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Questions and Answers
Qual è una mutazione molecolare riconosciuta nella classificazione WHO-ICC 2022 delle sindromi mielodisplastiche?
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Quale delle seguenti affermazioni riguardo alla percentuale di cellule blastiche è corretta nella classificazione delle sindromi mielodisplastiche?
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Nella classificazione ICC 2022, cosa distingue le neoplasie mieloidi con mutazione TP53?
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Qual è una novità introdotta dalla classificazione WHO-2022 rispetto alla precedente?
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Secondo la classificazione ICC 2022, quale caratteristica distingue le MDS con blasti aumentati-2?
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Quale dei seguenti non è un tipo di sindrome mielodisplastica secondo la classificazione WHO-2022?
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Quale affermazione riguardo alle alterazioni citogenetiche è vera nella classificazione delle sindromi mielodisplastiche?
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Nella classificazione ICC, quale percentuale di blasti è necessaria per definire un'AML con anomalie genetiche ricorrenti?
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Quale tra le seguenti affermazioni descrive meglio le caratteristiche delle sindromi mielodisplastiche?
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A quale età si osserva comunemente l'esordio delle sindromi mielodisplastiche?
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Quale delle seguenti esposizioni è nota per avere correlazioni eziologiche con le sindromi mielodisplastiche?
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Quale affermazione riguardo all'apoptosi nelle sindromi mielodisplastiche è corretta?
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Cosa rappresentano le sindromi mielodisplastiche in termini di sviluppo evolutivo?
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Quale delle seguenti malattie congenite è associata a un aumentato rischio di sindromi mielodisplastiche?
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Quale affermazione meglio descrive la citogenetica nelle sindromi mielodisplastiche?
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Qual è l'incidenza delle sindromi mielodisplastiche nella popolazione generale?
Qual è l'incidenza delle sindromi mielodisplastiche nella popolazione generale?
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Study Notes
Sindromi Mielodisplastiche
-
Sono un gruppo eterogeneo di malattie ematologiche della cellula staminale emopoietica, caratterizzate da:
- Emopoiesi inefficace
- Displasia di una o più linee (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria)
- Conseguente citopenia periferica (una o più linee)
-
L'emopoiesi inefficace è correlata all'espansione clonale (alterata e difettiva maturazione e differenziazione mieloide) e all'apoptosi dei precursori mieloidi midollari.
-
Tale condizione è sostenuta dalla presenza di alterazioni genetiche ricorrenti (cito-genetica, biologia molecolare).
-
Le sindromi mielodisplastiche sono associate a un aumentato rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide.
Epidemiologia ed Eziologia
-
Le sindromi mielodisplastiche sono patologie tipiche dell'adulto anziano, con un'incidenza che aumenta con l'età (mediana all'esordio di 65 anni).
-
L'incidenza nella popolazione generale è di circa 5 nuovi casi su 100.000 individui all'anno; in popolazione sopra i 60 anni, l'incidenza sale a 20-25 casi ogni 100.000 abitanti.
-
Sono note correlazioni eziologiche con:
- Malattie congenite (sindrome di Down, anemia di Fanconi, discheratosi congenita, anemia di Blackfan-Diamond)
- Esposizione ad antiblastici (agenti alchilanti, inibitori delle topoisomerasi)
- Esposizione a radiazioni ionizzanti
- Esposizione (possibile) a benzene e derivati, fumo di sigaretta, solventi, pesticidi
Patogenesi (Generale)
- Invecchiamento delle cellule staminali emopoietiche (HSCs) e mutazioni associate: mutazione accumulate in presenza di fattori ambientali e/o genetici correlati invecchiamento HSC
Patogenesi (Dettagliata)
- Fattori di invecchiamento HSC, mutazione aggiuntive portano a inefficienza emopoietica, con diffrenziazione anomala dei precursori mieloidi
- Il rischio aumento di evoluzione in leucemia acuta mieloide (AML).
- Presenza di alterazioni clonali e displastiche dei processi di emopoiesi
Alterazioni Genetiche
- Diverse alterazioni genetiche sono associate alle sindromi mielodisplastiche. (Elenco delle mutazioni e relative frequenze + dettagli sul tipo di mutazione (spliceosoma, alterazione di fattore di trascrizione, ecc)
Evoluzione in Leucemia Acuta Mieloide (AML)
- Le sindromi mielodisplastiche sono caratterizzate da un aumento del rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide (AML).
- La progressione in AML è legata a mutazioni successive sulle cellule clonali già presenti (subcloni).
- Queste mutazioni includono alterazioni del cromatina, fattori trascrizionali, chinasi, coesine e TP53
Classificazione ICC 2022
- L'attuale classificazione si basa su:
- Peculiari alterazioni molecolari (mutazioni di SF3B1, TP53) o citogenetiche (delezione del braccio corto del cromosoma 5)
- Numero di linee mielopoietiche con alterazioni displastiche (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria)
- Percentuale di cellule blastiche presenti nel midollo osseo (<5%, 5-9%, 10–19%).
- Tipo di citopenia presente.
- Presenza di altre alterazioni correlate e mutazioni
Clinica
- In un terzo dei casi, i pazienti sono asintomatici (diagnosi accidentale).
- L'anemia (spesso isolata, normo-macrocitica) è un sintomo comune, spesso in assenza di causa ovvia.
- Altri sintomi includono astenia e dispnea da sforzo.
- È presente la possibilità di ulteriore citopenie, con sintomi associati (es. tendenza emorragica, facilità a contrarre infezioni).
Diagnosi (Generale)
- Il processo diagnostico delle sindromi mielodisplastiche si basa sull'individuazione di citopenie e poi sulla conferma con morfologia e citogenetica.
- Il riscontro di citopenie periferiche è fondamentale (Hb, piastrine, neutrofili)
- Mieloaspirato e biopsia midollare per valutare alterazioni cellulari
- Citogenetica e analisi molecolare (identificazione di specifiche anomalie)
Diagnosi (Dettagliata)
- Riscontro di citopenie periferiche
- Morfologia di alterazioni displastiche almeno 200 cellule nucleate
- Mieloaspirato: aspetto displastico di eritrociti, granulocit, e megacariociti e valutazione dei blasti (<20%)
- Ricerca di sideroblasti ad anello
- Biopsia osteomidollare: valutazione della cellularità del midollo osseo, rilevazione di eventuali fibrosi e studio dei precursori CD34+
Diagnosi (Mielodisplastica 5q-)
- Anomalie citogenetiche 5q- associata a un basso rischio di evoluzione a AML
- Caratterizzata da anemia (spesso macrocitica)
- Prevalenza donna
Prognosi
- Sistemi di scoring prognostici (IPSS, R-IPSS) per stratificare il rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide.
Terapia (Basso Rischio)
- Preservare la qualità della vita
- Terapia trasfusionale per mantenere Hb > 10 g/dL
- Eritropoietina ricombinante (epoietina, darbopoetina) per stimolare la produzione di globuli rossi
- Terapia ferrochelante (ex.deferasirox) per ridurre il ferro accumulato
- Opzioni meno convenzionali per casi sintomatici per alcune forme: TPO agonis, ATG, azacitidina, lenalidomide
Terapia (Alto Rischio)
- Si considerano più aggressivamente le opzioni di trattamento
- Allogenico SCT come opzione prima
- Chemioterapia o azacitidina sono un alternative in caso di controindicazioni a SCT
- Supportiva (se possibile)
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Description
Questo quiz esplora le sindromi mielodisplastiche, un gruppo di malattie ematologiche caratterizzate da emopoiesi inefficace e displasia cellulare. Esamineremo l'incidenza, l'eziologia e i rischi associati a queste condizioni, con focus sugli adulti anziani. Testa le tue conoscenze su questi argomenti fondamentali nel campo dell'ematologia.