Il Quadro Partecipativo e L'Enunciazione Televisiva PDF
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Università Mercatorum
Serena Gennaro
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This document analyzes the role of the audience in television programs, specifically focusing on talk shows. It explores the different types of audiences, including the implied audience, the addressed audience, and the active audience. The document also discusses the strategies used by television producers and presenters to engage the audience and to achieve specific effects.
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Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legg...
Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva Indice 1 IL PUBBLICO....................................................................................................................................................... 3 2 LA STRATEGIA ENUNCIATIVA............................................................................................................................. 5 3 LE SCELTE DI REGIA............................................................................................................................................ 6 BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................................................. 8 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva 1 Il pubblico Analizzare le caratteristiche e le funzioni del pubblico presente in un programma televisivo parte dalla presa d’atto circa la molteplicità dei livelli che è necessario considerare. Come ricorda Pozzato (2001, p. 273-274 in Peverini, 2012, p. 106) è necessario occuparsi: “del pubblico implicito, o Pubblico Modello in senso echiano, inteso come strategia di fruizione iscritta nel programma; del pubblico interpellato dal discorso dei conduttori, che è quindi presente solo nelle parole di questi ultimi (“state con noi”, “forse a casa penserete”, “cari telespettatori”, ecc.); e del pubblico attivo, cioè partecipe dei programmi (…) Ma ci sono anche il pubblico da casa effettivamente coinvolto, soprattutto tramite le telefonate; il pubblico rappresentato come spettatore tradizionale, seduto collettivamente sullo sfondo dello studio televisivo e virgola infine, l’audience, cioè il grande fantasma anonimo sempre aleggiante in televisione”. In particolare, quando l'oggetto di analisi è costituito dai talk show informativi, il pubblico in studio ha, nei confronti di quello a casa, due funzioni: la presenza e la partecipazione delegata. Il pubblico in studio non è solo una scelta estetica o scenografica, ma contribuisce alla costruzione di specifici effetti di senso all'interno della trasmissione. Quando il pubblico in studio partecipa al dibattito sarà necessario considerare lo spazio di parola dedicatogli all'interno dei turni della conversazione e il numero di individui che vengono coinvolti dal conduttore nello scambio conversazionale. Anche quando il pubblico non partecipa al dibattito, le sue reazioni sono sempre rilevanti all'interno del talk al fine di fornire al pubblico a casa un insieme di indicazioni sull'andamento della trasmissione, tanto che, come ricordato da Peverini (2012, p. 107) il pubblico “partecipa comunque allo sviluppo del dibattito, applaudendo e rispondendo alle dichiarazioni e alle sollecitazioni del conduttore e degli ospiti con la postura, la gestualità e le espressioni del viso, Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva reazioni che la regia televisiva seleziona e propone in modo strategico gli spettatori. Le reazioni del pubblico in studio sono dunque un indicatore importante dell'andamento del talk show: non a caso le inquadrature riservate ai piani di ascolto costituiscono un elemento indispensabile nella costruzione della spettacolarizzazione televisiva dell'informazione”. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva 2 La strategia enunciativa L'insieme delle scelte enunciative che guidano la costruzione del talk e la messa in scena complessiva del programma sono estremamente rilevanti al fine di comprendere gli effetti di senso che si vogliono proporre al pubblico. Come suggerito da Peverini (2012, p. 107) infatti: «l'obiettivo della strategia enunciativa è chiamare in causa il pubblico, assegnandogli un preciso percorso della visione che si riverbera sull’andamento dell’intero dibattito». Ai fini dell’analisi della strategia enunciativa sarà necessario prendere in esame il numero, la posizione, i movimenti delle telecamere rispetto allo studio e ai partecipanti, l'ampiezza e la durata delle inquadrature e l’alternanza dei diversi piani di ripresa. La strategia della regia prevede infatti di valorizzare, enfatizzandole, alcune reazioni degli ospiti o del pubblico, oppure di minimizzare quelle ritenute irrilevanti ai fini della narrazione. Le scelte della regia in termini di strategia enunciativa si rivelano fondamentali al fine dello spettacolo del talk e della realizzazione di effetti di particolare intensità. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva 3 Le scelte di regia Al fine di dare conto di un momento di particolare intensità nella scena, la regia sceglierà di concentrarsi con un primo piano su un’espressione particolare del volto dell’ospite, impegnato in un momento cruciale della conversazione. La strategia della complicità si realizza attraverso una vicinanza prolungata tra la regia televisiva e il corpo del conduttore. Questo tipo di strategia prevede, come suggerito da Peverini (2012, p. 108): «Una prossimità insistita tra l'apparato enunciativo e il soggetto responsabile del discorso». La scelta di rinsaldare la complicità tra regia e conduttore ha lo scopo di riaffermare l'autonomia del giornalista, sottolineandone l'autorevolezza e la personalizzazione nello stile della conduzione in particolare in momenti di forte tensione tra gli ospiti in studio. Spesso la regia sceglie di dedicare particolare attenzione ai segni di imbarazzo o di disappunto, ponendo l'accento su reazioni impreviste degli ospiti, in linea con la logica della spettacolarizzazione. Come suggerito da Peverini (2012, p. 108) su questo punto: “Occorre qui distinguere due piani: da un lato si situano le immagini che mirano a registrare, attraverso dettagli più o meno “indiscreti”, i segni delle disposizioni d'animo degli ospiti, dall'altro si pongono le inquadrature che indugiano sul coinvolgimento passionale del pubblico in studio e che interpellano, in maniera delegata, l’audience del programma, chiamando in causa lo spettatore televisivo a partire da un suo simulacro interno al testo”. Nella costruzione dei contenuti del talk si rivelano determinanti i momenti dedicati all’allargamento del frame enunciativo, tanto sul piano spaziale quanto su quello temporale. Sul piano spaziale, in particolare, andranno considerati i collegamenti in diretta con luoghi esterni al set televisivo, al fine di rilevare gli effetti che questi producono sui contenuti del programma attraverso interviste, reportage, approfondimenti. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 8 Serena Gennaro - Il quadro partecipativo e l’enunciazione televisiva Come ricordato da Pezzini (1999, p. 146) infatti: “La regia diviene dunque tanto più importante tanto più si moltiplicano gli innesti e i disinnesti di enunciazione: le strategie più evidenti sono quelle di una stretta cooperazione con il conduttore che devono seguire il più possibile nel suo lavoro di smistamento, e l'inquadratura del cui volto, molto spesso, viene affidato il “piano dell'ascolto” durante tutti gli inserimenti senza corrispettivo video (telefonate, collegamenti radio)”. È importante ricordare come la scelta di effettuare un collegamento esterno, sia esso per dare la parola ad un inviato che per introdurre l'opinione di un ospite, sia una scelta intenzionale sul piano dell'argomentazione e venga realizzata in un momento preciso del dibattito ad opera dello stesso conduttore. Questa scelta ha sempre carattere strategico e non è mai casuale all'interno della costruzione narrativa del talk, tanto che, come ricorda Peverini (2012, p. 109): “ricostruire i momenti di innesto e disinnesto è utile per comprendere come il conduttore gestisce le risorse del programma, l'andamento dialettico della puntata, tentando di governare i turni di parola e la discussione sui temi”. Il collegamento, infatti, produce ampliamento del dibattito verso l'esterno, ma anche moltiplicazione delle strategie di partecipazione o legittimazione nei confronti gli attori specifici, oltre a rinforzare le strategie di focalizzazione interna sui temi centrali del dibattito. Attenzione! 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Ruggiero, Conduttori televisivi e politici ospiti: equilibri più avanzati? in Problemi dell’informazione (ISSN 0390-5195) Fascicolo 1, aprile 2014 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 8