I test psicologici PDF
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Università di Padova
2024
Alice Bachrerini
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These notes discuss psychological tests, their definition, characteristics, administration, and scoring. They also explore the measurement process of psychological constructs, covering topics like impulsivity and depression. The document provides information on various theoretical perspectives on different psychological constructs, including operationalization and measurement methods.
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Scuola di Psicologia CdLM Psicologia Sociale, del Lavoro e della Comunicazione Test per le Organizzazioni I test psicologici Definizione, caratteristiche, somministrazione, scoring Prof.ssa ALICE BACHERINI a.a. 2024/2025 TEST PSICOLOGICO:...
Scuola di Psicologia CdLM Psicologia Sociale, del Lavoro e della Comunicazione Test per le Organizzazioni I test psicologici Definizione, caratteristiche, somministrazione, scoring Prof.ssa ALICE BACHERINI a.a. 2024/2025 TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Strumento di misura oggettivo e standardizzato di un campione di comportamento REGOLE PER L’ACCESSO AI TEST PSICOLOGICI Ordine gerarchico delle sigle (es. una qualifica B2 implica l’accesso ai test per 4 qualifiche: B2 > B1 > A2 > A1) È possibile ottenere l’accesso a un test specifico anche al di fuori del sistema delle qualifiche, purché si dimostri di possedere un titolo valido (corsi di formazione specifici che conferiscono il titolo all’utilizzo di un test) TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Strumento di misura oggettivo e standardizzato di un campione di comportamento Cosa si misura? PROCESSO DI MISURAZIONE COSTRUTTI PSICOLOGICI Variabile latente Costrutto Variabile osservata a b c d Misurabile Indicatori comportamentali Comportamento PROCESSO DI MISURAZIONE COSTRUTTI PSICOLOGICI Variabile latente Impulsività Variabile osservata Agire senza Sensation Non finire Correre Misurabile seeking attività rischi riflettere Indicatori comportamentali Comportamento PROCESSO DI MISURAZIONE COSTRUTTI PSICOLOGICI 1. Definizione teorica del costrutto psicologico che si intende misurare (variabile latente) 2. Definizione operazionale del costrutto (o operazionalizzazione): identificazione degli indicatori comportamentali, misurabili, osservabili del costrutto (variabile osservata) 3. Identificazione dei metodi di misurazione degli indicatori comportamentali del costrutto ossia predisposizione/selezione di item o stimoli che elicitino la messa in atto degli indicatori comportamentali PROCESSO DI MISURAZIONE COSTRUTTI PSICOLOGICI 1. Definizione teorica: impulsività secondo il modello a 5 fattori di Whiteside e Lynam (2001, UPPS-P) Lack of Premeditation (LPR), i.e., the tendency to act without planning or considering the consequences of actions; Lack of Perseverance (LPE), i.e., the inability to remain focused on boring or difficult tasks; Sensation Seeking (SS), i.e., the tendency to enjoy and pursue novel experiences; Urgency, i.e., the tendency to act quickly under impulses, divided into Positive urgency (PU) Negative Urgency (NU), i.e., respectively, the propensity to act rashly in response to positive or negative affective states 2. Definizione operazionale del costrutto (o operazionalizzazione): ad es., agire senza riflettere, ricerca costante di esperienze nuove, non finire attività, correre rischi PROCESSO DI MISURAZIONE COSTRUTTI PSICOLOGICI 3. Identificazione dei metodi di misurazione: UPPS-P Impulsive Behavior Scale, SHORT FORM (Whiteside & Lynam, 2001; ad.it. D’Orta et al., 2015) → Item della dimensione LPR, indicatore comportamentale «agire senza riflettere» completamente in piuttosto in piuttosto completamente disaccordo disaccordo d’accordo d’accordo 1. Di solito rifletto attentamente prima di fare qualsiasi 1 2 3 4 cosa. (R) 6. Il mio pensiero è generalmente attento e meticoloso. 1 2 3 4 (R) 13. Di solito prendo decisioni dopo un ragionamento 1 2 3 4 accurato. (R) 19. Prima di prendere decisioni considero tutti i vantaggi 1 2 3 4 e gli svantaggi. (R) Definizione teoria sulla base dei Teoria di Beck (1970): depressione = sintomi DSM-5 triade cognitiva: Umore depresso Opinione negativa di sé Perdita interessi Aspettative negative verso gli altri Insonnia/ipersonnia Aspettative pessimistiche verso il Sentimenti di autosvalutazione futuro … Biasimarsi per ogni cosa Non avere più voglia di fare brutta che accade niente Sentirsi sempre triste Sentirsi un perdente Teate Depression Inventory (TDI; Beck Depression Inventory (BDI-II; Balsamo & Saggino, 2013, 2014) Beck et al., 1996) Definizione teoria sulla base dei Teoria di Beck (1970): depressione = sintomi DSM-5 triade cognitiva: Umore depresso Opinione negativa di sé Perdita interessi Aspettative negative verso gli altri Insonnia/ipersonnia A seconda della Aspettative pessimistiche verso il definizione Sentimenti di autosvalutazione futuro teorica che assumiamo del … costrutto cambia la sua operazionalizzazione e, di conseguenza, il metodo di Biasimarsi per ogni cosa misurazione (test) Non avere più voglia di fare bruttascelto che accade niente Sentirsi sempre triste Sentirsi un perdente Teate Depression Inventory (TDI; Beck Depression Inventory (BDI-II; Balsamo & Saggino, 2013, 2014) Beck et al., 1996) TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Nel test psicologico si pone l’individuo in una situazione standardizzata nella quale gli si forniscono una serie di stimoli o item (domande, problemi, stimoli visivi o luminosi, …) in grado di elicitare risposte che sono valutabili sulla base di criteri quantitativi predefiniti e interpretabili come indicatori di un determinato costrutto psicologico STIMOLO / ITEM RISPOSTA VALUTAZIONE TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Strumento di misura oggettivo e standardizzato di un campione di comportamento Il test fornisce una misura di un campione di comportamento DOMINIO DI CONTENUTO & CAMPIONE DI COMPORTAMENTO Un test permette di misurare un costrutto psicologico I costrutti possono essere misurati solo indirettamente quantificando i corrispondenti indicatori comportamentali Dato un costrutto vi sono infiniti indicatori comportamentali Universo dei possibili comportamenti che, (dominio di contenuto) coerentemente con la definizione teorica, possono rappresentare le operazionalizzazioni del costrutto Un test deve misurare un campione di comportamento ossia un insieme di indicatori comportamenti che sia rappresentativo (secondo specifici criteri [definizione teorica costrutto; obiettivo misurazione]) dell’universo degli indicatori del costrutto POPOLAZIONE E CAMPIONE Popolazione = totalità delle persone, elementi POPOLAZIONE o eventi che sono oggetto di studio CAMPIONE Campione = Universo degli indicatori sottoinsieme della comportamentali popolazione Sottoinsieme di indicatori comportamentali DOMINIO DI CONTENUTO & CAMPIONE DI COMPORTAMENTO Una volta definito il costrutto a livello teorico, bisogna delimitare, all’interno dell’universo di tutti i comportamenti possibili, quelli che, coerentemente con la definizione, possono rappresentare le operazionalizzazioni del costrutto → dominio di contenuto ESEMPI: Il dominio di contenuto del disturbo ossessivo-compulsivo può essere delimitato dai seguenti comportamenti: ❑lavarsi continuamente le mani ❑controllare in continuazione di aver chiuso il gas ❑non riuscire a buttare via le cose superflue ❑mettere in ordine le cose FACETS DI UN COSTRUTTO Con il crescere dell’ampiezza concettuale del costrutto aumenta la probabilità che alcune delle operazionalizzazioni tendano a formare gruppi specifici Dal punto di vista statistico, tale condizione indica che ci sono gruppi di item più fortemente associati (correlati) tra di loro che con altri, ed è evidenziabile mediante l’analisi fattoriale Dal punto di vista concettuale, tale condizione è suggerita dal fatto che, per definire un costrutto nella sua totalità, si fa riferimento immediatamente ad altri costrutti più che a comportamenti osservabili In questi casi, è consigliabile pensare alla definizione delle sfaccettature del costrutto (facet) ed occuparsi della loro corretta operazionalizzazione, piuttosto che cercare un ampio gruppo di indicatori che copra l’intero dominio di contenuto di un costrutto concettualmente ampio Un costrutto definibile in base ad una serie di facet viene chiamato dominio DOMINIO: Impulsività FACET: Lack of Lack of Sensation Positive Negative Premeditation Perseverance Seeking (SS) urgency (PU) Urgency (NU) (LPR) (LPE) INDICATORI: - Non riflettere - Lasciarsi andare - Dire cose e poi - Non terminare un - Ricerca di prima di agire ad eccessi in pentirsene compito esperienze nuove - Valutare le situazioni di felicità - Compiere azioni e - Non mantenere - Tendenza a correre conseguenze delle - Agire senza poi pentirsene l’attenzione su rischi proprie azioni controllo in - Agire senza senza compiti noiosi o - Piacere nel fare - Non pianificare situazioni eccitanti riflettere in difficili esperienze vantaggi e - Non riuscire a situazioni - Portare a termine pericolose svantaggi del trattenersi dal stressanti solo compiti proprio perdere il controllo interessanti o comportamento piacevoli ESERCITAZIONE: Misurazione del costrutto psicologico Burnout 1. Definizione del costrutto/modello teorico 2. Identificazione degli indicatori comportamentali 3. Identificazione di un metodo di misurazione di tali indicatori comportamentali 1. DEFINIZIONE COSTRUTTO Come definireste il Burnout? Sindrome tipica delle professioni di aiuto contraddistinta da cambiamenti di atteggiamenti e di comportamenti conseguenti a richieste lavorative vissute come eccessive “Sindrome di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale” (Maslach, 1992) Costituito da sintomi fisiologici, psicologici, e comportamentali 1. DEFINIZIONE COSTRUTTO SINTOMI FISIOLOGICI: stanchezza e facile esauribilità insonnia e aumentato bisogno di dormire alterazione del ritmo circadiano disturbi gastrointestinali (inappetenza, nausea, vomito, diarrea, dispepsia) dolori (viscerali, muscolari, cefalea) crisi di affanno vertigini e capogiri 1. DEFINIZIONE COSTRUTTO SINTOMI PSICOLOGICI: stato di costante tensione emotiva ansia, irritabilità senso di frustrazione demoralizzazione e/o depressione sentimenti di fallimento apatia, abulia, noia distacco emotivo e/o cinismo 1. DEFINIZIONE COSTRUTTO SINTOMI COMPORTAMENTALI: ritardi sul lavoro, assenteismo, turnover reazioni negative verso parenti, familiari e colleghi difficoltà nelle relazioni interpersonali assunzione di sostanze psicoattive (alcool, psicofarmaci, stupefacenti) 1. DEFINIZIONE COSTRUTTO 2. Quali indicatori? È un costrutto teorico che fa riferimento a dimensioni diverse (FACET): 1. Esaurimento Psicofisico (EP): sensazione di sovraccarico ed esaurimento delle risorse psicofisiche 2. Deterioramento della Relazione con l’utente (DR): atteggiamento di indifferenza e di distacco verso l’utenza e verso lo stesso lavoro 3. Inefficacia Professionale (IP): senso di inadeguatezza e di incapacità a stabilire un’efficace relazione d’aiuto 4. Disillusione (D): perdita della passione e dell’entusiasmo che permeavano le aspettative iniziali rispetto all'attività professionale 3. INDENTIFICAZIONE DEI METODI DI MISURAZIONE Il Link Burnout Questionaire ITEM ELIMINATI (Santinello, 2007): questionario self- report formato da 24 item per la misurazione delle quattro dimensioni del burnout (6 item per ogni dimensione) Identificare per ciascuno dei 24 item del Link Burnout Questionnaire (Santinello, 2007) quale delle quattro dimensioni del costrutto burnout permette di misurare, ossia identificare per ogni item la dimensione di cui il comportamento descritto dall’item è indicatore comportamentale Esempio Item 1 «Mi sento fisicamente esaurito dal mio lavoro» Indicatore comportamentale: Sentirsi fisicamente esauriti dal proprio lavoro Dimensione di cui è indicatore: Esaurimento psicofisico Attenzione: alcuni item misurano l’assenza del costrutto (item negativi/reverse) Esempio Item 16 «Quando lavoro mi sento pieno di energia» Indicatore comportamentale: Sentirsi pieno di energia durante il lavoro Dimensione: Assenza Esaurimento psicofisico ITEM ELIMINATI Per entrambi gli esempi considerati (costrutti impulsività e burnout) abbiamo identificato il metodo di misurazione (fase 3 del processo di misurazione di un costrutto psicologico) andando a identificare degli item di test già esistenti (UPPS-P Impulsive Behavior Scale e Link Burnout Questionnaire, rispettivamente). Ma se dovessimo formulare gli item noi (e quindi sviluppare un nuovo test)? Ci sono molti aspetti da tenere in considerazione! TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Strumento di misura oggettivo e standardizzato di un campione di comportamento Il Test è Standardizzato due significati: 1. Somministrato in modo uniforme 2. Tarato 1. SOMMINISTRATO IN MODO UNIFORME Un test è considerato standardizzato se le procedure per la sua somministrazione sono uniformi da un esaminatore all'altro e da un ambiente all'altro Attribuire significato al punteggio grezzo di un individuo al test Per garantire procedure di somministrazione uniformi, gli autori del test devono specificare con notevole precisione le istruzioni orali per ogni item e suggerire come gestire un'ampia gamma di situazioni/domande da parte dell'esaminato Regole di somministrazione generali a tutti i test e specifiche a ciascun test (Manuale di istruzioni del test) SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test (1) VARIABILE DEL “RAPPORTO” ESAMINATORE - ESAMINATO Rapporto: tentativo dell’esaminatore di suscitare interesse alla prova. - Test di massima performance: motivare a fare del proprio meglio - Test di tipica performance: motivare a essere onesti e sinceri Il rapporto deve essere uniforme. Alcune indicazioni generali: dare tempo all’individuo per familiarizzare, mantenere un buon contatto visivo, sorridere spesso, mostrare sincero rispetto e interesse per la persona che abbiamo di fronte, motivare senza esplicitare il costrutto misurato, non indicare insoddisfazione per le risposte (la disapprovazione verbale causa un calo delle prestazioni, mentre l’approvazione causa un aumento - Witmer e Pornstein, 1970) (1) VARIABILE DEL “RAPPORTO” ESAMINATORE - ESAMINATO Indagini hanno rilevato che le prestazioni in test d’intelligenza di gruppi simili di bambini erano diverse a seconda del tipo di esaminatore: i bambini che avevano avuto un esaminatore accogliente, naturale e flessibile hanno conseguito un punteggio più alto dei bambini che avevano avuto un esaminatore indifferente, distaccato e rigido SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE Caratteristiche personali (genere, età, etnia, aspetto fisico…): possono avere effetti diversi nei diversi individui esaminati Aspettative sperimentali: possono influenzare in modo diverso le diverse somministrazioni Le aspettative dell’esaminatore contribuiscono a plasmare la risposta dell’esaminato. L’esaminatore può comunicare inconsciamente le proprie aspettative, può mostrare una certa soddisfazione o disapprovazione per le risposte, inducendo l’esaminato a modificare il proprio comportamento. I segnali non verbali sono mediatori significativi che lo sperimentatore attua inconsapevolmente (es. contrarre il viso, sorridere, annuire o mantenere la distanza (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE: CARATTERISTICHE PERSONALI EFFETTO GENERE ESAMINATORE Indagini hanno rilevato che in situazione di testing: - bambini in età prescolare sono più attenti e attivi se l’esaminatore è una donna piuttosto che un uomo (Harris, 1989) - giovani studenti sono più attenti se l’esaminatore ha genere opposto al proprio (Stevenson & Allen, 1964) - giovani adulti e adulti (20-55 anni) ritengono che esaminatori donna siano più esperti e con maggiori competenze sociali (ossia, più attente e sensibili all’esaminato) di esaminatori uomini (Vormittag, Ortner, & Koch, 2014) (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE: CARATTERISTICHE PERSONALI EFFETTO ETÀ ESAMINATORE Indagini hanno rilevato che in situazione di testing: - esaminatori middle-aged (44 e più anni) sono percepiti più competenti di esaminatori più giovani (non più di 35 anni) (Vormittag, Ortner, & Koch, 2014) EFFETTO ETNIA ESAMINATORE Indagini hanno rilevato che in situazioni di testing: - vi è un effetto positivo nella prestazione del test quando c’è una corrispondenza etnica tra esaminato ed esaminatore (Huang, 2009) (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE: ASPETTATIVE SPERIMENTALI Durante un training all’utilizzo del Rorschach, a due gruppi di 7 esaminatori ciascuno è stato rispettivamente detto che gli esaminatori esperti stimolavano nell’esaminato un maggior numero di risposte di contenuto umano oppure animale (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE: ASPETTATIVE SPERIMENTALI Successivamente al training, gli esaminatori hanno somministrato il test a un gruppo di individui E’ stato riscontrato che le risposte date da tali individui erano di contenuto significativamente diverso a seconda del training ricevuto dal loro esaminatore (Masling, 1965) In particolare: gli individui al cui esaminatore era stato detto che gli esperti stimolano risposte di contenuto umano avevano prodotto un maggior numero di risposte a contenuto umano quelli al cui esaminatore era stato detto che gli esperti stimolano risposte di contenuto animale avevano prodotto un maggior numero di risposte a contenuto animale (2) VARIABILE DELL’ESAMINATORE: ASPETTATIVE SPERIMENTALI Come è potuto accadere? Le aspettative dell’esaminatore contribuiscono a plasmare la risposta dell’esaminato L’esaminatore può comunicare inconsciamente le proprie aspettative, può mostrare una certa soddisfazione o disapprovazione per le risposte, inducendo l’esaminato a modificare il proprio comportamento I segnali non verbali sono mediatori significativi che lo sperimentatore attua inconsapevolmente, può: contrarre il viso, sorridere, annuire o mantenere la distanza (Harris & Rosenthal, 1985) SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test (3) VARIABILE DELLA SITUAZIONE Momento della giornata e attività precedenti al test (stanchezza, emozioni…) Setting (ambiente spoglio oppure con troppi stimoli distraenti, fattori di disturbo esterni,…) Obiettivo della somministrazione (simulazioni di comportamenti psicopatologici, tentativo di manipolazione…) (3) VARIABILE DELLA SITUAZIONE MOMENTO DELLA GIORNATA Indagini hanno rilevato che in prove neuropsicologiche: - la prestazione è migliore quando l’individuo può scegliere il momento della giornata in cui essere valutato - tale momento di regola è la mattina per anziani e pomeriggio per giovani adulti - effetto momento può essere diverso a seconda del tipo di prova (Walters & Lesk, 2015) (3) VARIABILE DELLA SITUAZIONE ATTIVITÀ PRECEDENTI AL TEST Indagini recenti hanno rilevato che: - una singola tazza di caffè, ingerita 30 minuti prima di un test di memoria, inverte il declino della memoria sperimentato dagli adulti più anziani nel pomeriggio (Ryan, Hatfield e Hofstetter, 2002) - assunzione di caffeina nei giovani adulti ha effetti positivi in compiti di memoria al mattino presto e non nel tardo pomeriggio (Sherman, Bckley, Baena e Ryan, 2016) assunzione di caffeina aumenta le prestazioni nei test cognitivi somministrati in condizioni non ottimali (3) VARIABILE DELLA SITUAZIONE SETTING Indagini hanno rilevato che possono avere effetti sulla prestazione i seguenti aspetti del setting: Temperatura Luminosità: individui ottengono risultati migliori in prove di memoria a breve termine con una luce bianca "calda" rispetto a una “fredda” o artificiale “diurna” (Knez, 2001) Rumore/musica di sottofondo: effetto negativo della musica di sottofondo e rumore nei compiti cognitivi complessi (Beaman, 2005; Smith, 1961; Evans e Johnson, 2000) (3) VARIABILE DELLA SITUAZIONE OBIETTIVO DELLA SOMMINISTRAZIONE Obiettivo della somministrazione (simulazioni di comportamenti psicopatologici, tentativo di manipolazione…) Quali possono essere dei rimedi? Ad es. Né l’esaminatore né l’esaminato conoscono l’obiettivo della prova SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test (4) VARIABILE DELL’ESAMINATO Ansia da test Compiacimento esaminatore Familiarità situazione testing, ripetizione del test o addestramento/familiarità al test (4) VARIABILE DELL’ESAMINATO ANSIA DA TEST Relazione fra livello d’ansia e rendimento Limitare livelli eccessivi d’ansia: rassicurare prima e durante la somministrazione, presentare le prove e uso dei risultati, gestire in modo adeguato eventuali imprevisti Favorire livello minimo d’ansia, di attivazione (4) VARIABILE DELL’ESAMINATO COMPIACIMENTO DELL’ESAMINATORE L’esaminato può cercare di soddisfare le aspettative sperimentali dell’esaminatore, di offrire un’immagine di sé migliore o peggiore Quali possono essere dei rimedi? Ad es. L’esaminato non deve conoscere l’obiettivo della prova (4) VARIABILE DELL’ESAMINATO FAMILIARITÀ SITUAZIONE TESTING Familiarità situazione testing, ripetizione del test o addestramento/familiarità al test Le risposte al test possono essere influenzate dal fatto di aver familiarità alla situazione di testing, di aver già fatto il test, di aver avuto un addestramento rispetto al costrutto rilevato dal test (ad es., su Raven Advanced Progressive Matrices: Loesche, Wiley, & Hasselhorn, 2015) SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test (5) CARATTERISTICHE DEL TEST Caratteristiche del test che possono influenzare il grado di uniformità della somministrazione Test «facili» Test di - Somministrazione collettiva/auto-somministrazione personalità 567 item nel - Istruzioni scritte formato vero/falso - Non è richiesto di cronometrare il tempo impiegato, selezionare gli stimoli/item da proporre o prendere nota delle risposte Test «difficili» - Somministrazione individuale Es. Subtest - Istruzioni orali Disegno con i Cubi - Necessità di cronometrare il tempo impiegato e di annotare gli errori che l’individuo compie nel corso della prova RICAPITOLANDO Perché un test sia somministrato in modo uniforme (standardizzato) bisogna seguire determinate regole (alcune comuni a tutti i test e altre specifiche al test che sono riportate nel Manuale del test): - Prima - Durante - Dopo la somministrazione SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: REGOLE PRIMA: PREPARAZIONE ALLA SOMMINISTRAZIONE - training nell’uso del test (studio del manuale + auto-somministrazione + esercitazione) - breve presentazione della prova all’individuo (senza però indicare in dettaglio l’obiettivo della somministrazione) - preparazione del materiale testistico - predisposizione consenso informato che verrà firmato dall’individuo valutato se maggiorenne oppure dai genitori/custodi legali se minorenne o incapace di provvedere a sé stesso - pianificazione dei luoghi (stanza) e dei tempi SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: REGOLE DURANTE: ESECUZIONE DELLA SOMMINISTRAZIONE - Rispetto delle istruzioni generali (condizioni ambientali, materiali, …) - Rispetto delle consegne e dei tempi di esecuzione di ciascuna prova SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: REGOLE DOPO LA SOMMINISTRAZIONE - Ringraziare e rassicurare riguardo l’esito della prova - Fornire indicazioni riguardo all’eventuale consegna del resoconto della prova - Rassicurare riguardo l’uso dei dati e il rispetto della privacy - Accertarsi che nessuna copia del test venga trattenuta dagli individui ESERCITAZIONE Indicare per ciascuna delle seguenti situazioni di valutazione a quali fattori di rischio è necessario prestare particolare attenzione specificandone la ragione: valutazione dello stato di salute mentale di un carcerato valutazione di un adolescente per ipotesi di disturbo oppositivo provocatorio valutazione per la selezione dei partecipanti di un corso di preparazione al parto valutazione a scopo di ricerca di conoscenti SOMMINISTRAZIONE DEI TEST: FATTORI DI RISCHIO PER L’UNIFORMITÀ DELLA SOMMINISTRAZIONE Alcuni fattori possono essere fonte di varianza d’errore in grado diverso nelle diverse somministrazioni: 1.Variabile del “rapporto” esaminatore- esaminato: uniformità; qualità 2. Variabile dell’esaminatore: caratteristiche personali; aspettative 3. Variabile della situazione: momento giornata e attività precedenti; setting; obiettivo 4. Variabile dell’esaminato: ansia; compiacimento; familiarità situazione testing, ripetizione test, addestramento al test 5. Caratteristiche del test ESERCITAZIONE - valutazione dello stato di salute mentale di un carcerato rapporto, aspettative somministratore, setting, obiettivo misurazione, ansia, compiacimento ed eventuale familiarità con test - valutazione di un adolescente per ipotesi di disturbo oppositivo-provocatorio rapporto, aspettative somministratore, momento giornata e attività precedenti, setting, ansia, familiarità test e caratteristiche test - valutazione per la selezione dei partecipanti di un corso di preparazione al parto obiettivo, momento giornata e attività precedenti, ansia e compiacimento - valutazione a scopo di ricerca di conoscenti rapporto, aspettative somministratore, ansia, compiacimento 2. TARATO Tarare un test significa somministrarlo ad un ampio gruppo di soggetti rappresentativo della popolazione. Questo gruppo è chiamato CAMPIONE DI STANDARDIZZAZIONE. Serve a stabilire le NORME del test: prestazioni da considerarsi “normali”, cioè MEDIE. 2. TARATO I punteggi grezzi di per sé non hanno alcun significato se non confrontati con VALORI NORMATIVI I Valori normativi sono costituiti: Dalle PRESTAZIONI MEDIE del campione di standardizzazione Dalla DEVIAZIONE STANDARD (grado di scostamento dei punteggi al di sopra o al di sotto della media) Quindi, per attribuire significato al punteggio grezzo in un test è necessario confrontarlo con la prestazione media (o mediana) al test della popolazione dell’individuo valutato non è possibile conoscere prestazione di tutta la popolazione TEST PSICOLOGICO: DEFINIZIONE Strumento di misura oggettivo e standardizzato di un campione di comportamento Il Test è Standardizzato due significati: 1. Somministrato in modo uniforme 2. Tarato 2. TARATO FASI DEL PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE: 1. Selezione del campione normativo (gruppo di standardizzazione, di taratura) 2. Somministrazione del test 3. Calcolo delle norme statistiche PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE FASE 1 Selezione di un gruppo di individui rappresentativo della popolazione (gruppo di standardizzazione, di taratura o normativo): gruppo di individui che presenta i valori di determinate variabili in percentuale uguale a quelli della popolazione Rispetto a quale variabili deve essere rappresentativo? Alle variabili che influenzano il costrutto misurato (ad es., età, Status Socio-Economico, genere, tipo di disabilità…) PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE FASE 2 Somministrazione del test al gruppo di standardizzazione Reclutamento somministratori Formazione dei somministratori alla somministrazione del test Istruzioni su come gestire relazione con individuo: che cosa dire, come rassicurare rispetto anonimato dati raccolti, fornire disponibilità a resoconto valutazione conseguita Monitoraggio raccolta dati PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE FASE 3 Calcolo delle norme statistiche del test = indicatori di tendenza centrale e di dispersione della distribuzione di punteggi conseguiti dal gruppo di standardizzazione INDICATORI TENDENZA CENTRALE E DISPERSIONE INDICATORE SCALA DI MISURA Tendenza Centrale Dispersione Nominale Moda Numero categorie Ordinale Mediana Distanza interquartilica Ad intervalli Media Aritmetica Deviazione standard A rapporti Media Aritmetica Deviazione standard PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE – Fase 3 Le norme del test vengono rilevate per sotto-gruppi del gruppo di standardizzazione: creati rispetto alla variabile (o al massimo alle due variabili) che maggiormente influenzano l’attributo/ /costrutto oggetto di indagine che siano rappresentativi della popolazione per tutte le restanti variabili in base alle quali è stato selezionato il gruppo di standardizzazione ESEMPIO Se non vi fosse la classificazione in fasce d’età: media di riferimento per i giovani sarebbe più elevata di quella attuale e quindi nel confronto con il punteggio medio di riferimento risulterebbero essere meno ansiosi. Al contrario, la media di riferimento per i più vecchi sarebbe più bassa di quella attuale e quindi nel confronto con il punteggio medio di riferimento risulterebbero essere più ansiosi Se non vi fosse la classificazione in maschi e femmine: maschi sarebbero sottostimati (risulterebbero meno ansiosi) e femmine sarebbero sovrastimate (risulterebbero più ansiose) ESERCITAZIONE Vi viene chiesto di standardizzare il test Link Burnout Questionnaire con adulti che svolgono le seguenti professioni d’aiuto: infermieri, educatori, ausiliari, psicologi, assistenti sociali, volontari, medici, altro personale ospedaliero, insegnanti, forze dell’ordine (polizia, squadra mobile, questura) - Indicare le variabili in base alle quali (1) selezionare il gruppo di standardizzazione (2) suddividere il gruppo di standardizzazione in sotto-gruppi per i quali fornire le norme statistiche (media e DS punteggio) - Di ogni variabile specificare i livelli previsti (ad es., genere: M e F) ESERCITAZIONE (1) Indicare variabili in base alle quali selezionare il gruppo di standardizzazione Costrutto psicologico: burnout Quali variabili influenzano tale costrutto? Variabili individuo: tipo professione, età, genere, regione di residenza, stato civile, livello socio culturale, personalità e tipo di strategie di coping utilizzate, anni di servizio, tipo di contratto professionale, ore di lavoro Variabili struttura lavorativa: distribuzione potere (clima lavorativo), pubblica/privata È necessario disporre di un gruppo di standardizzazione costituito di individui rappresentativi rispetto alle più importanti fra suddette variabili (ossia le variabili che più influenzano il costrutto) ESERCITAZIONE (2) Indicare la o le variabili in base alle quali suddividere il gruppo di standardizzazione in sotto-gruppi per i quali fornire le norme statistiche (media e DS punteggio) Fra queste variabili quale ritenete essere la più influente e in base ad essa predisporre i sub-gruppi normativi per cui fornire le norme statistiche? Variabili individuo: tipo professione, età, genere, regione di residenza, stato civile, livello socio culturale, personalità e tipo di strategie di coping utilizzate, anni di servizio, tipo di contratto professionale, ore di lavoro Variabili struttura lavorativa: distribuzione potere, struttura normativa Variabile: tipo professione ESEMPIO: Gruppo di Standardizzazione Link Burnout Questionnaire (1) Variabili in base alle quali è stato selezionato il gruppo di standardizzazione italiana Gruppo normativo: 2700 operatori di professioni d’aiuto 18-65 anni di età 12.94 anni medi di anzianità (DS = 8.43; gamma: 1-40) Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Lazio Marche e Sicilia Infermieri, Educatori, Altro (psicologi, assistenti sociali), Volontari, Medici, Altro personale ospedaliero, Insegnanti, Forze dell’ordine (Polizia, Squadra mobile, Questura) (2) Variabili in base alle quali sono stati creati i sotto-gruppi per cui fornire le norme statistiche Disporre delle norme del test ottenute con il gruppo normativo è fondamentale allo scopo di fare diagnosi (ossia, confrontare la prestazione dell’individuo a quella media del subgruppo normativo di riferimento) Avere il punteggio grezzo può essere utile a scopo di valutare l’efficacia di interventi (ossia, confrontare l’individuo con sè stesso, valutato in due momenti diversi, ad es., si valuta il burnout del paziente e poi si applica un intervento di psicoterapia cognitive, infine si valuta nuovamente il burnout alla fine dell’intervento: se T2 < T1 allora l’intervento ha prodotto cambiamenti positivi)