Fisiologia Renale: Panoramica Generale e Concetti Fondamentali PDF
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Questo documento fornisce una panoramica della fisiologia renale, concentrandosi sul ruolo del rene nella regolazione del bilancio idrico e dell'eliminazione dei soluti. Vengono analizzati il destino dell'acqua nel rene e il ruolo dell'ormone antidiuretico (ADH). Sono presentati anche i parametri renali fondamentali e diverse metodologie per studiare il loro trattamento.
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FISIOLOGIA RENALE: PANORAMICA GENERALE E CONCETTI FONDAMENTALI Questa lezione introduce i principi fondamentali della fisiologia renale, concentrandosi sul ruolo del rene nella regolazione del bilancio idrico e dell'eliminazione dei soluti. Esamineremo anche il concetto di clearance. Destino dell'A...
FISIOLOGIA RENALE: PANORAMICA GENERALE E CONCETTI FONDAMENTALI Questa lezione introduce i principi fondamentali della fisiologia renale, concentrandosi sul ruolo del rene nella regolazione del bilancio idrico e dell'eliminazione dei soluti. Esamineremo anche il concetto di clearance. Destino dell'Acqua nel Rene e Ruolo dell'ADH Assenza di ADH: In assenza dell'ormone antidiuretico (ADH), il dotto collettore è impermeabile all'acqua. Ciò porta all'eliminazione di grandi volumi di urina diluita (bassa osmolarità). Presenza di ADH: Quando l'ADH è presente, il dotto collettore diventa permeabile all'acqua, che viene riassorbita nell'interstizio midollare. Questo processo è guidato dal gradiente osmotico creato dall'ansa di Henle e risulta in una minore quantità di urine più concentrate (alta osmolarità). Minima Escrezione di Urina: Anche con livelli massimi di ADH, si osserva sempre una minima escrezione di urina (circa 400 ml/die, con osmolarità di 1200 mOsm/L), condizione necessaria per evitare l'anuria (assenza di produzione di urina), una condizione grave che indica problemi di perfusione renale. Parametri Renali Fondamentali Per quantificare il trattamento dei soluti da parte del rene, è necessario definire alcuni parametri fondamentali, tutti riferiti a quantità nell'unità di tempo: 1. Carico Filtrato: La quantità di soluto che viene filtrata dai glomeruli nel rene. 2. Carico Riassorbito: La quantità di soluto che passa dal lume del tubulo renale al sangue dei capillari peritubulari. 3. Carico Secreto: La quantità di soluto che passa dal sangue dei capillari peritubulari al lume del tubulo renale. 4. Carico Escreto: La quantità di soluto che si trova nelle urine finali. 5. Carico Tubulare Massimo (Tm): La massima capacità di trasporto di un soluto da parte delle proteine dell'epitelio renale. Il sistema di trasporto è soggetto a saturazione: superato il limite, il soluto non può essere più trasportato. Metodi di Studio del Trattamento dei Soluti Per studiare come il rene gestisce il riassorbimento dei soluti, si usano diverse metodologie: 1. Studio in vitro con Camera di Ussing: Permette di analizzare il trasporto di soluti in un segmento di tessuto renale, modificando le condizioni ambientali. 2. Micropunture: Permettono di studiare il comportamento di singoli tratti del tubulo renale mediante l'iniezione/aspirazione di soluzioni a osmolarità controllata. 3. Segmenti di Tubulo in vitro con Connessione a Ambienti Artificiali: Consentono di osservare il comportamento di segmenti renali isolati variando le concentrazioni di soluti e le condizioni ambientali. Riassorbimento nei Vari Tratti del Tubulo Renale Esaminiamo ora il destino di alcuni soluti significativi nei diversi segmenti del tubulo renale: 1. Tubulo Prossimale: Riassorbimento: Riassorbe circa il 60-70% dei soluti e dell'acqua filtrati. Il bicarbonato è riassorbito in alta percentuale. Aminoacidi e glucosio sono riassorbiti completamente, rispettando il Tm. L'urea, viene riassorbita per il 50%. Processo Isoosmotico: Il riassorbimento è isoosmotico: le quantità di acqua e soluti riassorbiti sono equivalenti e l'osmolarità del filtrato non cambia, rimanendo il 30% di acqua e soluti. 2. Ansa di Henle - Tratto Discendente: Riassorbimento d'Acqua: Viene riassorbita circa il 15-20% dell'acqua. Impermeabilità ai Soluti: Non vi è riassorbimento di soluti in questo tratto. Aumento dell'Osmolarità: L'acqua viene riassorbita, concentrando il liquido tubulare fino a 1200 mOsm/L. 3. Ansa di Henle - Tratto Ascendente: Impermeabilità all'Acqua: L'epitelio è impermeabile all'acqua. Trasporto Attivo di Soluti: Si verifica il trasporto attivo di soluti come Na+, K+ e Cl- tramite il cotrasportatore NKCC. Il riassorbimento di soluti è di circa il 25% e maggiore di quello di acqua. Si riassorbono anche calcio, magnesio e bicarbonato. Urea: Viene riassorbita dal capillare peritubulare al lume (-50% di urea nel tubulo). Diminuzione dell'Osmolarità: Il liquido tubulare diventa ipotonico (circa 100 mOsm/L) 4. Tubulo Distale: Riassorbimento Facoltativo: Inizia il riassorbimento facoltativo di sodio, regolato dall'aldosterone e la secrezione di potassio, anch'essa regolata dall'aldosterone. In condizioni normali, viene riassorbito il 7% di Na e secreto il 7% di K. Riassorbimento di Soluti: Vengono riassorbiti anche Cl-, Ca2+ e HCO3-. Regolazione del pH: Il riassorbimento di bicarbonato è inversamente proporzionale alla concentrazione di H+ nel sangue. L'eccesso di H+ viene anche eliminato tramite la coniugazione con ammoniaca e i sistemi tampone del sangue. Calcio: In condizioni normali, il riassorbimento di calcio è circa il 98%. L'escrezione viene regolata dal paratormone in caso di ipocalcemia. 5. Dotto Collettore (Parte Finale): Riassorbimento d'Acqua: Varia in base alla presenza di ADH, circa il 10%. Riassorbimento di Urea: Circa il 40-60% dell'urea viene riassorbita, non con lo scopo di eliminare tutta l'urea filtrata ma bensì di eliminare l'urea di nuova produzione. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio della fisiologia renale. CARICO FILTRATO, ESCRETO E TUBULARE: CONCETTI CHIAVE DELLA FISIOLOGIA RENALE In questa lezione, approfondiremo i concetti di carico filtrato, escreto e tubulare, e come questi parametri aiutano a comprendere il destino dei diversi soluti nel rene. Definizione dei Carichi Carico Filtrato (CF): È la quantità di soluto che passa attraverso i glomeruli e entra nello spazio di Bowman nell'unità di tempo. Si calcola moltiplicando il volume di filtrato glomerulare (VFG) per la concentrazione del soluto nel plasma. Formula: CF = VFG x Concentrazione plasmatica del soluto Carico Escreto (CE): È la quantità di soluto che viene eliminata con le urine nell'unità di tempo. Si calcola moltiplicando il volume urinario per la concentrazione del soluto nelle urine. Formula: CE = Volume urinario x Concentrazione urinaria del soluto Carico Riassorbito (CR): È la quantità di soluto che viene riassorbita dal lume del tubulo renale e riportata nel sangue. Carico Secreto (CS): È la quantità di soluto che viene secreta dal sangue dei capillari peritubulari al lume del tubulo renale. Destino dei Soluti: Filtrazione, Riassorbimento e Secrezione È importante sottolineare che tutte le proteine plasmatiche non vengono filtrate dai glomeruli, mentre tutti gli altri soluti del plasma sì. Questo dà origine a diversi scenari in termini di riassorbimento e secrezione: 1. Soluti Filtrati Liberamente e Non Riassorbiti/Secreti (Es. Inulina): Il carico escreto è uguale al carico filtrato (CE = CF). Questi soluti sono utilizzati per misurare il VFG. La creatinina, prodotta fisiologicamente, si comporta in modo simile, anche se una piccola parte viene secreta. 2. Soluti Filtrati e Parzialmente Riassorbiti (Es. Sodio, Cloro, Bicarbonato): Il carico escreto è inferiore al carico filtrato (CE < CF), perché una parte del soluto viene riassorbita. Formula: CE = CF - CR 3. Soluti Filtrati e Completamente Riassorbiti (Es. Glucosio, Aminoacidi): Il carico escreto è uguale a zero (CE = 0), a meno che non si raggiunga la saturazione dei trasportatori. Il carico riassorbito è uguale al carico filtrato. 4. Soluti Filtrati e Secreti (Es. Acido para-amminoippurico - PAI): Il carico escreto è maggiore del carico filtrato (CE > CF). Questi soluti vengono filtrati, ma poi la quota di soluto non filtrata viene secreta nel tubulo dai capillari peritubulari. Formula: CE = CF + CS Il PAI viene completamente escreto, quindi la concentrazione nel sangue venoso renale è 0. Esempi di Trattamento di Diversi Soluti Inulina/Creatinina: CE = CF; l'80% di inulina/creatinina presente nel sangue arterioso renale non viene assorbito, ma rimane nel sangue venoso renale. Sodio/Cloro: Il riassorbimento è regolato da fattori ormonali e dalle necessità dell'organismo; il 1- 19% del soluto rimane nel sangue venoso. Glucosio/Aminoacidi: Vengono completamente riassorbiti; a meno che non sia presente iperglicemia, il sangue venoso ne contiene la stessa quantità presente nel sangue arterioso. PAI: Il 20% viene filtrato e l'80% viene secreto dai capillari peritubulari; il sangue venoso non ne contiene più. Calcolo dei Carichi Giornalieri Per calcolare i carichi filtrati/escreti giornalieri, è necessario conoscere: Volume di plasma filtrato (circa 120 ml/min). Concentrazione plasmatica del soluto. Volume urinario. Concentrazione urinaria del soluto. Esempio con il Sodio: Carico filtrato: 120 ml/min 145 mmol/L= 17.400 mmol/min 1440 = 26.100 mmol/die di Na. Il carico escreto di sodio è molto inferiore a quello filtrato (meno del 1%). Esempio con il Glucosio: Se la glicemia è 100 mg/dL e filtrano 100 ml/min, il carico filtrato è 100 mg/min. Il carico escreto è normalmente 0. Potassio: Viene prima riassorbito nel tubulo prossimale e nell'ansa di Henle, e poi secreto nel tratto distale a seconda delle necessità, con un carico escreto superiore a quello del sodio. Urina: Composizione e pH Composizione: 95% acqua. 40% soluti: urea, sodio e cloro (a concentrazioni variabili a seconda della diuresi), potassio e ammoniaca (variabili a seconda dell'aldosterone e del pH corporeo). pH: Generalmente acido, con un range tra 4.5 e 7. Il limite inferiore di 4.5 è dato dalla concentrazione di H+ nell'interstizio, che impedisce un ulteriore eliminazione. Spero che questa rielaborazione sia utile per comprendere il destino dei soluti nel rene. CLEARANCE RENALE: MISURA DELL'EFFICIENZA DI RIMOZIONE DEI SOLUTI In questa lezione, esploreremo il concetto di clearance renale, un parametro cruciale per valutare l'efficacia con cui il rene rimuove i soluti dal plasma. Definizione di Clearance Renale La clearance renale non è la quantità di soluto rimossa dal rene, bensì è il volume di plasma che, passando attraverso il rene, viene completamente "depurato" di una determinata sostanza nell'unità di tempo (generalmente, un minuto). Concettualmente: È come se una parte del plasma che entra nel rene venisse "ripulita" da una certa sostanza, mentre il resto del plasma continua a circolare con la stessa concentrazione. La sostanza rimossa da quella parte di plasma è poi escreta nelle urine. Analogia con la Diluizione: La clearance può essere vista come un volume sconosciuto in cui una certa quantità di soluto era inizialmente contenuta. Conoscendo la quantità di soluto rimossa (che è uguale alla quantità escreta nelle urine) e la sua concentrazione nel plasma, possiamo calcolare questo volume (volume di plasma depurato). Formula della Clearance Renale La formula generale della clearance per un soluto "S" è: Clearance (S) = (Concentrazione urinaria di S x Volume urinario) / Concentrazione plasmatica di S Numeratore: Rappresenta il carico escreto, ovvero la quantità di soluto "S" che viene eliminata con le urine in un minuto. Denominatore: È la concentrazione plasmatica di "S". Risultato: Il risultato è espresso in unità di volume per unità di tempo (es., ml/min), ed è il volume di plasma che viene depurato dal soluto S nell'unità di tempo. Trattamento Renale dei Soluti e Clearance Il valore della clearance riflette il modo in cui il rene tratta i diversi soluti: 1. Sostanze Filtrate, Non Riassorbite e Non Secretate (Es. Inulina): Tutta la quantità filtrata viene eliminata con l'urina. La clearance di queste sostanze è uguale alla velocità di filtrazione glomerulare (VFG). La clearance dell'inulina è un parametro ideale per misurare la VFG. Il volume di plasma depurato dall’inulina corrisponde al volume di plasma filtrato. Procedura: Si inietta l'inulina, si misura la sua concentrazione plasmatica e urinaria, e si misura il flusso urinario. Si calcola la clearance che, in questo caso, corrisponde al VFG. 2. Sostanze Filtrate, Parzialmente Riassorbite o Secretate: La clearance di queste sostanze sarà diversa dal VFG, a seconda di quanto il soluto viene riassorbito o secreto. Clearance della Creatinina: un Indicatore Pratico della Funzione Renale La clearance della creatinina è un modo pratico per stimare la VFG, senza l'iniezione di inulina. Creatinina: È un prodotto di scarto del metabolismo muscolare, prodotto a velocità costante. Produzione: Se l'attività muscolare è costante, la produzione di creatinina è costante. Eliminazione: La creatinina viene eliminata principalmente attraverso la filtrazione glomerulare. Valore Normale: La concentrazione plasmatica della creatinina è mantenuta costante (circa 1 mg/dL) se la filtrazione glomerulare è normale, poiché la quantità prodotta è uguale alla quantità escreta. Come la Concentrazione di Creatinina riflette la Funzione Renale Riduzione della VFG: Se si riduce la VFG (per esempio, per perdita di un rene), la quantità di creatinina eliminata si riduce, portando ad un aumento della concentrazione plasmatica di creatinina fino a che la produzione e l'escrezione tornano in equilibrio. Esempio: Se la VFG si dimezza, la creatininemia raddoppia. Relazione Inversa: La concentrazione plasmatica della creatinina è inversamente proporzionale alla VFG. Stima della VFG: Misurando la creatininemia, si può stimare lo stadio dell'insufficienza renale del paziente o la percentuale di rene funzionante. Esistono delle formule empiriche per calcolare la VFG, come la formula di Cockcroft-Gault. Fattori che influenzano la creatininemia: Età, sesso e massa muscolare. Stati ipercatabolici (febbre e digiuno), in cui la creatininemia può essere aumentata. Azotemia: L'azotemia è la concentrazione di azoto nel sangue e, analogamente alla creatininemia, aumenta in caso di insufficienza renale o stati ipercatabolici. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio della clearance renale e la sua importanza nella valutazione della funzione renale. CLEARANCE RENALE E TRATTAMENTO DEI SOLUTI: UN'ANALISI APPROFONDITA In questa lezione, esamineremo come la clearance renale riflette il destino di diversi tipi di soluti, considerando i processi di filtrazione, riassorbimento e secrezione. 1. Soluti Filtrati, Parzialmente Riassorbiti, Non Secreti Meccanismo: Questi soluti vengono filtrati nel glomerulo, e una parte di essi viene riassorbita lungo il tubulo renale, mentre la restante quota viene escreta con l'urina. Clearance: La clearance di questi soluti è inferiore al VFG, in quanto una parte del plasma viene depurata dal soluto in questione, ma una parte dello stesso ritorna al plasma. Esempio: Se un soluto viene filtrato e una certa percentuale riassorbita (es. 80%), solo la parte rimanente (es. 20%) viene escreta. Quindi, se la filtrazione era 100 ml/min, la clearance sarà 20 ml/min. Esempi di Soluti Parzialmente Riassorbiti Sodio (Na+): La sua clearance è molto bassa, poiché viene riassorbito per il 99,1% Cloro (Cl-) e Bicarbonato (HCO3-): Il bicarbonato viene riassorbito più del cloro, quindi il cloro ha una clearance leggermente maggiore del bicarbonato. Potassio (K+): A differenza del sodio, una parte viene anche secreta (con l'intervento dell'aldosterone), quindi la clearance del potassio è maggiore. Fosfati: vengono filtrati e anche escreti, dopo aver partecipato alla tamponatura degli H+ in condizioni di acidosi. Soluti Filtrati, Completamente Riassorbiti, Non Secreti Meccanismo: Questi soluti vengono filtrati, ma poi riassorbiti completamente lungo il tubulo renale, ritornando nel circolo sanguigno. Clearance: La clearance di questi soluti è zero, poiché nessun volume di plasma viene depurato da essi. Esempio: Glucosio, Aminoacidi. Saturazione dei Trasportatori per Soluti Completamente Riassorbiti (Es. Glucosio) Trasportatori SGLT2: Il riassorbimento del glucosio avviene grazie ai trasportatori SGLT2, che presentano un limite di capacità di trasporto (Tm). Condizioni Normali: A normali concentrazioni di glucosio nel plasma, tutto il glucosio filtrato viene riassorbito. Aumento della Glicemia: Se la concentrazione plasmatica del glucosio (glicemia) aumenta, si raggiunge un punto in cui i trasportatori sono saturi (Tm del glucosio = 300-400 mg/min), e una quota di glucosio comincia a comparire nelle urine. Splay: Alcuni nefroni iniziano a perdere glucosio prima di altri, dando origine ad un fenomeno chiamato "splay", per cui la comparsa di glucosio nelle urine non è netta, ma graduale. Soluti Filtrati, Non Riassorbiti, Completamente Secreti Meccanismo: Questi soluti vengono filtrati e, in aggiunta, vengono anche secreti dal sangue dei capillari peritubulari al lume del tubulo renale. Clearance: La clearance di questi soluti è maggiore del VFG, poiché non solo il volume filtrato viene depurato dal soluto, ma anche un volume extra di plasma viene depurato dalla quota secreta. Esempio: Penicillina, PAI (acido para-amminoippurico). PAI: La clearance del PAI corrisponde al flusso plasmatico renale (circa 600-650 ml/min) perché tutto il plasma che passa per il rene viene depurato dal PAI. Saturazione dei Trasportatori per Soluti Secreti (Es. PAI) Anche i trasportatori coinvolti nella secrezione hanno un limite di trasporto (Tm). Se la concentrazione plasmatica del soluto supera la capacità di trasporto, una parte del soluto rimane nel plasma e la clearance diminuisce progressivamente all'aumentare della concentrazione. Soluti Filtrati, Parzialmente Riassorbiti, Parzialmente Secreti Meccanismo: Questi soluti vengono filtrati, parzialmente riassorbiti e anche parzialmente secreti. Clearance: La clearance dipende dal bilancio tra riassorbimento e secrezione. Urea: Clearance Variabile: La clearance dell'urea è di circa 50 ml/min, ma non è costante e dipende dal flusso urinario. La sua clearance è pari a circa la metà del VFG (100 ml/min). Diffusione Passiva: L'urea si muove principalmente per diffusione passiva nei tratti del nefrone dove la parete è più permeabile. Influenza del Flusso Urinario sulla Clearance dell'Urea Flusso Urinario Lento (Alta ADH): Se il flusso urinario è lento (alta ADH), l'urea ha più tempo per diffondere dal lume del tubulo renale all'interstizio, quindi la sua clearance diminuisce. Flusso Urinario Elevato (Bassa ADH): Se il flusso urinario è veloce (bassa ADH), l'urea ha meno tempo per diffondere e quindi la sua clearance aumenta. Ruolo dell'ADH nel Riassorbimento dell'Urea Alta ADH: Se c'è alta ADH, viene riassorbita molta acqua e l'urea si concentra nel lume del dotto collettore, aumentando la diffusione passiva all'interstizio e quindi la quota riassorbita. Bassa ADH: Se c'è poca ADH, il flusso urinario è elevato, l'urea è diluita e la diffusione diminuisce, portando ad una maggiore escrezione. Conclusioni La clearance renale è un parametro utile per capire come il rene gestisce i diversi soluti, attraverso processi complessi di filtrazione, riassorbimento e secrezione. La clearance di diverse sostanze varia a seconda del processo di trasporto e può essere influenzata anche da fattori come la presenza di ormoni o dal flusso urinario. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio della clearance renale e del trattamento dei soluti nel rene.