Elementi di Psicopatologia PDF
Document Details
Uploaded by DefeatedLaplace
Università di Parma
Tags
Summary
Questo documento presenta una panoramica generale sugli elementi di psicopatologia. Vengono approfonditi i concetti di psicopatologia descrittiva e fenomenologica, mostrando come queste due branche si integrano nello studio dei disturbi mentali. Si esplora la schizofrenia, analizzando la sua evoluzione storica e i suoi sintomi chiave, tra cui l'autismo schizofrenico e la disorganizzazione del pensiero. Infine, vengono trattati e definiti i vari tipi di deliri.
Full Transcript
Elementi di psicopatologia Psicopatologia della psichiatria Psicopatologia: studio dei sintomi che si riscontrano nelle malattie mentali, indipendentemente dalla diagnosi. - Prima di inserirlo in una categoria diagnostica. La psichiatria è una delle poche materie in cui la diagnosi non si avval...
Elementi di psicopatologia Psicopatologia della psichiatria Psicopatologia: studio dei sintomi che si riscontrano nelle malattie mentali, indipendentemente dalla diagnosi. - Prima di inserirlo in una categoria diagnostica. La psichiatria è una delle poche materie in cui la diagnosi non si avvale di esami strumentali di laboratorio (es: TAC), riconoscimento della sintomatologia. 2 branche: 1. Descrittiva — fine ‘700 con lo scopo di descrivere i sintomi delle malattie mentali —>fine ‘700 declino — perché non esiste un segno o sintomo che è patognomonico (specifico) — tutti i sintomi non sono specifici. La diagnosi psichiatrica non si fa con il DSM - serve per la ricerca e linguaggio comune. Inizio ‘900 — con il declino della psicopatologia descrittiva nasce la seconda. 2. Fenomenologica: studio dell’essenza delle cose; individualizzazione dietro ai sintomi come il paziente lo vive (studio del vissuto del paziente). Con la comprensione del vissuto, inizia ad avere maggiore specificità - un paziente affetto da schizofrenia ha dei vissuti tipici (specifici e comuni). - Se non si comprende il vissuto, è facile lasciarsi prendere da teorie/tecniche. SCHIZOFRENIA Distanza tra il luogo comune (per sentito dire) e ciò che è realmente, spesso sono non essenziali. Nome iniziale: DEMENTIA PRECOX - demenza precoce - 1896, Kraepelin — per lui era importante distinguere chi guariva, uscendo dai manicomi e chi invece non guariva. DEMENTIA PRECOX: quelli che non guarivano entravano a farne parte Tutti coloro che mostrano sintomi psicotici venivano divisi in due gruppi: Chi guarisce: psicosi maniaco depressiva - guarigione nonostante la malattia fosse episodica, nel corso della vita (alti e bassi). Caratterizzati da sintomi depressivi o maniacali e instabilità emotiva. Chi non guarisce: dementia precox — nel corso degli anni il paziente incontro a una disgregazione della personalità e deterioramento mentale, fino a non essere in grado di prendersi cura di sé. Precoce perché l’esordio avveniva nella tarda adolescenza - 16 -25y. Non c’erano farmaci — osservazione del decorso della schizofrenia. Oggi ci sono interventi terapeutici volti alla cura. Primi farmaci — anni ’50 del ‘900 — molti psichiatri vivevano con la famiglia in manicomio e con i pazienti. Al di là dei sintomi psicotici, il primo criterio è che la demenza precoce (schizofrenia) ha un decorso progressivo. 1911, Bleuler - conia il termine di schizofrenia — cerca di ridefinire la diagnosi basandosi non solo sul criterio del decorso ma su un criterio trasversale accanto al criterio longitudinale di Kraepelin — segni e sintomi nel momento attuale. Per la definizione di segni e sintomi è arrivato a cambiarne il nome “schizofrenia” - mente scissa, rotta, disarticolata — per lui uno degli elementi fondamentali era la scissione/ disarticolazione delle varie funzioni psichiche — non sono compromesse, ma sconnesse. Individua sintomi fondamentali e accessori Fondamentali: dissociazione, deterioramento affettività, autismo, disturbi di volontà). Le4a 1. Apatia — patologica indifferenza, mancanza di risonanza affettiva rispetto a cose, eventi, persone, contesti che normalmente portano ad avere un risvolto affettivo; mancata cura di sé — porta all’abulia - blocco. Opposta alla depressione. 2. Ambivalenza — questa dissociazione è talmente profonda che anche ciò che rimane di risonanza affettiva , non è più coesa. Es: un ragazzo all’esordio, pur essendo sempre stato affettivo con i genitori, improvvisamente picchia la madre -> indice di una grave scissione. 3. Disturbo di disassociazione ideica: disorganizzazione del pensiero; viene perso tutto ciò che appartiene al senso comune. 4. Autismo schizofrenico: termine “autistico” inventato da Bluerer usato poi nell’autismo infantile. I sintomi fondamentali sono meno evidenti rispetto a quelli accessori, ma sono più importanti. Accessori: allucinazioni, disturbi percettivi, della memoria, delirio, sintomi catatonici ecc. - Queste persone tendono a interrompere sempre di più la rete sociale di cui fanno parte. Autismo schizofrenico “Distacco dalla realtà, interiorizzazione dell’affettività e prevalenza del pensiero dereistico ” - Bleuler Distacco dalla realtà — la realtà fatta di lavoro ,vestirmi, amici, lavarsi viene spazzata via. Interiorizzazione dell’affettività — apatia — completa indifferenza che si perde (non sempre) in fantasie interne. Prevalenza del pensiero dereistico (distaccato dalla realtà) — il pensiero non segue più le logiche del senso comune. Minkowski (francese)— “Perdita del contatto vitale della realtà”. Distinzione tra autismo ricco e povero. Ricco: perdita del contatto della realtà, crea una realtà interiore, allucinatoria. Povero: forma nuda di autismo, la produzione di attività allucinatorie ecc non c’è. Si chiede in una stanza senza creare nulla — apatia più totale. L’autismo non è solo un distacco/ isolamento ma, quando queste persone fanno ancora qualcosa nella vita di attivo è tipicamente atipica — attività autistiche - fanno emergere in modo ancora più evidente quanto sono lontano dal senso comune. Es: razionalismo morboso - non ha più evidenze naturali, perciò ragiona in modo iper-razionale. Es: geometrismo patologico - la logica comune viene sostituita da una logica simmetrica e matematica- formule matematiche. Es: reverie morbosa - fantasticherie dai bambini con la differenza che, essendo perduto il senso comune, sono completamente assorbiti da queste fantasie. Assorbono completamente la loro vite. “Fallimento nella co-costituzione trascendentale dell’altro e del Sé” Autismo schizofrenico Binswanger —> 3 forme sempre autistiche molto frequenti. 1. Esaltazione fissata: condizione per cui il paziente a causa del distacco dalla realtà, rimane assorbito completamente (per tutta la vita) a interessarsi di alcuni argomenti/ interessi che rendono il comportamento stesso autistico. Non è un interesse rispetto a uno specifico oggetto o argomento, ma una fissazione costante e unica rispetto a essa. Es: paziente che non ha sintomi accessori ma aveva tutte le caratteristiche descritte da Bleuler; ogni sua attività veniva assorbita dall’interesse (oggetto di studio —> filosofico, scientifico sull’orgasmo femminile). 2. Stramberia : definisce in generale ogni attività i soggetti appaiono strani/ originali. Hanno la sensazione di essere diversi dagli altri e non si comportano in modo adeguato rispetto al contesto. Situazioni di bizzarria. Es: quando arriva l’autunno o l'inverno continua ad andare alle sedute in infradito; questo perché deve pensare al fatto che ci sia in cambio stagione. 3. Manierismo: atteggiamento che il paziente non riesce ad avere alcuna spontaneità nel parlare, atteggiarsi, movimenti e gesti. Deve pensare a come si parla con qualcuno, tono di voce e distanza da una persona. Atteggiamento per il quale il paziente sembra artefatto. Es: cattivo attore —> non sa recitare ed è palesemente finto Schneider, 1967 —> ridefinisce e influenza la definizione schizofrenia. Cerca di trovare all’interno dei sintomi deliranti e allucinatori quelli che sono maggiormente indicativi. Ciò non esclude l’esistenza dei sintomi fondamentali, ma essendo psicopatologo arriva a identificare e raccogliere tutta una serie di sintomi che hanno in comune uno stesso vissuto. Sintomi di I rango: eterogenei e accomunati da uno stesso vissuto —> vissuto di passività. Queste persone sentono che tutta la loro vita psichica e fisica è stata vissuta passivamente; imposta da altri —> estranei a se stessi (es: pensa che il proprio braccio si di qualcun altro). Sono: Allucinazioni uditive: es: voci teologiche, dialoganti —> quelle che possono essere sentite nell’ambiente esattamente come nella testa —> es: il paziente dice che gli è stato messo un microchip e qualcuno gli parla — spesso sono voci negative che parlano male al o del paziente; non sempre sono associate a un volto. Eco del pensiero: tutto quello che il paziente pensa, vi è una voce associata che ripete il pensiero —> ripeterla a voce alta. Voci imperative: danno ordini perentori e disdicevoli a cui il paziente cerca di resistere, ma spesso sono costanti e lo portano a cedere—> es: di uccidersi Passività del pensiero: Es: furto —> inserzione del pensiero -> pensiero non suo, ma pensa che qualcuno lo abbia “messo”/ influenzato. Passività somatica: percezione che le proprie emozioni siano e il proprio corpo sia mosso o condizionato da altri —> perdita del senso di agenzia. Percezione delirante: essere un burattino degli altri. E’ una percezione di per sé corretta, alla quale viene attribuito un pensiero delirante (es. vedere una sedia e sapere che cos’è; improvvisamente la sedia significa che gli spirito torneranno). Il paziente viene investito passivamente da un significato differente e delirante; Fa parte del vissuto passivo. Passività volontà e affettiva: trasferimento/trasmissione del proprio pensiero —> perdono il senso privato del proprio pensiero perché sostengono gli altri possono leggerli o modificarli attraverso mezzi meccanici/ tecnologici. Percezione delirante (condizione clinica / sintomo tipica della schizofrenia) vs interpretazione delirante (può averla anche una persona stanca, stressata ). - Sintomi di II rango: intuizione delirante, disturbi depressivi e euforici, ottusità affettiva, disturbi psico - sensoriale. Tutti questi sintomi oggi si chiamano sintomi positivi —> meno importanti per la prognosi. Esordio schizofrenico 16-25/30 y - Può avvenire in due modi: 1. Per processo -> acuto; avviene in pochissimo tempo (giorni/settimane). Il paziente inizia ad avere una sintomatologia prevalentemente positiva (deliri, allucinazioni). E’ più facile arrivi all’analisi clinica 2. Per sviluppo -> Lungo, lento e graduale sviluppo che può durare anni. Esordio inapparente. A partire da tratti di personalità predisposti -> persone che per le loro caratteristiche erano chiuse, introverse da sempre. Durante l’adolescenza iniziano a ritirarsi sempre di più con sempre meno funzionamento dell’attività quotidiana-> forma di schizofrenia conclamata; quasi sempre caratterizzata da sintomi negativi (quelli di Bluerer). Paradosso: le forme più gravi sono quelle apparentemente più lievi. 1. Sintomi positivi —> deliri, allucinazioni —> positivi perché sono evidenti. 2. Sintomi negativi -> apatia, abulia, anedonia (incapacità di provare piacere) ,alogia (povertà del linguaggio), ritiro sociale —> qualcosa che normalmente dovrebbe esserci e invece non c’è. 3. Disorganizzazione —> ideativa, affettiva e comportamentale -> il pensiero, comportamento e affettività sono disorganizzate. Una schizofrenia caratterizzata d a sintomi negativi è più grave di una con sintomi positivi. Sintomi negativi Primari -> quelli di Bluerer; essenziali nella malattia. Parte integrate della. Patologia; duraturi Secondari -> secondari ad altre cose; se curati possono passare -> terapia, sotto stimolazione ambientale, processi psico-attivi di adattamento. Sintomi positivi Allucinazione -> percezione senza oggetto.Possono coinvolgere tutti i canali sensoriali: Cenestesiche: corporali, organi interni, es: avvertire che lo stomaco si sta stritolando Aptiche: scosse elettriche che solitamente si intrecciano a deliri), Tattili: sensazione di essere toccato, abusato, molestato Termiche: folate di aria calda o fredda sulla pelle Uditive: molto frequenti, voci -> riconosciute come real e concerti ma sono in grado di distinguerla da una reale visive, tattili Pseudo-allucinazioni -> tipicamente uditive; la voce non la si sente fuori, ma dentro la testa; molto frequenti. Allucinosi -> 2 significati:1 sindrome allucinatoria e 2 fenomeno allucinatorio dove il paziente riconosce che quello che vede è frutto di un processo morboso (sa che non ‘è) ed è caratterizzata da oggetti complessi di grande massa(es: vede la stanza piena di persone che litigano, fanno cose). Molto rare nella schizofrenia, meno rara nella patologia organica. Illusioni -> qualcosa che c’è realmente, ma viene percepito in modo distorto es: percezione distorta del volto che si scioglie). Delirio -> disturbo del pensiero; convinzione. De-lire - esser fuori rispetto alla logica. 2 definizioni 1. Delirio come “errore morboso di giudizio” -> dire qualcosa che “non sta né in cielo ne in terra” (es: ieri sono volato su Marte). 2. Delirio come “giudizio patologicamente falsato” - Jaspers.ù -> Le cose che vengono dette non devono essere per forza falso, ma molte volte ciò che dice il paziente è vero. Ciò che crea il delirio non è il contenuto del pensiero ma la sequenza logica e i linguaggio che viene usato. Non è tanto importante il contenuto ma piuttosto la forma Delirio Interpretativo: interpretazione situazionale tipica della paranoia; non è schizofrenia. Caratteri fondamentali Jaspers: assoluta certezza Non influenzabile e incorreggibile di fronte ad ogni confutazione logica Assurdità del contenuto La diagnosi non si fa sul contenuto ma sulla forma. Quando un paziente delira non lo si può convincere del contrario; va avanti nonostante dall’evidenza; può essere smantellato solo dai farmaci. Classificazione del delirio Può essere presente in diversi disturbi psichiatrici, non solo nella schizofrenia. 1. In base allo stato di coscienza—> lucido o confuso Lucido -> se qualcuno delira e si trova in uno stato di coscienza integro. Confuso -> se lo stato di coscienza è alterato/ confuso (es: delirio di un anziano affetto da Alzheimer, soggetto sotto effetto di sostanze). 2. In base alla struttura del delirio -> paranoicale, paranoide o parafrenico Paranoicale -> delirio interpretativo -> ogni dato di realtà viene interpretato secondo delirio; altamente elaborato e complesso (connette tutti i dati di realtà e crea una scena complessa). Paranoide -> tipico della schizofrenia -> il paziente interpreta e non ha la possibilità di elaborare in modo complesso il deliro -> es: mia moglie mi tradisce perché ho visto un corvo nero su un albero. - io perché lo schizofrenico soffre di disorganizzazione del pensiero e non ne sarebbe in grado. Parafrenico -> il delirio è sostenuto e intrecciato da allucinazioni -> il paziente sente che il vicino di casa gli smuove sensazioni allucinatorie termiche, dunque costruisce il delirio dove è perseguitato. 3. Il delirio può essere primario o secondario Primario -> delirio della schizofrenia Secondario -> quello presente in altre patologie - deliroide. Sintomi di deliri primari della schizofrenia Es: percezione delirante ( solo ed esclusivamente della schizofrenia)— Ci sono due tipi di deliri primari Intuizione delirante -> il delirio non è associato una percezione (vedo la sedia e dico che gesù scende in terra) -> l’illuminazione improvvisa -> il paziente cammina per strada e sa di esse Rappresentazione (ricordo) delirante -> il paziente ricorda un avvenimento reale, spesso banale, e inizia a delineare -> il ricordo viene investito da un delirio -> es. Ricorda di essere stato sgridato, da quel ricordo inizia a essere convinto che sua madre non è sua madre. Intuizione e rappresentazione possono essere associate a un vissuto passivo o ad altre patologie. Sintomi di disorganizzazione Del pensiero -> sintomo fondamentale di Bluerer -> pensiero e linguaggio sono disorganizzati a tutti i livelli. Semantico -> significato delle parole -> una parola può significare anche cose diverse - anche la prosodia si può modificare (tono, non c’è intonazione o viene posto accento su dettagli irrilevanti) Sintattico -> fa fatica a rispettare le regole logiche del pensiero-> io sono figlio di Giuseppe, quindi Giuseppe è mio figlio. struttura della conversazione-> non c’è sincronizzazione durante una conversazione. Il paziente non rispetta i tempi (es. non parla, pause troppo lunghe, parla sopra). Es. paziente si siede, gli si chiede come stai e risponde “seduto”. Aspetti comportamentali -> concretismo del pensiero -> disorganizzazione rispetto a ciò che viene detto. 2. Dell’affettività -> Paratimia, paramimia, sindrome atimica. Paratimia-> incongruenza affettiva tra un evento e la reazione affettiva -> al paziente muore il gatto a cui era affezionato, invece di piangere o essere triste è felice. Rara. Paramimia -> la discordanza è con l’espressione affettiva -> il gatto muore, sono triste ma invece che piangere come vorrei, rido e salto -> spesso associata a dei vissuti di passività. Sindrome atimica -> stato di apatia tale per cui il paziente diventa indifferente a qualsiasi cosa.; spesso perdeva l’uso della parola; catatonico (prima dei farmaci) 3. Disorganizzazione del comportamento -> paziente si alza durante un colloquio e va contro una parete Catatonia = forma di immobilità, non è tendenzialmente mortale. Stupor -> particolare, la muscolatura è contratta (il paziente non a nulla; non mangia, non si lava ecc). E’ potenzialmente mortale, quindi deve essere riconosciuta - 2 segni - 1. Flexibilitas cerea -> muscoli irrigiditi. 2. Catalessi -> alzo il braccio al paziente e il braccio rimane su. la rigidità muscolare è tale che è come se il paziente fosse congelato Catatonia stuporosa -> Il paziente non è irrigidito, frequente nella depressione grave. Catatonia eccitata -> il paziente è in una condizione di iperattività motoria. Nello stato di catatonia il paziente lucido e percepisce ogni cosa, ma in uno stato grave delirante allucinatorio. Terapia della catatonia -> farmaci miro-rilassanti per sbloccare la rigidità. Può essere usata anche la terapia dell’elettroshock. E’ rara perché risponde bene alle terapie farmacologiche (prima che inizi questo stato). Stereotipie Negativismo Secondo i criteri del DSM IV (prima del V) la schizofrenia era suddivisa in diversi tipi a seconda dei sintomi. Prevalevano i sintomi positivi -> schizofrenia paranoide Prevalevano sintomi di disorganizzazione > schizofrenia disorganizzata Completa disorganizzazione della personalità -> residuale Non c’era sintomi che prevalevano > schizofrenia indifferenziata Sintomi negativi -> Simplex Sintomi negativi mascherati da sintomi di altra natura -> schizofrenia pseudo - nevrotica. Fase che precedere la strutturazione di un delirio Quando il delirio insorge, maggiormente per processo e non per sviluppo, caratterizza per una fase che dura poco tempo -> stato d’animo o umore pre-delirante. -> complessa e rara da diagnosticare proprio perché dura poco(qualche settimana o qualche giorno) -> non tutte le forme di schizofrenia si caratterizzano per queste fasi. Se la si capisce, Fa capire cos’è la schizofrenia prima dell’esordio. 1. Dissoluzione dei contenuti simbolici trascendentali -> il paziente inizia a non considerare il significato comune degli oggetti, pur riconoscendolo -> es. vede una sedia, sa cos’è ma su e un litro significato -> oltre al significato comune possono alludere ad altri significati -> es. la sedia messa in quel posto un significato diverso dall’essere una semplice penna 2. Sospensione del compimento di significato -> 3. Diffusione abnorme dell’intenzione del sanificati -> 4. Iper trasferimento soggettivo ->qualsiasi cosa può significare la penna, è autori ferito. Lo stato pre-delirante termina quando emerge la percezione delirante -> il paziente torna a dare un significato alle cose -> non viene spiegato ma comprendono che qualcosa sta cambiando o sta per accadere. In questa fase molti pazienti non riescono a gestire l’enorme senso di angoscia e, perciò, si suicidano o commettono atti estremi. Il delirio fa placare l’angoscia perché fa emergere qualcos’altro. Cause della schizofrenia. Disturbo multifattoriale e poligenico -> la predisposizione genetica interagisce con fattori ambientali e la loro somma può dare origine alla malattia. Peso genetica -> è superiore al 50/70% Peso ambiente -> 50/30% -> tutto ciò che non è genetico Tasso di concordanza dei gemelli omozigote -> se si vedono due gemelli ma che sono stati adottati separatamente ,quindi vivono in un ambiente diverso, sviluppare la schizofrenia significa che sono concordanti. La prevalenza della schizofrenia sulla popolazione è dell’1% - uguale nei paesi di tutto il mondo -> con parenti di primo grado affetti da schizofrenia la probabilità è dell’11%. Disturbo poligenico -> decine o centinaia di geni su cromosomi diversi, ognuno dei quali provoca un piccolo aumento della possibilità di positività -> la maggior parte sono geni importanti nell’evoluzione della specie umana. Fattori Ambiente -> tutto ciò che non è genetico - uno dei fattori più importanti sono relativi a Complicanze perinatali (es. prematurità + fattore genetico). Durante la vita uterina -> malnutrizione della madre -> non solo schizo. Infezioni virali durante la gravidanza Fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica che portano alla malattia dopo 18-20 anni. Fattori post-nascita psicologico i, sociali e traumi che toccano la predisposizione-> loro che sono in difficoltà con le relazioni sociali. Nelle persone molto predisposte, più si avvicinano all’adolescenza, più le difficoltà sociali aumentano perché si richiede sempre più socialità. Perché l’esordio avviene in quell’età? Fattori socio-ambientali + pruning (semplificazione dei neuroni ). Conseguenze: 1. Patologia del neuro-sviluppo o neuro-evolutiva -> perché quando si arriva all’esordio clinico è la fine del processo e non l’inizio. Si deve prevenire il suo esordio - anamnesi o fattori endofenotipi -> fattore che può essere cognitivo,motorio, comportamentale, neuro-fisiologico che fa da ponte tra il genotipo e il fenotipo (la schizofrenia ) -> segni che si manifestano anni prima dell’esordio che indicano una vulnerabilità alla schizofrenia. Endofenotipi: 1. Motorie -> già a partire dai due anni ci sono dei deficit motori che dicono che c’è una vulnerabilità genetica tendente alla schizofrenia -> es. incoordinazione motoria o disprassia infantile - ritardi nell’acquisizione delle capacità motorie. 2. Linguistici -> a volte imparano a parlare tardi ma in generale usano il linguaggio in modo diverso. Tendono a non rispettare la sintassi, semantica -> es. danno alle parole un significato più ampio - o linguaggio a -pragmatico (fin troppo ricco e ricercato). 3. Comportamentali -> fin dalle elementari hanno difficoltà livello sociale -> ansia Tutti questi fattori portano alla vulnerabilità Genetica - altri elementi spia con l’avanzare dell’età -> sintomi micro- positivi Prevenzione : Se ad es. si vede un ragazzo e si riconosce che è a rischio: offrire un percorso integrato - psicoterapia e psico-educazione. L’intercettazione precoce deve essere fatta tra i 14 e 18 anni. Neurobiologia della schizofrenia Farmaci anti-psicotici - metà anni ‘50 -> scoperti in modo casuale nello studiare come migliorare gli antidepressivi. Agiscono su sostanze chimiche, e hanno un'azione sulla dopamina -> blocco dei recettori della dopamina -> le impediscono di agganciarsi. Il cervello è pieno di sinapsi noradrenalina -> neurotrasmettitore che fa un sacco di cose ed è un segnale di allarme (es. adrenalina a mille) -> l’effetto collaterale è l’ansia. Dopamina -> neurotrasmettitore poco diffuso e presente in solo 4 vie -> Nella schizofrenia: Se c’è troppa dopamina nel sistema limbico -> motivo per cui gli antipsicotici devono bloccarla - provoca deliri e allucinazioni. La troppa poca dopamina nella via mesocorticale -> responsabile dei sintomi negativi. Disturbo psicotico - grave e profondo distacco dalla realtà - ne schizofrenia né disturbo dell’umore -> 2 gruppi con quadri clinici opposti: 1. Disturbi deliranti cronici -> un sintomo (delirio) cronico - una volta che si instaurano tendono a mantenersi nel tempo. Suddivisi in paranoia e parafrenia. 2. Psicosi acute brevi -> esordio per processo (acuto o iper acuto deliri e allucinazioni molto vivide - i deliri sono multipli. Disturbi acuti cronici Paranoia Sintomo -> delirio Esordio -> tra i 30-40 y. Il contenuto è verosimile, incentrato su aspetti della vita quotidiana. Delirio a struttura paranoicale -> su base interpretativa. E’ un delirio ricco di nessi logici ed elaborato, dove ogni dato di realtà viene interpretato a favore del delirio Conseguenze/ caratteristiche 1. Delirio a andamento centrifugo -> la costruzione delirante si espande sempre di più - se prima ad es. era incentrato in ambito lavorativo, dopo sono coinvolti familiari e tutto il mondo. 2. Delirio cornico -> non si esaurisce mai - arriva a inglobare tutta la vita del paziente -> vive per continuare a costruire il delirio. 3. L’esordio della paranoia avviene gradualmente -> per sviluppo e mai per processo. 4. Delirio secondario a degli aspetti di personalità del carattere. Esempio: Delirio a contenuto persecutorio - Soggetto che dedica molto tempo ad una promozione - lui non viene promosso - questo evento va a toccare aspetti di personalità (es. parte narcisistica ) -> dà il via al meccanismo interpretativo del delirio - inizia a pensare che ad esempio ci siamo complotti contro di lui. Delirio Erotomanico - Paziente convinto che una persona di altissime qualità sia invaghita di lui/lei. Persone più soggette -> Disturbo paranoide di personalità, narcisisti. Soluzione -> terapia farmacologica che nelle fasi iniziali spegne il delirio, in quelle avanzate lo mantiene ma non è più attivo. Delirio di rapporto sensitivo -> le caratteristiche di personalità del soggetto sono tipicamente affette da elementi contrapposte tra insicurezza associata a componenti sensitive. Disturbopsicoticoindotto- Laparanoiapuòesserecondivisa-->2personechecostruisconola stessa struttura delirante - in genere nella coppia c’è l’induttore (il più forte) e l’altro che riceve in maniera acritica ma po inizia a interpretare. Parafrenia Sintomo -> delirio cronico a sviluppo. Delirio a struttura parafrenica -> ci sono imponenti fenomeni allucinatori (di ogni tipo) Componente allucinatoria -> voci, ombre, cinestesiche che sostengono e alimentano il delirio. Il delirio non riguarda la vita quotidiana, ma bizzarro, fantastico, cosmico -> es. lotta tra bene e male, angeli e demoni. Età di esordio -> tra 40-60y. Delirio a Doppio binario - > non ci sono sintomi gestivi (differenziazione dalla schizofrenia) -> vivono in mondo psicotico, ma contemporaneamente non tocca assolutamente la vita quotidiana. Spesso viene vissuto come fantasia -> alla fine il paziente ne soffre. Cause -> esito comune di traiettorie diverse Psicosi acute brevi Quadri allucinatori e deliranti improvvisi, uguale posso completamente sparire. per breve tempo si intende pochi giorni. Caratteristiche: 1. La persona ha un buon funzionamento e improvvisamente esplode - e improvvisamente sparisce. 2. Causate da eventi particolarmente stressante -> causati da eventi quotidiani. 3. Disorganizzazione del pensiero con deliri e allucinazioni di varia natura. 4. Tendono a ripresentarsi e risolversi nel corso della vita. Langkofel- definisce i criteri del disturbo di psicosi acute brevi -> lo diversificano dalla schizofrenia: 1. Esordio per processo 2. Assenza di sintomi negativi 3. Non deve esserci un disfunzionamento pre-morboso 4. Presenza vistosa di sintomi positivi 5. Reattività di un evento -> se collegato a un evento di vita 6. Sintomi dell’umore -> se ci sono movimenti affettivi (es. eventi depressivi) è positivo (rispetto alla schizofrenia). 7. Stato di coscienza 8. Prognosi favorevole Risoluzione Terapia psicotica-> perché più episodi ci sono , più vengono chiamati. Dalle diagnosi iniziali di psicosi: 1/3 viene confermato come “psicosi acute brevi” 1/3 sono schizofrenia 1/ 3 sono disturbi dell’umore, generalmente bipolare.