Corso EDUCATORE CINOFILO PDF
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Dogwards - ASC Settore Cinofilia
John Emms
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This document details a course about dog training and dog breeds, focusing on hunting dogs. It discusses different dog breeds, their characteristics, and their use in hunting. It also includes a detailed description of the different phases of hunting, including the localization, approach, and capture of prey for dogs.
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Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 1) Elenco Razze Gruppo 6 SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto...
Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 1) Elenco Razze Gruppo 6 SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 74 Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 2) Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 75 Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 3) Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 76 Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 4) Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 77 Corso EDUCATORE CINOFILO GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE (parte 5) Nelle pagine seguenti analizzeremo alcuni dei componenti del: GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 78 Corso EDUCATORE CINOFILO Painting of Foxhounds in a Kennel - John Emms Abbiamo visto come la caccia sia una delle mansioni più antiche che occupavano le giornate dei nostri antenati e di quelli dei nostri cani. Con il passare del tempo, l’aumento delle competenze in merito, il variare del territorio e conseguentemente della selvaggina presente le modalità di caccia sono cambiate molto e sono stati selezionati cani più abili in un determinato compito. Per farlo ci si è riferiti alla cosiddetta sequenza predatoria che viene suddivisa in fasi: localizzazione (quando il predatore individua la preda o il gruppo di prede) guardo (quando localizza e si fissa sulla preda prescelta e la fissa intensamente) avvicinamento – il soggetto cerca di avvicinarsi alla preda spesso acquattandosi a terra e cercando di “scomparire” nell’erba inseguimento (quando decide di partire all’attacco e inseguire la preda) morso per immobilizzare (sia da soli che in branco i predatori hanno bisogno di avere una presa salda per poter poi uccidere e così tipicamente afferrano garretti, groppa, testa e orecchie per tramortire, ferire e/o fermare la corsa della preda) – morso per uccidere (un colpo secco al collo, una scrollata e la preda viene uccisa o per soffocamento in caso trattasi di ungulati quali il capriolo e/o il daino etc. ) consumo (fase inibita in tutti i cani da caccia per ovvi motivi ma che in natura comunque rappresenta la fase finale di questa sequenza). Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 79 Corso EDUCATORE CINOFILO In questo gruppo abbiamo, sostanzialmente, dei nasi con quattro zampe il cui compito è quello di riconoscere l’odore della preda da stanare (sono stati addestrati prima in base alle loro origini e alle prede presenti sul territorio a riconoscere generalmente un odore in particolare) cercarlo nel terreno, trovare la passata e quindi la “pista” e partire alla ricerca dell’emanazione più intenza che corrisponde, ovviamente, alla preda più vicina. Perché il compito si svolga in maniera soddisfacente e soprattutto per riuscire a battere correttamente il territorio e arrivare correttamente alla preda sono cani che spesso cacciano in muta (ovvero in gruppo) all’interno della quale vengono ad identificarsi soggetti che meglio di altri si esprimono nelle varie fasi della ricerca ( cerca – avvicinamento – scovo – seguita) e che attraverso le vocalizzazioni (che cambiano a seconda della fase) segnalano ai compagni il rinvenimento e la direzione designata. In questo gruppo di cani molto omogenei per aspetto e carattere troviamo orecchie lunghe e pendenti, musi lunghi, grandi tartufi e fisici più o meno agili e snelli. Esponenti dei segugi (o cani da seguita) troviamo il Bassethound – che prima del rovinoso intervento dell’uomo era agile e molto dinamico, il Beagle – re delle vocalizzazioni e dei latrati ora scelto, in maniera più che errata, come cane da compangnia, il Bloodhound o Chien de Saint-Ubert (nasi che corrono utilizzati nella ricerca delle persone e presenti nei corpi militari di molte nazioni, hanno il tartufo più ricco di cellule olfattive nel mondo canino) , e tutti i vari Segugi del (e nome del paese o della regione presente) – tra cui troviamo il Segugio Maremmano, il Segugio Italiano a pelo forte o raso e il Segugio Appennino come esponenti del nostro tricolore. Bassethound (Basset Hound) Gran Bretagna Il Bassethoun origina nel Medio Evo in Francia ma fu poi selezionato in Inghilterra. Razza particolarmente amata dai bambini per il suo particolare aspetto ma la sua struttura fisica è specializzata alla caccia di animali da tana. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 80 Corso EDUCATORE CINOFILO Beagle Gran Bretagna Cane dall'antica origine, veniva impiegato per la caccia alla piccola selvaggina impiegandolo in mute molto numerose. Bloodhound - Chien de saint- ubert Belgio Bloodhound de Saint Hubert tra i segugi è il più grande e con origini antichissime,E’ il più indicato a vivere con gli altri animali per il suo spirito estremamente pacifico. Unica vocazione di questo cane è ricerca delle tracce. “Un naso con le zampe” Segugio maremmano Italia Il Segugio maremmano è dotato di grande passione per la caccia e forte temperamento, voce squillante e piacevole ben differenziata nelle varie fasi della cacciata, sicuro e sbrigativo accostatore, ottimo, prudente e sicuro abbaiatore a fermo, inseguitore tenace. Caccia bene sia da solo che in muta. Un’altra modalità di caccia dove il naso fa da padrone e la pista di sangue. Cani utilizzati sia quali ausiliari per il cacciatore sia quali validi aiutanti per azioni di controllo e gestione della fauna selvatica. Il loro compito è seguire anche a distanza di ore la traccia lasciata dalla preda (ungulato) che ferito si allontana dall’ anschuss (punto dove è stato colpito). Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 81 Corso EDUCATORE CINOFILO Il cane deve seguire le tracce delle perdite ematiche dell’ungulato fino al ritrovamento dello stesso che dovrà, poi, segnalare attraverso l’abbaio nell’attesa che il conduttore arrivi ed eventualmente, nel caso non si tratti ormai di spoglia, lo finisca. Esponenti presenti sul nostro territorio sono dei cani di taglia medio piccola ma con un cuore e un carisma immenso, gli Alpenlaedische Dachsbrake – piccoli grandi cacciatori - gli hannoveriani (Hannoversche Schweisshunde), ed il bavarese (Bayerischer Gebirgsschweisshund). Nota: Ultimo ma non per ultimo viene con successo utilizzato il bassotto tedesco soprattutto il tipo standard a pelo duro. Alpenlaendische dachsbracke Austria Questo cane robusto e resistente alle intemperie viene utilizzato dal cacciatore in montagna come cane da traccia su pista di sangue alla ricerca di grossa selvaggina ferita (ungulati), o come segugio per la caccia alla lepre o alla volpe Hannoversche Schweisshunde Germania Il Segugio di Hannover viene impiegato dai guardacaccia per trovare animali feriti. Inoltre, riesce a seguire una pista fredda, vecchia di giorni e rintracciare il selvatico. Bayerischer gebirgsschweisshund Germania Il Segugio Bavarese è un cane aggressivo nelle operazioni di recupero, ma dotato di grande intelligenza e si dimostra docile e molto legato al suo padrone. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 82 Corso EDUCATORE CINOFILO Fanno parte di questo gruppo anche delle razze affini che c’entrano poco con il comportamento dei segugi ma che a livello fisico ne rispecchiano alcune caratteristiche e sono il Dalmata – di origini incerte ma sicuramente utilizzato come cane da carrozza ovvero cane che doveva scortare le carrozze dei nobili e proteggerle da eventuali attacchi, fisicamente simile se non fosse per le caratteristiche macchie a un segugio e (giusto o sbagliato lo vedremo quando parleremo dei loro caratteri) inserito insieme a loro; il Rhodesian Ridgeback - inserito in questo gruppo poiché per i primi riconoscimenti della razza fu adottato lo stardard del sopracitato Dalmata, è l’unico rappresentate dei cani del Sud Africa dove veniva impiegato per la caccia al leone e per l’inseguimento e l’immobilizzazione degli schiavi fuggitivi. Dalmata Dalmazia, Repubblica Croata Il Dalmata, cane dalle antichissime origini, è il "cane da carrozza" per eccellenza. Dotato di notevole resistenza poteva scortare nei lunghi viaggi le carrozze senza stancarsi Rhodesian ridgeback Sud Africa Il Rhodesian Ridgeback è un cane dalla grande audacia: quando caccia il leone, infatti, individua il felino abbaiando furiosamente, si avvicina e, tenendosi a distanza di sicurezza, lo spinge verso i cacciatori pronti concludere la battuta di caccia. Concluso questo gruppo ci spostiamo dai altri colleghi cacciatori che, come vedremo hanno ben altre tecniche per collaborare con l’uomo. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 83