Lezione 11 (Il Trattato di Lisbona) - Slide PDF
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This document discusses the evolution of the European Union treaties, specifically focusing on the transition from the proposed Constitution to the Treaty of Lisbon. It outlines the key issues debated, and some of the different stages in the development of the European Union treaties.
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Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA LEZ 11 DA...
Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA LEZ 11 DAL TRATTATO COSTITUZIONALE A LISBONA Al Trattato di Nizza del 2001 viene allegata una Dichiarazione relativa al futuro dell’Europa, in cui si delinea un percorso per avviare un «dibattito più approfondito e più ampio sul futuro dell’Unione europea» e si stabilisce che un’ulteriore Conferenza intergovernativa (CIG) per la revisione dei Trattati sarà convocata nel 2004. Il dibattito sul futuro dell’UE riguarda le seguenti questioni: le modalità per stabilire e mantenere una più precisa delimitazione delle competenze tra Unione europea e Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà; lo status della Carta dei diritti fondamentali dell’UE proclamata a Nizza; una semplificazione dei Trattati per renderli più chiari e comprensibili; il ruolo dei Parlamenti nazionali. Il Consiglio europeo di Laeken del 14-15 dicembre 2001 approva un’ulteriore dichiarazione, nota appunto come Dichiarazione di Laeken, che definisce con maggiore precisione le questioni da risolvere. Si decide di convocare una Convenzione «composta dai principali partecipanti al dibattito sul futuro dell’Unione», con il compito di esaminare le questioni essenziali circa il futuro dell’UE e di trovare possibili soluzioni. Secondo quanto previsto dalla Dichiarazione, al termine dei lavori la Convenzione redigerà un documento che costituirà «il punto di partenza della Conferenza intergovernativa che prenderà le decisioni finali». La Convenzione, nel luglio 2003, trasmette al Presidente del Consiglio europeo un progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa 1 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA IL TRATTATO CHE ADOTTA UNA COSTITUZIONE PER L’EUROPA Nell’ottobre 2003 si aprono i lavori della nuova Conferenza intergovernativa (CIG). Il Consiglio europeo di Bruxelles del 17-18 giugno 2004 approva il testo del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, che viene firmato a Roma il 29 ottobre 2004. Anche se viene utilizzato il termine «Costituzione», si trattava di un nuovo Trattato avente natura simile ai precedenti (di cui viene prevista la formale abrogazione). Il Trattato-costituzione conteneva tuttavia alcuni elementi simbolici significativi: inno, bandiera, motto, esplicita clausola di supremazia del diritto UE sul diritto degli Stati membri. Il testo del Trattato-costituzione era diviso in quattro parti: 1. Prima parte: norme generali sulle competenze, le istituzioni, gli atti, la membership; norme su cittadinanza, vita democratica e finanze. 2. Seconda parte: riproduzione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (i diritti venivano per la prima volta inseriti nel Trattato e dunque «costituzionalizzati»). 3. Terza parte: riproduzione (con modifiche importanti) delle norme del TCE e del TUE che non avevano trovato collocazione nella prima parte. 4. Quarta parte: norme generali e finali. Il Trattato costituzionale avrebbe dovuto essere ratificato da tutti gli Stati membri. Tuttavia, solo 18 Stati membri (tra cui l’Italia) provvedono alla ratifica. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA In Francia e nei Paesi Bassi la ratifica del Trattato costituzionale è sottoposta a un referendum popolare, che ha esito negativo: si crea una situazione di stallo. A quel punto anche altri Stati sospendono le procedure di ratifica: il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa NON entra in vigore. Il Consiglio europeo di Bruxelles del 16-17 giugno 2005 decide una pausa di riflessione, che successivamente viene ulteriormente prolungata dal Consiglio europeo di Bruxelles del 15-16 giugno 2006. IL TRATTATO DI LISBONA Dopo due anni di stallo, con la Dichiarazione del 25 marzo 2007 a Berlino: i Capi di Stato e di Governo degli Stati membri proclamano di essere «uniti nell’obiettivo di dare all’Unione europea entro le elezioni del Parlamento europeo del 2009 una base comune rinnovata». Il Consiglio europeo di Bruxelles del 21-22 giugno 2007 convoca una nuova CIG per definire il testo del nuovo Trattato, con indicazioni ben precise: incorporare nel testo del TCE e del TUE le innovazioni contenute nel Trattato costituzionale, con alcune modifiche e rinunciando agli aspetti più problematici che avevano causato il fallimento del Trattato costituzionale stesso. Il Consiglio europeo, nel mandato per la CIG, dichiara infatti che «il progetto costituzionale, che consisteva nell’abrogazione di tutti i trattati esistenti e nella loro sostituzione con un unico testo denominato "Costituzione", è abbandonato». Viene rapidamente approvato il Trattato che modifica il Trattato sull’Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea, firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007 (noto come «Trattato di Lisbona» o «Trattato di riforma»). 3 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: IL TRATTATO DI LISBONA LEZ 11 IL TRATTATO DI LISBONA Il Trattato di Lisbona viene firmato il 13 dicembre 2007 ed entra in vigore il 1° dicembre 2009, rivestendo grandissima importanza sotto il profilo politico perché rimette in moto il progetto di integrazione stoppato dalla mancata ratifica dall’ambizioso progetto di Trattato costituzionale europeo. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, scompare il riferimento al termine «comunità europea» che viene sostituito con «UNIONE EUROPEA». Vengono emanati due nuovi testi dei trattati: 1. Il Trattato sull’Unione europea (TUE) viene completamente riscritto; 2. Il TCE cambia nome e natura, data la soppressione della Comunità europea, e si trasforma in Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Il nuovo TUE è suddiviso in 6 titoli: disposizioni comuni(tit I), disposizioni relative ai principi democratici (tit II), disposizioni sulle istituzioni (tit III), disposizione su una cooperazione rafforzata (tit IV), disposizioni generali sull’azione esterna dell’Unione e disposizioni specifiche sulla politica estera e sulla sicurezza comune (tit V) e disposizioni finali (tit VI) Nei primi tre titoli le novità principali del TUE: (tit I) esplicito riferimento ai valori e sui quali si fonda l’UE e chiara ripartizione di competenze tra Stati e Unione. All’ art. 6, par. 1, TUE inoltre si afferma che «l’Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi» sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea la quale «ha lo stesso valore giuridico dei trattati» dunque diventa giuridicamente vincolante per tutte le istituzioni; (tit II) previsioni sulla vita democratica dell’Unione quali il principio di democrazia rappresentativa, della democrazia partecipativa, l’uguaglianza giuridica dei cittadini, il diritto di iniziativa degli stessi; (tit III) trasformazione del Consiglio europeo in una istituzione dell’UE. 1 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: IL TRATTATO DI LISBONA TFUE è un trattato applicativo di natura operativa, che in VII parti fissa le regole del funzionamento delle istituzioni, organi e organismi e disciplina le politiche interne ed esterne dell’UE. Include alcune novità già presenti nella Costituzione Europea del 2004 quali: La Generalizzazione della procedura legislativa ordinaria (e quindi rafforzamento del Parlamento europeo) Le Votazioni del consiglio a maggioranza qualificata estese ad un maggior numero di settori al fine di rendere più veloce il processo decisionale La Clausola di recesso dall’Unione La distinzione tra atti legislativi europei e non legislativi Ulteriori innovazioni (riprese dal Trattato costituzionale) riguardano le riforme istituzionali. Elementi di continuità del Trattato di Lisbona rispetto al Trattato costituzionale: ▪ Creazione di un Presidente permanente del Consiglio europeo ▪ Istituzione dell’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza ▪ Rafforzamento del ruolo del Presidente della Commissione ▪ Modifica della composizione del Parlamento (ridotta), rendendo più incisiva la partecipazione dello stesso al processo legislativo (procedura co decisionale) ▪ Rafforzamento della partecipazione dei Parlamenti nazionali col potere di controllo ▪ Abolizione pressoché totale della Struttura a pilastri ▪ Attribuzione all’Unione europea di personalità giuridica Rispetto a quanto immaginato nel Trattato costituzionale europeo, vi sono anche molte differenze a partire dalla scelta nel senso di una «de-costituzionalizzazione» della riforma. Non vengono più utilizzati i termini «costituzione» e «costituzionale»; viene soppresso l’articolo sui simboli dell’Unione (bandiera, inno, motto); la nuova figura di Ministro degli esteri dell’UE assume la più modesta denominazione di Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza; tra gli atti giuridici dell’UE non compare più la categoria delle leggi e delle leggi-quadro. Viene eliminato l’articolo che sanciva esplicitamente il primato del diritto UE su quello degli Stati membri. Non è più previsto che l’UE approvi delle leggi o delle leggi-quadro. Vengono inseriti nei Trattati numerosi meccanismi di garanzia a favore degli Stati membri, nonché l’affermazione del carattere reversibile del processo di integrazione (per tenere 2 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: IL TRATTATO DI LISBONA conto dei ripensamenti in senso euro-scettico emersi in alcuni Stati membri dopo il fallimento del Trattato costituzionale). L’ENTRATA IN VIGORE Per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona serve la ratifica di tutti gli Stati membri, «conformemente alle rispettive norme costituzionali». Sorgono alcuni problemi in sede di ratifica in Irlanda e Repubblica ceca (che avevano invece ratificato senza problemi il Trattato costituzionale): in Irlanda gli elettori votano contro la ratifica in un primo referendum popolare del giugno 2008. Viene però indetto un secondo referendum il 2 ottobre 2009, questa volta con esito favorevole (a seguito di alcune misure adottate dal Consiglio europeo a garanzia dell’Irlanda); la Repubblica ceca (dove la ratifica era stata ritardata, tra l’altro, da un ricorso di costituzionalità contro la stessa) ratifica il Trattato dopo un intervento del Consiglio europeo che adotta delle misure a suo favore. in Germania la ratifica del Trattato di Lisbona è ritardata da un intervento della Corte costituzionale federale: nella sentenza 30 giugno 2009 (Lissabon Urteil) la Corte dichiara infondati i ricorsi presentati contro la legge di ratifica e contro la legge costituzionale di modifica della Legge fondamentale; tuttavia, la Corte dichiara incostituzionale la legge che accompagna l’entrata in vigore del nuovo Trattato e che rafforza i poteri del Parlamento tedesco in relazione alle nuove funzioni che esso è chiamato ad esercitare in applicazione del Trattato di Lisbona, e stabilisce che la ratifica tedesca non potrà essere perfezionata fino all’entrata in vigore di una nuova legge. Anche questa difficoltà viene comunque superata. Il Trattato di Lisbona entra in vigore il 1° dicembre 2009. LA NATURA DELL’UNIONE EUROPEA: PRECISAZIONI L’Unione europea NON è uno Stato: anche se il Trattato di Lisbona ha ricondotto l’intero processo di integrazione ad un ente unitario (l’UE) dotato di personalità giuridica autonoma, non si è formato un vero e proprio Stato europeo di tipo federale. Gli Stati membri hanno mantenuto la loro statualità individuale e la loro sovranità e l’Unione non si è sostituita a questi. L’Unione non ha il potere di definire autonomamente le proprie competenze (in base al principio d’attribuzione, essa «agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono 3 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: IL TRATTATO DI LISBONA attribuite dai trattati e per realizzare gli obiettivi da questi stabiliti»); essa non gode quindi della «competenza della competenza» (Kompetenz Kompetenz). È necessario un consenso unanime degli Stati membri per modificare i Trattati: se l’Unione europea fosse uno Stato federale, i trattati sarebbero la sua Costituzione, modificabile secondo procedure che richiedono maggioranze elevate, ma non l’unanimità, come invece è richiesto per i trattati internazionali conclusi da Stati sovrani. L’Unione europea NON è una semplice organizzazione internazionale, pur molto avanzata rispetto alle altre. L’Unione europea è una realtà originale e dinamica, soggetta ad un continuo processo di trasformazione e rafforzamento dagli esiti non prevedibili: organizzazione sovranazionale in favore della quale gli Stati membri hanno trasferito settori della propria sovranità, e che pertanto risulta essere titolare di una sua sovranità, ma di una sovranità parziale e derivata (poiché appunto limitata alle materie previste dai Trattati e frutto di una decisione degli Stati membri). 4 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 11_3 LA CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA 2021 I trattati istitutivi sono stati modificati ed integrati diverse volte, ciò con lo scopo di tener conto delle esigenze degli Stati membri che hanno aderito successivamente all’UE ma anche al fine di rispondere all’ampliamento di competenze dell’Unione. Nonostante gli sforzi continui, la crisi economico finanziaria del 2008, la pressione posta dalla complessa gestione del fenomeno dell’immigrazione a partire dal 2014, la prima reazione di alcuni Stati membri alla pandemia da covid 19 del 2020 (seppur seguita da provvedimenti positivi delle istituzioni europee) hanno alimentato una disaffezione verso lo spirito comunitario dovuto anche alla percezione di distanza delle istituzioni europee e di scarsa attitudine al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali. Nell’ottica di ridurre questo scollamento a marzo 2021 è stata lanciata La Conferenza sul futuro dell'Europa. La conferenza, inedita nel suo genere, ha rappresentato un grande esercizio democratico paneuropeo, con dibattiti guidati dai cittadini di tutta Europa. La Conferenza nasce su iniziativa comune del Parlamento europeo, del Consiglio dell'UE e della Commissione europea per ascoltare la voce degli europei e consentire loro di esprimersi sul futuro dell'Europa, attraverso una serie di discussioni e dibattiti guidati dai cittadini attraverso una piattaforma digitale multilingue nonché attraverso una serie di panel di cittadini, espletati a livello sia europeo che nazionale. 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: I panel sono stati organizzati per tema: Panel 1 - Un'economia più forte, giustizia sociale, occupazione, istruzione, cultura, sport, trasformazione digitale Panel 2 - Democrazia europea, valori, diritti, Stato di diritto, sicurezza Panel 3 - Cambiamento climatico, ambiente, salute Panel 4 - L'UE nel mondo, migrazione I dibattiti si sono svolti nel corso di un anno e hanno condotto alla formulazione di raccomandazioni rivolte alle istituzioni europee. Nel corso delle sessioni plenarie della Conferenza, sono state discusse le raccomandazioni dei cittadini scaturite dai panel e i contributi raccolti tramite la piattaforma digitale. A seguito delle discussioni, la sessione plenaria ha presentato le proprie proposte al comitato esecutivo. I membri della plenaria erano rappresentanti delle tre istituzioni dell'UE, dei parlamenti nazionali, dei panel europei di cittadini, degli eventi/panel nazionali e di altre parti interessate. I presidenti del Consiglio, il presidente del Parlamento europeo e la presidente della Commissione europea hanno rappresentato le tre istituzioni dell'UE agendo in qualità di presidenza congiunta della Conferenza. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Un comitato esecutivo ha supervisionato l'organizzazione della Conferenza nel corso del suo svolgimento. Nel comitato, copresieduto da membri delle tre istituzioni, il Consiglio era rappresentato dalla sua presidenza di turno. Un segretariato comune, di dimensioni limitate e composto da funzionari che rappresentavano in egual misura le tre istituzioni, ha coadiuvato i lavori del comitato esecutivo. La Conferenza sul futuro dell'Europa si è ufficialmente conclusa il 9 maggio 2022 - Giornata dell'Europa - a Strasburgo. In questo giorno i copresidenti del comitato esecutivo della Conferenza hanno presentato ai presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione una relazione finale contenente le 49 proposte. Le proposte riguardavano nove temi: cambiamento climatico e ambiente; salute; un'economia più forte, giustizia sociale e occupazione; l'UE nel mondo; valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; istruzione, cultura, gioventù e sport. Comprendevano obiettivi generali e oltre 300 misure concrete, e le tre istituzioni stanno attualmente esaminando come darvi un seguito efficace, ciascuna nell'ambito delle proprie competenze e conformemente ai trattati. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: RIPASSO TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti. 1