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This document provides an overview of the ideas and concepts of Leopardi's philosophy, particularly focusing on themes of pessimism and the nature of human suffering. Leopardi's views on human nature and the role of imagination and illusion are discussed, providing valuable insights into his writing and thought.
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LEOPARDI Difficile da dire che idee ha Leopardi Idee Le idee leopardiane le possiamo trovare all’interno dello Zibaldone (fino al 32) ma anche in un romanzo che si intitola “storia di un’anima o vita di Silvio Sarno”—>è un romanzo autobiografico, si i...
LEOPARDI Difficile da dire che idee ha Leopardi Idee Le idee leopardiane le possiamo trovare all’interno dello Zibaldone (fino al 32) ma anche in un romanzo che si intitola “storia di un’anima o vita di Silvio Sarno”—>è un romanzo autobiografico, si ispira all’Ortis di Foscolo—>è un’opera particolare perché è un flusso di coscienza ininterrotto Zibaldone—> mescolanza di cose confuse—> diario dei suoi pensieri e delle sue meditazioni, varietà di argomenti senza nessuna classificazione, continuo riflettere e sviluppo delle sue idee Pessimismo—> l’uomo è infelice perché Leopardi nasce come frutto di quel sensismo (tutti i valori sentimentali dell’uomo derivano da sensazioni fisiche esterne) Sentimenti fondamentali: dolore e piacere L’uomo vuole il piacere ma non vuole un piacere—> piacere infinito e continuo ma l’uomo per natura non può avere questo piacere infinito—> è infelice di base —> una volta che finisce quel piacere ne vuole un altro Sarebbe quasi meglio non avere questi piaceri Tutto questo viene spiegato nella Teoria del piacere del 1820—>L amateur dell’uomo è benigna perché sta attenta a lui e gli fornisce rimedi per la sua insoddisfazione in particolare immaginazione e illusione Natura benigna—>rimedio al pessimismo e all’infelicità—> sta attenta all’uomo e gli fornisce dei rimedi a questa insoddisfazione eterna Fornisce come mezzi l’immaginazione e l’illusione—> servono per stendere come un velo sugli occhi—> gloria amore e virtù sono le illusioni principali Molto più presente nell’antichità—> erano più felici dei moderni Il bambino ha un’immagine del mondo molto illusoria Pessimismo storico—>opera più importante “canzone all’Italia” Titanismo—> il poeta è l’unico che si erge contro il male del presente Apprezza come qualcosa di bello la virtù antica e gli antichi La ragione e il progresso hanno messo sotto gli occhi dell’uomo il vero e la verità—>l’hanno resa infelice—> progresso e ragione visti come qualcosa di negativo La satira per lui è l’allontanamento progressivo da un’originaria felicità che è comunque illusoria, non esiste storia—> allontanamento progressivo da un’originaria felicità L’infelicità del presente viene quindi vista come un effetto di un processo storico e quindi di un allontanamento dalla felicita che comunque non era reale felicita ma solamente illusione—> cosi nasce il pessimismo storico A un certo punto gli antichi lo deludono quando va a Roma perché si rende conto che la felicità antica in realtà non esiste Natura maligna—>Leopardi si rende conto pero che la natura mira alla conservazione della specie e quindi il male non è un accidente ma è frutto della natura. È la natura che ha messo nell’uomo il desiderio di felicità e piaceri infiniti ma non i mezzi per soddisfarlo e quindi è la natura maligna che provoca l’infelicità dell’uomo Fase intermedia—>attribuisce la responsabilità del male al fato e non più alla natura maligna. Ce quindi la natura benigna contro il fato maligno—> si può vedere questa concezione del male nel “Dialogo della natura e di un’islandese). Successivamente torna alla visione della natura maligna Ora l’infelicita dell’uomo non è più vista come nella prima fase come assenza di paciere ma come una conseguenza ai mali causati dalla natura maligna come malattie, vecchiaia, morte ecc Pessimismo cosmico—>l’infelicita non è più legata a una condizione storica ma diventa un dato eterno e immutabile anche se comunque ritiene sempre che gli antichi erano un po meno infelici dell’uomo. Quindi è pessimismo fin dall’inizio solo che ora non ci sono più neanche le illusioni Come conseguenza abbandona il titanismo e la poesia civile L’uomo che riesce a sopravvivere in questa situazione è il saggio Si stacca dalla poesia e dall’immaginazione e si dedica alle operette morali Il titanismo tornerà in forma particolare alla fine della sua vita e lo vedremo nella ginestra La poetica Come applica queste idee alla scrittura Secondo Leopardi sono il “vago e l’indefinito" che stimolano l’immaginazione nell’uomo—> per avere qualcosa in mente te la immagini e la pensi Partiamo dall’idea di ricerca del piacere infinito, ma se l’infinito è impossibile è l’immaginare questo infinito che ci da un’idea di esso—> infatti la poesia più famosa è l’infinito Le prime teorie poetiche sono la teoria della visione e la teoria del suono Teoria della visione—> è l’ostacolo alla vista che crea l’illusione—> se ce un’ostacolo ci dobbiamo immaginare cosa ce dietro ad esso e quindi dobbiamo immaginarcelo Teoria del suono—> figure retoriche e costruzioni che non dicono tutto ma ci fanno intuire qualcosa a livello fonetico Pensiero del 24 ottobre 1821 che ci propone proprio la poetica di leopardi—> la vera poesia è quella del vago e dell’infinito —>il bello poetico consiste nel vago e nell’indefinito Che cos’è che ci evoca sensazione ed è suggestivo? È suggestivo per noi adulti ci che evoca le sensazioni che ci hanno colpito da bambini L’uomo per arrivare a queste sensazioni deve ricordarle (nel passato)—> poetica della rimembranza Poi collega l’infanzia agli antichi—> ci dice che i maestri di poesia erano gli antichi perchè erano più vicini alla natura e quindi immaginosi come i fanciulli Di conseguenza i moderni non sanno più immaginare quindi non sanno più fare poesia perchè non hanno più immaginazione e quindi non fanno poetica dell’immaginazione ma poetica del vero, quello che concretamente vedono Secondo leopardi tutta la poetica sentimentale è poetica del vero—> per lui il romanticismo è la poetica del vero Poesia del vero—> poesia che non avendo più immaginazione è consapevole della sua infelicità e quindi fa poetica sulla realtà Predica bene ma razzola male—>è consapevole che non può fare poesia dell’immaginazione pero fino al 1830 non si rassegna a perdere l’immaginazione, nei suoi versi troviamo una ricerca dell’illusione De santis—> leopardi ricostruisce con il cuore c’ho che ha appena distrutto con la ragione Leopardi e il romanticismo Classicismo romantico—>Lo inseriamo nei classicisti—> ha una formazione e una base classicista—>classicismo originale perchè critica il classicismo accademico che abbiamo studiato —> principi di imitazione classico I classici troppo estremi da una parte, i romantici troppo estremi dall’altra Classicismo si ma da imitare in senso romantico—> la mia base classica e gli antichi da imitare ma con i principi romantici—> classicismo romantico—> fusione fra ideali classici e il romanticismo, ma in modo diverso da Foscolo Foscolo tende troppo verso il classicismo Leopardi ha una posizione più in mezzo tra le due I caratteri del suo classicismo romantico sono spontaneità, originalità e non contaminato della ragione In questo senso si capisce bene leopardi—> sceglie la poesia lirica—> miglior forma di poesia per esprimere quel vago e indefinito di cui ci parla—> espressione immediata dell’io e della soggettività e dei sentimenti Forma di lirica che esprime questo suo classicismo romantico—> estremo opposto rispetto a Manzoni e alla scuola lombarda romantica Sicuramente nella prima fase leopardiana (della natura benigna) le idee leopardiane si avvicinano di più a quelle del romanticismo europeo—> degrado in cui spicca il poeta che è l’eroe che racconta questa storia weltschmertz—>idea del romanticismo tedesco che ritroviamo in leopardi—> dolore cosmico Una cosa per il quale è classico è lo stile—>non adopera il linguaggio quasi barocco del romanticismo ma è molto essenziale I canti canti—> raccolta di testi poesie e liriche che è il nucleo della poetica leopardiana Come il pensiero leopardiano anche i canti hanno una genesi lunga che copre tutto il corso della vita di leopardi—> avremmo parti di quest’opera più legate a una concezione di pessimismo benigno e altri legati all’ultima parte della vita Estremo principale: 1818, prima di questo anno ragiona e lavora in modo più grezzo e giovanile Dal 1818 inizia questa produzione immensa (qualitativamente) e nei 5 anni successivi scrive 10 canzoni I canti sono divisi in 3 sezioni: 10 canzoni tra 1818-1823 Esperimenti letterari di prima del 1818 Sezione intitolata “versi” (1826). All’interno di essi ci sono 2 elegie, 1 epistola (in versi) e 6 idilli La prima versione organica esce nel 1831 a Firenze La seconda a Napoli nel 1835 Una terza nel 1845 postuma pubblicata dall’amico Ranieri I canti possiamo quasi paragonarli alla divina commedia—> è una summa È un riassunto ovvero qualcosa che ingloba tutto (cultura e pensiero) I canti sono una summa di generi poetici diversi che hanno come minimo comune denominatore quello di essere lirici—> quindi soggettivi—> lirica soggettiva Il concetto di infinito contrasta con il concetto di soggettività, è un qualcosa di oggettivo: è l’infinito e basta Canzoni Canzoni patriottico filosofiche Non sono totalmente canzoni civili Essendo giovanili saranno le più classiche Linguaggio aulico e sublime Foscolo e Alfieri influenzano particolarmente nel linguaggio Sono 10 le canzoni 3 canzoni sono fuori schema e che non hanno una tematica definita che sono “L’inno ai patriarchi” (una poesia con contenuti cristiani e religiosi), “Alla primavera” e “Alla sua donna” Afieriane: “ll Bruto minore” e “l’ultimo canto di Saffo”—>autoanalisi filosofiche attraverso la rappresentazione di Bruto e Saffo—> rappresentano il titanismo eroico, con delle tracce pero di pessimismo cosmico 5 canzoni più patriottiche che portano temi civili e sono della prima fase ovvero pessimismo storico—> polemica contro l’età presente che lui chiama nebbia di noia e non ce eroismo e immaginazione, e di converso se critica l’età presente esalta le età antiche. Sono “All’italia”, “A un vincitore nel pallone”, “Sopra un monumento di Dante”, “Nelle nozze della sorella Paolina”e “Ad Angelo mai”(primo riferimento all’immaginazione e alla fantasia” Il ciclo di Aspasia Aspasia era concubina di Pericle e cortigiana di Socrate Ciclo di canti che leopardi compone dopo il 1830 ovvero l’anno in cui se ne va definitivamente da Recanati I commentatori sono accordi nel definire una nuova poetica italiana—>nuova fase del pessimismo —> sempre cosmico ma sfumato in eroico—>pessimismo eroico dopo anni passati in modo passivo a subire la natura maligna, leopardi ha una reazione che riprende il titanismo foscoliano — > conseguenza della fine del rapporto con Fanny Targani Tozzetti Nasce dalla caduta dell’ultima illusione—>estremo inganno dell’amore Scrittura totalmente differente Sono 5 i componimenti: Amore e morte Aspasia Consolavo Il pensiero dominante A se stesso Nella poesia “a se stesso” il nuovo modo di vedere la realtà è dovuto al decadimento dell’ultima illusione—>estremo inganno dell’amore Lui reagisce alla natura maligna nel momento in cui si rende conto che non ce più niente Ce una sollevazione eroica Poesia totalmente rinnovata e diversa da quella degli idilli—> è senza sensazioni, nuda e cruda Il linguaggio è aspro e articolato Le tematiche: L’orgoglio di se stesso e della propria grandezza—>spirito combattivo nelle sue idee Contatto diretto con i problemi del suo tempo—> leopardi non è un poeta civile, si solito non tratta le grandi tematiche del suo tempo Leopardi critica pesantemente l’illuminismo—> chiama il progresso “le magnifiche sorti progressive” Lo spirito religioso non c’è, leopardi è un materialista assoluto 2 componimenti esterni: Palinodia del marchese Gino Capponi—> critica e satira contro il progresso, ispirato a Parini Paralipomeni alla batracomiomachia—> batracomiomachia è la commedia di Aristofane che raccontava la guerra in uno stagno tra rane e topi—>satira sulla società—>commenta il fallimento dei moti liberali del 1820/21 e dice che è inutile che l’uomo si affanni per i diritti perché è sempre presente la natura maligna A SE STESSO 1835 Ce una perfetta simmetria—>3 blocchi da 5 versi (sett, end, end, sett, end) Sono uniti dal verbo “posarsi” Chiude il ciclo di Aspasia Distante dai grandi idilli Croce: sbagliando dice che questa non è poesia ma erano solo critiche di leopardi Lessico spoglio e frasi spezzate Chiusura cattiva—> nel mondo esiste qualcosa di cattivo (natura maligna) che ci fa soffrire—> distacco da illusioni giovanili leopardiane Muore l’inganno estremo dell’amore che leopardi credeva eterno e anche il desiderio Da l’idea di qualcosa di maligno—> si va verso una definizione del male e non a caso nelle poesie successive una intitolata ad Arimane, la divinità persiana del male Il male non ispira più noia ma una reazione eroica Distacco definitivo dalle illusioni giovanili Verso 10—> doppio chiasmo (aggettivo-nome-nome-aggettivo) Disperarsi ha il valore di perdere la speranza Anastrofe a chiusura—> quello che ce nella vita è natura, qualcosa di malvagio che non ha senso Le operette morali 1822 Prose brevi e filosofiche Il tono è lieve e ironico—> satirico perché i temi trattano un distacco ironico Questo tipo di lettura nasce dal genere “serio comico” (ossimoro) ispirato a Luciano di Samosta, un filosofo che predicava la sua filosofia attraverso temi ironici scopo—> scuotere la povera patria e il secolo Sguardo molto lucido Sono costituite da dialoghi inventati tra personaggi storici, fantastici, mitici, oppure proiezioni dell’autore stesso Esempi: Dialogo di Plotino e Porfirio, filosofi dell’antica Grecia Dialogo di Torquato Tasso e del genio familiare Dialogo della natura e di un islandes—> esempio sommo di natura maligna Alcuni brani sono novelle o prose liriche e poetiche Esempi: Storia del genere umano Cantico del gallo silvestre Raccolta molto varia ma mantiene i temi del pessimismo Dialogo della natura e di un islandese pag 151 1824 Parla un islandese—> gli islandesi eran minacciati dal vulcano Hekla e dal freddo del nord— >natura maligna—> pessimismo Pessimismo radicalmente materialistico—> infelicita causata da mali fisici (prima era concettuale) e da cui l’uomo non è in grado di fuggire Perché la natura è maligna? Per la sua conservazione—>il mondo è un continuo ciao di produzione e distruzione e questi sono indispensabili alla conservazione del mondo Spunto da un’opera di Voltaire Si supera il dualismo che si era creato tra natura benigna e fato maligno e alla natura vengono attribuite le caratteristiche che prima erano del fato—> la malvagità crudele e persecutoria Lettura: L’interiore dell’africa—> parte più remota Arriva al Capo di Buona speranza—> qualcosa di pericoloso che prende vita si mette in mezzo per evitare di farlo proseguire Paragona la sua grandezza alle isole di pasqua—> enorme donna appoggiata con il gomito ad una montagna È un anatra selvaggia Concetto della teoria del piacere—> l’uomo cerca piacere e non trovandolo capisce che ce una infinita vanità del tutto Persa la speranza del piacere lui vuole solo vivere una vita tranquilla Differenza tra il vivere nella tranquillità e vivere senza far nulla Si rende conto che vivendo in mezzo alla gente ance se non si offende non è detto di non venire offesi l’Islanda , la sua isola nativa, essendo disabitata non aveva questi problemi—> ol clima dell’isola lo fece soffrire lo stesso continuamente Ce un continuo accanimento della natura Alla fine l’islandese viene mangiato da due leoni La ginestra pag 120 1836 Opera che chiude il percorso poetico di leopardi All'interno ce un’alternanza di contenuti, temi, toni ed è un componimento molto vasto Parte dall’immagine della ginestra che cresce di solito nei terreni aridi e che è rappresentata come crescente sulle appendici del Vesuvio—> infatti la scrive nell’ultima parte della sua vita quando è a Napoli Testamento spirituale—> ce tutto il percorso che abbiamo visto Poetica anti spiritualistica e anti ottimistica—> critica del progresso Dopo aver negato il progresso, costruisce un suo progresso a partire dal pessimismo cosmico Idea di progresso che parte dalla consapevolezza della condizione umana—> tutto è dolore e sofferenza della quale la natura è nemica dell’uomo e l’unica cosa che l’uomo può fare è unirsi per sconfiggere la minaccia—> solidarietà tra gli uomini contro il male del mondo Prima strofa La ginestra simboleggia la pietà verso la sofferenza degli esseri umani perseguitati dalla natura Immagine della ginestra Invocazione alla solidarietà tra gli uomini Vita che resiste ad ogni costo Erosione del tempo Paesaggio idillico Ginestra che sopravvive—>rappresenta l’idea eroica di Leopardi—> è una vita che combatte È inutile il progresso illuminista con le industrie perchè quando il vulcano esploderà distruggerà tutto Seconda strofa polemica—> colpisce lo spiritualismo —> l’uomo Il mondo schernisce l’uomo e leopardi si pone contro questi altruismi come figura eroica L’uomo nobile è quello solido che resiste nella sofferenza—> come fa la ginestra Terza strofa Nobiltà spirituale dell’uomo—> pessimismo eroico Titanismo eroico che si solleva È nobile chi ammette non togliendo nulla di vero e confessa il male dato—> la nobile natura è quella che si mostra grande e forte nel soffrire e non aggiunge odio e ira tra l’uomo ma da la colpa al vero colpevole Compito del poeta—> diffondere il vero ovvero la malignità della natura e spingere gli uomini alla fraternità per combattere questo nemico insieme L’unico rimedio non illusorio al dolore è la società civile che tenta di aiutarsi —> solidarietà L’infelicita è data da: natura (immutabile) e lotte di odio tra uomini —> infelicità che invece l’uomo pu cambiare—>l’uomo deve inoltre avere consapevolezza dea tragica condizione dell’umanità Ipotizza quindi il progresso (non illuminista ovvero che bisogna tornare all’eta dell’oro)—> l’uomo pu creare un progresso di tipo civile e sociale con una società solidale e fraternità tra gli uomini Quarta strofa Stacco del tono Stacca dalla filosofia Non è più un infinito immaginario ma l’io lirico non è più immerso in una realtà filtrata ma in una più vera e lugubre—> vita umana in tutta la sua tragica tragicità da un'idea di paesaggio—> si apre con uno scorcio paesaggistico Realtà vera e realtà esterna—> Vesuvio pieno di lava con la lava solidificata—> metafora della vita umana in tutta la sua tragica tragicità Unisce la visione dell’uomo legata al vero—> il riso —> il poeta che si rende conto di come è realmente l’uomo Entra il concetto della solidarietà umana Il progresso generale di quel periodo è quello di stampo illuminista quindi leopardi ha una concezione contraria infatti dice che ce un pessimismo della concezione e prende in giro l’uomo per questa cosa ma poi si aggiunge la pietà—> perché l’uomo si illude che il progresso illuminista lo farà star bene Quinta strofa paragona eruzione del vulcano con una mela che cade su un formicaio—> paragone e climax Pompei e Ercolano è nel 79dc Idea di leopardi alla fine della vita unisce da una parte il vero ovvero il riso e dall’altra la pietà Per tutta la vita leopardi ride dell’uomo che è guidato dalle illusioni e dall’ottimismo illuministico perchè non lo fa stare bene veramente Motivo del tempo—>paragone tra insignificanza del tempo umano rispetto all’eternità del tempo della natura Sesta strofa Fino a verso 268: Parte dalla distruzione di Pompei perché sono passati 1800 anni da questa disgrazia e ancora minaccia le città nuove—> è come se fosse accaduto ieri e potrebbe benissimo accadere domani Riferimento storico alla riscoperta—> i primi scavi a Pompei e le prime riscoperte sono di quegli anni—> le antiche città tornano in vita Unica parte in cui leopardi è romantico nel senso europeo del termine—> gusto per le tombe e per i morti che vengono riportati alla luce L’uomo pensa di essere eterno ma in realtà è qualcosa di impercettibile Settima strofa Si ritorna al significato simbolico del fiore come all’inizio Senso globale del pessimismo leopardiano—> neanche l’eroe può contrapporsi alla potenza distruttiva della natura Riferimento al cadere dei regni e dei linguaggi—> stessa cosa che dice un altro poeta, ovvero tasso nella Gerusalemme liberata, nel chiudere la sua opera principale—> ricontestualizza questi versi Si erge come una ginestra all’interno di un quadro desolante ma alla fine l’eroe non può opporsi alla potenza distruttrice della natura La ginestra pur soccombendo a un certo punto alla potenza distruttiva della lava, da una parte non si è piegata dall’altra non si è inorgoglita ma ha vissuto la sua vita nel deserto che gli è toccato non per sua scelta ma dalla sorte, e rispetto all’uomo sa qual è il suo posto del mondo e non ha l’insensatezza che l’uomo ha di credere di essere al centro del mondo ITALIA DOPO L’UNIFICAZIONE L’Italia post-unificazione non è unita Ce la questione meridionale al sud che non è mai stata totalmente risolta Si basa soprattutto sul problema della miseria sociale perché le condizioni del sud che deve concorrere con il nord più industrializzato li mette in condizioni sempre più di miseria Questione delle tasse—> es tassa sul macinato—> questione politica che contribuisce a impoverire il sud Leva obbligatoria malavoglia—> questione della miseria sociale e delle tasse verga—> parla della lega obbligatoria Al nord abbiamo un’altra questione ovvero la crisi del ceto medio che è data da una pluralità di tendenze Grande rimpianto per il passato—> tematica non propriamente borghese del 1800—> è un tema classico il rimpianto del passato e ha un suo cantore prevalente, che proviene dalla classe borghese e dalla classe media simbolo di una società che rimpiange il passato, che è Carducci. Quello di Carducci essendo un classicismo possiamo aggettivarlo come classicismo pagano perché Carducci va a polemizzare con Manzoni e il suo romanticismo cristiano Le persone che sanno leggere e scrivere sono non più del 12%—> clima di estrema povertà intellettuale Quello che unisce sud e nord è il progresso industriale—> unificazione italiana si incentra sul progresso industriale—> tentano di unificare anche a livello economico pero l’aspetto di progresso industriale non è solo un aspetto economico ma la riguarda soprattutto a livello ideale l’abbiamo visto con leopardi perché le idee filosofiche e letterarie del post unita di declinano sulla base dell’atteggiamento che ce nei confronti del progresso industriale In base al nucleo di idee che si forma si arriva a definire dei gruppi letterari Gli atteggiamenti nel confronto del progresso industriali sono tre: Apologia—> difendono il progresso industriale—> positivisti—> fede nella scienza e nella tecnica—> certezza, avere dei dati reali—>la storia si basa su dati concreti, convenzioni della storia della letteratura concreta che si declina in un personaggio ovvero Francesco De Santis —> studio scientifico dei fatti positivi letterari—> scrive “Storia Della Letteratura Italiana” Rifiuto—>il romanticismo è una corrente che è contraria al progresso—>paura per la modernizzazione—> viene poi sostituito nel 900 dal decadentismo che è un movimento culturale che si basa sull’irrazionale—> fascino del mistero come risposta alla scienza e alla sua crisi—> la crisi delle scienze ha come risposta il decadentismo Curiosità—> tendenze culturali e filosofiche che non rifiutano il progresso industriale ma neanche lo esaltano—> studiano il progresso scientifico e industriale pero con occhio esterno e con occhio distaccato—> studio senza critica o esaltazione—> una tendenza letteraria che fa questo studio del progresso è il verismo—> Verga andrà a studiare la situazione reale e scientifica della fine del 1800 senza difendere o criticare nessuno—> il verismo viene poi sostituito dal fascino dell’irrazionale Questione scolastica Sviluppo a livello scolastico con un duplice fine Da una parte l’obiettivo è quello di insegnare a tutti di “leggere scrivere e far di conto” Dall’altra serve a creare una coscienza nazionale e quindi ad unificare l’Italia In questa società l’intellettuale non ha più un posto—> l’intellettuale post-unitario è in conflitto con la società borghese perché non ha più un posto in essa—> esplode in una crisi sociale perché nell’Italia post unitaria cessa l’impegno politico dell’intellettuale, non ci sono più gli intellettuali civili e patriottici e quindi sparisce l’intellettuale umanista—> gli studi id umanistica sono quelli che mirano a formare l’uomo a 360 gradi e quindi a renderlo felice e completo—> Carducci è l’unico che si impegna ancora per delle battaglie politiche, una parte della sua produzione è civile e patriottica Le poche idee umaniste e classiciste che rimangono sono fondamentali per l’ideologia che porta all’approvazione nel 1859 della legge casati-_> legge sull’istruzione obbligatoria elementare almeno per 2 anni L’esercizio letterario non ha quindi fine—> è chiuso a se stesso e non ha un dopo—> è una situazione che a un certo punto esplode —> nasce un movimento letterario che rifiuta la società borghese e nasce la scapigliatura—> gruppo di letterari anticonformisti Anche nell’Italia post unitaria permangono alcune condizioni che cerano precedentemente—> gli intellettuali si procurano da vivere attraverso impieghi pubblici e lavori per lo stato—> tantissimi intellettuali fanno gli insegnanti nelle scuole. L’unico che riesce a sostentarsi con la sua produzione ma perché è talmente alto nona ciao definito poi il poeta vate è D’annunzio CHARLES BAUDELAIRE Fa un tipo di vita molto interessante Nato nel 1821 a Parigi È Bohémien—> si dedica tutti i lussi possibili e immaginabili—> a un certo punto diventa senza soldi È la figura del Dandy per eccellenza—> gentiluomo che passa le giornate a spendere soldi, fa feste, beve, si droga Muore di sifilide nel 1867 sempre a Parigi È lo scuro e negativo interprete della modernità—> conoscitore degli aspetti più putidri di Parigi Ci interessa perché diventa il padre di tendenze letterarie enormi in Europa che pii hanno un riflesso in Italia—> in particolare è il fondatore del simbolismo È in conflitto ed è estraneo dalla società borghese—> vive questa grande metropoli che pero crea in lui solitudine che è una solitudine alienante che lo estranea da se stesso e dalla società attraverso una serie di vizi tra i quali il più indicativo è la noia come percezione angosciosa che la vita non ha un senso Baudelaire identifica questa noia come lo Spleen che è il male di vivere Propone una oscura malattia del mondo—> il vizio, il male di vivere, la corruzione, il degrado—> la sua poesia è quindi violentemente provocatoria—> mira a smascherare i vizi che stanno sotto il perbenismo francese Non è solo un distruttore—> anzi nei suoi testi si vede un’ansia—> vorrebbe trattare temi più alti e elevarsi spiritualmente ma si rende conto che nella società in cui vive questo non è possibile Simbolismo—> deriva dalla parola simbolo—> è una concezione che propone una funzione della poesia evocatrice che dice altro e cha ha significati magici e nascosti, legami misteriosi, allegorici e occulti È definito il teorico delle corrispondenze—> dice una cosa per dirne un’altra—> una delle sue più famose poesie è l’albatro che vola sopra una nave e viene schernito dai marinai—> vuole indicare il poeta moderno che si eleva sopra la massa ma è scarnito da essa perché non lo capisce Contatto con una natura che viene rovinato—> la modernità ha distrutto un’originaria innocenza e un’originario contatto con la natura Questa teorizzazione si ritrova nell’opera cardine che sono I fiori del maLe 1857 I FIORI DEL MALE 1857 Il fiore simboleggia per Leopardi qualcosa di positivo e puro—> nella letteratura è sempre stato l’associazione con qualcosa di puro Lui dicd che i fiori sono il simbolo del degrado e del mare—> vuole fare il contrario, non vuole estrarre il male dal fiore ma vuole estrarre la bellezza da male—>mettere il male come qualcosa di bello Raccolta in 5 sezioni che scaten uno scandalo assurdo tra i “benpensanti” ovvero la classe borghese e venne anche sequestrato dal tribunale È un’esperienza del vero—> aspetti crudi, materiali di vita, non poetici—> mette in poesia tutto ci che non è bello e che non piace con una particolarità—> a livello formale sono poesie equilibratissime, armoniche—> contenuto disarmonico ma con un metro perfetto Utilizza il metro alessandrino—> doppio settenario Non scrive solo poesia ma anche delle prose tra le quali “lo spleen di Parigi” che è una raccolta di prose di genere molto nuovo e di rottura Pag 33 CORRISPONDENZE Si capisce che con questa poesia da un manifesto quasi nascosto e analogico o mistico di queste corrispondenze che sono dei simboli che il poeta interpreta Natura con n maiuscola intesa come natura leopardiana quindi come universo metafosa—> ci sono significati nascosti nella natura Ce qualcosa che l’uomo riconosce nei misteri che la natura da ma non riesce a interpretarli Torna l’aspetto leopardiano dell’eco il suono non ci dice tutto ma ci da una sensazione che dobbiamo interpretare noi Ce un senso di legami nell’universo che pero sono misteriosi e l’uomo non li coglie Giorno e notte sono in antitesi e sono mescolati Sinestesia—> profumi, colori e suoni Ci sono tra i vari sensi quello a cui danno più importanza sono gli odori perchè determina delle sensazioni Ci sono profumi più immediati e altri più corrotti che ci portano verso l’infinito—> profumi più difficili da interpretare Leopardi distingue l’immaginazione e il vero mentre lui fa un misto e razionale e irrazionale di confondono Il soggetto pu essere la natura ma poi è tutta una poesia predicativa—> è tutto simbolico e non si sa dove va a parare Bisogna abbandonare il razionale e affidarsi ai sensi e bisogna capire che ruolo ha il poeta in queste corrispondenze e che ruolo ha la poesia poeta—> elevato che ha il compito di decifrare questi simboli, specie di veggente con una sensibilità privilegiata La poesia attraverso il suo linguaggio va a rivelare il mistero Pag 36 L’ALBATRO Ci sono su 4 strofe 3 che ci dipingono il simbolo e la metafora e una che ce lo spiega L’albatro che è un grande euccello marino e maestoso quando è in area ma quando i marinai lo prendono e lo portano a terra appare goffo e i marinai lo prendono in giro Simbolo—> conflitto tra il poeta e la società borghese Il poeta viene preso in giro ma in realtà se lasciato andare si erge al di sopra dei comuni mortali con una maestà unica Inetto—> essere un inetto significa—> incapace di stare al mondo e di vivere nella società in cui vive—> concetto che nel 900 viene declinato tantissimo anche in Italia con “la coscienza di Zeno” ma anche all’estero con “L’idiota” di Dostoevskij LA SCAPIGLIATURA Non è un movimento ben definito Non è come il grande movimento del futurismo che avrà un manifesto ovvero dei principi su cui basarsi La scapigliatura è un crocevia e un incrocio di tendenze letterarie che arrivano dall’estero e che portano al naturalismo che è sempre una parte del simbolismo Ci sono degli aspetti comunque in comune tra questi scrittori - rifiuto della società borghese—> rifiuto quindi a livello letterario del romanticismo civile morale e risorgimentale che è la letteratura per la costruzione della società borghese In italia sono l’espressione del conflitto tra società e artista La scapigliatura copre un arco temporale molto breve ovvero anni 60 dell’800 Sono prevalentemente scrittori milanesi e essendo estranei e in conflitto con la società sono in conflitto con quei pochi poeti ancora legato con la società borghese ovvero Carducci Sono il corrispondente dei boemisti francesi I padri sono Baudelaire e Edgar Alan Poe—> la scapigliatura prende spunto da loro Il nome deriva da un romanzo scritto da Cletto Arrighi che è padre della scapigliatura che nel 1862 scrive il romanzo “la scapigliatura e il 6 febbraio” I principi cardine sono - fortissima tendenza al dualismo—> essere dualista significa seguire una doppia direzione ideologica—> le due sono razionale e ideale—> di base sarebbero un po leopardiani perchè alla base della scapigliatura ce il rifiuto del progresso in nome di bellezza arte e natura. Dall’altra per ce la consapevolezza che questo bello ideale e questa arte ideale sono impossibili da raggiungere, ce l’idea ma non ce la concretezza—> irrecuperabilità del bello. Nella loro poesia che è non conciliatoria ce angoscia ed p uno specchio delle loro vite che oscillano tra ideale e reale. Da una parte le loro poesia hanno il culto della bellezza infatti ce armonia ma dall’altra questa angoscia si esprime nel recupero dei temi più neri e oscuri del romanticismo europeo—> poesia cimiteriale senso dell’orrido e del macabro I rappresentanti più importanti sono 4—> pur essendo i rappresentanti a livello poetico più grandi fanno tutt’altro di mestiere e in più hanno tutti una vita un po’ tormentata Emilio Praga—> nasce nel 1839 e a soli 36 anni muore in miseria e distrutto dall’alcolismo— >anche per lui la poesia è qualcosa di oltre e di più infatti lui di base era un pittore impressionista— > la sua poesia più importante si intitola “preludio “ ed è il manifesto della scapigliatura italiana Arrigo Boito—> nato a Polpet di Ponte Delle Alpi—> 1842 nasce, amico di Emilio e senatore del regno di Italia—> muore nel 1918—> la sua poetica è caratterizzata dallo sperimentalismo in vari generi, anche lui non ha come base della sua produzione artistica la poesia ma il teatro infatti è stato librettista (chi fa i dialoghi) per Giuseppe Verdi, fa comunque fortuna con le sue opere la più importante “Mefistofele”. A livello di scapigliatura è molto importante per la sua poesia chiamata “dualismo” Camillo Boito—> fratello maggiore di Arrigo—> cultore della bellezza ma sotto sotto viene descritto come amante delle turpitudini infatti beveva, andava a prostitute, droghe ecc. Iginio Ugo Tarchetti—> nasce nel 1839 3 muore a 30 anni di tisi ovvero una malattia sessualmente trasmissibile. Scrive un romanzo scapigliato ovvero “la Fosca” Pag 68 DUALISMO DI BOITO Da 15 a 21 riferimento al teatro greco—> maschera di Dionisio FOSCA DI TARCHETTI Il romanzo alla fine dell’800 diventa indiscutibilmente il genere più amato dai lettori k nasce la società di massa e la letteratura di consumo e quindi il romanzo diventa popolare in italia Anche i Francia si inizia a scrivere i romanzi con Zola Continua in Inghilterra Si sviluppa tantissimo in russia All’inizio del 900 anche in Italia—>con il positivismo che pone il controllo sulla realtà Fare un romanzo significa costruire un intreccio letterario—> costruire una realtà Due sono i simboli di questo realismo letterario e di questi romanzi che sono Mastro Don Giosualdo di verga che studia la realtà esteriore all’autore, dall’altra abbiamo il romanzo dell’interiorità e delle passioni che è il piacere di d’Annunzio ROMANZO D’APPENDICE Appendice—>ultime pagine del giornale—> nel 900 i giornali esplodono e chi scrive un romanzo non lo pubblica come adesso ma veniva pubblicato a episodi sulle ultime pagine dei giornali che erano dedicate alla pagina narrativa—> lo facevano perchè cosi continui a comprare il giornale anche solo per vedere come finisce la storia FRANCESCO DE SANCTIS 1817-1883 A livello ideologico si colloca nell’idealismo pero è un idealista non rigorista nel senso che è sfumato anche perché vive l’epoca del positivismo Politico del Risorgimento—> è stato in carcere anche Diventa il primo ministro dell’istruzione della storia dell’Italia Non è un idealista puro perchè in realtà la sua “storia della letteratura italiana” parla in modo scientifico della storia Divisa in 3 fasi - medioevo—> bella era per la letteratura italiana soprattutto Dante che con De Sanctis torna—> dante viene definito il medioevo realizzato come arte - Rinascimento—> non gli piace perché per lui è solo forma—> splendido ma privo di tempra morale—> bello a livello estetico ma poche idee e contenuti - Illuminismo—> celebrato come grande ripresa anche a livello letterario infatti era un positivista Gli ultimi autori che tratta sono Parini e Alfieri GIOSUE CARDUCCI pag 90 1835-1907 È stato considerato per tutto il 900 come un poeta un po fuori dal mondo perchè in un’epoca in cui abbiamo gli s spigliati, leopardi e Manzoni che sono tutti figli del romanticismo Caducei per tutto il 900 è stato ritenuto essere qualcosa di altro infatti viene ritenuto il poeta sano contro la malattia romantica perchè riprende il classicismo ed è totalmente immune dalla malattia romantica Se guardiamo i suoi scritti abbiamo un’idea di forza vitale, naturale , positiva e construttiva ella realtà e del mondo In realtà è più giusto definirlo un poeta tardo romantico perchè sotto la forma molto classica e molto erudita ce un sottostato di squilibrio e di angoscia e quindi di quella malattia romantica di cui Carducci era considerato un avversario È certamente il simbolo tutale della borghesia di fine 800 e si estranea dai poeti in contrasto con la società È un poeta del regno e della classe media—> è un poeta civile Premio nobel per la letterature nel 1906 Nasce e muore in Versilia, in Toscana Trascorre la sua infanzia nella maremma toscana—> confine con l’Emilia Romagna Maremma l’abbiamo vista anche in dante nella sede dei suicidi e salto della contessa inferno dante Infanzia in una natura aspra e selvaggia che poi idealizza in un senso classico e in senso nostalgico Educazione prevalentemente risorgimentale Ha una vita molto sfigato perchè gli muoiono moltissimi parenti tra cui la moglie e il figlio che si chiama dante La sua carriera si esprime nell’arco di 50 anni esatti ovvero 1856-1906 1856 inizia la sua formazione alla scuola normale superiore di Pisa e studia lettere e appena finisce l’accademia nel 60 diventa docente a Bologna dove insegnerà per ben 44 anni Dimostra grandissime noti letterarie e diventa portavoce dei filomusi (amanti del classicismo) insieme a altri letterari che chiamerà gli amici pedanti Prima di d’Annunzio è stato il poeta dell’Italia Ai suoi tempo era molto conosciuto Scrive anche prosa e viene chiamato anche per dei discorsi molto importanti come il discorso per la morte di Garibaldi È difficile da inquadrare perchè ha un’evoluzione politica e personale molto complessa Parte giovanile—> parte più facile dove dimostra tutto il suo patriottismo—> è democratico e repubblicano Rimane totalmente deluso dal processo post-unitario Tutto questa sua delusione si riflette sulla concezione che ha dell’Italia post unitaria che lui chiama “vile” Le sue simpatie nell’Italia post unitaria andrà per il popolo che lui definisce fin da subito la “santa canaglia” A livello letterario questo essere repubblicano si riflette con una poetica fortemente anti romantica infatti è il periodo in cui viene definito lo scudiero dei classici Anti romantico sia nei confronti del romanticismo sentimentale europeo che quello cristiano ovvero di Manzoni È contro il romanticismo perchè non è italiana e lui è un patriottico lo vede come qualcosa di estraneo, mentre il classicismo è italiano La poesia di quel periodo sara battagliera e cattiva come toni ma a livello di forma è una lirica quindi una poesia altissima, ricerca di uno stile che richiami l’antica Roma quindi è contro al romanzo che è la lirica e la poesia che esprime l’io Le opere di questa prima fase sono due raccolte ovvero Juvenilia e Levia Gravia (lieve e grave) in queste dimora di essere scudiero dei classici ma a livello di contenuto non portano gran che e qui imita tutti i più grandi (dante, petrarca, monti, alfieri) caratterizzate pero da una durezza dei toni Altra raccolta giovanile è Giambi ed Epodi che raccoglie lepoesie scritte nell’arco di una decina di anni (67-79) Poesie del periodo in cui lui è più violentemente repubblicano—> poesia di violenta satira invettiva contro “l’italietta post unitaria" giambo—> tipo di poesia greca satirica epodi—>poesia latina Si concentrano soprattuto sulla lode per Garibaldi Lo stile essendo violento è molto basso, parlato, plebeo che vuole creare questo effetto di violenza Essendo contro il romanticismo manzoniano sarà anche contro la chiesa sempre nella fase di gioventù ma in maniera anche pesante infatti scrisse “un inno a satana” dove ce una dura critica nel confronto della chiesa È un grandissimo positivista quindi La chiesa era simbolo dello oscurantismo medioevale Profesa una vita pagana e classica contro l’oscurantismo della religione 1870 la situazione cambia—> breccia di Porta Pia e presa di Roma e da qui gli rende più simpatica la monarchia Ha l’occasione di conoscere la regina Margherita che era una personalità molto interessante Momento in cui diventa il poeta ufficiale dell’Italia umbertina quindi del governo di Umberto Sale la sinistra negli anni 70 con crispi Carducci lo sostiene per il colonialismo infatti pronuncia un sacco di orazioni per l’avventura coloniale dell’Italia Anni in cui i suoi orizzonti culturale si aprono Ce un ripiegamento di Carducci nella sua intimità—> tendenza a staccarsi dalla realtà e a rifugiarsi in un mondo interiore come fanno i preromantici e i neoclassici—> inizia a diventare un tardo romantico sempre pero con una matrice classicista—>Il mondo in cui evade è un fantastico mondo greco Anche il tono della sua poesia che prima era alto e solenne prende un gusto che possiamo definire medio, sempre molto esteriormente alto e celebrativo pero con un tono comprensibile—> motivo per cui Mario Prazz che è uno dei commentatori di Carducci lo definisce un tardo romantico—> si passa al tardo romanticismo La seconda fase delle opere: ci lascia 22 volumi di lettere, scriveva molto ai suoi amici Ricordiamo le sue 3 più importanti raccolte: Le rime nuove—> pubblicate nell’1887 sono delle liriche che rappresentano la fase più intima e private della sua poesia e sono dedicate ai grandi del passato—> sono una raccolta classica come forma—> è la raccolta dalla quale prese il nome del poeta professore perchè ha una grande competenza in tutta la poetica italiana. Più grande argomento che tratta è la storia dell’Italia e le grandi eta della storia di Italia che le esalta per contrasto al presente mediocre e in particolare secondo lui le eta più splendide sono state 4: la Roma repubblicana, i comuni medioevali, la rivoluzione francese (ha comunque avuto ripercussioni sull’Italia) e il risorgimento. Come secondo tema abbiamo la rievocazione dell’infanzia come estrema vitalità e ci colleghiamo a leopardi, qui esalta particolarmente la sua giovinezza nella maremma che diventa un luogo di ricordi bellissimi e ce la poesia più famosa di questa raccolta che l’idillio maremmano. Terzo tema ovvero l’evasione nell’ellade ovvero allontanarsi dalla relata possiamo definirlo classicismo esotico Rime e ritmi—>1889—>rispetto alla raccolta delle rime nuove è poesia fondamentalmente celebrativa e lo rende il poeta vate e celebratore dell’Italia post unitaria. Notiamo una involuzione e una freddezza nella sua poetica, ci sono grandi toni pero lo stile con il quale scrive è più involuto e verso se stesso, le sensazioni sembrano quasi sussurrate. È la raccolta che più risente del clima decadente e del decadentismo. Ce una sonorità e un’eloquenza tipico della poesia eloquente. Tra queste ce la poesia “Cadore” che è una celebrazione al nostro territorio Odi barbare—> in 3 libri pubblicati in 3 anni diversi (77 82 89)—> odi barbare perchè Carducci abbandona la metrica italiana e prende la metrica latina—> usa il metro latino e greco ma il sistema degli accenti è quello italiano—> vuole immedesimarsi in quei grandi scrittori—>un latino non avrebbe riconosciuto per nulla l’accentazione quindi è un barbaro