Sindromi mielodisplastiche - Lezioni di Ematologia PDF

Summary

Lezioni di Ematologia sull'argomento Sindromi mielodisplastiche. Il documento descrive le sindromi mielodisplastiche come un gruppo eterogeneo di malattie del sangue della cellula staminale emopoietica, che implicano emopoiesi inefficace, displasia di linee cellulari e citopenia periferica. Il testo esplora anche le correlazioni eziologiche, le alterazioni genetiche, e le possibili evoluzioni in leucemie acute mieloidi.

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ISTITUTO DI EMATOLOGIA E ONCOLOGIA MEDICA “L. E A. SERÀGNOLI” SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Lezioni di EMATOLOGIA SINDROMI MIELODISPLASTICHE Fausto Castagnetti SINDROMI MIELODISPLAS...

ISTITUTO DI EMATOLOGIA E ONCOLOGIA MEDICA “L. E A. SERÀGNOLI” SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Lezioni di EMATOLOGIA SINDROMI MIELODISPLASTICHE Fausto Castagnetti SINDROMI MIELODISPLASTICHE (1) Sono un gruppo eterogeneo di malattie ematologiche della cellula staminale emopoietica, che si caratterizzano per: emopoiesi inefficace; displasia di una o più linee (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria); conseguente citopenia (una o più) periferica. L’emopoiesi inefficace è correlata all’espansione clonale (alterata e difettiva maturazione e differenziazione mieloide) e all’incrementata apoptosi, quest’ultima coinvolgente i precursori mieloidi midollari. Ciò è sostenuto dalla presenza di alterazioni genetiche ricorrenti (citogenetica, biologia molecolare). Le sindromi mielodisplastiche si caratterizzano per un aumentato rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide, aspetto che ne rappresenta l’evoluzione terminale. SINDROMI MIELODISPLASTICHE (2) EPIDEMIOLOGIA ED EZIOLOGIA Le sindromi mielodisplastiche sono patologie tipiche dell’adulto anziano. L’incidenza aumenta con l’età, con una mediana di 65 anni all’esordio; L’incidenza nella popolazione generale è di circa 5 nuovi casi su 100.000 individui l’anno; Nella popolazione con età > 60 anni, l’incidenza sale a 20-25 casi su 100.000 abitanti l’anno. Sono note le correlazioni eziologiche con: malattie congenite associate ad un aumentato rischio di insorgenza di patologie clonali dell’emopoiesi (sindrome di Down, anemia di Fanconi, discheratosi congenita, anemia di Blackfan-Diamond); esposizione ad antiblastici (agenti alchilanti, inibitori delle topoisomerasi); esposizione a radiazioni ionizzanti (anche terapeutiche); esposizione (possibile) a benzene e derivati, fumo di sigaretta, solventi, pesticidi. PATOGENESI (1) Chung SS. Blood Adv, 2017; 1: 2572-2578 PATOGENESI (2) ALTERAZIONI GENICHE EVOLUZIONE IN LEUCEMIA ACUTA MIELOIDE CLASSIFICAZIONE ICC 2022 L’attuale classificazione (WHO-ICC 2022) delle sindromi mielodisplastiche si basa sul riconoscimento: di peculiari alterazioni molecolari (mutazioni di SF3B1, mutazioni di TP53) o citogenetiche (delezione del braccio corto del cromosoma 5); del numero di linee mielopoietiche dotate di alterazioni displastiche (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria); della percentuale di cellule blastiche midollari (< 5%, 5%-9%, 10%-19%). Peculiari alterazioni molecolari Linee mielopoietiche displastiche Eccesso di blasti midollari: 5%-9%: MDS-EB 10%-19%: MDS/AML Arber DA. Blood, 2022; 140: 1200-1228 CLASSIFICAZIONE ICC 2022 The ICC’s innovative changes include: 1) reclassifying MDS with 10–19% blasts as MDS/acute myeloid leukemia (AML),2) MDS with mutated SF3B1 without excess blasts as MDS-SF3B1 regardless of ring sideroblast count, 3) introducing novel molecular categories like myeloid neoplasms with mutated TP53, and MDS/AML with MDS-related gene mutations Arber DA. Blood, 2022; 140: 1200-1228 CLASSIFICAZIONE WHO 2022 Emphasizing molecular features, tissue architecture, and histological appearance, WHO-2022 classification introduced new categories, including MDS with biallelic TP53 inactivation (MDS-biTP53), hypoplastic MDS (MDS-h), and MDS with fibrosis (MDS-f). The term MDS with increased blasts-2 remains in WHO-2022 classification, but changes to MDS/AML in the ICC. Moreover, the ICC requires a 10% blast threshold to define AML with recurrent genetic abnormalities (excluding BCR::ABL and TP53), unlike WHO-2022, where most AML with defining genetic abnormalities can be diagnosed with increased blasts in peripheral blood (PB) or bone marrow (BM) (may be

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