Nutrizione Pediatrica - Prima Lezione - PDF
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Lara Lanuzza
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Questa è la prima lezione di Nutrizione Pediatrica. Essa introduce concetti relativi allo sviluppo dello sviluppo del bambino, includendo la nutrizione durante le fasi della vita del bambino e durante la gravidanza. I concetti chiave includono i primi 1000 giorni di vita e i meccanismi epigenetici che influenzano lo sviluppo.
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Corso di Nutrizione Pediatrica Prof.ssa Lara Lanuzza Contatti: [email protected] Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana L’alimentazione durante le fasi della vita del bambino...
Corso di Nutrizione Pediatrica Prof.ssa Lara Lanuzza Contatti: [email protected] Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana L’alimentazione durante le fasi della vita del bambino Alimentazione Cenni del bambino alimentazione vegetale La gestione delle dopo i 4 anni famiglie e del Primi 1000 giorni bambino di vita del nell’ambulatorio bambino Alimentazione 0-6 mesi Neofobia e Selettività Alimentazione alimentare complementare 6-23 mesi Nutrizione Pediatrica Branca della nutrizione relativa alle esigenze alimentari dei bambini dalla nascita fino all’adolescenza. Fasi di crescita del bambino Dopo la nascita: calo ponderale del 5-10% (riduzione dei liquidi); dalla nascita al termine del dopo 8-10 giorni: ripresa del peso della nascita e inizio della Prima Infanzia 2° anno di vita crescita ponderale (peso raddoppia intorno ai 5 mesi, triplica a 1 anno). In lunghezza aumento del 55 % nel primo anno. Nei primi 4 anni di vita la statura media aumenta tra i 6-8 cm l'anno; il peso di circa 2-4 chili l'anno. Crescita cerebrale: intorno Seconda Infanzia 3-6 anni ai 6 anni il peso del cervello del bambino è il triplo di quello della nascita. Crescita media: + 5 cm l'anno, + 2,5 kg l'anno (maggiore nelle Terza Infanzia da 7 anni fino a inizio pubertà femmine rispetto ai maschi - le femmine raggiungono la maturità sessuale prima). Altezza: + 5-9 cm l'anno. Peso: femmine +13 g/die; +16 g/die maschi. Pubertà e 10-16 anni nella femmina Nei maschi si riscontra un maggiore sviluppo del tessuto Adolescenza 12-18 anni nel maschio muscolare rispetto alle femmine, le quali invece presentano un accumulo maggiore di tessuto adiposo. Primi 1000 giorni di vita Periodo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita (incluso il periodo della gravidanza e dell’allattamento), in cui si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino. Sviluppo fisiologico del bambino influenzato da: Genetica (pattern non modificabile ereditato dai genitori) Epigenetica (fattori modificabili come dieta, stile di vita, attività fisica, stress, agenti fisici e chimici che influenzano l’esposizione genica, senza modificare il DNA) Programmazione epigenetica avviene attraverso (meccanismi conosciuti): La metilazione del DNA: aggiunta di un gruppo chimico (metile -CH3) in punti specifici del DNA, in grado di bloccare l’espressione del gene inattivandolo (impedendo ad apposite proteine di trascrivere il DNA). Il processo opposto, demetilazione (la rimozione del gruppo metile) può portare a riattivare un gene, permettendone l’espressione. Esempio: carenze nutrizionali nell’alimentazione materna possono creare problemi di sviluppo nel bambino (deficit di folati - difetti del tubo neurale) La modificazione degli istoni riguarda l’aggiunta di gruppi chimici agli istoni, che porta a cambiamenti nella cromatina e quindi nella trascrizione del DNA. Gli RNA non codificanti (non coding-mRNA) sono molecole di RNA che, a differenza di quelle codificanti, non sono usate per produrre proteine, ma si appaiano a RNA codificanti e li silenziano, impedendo traduzione in proteine. Primi 1000 giorni di vita Ministero della Salute Documento “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” Intervento su 7 periodi della vita e su diverse aree (alimentazione, stili di vita, farmaci, malattie genetiche, vaccinazioni, salute mentale, ecc.). PERIODI: 1. Preconcezionale e concezionale 2. Primo trimestre di gravidanza 3. II e III trimestre di gravidanza 4. Travaglio-parto-nascita 5. Primo mese di vita 6. Primo anno di vita 7. Secondo anno di vita Primi 1000 giorni di vita 3.II e III trimestre di 5.Primo mese di vita gravidanza sostenere acqua allattamento al iodio seno fabbisogno corrette info sul proteico e calorico latte in formula 7. Secondo anno di vita 1.Periodo preconcezionale e promuovere Concezionale: alimentazione varia +0.4 mg di folati (evitare ed equilibrata in difetti del tubo neurale); linea con i corretto apporto di iodio fabbisogni Carenza porta a nutrizionali del problematiche nello bambino + norme sviluppo del sistema comportamentali nervoso e sulla crescita atte a migliorare del feto salute del bambino (es. limitare utilizzo schermi) 2.Primo trimestre di 4.Travaglio-parto- 6.Primo anno di vita gravidanza nascita promuovere +0.4 mg di folati idratazione alimentazione corretto apporto di iodio evitare digiuni varia ed metilmercurio prolungati equilibrata in linea eccesso di Vitamina A supportare sin da con i fabbisogni (potenzialmente subito allattamento nutrizionali del teratogena; limitare al seno bambino fegato, no carotenoidi) “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” - Ministero della Salute L’alimentazione del bambino in utero Gravidanza: lo sviluppo del bambino in utero 1w 12 w 13 w 26 w 27 w 40 w Gravidanza: i fabbisogni nutrizionali della mamma per supportare il corretto sviluppo del bambino Miglioramento dello sviluppo cerebrale e visivo (a carico della retina) del bambino CREA - Linee guida per una sana alimentazione - 2017 Gravidanza: i fabbisogni nutrizionali della mamma per supportare il corretto sviluppo del bambino DRV: Valori di riferimento per la dieta TEE: Fabbisogno energetico totale BMR: metabolismo basale Incremento ponderale: Sottopeso: +12-18 kg Normopeso: +11-16 kg Sovrappeso: +7-12 kg Obesità: +5-9 kg LARN - 2024 Gravidanza: i fabbisogni nutrizionali della mamma per supportare il corretto sviluppo del bambino Vitamine Minerali * *Aumento del volume sanguigno materno (placenta, flusso sanguigno del bambino) e importante per formare globuli rossi del feto CREA - Linee guida per una sana alimentazione - 2017 Gravidanza: lo sviluppo del bambino in utero 1w 12 w 13 w 26 w 27 w 40 w Gravidanza: lo sviluppo del gusto del bambino Durante il terzo trimestre di gravidanza le papille gustative sono già in grado di rilevare e trasmettere informazioni al sistema nervoso centrale. L'ambiente intrauterino è ricco di sapori che cambiano in base alla dieta materna. Il feto inghiotte tra i 500 e i 1.000 mL di liquido amniotico al giorno durante il terzo trimestre. Dopo la nascita, i sapori della dieta materna continuano a essere trasmessi al neonato tramite il latte materno. Questa esposizione continua ai sapori guida le preferenze gustative del neonato e stabilisce le basi per le scelte alimentari future durante l'infanzia. Forestell CA. Flavor Perception and Preference Development in Human Infants. Ann Nutr Metab. 2017 Gravidanza: lo sviluppo del gusto del bambino Gravidanza: lo sviluppo del gusto del bambino Le future mamme, tra i 18 e i 40 anni e tra la 32esima e la 36esima settimana di gravidanza, hanno ingerito una capsula contenente 400 mg di polvere al sapore di carota o 400 mg di polvere al sapore di cavolo e 20 minuti dopo sono state sottoposte ad ecografia 4D. Ustun B, Reissland N, Covey J, Schaal B, Blissett J. Flavor Sensing in Utero and Emerging Discriminative Behaviors in the Human Fetus. Psychol Sci. 2022 Gravidanza: lo sviluppo del gusto del bambino Le future mamme, tra i 18 e i 40 anni e tra la 32esima e la 36esima settimana di gravidanza, hanno ingerito una capsula contenente 400 mg di polvere al sapore di carota o 400 mg di polvere al sapore di cavolo e 20 minuti dopo sono state sottoposte ad ecografia 4D. Ustun B, Reissland N, Covey J, Schaal B, Blissett J. Flavor Sensing in Utero and Emerging Discriminative Behaviors in the Human Fetus. Psychol Sci. 2022 Gravidanza: lo sviluppo del gusto del bambino I bambini sin dalla vita uterina, hanno una preferenza per i sapori dolci; questo li prepara ad accettare il latte materno, che di base ha un sapore dolce. L’esposizione in utero a qualsiasi tipo di sapore, inclusi quelli amari (verdure amare; agrumi; ecc.) permette al bambino di familiarizzare con gli aromi, che ritroveranno poi nel latte materno (purchè la mamma abbia una dieta varia) e, successivamente durante l’alimentazione complementare. Consigli nutrizionali in Gravidanza per supportare il corretto sviluppo del bambino Alimentazione sana, varia e equilibrata (sviluppo del gusto) Rispettare i fabbisogni nutrizionali della mamma in relazione al peso pregravidico e al trimestre di gravidanza (aumento kcal e proteine) Evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti (per il rischio di tossinfezioni alimentari) Limitare il consumo di caffeina a 200 mg/die (2-3 tazzine) - aumento pressione sanguigna; caffeina può passare la placenta e feto non è in grado di metabolizzarla Evitare il consumo di alcolici (non esiste ad oggi un livello soglia sicuro per prevenire la sindrome feto-alcolica che può portare a numerose problematiche fisiche, cognitive e comportamentali nel bambino. Limitare il consumo di pesci di grande taglia per accumulo di contaminanti ambientali (metilmercurio) Integrazione con folati: 400 mcg/die (metafolina) Integrazione con DHA: + 100-200 mg/die (se necessaria) Integrazione di Ferro se necessaria (utilizzare forme bio-assorbibili e ben tollerabili a livello intestinale come il ferro bisglicinato) Corretto apporto di iodio attraverso utilizzo del sale iodato per garantire lo o sviluppo del sistema endocrino fetale (dipendente dagli ormoni tiroidei materni) Tipo di parto: influenza sullo sviluppo di sovrappeso e obesità in età adulta Il parto cesareo può predisporre allo sviluppo di sovrappeso e obesità a causa di: Microbiota Intestinale: I neonati nati tramite cesareo possiedono un microbiota meno diversificato dovuto al fatto che non passando per il canale vaginale non subiscono la colonizzazione da parte delle specie microbiche. Questo è associato a un maggior rischio di obesità. Sviluppo Metabolico: Alcuni studi suggeriscono che il parto cesareo possa alterare la regolazione degli ormoni legati al controllo fame/sazietà e al metabolismo. Rapporto ISTISAN 22/27; 2019 Tipo di Allattamento: influenza sullo sviluppo di sovrappeso e obesità in età adulta Allattamento al seno prolungato (esclusivo nei primi 6 mesi di vita del bambino e raccomandato fino ai 2 anni), è correlato con una minor incidenza di sviluppo di sovrappeso e obesità. Rapporto ISTISAN 22/27; 2019 L’alimentazione del bambino 0-6 mesi di vita L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita Tipologie di Nutrimento ALLATTAMENTO AL SENO: il bambino riceve solo latte materno, incluso latte materno spremuto (Lms) o latte materno donato (Lmd), escludendo altri alimenti o liquidi, compresa l'acqua; eccetto gocce, sciroppi, vitamine, sali minerali, farmaci, soluzioni reidratanti orali (definizione OMS). ALLATTAMENTO MISTO: il bambino oltre a poppare dal seno assume latte (materno o artificiale) anche attraverso il biberon. ALLATTAMENTO IN FORMULA: il bambino assume latte artificiale attraverso il biberon. A prescindere dalla tipologia, l’allattamento è sempre a richiesta. L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita Allattamento al seno OMS, UNICEF e AAP considerano l’allattamento uno degli obiettivi prioritari di salute pubblica a livello mondiale Raccomandano l'allattamento esclusivo per i primi sei mesi di vita, a partire dalla prima ora dalla nascita e invitano a continuare fino ai 2 anni di vita del bambino. Allattare esclusivamente - senza altri alimenti - per i primi sei mesi favorisce lo sviluppo sensoriale e cognitivo e protegge i bambini dalle malattie infettive e croniche. L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita Allattamento al seno BENEFICI ALLATTAMENTO AL SENO L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO COLOSTRO E’ il latte prodotto dalla neo-mamma nei primi 2-5 giorni (produzione inizia già in gravidanza e si massimizza subito dopo il parto). E’ ricco in proteine (protezione contro infezioni e supporto della crescita del neonato), immunoglobuline (IgA - supporto del sistema immunitario immaturo del neonato), vitamine (vit.A per sviluppo della vista e supporto immunitario e vit.E per funzione antiossidante). Ha un colore giallastro (carotenoidi) e consistenza densa e viscosa che permette al bambino nei primi giorni di vita di ricevere un’elevata quantità di nutrienti in una ridotta concentrazione (si sta avviando il primo contatto mamma-bambino e il processo di suzione). UPPA: Il mio latte non è acqua - 2018 L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO Colostro Latte maturo Componente (primi 2-3 giorni) (dopo 2-4 settimane) Acqua 87-89% 87-88% Proteine 2,0-2,5 g/100 ml 0,9-1,2 g/100 ml Lipidi (Grassi) 2,5-3,5 g/100 ml 3,5-4,5 g/100 ml Carboidrati (Lattosio) 3,0-4,0 g/100 ml 6,7-7,0 g/100 ml Calcio 30-40 mg/100 ml 40-50 mg/100 ml Fosforo 20-30 mg/100 ml 20-30 mg/100 ml Magnesio 2,5-3,5 mg/100 ml 2,5-3,5 mg/100 ml Zinco 1,5-2,5 mg/100 ml 1,0-2,0 mg/100 ml Vitamina A (Retinolo) 300-400 µg/100 ml 50-100 µg/100 ml Vitamina E (Tocoferolo) 0,5-1,0 mg/100 ml 0,2-0,3 mg/100 ml Vitamina K 0,2-0,3 µg/100 ml 0,1-0,2 µg/100 ml Vitamina C 10-20 mg/100 ml 4-5 mg/100 ml Alta concentrazione Bassa concentrazione Immunoglobuline (IgA) (1000-2000 mg/L) (30-50 mg/L) Leucociti (cellule Elevata quantità (fino a Bassa quantità (circa immunitarie) 100.000/mL) 10.000/mL) UPPA: Il mio latte non è acqua - 2018 L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO Quantità media Componente Percentuale / Funzione per 100 ml 87-88% – Essenziale per l’idratazione del neonato e Acqua 87-88 g la diluizione dei nutrienti. 3.2-3.6% – Forniscono energia, supportano lo Grassi totali 3.2-3.6 g sviluppo cerebrale e della vista. Contengono acidi grassi essenziali come il DHA (omega-3). 6.5-7.0% – Forniscono energia e favoriscono Carboidrati (lattosio) 6.5-7.0 g l'assorbimento del calcio. Sono importanti per la crescita. Proteine 1.1-1.3% – Essenziali per la crescita e lo sviluppo 1.1-1.3 g (caseina, lattalbumina) muscolare. Contengono aminoacidi essenziali. supporto sistema immunitario; processi di Vitamine e Minerali variabile coagulazione (vitamina K); metabolismo energetico (vit. gruppo B) Protegge il neonato da infezioni gastrointestinali e Immunoglobuline IgA 0.2-0.4 mg respiratorie, rinforza il sistema immunitario. Citochine e fattori di Regolano lo sviluppo immunitario e supportano la tracce crescita crescita e la protezione contro le infezioni. UPPA: Il mio latte non è acqua - 2018 L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO Mattina Pomeriggio Sera/Notte Più bassi all'inizio, Variabile, ma in Più elevati, per aumentano Grassi genere aumenta favorire il sonno durante la rispetto al mattino del bambino poppata Più elevate nei Più basse, ma Si mantengono Proteine primi giorni e sufficienti per la abbastanza stabili settimane crescita Quantità costante Quantità costante Quantità costante Lattosio durante il giorno durante il giorno durante il giorno Più abbondante Volume nelle prime Medio Meno abbondante poppate UPPA: Il mio latte non è acqua - 2018 L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO Latte materno Latte materno Componente 1° anno di vita 2° anno di vita Calorie (kcal) 70-75 kcal per 100 ml 60-65 kcal per 100 ml Grassi 3.5-4.5 g per 100 ml 3-4 g per 100 ml Proteine 1.1-1.3 g per 100 ml 1-1.2 g per 100 ml Carboidrati (lattosio) 7-7.5 g per 100 ml 6.5-7 g per 100 ml Vitamina A 55-75 µg per 100 ml 40-50 µg per 100 ml Vitamina C 5-10 mg per 100 ml 4-5 mg per 100 ml Calcio 30-40 mg per 100 ml 30-40 mg per 100 ml Ferro 0.05-0.07 mg per 100 ml 0.04-0.05 mg per 100 ml Fosforo 15-20 mg per 100 ml 15-20 mg per 100 ml Zinco 0.4-0.5 mg per 100 ml 0.4-0.5 mg per 100 ml Lattoglobuline 1-2 mg per 100 ml 1-1.5 mg per 100 ml Immunoglobuline (IgA) Elevate concentrazioni Ridotte concentrazioni UPPA: Il mio latte non è acqua - 2018 L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE MATERNO La composizione del latte materno e la sua produzione, sia in termini quantitativi che qualitativi, è pressoché indipendente dall’alimentazione materna. La produzione del latte materno è dipendente da: Fattori ormonali (prolattina prodotta nell’ipofisi che in seguito alla suzione del neonato stimola le ghiandole alveolari a produrre latte; ossitocina: responabile della fuoriuscita del latte dai dotti mammari in seguito alla suzione). Stimolazione meccanica (suzione del neonato) Fattori psicologico-emotivi La natura protegge il nuovo nato anche a discapito della madre, al punto che anche nei casi di moderata denutrizione (riguardanti donne che vivono in condizioni di svantaggio socio-economico) si produce un latte adeguato ai fabbisogni nutrizionali del bambino. Solo in caso di grave malnutrizione materna la produzione e la composizione del latte potrebbero subire delle modifiche sostanziali. Sebbene la composizione del latte materno vari nel tempo; il latte materno un alimento altamente nutriente per il bambino. L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: Il fabbisogno nutrizionale della mamma che allatta Vitamine Fabbisogno in allattamento LARN 2024 45-60% TEE Carboidrati minimo 130 g/giorno 20% TEE Proteine 1,2-1,5 g/kg di peso corporeo al giorno Minerali 25-30% TEE Grassi preferire grassi insaturi CREA - Linee guida per una sana alimentazione - 2017 Consigli nutrizionali in Allattamento per supportare il corretto sviluppo del bambino Il sapore del latte materno varia in base all’alimentazione della mamma. Verdure amare, cibi dolci, trasmettono al bambino gli aromi di cui ne ha memoria dalla gravidanza e che riconoscerò attraverso l’alimentazione complementare. Alimentazione sana, varia e equilibrata (sviluppo del gusto) Rispettare i fabbisogni nutrizionali della mamma in relazione alla produzione di latte Evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti (per il rischio di tossinfezioni alimentari) Limitare il consumo di caffeina a 200 mg/die (2-3 tazzine) Evitare il consumo di alcolici (linee guida Crea consigliano di allattare dopo 3h dall’assunzione di 1 unità alcolica - impossibile con allattamento a richiesta) Integrazione con DHA: + 100-200 mg/die (se necessaria) Corretto apporto di iodio attraverso utilizzo del sale iodato Acqua: +700 ml Consigli nutrizionali in Allattamento Diete speciali Diete speciali in caso di: ALLERGIA ALLE PROTEINE DEL LATTE VACCINO (APLV): In seguito a diagnosi medica di APLV nel bambino, la mamma che allatta dovrà eliminare dalla propria alimentazione: Latte, formaggi (anche parmigiano) yogurt, burro, cioccolato, margarina, alimenti confezionati contenenti latte (dolci, biscotti, pastina, pane, grissini, ecc.) farine lattee, carni vaccine e derivati. DIETE VEGETARIANE E VEGANE: Le maggiori società scientifiche supportano l’alimentazione vegetale in allattamento purchè sia ben pianificata e non causi carenze nutrizionali Consigli nutrizionali in Allattamento Falsi miti LE COLICHE DEL NEONATO NON DIPENDONO DALL’ALIMENTAZIONE MATERNA: Sono dovute a fattori molteplici come eccesso di gas (ingerito durante la poppata o causata da batteri intestinali); irritabilità intestinale; Allergia alle proteine del latte vaccino (APLV) LA BIRRA NON AUMENTA LA PRODUZIONE DI LATTE: al contrario, riduce i livelli di ossitocina con una conseguente riduzione della fuoriuscita di latte dal seno I GALATTOGOGHI (Fieno greco, cardo mariano, anice, semi di finocchio, galega e malva) NON AUMENTANO LA PRODUZIONE DI LATTE. Le maggiori associazioni quali IBFAN; Antitrust, IAP e l’INRAN hanno più volte denunciato le pubblicità ingannevoli su tali sostanze. L’unico vero galattogogo è il bambino L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE IN FORMULA I latti formulati sono sostituti del latte materno progettati per soddisfare le esigenze nutrizionali dei lattanti, fornendo un equilibrio di nutrienti essenziali, come proteine, grassi, carboidrati, vitamine e minerali, simile a quello del latte materno. Tipologie di latti in formula: Formula a base di latte vaccino: È progettata per imitare il latte materno, solitamente addizionata con vitamine e minerali. Formula idrolizzata: Le proteine del latte sono parzialmente o completamente scomposte in peptidi più piccoli. È indicata per neonati con allergie alle proteine del latte vaccino (APLV) o per problemi di digestione. Formula per neonati prematuri: Queste formule contengono un maggior numero di calorie e nutrienti per supportare la crescita dei neonati nati prima del termine. Formula a base di soia: È un'alternativa per i bambini che non possono tollerare il latte vaccino o che seguono una dieta vegetariana. Formula speciale per reflusso (AR): ispessite con fibre (farina di semi di carruba) o con amidi (riso, patata, mais, tapioca). Formula per la crescita: Queste formule sono formulate per bambini oltre l'anno di età e forniscono nutrienti necessari per la crescita e lo sviluppo (non pubblicizzabili - Direttiva 2006/141/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio). L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: IL LATTE IN FORMULA COMPOSIZIONE LATTE IN FORMULA Nutriente Quantità Funzione Proteine 1-2 g/100 ml Crescita e sviluppo muscolare Grassi 3-4 g/ 100 ml Fonte di energia; sviluppo cerebrale Carboidrati 7-10 g/100 ml Energia (lattosio) Vitamine Vit. A; C; D; E; K; B Funzioni immunitarie e metaboliche Sviluppo delle ossa Minerali Calcio; ferro; zinco Produzione globuli rossi DHA (Acido Docosaesaenoico) Sviluppo cerebrale Acidi grassi ARA (Acido Arachidonico) Sistema visivo L’alimentazione del bambino nei primi 6 mesi di vita: Latte materno vs Latte in formula Componente/Nutriente Latte Materno Latte in Formula Proteine 0,9–1,2 g/100 ml (caseina e siero) 1,0–1,5 g/100 ml (caseina, siero e altre proteine) Grassi 3,0–4,5 g/100 ml 3,5–4,5 g/100 ml 7,0–7,5 g/100 ml (lattosio; non ha oligosaccaridi Carboidrati 7,0–7,5 g/100 ml (lattosio) GOS: limitata azione prebiotica su microbiota) Fibre Contiene oligosaccaridi (prebiotici) Può contenere fibre aggiunte (in alcune formule) Vitamine Vitamine A, C, D, E, K, B6, B12, folati Aggiunte vitamine per imitare il latte materno Calcio, ferro, fosforo, magnesio, zinco (possono Minerali Calcio, ferro, fosforo, magnesio, zinco essere meno biodisponibili) Acido docosaesaenoico (DHA) e acido Aggiunti in molte formule (non sempre nella Omega-3 e Omega-6 arachidonico (ARA) stessa quantità e meno assorbibili) Assenti, ma alcune formule possono contenere Anticorpi e Immunoglobuline Presente (IgA, IgG, IgM) probiotici e nucleotidi per sostenere il sistema immunitario Variabile (alcuni nutrienti possono essere meno Biodisponibilità Alta (nutrienti facilmente assorbiti dal neonato) assorbibili) Gusto Variabile (in base ad alimentazione materna) Fisso Latte in formula: lo sviluppo del gusto del bambino I neonati alimentati esclusivamente con formula ricevono spesso un solo tipo di formula, limitando la loro esposizione a esperienze gustative variegate. Tuttavia, le diverse tipologie e marche di latti in formula presentano gusti diversi, dati dagli ingredienti e dalla lavorazione: le formule a base di latte vaccino sono poco dolci, con caratteristiche acide e simili ai cereali, le formule a base di soia presentano sapori dolci, acidi e amari; le formule estensivamente idrolizzate (per APLV), hanno un gusto salato, amaro e acido. Le ultime ricerche scientifiche dimostrano che i neonati sviluppano preferenze per i sapori in base al tipo di formula consumata. Forestell CA. Flavor Perception and Preference Development in Human Infants. Ann Nutr Metab. 2017 A prescindere dalla tipologia di allattamento, sostenere sempre le mamme che si rivolgono a noi. Lavorare sull’alimentazione della mamma anche prima del parto, permette di gettare le basi per una corretta alimentazione familiare e quindi, in futuro, per una corretta alimentazione del bambino durante tutte le fasi dello sviluppo. L’alimentazione del bambino dai 6 mesi ai 2 anni: Alimentazione complementare Alimentazione 6-23 mesi Cosa succede intorno ai 6 mesi di vita del bambino Passaggio graduale dall’alimentazione lattea (latte materno o in formula) al cibo solido. Per fare ciò il bambino deve aver sviluppato tutta una serie di caratteristiche, sia motorie, sia cognitive, che gli permettano di avvicinarsi alla scoperta dei cibi solidi in modo corretto e naturale. In passato si pensava che l’allattamento fosse un “vezzo” da togliere; da qui la parola “Svezzamento”, oggi sostituita con Alimentazione complementare (il cibo solido deve essere inserito in modo complementare al latte materno o in formula, che resta l’alimento principale fino ai 12 mesi di vita del bambino). Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto 1. Età: il bambino deve aver compiuto almeno 6 mesi 2. Deve aver perso il riflesso di estrusione 3. Deve aver sviluppato le competenze motorie per alimentarsi 4. Deve essere interessato al cibo Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto: Età Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): nuove linee guida uscite ad ottobre 2023 confermano che l’allattamento al seno dovrebbe essere esclusivo per i primi 6 mesi di vita, età alla quale andrebbero introdotti i primi cibi solidi a causa di una riduzione della quantità di ferro nel latte materno (OMS, 2023). European Food Safety Authority (EFSA): latte materno fino ai 6 mesi e poi introduzione dei cibi solidi. Laddove non sia possibile attendere i 6 mesi, il divezzamento non dovrebbe avvenire prima della 17° settimana e comunque non oltre la 26° settimana di vita. European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN): allattamento esclusivo al seno desiderabile fino ai primi 6 mesi circa. Il divezzamento non dovrebbe essere avviato né prima del 4° mese di vita, né oltre il 6°. American Academy of Pediatrics (AAP): introduzione di “alimenti complementari” non prima dei 4 mesi compiuti e allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi. Ministero della Salute: allattamento esclusivo fino ai 6 mesi; svezzamento a partire dai 6 mesi. Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto: Età Perchè si consiglia di iniziare l’alimentazione complementare intorno ai 6 mesi di vita? In generale intorno ai 6 mesi il bambino dovrebbe aver sviluppato le competenze motorie, di coordinazione e cognitive per saper gestire gli alimenti solidi. A 6 mesi il sistema immunitario, digerente e renale sono sufficientemente sviluppati per metabolizzare i nutrienti. Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto: Il riflesso di estrusione Il riflesso di estrusione è un riflesso primitivo nei neonati che si manifesta quando un solido (alimento o oggetto) gli sfiora le labbra, toccando la lingua. Se il riflesso è presente, il bambino spingerà in fuori la lingua come per allontanare l’oggetto. Questo riflesso è naturale e serve a proteggere il bambino, impedendogli di ingerire cibi solidi prima che sia pronto. Solitamente si perde attorno ai 4-6 mesi di vita. Per valutare perdita del riflesso di estrusione: Test del dito Test del cucchiaino Posizionare il dito o un cucchiaino vuoto tra le labbra del bambino e vedere se viene spinto fuori con la lingua. In tal caso, il bambino non è pronto a introdurre i cibi solidi. Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto: Sviluppo muscolare e motorio Intorno ai 5-6 mesi i bambini sviluppano le capacità motorie, muscolari e di coordinazione per mangiare. Tappe di sviluppo motorio intorno ai 6 mesi Controllo della testa Mantiene la testa eretta e stabile. Sta eretto con la schiena e riesce a stare Sviluppo della muscolatura del tronco seduto con un supporto (cuscino o gambe di un adulto) Migliora la coordinazione mano-occhio; Coordinazione afferra oggetti e li porta alla bocca. Masticazione gengivale in senso verticale Sviluppo muscolatura oro-facciale (dai 7 mesi in poi masticazione rotatoria) + movimenti lingua + deglutizione Ogni bambino ha le proprie tappe di sviluppo motorio che non coincidono perfettamente con quelle degli altri bambini della stessa età. Sensibilizzare i genitori a rispettare lo sviluppo fisiologico del proprio figlio senza confronti con altri bambini della stessa età. Alimentazione 6-23 mesi Criteri per capire se il bambino è pronto: Interesse per il cibo Prerogativa fondamentale per iniziale lo svezzamento: il bambino deve mostrare interesse per il cibo. Come lo dimostra: Osserva i genitori mangiare Smanaccia e si protende verso gli alimenti come a volerli afferrare Apre la bocca in risposta ad uno stimolo alimentare Come promuovere l’interesse per il cibo: Esposizione precoce alla tavola (sin dai 4 mesi far sedere il bambino a tavola durante i pasti, preferibilmente seduto sulle gambe dei genitori o, successivamente su un seggiolone purchè abbia la visuale della tavola e dei piatti) Coinvolgere il bambino iniziando a farlo familiarizzare con i cibi e con gli utensili (bicchiere, forchetta, cucchiaio, ecc.) senza offrire nulla o forzare all’assaggio (input deve partire dal bambino) Momenti dei pasti sereni, dispositivi elettronici spenti per massimizzare l’attenzione verso il cibo senza distrazioni. Alimentazione 6-23 mesi Linee guida OMS Il 16 Ottobre 2023 vengono pubblicate le nuove linee guida OMS per l’alimentazione complementare; le ultime linee guida risalivano al 2017 (Dossier scientifico Crea). Alimentazione 6-23 mesi Linee guida OMS Età 6-11 mesi: se non si utilizza latte materno, è possibile utilizzare formule o latte animale (intero) o latticini per soddisfare i Età 12-23 mesi: se non si utilizza il fabbisogni nutrizionali (solo in latte materno, è possibile condizioni disagiate o in paesi utilizzare latte animale (dati sottosviluppati). Problematiche scientifici non significativi per del latte vaccino (proteine, obbligo all’utilizzo di latte intero, malassorbimento micronutrienti, comunque raccomandato). Le micro-sanguinamenti intestinali) formule di proseguimento non sono raccomandate. Latti vegetali solo come bevande. WHO guideline for complementary feeding - 2023 Alimentazione 6-23 mesi Linee guida OMS Alimentazione responsiva: incoraggia il bambino a nutrirsi autonomamente, in Multi-micronutrienti in polvere (MNPs): quantità risposta ai suoi bisogni aggiuntive di vitamine e minerali selezionati senza fisiologici (fame e sazietà) sostituire altri alimenti nella dieta SQ-LNS: Forniscono proteine e acidi grassi essenziali per prevenire la malnutrizione. WHO guideline for complementary feeding - 2023 Alimentazione 6-23 mesi Alimentazione responsiva e capacità di autoregolazione Sin dalla nascita i neonati hanno una innata capacità di autoregolarsi e sanno esattamente quando richiedere cibo (latte) e quanto mangiare, in risposta ai loro bisogni fisiologici. Tale capacità viene preservata per tutta l’infanzia, anche in relazione al cibo solido. Sono sempre i bambini a decidere quando e quanto alimentarsi, in risposta agli stimoli di fame e sazietà. Principio di divisione delle responsabilità (Ellyn Satter) “Parents provides, child decides” I genitori hanno il compito di decidere cosa, quando e dove mangiare. I bambini hanno il compito di decidere se e quanto mangiare. Il compito del nutrizionista che si occupa di alimentazione pediatrica è quello di mettere al corrente i genitori di questa capacità che hanno i bambini, spronandoli a rispettarla. Alimentazione 6-23 mesi Allergeni e crono-inserimenti American Academy of Pediatrics (AAP): ruolo protettivo dell’allattamento al seno sul rischio di asma e dermatite atopica. Non ci sono prove che ritardare l'introduzione di cibi allergizzanti, tra cui arachidi, uova e pesce, oltre i 4-6 mesi prevenga le malattie atopiche. In generale, secondo le maggiori associazioni pediatriche mondiali: l’alimentazione varia e bilanciata della mamma, la supplementazione con Vitamina D e acidi grassi omega-3 durante la gravidanza, la pratica di allattamento al seno per almeno 4 mesi, sono forme di protezione per lo sviluppo delle allergie nel bambino. Ng PPC, Tham EH, Lee BW. Primary Prevention of Allergy - Is It Feasible?. Allergy Asthma Immunol Res. 2023 Alimentazione 6-23 mesi Allergeni e crono-inserimenti Ng PPC, Tham EH, Lee BW. Primary Prevention of Allergy - Is It Feasible?. Allergy Asthma Immunol Res. 2023 Alimentazione 6-23 mesi Allergeni e crono-inserimenti Arachidi (nei bambini ad alto rischio di allergia alle Soia arachidi, si consiglia di introdurle tra i 4 e i 6 mesi di vita) Frutta secca (principalmente noci Pesce e mandorle sotto (evitare quelli di forma di creme 100% grande taglia) frutta secca) I principali cibi potenzialmente Latte vaccino allergenici Crostacei (prima dei 6 mesi (solo come sugo o solo come assaggi frullati (consistenza o bevanda o da non adatta alla utilizzare nelle masticazione preparazioni) gengivale) Uova Grano (pastorizzate e ben (attenzionare se in cotte, sia tuorlo sia famiglie ci sono albume; aumentare casi di celiachia) quantità gradualmente Alimentazione 6-23 mesi Allergeni e crono-inserimenti Nuove linee guida in accordo con le vecchie: non c’è ragione per attendere ad introdurre alimenti come pesce; arachidi; frutta secca; latte; glutine; uova; fragole; pomodoro; ecc. Le ultime ricerche scientifiche dimostrano che più tardi vengono introdotti, maggiore è il rischio di sviluppare allergie. Gli alimenti potenzialmente allergizzanti vanno inseriti nell’alimentazione del bambino sin dall’inizio dello svezzamento. Perchè? Dai 4 ai 6 mesi di vita, il sistema immunitario dei bambini è estremamente plastico (finestra immunogena) ed è in grado di rispondere meglio agli allergeni. L’esposizione ripetuta a tali alimenti porta a sviluppare una tolleranza orale che riduce la possibilità di reazioni avverse nel breve e lungo termine. Alimentazione 6-23 mesi Criteri di inserimento alimenti potenzialmente allergizzanti 1. Inserire un alimento potenzialmente allergizzante per volta (attendere 2-3 giorni prima di introdurre un nuovo alimento) 2. No prime introduzioni a cena o prima di un riposino/nanna 3. No in associazione ad altri alimenti potenzialmente allergizzanti 4. Iniziare con piccole quantità e poi aumentare progressivamente 5. Monitorare sempre il bambino dopo le prime esposizioni 6. In caso di reazioni avverse (immediate o ritardate) contattare il pediatra di riferimento Alimentazione 6-23 mesi Alimenti da evitare prima dell’anno di vita del bambino Miele (rischio botulismo infantile) Latte vaccino (inteso come sostituto del latte materno o in formula; si se offerto come assaggi o come bevanda o utilizzato nelle preparazioni dei cibi) Sale e zuccheri aggiunti Il sale può essere introdotto gradualmente dopo il primo anno, ma sempre in quantità molto limitate. Zuccheri aggiunti non prima dei 2 anni (i bambini possono sviluppare una preferenza per i sapori particolarmente dolci, il che può influenzare le loro abitudini alimentari in futuro Funghi (incapacità a digerire chitina, mannitolo e trealosio) fino a poco tempo fa si consigliava di introdurli dopo i 12 anni; ora si raccomanda si introdurli dopo il primo anno di vita (scegliere varietà sicure e ben cotte, evitando quelli crudi o non identificati) Alcolici Alimentazione 6-23 mesi Tipologie di Svezzamento 1.Svezzamento tradizionale o classico: gli alimenti vengono introdotti sotto forma di pappe morbide (alimenti omogeneizzati; passati; ecc.); le pappe vengono offerte con un cucchiaio e il bambino mangia ad orari diversi rispetto ai genitori. Esempio pappa: brodo + crema di mais/tapioca/riso + 1/2 vasetto di omogeneizzato + 1-2 cucchiai di verdure + olio evo 2. Autosvezzamento o ACR (Alimentazione complementare a richiesta - termine coniato nel 2008 da Lucio Piermarini nel libro “Io mi svezzo da solo”): il bambino mangia gli stessi alimenti dei genitori (purchè la dieta familiare sia varia e bilanciata); gli alimenti vengono adattati per forma e consistenza in base allo sviluppo motorio del bambino che può alimentarsi sia autonomamente utilizzando le mani, sia utilizzando le posate (c 10-12 mesi). I pasti vengono condivisi con i genitori (tipologia e orari) 3. Baby-led weaning (BLW - coniato da Gill Rapley nel libro “Baby Led Weaning Helping Your Baby to Love Good Food): il bambino si autoalimenta utilizzando soltanto le mani (nelle fasi iniziali non è permesso utilizzare il cucchiaino) per promuovere la scoperta del cibo e l’autonomia alimentare. Gli alimenti vengono offerti in forma di stick/polpette/pezzi per essere afferrati. Il bambino consuma gli stessi cibi dei genitori, agli stessi orari. Alimentazione 6-23 mesi Tipologie di Svezzamento La tipologia di svezzamento deve essere scelta dalla famiglia e soprattutto dal bambino, senza pressioni da parte dei professionisti del settore. Ogni svezzamento è a sè ed è possibile senza alcun problema scegliere una tipologia mista (es. svezzamento classico + autosvezzamento). A prescindere dalla tipologia, l’allattamento (sia materno sia in formula) resta a richiesta del bambino. Le pappe/i pasti introdotti non sostituiscono nessuna poppata (il cibo è complementare al latte, che resta l’alimento principale per il primo anno di vita del bambino). Alimentazione 6-23 mesi Svezzamento classico 1. Il bambino mangia alimenti diversi (solitamente pappe), in orari diversi rispetto ai genitori 2. Consistenza delle pappe solitamente morbide 3. Utilizzo del cucchiaino Pappa tipica dello svezzamento classico: A) 180-200 ml di brodo (solitamente fatto con verdure) B) 2 cucchiai di fonti di cereali (creme di cereali, riso, cereali in chicco di piccole dimensioni) C) 1 cucchiaio di verdure frullate D) fonte proteica (solitamente si parte con 1/2 omogeneizzato) E) 1-2 cucchiaini di olio. Limiti di uno svezzamento classico: 1. Gli alimenti vengono mischiati tra loro 2. Pappe troppo omogenee e poco masticabili 3. Poca compartecipazione a tavola 4. Il bambino viene imboccato (proporre gioco dei 2 cucchiaini) Alimentazione 6-23 mesi Autosvezzamento e Baby led weaning (BLW) 1. Il bambino mangia gli stessi cibi dei genitori (adattati per forma e consistenze), purchè l’alimentazione familiare sia sana e bilanciata 2. Agli stessi orari (pasto condiviso) 3. Si autoalimenta 4. Consistenze varie, stimolo della masticazione e della muscolatura oro-facciale Limiti di un autosvezzamento e BLW: 1. Lentezza nel raggiungere un pasto completo 2. Problematico se alimentazione familiare non è bilanciata 3. Il bambino si sporca di più Alimentazione 6-23 mesi Autosvezzamento e Baby led weaning (BLW) Rischio di deficit nutrizionali nel bambini che durante lo svezzamento si autoalimentano? Studio di Clara Davis, ricercatrice di Chicago, nel 1928 all’interno di un orfanotrofio: 15 bambini di età 6-11 mesi (che avevano consumato esclusivamente latte materno o in formula) erano messi nelle condizioni di procurarsi liberamente il cibo. Durata dello studio: sei anni (i bambini erano stati nell’orfanotrofio per un periodo compreso tra i 6 mesi e i 5 anni circa). Condizioni: ad ogni pasto veniva registrata la quantità di cibo assunta da ogni bambino, compreso il cibo che veniva scartato o lanciato a terra. I bambini venivano periodicamente monitorati per altezza, peso, alvo e venivano inoltre sottoposti a radiografie ossee e ad analisi del sangue. Alimentazione 6-23 mesi Autosvezzamento e Baby led weaning (BLW) Alimenti proposti Grano in chicchi (no pane) latte ma non i latticini; Carne, gli ortaggi e la frutta tagliati finemente, schiacciati o grattugiati; La frutta e la lattuga erano serviti crudi; I fiocchi d’avena, il grano, il manzo, il midollo osseo, le uova, le carote, i piselli, il cavolo e le mele serviti sia crudi sia cotti. Gli altri alimenti erano quasi sempre serviti cotti; Cotture semplici, no sale, no zucchero aggiunto. Cibi offerti da soli, senza essere mischiati ad altri cibi (es. zuppe) Risultati: Tutti i bambini erano riusciti ad alimentarsi da soli, senza incorrere in deficit nutrizionali. I parametri di crescita erano regolari, non si erano manifestati episodi di stitichezza cronica. Alimentazione 6-23 mesi Autosvezzamento e Baby led weaning (BLW) Conclusioni: In caso di autosvezzamento e BLW, se l’alimentazione è complementare al latte materno/formula, la crescita del bambino avviene in modo fisiologico. NON ESISTE UNA TIPOLOGIA DI SVEZZAMENTO MIGLIORE DI UN ALTRA. ESISTE UNA TIPOLOGIA DI ALIMENTAZIONE PIU’ IN LINEA CON LA CONDOTTA ALIMENTARE DELLA FAMIGLIA E CON LE COMPETENZE MOTORIE DEL BAMBINO Alimentazione 6-23 mesi Obiettivi di uno svezzamento di successo Proporre piatti bilanciati in linea con i fabbisogni nutrizionali del bambino e con le sue tappe di sviluppo motorio. Rispettare il senso di sazietà (Procedere gradualmente, partendo da piccoli assaggi, aumentando progressivamente le quantità fino ad arrivare ad un pasto completo) Continuare con il latte materno o in formula fino a che il pasto non diventi completo e sostituisca la poppata (rispettare autoregolazione del bambino). Curve di crescita Strumenti statistici utilizzati per interpretare e confrontare dati (crescita infantile) all'interno di una popolazione. Valutare misure come altezza, peso e indice di massa corporea (BMI) per identificare eventuali problemi di salute o nutrizione. Interpretazione: 3° percentile: Significa che il 3% dei bambini ha un valore inferiore, mentre il 97% ha un valore superiore. 50° percentile: Rappresenta la mediana; è un indicatore di crescita normale. 97° percentile: Indica che il 3% dei bambini ha un valore superiore. Curve OMS - 2006: Bambini principalmente allattati al seno Curve CDC - 2000: bambini americani, non necessariamente allattati al seno Per la fascia di età 0-2 vengono prese a riferimento le curve OMS; quelle CDC vengono utilizzate principalmente per la fascia di età 2-20 anni. Curve di crescita OMS OMS - 2006 Curve di crescita CDC American Centers for Disease Control and Prevention (CDC) - 2000 Curve di crescita OMS OMS - 2006 Curve di crescita Interpretazione I percentili vanno valutati non come dato a sè ma vanno inquadrati all’interno della genetica del bambino. Ad esempio bambini che si posizionano a percentili bassi o alti per peso/altezza possono avere una genetica che giustifica tale collocazione (valutare parametri antropometrici di genitori/nonni). Allo stesso modo non devono preoccupare i singoli percentili, ma un rapido scavallamento di questi ultimi in eccesso o in difetto (malattie da malassorbimento, intolleranze, allergie, altre patologie). Valutare sempre più misurazioni, in condizioni fisiologiche. Ogni bambino ha caratteristiche proprie di crescita; che non necessariamente corrispondo alle carte statistiche. Alimentazione 6-23 mesi Fabbisogni nutrizionali del bambino I fabbisogni nutrizionali del bambino dipendono e variano in base a: Età Sesso Costo di crescita: energia necessaria al bambino per costruire i tessuti corporei (muscoli, ossa, pelle, organi, etc.), per lo sviluppo fisico e cerebrale, e per adempiere a tutte le funzioni vitali. Stato di salute Attività fisica Alimentazione 6-23 mesi Fabbisogni nutrizionali 6-12 mesi ENERGIA Fabbisogno energetico dato da: Metabolismo basale (difficoltà nella misurazione) Termogenesi indotta dalla dieta (energia spesa per digerire, assorbire e metabolizzare il cibo) Attività fisica (LAF - dopo i 3 anni comunque difficili da stimare: bambini si muovono, corrono oltre alle attività sportive) Costo di crescita (alto nei primi anni e nella pubertà) Alimentazione 6-23 mesi Fabbisogni nutrizionali 6-12 mesi ENERGIA FABBISOGNO FABBISOGNO ETA’ ENERGETICO ENERGETICO (Kcal/die) (Kcal/kg di peso) 6-8 mesi 640-700 75-77 9-12 mesi 700-750 77-79 LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) - 2024 Alimentazione 6-23 mesi Fabbisogni nutrizionali 12-23 mesi ENERGIA LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) - 2014 Alimentazione 6-23 mesi Fabbisogni nutrizionali 6-23 mesi CARBOIDRATI TOTALI: 45-60% delle calorie totali Zuccheri