Sindromi Mielodisplastiche: Epidemiologia e Eziologia

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Questions and Answers

Qual è una mutazione molecolare riconosciuta nella classificazione WHO-ICC 2022 delle sindromi mielodisplastiche?

  • Mutazione di KRAS
  • Mutazione di JAK2
  • Mutazione di BRCA1
  • Mutazione di TP53 (correct)

Quale delle seguenti affermazioni riguardo alla percentuale di cellule blastiche è corretta nella classificazione delle sindromi mielodisplastiche?

  • MDS-EB ha una percentuale di blasti tra 10% e 30%
  • MDS-AML si verifica con un numero di blasti tra il 5% e il 19% (correct)
  • MDS-EB si verifica con un numero di blasti superiori al 20%
  • Le cellule blastiche non sono considerate nella classificazione

Nella classificazione ICC 2022, cosa distingue le neoplasie mieloidi con mutazione TP53?

  • Sono introdotte come nuove categorie molecolari (correct)
  • Non presentano alterazioni genomiche
  • Sono sempre associate a un basso numero di blasti
  • Sono considerate forme di leucemia linfoblastica

Qual è una novità introdotta dalla classificazione WHO-2022 rispetto alla precedente?

<p>L'introduzione di MDS con inibizione biallelica di TP53 (D)</p> Signup and view all the answers

Secondo la classificazione ICC 2022, quale caratteristica distingue le MDS con blasti aumentati-2?

<p>Sono classificate come MDS/AML (B)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti non è un tipo di sindrome mielodisplastica secondo la classificazione WHO-2022?

<p>MDS-EB (D)</p> Signup and view all the answers

Quale affermazione riguardo alle alterazioni citogenetiche è vera nella classificazione delle sindromi mielodisplastiche?

<p>La delezione del braccio corto del cromosoma 5 è una riconosciuta (B)</p> Signup and view all the answers

Nella classificazione ICC, quale percentuale di blasti è necessaria per definire un'AML con anomalie genetiche ricorrenti?

<p>10% (B)</p> Signup and view all the answers

Quale tra le seguenti affermazioni descrive meglio le caratteristiche delle sindromi mielodisplastiche?

<p>Si caratterizzano per emopoiesi inefficace e displasia di una o più linee ematiche. (C)</p> Signup and view all the answers

A quale età si osserva comunemente l'esordio delle sindromi mielodisplastiche?

<p>Medianamente a 65 anni. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti esposizioni è nota per avere correlazioni eziologiche con le sindromi mielodisplastiche?

<p>Esposizione a pesticidi. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale affermazione riguardo all'apoptosi nelle sindromi mielodisplastiche è corretta?

<p>L'apoptosi coinvolge principalmente i precursori mieloidi midollari. (D)</p> Signup and view all the answers

Cosa rappresentano le sindromi mielodisplastiche in termini di sviluppo evolutivo?

<p>Possono evolvere in leucemia acuta mieloide. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti malattie congenite è associata a un aumentato rischio di sindromi mielodisplastiche?

<p>Sindrome di Down. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale affermazione meglio descrive la citogenetica nelle sindromi mielodisplastiche?

<p>È critica per la comprensione delle alterazioni genetiche coinvolte. (B)</p> Signup and view all the answers

Qual è l'incidenza delle sindromi mielodisplastiche nella popolazione generale?

<p>Circa 5 nuovi casi per 100.000 individui all'anno. (A)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Sindromi mielodisplastiche (SMD)

Un gruppo di malattie del sangue che colpiscono le cellule staminali del midollo osseo, caratterizzate da una produzione inefficace di cellule del sangue, anomalie nella struttura delle cellule del sangue e una riduzione del numero di cellule del sangue nel sangue.

Emopoiesi inefficace

Un tratto distintivo delle SMD. Un processo in cui il midollo osseo non produce abbastanza cellule del sangue sane, anche se ci sono cellule staminali presenti.

Displasia

Un'altra caratteristica distintiva delle SMD. Anomalie nella struttura e nella maturazione delle cellule del sangue nel midollo osseo.

Citopenia

La conseguenza dell'emopoiesi inefficace e della displasia nelle SMD. Una riduzione nel sangue di uno o più tipi cellulari (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine).

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Espansione clonale

Un processo fondamentale nelle SMD. La crescita incontrollata di cellule del sangue anormali nel midollo osseo.

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Apoptosi

Un'altra caratteristica delle SMD. La morte cellulare programmata, che colpisce soprattutto i precursori delle cellule del sangue nel midollo osseo.

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Alterazioni genetiche

Alterazioni nel materiale genetico (cromosomi e geni) presenti nelle cellule del sangue, molte delle quali sono associate alla sindrome mielodisplastica.

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Evoluzione in leucemia acuta mieloide (LAM)

Il principale rischio correlato alle SMD. La progressione della malattia verso una forma più aggressiva di leucemia.

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Classificazione ICC 2022 per sindromi mielodisplastiche

La classificazione attuale delle sindromi mielodisplastiche (MDS) si basa su caratteristiche specifiche come le alterazioni molecolari (es. mutazioni di SF3B1 o TP53), le alterazioni citogenetiche (es. delezione del braccio corto del cromosoma 5), il numero di linee mielopoietiche con alterazioni displastiche (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria) e la percentuale di cellule blastiche nel midollo osseo.

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MDS con eccesso di blasti midollari

Si riferisce alle sindromi mielodisplastiche con un'elevata percentuale di blasti nel midollo osseo. In particolare, la classificazione ICC 2022 definisce MDS-EB (5%-9% di blasti) e MDS/AML (10%-19% di blasti).

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MDS con mutazioni di SF3B1

Le mutazioni del gene SF3B1 sono associate alle sindromi mielodisplastiche e possono influenzare la produzione di globuli rossi. Le MDS con mutazioni di SF3B1 sono classificate come MDS-SF3B1 indipendentemente dal conteggio degli sideroblasti ad anello.

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Neoplasie mieloidi con mutazioni di TP53

Questo tipo di neoplasia mieloide si caratterizza per la presenza di mutazioni del gene TP53. Le mutazioni di TP53 sono associate a un rischio più elevato di progresione della malattia. La classificazione ICC 2022 include una categoria specifica per i pazienti con MDS/AML con mutazioni del gene TP53.

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Classificazione WHO 2022 per sindromi mielodisplastiche

La classificazione WHO 2022 definisce alcune categorie di MDS basandosi su caratteristiche molecolari, istologiche e architettoniche del tessuto. Tra le nuove categorie inserite nella classificazione WHO 2022 si riscontrano il MDS con inattivazione biallelica di TP53 (MDS-biTP53), il MDS ipo- plastico (MDS-h) e il MDS con fibrosi (MDS-f).

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MDS con aumento dei blasti-2 vs MDS/AML

La Classificazione ICC 2022 continua a riconoscere la categoria MDS con aumento dei blasti-2, tuttavia questo termine è cambiato in MDS/AML. Il limite di blasti per definire AML con anomalie genetiche ricorrenti (escluse BCR::ABL e TP53) è del 10% nella classificazione ICC 2022, rispetto a quello della WHO-2022, dove la diagnosi di AML con anomalie genetiche definibili può essere posta con un aumento di blas- ti nel sangue periferico (PB) o nel midollo osseo (BM).

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Classificazione delle MDS: cosa cambia?

La classificazione delle sindromi mielodisplastiche (MDS) si è evoluta con l'introduzione di nuove categorie basate su aspetti molecolari e citogenetici. La presenza di mutazioni di SF3B1 o TP53, di un numero specifico di linee mielopoietiche con alterazioni displastiche e di una certa percentuale di cellule blastiche nel midollo osseo sono fattori fondamentali per la classificazione delle MDS.

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Importanza della classificazione delle MDS

La classificazione delle sindromi mielodisplastiche (MDS) è un campo in continua evoluzione. L'aggiornamento della classificazione è fondamentale per affrontare al meglio il diagnosi, il trattamento e la prognosi di queste malattie.

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Study Notes

Sindromi Mielodisplastiche

  • Sono un gruppo eterogeneo di malattie ematologiche della cellula staminale emopoietica, caratterizzate da:

    • Emopoiesi inefficace
    • Displasia di una o più linee (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria)
    • Conseguente citopenia periferica (una o più linee)
  • L'emopoiesi inefficace è correlata all'espansione clonale (alterata e difettiva maturazione e differenziazione mieloide) e all'apoptosi dei precursori mieloidi midollari.

  • Tale condizione è sostenuta dalla presenza di alterazioni genetiche ricorrenti (cito-genetica, biologia molecolare).

  • Le sindromi mielodisplastiche sono associate a un aumentato rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide.

Epidemiologia ed Eziologia

  • Le sindromi mielodisplastiche sono patologie tipiche dell'adulto anziano, con un'incidenza che aumenta con l'età (mediana all'esordio di 65 anni).

  • L'incidenza nella popolazione generale è di circa 5 nuovi casi su 100.000 individui all'anno; in popolazione sopra i 60 anni, l'incidenza sale a 20-25 casi ogni 100.000 abitanti.

  • Sono note correlazioni eziologiche con:

    • Malattie congenite (sindrome di Down, anemia di Fanconi, discheratosi congenita, anemia di Blackfan-Diamond)
    • Esposizione ad antiblastici (agenti alchilanti, inibitori delle topoisomerasi)
    • Esposizione a radiazioni ionizzanti
    • Esposizione (possibile) a benzene e derivati, fumo di sigaretta, solventi, pesticidi

Patogenesi (Generale)

  • Invecchiamento delle cellule staminali emopoietiche (HSCs) e mutazioni associate: mutazione accumulate in presenza di fattori ambientali e/o genetici correlati invecchiamento HSC

Patogenesi (Dettagliata)

  • Fattori di invecchiamento HSC, mutazione aggiuntive portano a inefficienza emopoietica, con diffrenziazione anomala dei precursori mieloidi
  • Il rischio aumento di evoluzione in leucemia acuta mieloide (AML).
  • Presenza di alterazioni clonali e displastiche dei processi di emopoiesi

Alterazioni Genetiche

  • Diverse alterazioni genetiche sono associate alle sindromi mielodisplastiche. (Elenco delle mutazioni e relative frequenze + dettagli sul tipo di mutazione (spliceosoma, alterazione di fattore di trascrizione, ecc)

Evoluzione in Leucemia Acuta Mieloide (AML)

  • Le sindromi mielodisplastiche sono caratterizzate da un aumento del rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide (AML).
  • La progressione in AML è legata a mutazioni successive sulle cellule clonali già presenti (subcloni).
  • Queste mutazioni includono alterazioni del cromatina, fattori trascrizionali, chinasi, coesine e TP53

Classificazione ICC 2022

  • L'attuale classificazione si basa su:
    • Peculiari alterazioni molecolari (mutazioni di SF3B1, TP53) o citogenetiche (delezione del braccio corto del cromosoma 5)
    • Numero di linee mielopoietiche con alterazioni displastiche (eritroide, megacariocitaria, granulocitaria)
    • Percentuale di cellule blastiche presenti nel midollo osseo (<5%, 5-9%, 10–19%).
    • Tipo di citopenia presente.
    • Presenza di altre alterazioni correlate e mutazioni

Clinica

  • In un terzo dei casi, i pazienti sono asintomatici (diagnosi accidentale).
  • L'anemia (spesso isolata, normo-macrocitica) è un sintomo comune, spesso in assenza di causa ovvia.
  • Altri sintomi includono astenia e dispnea da sforzo.
  • È presente la possibilità di ulteriore citopenie, con sintomi associati (es. tendenza emorragica, facilità a contrarre infezioni).

Diagnosi (Generale)

  • Il processo diagnostico delle sindromi mielodisplastiche si basa sull'individuazione di citopenie e poi sulla conferma con morfologia e citogenetica.
  • Il riscontro di citopenie periferiche è fondamentale (Hb, piastrine, neutrofili)
  • Mieloaspirato e biopsia midollare per valutare alterazioni cellulari
  • Citogenetica e analisi molecolare (identificazione di specifiche anomalie)

Diagnosi (Dettagliata)

  • Riscontro di citopenie periferiche
  • Morfologia di alterazioni displastiche almeno 200 cellule nucleate
  • Mieloaspirato: aspetto displastico di eritrociti, granulocit, e megacariociti e valutazione dei blasti (<20%)
  • Ricerca di sideroblasti ad anello
  • Biopsia osteomidollare: valutazione della cellularità del midollo osseo, rilevazione di eventuali fibrosi e studio dei precursori CD34+

Diagnosi (Mielodisplastica 5q-)

  • Anomalie citogenetiche 5q- associata a un basso rischio di evoluzione a AML
  • Caratterizzata da anemia (spesso macrocitica)
  • Prevalenza donna

Prognosi

  • Sistemi di scoring prognostici (IPSS, R-IPSS) per stratificare il rischio di evoluzione in leucemia acuta mieloide.

Terapia (Basso Rischio)

  • Preservare la qualità della vita
  • Terapia trasfusionale per mantenere Hb > 10 g/dL
  • Eritropoietina ricombinante (epoietina, darbopoetina) per stimolare la produzione di globuli rossi
  • Terapia ferrochelante (ex.deferasirox) per ridurre il ferro accumulato
  • Opzioni meno convenzionali per casi sintomatici per alcune forme: TPO agonis, ATG, azacitidina, lenalidomide

Terapia (Alto Rischio)

  • Si considerano più aggressivamente le opzioni di trattamento
  • Allogenico SCT come opzione prima
  • Chemioterapia o azacitidina sono un alternative in caso di controindicazioni a SCT
  • Supportiva (se possibile)

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