Slide PEI - Corso TFA Sostegno 2023-2024 (PDF)

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University of Verona

Luciano Pasqualotto

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PEI education special needs teaching methods

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These slides are for a teacher training course on the Piano Educativo Individualizzato (PEI) at the University of Verona. They discuss the project, design, exam preparation, and evolution of the PEI.

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Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Articolazione...

Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Articolazione dell’insegnamento Progettazione del PDF e del PEI - 1. Il modello nazionale di PEI 2. L’osservazione sistematica su base ICF ed il Progetto di vita e modelli di qualità Profilo biopsicosociale di Funzionamento della vita: dalla programmazione 3. La redazione del PEI con il supporto degli strumenti ICF-Scuola alla valutazione 4. Il progetto di vita secondo la prospettiva della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità Luciano Pasqualotto 5. La vita di qualità: elementi soggettivi ed oggettivi [email protected] Preparazione dell’esame L’evoluzione del Test con 15 domande e 4 risposte PEI  Studio delle slide, dei materiali commentati in aula e degli appunti  Il PEI in base alla L. 104/1992 e al DPR del Approfondimenti consigliati: 24/02/1994  Lascioli e Pasqualotto, Il Piano  Il PEI in base al D. Lgs. 66/2017 Educativo Individualizzato, ed. riveduta 2021, Carocci  Il PEI in base al D.I. 182/2020  Lettura delle Linee Guida ministeriali  Il PEI in base al D.I. 153/2023 sui PEI nazionali (versione 2023)  Lettura delle Linee Guida ministeriali sulla Certificazione in età evolutiva e il Profilo di Funzionamento Luciano Pasqualotto 1 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Il PEI secondo la tradizione DPR 24/02/1994: la Diagnosi Funzionale  Legge n. 104/1992 - art. 12 c. 5: La diagnosi funzionale All'individuazione dell'alunno come DPR 24 febbraio 1994 descrive le aree del persona handicappata ed (comma 3) funzionamento del all'acquisizione della documentazione Per diagnosi funzionale si soggetto con disabilità risultante dalla diagnosi funzionale, fa intende la descrizione secondo una seguito un profilo dinamico-funzionale ai analitica della prospettiva clinica, fini della formulazione di un piano compromissione funzionale cioè a prescindere da educativo individualizzato … dello stato psicofisico variabili di contesto, in dell'alunno in situazione di quanto si guarda alla handicap, disabilità come Diagnosi Profilo dinamico- conseguenza di un funzionale funzionale PEI problema di salute. La diagnosi funzionale, essendo finalizzata al La diagnosi recupero del soggetto portatore di handicap, deve tenere particolarmente conto delle funzionale DPR 24/02/1994: il Profilo potenzialità registrabili in ordine ai seguenti aspetti: a) cognitivo, esaminato nelle componenti: livello di Dinamico Funzionale sviluppo raggiunto e capacità di integrazione delle  «Il profilo dinamico funzionale è atto successivo competenze; alla diagnosi funzionale e indica in via b) affettivo-relazionale, esaminato nelle componenti: livello prioritaria, dopo un primo periodo di di autostima e rapporto con gli altri; inserimento scolastico, il prevedibile livello di c) linguistico, esaminato nelle componenti: comprensione, sviluppo che l'alunno in situazione di handicap produzione e linguaggi alternativi; d) sensoriale, esaminato nella componente: tipo e grado dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) di deficit con particolare riferimento alla vista, all'udito e e nei tempi medi (due anni)» (art. 4) al tatto; Il profilo dinamico-funzionale è finalizzato a "profilare" le e) motorio-prassico, esaminato nelle componenti: caratteristiche individuali del soggetto con disabilità, motricità globale e motricità fine; descrivendone le capacità e/o difficoltà e prospettandone f) neuropsicologico, esaminato nelle componenti: gli sviluppi, intesi come espressione delle potenzialità memoria, attenzione e organizzazione spazio temporale; individuali. Anche in questo caso manca una visione g) autonomia personale e sociale. ecologica dello sviluppo umano. Luciano Pasqualotto 2 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 3. Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente:  a) la descrizione funzionale dell'alunno in Chi deve redigere il PEI relazione alle difficoltà che l'alunno dimostra di incontrare in settori di attività; Il profilo L. 104/1992 art. 12 c. 5 DPR 24/02/ 1994 art. 5 c. 2  b) l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno dinamico- … formulazione di un piano Il P.E.I. è redatto, ai sensi del a breve e medio termine, desunto dall'esame dei seguenti parametri: funzionale educativo individualizzato, comma 5 del predetto art. 12  b.1) cognitivo; alla cui definizione (L. 104/92), congiuntamente  b.2) affettivo-relazionale; sulla base dei dati provvedono congiuntamente, dagli operatori sanitari riportati nella diagnosi  b.3) comunicazionale, esaminato nelle con la collaborazione dei individuati dalla USL e/o USSL funzionale descrive in potenzialità esprimibili in relazione alle modalità modo analitico i genitori della persona e dal personale insegnante di interazione, ai contenuti prevalenti, ai mezzi possibili livelli di risposta dell'alunno in handicappata, gli operatori curriculare e di sostegno della privilegiati; [non c’è nella DF]  b.4) linguistico; situazione di delle unità sanitarie locali e, scuola e, ove presente, con handicap riferiti alle  b.5) sensoriale; relazioni in atto e a per ciascun grado di scuola, la partecipazione  b.6) motorio-prassico; quelle programmabili personale insegnante dell'insegnante operatore  b.7) neuropsicologico; specializzato della scuola, con psico-pedagogico, in  b.8) autonomia, esaminata con riferimento alle la partecipazione collaborazione con i potenzialità esprimibili in relazione all'autonomia dell'insegnante operatore genitori… della persona e all'autonomia sociale;  b.9) apprendimento [non c’è nella DF] psico-pedagogico … DPR 24/02/1994: Il P.E.I. DPR 24/02/1994: Il P.E.I.  Art. 5. Nella definizione del P.E.I., i soggetti  Detti interventi propositivi vengono, di cui al precedente comma 2, successivamente, integrati tra di loro, in propongono, ciascuno in base alla modo da giungere alla redazione propria esperienza pedagogica, medico- conclusiva di un piano educativo che sia scientifica e di contatto e sulla base dei correlato alle disabilità dell'alunno stesso, dati derivanti dalla diagnosi funzionale e alle sue conseguenti difficoltà e alle dal profilo dinamico funzionale, …, gli potenzialità dell'alunno comunque interventi finalizzati alla piena disponibili realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap. Luciano Pasqualotto 3 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Le ragioni di una «pianificazione» progettazione programmazione PEI Di fronte ai molteplici bisogni di un alunno con disabilità, identificati attraverso una valutazione multidimensionale e multidisciplinare, è richiesto di «fare un piano», cioè elaborare una programmazione educativa e didattica, anche attraverso progetti particolari che coinvolgono le risorse della classe, della scuola, della famiglia e del territorio DLgs n. 66/2017 - Art. 2 c. 2 all’inizio del Decreto Inclusione «L'inclusione scolastica è attuata attraverso la definizione e la condivisione del piano educativo individualizzato (PEI) quale parte integrante del progetto individuale di cui all'articolo 14 della legge 8 novembre 2000, PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE n. 328…» SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON Il PEI è lo strumento principale dell’inclusione DISABILITA’ richiamo alla collegialità Luciano Pasqualotto 4 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Cambia l’iter di certificazione delle Viene adottato disabilità in età l’approccio evolutiva biopsicosociale Si annuncia che saranno dell’ICF nella pubblicante le redazione delle nuove Linee guida certificazioni di per la redazione disabilità per la della certificazione redazione del PEI di disabilità in età evolutiva (art. 5, Si assume l’ottica comma 6) Commento degli art. 5,6 dell’inclusione e della Convenzione Viene modificata e 7 del Dlgs n. 66/2017 dell’ONU nel modo di concepire la struttura del PEI (art. 7), che dovrà l’azione della scuola essere redatto in nei confronti degli base a un modello alunni/e con unico nazionale disabilità fornito dal sintesi Ministero https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=3276 Decreto Interministeriale 29/12/2020 n. 182 Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo n. 66/2017. Con Decreto del 14 settembre 2022 il Ministero della Salute emana le Linee Guida previste dall’art. 5 del D. Lgs. 66/2017 Luciano Pasqualotto 5 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/decreto-interministeriale.html Il 1 agosto 2023 è emanato il D.I. n. 153, correttivo del D.I n. 182/2000 Gli elementi di novità del PEI ASSI/DIMENSIONI DEL PEI nazionale secondo il DLgs. 66/2017 Parallelismi tra "vecchio" PEI e nuovo PEI 1. Il PEI va formulato sulla base del Profilo di funzionamento ICF (art. 5, lettera b), in via transitoria in riferimento alla DF e al PDF L. 104/1992 2. La redazione del PEI spetta al GLO (art. 8, c. 10) Art. 12, comma 3 3. Il PEI va raccordato con il Progetto Individuale (art. 7, c. 2 lettera f) L'integrazione scolastica 4. Gli obiettivi educativi vanno individuati facendo riferimento ha come obiettivo lo alle dimensioni (art. 7, c. 2 lettera c) sviluppo delle potenzialità 5. Vanno indicate barriere e facilitatori in base all’approccio della persona biopsicosociale (art. 7, c. 2 lettera b) handicappata 6. Vanno descritti gli interventi per promuovere un ambiente di nell'apprendimento, apprendimento (art. 7, c. 2 lettera c) nella comunicazione, 7. Va integrata nel PEI la programmazione didattica (art. 7, c. 2 nelle relazioni e nella lettera c) socializzazione. 8. Va garantito il coinvolgimento degli studenti/esse con disabilità (art. 9, comma 11) Luciano Pasqualotto 6 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Il PEI ministeriale accorpa ASSI/DIMENSIONI DEL PEI le dimensioni del DLgs Parallelismi tra "vecchio" PEI e nuovo PEI 66/2017 in TRE sottogruppi; una dimensione (quella Dimensione Parametri/assi del PEI della Le "Dimensioni" del nuovo delle autonomie) viene Socializzazione/ tradizione (DPR 24/02/1994), riscritta al singolare Interazione/Relazione PEI, in base al DLgs (autonomia?)e sulla base del PDF 66/2017 Dimensione agganciata  cognitivo all’orientamento (inteso Comunicazione/  relazione come?); AGGIUNGE una Linguaggio  affettivo-relazionale  socializzazione NUOVA dimensione, non  linguistico/comunicazionale contemplata DLgs. Dimensione  comunicazione 66/2017 Autonomia/  sensoriale Orientamento  interazione  motorio-prassico LINEE GUIDA (P. 19)  orientamento La dimensione dell’apprendimento Dimensione Cognitiva,  neuropsicologico Neuropsicologica e è intesa in senso trasversale, in  autonomie dell'Apprendimento  autonomia quanto interessa e coinvolge tutte le altre dimensioni, non solo quella  apprendimento cognitiva (ma certamente anche quella). Nel DM n. 182/2020 si collega «la tradizione» con il nuovo PEI su base biopsicosociale Indice del PEI  affettivo-relazionale  linguistico/comunicazionale  sensoriale  motorio-prassico  neuropsicologico  cognitivo  apprendimento 8.3  autonomia LINEE GUIDA (P. 19) Nelle succitate “Dimensioni” sono ricompresi tutti i diversi aspetti registrabili in ordine alle potenzialità del soggetto, riguadagnando e aggregando, in un’ottica di sintesi, i precedenti “parametri” o “assi” già utilizzati per la redazione del PEI. Luciano Pasqualotto 7 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Questione di forma o di sostanza? L’iter legislativo avviato con il D.Lgs. 66/2017 non ha solo modificato la È cambiato il struttura del PEI, ma ha cambiato sia il modo di guardare alla modo di disabilità ed ai BES in generale intendere la sia il modo di concepire l’azione disabilità educativa e didattica della scuola a favore di tutti i bambini/e ed alunni/e Sono cambiati i riferimenti giuridici Sono cambiate le definizioni giuridiche Legge 104/1992 Convenzione ONU E’ persona handicappata Per persone con disabilità si colui che presenta una intendono coloro che minorazione fisica, psichica o presentano durature sensoriale, stabilizzata o menomazioni fisiche, mentali, progressiva, intellettuali o sensoriali che in che è causa di difficoltà di interazione con barriere di apprendimento, di relazione diversa natura possono o di integrazione lavorativa ostacolare la loro piena ed Con la Legge 3 marzo 2009 n. 18 il Parlamento italiano ha e tale da determinare un effettiva partecipazione nella autorizzato la ratifica della Convenzione delle processo di svantaggio società su base di Nazioni Unite sui diritti delle sociale o di emarginazione uguaglianza con gli altri. persone con disabilità (…) Luciano Pasqualotto 8 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Sono cambiati gli effetti giuridici Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio Legge 104/1992 Convenzione 2024 ONU in vigore dal 30 giugno 2024  La disabilità è una limitazione  La disabilità è un problema personale causata dalla dell’interazione individuo- presenza di un danno biologico, ambiente, che nasce in Definizione della condizione di disabilità, la cui entità/gravità determina la presenza di «barriere» che della valutazione di base, di condizione di ostacolano la partecipazione handicap=svantaggio sociale. sociale accomodamento ragionevole, della  Compito delle Istituzioni è  Compito delle Istituzioni è di valutazione multidimensionale per ridurre l’handicap del soggetto rimuovere le condizioni che (ossia il suo rischio di generano disabilità, l’elaborazione e attuazione del emarginazione e/o di promuovendo contesti inclusivi progetto di vita individuale discriminazione) e accessibili personalizzato e partecipato Logica dei diritti e della Logica assistenziale cittadinanza Il riferimento scientifico della L. 104/92 è l’ICIDH Sono cambiati i riferimenti scientifici (OMS, 1980) delle norme Legge 104/1992 (ICIDH, OMS, 1980) Convenzione ONU (ICF, OMS, 2001) E’ persona handicappata che è causa di e tale da colui che presenta difficoltà di determinare un una minorazione apprendimento, di processo di fisica, psichica o relazione o di svantaggio sociale sensoriale, integrazione o di emarginazione stabilizzata o lavorativa (…) progressiva, Luciano Pasqualotto 9 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Il riferimento scientifico del D. Lgs. 66/2017 Il riferimento scientifico del D. Lgs. è il paradigma biopsicosociale dell’ICF 66/2017 è il paradigma Per disabilità s’intende «la conseguenza o il risultato di biopsicosociale dell’ICF una complessa relazione tra la condizione di salute (malattie, disturbi, ecc.) di un individuo, i fattori personali e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive il soggetto (OMS, ICF, 2001)». Condizioni di salute Fattori Fattori ambientali personali Il paradigma biopsicosociale sullo stesso attenzione attenzione attenzione piano clinica esistenziale al contesto funzionale L’AVVICINAMENTO DELLA bio-psico-sociale SCUOLA AL PARADIGMA BIOPSICOSOCIALE DELL’ICF Luciano Pasqualotto 10 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona L’intesa stato-regioni del 2008 per LINEE GUIDA (2009) PER L’INTEGRAZIONE l’accoglienza scolastica e la presa in SCOLASTICADEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ carico degli alunni con disabilita’  L’ICF sta penetrando nelle pratiche di diagnosi  Art. 2: “la Diagnosi Funzionale è redatta secondo condotte dalle AA.SS.LL., i criteri del modello bio-psico-sociale alla base  E’ dunque opportuno che il personale scolastico dell'ICF dell'Organizzazione Mondiale della coinvolto nel processo di integrazione sia a Sanità”. conoscenza del modello  “la Diagnosi Funzionale include anche il Profilo  e che si diffonda sempre più un approccio Dinamico Funzionale e corrisponde, in coerenza coi i principi dell'ICF, al Profilo di funzionamento culturale all’integrazione che tenga conto del della persona”. nuovo orientamento volto a considerare la disabilità interconnessa ai fattori contestuali. Direttiva BES 2012 Direttiva BES  Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato,  A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche dove la discriminante tradizionale - alunni con sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) NO disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia dell’OMS, che considera la persona nella sua pienamente la complessa realtà delle nostre classi. totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale.  Fondandosi sul profilo di funzionamento e  Anzi, è opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale sull’analisi del contesto, il modello ICF consente l’identificazione degli alunni con disabilità non di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) avviene sulla base della eventuale dell’alunno prescindendo da preclusive certificazione, (…) tipizzazioni. Luciano Pasqualotto 11 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Chi è la persona con disabilità? Legge quadro n. 104 del 1992 - Art. 3 – Soggetti aventi diritto a) E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o Introduzione all’ICF b) sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa c) e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (…) ICF ICF-CY International Classification of Functioning International Classification of Functioning. Disability and Health. Disability and Health for children and youth (OMS, 2001) (OMS, 2007) Luciano Pasqualotto 12 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona La classificazione Internazionale La Famiglia OMS delle del Funzionamento, della Classificazioni Internazionali Disabilità e della Salute (ICF) ICD-11 Classificazione strumento focalizzato Statistica sulle condizioni di salute Internazionale delle con finalità diagnostiche malattie e dei problemi correlati alla salute strumento che permette ICF di descrivere/valutare il Classificazione funzionamento globale Internazionale del Funzionamento, della persona, della Disabilità e considerando le sue della Salute condizioni di salute e l’ambiente in cui vive Classificazioni Principali Luciano Pasqualotto 13

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