ Si riferiscono ad aspetti meno circoscritti 02. Gli standard: □ Sono irrilevanti □ Indicano la soglia di accettabilità delle prestazioni □ Indicano i margini di errori □ nessuna delle altre risposte 46 Lezione 032 01. La progettazione può essere definita come: □ Mezzo fondamentale per rispondere alla burocrazia del gruppo docenti □ Mezzo fondamentale per l'insegnante per "agire la sua professionalità" □ Mezzo fondamentale per rispondere alla burocrazia dell'istituto scolastico □ Mezzo fondamentale per rispondere alla burocrazia ministeriale 02. Secondo la logica della razionalità tecnica, i momenti del progettare - agire - valutare sono: □ nessuna delle altre risposte □ Singole fasi di tre processi differenti □ Fasi di un unico processo che si svolgono in successione □ Fasi di un progetto che si possono svolgere senza un ordine prestabilito 03. La logica della complessità rinvia all'idea di un aprendimento: □ complesso e sequenziale □ Complesso e multilaterale □ sequenziale e addestrativo □ Complesso e addestrativo 04. Il modulo didattico si colloca nel punto di intersezione tra: □ la strategia induttiva e la struttura molecolare □ la strategia deduttiva e la struttura molare □ la stradegia deduttiva e la struttura molecolare □ la strategia induttiva e la struttura molare 05. la programmazione per obiettivi è centrata su: □ processi culuturali □ processi formativi □ traguardi formativi □ i contenuti culturali 06. L'implementazione rappresenta la fase della progettazione in cui: □ si sviluppa l'azione formativa □ si orienta l'azione formativa □ Tutte e tre le risposte sono esatte □ si valuta l'azione formativa 47 Deficit e DSA: conoscenza ed intervento Prof.ssa Carofano Caterina Lezione 002 01. Quando si parla di "funzionamento adattivo" ci si riferisce □ efficacia con cui i soggetti fanno fronte alle esigenze comuni di vita □ retroterra socioculturale e contesto ambientale □ tutte le risposte sono corrette □ grado di adeguamento agli standard di autonomia personale p 02. Quale approccio applica il modello S-R □ costruttivista □ comportamentale □ cognitivo □ psicodinamico Lezione 007 01. lo scopo delle interviste è □ tutte le risposte sono corrette □ stabilire una corrispondenza tra il giudizio clinico e la scelta delle ipotesi diagnostiche da confermare □ consentire al professionista di raccogliere le informazioni di rilievo □ evidenziare con precisione gli indici clinici all’interno delle ipotesi diagnostiche avanzate Lezione 013 01. nel DSM-5 il termine "disturbi pervasivi dello sviluppo" con cosa è stato sostituito □ tutte le risposte sono corrette □ "disturbi dello spettro autistico" □ "disturbi disregolanti e dirompenti" □ "disturbi non altrimenti specificati" 02. quale di queste non è una macrocategoria racchiusa nel capito del DSM intitolato: i disturbi del neurosviluppo □ Altri Disturbi del neurosviluppo □ Disturbi della comunicazione □ Disabilità intellettive □ Disturbo Asperger 48 Lezione 014 01. quando parliamo di AREA DELLO SVILUPPO E DELLE ABILITÀ COGNITIVE ci riferiamo a □ individuare quali sono le abilità in possesso del soggetto, la capacità di elaborare le informazioni, di utilizzare strategie nella soluzione di compiti che sono appropriati all’età e la capacità di utilizzare in modo integrato competenze diverse □ si tratta di verificare il livello di acquisizione raggiunto nelle principali aree dell’apprendimento scolastico, per cui non è sufficiente indicare che esiste una difficoltà di lettura □ alla funzione degli specialisti che dovranno indicare se sussiste una condizione psicopatologica, se è primaria o secondaria, ma soprattutto come condiziona il funzionamento adattivo della persona e di conseguenza individuare gli obiettivi primari sui quali intervenire e definire la prognosi di sviluppo □ Si tratta del dominio delle funzioni corporee: funzioni della memoria, dell’attenzione, percettive, del pensiero, funzioni cognitive superiori, funzioni intellettive e della coscienza, dell’orientamento. Lezione 015 01. il rinforzo ha la funzione di □ Dare la gratificazione prima del comportamento da aumentare □ Gratificare alcuni comportamenti positivi □ aumentare i comportamenti funzionali e adattivi per sostituire quelli negativi □ nessuna delle risposte è corretta Lezione 018 01. Quali sono le aree da osservare nei comportamenti problematici □ area delle reazioni comportamentali □ tutte le risposte sono corrette □ area dell'autonomia □ area sensoriale 49 Lezione 023 01. cosa si intende per gestione delle contingenze □ fornire un prompt che aiuti lo studente nello svolgere una data attività □ fornire un rinforzo positivo per determinati comportamenti, selezionati in base alla loro utilità con l’obiettivo di aumentarne la loro frequenza □ applicare il metodo dell'estinzione per far cessare i comportamenti non desiderati e problematici □ fornire un rinforzo che miri ad aumentare la frequenza del comportamento atteso 02. quali sono le fasi di assegnazione del "gettone" nella gestione delle contingenze □ l’identificazione delle situazioni problematiche □ il lavoro scolastico da portare a termine □ e l’identificazione dei comportamenti target attesi □ tutte le risposte sono corrette 03. La gestione delle contingenze si mostra efficace per □ aumentare il tempo sul compito □ l’accuratezza esecutiva □ favorisce la diminuzione degli interventi verbali inopportuni durante la lezione e dei comportamenti disturbanti. □ tutte le risposte sono corrette Lezione 025 01. In cose consiste il tutoraggio o monitoraggio □ tutte le risposte sono corrette □ è una metodologia didattica che prevede il lavoro di gruppo in classe con la nomina di un tutor che supporti gli altri compagni e che lo monitori durante l'esecuzione del compito. □ è una metodologia didattica che prevede una relazione di aiuto tra i pari o con la supervisione di un insegnate. □ è una metodologia didattica che prevede un tutoraggio durante durante lo svolgimento dei compiti a casa 02. Cosa si intende col termine parenting training □ ci si riferisce ad uno strumento che può essere impiegato dai genitori per riflettere sull'organizzazione dell'ambiente familiare per modificarlo al fine di favorire la riflessività del bambino ed evitare la sua opposizione contenendo l'instabilità comportamentale. □ sono indicazioni che vengono date alle figure accudenti per gestire i figli in modo collaborativo □ è un metodo di mediazione familiare □ è sostegno nell’applicazione delle regole di autocontrollo nella vita quotidiana 50 Lezione 031 01. quali sono i domini dei livelli di gravità descritti nel DSM-5 inerente la disabilità intellettiva □ Sociale - cognitivo - affettivo □ Autonomia -sociale - cognitivo □ Comportamentale - esperienza quotidiana - relazionale □ concettuale - sociale - pratico Lezione 033 01. l'INTERVENTO PSICOEDUCATIVO PER LA DISABILITà INTELLETTIVA BASATO SUL RINFORZAMENTO SI BASA SULLA CONSIDERAZIONE □ che lo scambio di ruolo possa potenziare le abilità sociali □ che il comportamento è determinato dagli effetti che produce sugli individui □ i suggerimenti possono incrementare il reiterarsi di comportamenti positivi □ nessuna delle risposte è corretta Lezione 034 01. il proattivo si definisce □ attivo nella costruzione di comportamenti adattivi □ anticipatore del comportamento disfunzionale □ nessuna delle risposte è corretta □ volto alla costruzione e allo sviluppo di comportamenti sostitutivi e positivi Lezione 037 01. le strategie prudenziali generano e mantengono □ la sintomatologia ansiosa □ tutte le risposte sono corrette □ ansia e negativismo □ le emozioni negative Lezione 036 01. a cosa ci riferisce con la definizione Anxiety Sensitivity □ la correlazione dallo sviluppo di disturbi d’ansia in bambini e in adolescenti □ la tendenza ad associare lo stato di minaccia e pericolo con il proprio stato emotivo negativo □ indica una particolare attitudine cognitiva di alcuni soggetti rispetto alla paura dei sintomi ansiosi stessi □ l'insorgenza di sentimenti depressivi dovuti ad un processo di autosvalutazione 51 Lezione 041 01. il primo indicatore di ritardo nel Disturbo della comunicazione e del linguaggio viene osservatro tra □ 24-36 mesi □ 18 e 30 mesi □ 18-24 mesi □ 18-36 mesi 02. La componente lessicale-semantica del linguaggio si sviluppa □ 18-24 mesi □ 15-18 mesi □ 13-18 mesi □ 13-18 mesi Lezione 047 01. la comorbidità può essere □ influenzata dalla presenza di due disturbi appartenenti ad una classificazione diversa □ differenziale □ di natura ipsotipica □ nessuna risposta è corretta 02. la co-occorrenza di più sintomi □ evidenzia una relazione tra livelli di tipo bidirezionale □ crea problemi in tutti gli ambiti della psicopatologia nell’interpretazione delle diagnosi, ma anche nella scelta degli interventi □ tutte le risposte sono corrette □ porta ad un deficit generale identificato in un problema di rappresentazione o recupero dell’informazione 52 Lezione 049 01. L'espressione inglese "Learning Disability" si indica □ la compromissione dello sviluppo di funzionamento personale, sociale, accademico e/o professionale e di solito comportano difficoltà con l'acquisizione, il mantenimento, o l'applicazione di competenze o di insiemi di informazioni specifiche. □ un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano con molte difficoltà nell’acquisizione e nell’uso delle abilità di ascolto, espressione orale, lettura, ragionamento e matematica, queste probabilmente dovute a una disfunzione del sistema nervoso centrale □ tutte le risposte sono corrette □ un disturbo con esordio durante gli anni della formazione scolastica ed è caratterizzato da persistenti e progressive difficoltà nell’apprendere le abilità scolastiche di base 02. I DSA sono inseriti nel DSM-5 tra i disturbi del neurosviluppo ma in quale area specifica □ apprendimento e funzioni sociali □ comunicazione e sviluppo linguistico □ comunicazione e dell’apprendimento □ sviluppo delle capacità formali e comunicazione Lezione 053 01. col termine disgrafia ci si riferisce a □ imprecisioni nelle proporzioni tra le lettere □ calligrafia compromessa e poco leggibile □ difficoltà di posizionamento del grafema nel foglio e di relazione dei segni □ tutte le risposte sono corrette Lezione 054 01. secondo la consensus conference la i disturbu specifici del calcolo sono dovuti a □ debolezza nella strutturazione cognitiva legata al numero (quantificazione, seriazione e comparazione numerica) □ tutte le risposte sono corrette □ difficoltà nell’esecuzione delle procedure di lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri □ difficoltà di recupero di fatti aritmetici e algoritmi nelle procedure di calcolo Lezione 055 01. Per poter effettuare un'identificazione precoce la scuola dovrebbe identificare quante dimensioni □ 6 □ 3 □ 4 □ 2 53 Lezione 057 01. quali di queste non è una categoria per gli errori di calcolo □ Errori nell'elaborazione delle informazioni □ Errori nel mantenimento e nel recupero delle procedure □ Errori nell’applicazione delle procedure □ Difficoltà visuospaziali 02. quale dei seguenti problemi non riguardano gli alunni con DSA □ Debole o assente motivazione verso le attività didattiche □ Mancanza di autonomia nell’eseguire i compiti e le attività scolastiche □ Utilizzo di un tempo eccessivamente protratto nell’arco della giornata per lo studio □ Bassa autostima e locus of control esterno Lezione 058 01. nell'aiutare il proprio figlio a casa per i compiti cosa non devono fare i genitori □ sostiuirsi al figlio noi compiti più impegnativi □ Abituare il bambino a chiedere aiuto quando in difficoltà □ Promuovere l’utilizzo di strumenti compensativi □ Costituire presenza sicura e costante ma non invadente Lezione 062 01. di chi è questa definizione “colui che usa e ha bisogno di due a più lingue nella vita quotidiana” □ Piaget □ Grosjean □ nessuna delle risposte è corretta □ Spearman 02. quale di questi è un trattamento per il miglioramento del calcolo □ Moduli basati sull’uso del computer □ tutte le risposte sono corrette □ Modelli visivi combinati con altre strategie □ Modelli visivi Lezione 063 01. trovare l'affermazione corrispondente: " Facilitazione delle procedure di scrittura" □ L’intervento sperimentale verso quello di controllo sembra migliorare la qualità della scrittura □ tutte le risposte sono corrette □ approccio che comporta la fornitura di supporti esterni come le guide, suggerimenti o euristica che sono progettati per facilitare uno o più processi di scrittura, come la pianificazione o la revisione □ L’intervento sperimentale verso quello di controllo sembra migliorare la qualità della scrittura. Si tratta di un approccio didattico che risulta efficace, ma non incrementa le capacità di chi è in difficoltà. 54 Lezione 065 01. quale delle seguente affermazione non si identifica con DSA nell'adulto □ Una diagnosi di DSA è necessaria per una consapevolezza del funzionamento □ Gli strumenti per l’età adulta sono scarsi e gli studi limitati □ gli Adulti riescono a gestire meglio il deficit dell'apprendimento □ Condizione dei DSA negli adulti è complessa perché gli adulti hanno già “strategie” Lezione 066 01. L'apprendimento della lettura per via fonologica è □ tutte le risposte sono corrette □ la lettura delle singole lettere o le singole sillabe che compongono una parola □ riconoscere l’intera parola e la pronuncia dopo averla riconosciuta □ La lettura lenta delle parole più complessa 02. L'apprendimento della lettura per via lessicale è □ la lettura delle singole lettere o le singole sillabe che compongono una parola □ La lettura lenta delle parole più complessa □ tutte le risposte sono corrette □ riconoscere l’intera parola e la pronuncia dopo averla riconosciuta 55 Lezione 071 01. In quale disturbo neurologico degenerativo si è visto che la musica agisce positivamente sia riguardo i sintomi psicologici che quelli legati al movimento □ SLA □ Huntington □ Alzheimer □ Parkinson 02. Quale aspetto della musica si è visto essere collegato in modo importante al movimento □ Ritmo □ Intensità □ Tonalità □ Andamento 03. I musicisti rispetto ai non musicisti in quali aree mostrano un maggior volume di materia grigia □ uditive □ motorie □ tutte le risposte sono corrette □ visuospaziali 04. Il Metodo di Dalcroze inizialmente viene applicato in soggetti con □ Disturbo dello spettro autistico □ tutte le risposte sono corrette □ Disturbi del comportamento □ Soggetti con disabilità Lezione 078 01. Nel terzo studio, condotto da Overy, riguardo le competenze musicali cosa si indaga □ le difficoltà che i bambini dislessici hanno con la gestione del tempo ma non con i toni musicali □ le difficoltà di sequenzialità musicale dei bambini dislessici □ tutte le risposte sono corrette □ le lezioni di musica possono avere un effetto positivo sulle competenze fonologiche, di lettura e di spelling dei bambini dislessici 56 Lezione 079 01. Le ricerche esposte nell'ultimo nucleo tematico cosa hanno evidenziato □ che i bambini dislessici possono avere difficoltà con gli aspetti di intonazione e sillabazione □ che i bambini dislessici possono avere difficoltà con gli aspetti temporali delle abilità motorie e uditive □ che i bambini dislessici possono avere difficoltà con gli aspetti motori e visuospaziali □ tutte le risposte sono corrette 57 Psicologia clinica della disabilità e dell'integrazione Prof. Manzoni Gian Mauro Lezione 002 01. La psicologia della disabilità ha come oggetto di studio e di intervento: □ L’individuo disabile, la sua famiglia e i contesti in cui interagisce con gli altri □ I contesti in cui le persone interagiscono con le persone disabili □ L’individuo con disabilità □ La qualità della vita dell’individuo disabile 02. La qualità della vita correlata alla salute nell’ambito delle disabilità è legata: □ Alla percezione soggettiva del proprio stato di salute, alla percezione del controllo sulla situazione e alla sensazione di essere socialmente supportati □ Alla gravità della disabilità □ Alla tipologia della disabilità □ Alla percezione soggettiva della propria condizione di salute 03. L’obiettivo della psicologia della disabilità è: □ Promuovere e potenziare la qualità della vita del disabile □ Descrivere i diversi paradigmi della disabilità □ Chiarire i cambiamenti concettuali in tema di disabilità derivati dai nuovi scenari di ricerca □ Identificare e distinguere le tipologie di disabilità Lezione 003 01. I paradigmi della disabilità sono: □ Medico, biopsicosociale, integrato □ Medico, sociale, culturale □ Medico, sociale, psicologico □ Medico, sociale, biopsicosociale 02. Il modello medico: □ Considera la dimensione corporea ma ignora il contesto sociale □ Sostiene che sia il contesto sociale a doversi adattare alla persona disabile □ Considera importante la dimensione corporea e il contesto sociale in cui il disabile vive □ Nasce come risposta reazionaria al contesto sociale 58 Lezione 008 01. I fattori ambientali: □ Possono favorire o ostacolare le condizioni di salute della persona □ Vengono analizzati già nell’ICIDH □ Non comprendono lo studio delle relazioni e del sostegno social □ Riguardano l’età, il sesso, lo stile di vita, l’istruzione, etc. Lezione 016 01. Per “simulazione incarnata”, Gallese intende: □ Una riproduzione automatica degli stati mentali dell’altro che non costituisce un meccanismo di base dell’intersoggettività □ Una riproduzione automatica, non consapevole e preriflessiva degli stati mentali dell’altro □ Un meccanismo che richiede la necessità di tradurre le informazioni sensoriali relative al comportamento in una serie di rappresentazioni mentali □ Un meccanismo funzionale di base del nostro cervello ma che non ci mette in relazione con gli altri 02. Per quanto riguarda l’autismo, tra le differenze del DSM 5 rispetto al DSM IV troviamo: □ Nel DSM V si parla di esordio entro i 36 mesi di età □ Nel DSM 5 viene eliminata la sensibilità insolita agli stimoli sensoriali come sintomatologia compresa tra i comportamenti ripetitivi □ Nel DSM 5 le categorie dei sintomi vengono ridotte a due: Deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale e Comportamenti e/o interessi e/o abilità ristrette e ripetitive □ Nel DSM 5 si parla di Disturbi Pervasivi dello Sviluppo 03. Nello studio condotto all’università di Los Angeles con l’obiettivo di valutare l’attivazione dei neuroni specchio nei bambini autistici, i risultati hanno dimostrato che: □ I bambini autistici mostravano una notevole attività nel giro frontale inferiore □ I bambini autistici nel compito imitativo riuscivano a cogliere immediatamente l’emozione degli altri bambini grazie a delle strategie □ Sia i bambini autistici sia quelli del gruppo di controllo avevano eseguito ugualmente bene i compiti di riconoscimento e imitazione senza alcuna differenza □ I bambini autistici non mostravano attività nel giro frontale inferiore Lezione 017 01. Un intervento terapeutico riabilitativo rivolto a soggetti autistici: □ Deve essere precoce e deve interessare le aree della comunicazione, della socializzazione e del comportamento adattivo □ Deve preparare il soggetto alla vita adulta e viene eseguito esclusivamente da uno psicologo specializzato □ Si basa su programmi di intervento individualizzato ma non tiene conto della famiglia in quanto fattore distraente □ Deve essere precoce e uguale per tutti 59 Lezione 025 01. Qual è il momento dello sviluppo più critico per un soggetto affetto da paralisi cerebrale infantile? □ L’età adulta, per la difficoltà a trovare un lavoro □ La scuola media, perché spesso subisce episodi di bullismo □ I primi mesi di vita, perché il bambino non è in grado di esprimersi al pari dei bambini sani e i genitori non riescono a comprenderlo □ L’adolescenza, perché l’iper-protezione della famiglia impedisce la separazione dalla famiglie e la condivisione coi pari Lezione 026 01. L’iper-protezione esercitata dalla famiglia nei confronti di un bambino con paralisi cerebrale: □ è fondamentale perché il bambino possa prendere confidenza coi propri limiti □ può far trascurare le potenzialità residue e limitare lo sviluppo dell’autonomia □ è tipica delle famiglie problematiche □ deve essere estirpata nel corso della riabilitazione Lezione 027 01. Se la disabilità è acquisita: □ deriva da interventi chirurgici condotti non in modo adeguato □ significa che è ereditaria □ deve essere comunque presente fin dalla nascita □ significa che può comparire in qualsiasi fase del ciclo di vita 02. La disabilità motoria acquisita può essere dovuta: □ ad una mutazione genetica □ ad una patologia cardiaca □ ad una disabilità anzitutto psichica □ ad un consumo eccessivo di sostanze (alcol, droghe) 60 Lezione 033 01. Le difficoltà che caratterizzano gli individui con Bisogni Educativi Speciali possono essere: □ settoriali □ di qualsiasi natura e gravità □ globali, pervasive e gravi □ leggere e transitorie 02. I Bisogni Educativi Speciali “istituzionalizzati” includono: □ disabilità intellettiva e disturbi del comportamento □ disabilità intellettiva e disturbi specifici dell’apprendimento □ disturbi del comportamento e disturbi del linguaggio □ disabilità intellettiva, disturbi specifici dell’apprendimento e disturbi del comportamento 03. La concezione attuale dei Bisogni Educativi Speciali è: □ esclusiva □ integrativa □ inclusiva □ integrativa e inclusiva Lezione 034 01. La “scuola inclusiva” accoglie: □ alunni con difficoltà certificate □ alunni con difficoltà socio-culturali □ qualsiasi alunno con difficoltà □ alunni con difficoltà certificate e/o socio-culturali Lezione 036 01. Con il decreto ministeriale n. 126 del 27 giugno 1995: □ vengono introdotte figure specializzate (es. psicologo) per programmare interventi educativi sull’integrazione □ viene evidenziata la necessità che tutto il personale scolastico sia riqualificato per favorire il processo d’integrazione □ viene introdotta la figura dell’insegnante di sostegno □ viene sottolineato il ruolo della famiglia nella promozione del processo d’integrazione scolastica Lezione 037 01. I bambini in età pre-scolare: □ possono beneficiare di interventi precoci volti a promuovere la cultura dell’integrazione □ non hanno raggiunto abbastanza competenze emotive, sociali e morali per beneficiare di interventi educativi precoci sull’ integrazione □ non riescono a sviluppare comportamenti di aiuto, solidarietà e relazione positiva neanche dopo programmi educativi costruiti ad hoc □ mostrano naturalmente comportamenti di aiuto, solidarietà e relazione positiva, per cui non è necessario implementare precocemente interventi sull’integrazione 61 Lezione 038 01. I pari nell’età scolare, nei confronti dei bambini con BES, tendono a: □ favorire naturalmente l’integrazione, mettendo in atto facilmente comportamenti di aiuto, solidarietà e relazione positiva □ gradire di meno l’interazione con bambini “normali” poco conosciuti e a preferire l’interazione con coetanei con BES □ preferire l’interazione con coetanei “normali” e a identificare nella disabilità unicamente le difficoltà di tipo motorio □ riconoscere la complessità della disabilità, con gli svantaggi derivanti da difficoltà motorie e da difficoltà cognitive 02. Un intervento volto a favorire l’integrazione dei soggetti disabili nella scuola elementare e media dovrebbe preferibilmente includere: □ approfondimento dei concetti di simile/diverso, attività di simulazione della disabilità, educazione emotiva □ approfondimento dei concetti di simile/diverso, attività di simulazione della disabilità, training di abilità sociali □ approfondimento dei concetti di simile/diverso, educazione emotiva e training di abilità sociali □ educazione emotiva, attività di simulazione della disabilità, training di abilità sociali Lezione 043 01. Il Cooperative-learning: □ stimola un atteggiamento competitivo portando al successo individuale □ non influenza la motivazione all’apprendimento □ prevede la formazione di gruppi di lavoro omogenei □ facilita l’apprendimento di alunni disabili e favorisce l’integrazione 02. L’apprendimento significativo è: □ mette al centro lo sviluppo emotivo e cognitivo della persona ed è indipendente dal contesto sociale □ autonomo, indipendente da regole mnemoniche e basato sull’esperienza □ deriva dagli studi sull’apprendimento dello psicologo russo Lev Vygotsky □ è prodotto automaticamente dal Cooperative Learning 62 Lezione 044 01. La figura dell’insegnante di sostegno: □ nessuna delle altre risposte □ è stata introdotta nel passaggio alla dimensione dell’inclusione della disabilità □ è stata ridefinita nel passaggio dall’inserimento all’integrazione della disabilità □ è stata introdotta nel passaggio alla dimensione dell’integrazione della disabilità 02. Il “nuovo” insegnante di sostegno è: □ una figura dedicata al sostegno dell’alunno disabile □ un docente al servizio dell’intera classe, per favorire situazioni didattiche, formative e relazionali □ un aiuto “tecnico” all’apprendimento □ una figura al servizio degli altri insegnanti 03. Il “nuovo” insegnante di sostegno ha il compito di: □ fornire un aiuto “tecnico” all’apprendimento □ supportare l’alunno disabile nell’incremento dei propri apprendimenti □ mediare il rapporto tra l’alunno disabile e la comunità scolastica, promuovendo l’integrazione □ assistere gli altri insegnanti per migliorare l’insegnamento Lezione 045 01. Il Cooperative-Learning: □ basa l’insegnamento su una modalità nozionistica e trasmissiva delle conoscenze □ è previsto dal sistema di insegnamento tradizionale □ si basa sulla condivisione delle proprie abilità con gli altri □ è caratterizzato dal cosiddetto “teaching teachers and learning learners” 02. Le sfide future all’integrazione: □ non risentiranno dell’assottigliamento dei fondi economici per la scuola □ coinvolgono il superamento della collaborazione fra allievi, insegnanti e genitori □ riguardano principalmente l’implementazione di una rete di servizi estenrni a favore della disabilità □ richiedono una maggiore sensibilità e competenza da parte di insegnanti ed educatori e l’implementazione di una rete di servizi allargata a favore della disabilità Lezione 046 01. Una “job analysis”: □ individua conoscenze, capacità e abilità che il lavoratore dovrebbe possedere per perseguire un obiettivo professionale □ non richiede la valutazione dei risultati ottenuti in condizioni lavorative reali □ non richiede l’osservazione di come viene manifestata un’abilità professionale in uno specifico contesto □ viene utilizzata esclusivamente nella fase di selezione del personale 63 Lezione 047 01. Lo sviluppo dell’identità professionale: □ dipende dall’assunzione di un ruolo lavorativo e dall’adattamento personale allo stesso □ non dipende dall’acquisizione di strategie di autoregolazione □ è sostenuto dai vantaggi estrinseci ottenuti con la condizione lavorativa □ non richiede che l’individuo sia ben predisposto verso il futuro 02. Le persone con disabilità considerano il lavoro: □ una modalità per potenziare le proprie conoscenze e competenze □ una fonte di realizzazione personale □ una dimensione piacevole per stare con gli altri □ un mezzo per favorire l’appartenenza sociale Lezione 048 01. Le batterie Magellano: □ sono destinate ai ragazzi del triennio della scuola superiore □ non forniscono alcun consiglio di orientamento □ sono destinate ai ragazzi del triennio della scuola media □ aiutano i ragazzi a effettuare una scelta sul percorso scolastico o lavorativo da intraprendere 02. L’orientamento lavorativo: □ non stimola le abilità di problem-solving atte a facilitare i processi esecutivi □ non prevede successivi riadattamenti, in quanto identifica la migliore interazione lavorativa individuo-ambiente □ richiede una valutazione di sé e la raccolta di informazioni circa la formazione e il lavoro □ è un processo che si attiva naturalmente in ogni individuo 64 Concetti chiave e strumenti operativi dell'ITP Prof.ssa Teodori Francesca Lezione 08 01. Quale è il primo compito della scuola? □ Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica. □ Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente. □ Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere e acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica □ Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente 02. Come si può definire la scuola? □ La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura e apprendimento □ La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza; è luogo in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita. □ La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza □ La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza; è luogo in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita. 03. A chi si può attribuire il merito Il merito di aver dato avvio a quel settore di ricerca che va sotto il nome di teoria del curricolo e della programmazione scolastica? □ Il merito si può attribuire a si può attribuire a Loris Malaguzzi con la sua teoria della pedagogia relazionale. □ Il merito si può attribuire a si può attribuire a Ralph Tyler. □ 4) Il merito si può attribuire a si può attribuire a Maria Montessori □ Il merito si può attribuire a si può attribuire a Bruner con la teoria del curriculum aspirale 04. Chi per primo sosteneva che “una programmazione didattica debba essere fondata su obiettivi precedentemente tradotti in comportamenti osservabili e misurabili? □ Loris Malaguzzi □ Ralph Taylor □ Bruner □ Maria Montessori 65 Lezione 016 01. Che cosa possono rappresentare le indicazioni Nazionali? □ Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del POF □ Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del POTF □ Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del curricolo di scuola. □ Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del PEI 02. Quale è la prima caratteristica che deve avere il curricolo? □ Il Curricolo deve essere circolare □ nessuna delle altre risposte □ Il curricolo deve essere lineare □ Il curricolo deve essere verticale 03. Cosa si intende per verticalità del curricolo? □ La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi coerenti □ La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi □ La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni. □ La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni 04. Quale è un aspetto innovativo delle Indicazioni nazionali rispetto ai Programmi Ministeriali? □ Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulla programmazione □ Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulle conoscenze. Per i campi di esperienza della scuola dell'infanzia e per ogni

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