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RockStarViolet917

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Università degli Studi di Foggia

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retroviruses virology hiv biology

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This document discusses retroviruses, including their structure, replication, and role in various diseases. It covers specific types like HTLV and HIV, along with their characteristics and the stages of infection. This information is likely from a lecture.

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RETROVIRIDAE RETROVIRUS Virus con envelope Diametro di circa 100 nm Genoma di 10 Kb costituito RNA Dopo l’infezione il genoma è retrotrascritto a DNAds Integra nel genoma dell’ospite (possibile mutagenesi) Infetta solo cellule in divisione LTR...

RETROVIRIDAE RETROVIRUS Virus con envelope Diametro di circa 100 nm Genoma di 10 Kb costituito RNA Dopo l’infezione il genoma è retrotrascritto a DNAds Integra nel genoma dell’ospite (possibile mutagenesi) Infetta solo cellule in divisione LTR  gag pol env LTR gag: codifica per le proteine del core pol: codifica per la trascrittasi inversa env: codifica per le proteine dell’envelope LTR: long terminal repeat, comprendono promotore/enhancers e sequenze necessarie per l’integrazione (controllo trascrizionale) : sequenze per il packaging I retrovirus semplici hanno i geni in (1) Geni Retroviridae: Quelli complessi hanno anche i geni in (2) RETROVIRIDAE: STRUTTURA GENOMA RETROVIRUS: CICLO REPLICATIVO RETROVIRUS ONCOGENI Isolati e studiati in numerose specie animali, in cui possono provocare sia patologie neoplastiche (leucemie, linfomi, sarcomi, ecc) che non neoplastiche (glomerulonefriti, immunodepressioni, ecc.). Alcuni di loro danno patologie neoplastiche ACUTE: la loro azione oncogena è dovuta alla presenza nel loro genoma dei v-onc, mutati rispetto ai c-onc (geni che regolano lo sviluppo embrionale ed il differenziamento) → introduzione nella cellula di oncogeni sotto il controllo virale → maggiore attività. Virus animali. (NB: Nella cellula normale molti c-onc sono controllati da geni oncosoppressori (es. p53). RETROVIRUS UMANI Retrovirus che infettano l’uomo: - Possono causare patologie leucemiche e neurologiche: HTLV-1 e HTLV-2 (Human T Lymphotropic Virus) - Possono causare l’AIDS. (HIV-1, HIV-2) HTLV-1: TRASMISSIONE E IMPORTANZA CLINICA A differenza di altri retrovirus, il virus isolato è scarsamente infettante; per l’infezione è necessario il contatto fra un linfocita infetto ed un linfocita attivato → difficile trasmissione interumana (sangue, rapporti sessuali, madre- neonato, allattamento). Associato a leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto, malattia abbastanza rara ed aggressiva. In Giappone l’incidenza della leucemia è di 1 caso ogni 1500 adulti infettati. Associato anche a encefalomielopatie croniche (paraparesi spastica tropicale). Provoca inoltre infezioni asintomatiche (molto frequenti). HTLV-1: PREVALENZA Il virus ha distribuzione geografica (Giappone, Caraibi, Africa, America centrale; sporadicamente anche in Italia meridionale e USA; abbastanza frequente in tossicodipendenti). HTLV-2 Molto simile a HTLV-1. Esprime funzioni analoghe. Ciclo replicativo sovrapponibile. Associato a tricoleucemia (leucemia “a cellule capellute”). Meno frequente di HTLV-1. Ruolo in patologia umana ancora da definire completamente. Mentre HTLV-1 infetta preferenzialmente i CD4+, HTLV-2 infetta i linfociti T CD8+ HTLV: DIAGNOSI Indicazioni WHO Le indicazioni WHO per prevenire la trasmissione di HTLV-1/2 attraverso le trasfusioni prevedono: 1. Nei paesi in cui HTLV è endemico, l’introduzione dello screening per HTLV-1/2 deve essere effettuato usando un saggio immunoenzimatico altamente sensibile e specifico. 2. Nei paesi in cui HTLV non è endemico lo screening per HTLV-1/2 dovrebbe essere introdotto sempre prima dell’uso di sangue o emoderivati nella pratica clinica. Per confermare e differenziare la diagnosi dopo lo screening Ab, si possono usare Western blot e/o PCR. LENTIVIRUS Retrovirus esogeni, non direttamente implicati nell’oncogenesi (non hanno oncogeni). Virus “lenti”= a lenta replicazione. LENTIVIRUS Genere: Lentivirus Virus umani: HIV-1, HIV-2 Dimensioni: 80-130 nm Capside. Conico o cilindrico Genoma: diploide RNAss di ~10kb Patologie: Malattie “lente”; AIDS, neurologiche, artriti, cachessie Oncogenesi: nessuna implicazione diretta, non hanno oncogeni LENTIVIRUS: CARATTERISTICHE ✓ Persistono per tutta la vita dell’ospite: si integrano nei cromosomi, evadono la risposta immune. ✓ Hanno elevata frequenza di mutazione. ✓ Capaci di replicare nei macrofagi. ✓ Tutti quelli finora caratterizzati utilizzano come recettori (o co-recettori) quelli per le chemochine. LENTIVIRUS: CARATTERISTICHE L’infezione si sviluppa in 3 stadi: 1) l’infezione INIZIALE è associata a rapida replicazione virale e disseminazione, spesso associata a malattia passeggera 2) Segue un periodo di LATENZA clinica, in cui il virus è controllato dal sistema immunitario e non c’è malattia 3) Dopo un periodo di alcuni anni, i livelli replicativi aumentano, e si verifica la MALATTIA Lo sviluppo della malattia è influenzato da diversi cofattori, fra cui: - background genetico dell’ospite (resistenti o più o meno sensibili) - età (individui giovani più suscettibili a malattie rapide) - stress (es. animali che super-lavorano hanno malattie più gravi) - fattori virali (ceppi virali con diversa virulenza) SCOPERTA DEI LENTIVIRUS UMANI: HIV HIV È LA CAUSA DELL’AIDS ORIGINE DI HIV Gli studi filogenetici forniscono forti evidenze che HIV è strettamente correlato a virus che si trovano normalmente nelle scimmie. Si pensa che la trasmissione zoonotica di questi virus delle scimmie abbia causato la comparsa di HIV nell’uomo. Quindi HIV rappresenta una infezione virale emergente. - HIV-1 e HIV-2 hanno origini diverse e genomi differenti - Sia HIV-1 che HIV-2 provocano l'AIDS, ma mentre HIV-1 è diffuso in tutto il mondo, HIV-2 è localizzato soprattutto in Africa. - La malattia da HIV-1 è più veloce; le forme sostenute da HIV-2 hanno un decorso più lungo, anche se l'esito è lo stesso. QUANDO C’È STATO IL SALTO DI SPECIE? La prima evidenza di HIV-1 è del 1959. Si stima che l’ingresso di HIV-1 sia avvenuto all’incirca nel 1930. Come è entrato nella popolazione? Forse esposizione di cute o mucosa a sangue di animali infetti (macellazione per uso alimentare di carne di scimmia) Perché solo recentemente c’è stata la diffusione epidemica? Cambiamenti sociali (inurbamento, prostituzione) Aghi non sterili per vaccinazioni Sono state spesso fatte altre ipotesi molto fantasiose, ma senza alcun fondamento: es. Vaccino polio orale contaminato, arma batteriologica, ecc. HIV: DIFFUSIONE AIDS - QUALCHE CIFRA IN ITALIA Dall'inizio dell'epidemia, nel 1982 a oggi, sono stati segnalati 72.556 casi di AIDS, di cui 47.408 deceduti fino al 2020. Le nuove diagnosi di AIDS notificate nel 2022 sono 403, pari a un'incidenza di 0,7 nuovi casi per 100.000 residenti, con un leggero aumento negli ultimi anni. HIV: VIRIONE E GENOMA Core cilindrico, con envelope (Ø 100 nm). Il core contiene il genoma diploide ssRNA e gli enzimi RT, integrasi e proteasi. Come tutti i retrovirus, HIV ha 3 geni che codificano le principali proteine del virus: - gag (Group AntiGen) proteine del nucleocapside e della matrice - pol (Polimerase) trascrittasi inversa/ribonucleasi, proteasi, integrasi - env (Envelope) codifica le glicoproteine Le due sequenze terminali (LTR) regolano la trascrizione HIV: GENOMA HIV codifica anche altri 6 geni non strutturali Geni Regolatori: tat = trans-attivatore, si lega a TAR (tat-responsive element), stimola la trascrizione virale rev = promuove il trasporto di RNA virali non spliced Geni Accessori: nef = aumenta l’infettività, necessario per indurre la malattia “in vivo” vpu = interviene nella liberazione e maturazione della progenie virale vif = essenziale per l’infettività del virione vpr = proteina regolatoria, facilita l’infezione dei macrofagi e induce apoptosi HIV: REPLICAZIONE HIV: MODALITÀ TRASMISSIONE TRASMISSIONE e RISCHIO ALTRE MODALITÀ DI TRASMISSIONE: NON DIMOSTRATE HIV: PATOGENESI AIDS HIV: DIAGNOSI ROTAVIRUS - Famiglia: Reoviridae - 8 diversi gruppi (A-H) ORGANIZZAZIONE DELLE PROTEINE VIRALI NEL CAPSIDE A TRIPLICE STRATO ROTAVIRUS UMANI ASPETTI EPIDEMIOLOGICI VACCINI ANTI-ROTAVIRUS IL PERCORSO DEI CORONAVIRUS DALLA SARS, ALLA MERS FINO AL COVID-19 COSA SONO I CORONAVIRUS? Sono una famiglia di virus respiratori che possono causare dal raffreddore a sindromi respiratorie. Sono comuni in diverse specie animali ma in alcuni casi possono evolversi e infettare l’uomo. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie COME IL CORONAVIRUS SI DIFFONDE NEL CORPO Se il sistema immunitario è indebolito il virus può prendere il sopravvento sulle sue cellule ORIGINE ZOONOTICA Le zoonosi sono malattie infettive degli animali trasmissibili all’uomo. SPILLOVER DAGLI ANIMALI ALL’UOMO PIPISTRELLI: SERBATOI IDEALI EPIDEMIE: IL RUOLO DELL’AFRICA E DELL’ASIA MERS-COV MERS-COV: TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE MERS-COV: SINTOMI E PREVENZIONE SARS-COV SARS-COV: PROVENIENZA E DIFFUSIONE SARS-COV: SINTOMI E PREVENZIONE SARS-COV-2 LE PROTEINE SPIKE SARS-COV-2: TRASMISSIONE E PROVENIENZA SARS-COV-2: I SINTOMI SARS-COV-2: PREVENZIONE Vaccini a mRNA (Pfizer, Moderna, CureVac): veicolati TIPI DI VACCINI da micro vescicole lipidiche (liposomi). L'mRNA inoculato codifica per la proteina Spike del Sars-Cov- 2, nei confronti della quale si attiva la risposta immunitaria protettiva sia anticorpale che cellulo- mediata. Il vaccino Pfizer è stato il primo disponibile, autorizzato dalle Agenzie regolatorie del farmaco del Regno Unito/MHRA, USA/FDA, Europa/Ema. Vaccini costituiti da vettori virali (AstraZeneca, Johnson& Johnson): si utilizzano come vettori Adenovirus animali o umani che hanno perso la capacità di replicarsi, in cui viene inserito l'mRNA codificante per le proteine del Sars-Cov-2. Vaccini costituiti dalle sole proteine (antigene) del Sars-Cov-2 + adiuvante (Sanofi con GSK): le proteine del Sars-Cov-2, in genere la proteina Spike, sono prodotte con la tecnologia del DNA ricombinante, alle quali viene aggiunto un adiuvante, sostanze capaci di amplificare e potenziare la risposta immunitaria. VIRUS A CONFRONTO: COSA HANNO DI DIVERSO VIRUS A CONFRONTO: COSA HANNO IN COMUNE

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