Storia Della Pedagogia 2 PDF
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This document provides an overview of the Enlightenment period in education, discussing key figures such as Rousseau and the concept of "Filantropismo." The text examines ideas related to reason, progress, and the role of education in shaping individuals and society. It also discusses the role of women in education during the Enlightenment and the significance of history within educational thought.
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**ILLUMINISMO** E\' un movimento culturale del 700. **Gli elementi base** sono la tolleranza, lo spirito critico, il progresso e la ragione come guida dell\'Uomo contro l\'ignoranza. ** La ragione**: come strumento di critica, uomo come soggetto pensante, chiamare l'essere umano dallo stato di i...
**ILLUMINISMO** E\' un movimento culturale del 700. **Gli elementi base** sono la tolleranza, lo spirito critico, il progresso e la ragione come guida dell\'Uomo contro l\'ignoranza. ** La ragione**: come strumento di critica, uomo come soggetto pensante, chiamare l'essere umano dallo stato di ignoranza, autonomia di pensiero, mettere in discussione la traduzione (politica, religiosa, sociale), strumento per una società basata sugli ideali di uguaglianza, fratellanza e libertà; aspira alla realizzazione di un nuovo ordine universale, capace di garantire la libertà è il progresso di ogni uomo nella fratellanza di tutti **La storia:** progresso continuo volto al miglioramento e realizzato dal trionfo della ragione sull'ignoranza; le epoche storiche precedenti vengono da loro considerate inferiori rispetto a quella dell'illuminismo; il medioevo viene considerato periodo di mancanza di progresso, con un'accezione negativa; la storia è il campo dell'agire umano (essere umano protagonista che fa e produce la storia) Grazie all\'illuminismo **nasce una nuova pedagogia**: Laica, razionale e scientifica. Il processo di laicizzazione può essere inteso come **processo di** **emancipazione**: ovvero con una concezione del mondo dominata dal modello religioso. Si tratta di un avvio alla libertà per gli individui dove si cerca di formare cittadini non più sudditi. **-Filantropismo tedesco:** Nel 700 aumentano **i tentativi di organizzare la scuola** da parte dello Stato. Nei territori tedeschi trasformare l\'insegnamento secondo lo spirito illuministico divenne importante grazie agli autori del Filantropismo, movimento educativo degli ultimi anni del 60. **il Filantropismo** è un movimento pedagogico il cui scopo è realizzare la felicità degli individui tramite l\'educazione. L\'educatore era concepito come un filantropo ovvero un amico dell\'umanità. Questi educatori accolsero alcune idee di Rousseau, la bontà originaria dell\'uomo e seguire la natura. **Philanthropinum**: (nome di alcune delle loro istituzioni) richiama i punti centrali del programma educativo proposto: favorire la tendenza dei giovani alla tolleranza, comprensione vicendevole e amore verso tutti senza distinzioni. **Scopo dell\'educazione**: felicità dell\'individuo e della società. Seguono rispetto Rousseau: bontà originaria dell\'uomo, necessità di seguire la natura, importanza dell infanzia + empirismo di Locke e orientamenti metodologici di Comenio. ***Qual è il compito dell\'educazione del 700?*** E\' di costruire la coscienza del cittadino e di promuovere l\'emancipazione, liberare l\'essere umano dal pregiudizio tramite la ragione. **La scuola del 700** Fondamentale è alfabetizzare nel minor tempo possibile con un\'istruzione pratica e pubblica gratuita per tutti. Formare dunque l\'uomo in quanto cittadino. Nel 700 abbiamo anche **la comparsa della donna** per quanto riguarda **l\'educazione**, educandola rispettando il suo aspetto morale. -Con l\'illuminismo la storia diventa fatto umano, dunque si allontana dal fatto divino e diventa campo d\'azione dell\'essere umano. **Quali sono gli elementi fondamentali del pensiero illuminista in ambito educativo?** autonomia, responsabilità intellettuale e morale diritto ad essere felici uguaglianza e felicità valori sociali e civili sapere laico, scientifico ***Filangeri*** [Elabora per Ferdinando di Borbone] **un progetto di riforma dell'educazione** nel testo: *"la* *scienza della legislazione"* -\> che [diventerà poi un libro proibito perché fermava un'istruzione pubblica e universale.] ***Quali sono gli argomenti di cui si sono occupati i sovrani in Europa?*** **Per Filangeri:** **Finalità principale dei sovrani in Europa** era di [mantenere il potere ed espandere i propri domini ] [attraverso la guerra]; la filosofia illuminista ha denunciato la mania di espansione che avviene ad un prezzo: uccidere più uomini in minor tempo possibile -\> ora il potere si ottiene proponendo una buona legislazione (buone leggi-\> felicità nazionale) Da qui abbiamo **educazione opposta alla guerra** Filangeri [lega l'educazione al raggiungimento della pace] -\> richiama gli uomini all'educazione per raggiungere il progresso e la felicità **L'istruzione** [deve essere universale ma non uniforme] (rispetto alla classe sociale d'appartenenza) **2 classi sociali:** **produttiva** (coloro che lavorano con le loro braccia, es. contadini, artigiani, commercianti, operai) -\> [istruzione pratica, operativa, tecnico-scientifica; ] ** improduttiva** (classe diligente, professori universitari ecc.) [-\> istruzione più umanistica] (lettere, latino, filosofia, logica e retorica) quindi a seconda del contributo che danno alla società **A questa distinzione si oppone Montessori** che pensa che nell'essere umano deve essere unito il corpo alla mente (strettamente collegati per lo sviluppo dell'essere umano) Ritiene che **anche le donne debbano essere istruite**, non come gli uomini a scuola, ma a casa e con altri contenuti, perché il suo ambito è quello domestico; se le ragazze andassero a scuola di distoglierebbero dalle funzioni che sono legate al proprio genere. ***Condorcet*** È un intellettuale aristocratico che scrive saggi presenti nell'enciclopedia delle arti e dei mestieri. il suo progetto si basa sul **rapporto dell\'istruzione pubblica** 1792. Istruzione deve essere pubblica, gratuita per tutti e non obbligatoria, lo stato deve promuovere il desiderio di istruirsi, per questo l\'autorità non può imporla. **Condorcet dice:** [l'istruzione deve stabilire una vera uguaglianza tra i cittadini]; finché ci saranno cittadini analfabeti ci sarà disuguaglianza sviluppare le capacità di ciascuno promuovere la cultura scientifica istruzione pubblica non obbligatoria (lo stato non può obbligare, ma è essenziale invogliare all'istruzione) le donne hanno diritto all'istruzione pubblica e non domestica e stessi contenuti culturali (no distinzione di genere) **Principi pedagogici durante la rivoluzione francese** [istruzione pubblica a carattere laico], rivolta a formare il cittadino fedele alle leggi e allo Stato **come consolidare questi principi?** Attraverso un lavoro educativo e con strumenti fondamentali: **creare simboli** attraverso i quali i cittadini si riconoscano nel nuovo assetto politico e sociale. ** simboli:** bandiera, inno nazionale che fanno sentire i membri di una comunità "legati" e uniti; **Il lavoro educativo si serve:** ** del catechismo laico:** etica civile fondata sui principi di tolleranza, uguaglianza dei cittadini, lotta all'ingiustizia ** feste rivoluzionarie e repubblicane** nelle quali si festeggia la rivoluzione i valori civili e politici ai quali si richiama la rivoluzione ***Rousseau*** (1712-1778) È il padre della pedagogia contemporanea, opera in contesto illuminista. È contro il sapere scientifico e filosofico. **Pensiero educativo:** il fanciullo deve vivere da Fanciullo e il maestro deve adattarsi al suo mondo, vi sono inoltre tre maestri di vita: la natura, l\'uomo e le cose. Secondo Rousseau il male è nella società, perché è nella società che l\'uomo snatura. Per questo per far uscire l\'uomo dal male e dal vizio percorre due strade: con [il contratto sociale] **la via politica** e con [l\'Emilio] **la via educativa.** Nei concetti dell Emilio realizza una sorta di rivoluzione copernicana (al centro del processo evolutivo c'è l'essere umano, dall'infanzia, liberandola dalle fasce e consentendo il movimento che è anche espressione di sé, fino all'età adulta). Dunque vi è **nuova concezione dell'infanzia**, considerata vicina [all'uomo di natura,] articolata in tappe evolutive in cui il bambino non è corrotto e corrisponde ai suoi bisogni psico fisici. **L'uomo di natura** secondo Rousseau è: buono libero corrisponde a se è fedele a se stesso solidale autonomo riesce a provvedere ai suoi bisogni e desideri schietto **Tappe evolutive:** ognuna ha un valore di per se. Quindi dare importanza al bambino e all'infanzia non per quello che sarà ma per quello che è oggi nei suoi bisogni e nella sua natura = importanza della psicologia evolutiva. Il compito dell'adulto è di scoprire le caratteristiche di ogni età infanzia fanciullezza adolescenza età matura **Il tema centrale di Rousseau**: **far uscire l'uomo dal "male"** (dal vizio e dall'errore) *partire da qui quando si inizia a parlare di Rousseau.* l'uomo incorre nell'errore quando abbonda lo stato di natura ed entra nella società di per se non è malvagio, traditore ecc, ma assume questi atteggiamenti quando entra nella società con l'organizzazione sociale che li corrompe. *Come far uscire l'uomo dal male e quali* *strade e percorso da prendere affinché l'uomo esca dallo stato di vizio, errore e corruzione?* (Domande che si pone Rousseau) nel rispondere incontra la pedagogia e la politica. **individua due strade**: una nuova organizzazione della società (**progetto politico**) che rispecchi la bontà naturale dell'uomo attraverso nuove istituzioni ecc ,e buona educazione (**progetto formativo**) qui scrive l'Emilio con il suo progetto formativo e tema morale. **Obiettivo**: nuovo uomo che rispecchi la sua natura ed è rispettoso di se. per far uscire l'uomo dal male individua anche una questione antropologica -\> secondo la sua concezione antropologica l'uomo perde la sua natura e viene corrotto. **Cosa vede Rousseau nella società contemporanea?** Vede una **condizione di disorientamento e smarrimento dell'uomo** contemporaneo poiché l'uomo si è allontano dal suo stato di natura e da se stesso. ***Ma come è potuto accadere?*** : divisione del lavoro e nascita della proprietà privata, per questo l'essere umano vede moltiplicarsi i suoi bisogni e desideri e non ha più le forze e capacità per rispondere a questi, quindi deve chiedere ed ottenere dagli altri -\> talvolta facendo ciò succede che viene meno ai suoi principi, valori, ciò in cui crede per avere l'appoggio, il riconoscimento degli altrui e ciò che altri producono al suo posto, talvolta deve essere compiacenti e mostrarsi per quello che non è pur di piacere all'altro ed ottenere ciò di cui ha bisogno = corruzione di se stesso, perde la sua natura e di conseguenza si disorienta **Questione morale:** l'origine del male è nella società. necessario salvaguardare la bontà dell'uomo, liberandolo dall'errore e dal vizio, dalla società attraverso le due strade di origine politica e morale. strada politica descritta nel libro "il contratto sociale" che esce lo stesso anno dell Emilio (1762) attraverso una uovo organizzazione sociale; "contratto" che ogni uomo stimola e mira ad organizzare una società che protegga la persona, le sue proprietà, la sua autonomia, spontaneità, la sua bontà dandosi una forma di governo in cui venga garantita la proprietà dei beni, i beni della persona e la sua capacità di essere guida a se stesso. strada morale descritta nell'Emilio: nuova educazione in rapporto alla quale si fondano i concetti di educazione naturale ed educazione negativa Emilio bambino immaginario appartenente alla nobiltà che ha perso i genitori e viene educato dal suo insegnante in campagna (lontano dalla società che corrompe) senza legami con altri coetanei perché anche i legami corrompono si preserva Emilio dalla corruzione **Nel libro:** si nota la distanza tra Rousseau e gli illuministi del suo tempo che vedono la storia come processo lineare garantita dall'educazione, mentre per Rousseau la storia è decadenza e non progresso processo di civilizzazione (scoperte scientifiche, tecnologiche che hanno permesso di conquistare la natura) per gli illuministi sono motivo di avanzamento sociale mentre per rousseau è perdita del benessere originale Il termine natura nell'Emilio ha 3 significati: opposizione a ciò che è sociale valorizzazione dei bisogni infantili e dei liberi processi di crescita esigenza di un continuo contattato con la campagna significati di Natura per Rousseau natura come ciò che opposta alla società natura del bambino = valorizzazione dei bisogni psico fisici del bambino, modo in cui si sviluppa (es. importanza del libero movimento), bisogni relazionali, emotivi ecc. e liberi processi di crescita esigenza di un continuo contatto del bambino con la natura intesa come ambiente naturale (luogo di esplorazione, scoperta, luogo in cui conoscere le leggi della natura e luogo di costruzione delle conoscenze) **Tema fondamentale dell Emilio:** La teorizzazione di un'educazione dell'uomo in quanto tale (ovvero aderenti a se stesso, i propri valori e non perde la sua natura, spontaneità, genuinità), quindi dell'uomo naturale e non dell'uomo come cittadino. [Nell'Emilio è teorizzata un'educazione dell'uomo naturale attraverso un ritorno alla natura, ossia:] centralità dei bisogni del bambino rispetto dei suoi ritmi di crescita valorizzazione delle caratteristiche dell'infanzia e dell'adolescenza **Dall'affermazione di educazione naturale derivano due concetti:** **Naturalismo pedagogico:** in cui il programma di formazione è ricavato dalla natura stessa del bambino, è quindi fondamentale che il maestro conosca i bisogni psico fisici, emotivi e relazionali del bambino. **Critica dell'adultismo**: adulto che concepisce il bambino come piccolo adulto e vederlo non nel suo presente, quindi come bambino (nella sua infanzia) ma in prospettiva del futuro (ciò che diventerà da adulto) da cui ne segue una snaturalizzazione **L\'educazione naturale deve:** -avvenire con la guida di un maestro che orienta il processo formativo verso i fini che rispettano i bisogni infantili. É una guida, che utilizza premi o castighi, e utilizza il meno possibile la lezione frontale, dunque dare la possibilità al bambino di fare esperienza diretta con l\'ambiente, pensando sempre all\'obiettivo da raggiungere. -Un contesto preparato continente la guida al bambino per riuscire a comprendere cosa è possibile dare e cosa non, quali sono i limiti di qualsiasi azione (come i boy scout quando si preparano ad accendere un fuoco). -Un adulto che non interviene direttamente, in modo indiretto, dunque proponendo ma non imponendo. Il precettore deve ben conoscere la natura del bambino e guidarla. Questa affermazione ha come conseguenza che, con [l\'educazione naturale], l\'adulto non deve forzare il tempo di apprendimento, in quanto il bambino ha tempi più lenti rispetto a un adulto. Questo deve dare la condizione al bambino di sperimentare, sia con le forze fisiche che psichiche. Legata a queste dimensioni dell\'educazione naturale c\'è **l\'educazione negativa.** **L\'educazione negativa** è perché l\'adulto predispone l\'ambiente, e non interviene sul bambino quindi agendo in modo indiretto. **Negativa perché riduce il ruolo dell\'adulto,** [perché non interferisce nello sviluppo naturale del bambino]. L\'adulto non si fa ostacolo, ma promotore di un\'intervento indiretto. Educazione educativa ed indiretta, in un qualche modo si richiamano proprio per questi aspetti. [Con l\'educazione negativa] non si impone nulla al bambino, ed un metodo nel correggere un comportamento non è la punizione, ma **l\'esempio**. [Il bambino inoltre impara attraverso le esperienze dirette], per questo Rousseau ritiene che il bambino impara attraverso le esperienze dirette, con la natura, anziché nei libri. L\'educazione negativa funge all\'interno della quale si scoprono libertà e limiti attraverso le sperimentazioni. **Alcuni temi fondamentali dell Emilio sono:** -Scoperta dell\'infanzia, come età autonoma; liberiamo il bambino dalle fasce e mettiamo al centro, quindi: -Denuncia dell'adultismo con l\'infanzia schiacciata sotto ,aspettative dell\'adulto e affermazione del puerocentrismo -Bontà naturale dell\'uomo \- Importanza di un apprendimento motivato -dialettica autorità-libertà E opportuno che vi sia autorevolezza e non autorità, in quanto l\'adulto diventi un modello e non sia una imposizione sul bambino. Rousseau si occupa anche sul tema **dell\'educazione femminile.** Questa è un\'educazione domestica e familiare, e non facente parte della società. Sofia ritrovata come figura femminile nell\'emilio, è educata e legata in ogni aspetto al suo essere donna. **Riassumendo Rousseau implica:** **Concezione antropologica**: per far uscire l'uomo dal male individua anche una questione antropologica -\> secondo la sua concezione antropologica l'uomo perde la sua natura e viene corrotto **Concezione morale** **Concezione della società** **Concezione della cultura** **Concezione della storia.** *Cos\'è l\'educazione?* si richiama nei svariati tipi di educazione che abbiamo elencato. Educazione educativa, naturale e negativa. **ROMANTICISMO**: Ultimi anni del 700 e primi decenni dell 800. **È un movimento** che non si concentra solo sulla ragione ma sulle passioni, impulsi, sentimenti e libertà spirituale che trova appagamento nell arte. **Ragione**: considerano quella degli illuministi una ragione estranea alle dimensioni storiche, individuali, poiché aspira ad un nuovo ordine senza tener conto della storia dei singoli popoli, le loro tradizioni, il loro spirito; **i romantici propongono una ragione storica** attenuata alle particolarità, alle tradizioni, allo spirito dei popoli (amore per la patria, della nazione che si identifica in una storia, in una lingua, in una religione, usi e costumi, tradizioni, arte, poesia, letteratura), mentre quella degli illuministi la ritengono astratta **Storia**: segue uno sviluppo che al contrario dell'illuminismo non è lineare, e all'interno vi è un **disegno divino** (dimensione del divino), non agisce solo l'uomo ma anche la provvidenza divina che persegue finalità che vanno oltre i fini e gli obiettivi che si pone l'essere umano nel suo agire; agisce soprattutto Dio; si ha una rivalutazione del Medioevo considerato non più un'età oscurantista che ha negato la ragione, ma un'età in cui si è realizzata l'Unità dell'Europa **Il Romanticismo rivaluta:** le tradizioni nazionali il sentimento: siamo ragione ma anche sentimento, creatività, aspirazione all'infinito al quale tendiamo grazie all'arte, la poesia, la musica fantasia l'amore per l'arte e la poesia -\> si da valore al gioco come espressione dell'interiorità e della spontaneità infantile del bambino, richiamando sentimento, la fantasia e creatività ***Pestalozzi*** Con pestalozzi siamo a Zurigo, in un lasso di tempo a cavallo del 1746-1827. Quando parliamo di pestalozzi parliamo di **educazione popolare.** Pestalozzi si dedica al popolo, che dalla miseria deve emanciparsi tramite l\'educazione, un educazione che libera. Per questo motivo viene denominato l\'educatore del popolo. Il contesto in cui si colloca la vita e l\'attività di Pestalozzi è caratterizzato dal romanticismo, rivoluzione francese e industriale. Il problema fondamentale alla base della sua attività è l\'educazione del popolo e del povero, intesa come educazione elementare. Per lui si deve fare il massimo affinché la persona povera esca dalla sua condizione di povertà per questo motivo fonda alcuni istituti di educazione nei quali cerca di formare i bambini e poi gli adolescenti partendo da [tre forme di educazione]: \- **l\'educazione professionale** ovvero costruire una dignità come lavoratori, educazione della mano. \- **l\'educazione intellettuale,** quindi imparare a leggere e a scrivere e questa si riferisce alla mente \- in ultimo abbiamo **l\'educazione morale,** un\'educazione al sentimento o anche educazione del cuore. Per lui è fondamentale conoscere la storia degli individui che va ad educare. Promuove un\'educazione che sviluppi gradualmente utilizzando il metodo intuitivo. Bisogna partire dall\'intuizione quindi dall\'esperienza concreta di oggetti che fanno parte della vita quotidiana. Scrive inoltre **due testi fondamentali** \- Leonardo e Geltrude tra il 1781 e il 1787 \- Come geltrude istruisce i figli 1801. Geltrude è una donna sposata con due figli che vive in un alloggio contadino e si oppone a questo sindaco che è padrone di un\'osteria e spinge i contadini verso l\'alcolismo sia per guadagnarsi che per essere sottomessi a lui. Pestalozzi nel libro presenta l\'educazione familiare, Gertrude è una donna che attraverso l\'osservazione guida i figli. A lui lo guida la sua storia personale, in quanto con la sua esperienza infantile, si fonda l\'importanza educativa dell\'ambiente familiare, egli orfano di padre cresce con la mamma in un ambiente affettivo materno e amorevole. L\'importanza di Geltrude affonda anche nell\'esperienza personale di pestalozzi, che guarda nella figura materna una solida base psicologica, nonostante la tragedia del padre. Questa figura si fa da garante come cura per la quale Pestalozzi cresce. Con il nonno invece conosce quella parte lavorativa riguardante il campo cittadino. La sua educazione lo porta a riconoscere la dignità dell\'essere umano e farli uscire da ogni condizione di povertà Tra il 1805 e il 1825 gestisce l\'istituto a yverdon: ovvero una casa famiglia in quanto il metodo di educazione è prettamente familiare, ovvero una comunità che educa e istruisce, dove bambini ed adulti vivono insieme, ricreando così la figura di una famiglia. Queste case dei bambini accolgono i bambini della scuola primaria fino ai superiori, vengono visitate da herbart e freibad e acquistano fama mondiale. **Educazione per pestalozzi:** prende come riferimento Rousseau, quindi **un\'educazione naturale**, che rispetta l\'educazione psicologica del bambino e che porta fuori tutte le condizioni naturali, morali e intellettuali, partendo dal presupposto che l\'uomo di natura è buono. Ruolo importante è l\'affettività, quindi più famiglia che scuola. la differenza con R sta che Emilio aveva come riferimento solo il precettore mentre l\'allievo di Pestalozzi ha come riferimento la Famiglia. quindi si parla di Amore pedagogico. Queste sono le fondamenta per costruire il carattere del piccolo e portarlo ai valori come quello della giustizia (contadini che hanno il diritto di non essere più schiavi dei proprietari) del bene (individuale e collettivo) e della bellezza. **metodo intuitivo:** il bambino coglie l\'oggetto nel suo insieme e poi lo analizza secondo: LA FORMA IL NUMERO E IL NOME. dall\'intuizione all\'astrazione. **Educazione elementare**: ovvero educazione di base, che parte dagli oggetti con i quali i bambini fanno esperienza. Questa corrisponde anche al modo con cui il bambino apprende, ed il luogo, è nel modello familiare. **Educazione graduale:** ovvero educazione per gradi nelle fasi di sviluppo del bambino, ovvero dall\'intuizione degli oggetti, all\'analisi fino alla concettualizzazione. **Educazione integrale:** in quanto guarda l\'essere umano nell\'insieme delle sue facoltà che integrano cuore ( educazione del sentimento) mente ( educazione intellettuale ) e mano ( educazione professionale), volta al perfezionamento etico ossia verso il bene, la volontà e giustizia. Pestalozzi per Montessori è il padre di un\'educazione affettiva, mosso dall\'amore pedagogico formato da affetto, rispetto e fiducia. ***Herbart***: Con erbarth ci muoviamo sul piano [sull\'insegnamento universitario e dunque un piano teorico.] Herbart **e\' un docente universitario** che insegna **pedagogia e filosofia.** Egli si occupa della **formazione degli adulti.** E\' il fondatore della **Pedagogia come SCIENZA** ovvero un sapere che riflette sui concetti dei sui metodi che gli sono propri, una pedagogia come disciplina autonoma. Quindi la pedagogia è una scienza filosofica che ha come oggetto l\'essere umano, pedagogia dunque come sapere interdisciplinare che si trova all\'intersezione di varie discipline. In questo quadro **l\'esperienza fondamentale per erberth:** **L\'incontro con pestalozzi,** in uno degli istituti che quest\'ultimo aveva fondato e che erbarth ha di conseguenza avuto l\'opportunità di verificare ciò che dal suo punto di vista è condivisibile con pestalozzi e ciò che costituisce un limite. **Herbart considera pestalozzi guida,** in quanto: ha proposto una concezione realistica d\'infanzia ha svolto una riflessione sulla didattica, in quanto coglie il fatto che pestalozzi da organicità e sistematicità, attraverso un metodo intuitivo verso la lavorazione di concetti chiari e distinti. ha compreso che per realizzare una nuova didattica è fondamentale formare gli insegnanti. Alla luce di questi emerge un\'apertura. Erberth [ritiene che sia l\'ambiente a determinare in gran parte ciò che siamo,] e di questo ritiene sia di fondamentale l'importanza della didattica e dell\'insegnante che in base alle esperienze già affrontate del bambino vi è la scelta del metodo giusto per ognuno, in base a queste il bambino costruirà la sua volontà e personalità. Pestalozzi è l\'educatore del popolo, per lui la pedagogia è azione sociale e politica. Il limite che Erberth trova in pestalozzi, è il fatto che secondo lui non ha una veste sistematica al suo pensiero nella sua interezza. Va bene l\'impegno educativo e sociale ma pestalozzi non ha saputo integrare in un pensiero sistematico tutte le sue capacità. La pedagogia alla quale guarda erberth è una **pedagogia fondata**, distintamente dalla **filosofia**, fondata su un proprio metodo, oggetto e fine. Dunque in lui vi è quella sistematicità che manca in pestalozzi. **Herbart** viene considerato **il fondatore di una pedagogia come scienza**: ossia come sapere, che riflette sul campo di indagine, sui concetti, sui metodi che gli sono propri. Si tratta dunque di fondare il carattere dell\'uomo, in modo che sappia discernere ciò che è bene e ciò che è male. Avendo una pedagogia che ha come oggetto l\'uomo, richiama a sé il rapporto con una **filosofia pratica o morale***,* la quale dà il fine dell\'educazione, ossia fondare il carattere morale, volontà e unità alla personalità, che richiama un sistema di valori e la libertà di saper scegliere. L\'altra gamba su cui si regge la pedagogia è la **psicologia**, che suggerisce i metodi per raggiungere il fine dell\'educazione ovvero il formare la volontà. Il processo educativo va dall\'eteronomia all\'autonomia, una volta raggiunto la libertà e volontà. ***Concetti chiave herbart*** **Istruzione educativa**: [Intesa come l\'insieme delle conoscenze apprese], e la base delle conoscenze morali. Va verso l\'autonomia dell\'individuo. Il mezzo per raggiungere la formazione per raggiungere il carattere morale e l\'istruzione che educa. L\'istruzione non è solo trasmissione ed elaborazione di contenuti, ha anche un valore educativo: formare il carattere morale. Istruzione, contribuisce a formare le nostre rappresentazioni mentali ovvero le conoscenze, che sono la base per la formazione del carattere e la volontà. **La didattica diventa dunque fondamentale** ed è importante che l\'insegnante sappia quali esperienze proporre perché grazie ad esse è possibile costruire la volontà e le rappresentazioni mentali. ** interesse:** è [un\'attività spirituale] alla base della conoscenza e dell\'istruzione; la conoscenza senza interesse è solo sforzo al quale si può legare frustrazione; **molteplicità di interesse:** ** empirico**: di carattere fisico ed operativo **speculativo**: finalità di individuare leggi che regolano le relazioni, i rapporti tra gli oggetti **sociale**: ciò che si può nutrire verso lo studio o verso la famiglia ecc. **religioso**: ci si interroga tra il rapporto tra essere umano ed entità superiore; chiama in causa anche la dimensione affettiva -\> **l\'interesse muove l\'istruzione**, ovvero l\'arricchimento culturale che richiede una didattica con un insegnante consapevole delle esperienze da proporre ** Didattica dei gradi formali**: prevede due momenti (gradi)fondamentali: **1) penetrazione:** [la mente coglie] l\'oggetto di un nuovo apprendimento e [lo collega per somiglianze e differenze ad altri oggetti] **2) riflessione**: [la mente pone] [la nuova conoscenza] nelle [rappresentazioni mentali già assimilate] ed è in grado di richiamarla (utilizzarla) ogni volta che è necessario: alla risoluzione di un problema, alla presa di una decisione. ** Nel processo educativo il rapporto educatore-allievo si articola in tre momenti** **1) governo:** Qui il bambino ancora non ha costruito la propria volontà, quindi necessità di un adulto che promuova una disciplina, [il governo] (controllo) viene quindi dettato dall\'esterno. **2) insegnamento-apprendimento** **di contenuti, ed elaborazione delle conoscenze** (istruzione educativa): qui il bambino costruisce la propria cultura, le rappresentazioni mentali **3) cultura morale:** [formazione della volontà autonoma] e quindi della conquista dell\'autodisciplina. Il bambino è in grado di controllare i suoi istinti **Domande di Herbart all\'esame** istruzione educativa cosa si intende per interesse come si caratterizza la didattica de gradi formali \- come definisce la pedagogia scientifica rapporto educatore-educando ***Frobel*:** Trattiamo di un primo modello di pedagogia che va dai 3 ai 6 anni. **Il giardino di infanzia** del 1840 è il progetto pedagogico dei bambini dai 3 ai 6 anni con il quale si confronteranno le Agazzi e la Montessori. L\'opera più importante di Froebel è **l\'educazione dell\'uomo.** **Il giardino** è quel luogo dove si favorisce la spontanea crescita dei bambini, quindi fiorisce e si sviluppa il piccolo sotto lo sguardo attento della **maestra giardiniere**. Lo studio di [botanica e matematica] lo conducono a un interesse nei confronti della natura. Con Froebel che ha mancanza della figura materna e padre poco affettivo, [viene meno la dimensione dell\'affettività. ] **La maestra giardiniera** è una delle più importanti inclinazioni in figura femminile nel bambino. Froebel guarda a Pestalozzi, e riconosce in lui, colui che ha dato forma organica nella didattica. Ciò che critica è invece la mancanza di coerenza teorica, quindi vi è una fragilità a fronte di una ricchezza educativa negli istituti. Da un lato [gli studi di mate e botanica,] il [confronto con pestalozzi] e infine [la filosofia idealista.] Nella prima metà dell\'800, con la **filosofia idealista** guarda Schelling per il quale tutto è unità, dall\'unità tutto deriva e a essa tutto ritorna. Ciò vuol dire che l\'unità di tutti gli esseri dipendono da una realtà divina e ciò è la causa e la ragion d\'essere che li determina. Una dimensione filosofica che si unisce alla religione, può far riferimento **al panteismo.** **Panteismo** [ovvero che tutto viene da dio e tutto ritorna a Dio. ] Ciò portò una serie di critiche da parte della chiesa cattolica e protestante. Questo fa sì che i giardini furono per un periodo chiusi, come in Germania e successivamente aperti dal 1860 in avanti. **Il compito dell\'uomo** per Froebel è prendere coscienza dell\'essere parte del divino e che il divino agisce in lui. **Lo scopo dell\'educazione è:** guidare l\'uomo alla conoscenza di sé stesso: come essere in cui agisce il divino. vivere in armonia con la natura unione con dio quindi a trascendere se stesso **Che cos\'è l\'infanzia Froebel?** La natura del bambino è buona perché è parte dell\'opera divina L\'educazione ha lo scopo di lasciar sviluppare il divino che c\'è nel bambino, attraverso una [comunicazione] profonda [con il mondo naturale ed armonia, tramite le attività]. Sia l\'uomo che la natura umana e natura in generale sono caratteri del divino. il potenziamento della creatività infantile la spontaneità, il sentimento **Il gioco**, che smette di essere un\'attività secondaria e diviene attività fondamentale. Attraverso esso si manifesta la sua natura attiva, aiuta il bambino ad essere creativo, è il mezzo attraverso il quale conosce se stesso e la realtà, è l\'espressione dei sentimenti ed emozioni, ed il mezzo attraverso il quale esprime la sua fantasia. L\'immagine dell\'infanzia è un\'età creativa nella quale si esprime la sua spontaneità. **Attività nel giardino di infanzia:** gioco come mezzo attraverso quale il bambino conosce se stesso canto e disegno, come dimensione di espressione attività di gruppo sia in aula che all\'aperto Nella concezione dell\'infanzia dove si esprimono i temi del romanticismo, abbiamo la valorizzazione della conoscenza declinata su una dimensione emotiva e sentimentale. In montessori troviamo una dimensione più ci carattere razionale. **La didattica dei doni:** Questi doni hanno un valore simbolico, ovvero rappresentano qualcosa e rimandano ad altro. Se pensiamo alla sfera, rotolando rappresenta il movimento. Il cubo rappresenta la stabilità, in quanto aderisce al piano di appoggio, e rappresenta anche il molteplice grazie alla serie di faccia che ha. Il cilindro unisce sia stabilità che movimento. Un\'attività che può fare il bambino è comporre costruzioni con questi doni (come una sfera posta al di sopra di un cilindro). Questi inoltre sono in legno un materiale naturale. **Quale finalità vuole raggiungere Froebel consegnando questi doni?** Far presente al bambino i caratteri della realtà, attraverso il suo utilizzo, fa capire il movimento, la stabilità, la differenza, le somiglianze. Tutto questo stimolando le potenzialità, utilizzando, guardando, manipolando. I doni sono un materiale didattico e quindi di cui l\'insegnante si serve per trasmettere alcune nozioni, il quale si differenzia dal materiale di sviluppo in quale è liberamente scelto dal bambino. Hanno infine un valore simbolico. Questi sono stati criticati da molti autori poiché i doni hanno un valore formale. **Quali sono le caratteristiche della pedagogia durante il Romanticismo?** Attenzione al bambino nella sua concretezza, (Pestalozzi) Ruolo della famiglia, come in Geltrude e della madre nell\'educazione Educazione scolastica modellata su quella familiare (cultura, letteratura,poesia, religione, dimensione del divino) funzione educativa dell\'arte che nell\'infanzia si esprime nel gioco, valorizzazione della creatività che potenzia la mente. **RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 1750-1850** Ci troviamo nel pieno della **prima rivoluzione industriale** e dunque in un sistema di fabbrica, dove [da un lato ci sono] **gli operai** che [vendono la propria forza lavoro] indispensabile per l\'utilizzazione della macchine, [e dall\'altro] **i capitalisti** che [guadagnano su questo. ] I ritmi della giornata lavorativa sono determinati sulla base delle esigenze della produzione, quindi sull\'esigenza del capitalista di rientrare sul suo investimento, guadagnando di conseguenza. All\'inizio della rivoluzione industriale le condizioni della classe operaia erano misere sia economicamente che moralmente. Troviamo quindi una diffusione [di scuole di carità] affiancate alle parrocchie e alle fabbriche per non parlare del notevole sfruttamento dei bambini, di donne e operai con bassi salari ed orari assurdi fino a 12-13 ore. **Con le prime riforme invece:** -nel 1831 la giornata lavorativa dei bambini viene ridotta a 10 ore. -nel 1833 viene limitato il lavoro notturno -e nel 1837 viene limitata a 10 ore anche la giornata lavorativa delle donne. ***Andrea Bell*** **Andrea Bell**, un sacerdote anglicano, che in India si occupa di bambini orfani, **adotta** come sistema **le scuole di mutuo insegnamento.** Queste consistevano [nella figura di adolescenti che si facevano carico di istruire bambini] [più piccoli,] **prima che entrassero in fabbrica**. Belle è citato da Lancaster, che lavora in Europa e le scuole di mutuo insegnamento le apre nelle capitali. ***Lancaster*** **Lancaster** nel 1797 **fonda una scuola elementare a Londra** affidato ai **monitori**: ragazzi già istruiti che coordinano numerosi gruppi di allievi. Questi lavoravano in ambienti molto grandi ed avevano strumenti didattici condivisi come, cartelloni appesi sulle pareti con su scritte le lettere dell\'alfabeto, invece che libri così che si potesse risparmiare, e lavagne invece di quaderni. Lavorando in tal senso si doveva far in modo di [raggiungere ogni bambino del territorio,] anche se di famiglia povera e che dunque non aveva i mezzi nell\'investire sullo studio del piccolo. Si cercò così di istruire il maggior numero di bambini (circa 6 anni di età) nel minor tempo possibile e di risparmiare non comprando libri e quaderni, ma inserirli in gruppi seguiti da giovani. [Lancaster bandisce i castighi] quindi l\'uso di violenza fisica. In queste scuole non c\'è una vera e propria formazione religiosa e troviamo una critica alla chiesa anglicana perché Lancaster non insegna la religione al contrario di Belle. ***Owen*** Le prime esperienze di **infant school** le troviamo invece in Gran Bretagna da parte di **Owen**: Owen è un industriale che partecipa alle condizioni di miseria degli operai e dice che l\'essere umano è il frutto delle condizioni in cui si trova a vivere, proprio per questo [l\'educazione della prima infanzia è fondamentale per la formazione del carattere morale.] Bisogna dunque intervenire dall\'infanzia esaltando la natura umana e non corromperla. **La prima scuola infantile** era per i figli degli operai dai 2 ai 5 anni che venivano accuditi da persone preparate. Owen è un riformatore sociale ed educatore, chiede migliori condizioni di vita e nuova concezione sociale. Vuole una società che si formi sulla cooperazione, e sulla giustizia sociale. Owen fa parte del socialismo utopistico, perché pensava che fosse possibile modificare quel tipo di società senza modificare e rimuovere il sistema capitalista. **Il programma** educativo delle **infant school** comprendeva attività ludiche, canto danza e apprendimento dell\'alfabeto. Vengono anche qui proibite le punizioni e decide di non impiegare ragazzi nel lavoro industriale prima dei 10 anni. Il filantropo riflette sul carattere dell\'individuo, utile a creare relazioni di carità, tolleranza e giustizia tra industriali e operai nella nuova società. Chiede al governo inglese un sistema per istruire ed educare coloro che sono ignoranti e non istruiti. Segnala i limiti del mutuo insegnamento che è più attento alla trasmissione di conoscenze che all\'educazione. ***Cosa accade in Italia nel frattempo?*** Nasce la Scuola infantile in Italia con **Ferrante Aporti:** Sempre in relazione alla ricaduta di una istruzione in età precoce perché appunto i bambini sarebbero andati a lavorare. Fino a questo momento in Italia si parlava di sala di custodia, e con Ferrante aporti iniziarono a sorgere le prime scuole infantile, nel 1828 per famiglie agiate, 1830 bambini di famiglie povere e questo a Cremona. ***Ferrante Aporti*** **Aporti si ispira** al **Wilderspin** allievo di Owen. La vicinanza di Aporti ad Wilderspin è perché quest\'ultimo essendo credente basa l\'educazione su un\'educazione morale. [Si avvicina quindi] alla **dimensione religiosa** e dunque l\'educazione viene fondata sulla religione: inizio della scuola del mattino e scuola del pomeriggio con la preghiera cristiana sono la base **dell\'educazione morale.** **I contenuti della scuola infantile** prevedono esperienze di mutuo insegnamento, educazione fisica, canto, apprendimento dell\'alfabeto, lettura, scrittura e 4 operazioni, tutto questo perché i bambini avrebbero avuto serie difficoltà a continuare gli studi, quindi anticipa il programma. **Per la trasmissione** di questi contenuti attua **il metodo dimostrativo**, si mostrano infatti ai bambini oggetti e immagini collegandovi lezioni di nomenclatura e esercizi di aritmetica. **L\'asilo Aportiano** era simile **all\'anfiteatro**, con banchi multipli disposti su delle gradinate e con la scrivania dell\'insegnante rialzata, mentre il refettorio era costituito da un unico tavolo, a fori per le scodelle, e panche senza schienale, parliamo dunque della mensa. Non venivano usate punizioni corporali ma **castighi**: quindi ammonimenti, bimbo in piedi davanti a tutti i compagni, saltare la ricreazione. **Premi**: elogi, dono di libri o immagini e piccole distinzioni come la tutela dei più piccini esclusivamente per merito. **Critiche**: istruzione troppo ampia. Le scuole infantili vengono sostituite dai **giardini d\'infanzia** (kindergarten) di **Frobel** nella seconda metà dell 800, con i banchi a due posti ma ancora dimensioni molto rigide. C\'è un miglioramento rispetto a quello aportiano perché questi hanno una dimensione più dinamica **RISORGIMENTO**: **Il Risorgimento** è [un movimento di grande rilievo] nell\'Europa di **fine 700 e lungo l 800.** **In campo educativo** riprende [l\'intervento delle congregazioni religiose.] **Nell\'educazione delle classi popolari**, [ci sono iniziative umanitari]e rivolte all\'educazione popolare e all\'educazione professionale. Nell\'ambito **dell\'educazione professionale** nascono [gli istituti di arti e mestieri]. in Toscana il **Marchese Ridolfi** fonda **una scuola teorico pratica** **di Agraria.** **In Piemonte troviamo Don Bosco** fondatore Salesiani. ***Don Bosco:*** **Fonda l\'oratorio** di San Francesco di sales vicino torino, [avvia e istituisce laboratori] per la formazione di calzolai, sarti,falegnami, tipografi in cui i giovani potessero fare un tirocinio. Dunque [dall\'istruzione dei più piccoli] **arriviamo a un\'istruzione per i giovani** con i laboratori che erano vere e proprie scuole professionali. **L\'obiettivo** era **dare una formazione professionale** (carattere professionale) e [formare] nuovi cristiani [con un\'educazione religiosa] che mette al centro del giovane Dio, la salvezza dell\'anima, ed il fine di un allievo istruito, onesti cittadini e buoni cristiani. **La base della morale** è la [fiducia verso i ragazzi], ed [educarli al rispetto di sé] **Il sistema preventivo** [si fonda su 3 cardini essenziali:] l'amorevolezza, la ragione e la religione. **"Amare ciò che piace ai giovani"** senza rinunciare ad una funzione di guida, con regole condivise senza imporle **"Studia di farti amare prima di farti temere"** quindi [relazione di carattere affettivo,] **farsi amare** [studiando ciò che interessa ai ragazzi]. Il tutto in un clima di serenità, familiarità e stimolante. ***Leggi organiche dell\'istruzione nel regno di Sardegna:*** Nel regno di sardegna vengono emanate le prime leggi organiche dell\'istruzione **-Legge Boncompagni:** il **sistema scolastico articolato in 3 ordini:** \- scuola elementare inferiore \- scuola secondaria classica \- università Non viene definito inoltre l\'obbligo della scuola. Questa istituisce [anche scuole speciali] che continuano l\'istruzione elementare, hanno un indirizzo pratico e [scuole tecniche] come le scuole di arti e mestieri. **-Legge Casati:** è la prima legge organica 1859. Si occupa [dell\'istruzione tecnica] indirizzata a giovani che vogliono dedicarsi a carriere di servizio pubblico, industrie, commerci e agraria con cultura generale e speciale. Articolata da **scuola di primo** **grado** ossia scuole tecniche a carico dei comuni, e di **secondo grado** istituti tecnici a carico delle province, in città industrializzate + divisione in sezioni per apprendistato di diversi mestieri. **La seconda legge organica è la riforma Gentile.** Con **la legge coppino 1877** vi è obbligo nelle scuole elementari per combattere l\'analfabetismo. La scuola è gratuita e non vi è la religione tra le materie. **Pedagogia tra scienza e filosofia; Positivismo e Idealismo:** **IL POSITIVISMO** (metà 800-inizio 900) Consiste nel **fondare la pedagogia come scienza** **indipendente dalla filosofia.** **Il sapere pedagogico** [si rinnova] assumendo il modello scientifico e sperimentale, definendone il metodo, i contenuti e le finalità, utilizzando i principi guida [dell\'evoluzionismo] ovvero adattamento all\'ambiente e selezione naturale. **i temi dei positivisti sono:** Il rapporto tra pedagogia e scienza, scienze positive e le società si occupano di riformare il tutto attraverso un [educazione popolare e il riordinamento della scuola, utilizzando un\'educazione Laica.] metodo sperimentale viene meno una pedagogia che assume come modello la filosofia, ma assume il modo di operare delle scienze (quindi l'ambito spirituale non viene indagato perché non si può analizzare e quantificare) si fa quindi avanti un nuovo modello filosofico di pedagogia con l'attualismo agli inizi del '900 **Pedagogia positivista:** fa [coincidere educazione e istruzione.] **Metodo intuitivo:** si basa **sui fatti** [e non sul ragionamento], mettere l\'alunno a contatto con le cose e l\'ambiente. Importante è la ginnastica: [corpo sano = mente sana], interdipendenza tra società e scuola causa industrializzazione e sviluppo delle scienze. **il fine dell\'educazione** è di [preparare alla vita] mentre **il fine pratico** è di [comprendere la cultura del tempo e la società del tempo.] **Il fine dell\'istruzione** è di [formare la capacità di giudizio autonomo] e razionale. È necessario perciò rinnovare la scuola. **Educazione donna**: la donna è importante come madre e come prima educatrice delle nuove generazioni, e quindi solo se fosse lei a cambiare mentalità, idee, usanze e abitudini avverrebbe una vera riforma delle generazioni future. ***Gentile*** : con [lui la pedagogia si identifica con la filosofia]. aderisce al fascismo ed è ministro della pubblica istruzione del governo Mussolini, ma anche intellettuale ed insegnante 1913 nasce "***Sommario di pedagogia come scienza filosofica***" **un testo cardine**, dove i temi fondamentali sono la [definizione della sua proposta filosofica di attualismo] e la [pedagogia che si identifica con la filosofia] = filosofia: attualismo; ***cos\'è l\'attualismo?*** **Per gentile l\'unica realtà esistente è il pensiero pensante** [nel momento in cui si attua. ] **L'atto del pensiero** [fonda la realtà.] [L\'unica realtà] è lo [spirito nel suo farsi e dunque divenire]. L\'attività pensante che non è condizionata da nulla e la sua libertà è infinita. La realtà è spirito, per questo parliamo di una *\"concezione spiritualistica del reale\".* Per gentile la pedagogia come scienza è un non senso. Attraverso l'adesione al fascismo vuole contribuire culturalmente ad esso Viene rivaluta inoltre [la dimensione dell\'atto creativo], ad esempio il disegno, il canto e la musica. L\'attenzione va quindi a queste discipline. Non c\'è più la dicotomia tra soggetto e oggetto e dunque un dualismo, ma si parla un\'unità perché è dal soggetto che vi è il divenure dell\'oggetto. Quindi esiste, soltanto un IO pensiero universale e una realtà pensante come atto creativo assolutamente libero, non esiste soggetto e oggetto distinti ma soltanto un unico pensiero pensante. ***L\'educazione cos\'è?*** L\'educazione è **unità spirituale** che [lega maestro e allievo.] **Nell\'atto dell\'educare**, [viene esclusa la didattica], l\'unico metodo **è il maestro con la sua cultura,** il quale si presuppone abbia una grande preparazione e [quindi non ha bisogno di un metodo.] sintesi. Arriviamo così alla **riforma del 1923** in cui viene [eliminato il tirocinio dalla magistrale]. **La critica** è che i bisogni del bambino vengono messi in secondo piano. **Riforma** **Gentile 1923**: attua una struttura gerarchizzata, autoritaria e selettiva. \- riorganizza il sistema scolastico sulla base dei principi dell\'attualismo. \- privilegia l\'atto filosofico, umanistico. \- è selettiva quindi mira a formare la classe dirigente del paese e contenere la popolazione scolastica. \- educazione religiosa è considerata il fondamento della scuola elementare. l\'istruzione elementare si distingue in tre gradi con l\'obbligo dell\'ultimo anno: -primo stadio, dura tre anni ed è la scuola materna. \- lo stadio inferiore sempre di durata tre anni -e l\'ultimo stadio, quello superiore due anni, che sarebbero le elementari. -Dopo troviamo, la scuola complementare, il ginnasio 5 anni, e il liceo classico tre anni. Istituto tecnico inferiore, 4 anni e superiore tre anni , liceo scientifico 4 anni con obbligo fino al quattordicesimo anno. ***Lombardo Radice:*** Idealista e fan delle sorelle Agazzi. [Elabora i programmi per la scuola elementare della riforma Gentile]. **Nel 1913 scrive** \"Lezioni di didattica\" e \"ricordi di esperienza magistrale\", rimanendo in una **proposta pedagogica** che ha come modello **la filosofia e non la scienza.** **E\' un uomo di scuola,** **accanto ai maestri** e sa quanto è importante l\'attività quotidiana, [elaborando così i programmi della scuola elementare.] Dà **importanza alla didattica** e nel 1922 diventa [direttore generale delle istruzioni elementari] nominato da gentile. Egli **critica la didattica vista da Gentile** dicendo che **l\'atto educativo** [può essere oggetto di studio] e [di riflessione] e dopo che ha avuto luogo [può essere sottoposto ad un esame critico]. Questa critica consente il recupero e far scuola, aggiustando e migliorando ciò che si fa. **Il recupero della didattica** arriva attraverso l\'esame critico dopo che la lezione si è svolta. [In questo modo Radice va a recuperare il fare scuola]. ***Come si recupera questo rapporto?*** [Attraverso la discussione] di ciò che si è svolto. **Ottimo oggetto** sono **i tirocini,** [un\'altro aspetto critico nei confronti di gentile] dopo che lo ha tolto. La didattica così intesa [prevede la collaborazione tra maestro e allievo], la conoscenza del bambino e del mondo dal quale proviene, quindi una maggior consapevolezza del mondo del bambino. **Rileviamo quindi la concezione dell\'infanzia.** ***l\'infanzia*** è l\'età creativa,attiva, spontanea e affettiva, e che ha una spiegazione del mondo di carattere magico. il bambino è **POETA**, in lui è forte la fantasia che si manifesta nell\'espressione artistica. Questa è la critica nei confronti del tema retorico. **Critica montessori** riguardo i materiali scientifici e di sviluppo, considerati un materiale standard. **Educazione donna**: Radice parte dalla **pari dignità della donna e dell\'uomo**; perciò la donna come genitore, tale e quale al padre, andrebbe educata come l\'uomo per un\'educazione ottimale della prole. ***Sorelle Agazzi*:** **Rosa e Carolina.** ***Le sorelle agazzi e l\'asilo di Mompiano.*** **Rosa Agazzi** [condanna la situazione decadente] in **cui versano gli asili d\'infanzia in Italia.** ***l\'esperienza educativa didattica è caratterizzata da:*** -[attenzione ai bisogni e alle situazioni concrete dei bambini]. -[importanza al museo didattico] che comprende umili cose, raccolte con l\'aiuto dei ragazzi. **Rosa e Carolina** **sono due educatrici** dell\'asilo infantile a Mompiano di Brescia, con la guida di **Pietro pasquali** che [era il direttore delle scuole elementari di brescia.] **il metodo pasquale-agazzi** è più adatto di quello montessori, in quanto non si ritiene più adeguato come un tempo, [ed insieme rinnovano la proposta pedagogica di Frobel.] **Principali aspetti del metodo Pasquali- Agazzi:** \- centralità del bambino come essere attivo \- continuità tra [asilo infantile e ambiente familiare,] quindi tono caldo accogliente, familiare, affettivo. \- l\'educatrice assume un ruolo materno. \- troviamo il lavoro attivo del bambino, quindi giardinaggio, cura dell\'ambiente, scuola e natura. \- [materiale didattico occasionale], non scientifico e non strutturato, quindi cianfrusaglie come per esempio bottoni, con il quale si allestisce il museo didattico. \- collaborazione tra i bambini \- utilizzo dei **contrassegni** ovvero segni che identificano oggetti personali dei bambini \- insegnare a scrivere e a leggere -l\'apprendimento prende avvio dall\'attività quotidiana \- fantasia e sentimento ***similitudini tra montessori e agazzi*** \- centralità del bambino come bambino attivo \- scuola come ambiente familiare \- attività pratiche ***differenze con montessori*** -montessori promuove un materiale scientifico mentre le agazzi cianfrusaglie quindi materiali occasionali. -l\'insegnante per montessori è osservatrice e scienziata, mentre per le agazzi è madre -Montessori promuove una spontaneità che valorizza la dimensione razionale, mentre le agazzi una spontaneità che valorizza la dimensione emotiva e affettiva. -montessori la chiama casa dei bambini, mentre le agazzi scuola materna **Il metodo agazzi** è considerato come **espressione del movimento delle scuole nuove** ***Scuole nuove*** E\' un **movimento di riforma pedagogica** di [fine 800 inizio 900. ] [La scuola tradizionale] era [ormai definita passiva], centrata sul programma e lontana dalla vita reale. **Nasce la proposta** di una **nuova scuola.** **La New school** che nasce in Inghilterra nel 1889 (fine 800), va a diffondersi velocemente in molti altri paesi, chiamata anche **scuola attiva, funzionale, progressiva.** Si ispira alle tesi pedagogiche di [Rousseau] (puerocentrismo, valorizzazione della spontaneità dell educando, contatto con la natura) e alle realizzazioni dei filantropinisti tedeschi [Basedow e Salzmann.] **Perché nuove?** Da un lato vi furono nuove **scoperte della psicologia** e dall\'altro **i cambiamenti sociali.** Le scuole nuove sono [centrate sul bambino] e [ispirate a principi formativi], differenti alle scuole tradizionali, ritenute autoritarie, competitive e formalistiche, costruttori di un sapere proprio. **Nelle scuole tradizionali** era [l\'insegnante che trasmetteva un sapere al bambino passivo], mentre **nelle scuole nuove** [il bambino diventa attivo], quindi vi è un richiamo all\'attività del piccolo. Nelle scuole nuove **troviamo l\'apprendimento attraverso l\'azione**, **l\'esplorazione del mondo**, quindi un contatto con la natura alla cui scoperta il bambino è spontaneamente interessato. **L\'apprendimento:** avviene [attraverso attività di manipolazione]. Troviamo inoltre **un\'ideologia con un istruzione popolare**, quindi di contadini e operai non solo della borghesia. Molti sono **gli educatori** [che fanno riferimento al metodo delle scuole nuove], per questo nascono molti uffici ed associazioni per la diffusione dell\'esperienza di queste scuole. Nel 1889 **l\'ufficio di ferriere,** mentre nel 1912 nasce **l\'istituto di Rousseau a Ginevra** diretto da Pierre Bovet, che pubblica l\'edizione Svizzera del *metodo della pedagogia scientifica* e apre nel 1913 una casa dei bambini. **Il movimento delle scuole nuove** è accompagnato da una riflessione che mira a mettere in luce i fondamenti filosofici e scientifici, dunque parliamo di **educazione attiva.** **L\'educazione attiva è** un [termine coniato] nel 1917 [da pierre bove] **per indicare** [le esperienze di rinnovamento pedagogico educativo] tra 800 e 900. Nel 1921 **i principi dell\'educazione attiva** furono **espressi nei 30 punti di Calais.** **temi fondamentali della pedagogia dell\'attivismo:** \- [puerocentrismo], [ruolo attivo del bambino] nel processo educativo \- [valorizzazione del fare] dell\'apprendimento infantile, attività manuali, gioco e lavoro che attraggono il bambino. \- importanza della [motivazione], apprendimento collegato [all\'interesse], quindi muovere dai suoi bisogni fisici e pratici. \- [centralità dello studio dell\'ambiente] che circonda il bambino, a partire [dall\'ambiente naturale.] \- importanza della [socializzazione] come bisogno primario \- [antiautoritarismo], quindi non deve prevalere l\'adulto sul bambino. \- [anti intellettualismo], quindi libertà rispetto ai tempi dei bambini, prediligere un organizzazione personale del bambino. ***Dewey:*** È [teorico dell'attivismo pedagogico] della scuola progressiva e [principale filosofo dell'educazione, in ] [relazione alla scuola progressiva], ovvero movimento delle scuole nuove. **Nel periodo economico:** vi è stata una massima espansione coloniale **da parte dell\'America**, definita come società multietnica, di sviluppo tecnologico e scientifico -\> qui la società di massa richiede partecipazione alla vita sociale e politica ***Testi***: 1897 "Il mio credo pedagogico" 1899 "Scuola e società" 1916 "Democrazia e educazione" ***Scuola:*** **Nel 1896 Dewey apre una scuola elementare** presso l\'università di Chicago [per fare ricerca, ] [sperimentazione, tirocinio ] L\'idea che ["la scuola è istituzione sociale per eccellenza",] ovvero che essa deve diventare luogo di esperienza sociale, [non può essere estranea alle trasformazioni della società], ma la scuola deve essere **strumento di progresso sociale e garantire la vita democratica del paese.** **La scuola** come **istituzione sociale** si [presenta come una comunità in miniatura], dove vi sia un [modello di vita sociale semplificato,] affinché il bambino possa comprendere dinamiche e modi del vivere sociale, quindi assumere azioni e comportamenti funzionali alla vita della società Per realizzare questa scuola come comunità ed organizzare esperienze educative **Dewey** ritiene fondamentale che [nella scuola venga introdotto] **il lavoro manuale,** in quanto prepara i giovani ai doveri pratici della vita. **Dewey introduce la didattica di laboratori:** falegnameria, tessitura, meccanica -\> il lavoro che collega attività produttive a quelle intellettuali (progettualità). "La scuola come istituzione sociale": è una comunità di vita che deve preparare alla vita democratica attraverso attività che riflettono la vita della società (lavoro di gruppo, confronto, cooperazione, discussione) ** Qual è il fine dell'educazione secondo Dewey?:** **L'educazione** deve realizzarsi come ["un processo ] [di vita e non una preparazione alla vita futura",] quindi [aiutare il bambino a possedere le sue ] [capacità e a saperle utilizzare.] ***Come***? [valorizzando] a scuola [gli interessi reali] e il bisogno di attività dei bambini e degli adolescenti. **Coltivando le sue capacità**, in modo tale che sia poi in grado di modulare il suo comportamento, comprendere l'evoluzione della società ed adattarsi a contesti diversi rispetto a quelli in cui si è formato = padronanza di se stesso. **Interessi del bambino che Dewey individua:** conversazione o comunicazione indagine o scoperta delle cose fabbricazione o costruzione delle cose espressione artistica **Il centro del lavoro didattico** è costituito [da un lavoro che mette in relazione l'attività teorica e ] [pratica]. ***1916 "Democrazia ed educazione"*** **All'educazione** [spetta il compito] **di sviluppo democratico della società**, **formare il cittadino** dotato di una mentalità moderna, ossia scientifica e aperta all'indagine, in grado di cooperare e collaborare con gli altri, nella realizzazione di fini comuni = modello di riferimento: è il [metodo che forma la mente e forma dal punto di vista morale], perché le conoscenze vanno prima discusse, argomentate, quindi dialogo, controllo ecc. **La scuola** deve quindi **promuovere** [la capacità degli individui di partecipare alla vita sociale.] **Logica come indagine** (pensiero come strumento di indagine) **Il pensiero** è un [processo] che [ha il fine di ripristinare un equilibrio] che è però sempre [soggetto a nuove crisi] e alla ricerca di una nuova stabilità. **Il punto di partenza del processo di pensiero** è una [condizione di confusione] che richiede all'individuo di [mettere in atto una strategia che consenta] di **creare una situazione di maggiore** **stabilità,** uscendo da quella situazione di confusione. **Logica e pensiero** sono lo **strumento per raggiungere la stabilità**, proprio perché la realtà è soggetta a confusione, rischio e instabilità. **il metodo dell'indagine articolato in 5 punti:** 1\) soggetto di fronte ad una situazione problematica 2\) osservazione e raccolta degli elementi che possono aiutare a chiarire il problema 3\) formulazione razionale di una ipotesi di soluzione 4\) prova sperimentale dell'ipotesi: richiede di progettare un azione 5\) applicazione pratica della soluzione proposta: che accolgo se gli effetti che determina consentono la risoluzione del problema, altrimenti devo ripartire dall'individuazione di una nuova ipotesi ***Strumentalismo*** [Si basa] **su una concezione dell\'esperienza** [come rapporto tra uomo e ambiente], dove **l\'uomo** non è uno spettatore passivo, ma [interagisce con ciò che lo circonda]. Il pensiero dell\'individuo nasce dall\'esperienza, quest\'ultima intesa come esperienza sociale e attiva. **L\'educazione** deve aprire la via a [nuove esperienze]. **L\'esperienza educativa** [deve partire dalla quotidianità nella quale il soggetto vive]. Successivamente [ciò che è stato sperimentato] deve [assumere una forma più piena e organizzata]. **L\'esperienza è educativa** [nel momento in cui produce l\'espansione e l\'arricchimento dell\'individuo], conducendolo [verso il perfezionamento di sé e dell\'ambiente]. **Un ambiente** in cui vengono [accettate opinioni di diversi gruppi], favorisce lo **sviluppo progressivo delle caratteristiche dell\'individuo**. Dalle esperienze **nascono dei princìpi**: principio della continuità (ogni esperienza riceve dalla precedente qualcosa che permette di modificare la qualità della successiva); principio dell\'interazione (tra individuo e ambiente). **Educazione:** è [continua ricostruzione dell'esperienza] (della conoscenza) ha una [forte dimensione sociale ] Dewey ritiene che il processo conoscitivo debba avvenire in situazioni dirette e familiari, con la manipolazione di materiali grezzi, che permettono di progettare qualcosa, di confrontare i risultati con il progetto, creando opportunità per nuovi approfondimenti ed indagini. Materiale di Dewey: materiali educativi plasmabili che mettono in movimento la mente