Efficacia temporale, forma e interpretazione del CCNL PDF

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These lecture notes cover various aspects of labor law, focusing on the CCNL (Collective Labor Contract). The document explores the temporal effectiveness, legal forms, and interpretation of these contracts. It discusses  historical precedents, current regulations, and judicial interpretations related to these topics.

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Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo:...

Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 Efficacia temporale, forma e interpretazione del CCNL Efficacia nel tempo e forma Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 L’efficacia nel tempo del CCNL Il Protocollo del 23 luglio 1993 prevedeva per il CCNL una durata di 4 anni per la parte normativa e di 2 anni per la parte economica; Il successivo accordo quadro del gennaio 2009, in sostituzione del Protocollo del 23 luglio 1993, fissa la durata del CCNL in 3 anni sia per la parte normativa sia per la parte economica. Disposizione che verrà ribadita nel successivo accordo interconfederale separato dell’aprile 2009. Le proposte per il rinnovo del CCNL di dovranno essere presentate in tempo utile per consentire l’apertura della trattativa sei mesi prima della scadenza del contratto. La parte che ha ricevuto le proposte per il rinnovo dovrà dare riscontro entro venti giorni decorrenti dalla data di ricevimento delle stesse. Al rispetto dei tempi e delle procedure definite è condizionata l’applicazione del meccanismo che, dalla data di scadenza del contratto precedente, riconosce una copertura economica a favore dei lavoratori in servizio alla data di raggiungimento dell’accordo di rinnovo. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 L’ultrattività del CCNL Alla scadenza del termine, stante la sua natura privatistica, il contratto collettivo perde efficacia e cessa di conformare i rapporti individuali; La giurisprudenza, infatti, nega l’applicabilità dell’art. 2074 c.c., dettato per i contratti corporativi, al contratto di diritto comune, secondo cui «il contratto collettivo, anche quando è stato denunziato, continua a produrre i suoi effetti dopo la scadenza, fino a che sia intervenuto un nuovo regolamento collettivo»; La mancanza del carattere di ultrattività del CCNL di diritto comune è, tuttavia, supplita dal fatto che gli stessi contratti collettivi sovente inseriscono una clausola di ultrattività al loro interno in caso di disdetta o scadenza; La previsione di una tale clausola rende il CCNL a tempo indeterminato, con la conseguenza che è consentito il recesso unilaterale con preavviso. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 La retroattività del CCNL A essere inapplicabile al CCNL di diritto comune è non solo l’art. 2074, ma anche il comma 2, dell’art. 11, disp. prel. c.c., dettato per i contratti corporativi, secondo cui «I contratti collettivi di lavoro possono stabilire per la loro efficacia una data anteriore alla pubblicazione, purché non preceda quella della stipulazione». La giurisprudenza ammette, quindi, che nell’ambito della loro autonomia privata, le parti sociali possono conferire efficacia retroattiva al contratto collettivo In particolare, ritiene che possano essere riconosciuti benefici economici a lavoratori il cui rapporto sia cessato anteriormente alla stipulazione del contratto collettivo, se questo non fa differenza tra rapporto cessato e rapporto in corso e se lo statuto dell’associazione sindacale stipulante non prevede la cessazione del vincolo associativo in dipendenza della cessazione del rapporto di lavoro. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 La retroattività del CCNL e i diritti quesiti L’efficacia retroattiva di clausole del contratto collettivo può operare, secondo la giurisprudenza, anche in senso peggiorativo per i lavoratori, con il solo limite dei c.d. diritti quesiti, ossia di quei diritti che sono già entrati a far parte del patrimonio del lavoratore; A essere fatta salva non è la disciplina collettiva sostituita dal contratto collettivo successivo che opera retroattivamente, ma i diritti maturati dal lavoratore per effetto della prestazione lavorativa già svolta. L’intangibilità dei diritti quesiti si verifica anche qualora le associazioni sindacali pongano fine a una controversia sull’applicazione del CCNL in sede transattiva; Il sindacato non può disporre, se non dietro specifico mandato o successiva ratifica, dei diritti maturati dai lavoratori relativi a prestazioni lavorative già rese, né attraverso contratti collettivi retroattivi, né attraverso accordi transattivi. Al medesimo limite dell’indisponibilità dei diritti già maturati soggiacciono anche gli accordi c.d. interpretativi, con cui le parti stipulanti formalmente si limitano a chiarire significato e portata di determinate clausole contrattuali. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 1 Forma del CCNL Dopo un primo orientamento giurisprudenziale che aveva sostenuto la necessità della forma scritta ad substantiam del contratto collettivo, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha sancito la libertà di forma (Cass., Sez. Un., 3318/1995); Secondo la Corte, «una volta venuto meno l'ordinamento corporativo, nessuno contesta l'inesistenza di una norma, che per essi preveda l'adozione ad substantiam della forma scritta […]. Le esigenze relative alla funzione dei contratti collettivi possono consigliare l'uso della forma scritta […]. Il rilievo che quasi sempre in concreto la forma scritta viene adottata per ragionevoli motivi di opportunità non giustifica però in alcun modo la praticabilità di un procedimento di applicazione analogica, per il quale difetta il preciso termine di riferimento, e cioé la norma o il principio che dovrebbe essere analogicamente applicati». Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 2 Efficacia temporale, forma e interpretazione del CCNL L’interpretazione Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 2 L’interpretazione del CCNL La natura privatistica del CCNL implica che debba essere interpretato secondo i canoni ermeneutici di cui agli artt. 1362 e ss. c.c. e non quelli previsti per la legge dall’art. 12 disp. prel. c.c.; L’interprete dovrà ricostruire la comune intenzione delle parti a partire dal dato letterale delle clausole secondo una visione complessiva del testo di ciascuno degli articoli del contratto collettivo, nonché alla luce del collegamento logico e strutturale tra le diverse clausole; Se il dato testuale non appare chiaro, l’interprete dovrà riferirsi alla storia del contratto desumendo la comune intenzione delle parti dall’analisi della trattativa negoziale, dal modo di redazione delle norme e dalla loro successiva attuazione, nonché dall’analisi del succedersi dei testi nel corso degli anni. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 2 L’interpretazione del CCNL: il ricorso in Cassazione Il d.lgs. n. 40 del 2006 ha previsto adesso la ricorribilità diretta in Cassazione per «violazione o falsa applicazione di norme dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro», con l’obiettivo di conferire uniformità anche alle questioni concernenti l’applicazione e l’interpretazione dei contratti collettivi; A tal fine occorre che le parti producano integralmente il contratto collettivo, non essendo sufficiente a pena di inammissibilità una produzione di un estratto relativo solo alle clausole su cui il ricorso si fonda. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 2 L’interpretazione del CCNL: disciplina processuale Il d.lgs. N. 40/2006 ha inserito anche un nuovo art. 420-bis al c.p.c. prevedendo uno speciale procedimento sull’interpretazione del CCNL. «Quando per la definizione di una controversia di cui all'articolo 409 è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, il giudice decide con sentenza tale questione, impartendo distinti provvedimenti per l'ulteriore istruzione o, comunque, per la prosecuzione della causa fissando una successiva udienza in data non anteriore a novanta giorni. La sentenza è impugnabile soltanto con ricorso immediato per cassazione da proporsi entro sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. Copia del ricorso per cassazione deve, a pena di inammissibilità del ricorso, essere depositata presso la cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza impugnata entro venti giorni dalla notificazione del ricorso alle altre parti; il processo è sospeso dalla data del deposito». Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 2 L’interpretazione del CCNL In via generale, comunque la parte che si costituisce in giudizio è tenuta a produrre il testo del contratto collettivo, non avendo questo natura legislativa e non potendo, quindi, applicarsi il principio secondo cui il giudice ha diretta conoscenza dei testi di legge; Il giudice, tuttavia, ai sensi dell’art. 425, comma 4, c.p.c. «può richiedere alle associazioni sindacali il testo dei contratti e accordi collettivi di lavoro, anche aziendali, da applicare nella causa». Ciò non implica, però, che il giudice possa risolvere una vertenza applicando «d’ufficio» una clausola contrattuale che la parte non abbia invocato a fondamento della propria domanda. La natura privatistica del CCNL implica, infine, che al contratto collettivo non possa essere applicato il principio di eguaglianza sancito dall’art. 3 Cost., né un principio di parità di trattamento è desumibile da altre fonti. Fermo restando, quindi, il rispetto del principio di non discriminazione è possibile per il contratto collettivo disciplinare diversamente posizioni di lavoro uguali o analoghe. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 19 Titolo: #titolo# Eff. Temporale e interpretazione Attività n°: #attività# 3 TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze fin qui acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti

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