Lezione 54 (Ripasso VII Nucleo Tematico) - Test PDF

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This document contains a test with questions about labor law and compensation. The questions cover topics such as remuneration, the constitution, and the calculation of various benefits.

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23/11/24, 15:00 Test LEZIONE N. 54 Domanda 1: DOMANDA 1 Qualora venga pattuita una retribuzione non conforme ai parametri stabiliti dall’art. 36 Cost. La cl...

23/11/24, 15:00 Test LEZIONE N. 54 Domanda 1: DOMANDA 1 Qualora venga pattuita una retribuzione non conforme ai parametri stabiliti dall’art. 36 Cost. La clausola contrattuale risulterà nulla in ragione dell’inderogabilità della disposizione costituzionale, con successivo adeguamento dell’ammontare del corrispettivo da parte del giudice Il contratto di lavoro è nullo La clausola contrattuale risulterà nulla in ragione dell’inderogabilità della disposizione costituzionale, con successivo adeguamento dell’ammontare del corrispettivo con un nuovo contratto la clausola contrattuale risulterà nulla in ragione dell’inderogabilità della disposizione costituzionale, con successivo adeguamento dell’ammontare del corrispettivo in sede di certificazione Domanda 2: DOMANDA 2 La retribuzione secondo la Costituzione Si basa su due principi: il principio di sufficienza implica non solo che la retribuzione debba essere adeguata in relaziona al minimo vitale, ma che sia anche tale da consentire al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il contesto storico e ambientale; Il principio di proporzionalità comporta che la retribuzione debba essere proporzionata alla qualità (mansioni) e alla quantità (tempo di lavoro) del lavoro svolto Si basa su due principi: il principio di sufficienza comporta che la retribuzione debba essere proporzionata alla qualità (mansioni) e alla quantità (tempo di lavoro) del lavoro svolto; Il principio di proporzionalità implica non solo che la retribuzione debba essere adeguata in relaziona al minimo vitale, ma che sia anche tale da consentire al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il contesto storico e ambientale Deve essere giusta Si basa due principi: mentre la sufficienza è interna al rapporto, riguardando l’equivalenza oggettiva dello scambio fra lavoro e retribuzione, la proporzionalità correlata a elementi esterni al contratto, ossia le condizioni soggettive del lavoratore e della sua famiglia Domanda 3: DOMANDA 3 Il cottimo È una forma di retribuzione parametrata ai risultati prodotti, rileva quindi la quantità di prestazione, ossia il rendimento, non il risultato del lavoro È obbligatorio e può essere usato in via esclusiva È una forma di retribuzione parametrata al risultato del lavoro, rileva quindi la qualità di prestazione, ossia il risultato del lavoro non il rendimento Se puro, è conforme all'art. 36 Cost. Domanda 4: DOMANDA 4 L’azionariato dei lavoratori Consiste nella possibilità si assegnare utili ai prestatori di lavoro dipendenti delle società o di società controllate mediante l'emissione, per un ammontare corrispondente agli utili stessi, di speciali categorie di azioni da assegnare individualmente ai prestatori di lavoro o di strumenti finanziari, diversi dalle azioni, forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi È determinato in base agli utili netti dell'impresa, e, per le imprese soggette alla pubblicazione del bilancio, in base agli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato e pubblicato Come accade nella partecipazione agli utili possono assumere le forme più disparate, anche in ragione del possibile coinvolgimento della componente sindacale e della stipulazione di un contratto collettivo che regola l’assegnazione delle azioni Ha la stessa struttura, disciplina e funzione della partecipazione agli utili Domanda 5: DOMANDA 5 L'indennità di contingenza È oramai riconosciuta in cifra fissa e conglobato nella paga base Si è tramandata in cifra fissa pari a euro 10,33 per 13 mensilità Costituisce un incremento retributivo aziendale Costituisce un incremento rispetto alle retribuzioni contrattuali standard assegnati collettivamente o individualmente Domanda 6: DOMANDA 6 Ai fini del calcolo del TFR Nella retribuzione annuale, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva, vanno computate tutte le somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale e con esclusione dei rimborsi spese https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 1/7 23/11/24, 15:00 Test Nella retribuzione annuale, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva, vanno computate tutte le somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo occasionale e con esclusione dei rimborsi spese Nella retribuzione annuale, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva, vanno computate tutte le somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale e con inclusione dei rimborsi spese Per ciascun anno calendariale di servizio occorre isolare una quota pari alla complessiva retribuzione annuale divisa per 13,5 o per la diversa cifra inferiore stabilita dalla contrattazione collettiva Domanda 7: DOMANDA 7 L'anticipazione del TFR Può essere chiesta dal lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore in pendenza del rapporto, in misura non superiore al 70 % del trattamento già maturato nel rispetto di alcuni limiti Può essere ottenuta sempre dal lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore in pendenza del rapporto, in misura non superiore al 70 % del trattamento già maturato Può essere chiesta dal lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore in pendenza del rapporto, in misura superiore al 70 % del trattamento già maturato nel rispetto di alcuni limiti Può essere chiesta dal lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore in pendenza del rapporto, in misura non superiore al 75 % del trattamento già maturato nel rispetto di alcuni limiti Domanda 8: DOMANDA 8 L'anticipazione del TFR per acquisto prima casa Può essere ottenuta in presenza di due requisiti: l’obiettiva correlazione tra l’acquisto e la richiesta di anticipazione e la sussistenza di un certo carattere di attualità; la casa deve essere destinata all’abituale dimora del lavoratore e non è quindi indispensabile che sia vicina al luogo di lavoro Può essere ottenuta in presenza di tre requisiti: l’obiettiva correlazione tra l’acquisto e la richiesta di anticipazione e la sussistenza di un certo carattere di attualità; la casa deve essere destinata all’abituale dimora del lavoratore e non è quindi indispensabile che sia vicina al luogo di lavoro; l’urgenza della disponibilità del bene Può essere ottenuta in presenza di quattro requisiti: l’obiettiva correlazione tra l’acquisto e la richiesta di anticipazione e la sussistenza di un certo carattere di attualità; la casa deve essere destinata all’abituale dimora del lavoratore e non è quindi indispensabile che sia vicina al luogo di lavoro; l'urgenza della disponibilità del bene; lo stato di indigenza o di bisogno economico del richiedente Può essere ottenuta in presenza di tre requisiti: l’obiettiva correlazione tra l’acquisto e la richiesta di anticipazione e la sussistenza di un certo carattere di attualità; la casa deve essere destinata all’abituale dimora del lavoratore e non è quindi indispensabile che sia vicina al luogo di lavoro; lo stato di indigenza o di bisogno economico del richiedente Domanda 9: DOMANDA 9 Il fondo di garanzia per il TFR È alimentato dai contributi datoriali ed è destinato a sostituire il datore di lavoro nell’erogazione del TFR in alcuni casi di insolvenza o di inadempienza Consente al lavoratore di rinunciare a percepire una somma una tantum alla cessazione del rapporto di lavoro a favore dell’erogazione di una pensione privata che gli verrà erogata mensilmente dal fondo di garanzia alla fine dell’attività lavorativa Entro sei mesi dall’assunzione il lavoratore deve esprimere la volontà di conservare i propri accantonamenti presso il datore di lavoro o presso il fondo di garanzia. Il silenzio è considerato come volontà di aderire al Fondo di garanzia È alimentato dai contributi datoriali ed è destinato a sostituire il lavoratore nell’erogazione del TFR in alcuni casi di insolvenza o di inadempienza Domanda 10: DOMANDA 10 L'anticipazione del TFR in previdenza complementare Può avvenire in qualsiasi momento e a prescindere da qualsiasi permanenza minima nel Fondo per sostenere spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli e per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche Può avvenire in qualsiasi momento e a prescindere da qualsiasi permanenza minima nel Fondo per l’acquisto della prima casa, per sé o per i figli, documentato con atto notarile; per la realizzazione di interventi di ristrutturazione relativi alla prima casa Può avvenire dopo 8 anni di permanenza minima nel Fondo per sostenere spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli e per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche Può essere chiesta dal lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore in pendenza del rapporto, in misura non superiore al 70 % del trattamento già maturato nel rispetto di alcuni limiti https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 2/7 23/11/24, 15:00 Test Domanda 11: DOMANDA 11 L’inderogabilità dei trattamenti minimi È garantita nella fase genetica di instaurazione del rapporto attraverso il divieto di sottoscrivere accordi peggiorativi rispetto alla disciplina legislativa inderogabile, e nella fase funzionale, attraverso la possibilità di disporre, tramite rinuncia o transazione, dei diritti inderogabili maturati nel corso dello svolgimento del rapporto È garantita nella sola fase genetica di instaurazione del rapporto attraverso il divieto di sottoscrivere accordi peggiorativi rispetto alla disciplina legislativa inderogabile È garantita nella fase genetica di instaurazione del rapporto attraverso la possibilità di disporre, tramite rinuncia o transazione, dei diritti inderogabili maturati nel corso dello svolgimento del rapporto, e nella fase funzionale, attraverso il divieto di sottoscrivere accordi peggiorativi rispetto alla disciplina legislativa inderogabile È garantita nella sola fase funzionale, attraverso il divieto di sottoscrivere accordi peggiorativi rispetto alla disciplina legislativa inderogabile Domanda 12: DOMANDA 12 Le rinunzie e le transazioni invalide Decorsi sei mesi acquisiscono validità e la disposizione dei propri diritti si intende effettuata Sono affette da insanabile nullità Possono essere impugnate nel rispetto del termine di prescrizione di 5 anni Possono essere impugnate nel rispetto del termine di decadenza di 60 giorni in via stragiudiziale e di 180 in via giudiziale Domanda 13: DOMANDA 13 Le rinunzie e le transazioni di cui all'art. 2113 c.c. Riguardano solo i diritti già maturati dal lavoratore, ossia quelli già entrati nel patrimonio del lavoratore Riguardano sia i diritti già maturati dal lavoratore, ossia quelli già entrati nel patrimonio del lavoratore, sia quelli futuri Riguardano solo i diritti futuri dal lavoratore, che devono essere maturati Riguardano solo i diritti futuri dal lavoratore, che devono essere maturati, purché siano effettuate con la consapevolezza di diritti determinati od obiettivamente determinabili e con il cosciente intento di abdicarvi o di transigere sui medesimi Domanda 14: DOMANDA 14 La quietanza liberatoria rilasciata a saldo Costituisce, di regola, una semplice manifestazione del convincimento soggettivo dell'interessato di essere soddisfatto di tutti i suoi diritti, e che pertanto concreta una dichiarazione di scienza priva di alcuna efficacia negoziale Costituisce, di regola, una semplice manifestazione del convincimento soggettivo dell'interessato di essere soddisfatto di tutti i suoi diritti, e che pertanto concreta una dichiarazione di scienza priva di alcuna efficacia negoziale anche qualora risulti che la parte l'abbia resa con la chiara e piena consapevolezza di abdicare o transigere su propri diritti Equivale a una rinunzia o transazione da impugnare entro sessanta giorni Equivale a una rinunzia o transazione da impugnare entro sei mesi Domanda 15: DOMANDA 15 Le rinunzie e transazioni stipulate in sedi protette Sono inoppugnabili, purché l'assistenza prestata dai rappresentanti sindacali sia stata effettiva Devono essere impugnate entro sei mesi dalla sottoscrizione Sono inoppugnabili unicamente qualora sottoscritte dinanzi al giudice Devono essere impugnate entro sei mesi dalla sottoscrizione dinanzi alla commissione di certificazione Domanda 16: DOMANDA 16 I termini di decadenza Costituiscono una limitazione all’esercizio dei propri diritti, considerato che alla loro scadenza i diritti si estinguono. Non sono soggetti a interruzione, né a sospensione, salvo che in quest’ultimo caso non sia previsto altrimenti Fanno presumere che il diritto sia stato soddisfatto ove sia trascorso un certo lasso di tempo dall’epoca in cui è sorto Sono pari a 5 anni per tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi Sono pari a 10 anni per il diritto alla qualifica, il diritto al risarcimento del danno contrattuale, il diritto a percepire voci retributive di natura non periodica, ovvero le erogazioni una tantum, il diritto al risarcimento del danno per omissione contributiva https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 3/7 23/11/24, 15:00 Test Domanda 17: DOMANDA 17 Il termine di decadenza per l'impugnazione del contratto a termine È pari a 180 giorni dalla scadenza del termine del contratto per quella stragiudiziale e 180 giorni decorrenti dall'impugnazione stragiudiziale per il deposito del ricorso giudiziale È pari a 120 giorni dalla scadenza del termine del contratto per quella stragiudiziale e 180 giorni decorrenti dall'impugnazione stragiudiziale per il deposito del ricorso giudiziale È pari a 180 giorni per quella stragiudiziale e 180 giorni per il deposito del ricorso giudiziale entrambi decorrenti dalla scadenza del termine del contratto È pari, come nel licenziamento, a 60 giorni dalla scadenza del termine del contratto per quella stragiudiziale e 180 giorni decorrenti dall'impugnazione stragiudiziale per il deposito del ricorso giudiziale Domanda 18: DOMANDA 18 La prescrizione ordinaria È pari a 10 anni ed è prevista per il diritto alla qualifica, il diritto al risarcimento del danno contrattuale, il diritto a percepire voci retributive di natura non periodica, ovvero le erogazioni una tantum, il diritto al risarcimento del danno per omissione contributiva È pari a 5 anni ed è prevista per il diritto alla qualifica, il diritto al risarcimento del danno contrattuale, il diritto a percepire voci retributive di natura non periodica, ovvero le erogazioni una tantum, il diritto al risarcimento del danno per omissione contributiva È pari a 10 anni ed è prevista per tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi, come la retribuzione, e le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro È pari a 3 anni ed è prevista per tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi, come la retribuzione, e le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro Domanda 19: DOMANDA 19 Il diritto dei prestatori di lavoro, per le retribuzioni È soggetto a una prescrizione estintiva di 5 anni e a una prescrizione presuntiva di 3 anni Trattandosi di credito retributivo è soggetto unicamente alla prescrizione estintiva di 5 anni Trattandosi di credito retributivo si prescrive unicamente in 3 anni È soggetto a una prescrizione estintiva di 3 anni e a una prescrizione presuntiva di 5 anni Domanda 20: DOMANDA 20 La prescrizione quinquennale nel diritto del lavoro Secondo Cass.26246/2022, per tutti quei diritti di carattere retributivo che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92 del 2012, decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro Decorre in maniera diversa talora dalla cessazione del rapporto di lavoro, talora dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere Decorre dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere Decorre in maniera diversa sulla base di un'indagine psicologica sul timore che ha il lavoratore di essere licenziato Domanda 21: DOMANDA 21 Il mancato rispetto delle fasce di reperibilità Salvo giustificato motivo di allontanamento dal domicilio, comporta la perdita del trattamento economico fino a dieci giorni e la riduzione dello stesso alla metà per l’ulteriore periodo Salvo giustificato motivo di allontanamento dal domicilio, comporta la riduzione alla metà del trattamento economico fino a dieci giorni e la perdita dello stesso alla metà per l’ulteriore periodo Comporta sin dall'assenza alla prima visita di controllo, salvo giustificato motivo di allontanamento dal domicilio, la perdita del trattamento economico fino a dieci giorni e la riduzione dello stesso alla metà per l’ulteriore periodo Comporta sin dall'assenza alla prima visita di controllo, salvo giustificato motivo di allontanamento dal domicilio, la riduzione alla metà del trattamento economico fino a dieci giorni e la perdita dello stesso alla metà per l’ulteriore periodo Domanda 22: DOMANDA 22 L'obbligo di reperibilità In tutti i settori va rispettato nella fascia 10-12 / 17-19 di ogni giorno anche festivo, salvo che l’assenza dal lavoro sia riconducibile a patologie gravi che richiedano terapie salvavita oppure a stati patologici sottesi o connessi a una situazione di grave invalidità riconosciuta Nel settore privato va rispettato sempre nella fascia 10-12 / 17-19 di ogni giorno anche festivo Nel settore privato va rispettato nella fascia 10-12 / 17-19 di ogni giorno eccetto i festivi e salvo che l’assenza dal lavoro sia riconducibile a patologie gravi che richiedano terapie salvavita oppure a stati patologici sottesi o connessi a una situazione di grave invalidità riconosciuta In tutti i settori va rispettato sempre nella fascia 9-13 / 15-18 di ogni giorno anche festivo https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 4/7 23/11/24, 15:00 Test Domanda 23: DOMANDA 23 L'indennità di malattia È pari al 50% della retribuzione media giornaliera dal 4° al 20° giorno e al 66,66% (pari a due terzi) dal 21° al 180° giorno È pari al 66% della retribuzione media giornaliera dal 4° al 20° giorno e al 50% dal 21° al 180° giorno È pari al 100% della retribuzione media giornaliera dal 4° al 20° giorno e al 66,66% (pari a due terzi) dal 21° al 180° giorno È pari al 100% della retribuzione media giornaliera Domanda 24: DOMANDA 24 Il periodo di comporto Può essere secco, riguardante un unico episodio morboso, per sommatoria o improprio, relativo a vari episodi di malattia susseguitisi in un dato arco di tempo È sempre pari a tre mesi per i dipendenti con anzianità di servizio non superiore a dieci anni e a sei mesi per i dipendenti con anzianità di servizio di oltre dieci anni Può essere secco, relativo a vari episodi di malattia susseguitisi in un dato arco di tempo; per sommatoria o improprio, riguardante un unico episodio morboso Viene determinato dal giudice secondo equità sia con riguardo all’arco temporale entro il quale dovrà calcolarsi il comporto, sia la quantità massima di giorni di assenze, superata la quale è possibile procedere al licenziamento Domanda 25: DOMANDA 25 La malattia e l'infortunio Sospendono in ogni caso la decorrenza del periodo di preavviso in caso di licenziamento Sospendono in ogni caso la decorrenza del periodo feriale Sospendono in ogni caso la maturazione dell'anzianità di servizio Determinano l'invalidità del licenziamento per giustificato motivo soggettivo irrogato durante il periodo di assenza dal lavoro per malattia o infortunio Domanda 26: DOMANDA 26 Il congedo di maternità Può essere goduto per intero anche solo dopo il parto È previsto in ogni caso per 5 mesi, due mesi prima del parto e tre mesi dopo il parto È previsto in ogni caso per 5 mesi, tre mesi prima del parto e due mesi dopo il parto È previsto in ogni caso per 5 mesi, 1 mese prima del parto e 4 mesi dopo il parto Domanda 27: DOMANDA 27 Le lavoratrici gestanti che si trovino, all’inizio del periodo di congedo di maternità, sospese e assenti dal lavoro senza retribuzione Di norma, godono dell'indennità di maternità purché tali eventi non si siano verificati da più di 60 giorni Devono godere, in virtù del principio di uguaglianza, dell'indennità di maternità come tutte le altre lavoratrici Di norma, godono dell'indennità di maternità purché tali eventi non si siano verificati da più di 180 giorni Non godono dell'indennità di maternità, prevista per i rapporti di lavoro in corso di esecuzione all'inizio del periodo di gravidanza Domanda 28: DOMANDA 28 Durante il periodo di gravidanza È vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri È possibile svolgere lavoro notturno dietro autorizzazione dell'Ispettorato del lavoro territorialmente competente Qualora le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna è possibile adibire ad altre mansioni anche in deroga all'art. 2103 c.c. È possibile adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri, dietro parere favorevole dell'ASL e dell'Ispettorato territoriale del lavoro Domanda 29: DOMANDA 29 Al termine del congedo di maternità Le lavoratrici possono rinunciare a rientrare nella stessa unità produttiva ove erano occupate all'inizio del periodo di gravidanza o in altra ubicata nel medesimo comune Le lavoratrici hanno un diritto assoluto di rientrare nella stessa unità produttiva ove erano occupate all'inizio del periodo di gravidanza o in altra ubicata nel medesimo comune e di permanervi fino al compimento di un anno di età del bambino Le lavoratrici hanno un diritto assoluto di rientrare nella stessa unità produttiva ove erano occupate all'inizio del periodo di gravidanza o in altra ubicata nel medesimo comune e di permanervi fino al compimento di tre anni di età del bambino Possono essere liberamente trasferite dal datore di lavoro https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 5/7 23/11/24, 15:00 Test Domanda 30: DOMANDA 30 Il licenziamento intimato alla lavoratrice nel periodo che va dall’inizio del periodo di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino È nullo salvo i casi di colpa grave costituente giusta causa; cessazione dell’intera attività aziendale; esito negativo della prova; scadenza del termine È nullo anche nei casi di colpa grave costituente giusta causa; cessazione dell’intera attività aziendale; esito negativo della prova; scadenza del termine È annullabile salvo i casi di colpa grave costituente giusta causa; cessazione dell’intera attività aziendale; esito negativo della prova; scadenza del termine È vietato in modo assoluto e il divieto opera in connessione con lo stato oggettivo di gravidanza Domanda 31: DOMANDA 31 Il congedo di paternità Può essere obbligatorio o alternativo È obbligatorio per 10 giorni nel periodo che va dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi È alternativo per 10 giorni nel periodo che va dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi È obbligatorio per 10 giorni nel periodo che va dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 3 mesi successivi Domanda 32: DOMANDA 32 Il congedo di paternità alternativo Consiste nell'astensione dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, con le stesse tutele e lo stesso trattamento economico (80 % della retribuzione), ma limitatamente ad alcuni casi gravi Ha le stesse caratteristiche del congedo di maternità ed è previsto per morte, grave infermità della madre, abbandono, affidamento esclusivo del bambino al padre È previsto per 10 giorni nel periodo che va dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi A differenza del congedo di maternità ha un trattamento economico pari al 100% della retribuzione per favorire una più equa distribuzione dei ruoli familiari Domanda 33: DOMANDA 33 I congedi parentali Non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi, ma il diritto di astenersi dal lavoro compete a ogni genitore per un periodo (continuativo o frazionato) non superiore a 6 mesi Non possono complessivamente eccedere il limite di dodici mesi, per cui il diritto di astenersi dal lavoro compete a ogni genitore per un periodo (continuativo o frazionato) non superiore a 6 mesi Qualora vi sia un solo genitore, il periodo di congedo (continuativo o frazionato) ha una durata non superiore a 12 mesi Se goduti dal padre lavoratore per un periodo non inferiore a 3 mesi, il limite complessivo è elevato a 13 mesi. In tal caso il padre ha diritto a un periodo di congedo pari a 7 mesi Domanda 34: DOMANDA 34 L'indennità per congedo parentale È pari al 30% della retribuzione fino al 12° anno di vita del bambino È pari al 30% della retribuzione fino all' 8° anno di vita del bambino È dovuta solo ove il reddito individuale del genitore sia inferiore a una soglia minima È pari al 80% della retribuzione fino all' 8° anno di vita del bambino Domanda 35: DOMANDA 35 Il permesso per malattia del figlio È non retribuito ed è riconosciuto nei primi 3 anni di vita per tutta la durata della malattia; dai 3 agli 8 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno È retribuito al 30% ed è riconosciuto nei primi 3 anni di vita per tutta la durata della malattia; dai 3 agli 8 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno È retribuito al 30% ed è riconosciuto nei primi 5 anni di vita per tutta la durata della malattia; dai 5 agli 8 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno È retribuito al 30% ed è riconosciuto nei primi 6 anni di vita per tutta la durata della malattia; dai 6 agli 8 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 6/7 23/11/24, 15:00 Test © 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F.90027520130 - Tel:031/7942500-7942505 Fax:031/7942501 https://www.uniecampus.it/didatticasrv/allievo/mostra_test.aspx?ts=232700 7/7

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