Profilassi_Pegaso.pdf

Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...

Transcript

Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore...

Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Indice 1. PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE........................................................................................ 3 1.1 DEFINIZIONE E SPECIFICITÀ............................................................................................................................................. 3 2. PROFILASSI DIRETTA........................................................................................................... 4 2.1 DENUNCIA O NOTIFICA.................................................................................................................................................. 4 2.3 LE CLASSI SONO 5........................................................................................................................................................ 5 2.4 ACCERTAMENTO ED INCHIESTA...................................................................................................................................... 6 2.5 ISOLAMENTO.............................................................................................................................................................. 7 2.6 ALTRI METODI DI PROTEZIONE........................................................................................................................................ 8 3. PROFILASSI INDIRETTA........................................................................................................ 9 4. PROFILASSI IMMUNITARIA................................................................................................ 10 5. AMBIENTE E MALATTIE INFETTIVE..................................................................................... 11 5.1 MICRORGANISMI E DISINFEZIONE.................................................................................................................................. 11 5.2 DISINFEZIONE............................................................................................................................................................ 11 5.3 STERILIZZAZIONE........................................................................................................................................................ 14 5.4 DISINFESTAZIONE....................................................................................................................................................... 14 BIBLIOGRAFIA.......................................................................................................................... 15 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 1. Profilassi malattie infettive La profilassi è una qualsiasi procedura medica o di sanità pubblica il cui scopo è prevenire, piuttosto che curare o trattare, le malattie. In prima analisi, le misure di profilassi sono divise in profilassi primaria (per prevenire l'insorgere di una malattia cronica o l'acquisizione di un'infezione nel caso delle malattie infettive), profilassi secondaria (laddove l'infezione è già stata acquisita e si vuole evitare che essa sfoci nella malattia conclamata; oppure nel caso delle malattie cronico degenerative quando la malattia è già insorta ed il paziente viene difeso dal peggiorare del processo patologico). Profilassi = prevenzione (il termine “profilassi” viene usato SOLO per le malattie infettive). Facciamo un raccordo:  PRIMARIA: evitiamo il contagio, o almeno l’infezione (NON sono la stessa cosa)  SECONDARIA: impediamo che l’infezione divenga malattia (NON sono la stessa cosa)  TERZIARIA: riduciamo le conseguenze della malattia (per il singolo e per la popolazione) 1.1 Definizione e specificità Definizione: L’insieme di tutte quelle norme tendenti a prevenire nell’uomo la comparsa delle malattie infettive, proteggendolo in vario modo dall’attacco di microrganismi patogeni. Specificità: la suddividiamo in tre grandi tipologie: Profilassi Diretta, Profilassi indiretta e Immunitaria.  Profilassi DIRETTA: misure e provvedimenti diretti alle persone per contenere la fonte di infezione (es.: isolamento del malato)  Profilassi INDIRETTA: interventi rivolti all’ambiente (es.: bonifica ambientale)  Profilassi IMMUNITARIA: conferimento di uno stato di resistenza specifica verso singoli microrganismi (es.: vaccinazione) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 2. Profilassi diretta I METODI DIRETTI, finalizzati alla: Distruzione dei microrganismi patogeni con attività di bonifica ambientale (asepsi, antisepsi, disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione); Limitazione della diffusione dei microrganismi patogeni (notifica del caso, inchiesta epidemiologica, accertamento diagnostico, isolamento, contumacia), Rafforzamento delle difese dell’individuo (vaccinazione) E’ composta da misure rivolte sia alla sorgente di infezione ed ai veicoli ed ai vettori:  Denuncia (o notifica)  Accertamento e inchiesta epidemiologica  Isolamento e contumacia  Disinfezione  Disinfestazione 2.1 Denuncia o notifica Consiste nell’obbligo di informare le autoritá competenti dell’insorgenza di un nuovo caso di malattia infettiva; l’obbligo vale, di fatto, per TUTTE le malattie infettive. Un medico, nell’esercizio della sua professione, viene a conoscenza di un caso di malattia infettiva e diffusiva o sospetta di esserlo, pericolosa per la salute pubblica, è obbligato a notificarla tempestivamente all’autorità sanitaria competente” DM 15/12/1990. L’autorità competente é la ASL (Servizio Ecologia) nel cui territorio si manifesta il caso; sono obbligati a notificare tutti i medici e pediatri di base, e gli ospedali. I dati sono registrati a livello di Regione e di Ministero della Salute e poi raccolti a livello mondiale dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, detta anche WHO – World Health Organization). In questo modo viene mantenuta una costante sorveglianza della diffusione delle malattie infettive in tutto il mondo (o almeno nei paesi che fanno parte dell’OMS). Non tutte le malattie infettive hanno lo stesso grado di pericolo per la salute della popolazione. Pertanto, esse sono state divise in CLASSI e per ciascuna classe vi sono differenti obblighi e tempi per la denuncia. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 2.3 Le classi sono 5 1. Classe 1 Comprende alcune patologie "soggette al Regolamento Sanitario Internazionale o di particolare interesse (colera, tifo etc.). Il medico deve darne segnalazione telefonica o telegrafica, entro 12 ore, anche solo per un caso sospetto, alla USL di competenza, che fa una comunicazione immediata alla Regione, che, a sua volta, informa il Ministero della Sanità e all’Istituto Superiore di Sanità. 2. Classi 2 e 3 La classe 2 raggruppa prevalentemente malattie ad alta frequenza, mentre la classe 3 malattie più rare; entrambe comprendono però alcune malattie per le quali sono previsti flussi informativi particolari o differenziati (AIDS, HIV, malaria, TBC, epatiti, meningiti). Per queste classi il medico deve provvedere entro 12-48 ore dall’osservazione del caso, secondo la malattia. 3. Classi 4 e 5 Le classi 4 e 5 raggruppano malattie di minore gravità (pediculosi, scabbia, rosolia etc.). Per esse è comunque prevista la segnalazione, sempre con tempi variabili da 12 a 48 ore dall’osservazione del caso, secondo la singola malattia. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 2.4 Accertamento ed inchiesta L’accertamento consiste nella conferma della diagnosi, per avere la certezza che vi sia effettivamente la malattia sospettata. Permette di: confermare la prima diagnosi di sospetta patologia infettiva:  metodica diretta: microscopio o/e coltura  metodica indiretta: ricerca Ab siero 1. attuare una terapia adeguata 2. attivare le successive misure di controllo necessarie Inchiesta epidemiologica L’inchiesta epidemiologica mira ad individuare tempi, cause e modalità di insorgenza dell’infezione; viene svolta, in genere, solo nelle situazioni di sospetto inizio di una epidemia. Consiste nella conferma della diagnosi, che viene eseguita, in genere, con analisi di laboratorio. I metodi usati sono:  metodi diretti sul materiale patologico (es.: coltura di tampone faringeo)  metodi indiretti (es: ricerca di anticorpi specifici per il microrganismo) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Viene svolta, in genere, solo nelle situazioni di sospetto inizio di una epidemia, e mira a: individuare la sorgente e i veicoli di infezione, identificare altri casi collegati alla segnalazione, identificare tempestivamente i conviventi e contatti e definire la popolazione esposta al rischio e le azioni da intraprendere 2.5 Isolamento E’ la separazione del malato da tutte le altre persone, eccetto gli addetti all’assistenza. Serve solo per quelle malattie in cui ci può essere trasmissione dell’agente per via aerea (es.: influenza aviaria) o per contatto (es.: meningite). Ne esistono vari tipi, in funzione della gravità della malattia e del rischio. Tipi di isolamento 1. Ospedaliero: avviene in reparto attrezzato, eventualmente con stanze a tenuta stagna, aria filtrata, personale attrezzato con tute a pressione etc.; si attiva per malattie molto pericolose, esotiche o a facile contagio (es.: colera, febbre gialla etc.) Modalità di isolamento in ospedale:  stretto: agenti altamente infettivi o virulenti che possono trasmettersi per via respiratoria o contatto diretto (difterite, febbri emorragiche, peste polmonare, varicella, infezioni da Herpes Zoster, ecc,.)  da contatto: mani-cute o cute-cute (Stafilococco, pediculosi, scabbia, micosi, ecc.).  respiratorio: trasmissione per via aerea di droplets (TBC, malattie esantematiche, pertosse, meningiti, parotite, Hib, ecc.)  precauzioni enteriche: contatto con feci (colera, dissenteria bacillare, tifo, Salmonellosi, Giardia, Shigelle, Yersinia, epatite A, ecc.) 2. Domiciliare: avviene a casa del malato, che deve stare in un locale ad esso dedicato. Ne esistono due tipi: a. Fiduciario: il malato è affidato ai familiari e sta in una camera a lui riservata, con mobili ridotti al minimo e disinfezione di lenzuola, posate ed ogni oggetto da esso toccato; b. Coercitivo con piantonamento: solo in casi rari (malato non trasportabile, malattia ad alto pericolo), come l’isolamento domiciliare, ma con sorveglianza delle forze dell’ordine. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 2.6 Altri metodi di protezione Oltre l’isolamento, esistono anche: a. Contumacia: obbligo di permanere in un certo luogo ed osservare le prescrizioni dell’autorità sanitaria; la SORVEGLIANZA SANITARIA è l’obbligo di farsi controllare periodicamente dall’Autorità Sanitaria senza alcuna limitazione della libertà personale. Si effettua su:  Convivente/i: soggetto che condivide la stessa abitazione con il malato.  Contatto/i: soggetto che ha avuto rapporti con il malato, in relazione alle modalità di trasmissione dell’agente patogeno, tali da consentire il possibile contagio.  Soggetti provenienti da aree infette. b. Allontanamento: divieto di svolgere una certa attività per un soggetto a rischio o sospetto portatore di una malattia infettiva consiste nel sospendere la partecipazione di un soggetto ad una data attività o ad una comunità (allontanamento dalla collettività scolastica o lavorativa) perché malato, portatore, contato o convivente di soggetto malato (es.: cuoco con sospetto contagio di Tifo). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 3. Profilassi indiretta La profilassi indiretta si svolge mediante interventi che non agiscono direttamente sul contagio, sull’infezione o sulla malattia. Essa, quindi, non si rivolge contro un determinato agente ma ricopre la sfera ambientale e quella rivolta alla persona, attuando interventi non specifici ma che hanno un valore generale. Interventi di profilassi indiretta Si tratta di interventi diretti verso:  Ambiente fisico: es.: depurazione delle acque per prevenire il Tifo;  Ambiente sociale: distribuzione di siringhe per prevenire HCV e AIDS nei tossicodipendenti;  Persona: educazione sanitaria, es.: lavarsi le mani prima di maneggiare cibo per prevenire le enteriti da Shigella). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 9 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 4. Profilassi immunitaria Il modo più sicuro ed efficace di proteggersi dalle infezioni è avere nel proprio organismo delle difese immunitarie che impediscano l’infezione. Purtroppo il nostro sistema immunitario deve, normalmente, avere PRIMA l’infezione per POI produrre gli anticorpi e quindi darci l’immunità. Ha lo scopo di aumentare la resistenza dei soggetti sani verso gli agenti patogeni mediante il conferimento di una protezione immunitaria. Si basa su: 1. VACCINOPROFILASSI: far produrre al soggetto anticorpi contro il patogeno. serve tempo lungo per averla (2-6 mesi) dura molto 3-5 anni 2. SIEROPROFILASSI: fornire al soggetto anticorpi contro il patogeno. basta tempo breve per averla (immediata) dura poco 1-3 settimane Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 10 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 5. Ambiente e malattie infettive Per eliminare le cause delle malattie infettive si può agire attraverso tre strade:  Disinfezione: eliminazione dei microrganismi patogeni (batteri, virus etc.);  Disinfestazione: eliminazione dei macroparassiti (insetti e roditori);  Sterilizzazione: eliminazione di ogni vivente, patogeno e non. 5.1 Microrganismi e disinfezione I microrganismi sono presenti in modo UBIQUITARIO su tutti gli oggetti e le superfici esistenti e non sterilizzati. Le MISURE DI CONTROLLO per la riduzione della carica microbica sono:  Decontaminazione: riduzione della carica microbica, mediante detersione, che può essere rinforzata con agenti disinfettanti o sterilizzanti  Antisepsi: insieme di interventi capaci di eliminare o distruggere i germi patogeni presenti nei tessuti viventi, cute e mucose  Asepsi: insieme di pratiche finalizzate al mantenimento della sterilità (es.: evitare l’introduzione di microrganismi in un ambiente sterile)  Pulizia/detersione (sanificazione): metodiche di rimozione meccanica dello sporco con o senza l’uso di detergenti  Disinfezione: distruzione dei microrganismi patogeni e non, escluse le spore  Sterilizzazione: distruzione di tutti i microrganismi patogeni e non, comprese le spore  Disinfestazione: distruzione di macroparassiti/ vettori 5.2 Disinfezione La disinfezione mira a distruggere i microrganismi agenti di malattie infettive, ovvero I patogeni. Essa può avvenire dovunque (es.: nella stanza di un malato di meningite, nelle cucine di un albergo o di un ospedale) e su ogni oggetto (es.: lenzuola, piatti, pentole e attrezzi da cucina etc.). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 11 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Tipi di disinfezione La disinfezione può essere:  continua: si svolge durante la malattia, e riguarda oggetti (lenzuola, posate etc.) toccati dal malato, oltre ai suoi escreti (feci, urine etc.)  terminale: si svolge dopo la fine della malattia, e riguarda anche l’ambiente (mobili, infissi etc.) Disinfezioni particolari Esiste una forma di disinfezione detta “periodica”: va fatta, per legge, almeno una volta l’anno in luoghi pubblici quali scuole, asili etc. Inoltre, si parla di disinfezione “occasionale” quando si esegue tale procedura in un locale in cui ha soggiornato un eliminatore di germi (es.: aula con un caso di meningite). Disinfettanti Si definisce disinfettante qualunque sostanza o preparato capace di uccidere, allontanare o inibire la crescita di vari microrganismi, come per esempio batteri, virus, funghi, protozoi e spore. Grazie all'utilizzo e all'attività del prodotto disinfettante si riduce al minimo la possibilità di incappare in infezioni o contaminazioni del prodotto erboristico. Ne esistono vari tipi:  Naturali: luce solare (raggi UV), essiccamento, variazioni naturali di temperatura etc.  Artificiali fisici: (calore secco e umido), raggi X, raggi gamma, raggi UV  Artificiali chimici: alcooli (es.: etanolo al 70%), aldeidi (es.: formaldeide), alogeni (es.: iodio), sali di ammonio quaternario (es.: citrosil), etc. La pulizia consiste nella rimozione meccanica dello sporco, di solito con acqua, mentre la sanificazione consiste nell’uso sistematico di detergenti (saponi). Un detergente elimina lo sporco sciogliendo la parte grassa, che “lega” lo sporco alle superfici, e permettendo all’acqua di portare via il tutto. Disinfettare pulendo Un disinfettante (chimico) distrugge i microbi sciogliendone le membrane cellulari, che sono in parte composte da grasso. Di conseguenza, un detergente ha sempre anche una certa azione disinfettante. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 12 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Requisiti dei disinfettanti Gli agenti disinfettanti devono possedere un proprietà definita come : Nocivo per il TOSSICITA’ Innocuo per le microrganismo SELETTIVA cellule dei tessuti Un buon disinfettante dovrebbe avere, allo stesso tempo:  ampio spettro d’azione (attivo su molti microrganismi)  elevata tossicitá selettiva  basso costo  alta semplicitá di utilizzazione  Battericidi e batteriostatici Non tutti i disinfettanti uccidono I batteri:  Battericida = sostanza o condizione capace di uccidere i microrganismi, cioé di eliminarli in modo irreversibile.  Batteriostatico = sostanza o condizione capace solo di impedire la crescita dei microrganismi, ma non di eliminarli in modo definitivo. Disinfettanti e antisettici In base alla capacità o meno di uccidere I batteri, si distingue:  “disinfettante” quella sostanza o condizione che ha sola azione battericida (es.: aldeide glutarica, raggi gamma).  “antisettico” la sostanza o condizione che ha prevalente azione batteriostatica (es.: Sali di ammonio quaternario, congelamento). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 13 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive 5.3 Sterilizzazione La sterilizzazione ha lo scopo di distruggere ogni forma vivente. Ha una applicazione meno diffusa della semplice disinfezione, perchè richiede prodotti o attrezzature speciali. Avviene, in genere, come fase di preparazione di farmaci o materiali medici (es.: siringhe monouso, ferri chirurgici etc.). 5.4 Disinfestazione La disinfestazione è la lotta contro i macroparassiti (insetti, roditori ed altri piccoli animali nocivi). Tali parassiti possono produrre danno direttamente (es.: grano inquinato da feci di topo) ma anche perchè portano malattie infettive (es.: leptospirosi diffusa nei fiumi da urine di ratto). Integrale: si svolge con agenti potentissimi, che uccidono ogni organismo vivente, e si fa in casi particolari (es.: stive delle navi) Disinfestazione: si pratica con insetticidi, generici o specifici (es.: lotta alla zanzara tigre) Derattizzazione: viene svolta, in genere, con esche avvelenate o trappole. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 14 di 15 Emanuela Santoro - Profilassi delle malattie infettive Bibliografia  Ahlbom A., Norell S. (1993) Epidemiologia moderna. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.  Anderson R.M., May R.M. (eds.) (1982) Population biology of infectious diseases. Sprinmger-Verlag, Berlin.  Attena F. (2004) Epidemiologia e valutazione degli interventi sanitari. Piccin, Padova.  Barbuti, Bellelli, Fara, Gianmanco.(2002) Igiene. Monduzzi Editore.  Checcacci L., Meloni C., Pelissero G. (1992) Igiene Casa editrice Ambrosiana  Di Orio F. (1994) Elementi di metodologia clinica applicata. Piccin, Padova  Grassi M. (1994) Statistica in medicina - Un approccio basato sulla verosimiglianza. McGraw-Hill Libri Italia, Milano.  Lanciotti E. Igiene Per Le Professioni Sanitarie. (2011) Mc Graw Hill  Lanciotti E. Igiene Medicina scolastica e di comunità (2011) Mc Graw Hill  Marinelli, Liguori, Montemarano, D’Amora. Igiene e Medicina Preventiva E Sanità Pubblica.. Ed. Piccin  Signorelli C. (2000) Elementi di metodologia epidemiologica. Società Editrice Universo, Roma, V ed.  Signorelli C. (2009) (V Edizione). Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica - Secrets, Domande e Risposte. II Ed., Società Editrice Universo, Roma. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 15 di 15

Tags

infectious disease prophylaxis public health
Use Quizgecko on...
Browser
Browser