Riassunto Hans e gli Altri PDF
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Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
Alice Meoli
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Questo documento riassume il caso di Hans, il primo caso di analisi infantile di Freud. Il documento esplora la fobia di Hans per i cavalli e le sue connessioni con le dinamiche familiari e psicologiche. Inoltre, fornisce un'introduzione all'approccio comportamentista di Watson e al suo esperimento con il piccolo Albert.
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lOMoARcPSD|37174966 Hans e gli Psicologia (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo....
lOMoARcPSD|37174966 Hans e gli Psicologia (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 HANS E GLI ALTRI \RIASSUNTO\ALICE MEOLI Cap 1 SIGMUND FREUD E IL PICCOLO HANS Hans è il primo e unico caso di analisi infan琀椀le che sia stato eseguito dal creatore della psicoanalisi Freud, convinto che quella di Hans rappresentasse una situazione unica e irrepe琀椀bile poiché in questa analisi contribuì anche il padre del bambino che annotò tu琀 i fa琀. Hans dormì nella stessa stanza dei genitori per circa 4 anni perciò secondo Freud ebbe l'occasione di assistere alla scena primaria cioè al rapporto sessuale tra il padre e la madre. Il padre chiamato Graf era un sostenitore di Freud e gli mostrò tu琀琀e le sue annotazioni come la fobia per i cavalli del 昀椀glio che cos琀椀tuisce il primo vero e proprio ogge琀琀o di a琀琀enzione clinica. La sua educazione veniva e昀昀e琀琀uata in teoria ispirandosi a principi freudiani cioè lasciando che le sue curiosità sessuali trovassero libero sfogo, ma non fu esa琀琀amente così infa琀 la madre quando scopre che il 昀椀glio si tocca il membro non lo lascia libero di darsi piacere, ma lo minaccia apertamente che se con琀椀nuava veniva il do琀琀ore A. Tagliargli il “fapipì”. Hans Inizialmente non mostra sensi di colpa e risponde anche in modo scherzoso, tu琀琀avia Freud commenta che acquista in questa occasione il complesso di evirazione. Freud allude anche al complesso di Edipo: il bambino che aspirerebbe a prendere il posto del padre accanto alla madre abbandona le proprie pretese a causa del 琀椀more di perdere il proprio organo genitale in seguito alla castrazione. Quindi inizia a nascere un sen琀椀mento d'odio verso il padre che gli impedisce questo suo amore con la madre. Il bambino quando vede la sorella nata da poco pronta per il bagne琀琀o immagina che il suo organo sia des琀椀nato a crescere è in seguito rivedendola riconosce la di昀昀erenza anatomica tra i genitali maschili e femminili, invece di negarla. I genitori per spiegare l'origine della nascita dei bambini gli propongono la tradizionale storia della cicogna, ma il bambino rimane dubbioso di questa storia anche perché vide il pancione della mamma crescere nei mesi preceden琀椀 e intuisce che la nascita della sorella dev’essere stata molto dolorosa poiché la madre gridava e c’erano delle bacinelle insanguinate rimaste a 昀椀ne parto. Inizia perciò ad avere paura della defecazione poiché corrisponde alla paura di un ventre sovraccarico, come la gravidanza della madre e in qualche modo inizia ad associare la sorella da una “ta琀琀e琀琀a” (=cacca) ed inizia ad avere fantasia aggressive verso la nuova arrivata. Ha 5 anni inizia a manifestare segni di disagio quali昀椀cabili agli occhi del padre come materiale per un caso clinico e il padre inizia ad a琀琀ribuire i problemi del 昀椀glio a un possibile sovraeccitamento sessuale dovuto alla tenerezza della madre. Freud non commenta ciò ma registra 2 tenta琀椀vi di seduzione del bambino verso la madre: 1. il bambino voleva dopo il bagne琀琀o che la madre passasse il talco con la mano anche sul genitale oltre che sul resto del corpo, 2. Una zia vedendolo nudo aveva de琀琀o a bassa voce alla mamma che il suo 昀椀gliolo aveva un “bel pirolo”, Hans la sen琀椀i e poco tempo dopo lo ricordo alla madre entusiasto. Nonostante Hans mostrava interesse verso la madre era a琀琀ra琀琀o anche dai bambini e bambine della propria età e anche più grandi tanto da essere de昀椀nito da Freud: “ omosessuale come possono esserlo tu琀 i bambini, in pieno accordo con un fa琀琀o che non dobbiamo perdere di vista: che egli conosce una sola specie di genitale: un genitale come il suo”. il disagio del bambino si manifesta apertamente per la prima volta durante una passeggiata con la governante alla quale chiedi di tornare a casa per farsi consolare dalla mamma, ma anche quando fu la mamma a portarlo al parco chiese nuovamente di ritornare a casa perché aveva paura di essere morso da un cavallo e perché a casa poteva avere più in琀椀mità con lei. FREUD spiega che Hans non sa dire quale sia il vero mo琀椀vo della sua angoscia perché ancora ha di昀케coltà a iden琀椀昀椀carlo, questo è un segno evidente che in lui sta cominciando ad agire il meccanismo di difesa della rimozione: sono processi mentali che agiscono fuori dalla consapevolezza per ges琀椀re gli e昀昀e琀 spiacevoli, come l'angoscia, il più di昀昀uso di tali meccanismi è appunto la rimozione, volta a rendere non accessibili alla coscienza contenu琀椀 mentali per il sogge琀琀o. Perciò la curiosità del bambino inizia a diventare fonte di disagio, e iniziano ad esserci nuove preoccupazioni infa琀 inizia ad aver paura che il cavallo possa raggiungerlo in camera. Inizia ad esserci lo SPOSTAMENTO: “trasferimento dell'accento dell'interesse dell'intensità di una rappresentazione da questa ad altre rappresentazioni originariamente poco intense, collegate alla prima da una catena associa琀椀va” + si aggiunge anche la regressione alla fase orale del Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 bambino. FREUD capì che il bambino inconsciamente associava il cavallo alla paura del padre, che potrebbe a琀琀uare la castrazione, visto che prova amore per la madre, perciò lo vede come un rivale. FREUD suggerì perciò che al bambino venisse de琀琀o: la faccenda dei cavalli era una sciocchezza e che se aveva paura di loro era solo perché si era interessato al loro fapipi ed un interesse eccessivo anche per il proprio era inopportuno, e doveva essere informato che esisteva un organo genitale diverso dal suo. Queste spiegazioni resero il bambino per un tot tempo tranquillo ma iniziò a suscitare un altro complesso: “ se vi sono dunque esseri viven琀椀 senza il fapipì potrebbero portarmelo via per rendere femmina anche a me!” La fobia inizia a generalizzarsi: inizia ad avere paura di tu琀 gli animali grandi mentre si diverte ad osservare quelli piccoli, perché il suo senso di angoscia aumenta vedendo il fapipì così grosso degli animali grandi perciò è insoddisfa琀琀o della sua grandezza e i grandi animali gli ricordano il suo dife琀琀o. DURANTE LA SUA UNICA SEDUTA CON FREUD IL PICCOLO HANS SCOPRI’: che aveva paura del suo papà perché voleva tanto bene alla mamma, e che credeva perciò che il Babbo era arrabbiato con lui ma non era vero perché il Babbo gli vuole bene lo stesso perché è normale. Dopo questo colloquio il suo rapporto con i cavalli assume forme diverse: *inizia a provare paura non solo dei cavalli ma anche per i cavalli* (cioè che cadendo si possano far male), perciò si dimostrano i suoi sen琀椀men琀椀 ambivalen琀椀 verso il padre. Lo SPOSTAMENTO SI TRASFORMA IN IDENTIFICAZIONE: Hans inizia a trarre piacere nel giocare ad essere lui un cavallo e si comporta come temeva che il padre facesse con lui quindi in modo aggressivo, anche con la sorella ma solo nel pensiero. LA CONDENSAZIONE: processo in cui due o più immagini si combinano per formare un'immagine composita che è inves琀椀ta di signi昀椀cato e di energia derivan琀椀 da entrambe. È una delle cara琀琀eris琀椀che del processo primario nel pensiero inconscio esempli昀椀cato nei sogni e nella formazione dei sintomi. Come nei sogni due o più persone possono essere un unico personaggio che sinte琀椀zza le cara琀琀eris琀椀che dei suoi componen琀椀 così nella nevrosi infan琀椀le di Hans il cavallo è fonte di paura, mo琀椀vo di a琀琀razione/iden琀椀昀椀cazione e ogge琀琀o di aggressività, esa琀琀amente come i genitori. HANS E LE GIRAFFE: Hans racconta al padre Graf di una sua fantasia con 2 gira昀昀e in cui la grande gridava e l’altra era sgualcita. La 1° gira昀昀a gridava perché Hans gli prese la 2° gira昀昀a e si sede琀琀e sopra ad essa appena la 1° smise di piangere. Anche in questo caso la Gira昀昀a che grida rappresenta il padre che vuole la mamma tu琀琀a per sé (la gira昀昀a sgualcita). Un giorno il bambino ha chiesto alla mamma la ma琀 na di essere preso nel le琀琀o con lei e la mamma ha acconsen琀椀to nonostante il padre non fosse d'accordo, Hans esprime la propria soddisfazione per la complicità materna. Il sedersi sopra sembra un modo di esprimere il desiderio di possedere la mamma nel misterioso modo in cui è posseduto dal padre che potrebbe averla in qualche modo sgualcita. D'altra parte la mamma-gira昀昀a dal collo lungo potrebbe non essere così facile da possedere realmente: “Hans ha paura di non essere amato dalla mamma perché il suo fapipì non può competere con quello del padre”. TUTTI I SUOI DUBBI E LE SUE ANGOSCIE SI RISOLVONO CON LA VERITA’ DA PARTE DEI GENITORI NEL RACCONTARE COME NASCONO VERAMENTE I BAMBINI E LUI PRENDE COSCIENZA DI SE E ACCORDA AL PADRE LA STESSA FELICITA’ CHE AMBISCE PER SE. IN PIU’ PRENDE FIDUCIA NELLA POSSIBILITA’ DI UNA CRESCITA PROPORZIONALE DEL SUO ORGANO SESSUALE E NON HA PIU’ PAURA DELLA CASTRAZIONE O DEGLI ANIMALI GRANDI. Cap 2 WATSON E IL PICCOLO ALBERT COME CONTRALTARE DEL PICCOLO HANS: Secondo Watson non era necessario che la psicologia si occupasse del problema della coscienza che era un territorio estraneo alla possibilità di esplorazione scien琀椀昀椀ca dire琀琀a o indire琀琀a, non poteva essere campo di un'indagine ogge琀 va, invece il comportamento può essere osservato e descri琀琀o e per昀椀no misurato in Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 modo ripe琀椀bile da terzi diveniva ogge琀琀o privilegiato d'indagine. Il primo che analizzò il comportamento appreso fu Pavlov con l’esperimento dei cani in cui avveniva una associazione di un suono ad una azione (l’arrivo del cibo). Lui dimostrò che si era in grado di condizionare un comportamento. Watson riprese Pavlov e dimostrò ciò su un bambino il piccolo Albert. Albert venne allevato 昀椀n dalla nascita in un ambiente ospedaliero poiché la madre era un'infermiera le condizioni 昀椀siche di Albert risultavano normali era in salute e sembrava essere un sogge琀琀o sperimentale perfe琀琀o a causa della sua stabilità temperamentale: era estremamente calmo e per nulla sogge琀琀o a sbalzi emo琀椀vi. Perciò a Watson e Rayner gli sembrava che potevano causargli rela琀椀vamente poco danno nel condurre ques琀椀 esperimen琀椀. Ad oggi e琀椀camente non è più tollerabile questo esperimento, infa琀 vennero cri琀椀ca琀椀 fortemente. Albert venne so琀琀oposto a una serie di test iniziali che oggi vengono comunemente chiama琀椀 baseline: per stabilire la condizione di partenza. Gli vennero presenta琀椀 un ra琀琀o bianco, un coniglio, un cane, una scimmia, delle maschere con e senza capelli, del cotone e per昀椀no i giornali in 昀椀amme nonostante ciò il bambino non piangeva e la sua unica reazione era la manipolazione standard di quanto cadeva so琀琀o i suoi occhi, perciò non mostrò mai paura 昀椀no a quando a ques琀椀 “ogge琀 ” non vennero associa琀椀 dei suoni molto for琀椀 causa琀椀 con un bastoncino di metallo. Ogni volta che il bambino toccava il topo veniva riprodo琀琀o il rumore: Albert inizia cosi a piangere e a non toccarlo più associando all’animale la paura che poi in seguito venne generalizzata infa琀 iniziò a sen琀椀re disagio anche per tu琀琀e quelle cose che gli ricordavano anche solo vagamente il topo bianco peloso. Il bambino se non veniva so琀琀oposto all’esperimento dopo tot tempo la sua paura si a昀케evoliva (come il cane di Pavlov), ma non riuscirono mai Watson e Rayner a completare l’esperimento poiché il bambino venne portato via troppo presto dall’ospedale perciò non provarono mai il quarto punto. Infa琀 a loro avviso le risposte condizionate/ nevrosi indo琀琀a avrebbero potuto persistere inde昀椀nitamente nell’ambiente familiare e potevano non es琀椀nguersi da sole mantenendo un danno psicologico de昀椀ni琀椀vo al bambino (a di昀昀erenza di quello che pensava Pavlov cioè che secondo lui l’associazione si es琀椀ngue con il tempo). Con questo esperimento veri昀椀carono: 1. se fosse possibile condizionare la paura verso un animale, abbinando la sua presentazione allo s琀椀molo sonoro spiacevole 2. se fosse possibile l'estensione della risposta ad altri animali o ogge琀 3. quanto sarebbe durato l'e昀昀e琀琀o del condizionamento 4. quali metodi di laboratorio avrebbero potuto a琀琀uare la rimozione della risposta condizionata Albert quando era sul punto di piangere tendeva a me琀琀ersi il pollice in bocca al punto che agli sperimentatori risultava necessario togliere il pollice dalla bocca del bambino perché si potessero o琀琀enere le a琀琀ese risposte condizionate. Questa e presunte altre esperienze con bambini molto piccoli avevano indo琀琀o Watson e Rayner a concludere che la s琀椀molazione delle zone erogene indussero s琀椀moli posi琀椀vi in grado di prevalere su tu琀 gli altri e a speculare sulla possibilità che la tendenza all'auto s琀椀molazione sessuale nei momen琀椀 di di昀케coltà persistesse anche durante l'adolescenza e la vita adulta. In ogni caso il bambino sembrava succhiarsi il pollice solo in presenza di s琀椀moli spiacevoli. Come se volesse compensare con il “piacere” gli s琀椀moli spiacevoli. I seguaci di FREUD vedono nell’amore o nel sesso l'emozione che condiziona maggiormente i nostri comportamen琀椀 e che distorce la nostra personalità. Ma c'è chi dissente e vede nella paura un fa琀琀ore altre琀琀anto determinante. Questo esperimento ci insegna che: il progresso può giungere grazie al caso e per昀椀no all’errore salvo il successivo consolidamento dei risulta琀椀. Cap 3: MELANIE KLEIN E SUO FIGLIO ERICH/FRITZ Melanie Reizes Klein nacque nel 1882 visse la prima parte della sua esistenza a Vienna, 昀椀glia di un medico, in una famiglia di origini ebraiche. Come Freud si iden琀椀昀椀ca fortemente con la propria etnia, ma so琀琀olineò il Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 proprio distacco dalla fede religiosa. Lei cadde in depressione a causa della sua relazione matrimoniale infelice e per gli ambien琀椀 non s琀椀molan琀椀. Melanie era una ragazza piena di interessi e ambizioni infa琀 aspirava alla professione medica paterna, iniziò a ri昀椀orire in una ci琀琀à più grande che o昀昀riva di nuovo occasioni di arricchimento spirituale, decise di entrare in analisi nel 1912 昀椀no al 1919 a琀琀raversando una grave crisi coniugale culminata nel 1914. Fu l'analista stesso a incoraggiarla a dedicarsi alla psicoanalisi professionalmente, me琀琀endo in rilievo il suo grande dono di capire i bambini e il suo interesse verso di loro. Perciò iniziò ad acquisire nozioni di psicologia psicoanali琀椀ca dello sviluppo, diventando l'analista dei propri 昀椀gli giungendo alla conclusione che l'osservazione del gioco è un o琀 mo mezzo per comprendere i con昀氀i琀 inconsci e alleviare l'angoscia. Fritz (suo 昀椀glio) era presentato come un bambino sano e robusto con uno sviluppo psichico normale benché un po’ lento, e fu proprio la madre stessa a de昀椀nire che: “il suo senso di realtà era cosi rido琀琀o da indurre a pensare che questo bambino fosse ritardato rispe琀琀o agli altri!”. Friz ha iniziato a parlare a due anni e non prima dei tre e mezzo comincia a esprimersi in modo ar琀椀colato. Solo successivamente inizia a dis琀椀nguere i colori e a comprendere il signi昀椀cato di passato, presente e futuro. A 5 anni acquista tu琀琀avia una grande 昀椀ducia nelle proprie capacità: ri琀椀ene di essere potenzialmente in grado di leggere, scrivere o parlare francese purché qualcuno gli mostri almeno una volta come si faccia. Inizia a sviluppare una grande curiosità che si manifesta con 1000 domande sul senso delle cose. Quando concentra la propria a琀琀enzione sul signi昀椀cato della nascita riceve risposte chiare ed elusive dalla madre sul meccanismo e sulla 昀椀siologia dei 2 organi genitali. Friz appare molto interessato a questo discorso e giunge alla conclusione che vorrebbe farlo con la mamma: “se proprio il papà non può essere sos琀椀tuito forse può essere a昀케ancato!” pur deluso 昀椀no al pianto dell’impossibilità, lo acce琀琀a e chiede mille par琀椀colari sulla crescita e il nutrimento del bambino nel corpo umano. Inizia a svilupparsi il complesso di Edipo. Si dimostra che la sincerità verso i bambini, la franchezza nel rispondere alle loro domande e la libertà interna che ques琀椀 comportamen琀椀 producono, in昀氀uenzano bene昀椀camente e profondamente sullo sviluppo psichico. Inizia anche ad avere l'a琀琀eggiamento aggressivo verso coloro che lo deridono inizia a fantas琀椀care su una possibile vende琀琀a omicida. Dopo l'impulso alla conoscenza inizia a subire un rallentamento, infa琀 con琀椀nua a chiedere informazioni sul parto, ma non sul ruolo che ha il padre nella nascita e per l'a琀琀o sessuale stesso inducendo così la madre nel dubbio: “che ques琀椀 problemi esercitassero nel bambino un forte peso a livello inconscio” inzia ad esserci il contrasto. Il bambino comincia ad essere più taciturno e sempre meno incline al gioco 昀椀no ad avere un a琀琀eggiamento assente e annoiato, risulta essere schizzinoso verso il cibo e appare sempre più a琀琀accato alla madre. La madre-psicoterapeuta deduce che nella mente del bambino ci sia un con昀氀i琀琀o interno che lo porta al distacco e al disinteresse per a琀琀uare la rimozione. Si deduce che: rispondere soltanto alle domande conscie non è su昀케ciente occorre o昀昀rire al bambino anche spiegazioni su argomen琀椀 non dire琀琀amente da lui solleva琀椀. Perciò la mamma inizia a riacquistare l'interesse del 昀椀glio con le storielle fantas琀椀che cercando di alimentare la sua fantasia, e la costruzione di fantasie infa琀 iniziò a esprimere in modo evidente il desiderio e l'aggressività. (Due vacche camminano insieme e poi una salta in groppa all'altra. Un vitellino si aggrappa stre琀琀amente alle corna di una vacca). In questo periodo in cui il bambino lascia libertà alle sue fantasie (senza frenarle) diviene più chiacchierone e allegro. Le fantasie rela琀椀ve all'esplorazione del mondo esterno si trasferiscono sul mondo dell'apprendimento scolas琀椀co. Passa tu琀琀avia un breve periodo di tempo nel quale la madre/analista non può dedicarsi al 昀椀glio e nuovi problemi emergono. Il bambino è più angosciato si addormenta con maggiore di昀케coltà e si sveglia di soprassalto in preda alla paura, le fantasie sono meno vivide e i giochi più rari. Inizia a manifestare al contrario sempre più voglia di imparare e si dedica mol琀椀ssimo alla le琀琀ura, ma in maniera apparentemente forzata. Un sogno par琀椀colarmente spiacevole di cui rimane impaurito anche il giorno dopo, riguarda degli uomini arma琀椀 di bastoni e fucili che inseguono lui, suo fratello, sua sorella e sua madre: nessuna casa si apre per accogliere i perseguita琀椀. L'interpretazione fa琀琀a dall'analista fu che le armi corrispondevano al “vivì” del padre che il bambino teme e desidera, infa琀 lo descrive come duro. Cominciano a questo punto a emergere delle fantasie che esprimono l’angoscia di castrazione e il desiderio omossessuale. Il bambino Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 inizia ad aver paura per il proprio “vivì”, e immagina un complesso mondo nella propria pancia nel quale possa penetrare un estraneo. L’analista gli disse: “che aveva immaginato se stesso al posto della mamma e desiderato che il Papà facesse con lui quello che faceva con la mamma però aveva paura che il vivì di papà penetrando nel suo vivì gli avrebbe fa琀琀o male distruggendo quel che c’era nel suo stomaco. I chiarimen琀椀 e le interpretazioni sembrano avere un e昀昀e琀琀o bene昀椀ciario. Il bambino impara anche da solo la tecnica dell’esposizione progressiva alla presenza di un sogge琀琀o per far decadere i sintomi fobici (paura di a琀琀raversare la strada). Cap 4: DONALD WINNICOTE E LA FUTURA PSICOTERAPEUTA PIGGLE DONALD analizza come il bambino acquisisce la capacità di manipolare ogge琀 tendendo a sviluppare una par琀椀colare preferenza per uno di essi, 琀椀picamente una coperta o un peluche la cui importanza viene di solito intuita anche da genitori completamente digiuni di psicologia. Ques琀椀 sono colpi琀椀 dalla capacità dello speci昀椀co ogge琀琀o di tranquillizzare il bambino. Hai gli occhi del bambino secondo Winnico琀琀 un tale ogge琀琀o ho acquisito uno statuto ontologico par琀椀colare a metà tra l'essere stato trovato nel mondo reale e l'essere stato da lui creato dal nulla. Questo fenomeno viene denominato come “area transizionale”. Si so琀琀olinea anche l'importanza del gioco per cogliere il mondo interno del bambino e anche per me琀琀ere in condizioni di tranquillità il bambino poiché il gioco in se è la terapia. Dal gioco si può interpretare. La bambina Piggle/Gabrielle ha 2 anni e 4 mesi, i genitori sono preoccupa琀椀 per le sue paure no琀琀urne che in昀氀uiscono sulla sua vita. Secondo i resocon琀椀 della madre la bambina ebbe uno sviluppo normale nel complesso, ma mostrò segni precoci edipici sopra琀琀u琀琀o sen琀椀men琀椀 molto appassiona琀椀 per il padre e una certa tensione verso la madre. La nascita della sorella più piccola peggiorò il quadro, infa琀 Piggle iniziò ad avere spiacevoli fantasie riguardan琀椀 a proposito di un padre e di una madre neri, di porcellino nero e di un minaccioso Babacar: che rappresentava la sorella. La famiglia portava la bambina dall'analista quando avevano la possibilità perciò fu un tra琀琀amento che prevedeva sedute su richiesta, ad oggi è diventato uno standard nell'ambito della psicoterapia genitore-bambino ovvero il tra琀琀amento breve seriale, in cui viene lasciata aperta la porta a nuovi incontri in caso di necessità. Si instaurava un dialogo a distanza con il terapeuta e i genitori, in cui il terapeuta tendeva a pra琀椀care lo holding cioè sostenere e contenere le apprensioni dei genitori ma anche a valorizzarle. Winnicot durente le sedute con la bimba cerca di me琀琀erla a proprio agio lasciandola giocare o giocando con lei instaurando un dialogo. il terapeuta si limitava a ripete frasi ben precise ( eccone un altro!) e a passare i vagoni del gioca琀琀olo cercando di ricordare il tema della nascita della sorella, l’arrivo di un altro bebè. Nel proseguir della seduta emergono il tema dei sogni no琀琀urni sulla mamma nera e del babacar, degli interroga琀椀vi sulla nascita dei bambini so琀琀oforma di inserimento di gioca琀琀oli in altri gioca琀琀oli. Si dedusse che: Il cambiamento avvenuto in relazione alla nascita della nuova bambina aveva portato con sé angoscia mancanza di libertà di gioco e anche paure no琀琀urne. Ciò nonostante insieme con questo era intervenuta un'acce琀琀azione della madre come persona dis琀椀nta da cui la cos琀椀tuzione di se stessa con una propria iden琀椀tà e con un forte legame con il padre. La bambina inizi a manifestare anche momen琀椀 di regressione e li alterna con espressioni di aggressività mentre elabora nuove fantasie e con琀椀nua ad avere problemi di addormentamento lega琀椀 alle paure del Babacar e della mamma nera, inizi ad esserci anche un momento di ambivalenza in cui vuole e non vuole tornare dal terapeuta. All'inizio non si capiva che cosa rappresentasse il Babacar ma il terapeuta gli chiese se fosse il dentro della madre da dove è nato il bambino e lei sembrò sollevata e annuì. Questa interpretazione sblocca un nuovo gioco: la bambina riempie un secchio di gioca琀琀oli sino a farne cadere inevitabilmente alcuni per terra. Il secchio simbolicamente è la pancia di Winnico琀琀 che interpreta il Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 昀椀glio di Piggle e chi è troppo avido e quindi sta male e vomita ma anche una situazione di parto legata alla fantasia di produrre un 昀椀glio grazie al cibo ingurgitato. Secondo il terapeuta solo la bambina stessa sapeva le risposte delle sue paure e quando le riusciva a coglierle rendeva possibile anche a lui capire. Quando il terapeuta rievoco le paure della bambina, Piggle prese l'asse appun琀椀to di uno dei vagoncini e lo mise in bocca. Quindi si ritorna all'esperienza orale. In un altro caso la bambina prese il bagno oculare azzurro e lo mise dentro e fuori la bocca succhiando rumorosamente e si poteva dire che stava sperimentando qualcosa di molto vicino ad un orgasmo generalizzato. Il culmine lo raggiunse nella qua琀琀ordicesima seduta con il terapeuta in cui: prese la lampadina ele琀琀rica e la portò alla bocca guardandomi in modo signi昀椀ca琀椀vo e poi 琀椀rò su la gonna 昀椀no a scoprire le mutandine era una specie di invito. Per la bambina il terapeuta era diventato uno sfogo, un compagno di gioco con cui giocare da sola senza la presenza della sorella. Con il tempo: Gabrielle mostra progressiva tolleranza sia verso la madre sia verso la sorella sembrando anche di avere maggiore complicità con loro e le preoccupazioni no琀琀urne progressivamente iniziano a diminuire. Entra in uno stato di paci昀椀cazione. Nell'ul琀椀ma seduta con il terapeuta l'a琀 vità che decide di intraprendere la bambina prima dell'addio consiste nel guardare un libro illustrato con lui. Alla 昀椀ne della seduta il congedo appare naturale senza rimpian琀椀 senza alcun segno di disappunto Winnico琀琀 saluta una bambina che ormai appare uscita dal suo periodo problema琀椀co. Molto tempo dopo Gabrielle ha intrapreso la carriera di Winnico琀琀 e oggi applica anche lei la terapia su richiesta e elas琀椀camente. Riferisce di aver le琀琀o il libro sul proprio caso clinico intorno ai vent'anni rimanendo abbastanza perplessa. I suoi ricordi delle consultazioni si limitavano a impressioni visive: una scarpa, uno sca昀昀ale…. Ricordi più vivi di conservava di qualcosa che non è raccontato nel libro cioè le successive visite del terapeuta alla famiglia durante le quali il suo ex analista disegno più volte per lei. Riguardo all'interpretazione a琀 nen琀椀 alla sessualità Gabrielle ri琀椀ene che Winnico琀琀 non avesse forzato nulla ricordando di avere avuto una conoscenza molto precoce del mondo sessuale. A proposito del termine Babacar associa oggi con naturalezza il nome “baba yaga” che nel folkore della cultura della famiglia di origine è l'equivalente del nostro “uomo nero o strega ca琀 va”. Certamente già da piccola doveva aver sen琀椀to questo nome. Cap 5: ERNST KRIS, JOSEPH LICHTENBERG E LA PICCOLA TIGRE ANNE Hartmann sosteneva la teoria della libido nella sua originaria versione postulava che la pulsione fosse cara琀琀erizzata da una fonte nell'eccitazione proveniente da un organo, una meta che consisteva nella scarica di tale eccitazione, un ogge琀琀o funzionale alla scarica ma sostanzialmente interscambiabile: “la pulsione sessuale probabilmente è in primo tempo indipendente dal proprio ogge琀琀o e forse non deve neppure la propria origine agli s琀椀moli del medesimo”. Freud speci昀椀ca che l'ogge琀琀o è l'elemento più variabile della pulsione non è originariamente collegato a essa ma le è assegnato soltanto in forza della sua proprietà di rendere possibile il soddisfacimento. Freud a昀昀erma che la frustrazione indo琀琀a dalla perdita dell'ogge琀琀o d'amore è la più 琀椀pica causa dell'insorgenza della nevrosi. L'individuo era sano 昀椀nché il suo bisogno d'amore veniva soddisfa琀琀o da un ogge琀琀o reale del mondo esterno, diventa nevro琀椀co appena questo ogge琀琀o gli viene so琀琀ra琀琀o senza che se ne ritrovi un sos琀椀tuto. Le osservazioni di Spitz su bambini abbandona琀椀 alla nascita confermavano quest'ul琀椀ma prospe琀 va mostrando che l'infante ha bisogno che sia una persona precisa ad accudirlo. In mancanza di un caregiver 昀椀sso il bambino anche se i suoi bisogni 昀椀sici vengono soddisfa琀 tende inevitabilmente a subire un decadimento non solo mentale, ma anche 昀椀siologico. Ma se la mamma ritorna o viene sos琀椀tuita da un'altra 昀椀gura stabile entro un tempo abbastanza limitato (dicesi 3 mesi) l'infante può riprendere normalmente il proprio sviluppo 昀椀sico e psicologico. Hartmann sos琀椀ene l’ipotesi di ada琀琀amento del bambino. Questa teoria Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 venne confermata con il caso della bambina ANNE che venne a lungo seguito dal proge琀琀o di ricerca di Yale e fu ampiamente discusso da Kris e dal suo gruppo. Lo studio longitudinale di Yale prevedeva la selezione di una serie di famiglie in a琀琀esa del primo 昀椀glio disposte a so琀琀oporsi a colloqui periodici e a lasciare ai ricercatori l'opportunità di osservare il bambino in diversi contes琀椀 a par琀椀re dalla gravidanza della madre 昀椀no a diversi anni dopo la nascita. In cambio i 昀椀gli avrebbero ricevuto un'assistenza pediatrica completa da parte di un'is琀椀tuzione pres琀椀giosa e la possibilità di frequentare gratuitamente una scuola materna. Anne rappresentò un caso di par琀椀colare interesse perché mostrava in maniera tangibile i problemi che poteva comportare il primo sviluppo psicologico di una bambina 昀椀sicamente normale, inserita in una famiglia apparentemente ben disposta nei suoi confron琀椀 e del tu琀琀o pronta in teoria a o昀昀rire le cure di accudimento necessarie. In Anne si può osservare un quadro che è risultato di una complicata miscela tra: 1. Alcuni s琀椀moli e comunicazioni posi琀椀vi e favorevoli alla crescita 2. un'insu昀케ciente comunicazione di amore e tenerezza 3. l'impa琀琀o di azioni aggressive della madre nei confron琀椀 dell'infante, che consistevano in urla, sculacciate, manipolazione brusca, a fronte di un contenimento distaccato, infelice. Il signor Adams, il padre di Anne era riuscito a costruirsi una carriera brillante nonostante un'origine familiare di昀케cile. Suo padre era morto quando lui aveva sei anni, la madre 昀椀gura severa e decisa aveva mantenuto la famiglia a fa琀椀ca. Dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale si era laureato in legge e aveva iniziato a lavorare in uno studio legale importante. Adorava la 昀椀glia, ma era poco coinvolto nella sua vita quo琀椀diana. La madre di Anne proveniva da una famiglia sudamericana che l'aveva allevata richiedendole sempre prestazioni di rilievo in campo sia scolas琀椀co sia spor琀椀vo. Le si imponeva di essere coraggiosa, di non avere paura, di essere anche 昀椀sicamente forte. Se la sua pagella risultava meno che brillante il padre a lungo non le rivolgeva la parola. Sua madre era tanto innamorata del marito quanto frustrata per non avere obie琀 vi propri; d'altra parte delegava quanto poteva ai domes琀椀ci la cura della 昀椀glia. La famiglia era originariamente ricca, ma la futura signora Adams aveva sperimentato il declino economico e la morte del padre e della madre prima di compiere i 14 anni. Malgrado le ampie prove del profondo risen琀椀mento verso i genitori la signora Adams negava gli a昀昀e琀 nega琀椀vi nei loro confron琀椀 ogni volta che emergevano nei colloqui. Quando lei si trasferì negli Sta琀椀 Uni琀椀 riuscì a portare a termine gli studi e inizi ad avere una vita soddisfacente. Sposata da qua琀琀ro anni con il signor Adams iden琀椀昀椀cava questo periodo come il più felice della sua vita. I signori Adams avevano previsto di avere 昀椀gli ma senza fre琀琀a: la gravidanza era giunta inaspe琀琀ata ma non indesiderata. La signora Adams non aveva alcuna esperienza con bambini al di so琀琀o dei tre anni e durante i colloqui anteriori al parto mostrava una certa apprensione rispe琀琀o alla propria capacità di allevare 昀椀gli ritenendo il marito più portato di lei. Appena nata la bambina venne descri琀琀a come par琀椀colarmente di bell'aspe琀琀o da tu琀琀o il personale della clinica. La madre parve condividere questa impressione solo il primo giorno. Già 24 ore dopo la signora Adams si riferiva alla 昀椀glia come un esserino poco a琀琀raente e iniziò ad apparire gelosa del marito che considerava da parte sua bellissima la bambina. In seguito allorché qualcuno si complimentò per la bellezza della bambina la madre 琀椀rò fuori delle foto commentando che in esse era ritra琀琀a una bambina veramente bella: era lei stessa da piccola. Durante il parto la signora so昀昀rì di una leggera lacerazione del Perineo i cui e昀昀e琀 tese a esagerare a昀昀ermando che la bambina l'aveva distru琀琀a. La bambina era nata normalmente e non mostrò nessun problema 昀椀sico 昀椀no a quando ci fu un declino nel suo sviluppo a causa di una madre la cui stru琀琀ura inconscia si ribellava contro la duplice mor琀椀昀椀cazione narcisista del dover abbandonare la professione e del dover dedicare la propria a琀琀enzione a una bambina. Pur non essendo una madre trascurante la signora si dedicava alla 昀椀glia allo stre琀琀o indispensabile e il suo a琀琀eggiamento verso di lei era piu琀琀osto freddo: aveva un suo modo di tenerla a distanza da sé e raramente Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 la coccolava. Sospeso quasi subito l'alla琀琀amento naturale, pur essendo in grado di sostenerlo, la signora si dimostrò comunque del tu琀琀o incapace di alimentare in modo corre琀琀o la 昀椀glia e di ada琀琀arsi ai suoi ritmi. Non era in grado di prevedere il momento in cui la bambina avrebbe avuto fame. La sua capacità di reazione ai segni di disagio della bambina non era istantanea, tendeva anzi a pensare al biberon solo quando Anne piangeva in modo intenso e prolungato. La madre risultava infas琀椀dita dal tempo a suo avviso eccessivo necessario per l'alla琀琀amento ar琀椀昀椀ciale, cercando anche di evitare l'alla琀琀amento no琀琀urno che risultava par琀椀colarmente lungo. Anne cominciò a u琀椀lizzare questa forma di soddisfazione alterna琀椀va: il succhiarsi il pollice, anche di giorno e sempre più a lungo 昀椀no a succhiarsi nervosamente tu琀琀o il pugno. Il pianto da disagio di Anne anziché risultare un segnale per sollecitare il conforto della madre tendeva a irritarla profondamente 昀椀no a spingerla a sculacciare la 昀椀glia. La madre a昀昀ermò che non coccolava la 昀椀glia per paura di viziarla, nonostante il forte incoraggiamento da parte dei medici di coccolarla. La bambina nel corso delle primissime se琀 mane di vita era sembrata per昀椀no precoce iniziò a presentare segni problema琀椀ci signi昀椀ca琀椀vi tra i sei e gli 8 mesi: le relazioni sociali non erano molto signi昀椀ca琀椀ve, scarso era l'interesse per la manipolazione dei gioca琀琀oli, scarso sviluppo nel linguaggio, peso inferiore. Era tu琀琀avia in grado di dis琀椀nguere gli estranei, Anne si era ada琀琀ata per quanto possibile all’ambiente sfavorevole e minaccioso: acce琀琀ava di rimanere da sola a lungo senza pretendere quasi nulla, se agitata si calmava facilmente una volta portata nella stanza dove la madre stava lavorando o leggendo, sembrava aver trovato un equilibrio per cui stare alla presenza della madre per diverse ore al giorno signi昀椀cava non essere stata abbandonata del tu琀琀o allo stesso tempo la distanza poteva proteggerla dal rischio di essere sculacciata. Il ritardo nello sviluppo indusse la madre in for琀椀 sintomi depressivi tu琀琀avia non accolse i suggerimen琀椀 a lei rivol琀椀 di riprendere la propria vita professionale e di cercare un aiuto esterno per la cura della bambina. Creando una profonda insoddisfazione in entrambe. La signora Adams con琀椀nua a manifestare la propria ambivalenza verso Anne anche nel corso del terzo anno di vita della bambina. Di fronte all’amore crescente di Anne verso il padre reagiva con la gelosia e la negazione così come manifestava ansia di fronte all'a琀 vità masturbatoria della 昀椀glia e allo stesso tempo la negava. Nel fra琀琀empo Anne stava vivendo uno sviluppo cogni琀椀vo notevole il suo vocabolario era ricchissimo l'uso del linguaggio eccezionalmente preciso, la pronuncia perfe琀琀a, la capacità di riconoscere e a琀琀ribuire il nome appropriato alle 昀椀gure superiore alla norma, rispe琀琀o alla sua età. “Queste” in e昀昀e琀 “erano le aree in cui le ambizioni della madre erano più accentuate”. La madre iniziò ad iden琀椀昀椀carsi nel ruolo di maestra. I progressi di Anne conobbero solo un breve momento di regressione perché la signora Adams rimase incinta e non si decideva a informarne la bambina. Dopo aver 昀椀nalmente appreso dell'imminente nuova nascita i miglioramen琀椀 di Anne ripresero anche se il recupero della bambina non fu mai del tu琀琀o completo. La salute psicologica di ogni essere umano dovrebbe allora essere considerata la luce dell'equilibrio nella soddisfazione dei diversi sistemi mo琀椀vazionali che sono i seguen琀椀: 1. il sistema mo琀椀vazionale basato sulla regolazione 昀椀sica delle esigenze 昀椀siologiche 2. il sistema mo琀椀vazionale di a琀琀accamento-a昀케liazione 3. il sistema mo琀椀vazionale esplora琀椀vo-asser琀椀vo 4. il sistema mo琀椀vazionale avversa琀椀vo 5. il sistema mo琀椀vazionale sensuale-sessuale Secondo Lichtenberg l'a琀琀eggiamento della madre è in parte comprensibile come del resto ri琀椀ene anche Kris sulla base di un senso di rivalità nei confron琀椀 della 昀椀glia: dopotu琀琀o lei non aveva mai potuto essere una bambina coccolata dai genitori. Inoltre anche lei doveva essere in qualche modo delusa dall'avere una bambina, piu琀琀osto che un bambino, come era successo ai suoi genitori con lei. La signora Adams inconsciamente ripeteva la modalità di alimentazione e accudimento apprese nella sua famiglia. E si era convinta che per essere una buona madre doveva me琀琀ersi interamente a disposizione, ma così facendo Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 lei stessa so昀昀riva perche aveva bisogno di dedicare del tempo a se stessa e al lavoro. La signora Adams non acce琀琀a di essere una madre su昀케cientemente buona perché vorrebbe risultare come una madre deve essere. Dato che deve essere perfe琀琀a 昀椀nisce per non essere all'altezza del compito. Secondo il modello che si è imposta una madre deve rimanere a tempo pieno con la 昀椀glia, ma questo in realtà non corrisponde alla sua vocazione e la induce più alla noia che a una gioiosa interazione con la 昀椀glia. Dato che deve risultare una madre competente ha chiara di昀케coltà ad ascoltare i consigli di chi, per forza di cose, ne sa più di lei. Tali consigli avrebbero suggerito la ripresa del lavoro in modo da dedicare alla 昀椀glia magari meno tempo ma cara琀琀erizzato da una maggiore qualità intera琀 va. La situazione migliorò notevolmente quando alla madre le fu suggerito di consumare i pas琀椀 insieme alla 昀椀glia, rendendo il pasto più gradevole ad Anne e la situazione migliora ulteriormente quando Anne è in grado di ges琀椀re da sola il Biberon. Il secondo 昀椀glio fu avvantaggiato rispe琀琀o ad Anne perché: è nato in seguito ad una scelta precisa da parte dei genitori, la mamma sapeva già come comportarsi e godeva di esperienza, l’essere maschio era ciò che preferiva la mamma, ci fu un rapporto più collabora琀椀vo e di ascolto nei confron琀椀 dei medici. Cap 6 MARGARET MAHLER E LA PSICOSI DI STANLEY Mahler nacque nel 1897 In Ungheria, nella sua autobiogra昀椀a si descrisse come una bambina non voluta e pervicacemente ignorata dalla madre al contrario della sorella nata qua琀琀ro anni più tardi che ne risveglio improvvisamente gli is琀椀n琀椀 materni. “Credo che furono le mie osservazioni nell'interazione amorevole di mia madre con mia sorella e il modo in cui contrastava con le sue interazioni con me che mi spinsero verso la pediatria e la psicoanalisi e più speci昀椀camente verso la mia successiva indagine dell'unità duale madre/infante. Mia madre e mia sorella furono la prima coppia su cui io abbia inves琀椀gato.” Il padre Gustav al contrario Nutri subito verso di lei un a昀昀e琀琀o profondo e la accudì devotamente con l'aiuto di una bambinaia capace. D'altro canto l'a琀琀eggiamento paterno le causa forte insicurezze relazionali ma le Apri tu琀琀avia la possibilità di intraprendere studi che a non ordinaria ragazza ungherese di provincia sarebbero sta琀椀 sicuramente preclusi: la scuola superiore e l'università. Quando si trasferì a Budapest per gli ul琀椀mi due anni di liceo Margaret entrò per la prima volta in conta琀琀o con la psicoanalisi avendo la possibilità di conoscere l'analista della madre della sua migliore amica Alice: Sandor Ferenczi. Prese la specializzazione in pediatria, e divenne u昀케cialmente analista nel 1933. La sua capacità di creare legami di par琀椀colare intensità con i bambini divenne un tra琀琀o quasi leggendario della sua personalità terapeu琀椀ca. Iniziò a interessarsi in par琀椀colare dei bambini più disturba琀椀 cercando di porre anche a琀琀enzione ai genitori di ques琀椀 bambini. Infa琀 le era perfe琀琀amente chiaro che nello sviluppo della psicosi infan琀椀le un ruolo fondamentale poteva essere svolto dalla predisposizione ereditaria. Una madre par琀椀colarmente disturbata avrebbe potuto determinare una grave patologia nel 昀椀glio, ma riteneva che la capacità di un bambino biologicamente sano di suscitare risposte tenere da parte materna intorno ai qua琀琀ro mesi avrebbe generalmente riparato i problemi createsi nel corso delle prime se琀 mane di vita. In generale la maggior probabilità dello sviluppo di una psicosi simbio琀椀ca si sarebbe avuta nel caso in cui alla predisposizione ereditaria si fossero accompagna琀椀 un comportamento materno inadeguato e un trauma di 琀椀po 昀椀sico. Come nel caso di STANLEY, un bambino che entro in analisi a sei anni e cos琀椀tuì ogge琀琀o di più ar琀椀coli per poi risultare il primo dei sei esempi principali riporta琀椀 in Le psicosi infan琀椀li. Stanley come altri bambini psico琀椀ci si cara琀琀erizza per una memoria favolosa: questa cara琀琀eris琀椀ca apparentemente posi琀椀va tu琀琀avia esprime una grave patologia dell'io nel più cruciale e importante meccanismo di difesa: la rimozione. La memoria di Stanley per i par琀椀colari è il risultato della sua incapacità di ricordare sele琀 vamente, di fa琀琀o poi ogni Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 elemento della realtà che rievoca in lui le sue pregresse esperienze dolorose provoca reazioni molto intense. Da quando la madre ha iniziato a leggere per lui un libro dal 琀椀tolo “when you were a baby” la sua reazione è sempre stata quella di un pianto incontrollabile ma ciò nonostante Stanley insisteva a chiedere la sua le琀琀ura. La stessa reazione a昀昀e琀 vo-motoria tu琀琀avia viene evocata ogni volta che ascolta le storie di bambini. In questo libro si trovano riprodo琀琀e due 昀椀gure in due pagine a昀케ancate che hanno sempre suscitato l'interesse del bambino. Una 昀椀gura rappresenta un bambino in un box, del quale si vedono soltanto le sbarre di protezione, e l'altra un Panda in una gabbia della quale pure sono visibili solo le sbarre. Le situazioni in cui si trovavano i due sono in realtà profondamente diverse dato che il Panda siede soddisfa琀琀o accanto a una scodella di riso con la quale può spaziassi mentre il bambino piange disperato perché tu琀 i suoi gioca琀琀oli sono fuori dal box e irraggiungibili dalle sue mani. Tu琀琀avia lui ha fuso le immagini insieme nella sua memoria in modo irreversibile al punto da iden琀椀昀椀care come Panda ogni 昀椀gura di bambino piccolo che vede. Durante il primo anno di cura vede nello studio del terapeuta un'altro libro che a琀琀rae intensamente la sua a琀琀enzione, un libro dal 琀椀tolo facce diverten琀椀. Con琀椀ene una serie di immagini che possono cambiare 琀椀rando dalle lingue琀琀e di carta a esse collegate. Stanley viene in par琀椀colare a琀琀ra琀琀o dalla faccia di un bambino piangente e lo chiama Panda, quando poi fa cambiare la sua espressione e lo rende felice, Stanley ha una reazione motoria bizzarra che evoca in chi la vede i movimen琀椀 di un gioca琀琀olo meccanico a carica. Infa琀 alterna momen琀椀 di abulia e momen琀椀 di estrema eccitazione. Quindi Stanley allegato nella sua memoria non solo Panda e bambino ma anche se stesso e la propria madre. Non riesce a dis琀椀nguere del tu琀琀o se stesso dall'agente delle cure materne. L'ulteriore ipotesi che il disturbo del bambino sia ricollegabile con un elemento trauma琀椀co è che tendeva a ripetere in modo stereo琀椀pato gli stessi schemi comportamentali. Il bambino aveva so昀昀erto di un ernia inguinale da molto piccolo e veniva colto da dolori for琀椀ssimi anche durante momen琀椀 di quiete ai quali reagiva ovviamente con crisi di pianto. I genitori si sen琀椀vano costre琀 a cercare di bloccare il pianto del bambino perché come era stato spiegato loro dal medico esso rischiava di provocare una strozzatura dell'ernia il che avrebbe comportato la necessità di una rischiosa operazione d'urgenza. Quegli a琀琀acchi di dolore sconvolsero la formazione di un'immagine corporea normale. Stanley non ebbe la possibilità di de昀氀e琀琀ere l'aggressività, di espellere il dolore 昀椀sico e il disagio, le esperienze ca琀 ve in un mondo esterno ai con昀椀ni del sé corporeo. La rappresentazione del sé corporeo si popola di ogge琀 introie琀琀a琀椀 dolorosi e ca琀 vi. Le sensazioni viscerali trauma琀椀che avevano distru琀琀o il processo libidine anale e il bambino regredì all'iden琀椀昀椀cazione primaria. Anche la nutrizione aveva cos琀椀tuito un problema spesso vomitava e altre琀琀anto spesso ri昀椀utava di mangiare. La madre si sen琀椀va costre琀琀a a forzarlo. Il pianto e il pasto diventavano così un'unica esperienza. Masher nota anche una predisposizione ereditaria alla psicopatologia dato che in famiglia c'erano sta琀椀 diversi casi di personalità maniaco depressive e schizoidi. La madre di Stanley tendeva a negare che il 昀椀glio avesse dei problemi infa琀 solo lo zio materno notò i disagi che aveva. La madre era incapace di creare una presenza abbastanza forte che funzionasse con l'io ausiliario di cui il bambino aveva un disperato bisogno, come regolatore degli s琀椀moli, che lo aiutasse a selezionare e in昀椀ne a individuare diversi 琀椀pi di esperienze, ponendo le basi di quella che sarebbe poi divenuta la sua capacità perce琀 va. Gli interven琀椀 in cui la madre lo alimentava forzatamente non facevano che aumentare la sua esperienza di essere assalito da s琀椀molazioni non tra琀琀abili e angoscian琀椀. Stanley a casa chiedeva insistentemente di essere sculacciato, il padre sta al gioco e 昀椀nge di picchiarlo, ma la reazione del bambino è quella di un pianto auten琀椀co e inarrestabile come se fosse stato colpito senza pietà. E’ come se fosse immerso in un mondo meccanico privo di anima, in cui alcuni meccanismi sembrano colpirlo par琀椀colarmente. Il bambino era a琀琀ra琀琀o da un grande cartellone luminoso che ra昀케gurava un uomo in bicicle琀琀a, che muove le gambe. Un giorno arriva alla seduta e lo notò spento esclamando felice “è spento, è spento! È il mio giorno fortunato”. Ciò divenne un argomento ogge琀琀o a lungo di rievocazione nelle sedute, il tema dell’alternanza tra spento e acceso. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 Era a琀琀ra琀琀o anche dal funzionamento del citofono e delle lampadine considerando il loro rumore qualcosa di imprevedibile e non riusciva a capire il meccanismo, gli sembrava sempre un essere di volontà propria. Si domandava spesso quando mangiava dove 昀椀nivano le cose che aveva mangiato e come diventavano. Tra i gioca琀琀oli a disposizione nello studio del terapeuta trova un cucchiaio di plas琀椀ca e chiede se può tenerlo, o琀琀enendo una risposta a昀昀erma琀椀va corre a mostrarlo alla mamma chiedendo se si tra琀 di un cucchiaio vero e proprio, la mamma confermò anche se la domanda la ritené bizzarra. Il bambino rifece la domanda più e più volte. Il bambino dalla terribile esperienza dell'ernia inguinale ogni sensibile a琀 vità è diventata un mo琀椀vo di ansia e viene eseguita con la massima a琀琀enzione al possibile manifestarsi di dolori nel corso della diges琀椀one o della sua vita (generalizzazione). Stanley dopo il primo anno di terapia si avvia fa琀椀cosamente verso la possibilità di trovare un'iden琀椀tà integrata, il senso di appartenenza del proprio corpo, la capacità di confrontarsi con una realtà esterna separata in modo ne琀琀o. Si osservano dei progressi nella sua capacità di rimanere solo senza subire crisi di ansia, il suo comportamento diventa meno bizzarro, a scuola si inserisce molto di più dal punto di vista dei legami interpersonali e anche la sua capacità di apprendimento fa registrare piccoli, ma signi昀椀ca琀椀vi passi avan琀椀. Tu琀琀e queste esperienze anche se inizialmente frustran琀椀 risultano alla lunga posi琀椀ve. Tu琀琀avia la sua capacità di conce琀琀ualizzare rimane scarsa. Il problema maggiore risulta essere l'incapacità di dis琀椀nguere il tempo dallo spazio. In sintesi la teoria dello sviluppo psicologico di Maher prevede che l'essere umano a琀琀raversi una fase iniziale dello sviluppo de昀椀nibile come fase au琀椀s琀椀ca normale, durante la quale il bambino è del tu琀琀o inconsapevole dell'esistenza di un mondo esterno: la propriocezione prevale sulla percezione al punto da renderlo quasi insensibile agli s琀椀moli. Dopo qualche se琀 mana il bambino entrerebbe nella fase simbio琀椀ca durante la quale il mondo sogge琀 vo si allarga per comprendere la madre, e si acquisisce a questo punto una vaga consapevolezza della presenza del caregiver e iniziano a formarsi delle isole di memoria, ma ancora non è avvenuta la vera e propria nascita psicologica che avviene con l'esordio della fase di separazione-individuazione. Questa può essere datata intorno al quarto o quinto mese di vita allorché il bambino inizia a emergere dalla simbiosi. Il processo si sviluppa a琀琀raverso una serie di so琀琀ofasi successive. Prima l'esplorazione resa possibile dall'aumentata capacità locomotoria del bambino che lo me琀琀e in grado di muoversi con maggiore facilità nell'ambiente, prima ga琀琀ona e poi cammina. L'esplorazione lo porterebbe 昀椀no al culmine di una sorta di luna di miele con il mondo durante la quale il bambino sembra indipendente e insensibile al dolore per gli ur琀椀 che necessariamente segnano la sua a琀 vità motoria. La luna di miele avrebbe tu琀琀avia termine allontanandosi progressivamente dalla madre e comincia a realizzare la possibilità concreta della sua assenza e della sua perdita. Inizia allora il riavvicinamento durante il quale il bambino che era sembrato precocemente in grado di stare da solo sembra regredire volendo coinvolgere la madre in ogni a琀 vità. La madre può percepire questa so琀琀ofase come un tornare indietro, mentre è invece la dimostrazione di un progresso dal punto di vista cogni琀椀vo. Questo è il momento in cui la madre non deve perdere la 昀椀ducia nella capacità di progredire del 昀椀glio. La crisi culmina con delle soluzioni sogge琀 ve nelle quali può generalmente trovare un posto più a琀 vo la 昀椀gura paterna, ed 昀椀nisce con la de昀椀ni琀椀va permanenza dell'ogge琀琀o. Se il processo si è svolto senza intoppi il bambino è 昀椀nalmente in grado di col琀椀vare la certezza de昀椀ni琀椀va che l'assenza 昀椀sica del caregiver non comporta il rischio di un abbandono. In caso contrario il rischio 琀椀pico è quello di essere sogge琀 all'angoscia di separazione che consiste nella percezione della possibilità che ogni allontanamento del caregiver possa essere de昀椀ni琀椀vo. Cap 7 John Bowlby, James Robertson e Laura all’ospedale da sola Bowlby principale arte昀椀ce della teoria dell’a琀琀accamento nacque a Londra e fu il 4º 昀椀glio di una famiglia borghese. Nessuno dei 2 genitori si dimostrò par琀椀colarmente disponibile con lui durante la sua crescita. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 Infa琀 il padre era molto preso dalla sua carriera e la madre era chiusa in sé stessa. Bowlby uscì dunque dalla propria infanzia piu琀琀osto ferito anche se non del tu琀琀o a pezzi. Dopo studi di medicina e psicologia a Cambridge o琀琀enne il ruolo di insegnante ed ebbe l’opportunità di lavorare con bambini de昀椀ni琀椀 di昀케cili e costatare che ognuno di loro proveniva da famiglie altre琀琀ante problema琀椀che. Quando decise di iniziare la carriera psicoanali琀椀ca entra in conta琀琀o con Riviere che come Klein era convinta che l’analisi dovesse occuparsi: “solo delle fantasie e dell’immaginazione e non di ciò che al paziente era successo” qualcosa lasciava già Bowlby assai poco convinto. Un suo studio realmente importante riguardava 44 giovani delinquen琀椀 sia maschi che femmine di età compresa tra 5/17 anni approfondendo il loro cara琀琀ere e me琀琀endo ha confronto con le rispe琀 ve storie familiari. Li descrisse come psicopa琀椀ci anafe琀 vi che erano segna琀椀 da esperienze di separazione precoce dei caregiver e rubavano nella speranza di o琀琀enere gra琀椀昀椀cazione libidica. In pra琀椀ca quindi la mancanza di 昀椀gure di riferimento in grado di o昀昀rire esperienze posi琀椀ve nella prima parte della loro vita aveva reso ques琀椀 ragazzi talmente poco sensibili da spingerli a compiere a琀 pericolosi al 昀椀ne di trovare qualche s琀椀molo 昀椀nalmente abbastanza intenso da poter essere da loro avver琀椀to. Negli anni della seconda guerra mondiale Bowlby assunse il ruolo di psichiatra militare e scrisse un rapporto sui problemi di salute mentale dei bambini senza casa, una vera e propria emergenza negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Riuscì a capire che non solo i bambini so昀昀rono per la deprivazione materna, ma che una deprivazione prolungata inducesse danni permanen琀椀. Questa idea oggi comunemente acce琀琀ata, suscitava all'epoca accese discussione tra i medici e i professionis琀椀 della salute mentale. Robertson aveva un background familiare molto diverso da quello di Bowlby. Infa琀 era nato da una famiglia operaia in un paesino, non mancarono di certo l'a昀昀e琀琀o durante l'infanzia, ma so昀昀ri di condizioni economiche di昀케cili infa琀 fu obbligato dai 14 anni ai 28 anni a lavorare in uno stabilimento siderurgico per aiutare la famiglia. Riuscì comunque a frequentare corsi serali e u琀椀lizzare le ore no琀琀urne per studiare e appassionarsi ai corsi umanis琀椀ci. Con lo scoppio della guerra si trasferì a Londra dove percepì la situazione dramma琀椀ca dei bambini che venivano allontana琀椀 dalle proprie famiglie in caso di pericolo bombardamen琀椀. Bowlby cercava un assistente sociale con competenze psichiatriche e assunse perciò Robertson. In alcuni ospedali si arrivava a escludere del tu琀琀o i genitori dei repar琀椀 e in caso di mala琀 e gravi come la tubercolosi potevano addiri琀琀ura trascorrere anni dal ricovero prima che i 昀椀gli rivedessero i genitori. Robertson fu colpito dalla quan琀椀tà di bambini che piangevano dispera琀椀 anche se non avevano subito nessuna crudeltà 昀椀sica da parte dei medici, furono solo separa琀椀 dai genitori. Si impegnò perciò nel tenta琀椀vo di umanizzare i repar琀椀 pediatrici rendendo possibile una maggiore presenza dei genitori. Facendo ri昀氀e琀琀ere maggiormente sulla separazione bambino/genitore e le conseguenze che si o琀琀enevano. La piccola Laura fu 昀椀lmata e analizzata mantenendo l’inquadratura su un orologio per o昀昀rire allo spe琀琀atore la sensazione dello scorrere del tempo. Il risultato fu un 昀椀lm “A two year old goes to Hospital” che lasciò un segno nella coscienza colle琀 va anche se venne cri琀椀cato mol琀椀ssimo in quel tempo. Riuscirono a creare il rapporto Pla琀琀: che conteneva 55 raccomandazioni tra le quali consen琀椀re ai genitori di restare in ospedale con i loro 昀椀gli, procurando uno spazio per dormire ai genitori e provvedendo scuola e a琀 vità ricrea琀椀va per i bambini ospedalizza琀椀. Questo rapporto cos琀椀tuirà la base per dras琀椀ci cambiamen琀椀 nel sistema sanitario britannico e in seguito in altre nazioni. La bambina venne scelta a caso da una lista di a琀琀esa di bambini ai quali doveva essere operata un’ernia ombelicale. In tale condizione il bambino è in salute e privo di so昀昀erenza 昀椀sica prima dell’operazione e essendo comunque poco invasiva è apparentemente poco invasivo e privo di “dolore”. Per assicurarsi che le osservazioni di ricerca fossero obie琀 ve al massimo seguirono queste misure: 1. Una e昀昀e琀 va casualità della scelta a par琀椀re che i candida琀椀 fossero alla prima separazione dai genitori e non fossero già conosciu琀椀 dal personale dell’ospedale. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 2. uno studio della situazione familiare precedente al momento in cui la bambina venne e昀昀e琀 vamente ospedalizzata 3. un accurato resoconto del comportamento della bambina durante la veglia 4. la programmazione delle riprese a orari 昀椀ssi sulla base delle rou琀椀ne del reparto salvo gli even琀椀 pricnipali (ammissione, visite familiari…) 昀椀lma琀椀 in maniera documentaris琀椀ca. 5. il minimo di interferenza possibile con il reparto; follow up per constatare il comportamento della bambina una volta tornata a casa. L’unica variazione introdo琀琀a fu la richiesta all’infermiera di giocare con la bambina durante le riprese a orari 昀椀ssi. Ovviamente non si può essere obie琀 vi al 100% visto che l’osservazione è stata interpretata e 昀椀ltrata a琀琀raverso una teoria o ipotesi. Laura aveva 2 anni e 5 mesi durante le riprese e risultava essere una bambina della relazione posi琀椀va con entrambi i genitori, forte anche il suo sviluppo emo琀椀vo in an琀椀cipo rispe琀琀o alla sua età. Lei esprime la mancanza della mamma in modo chiaro e molto frequente e rimane nella fase della protesta (vuole la madre) per tu琀琀a la permanenza all’ospedale, una vera e propria negazione (del bisogno della madre) non viene mai del tu琀琀o raggiunta. Quando è sola può apparire calma ma se qualcuno si ferma a parlare con lei i suoi sen琀椀men琀椀 riemergono anche in sembianze par琀椀colari: ogni tanto usa espressioni come “voglio vedere il rullo compressore”, de琀琀e con lo stesso torno di “voglio mamma”. In tali casi il meccanismo di difesa che usa è lo spostamento. Laura trasferisce il suo desiderio su qualcosa di meno emo琀椀vamente forte dei genitori come un bambino estraneo o addiri琀琀ura un ogge琀琀o inanimato provo di par琀椀colare pregnanza emo琀椀va. Voi durante le prime due visite la reazione iniziale all'arrivo della mamma e il pianto invece dopo accoglie la madre mantenendo un volto inespressivo, 昀椀no al giorno in cui può tornare a casa che la sua capacità di controllarsi cede e manifesta la sua rabbia più intensa di tu琀琀o il soggiorno in ospedale. Uscendo viene vista camminare separata dalla madre. Una risposta simile Laura la manifesta qualche mese dopo quando la madre si assenta per il secondo parto e per diversi giorni quindi la bambina rimane a casa della nonna materna. Il ricongiungimento inizia con una telefonata della madre dall'ospedale durante la quale Laura manifesta tu琀琀a la propria eccitazione, sempre eccitata va ad aprire la porta per abbracciare la mamma e guardandola appare delusa e di nuovo priva di espressività e dice: “ma io voglio la mia mamma!”. Per i due giorni successivi pur acce琀琀ando la presenza della madre non sembra riconoscerla comportandosi in modo del tu琀琀o distaccato. Il rapporto con la madre lo recupera dopo 48 ore senza che Laura abbia manifestato i capricci disturbi del sonno o problemi di alimentazione. L'ipotesi è che il ricordo della madre si fosse scisso durante la separazione in un'immagine idealizzata e un'immagine ogge琀琀o di disprezzo. La madre che la bambina desidera, in grado di confortarla e dall'altra la madre frustrante, che l'ha lasciata sola. Perciò l'integrazione al momento di riunirsi alla madre non è più automa琀椀ca e il bambino non è in grado di ricollegare in un individuo unico il suo bisogno di una madre buona e il suo odio verso una madre frustrante. Questo crediamo sia quanto accade nel caso del cara琀琀ere ana昀昀e琀 vo e psicopa琀椀co. Le due pulsioni desiderio di un ogge琀琀o buono e odio per quello frustrante con琀椀nuano a vivere, con le loro appropriate 昀椀gure materne internalizzate ma non sono mai integrate con la relazione reale con una persona reale. La reazione di laurea di fronte al padre invece può essere spiegata con un minore bisogno della sua presenza quindi corrisponde un più basso livello di frustrazione originata dall'esterno privata. Un con昀氀i琀琀o meno intenso darebbe luogo a una scissione meno intensa. Durante i giorni in ospedale Laura si a琀琀acca tan琀椀ssimo ai suoi gioca琀琀oli preferi琀椀 e li coccola sopra琀琀u琀琀o nei momen琀椀 più stressan琀椀 o in cui si sente minacciata. Di fa琀琀o li trasforma in ogge琀 transizionali tu琀琀o ciò che la madre le porta in ospedale diventando quest’ul琀椀mi l'espressione della sua relazione con il caregiver e dopo la permanenza in ospedale deve assolutamente portarsi tu琀琀o quanto a casa. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 Un altro meccanismo di difesa u琀椀lizzato da Laura è l'iden琀椀昀椀cazione proie琀 va con altri in condizioni di bisogno e l’assunzione verso di loro di un ruolo materno. Laura chiede di frequente perché piangessero dei bambini e si rispondeva da sola perché vogliono la mamma. Ciò avviene abbastanza frequentemente nei bambini depriva琀椀 e li renderebbe in seguito genitori possessivi. Un comportamento che assume durante la permanenza nell'ospedale e di pizzicarsi e tormentarsi il naso e le guance con una certa frequenza, per controllare il pianto e può sembrare un'equivalente della masturbazione. Una bambina presentata come normale nello sviluppo mo琀椀vo perciò aveva mostrato nel giro di pochi giorni difese nevro琀椀che e comportamen琀椀 anomali di fronte a una separazione dai genitori non totale e in condizioni di salute non troppo disagevoli. Era dunque ragionevole supporre che un peggioramento delle condizioni di partenza avrebbero potuto condurre a risulta琀椀 realmente devastan琀椀. Bowlby si convinse che per l'essere umano la formazione del legame di a琀琀accamento è stre琀琀amente legata al comportamento di a琀琀accamento: la ricerca della vicinanza 昀椀sica, prima ancora che emo琀椀va. Il comportamento di a琀琀accamento di per sé è il risultato di una selezione gene琀椀ca: è più probabile che un piccolo sopravviva nell'ambiente naturale se man琀椀ene più a lungo la vicinanza al genitore che lo accudisce, perché diviene meno facilmente vi琀 ma di un predatore. Perciò ha teorizzato diversi comportamen琀椀 di a琀琀accamento possono essere organizza琀椀 nel sistema comportamentale di a琀琀accamento ovvero un insieme di comportamen琀椀 coordina琀椀 e vol琀椀 a o琀琀enere risposte complementari e prevedibili da parte del caregiver. Grazie a ciò e昀昀e琀琀uarono scoperte fondamentali in par琀椀colare la presenza della madre spesso aumentava la qualità del gioco del bambino mentre al contrario nei momen琀椀 di di昀케coltà si riscontrava una diminuzione del gioco e dell'esplorazione 昀椀nché il bambino non o琀琀eneva conforto e rassicurazione dalla madre. La madre viene usata dai bambini come una base sicura alla quale tornare per un rifornimento emo琀椀vo e dalla quale ripar琀椀re per esplorare ancora l'ambiente circostante. Riuscirono a costruire la cosidde琀琀a strange situa琀椀on: ovvero una situazione standardizzata che o昀昀ri la possibilità di una de昀椀nizione opera琀椀va delle diverse modalità di a琀琀accamento all'età di un anno o poco più. Nella strange situa琀椀on il comportamento di un bambino viene osservato nell'arco di 20 minu琀椀, allorché si trova in un ambiente non familiare in presenza in assenza di un genitore e di una persona estranea. De昀椀nendo poi il 琀椀po di a琀琀accamento che viene classi昀椀cato come: sicuro: se il bambino viene consolato facilmente dal rientro del genitore sicuro ambivalente: se si riavvicina al genitore ma ne viene rassicurato solo con estrema di昀케coltà e dopo lunghe protese insicuro/evitante: se non cerca la consolazione del genitore Cap. 8 Selma Fraiberg e il pianto di Mary Potrebbe essere considerata una dei personaggi più so琀琀ovaluta琀椀 nelle storie della psicoterapia e della psicoanalisi, ma le sue ricerche furono importan琀椀ssime perché hanno svelato potenzialità insospe琀琀ate di compensazione dei de昀椀cit durante le prime fasi dello sviluppo dei bambini ciechi. La sua apertura mentale rispe琀琀o alle possibilità del se琀 ng ha creato una modalità del tu琀琀o nuova di tra琀琀amento: la cosidde琀琀a psicoterapia genitore e bambino. La sua capacità osserva琀椀va ha svelato e classi昀椀cato le prime espressioni difensive dei bambini fortemente depriva琀椀 contribuendo indire琀琀amente alla teoria sulla formazione dei meccanismi di difesa. In昀椀ne le si deve una teoria originale sulla trasmissione intergenerazionale della patologia. Inizialmente lei era una assistente sociale acquisendo così una par琀椀colare sensibilità per le fasce più svantaggiate della popolazione. Il primo libro di Fraiberg aveva come 琀椀tolo gli anni magici e si presentava come una sorta di manuale pra琀椀co per i genitori al 昀椀ne di aiutarli a comprendere meglio le problema琀椀che dello sviluppo nel corso dei primi anni di vita. In questo libro si descrive il mondo infan琀椀le Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 come un periodo cara琀琀erizzato dal pensiero magico instabile e primi琀椀vo, lontano dal padroneggiare un'immagine obie琀 va della realtà. Anche le ansie dei bambini erano dunque primi琀椀ve e potenzialmente spaventose pur essendo in generale superabili. La svolta nella sua carriera fu il trasferimento a New Orleans per dedicarsi al ricerca e assistenza sui bambini ciechi. La constatazione di base era che mol琀椀 bambini cechi avevano cara琀琀eris琀椀che dramma琀椀camente simili a quelle degli au琀椀s琀椀ci malgrado l'assenza di ulteriori de昀椀cit neurologici. Una causa di questa carenza di sviluppo è sicuramente la loro vita sociale. L'analista si pose il problema di come aiutare da una parte i genitori a non ri琀椀rarsi da un compito necessariamente più complesso della norma; dall'altra i 昀椀gli, a migliorare il proprio senso di Agency e s琀椀molare le risposte gioiose che avrebbero potuto aiutare la relazione. Ne risulta un approccio ecle琀 co e ar琀椀gianale infa琀 era lei stessa che raggiungeva la famiglia nelle loro case osservando l'interazione tra genitori e 昀椀gli e o昀昀rendo non solo un lavoro interpreta琀椀vo, ma consigli concre琀椀 e suggerimen琀椀 anche per risolvere problemi di natura pra琀椀ca. Nel fra琀琀empo l'interazione veniva 昀椀lmata. In conclusione furono in grado di a昀昀ermare che i bambini ciechi che avevano ricevuto una guida durante i primi due anni di vita dimostravano a琀琀accamento umano linguaggio e capacità motorie che li collocavano più vicino alla norma dei bambini veden琀椀, che a quella degli altri bambini ciechi. Il pianto di Mary e quello di sua madre: Fraiberg diede inizio a un proge琀琀o chiamato infant mental health program per venire incontro ai bisogni della comunità coprendo ogni livello di problemi infan琀椀li dai più lievi ai più severi. Uno dei casi più problema琀椀ci risultò quello della signora March e di sua 昀椀glia Mary. La signora era intenzionata a dare in a昀케damento o in adozione la bambina, ma il parere contrario del padre aveva naturalmente impedito ogni passo in tal senso. Descri琀琀a in un primo momento come una madre ri昀椀utante a una valutazione psichiatrica la signora aveva o昀昀erto il volto di una persona fortemente disturbata: depressa, con un tenta琀椀vo di suicidio alle spalle e incapace anche di fronteggiare le esigenze della vita quo琀椀diana. La bambina Mary è stata nutrita in modo su昀케ciente, la sua igiene appare adeguata, ma non sembra aver mai lasciato la culla: la nuca è calva, non mostra alcun interesse verso il mondo circostante accenna soltanto qualche raro sorriso. Non cerca il conta琀琀o visivo o 昀椀sico con la madre neanche nei momen琀椀 di sconforto. La madre a sua volta appare chiusa in un terrore privato. Una volta entrata nello studio la signora me琀琀e la 昀椀glia sul divano in un innaturale posizione seduta. Mary si congela: rimane ferma nella posizione nella quale l'ha lasciata la madre e guarda senza vedere con gli occhi vitrei. La madre è lì accanto a lei ma non sembra rappresentare una protezione nell'ambiente estraneo. Normalmente i bambini della stessa età in un ambiente estraneo cercherebbero di essere rassicura琀椀 dal caregiver per poi esplorare il contesto e in昀椀ne tentare conta琀 sociali anche con gli sconosciu琀椀. MARY NO. Le psicologhe cercano disperatamente un mo琀椀vo di o琀 mismo, ma durante un secondo incontro di valutazione osservano una scena sconcertante. Mary in braccio alla madre inizia a piangere gli impianto doloroso senza speranza. Non sembra cercare conforto dalla madre che accenna appena un gesto verso la 昀椀glia. Cosa fa normalmente per consolare Mary in queste situazioni signora March? A questa domanda la madre risponde farfugliando qualcosa. Le psicologhe devono tra琀琀enersi dall'impulso di prendere in braccio la piccola e coccolarla perché il risultato sarebbe naturalmente soltanto di ra昀昀orzare nella signora March la convinzione di essere una madre inadeguata. Sembra che la madre non sia in grado di percepire il disagio della 昀椀glia. La signora ebbe una storia d'infanzia di昀케cile, infa琀 : povertà, segre琀椀 familiari, psicosi, crimine, una tradizione di promiscuità tra le donne, di sporcizia e disordine nella casa. Nessuna 昀椀gura di accudimento stabile aveva allietato la sua infanzia. Aveva incontrato il marito nel corso della tarda adolescenza anche lui aveva una storia familiare di昀케cile, ma riuscì a lasciarla alle spalle per trovare un lavoro 昀椀sso e o昀昀rire alla moglie a昀昀e琀琀o e una casa decente. Ci fu però un momento di di昀케coltà quando la signora March aveva avuto una breve relazione con un altro uomo e forse la bambina era il fru琀琀o di questa relazione. Il passaggio promiscuo della sua famiglia di origine rendeva questo caso tu琀琀'altro che un'eccezione, ma la signora viveva comunque con comprensibile senso di colpa i suoi dubbi che divennero ossessivi. Quando qualcuno guardava la bambina la madre era subito vi琀 ma del pensiero che i suoi lineamen琀椀 rivelassero come suo marito non fosse il padre biologico. Completamente diverso era l'a琀琀eggiamento del signor March che non Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 nutriva dubbi sulla propria paternità o li considerava irrilevan琀椀. Comunque desiderava la bambina ed esortava la moglie a occuparsene piu琀琀osto che ri琀椀rarsi in un mondo di interroga琀椀vi angosciosi. Fu applicato il tra琀琀amento “in cucina” in cui furono proprio gli psicologi ad andare nella loro casa. Le sedute domiciliari assumono la duplice funzione di sostegno dire琀琀o con un consulente a琀 vo e di terapia anali琀椀ca individuale vera e propria per la madre. Il lavoro è quindi rivolto sia a una paziente che non può parlare sia a una paziente che può parlare intenta a occuparsi della casa della bambina. L'ogge琀琀o del dialogo si sposta così dal presente, al passato e dalla famiglia in cui la signora March rappresenta la principale caregiver a quella in cui era una bambina inerme, in un contesto problema琀椀co. La domanda sul perché la madre non riesca a percepire il pianto della 昀椀glia riceve così ben presto una dramma琀椀ca risposta: Si tra琀琀a di una madre i cui pian琀椀 non sono mai sta琀椀 ascolta琀椀. La sua storia ci era stata raccontata inizialmente solo in maniera fa琀琀uale senza visibile so昀昀erenza senza lacrime. Tu琀琀o ciò che era visibile era lo sguardo triste e vuoto e disperato del suo volto. Aveva chiuso la porta alla bambina che piangeva dentro di sé come sicuramente aveva chiuso la porta alla sua bambina che piangeva. L'ipotesi consegue che quando qualcuno avrà ascoltato il pianto della madre la madre sarà 昀椀nalmente in grado di ascoltare il pianto della 昀椀glia. Con il passare del tempo man mano che la signora March si consente di ricordare la sua dura infanzia spontaneamente prende in braccio la 昀椀glia. Inizialmente forse neanche la guarda rimanendo distra琀琀a e assorta in se stessa, ma già il gesto rappresenta qualcosa che prima non era proprio avvenuto. Dopo un mese al termine di uno sfogo par琀椀colarmente intenso porta la piccola con tenerezza al pe琀琀o e comincia a cantarle una ninna nanna. I fantasmi del passato stanno cominciando a perdere il controllo della sua vita. Iniziarono infa琀 a cercarsi a vicenda; inizia anche la piccola ha sorridere. Anche il padre venne progressivamente coinvolto in una serie di sedute nelle quali la terapeuta è in grado di comunicare il piacere che si applicava dai progressi della bambina nello scoprire ed esplorare il mondo circostante. Dopo qua琀琀ro mesi la situazione di emergenza totale e alle spalle anche se la signora con琀椀nua a so昀昀rire di depressione in modo assolutamente tangibile. Una situazione di crisi però si ricrea nuovamente quando la signora acce琀琀a un lavoro part-琀椀me e a昀昀ronta in modo fre琀琀oloso la ques琀椀one di come ges琀椀re il tempo nel quale Mary non avrebbe potuto stare con lei. La bambina infa琀 appena lasciata dalla babysi琀琀er inizia a piangere disperata e in modo incontrollabile. La signora March ascolta il terapeuta e condivide il dolore per le perdite subite nel corso del passato un dolore a cui è sempre stata negata espressione, nel contesto della famiglia d'origine. Dimen琀椀ca! le dicevano e lei doveva dimen琀椀care senza poter elaborare nessuno dei suoi lu琀. A questo punto la terapeuta può spostare l'a琀琀enzione della madre su Mary come si sarebbe sen琀椀ta se anziché essere separata dalla madre per rimanere due ore con la baby si琀琀er avesse dovuto sopportare la perdita dei due genitori per sempre? La signora March che aveva vissuto in prima persona una tale esperienza organizza allora un piano di accudimento stabile per la bambina, iniziando così a essere più tranquilla e acce琀琀ando la nuova organizzazione. La signora March faceva molta fa琀椀ca a parlare con analis琀椀 maschili in seguito si capì la mo琀椀vazione: il padre le si era esibito sessualmente quando era molto piccola, la nonna l'accusava di aver sedo琀琀o il nonno, il primo rapporto sessuale lo aveva avuto a 11 anni con il cugino. L'incesto non era una fantasia per lei e risultava così comprensibile il senso del peccato al quale era legata Mary a琀琀raverso il suo dubbio sulla sua paternità. Nonostante ciò riesce in un secondo momento a creare una forte alleanza terapeu琀椀ca con un secondo terapeuta maschio maschile, elaborando l'angoscia provata in precedenza. A due anni la bambina non presenta più problemi di sviluppo e di昀케coltà rela琀椀vi alla relazione di a琀琀accamento con i genitori. Giocando con le bambole Mary sembra fortemente iden琀椀昀椀cata con la madre una 昀椀gura ormai come del tu琀琀o posi琀椀va. In mol琀椀ssimi casi chi abbia avuto un'infanzia segnata dalla so昀昀erenza può trarne lo spunto per rendere più felice la vita dei propri 昀椀gli, per essere un caregiver migliore e più a琀琀ento. La storia di Mary e di sua madre Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 fu Fraiberg a comprendere come mai il passato con昀氀i琀琀uale del genitore possa essere ripetuto a ruoli inver琀椀琀椀 nella relazione con il 昀椀glio. Secondo l'analista alla base di tu琀琀o ci sarebbe l'interazione di due meccanismi di difesa: l'iden琀椀昀椀cazione con l'aggressore e l'isolamento dell'a昀昀e琀琀o. A琀琀raverso l'iden琀椀昀椀cazione con l'aggressore una persona che subisce un abuso psicologico o 昀椀sico assume la prospe琀 va dell'ambulante e si convince di avere una responsabilità nella condo琀琀a dell'altro che perciò deve in qualche modo essere gius琀椀昀椀cata. Ciò avviene perché da parte dell' abusato 昀椀nisce per essere più acce琀琀abile psicologicamente l'idea che l'abuso non sia qualche cosa di completamente gratuito e insensato. Chi me琀琀e in a琀琀o questa difesa dunque deve difendersi da un pericolo esterno reale, ma anche da un duplice pericolo interno. Nel trasformarsi da 昀椀glio abusato, in genitore abusante, da bambino trascurato, in caregiver trascurante, tu琀琀avia chiunque può incontrare un possibile ostacolo: riconoscere nella so昀昀erenza della vi琀 ma di oggi quanto vissuto a suo tempo. Nei casi estremi osserva琀椀 dal terapeuta però l'interazione con il secondo meccanismo di difesa impediva il naturale processo empa琀椀co di comprensione della so昀昀erenza altrui. L'isolamento dell'a昀昀e琀琀o allontana dalla coscienza il ricordo delle so昀昀erenze proprie legate agli even琀椀 trauma琀椀ci. In questo modo sebbene sia possibile rievocare le proprie di昀케coltà infan琀椀li è necessario un processo di analisi. Mary u琀椀lizzava almeno due delle difese patologiche descri琀琀e da Friaberg: l'evitamento e il freezing. L'evitamento come difesa patologica assume tra琀 del tu琀琀o peculiari. Anche il bambino più sicuro può in modo saltuario decidere di evitare il caregiver in momen琀椀 par琀椀colari. Il bambino classi昀椀cato come evitante alla strange situa琀椀on tende a non considerare la madre una fonte di conforto costante e una base sicura, ma non ha neanche dramma琀椀ci mo琀椀vi per temerla non si comporta come se non esistesse. Il bambino che impiega l'evitamento-difesa patologica invece si comporta come se la percezione avesse sele琀 vamente espunto l'immagine della madre dalle immagini che è possibile cogliere nell'esplorazione visiva. Ma il caso di Mary si presenta assai simile al comportamento is琀椀n琀椀vo di cer琀椀 animali in situazioni di pericolo estremo. Di fronte all'inu琀椀lità di una difesa e alla mancanza di vie di scampo tali animali come estrema risorsa “fanno il morto” come se questo potesse indurre il predatore a desistere. Altre modalità difensive estreme sono: il 昀椀gh琀椀ng (u琀椀lizzare al massimo l'aggressività per raggiungere l'altro) Le trasformazioni a昀昀e琀 ve (situazioni che dovrebbero generare un certo 琀椀po di reazione producono il risultato opposto come nel caso di bambini che sorridono a fronte di un'azione frustrante) il reversal (rivolgere l'aggressività verso di sé presubilmente per paura di ritorsioni nel caso la si rivolgesse altrove). Cap 9 Daniel Stern e il mondo immaginario di Joey Stern cos琀椀tuisce un ponte tra l'ul琀椀ma vera rivoluzione teorica della psicoanalisi, la psicologia del sé, e l'infant Research volta a coniugare il pensiero e psicodinamico con la psicologia sperimentale dello sviluppo. La psicologia del sé nacque negli anni 70 da Kohut e dalla sua esperienza con una speci昀椀ca popolazione clinica che non sembrava rientrare in alcuna delle categorie diagnos琀椀che 昀椀no ad allora. Il paziente classico freudiano viene descri琀琀o a par琀椀re dai suoi con昀氀i琀 consci o inconsci che siano. I pazien琀椀 di Kohut popolarmente fragili come se la loro personalità corresse il rischio di andare in pezzi da un momento all'altro. Ques琀椀 pazien琀椀 sembrano entrare in analisi con un for琀椀ssimo bisogno di credere nel proprio terapeuta che tendevano a idealizzare profondamente. Perciò intuì che il bisogno esprimeva il loro desiderio inconsapevole di recuperare dell'esperienza a琀琀uale qualcosa che era mancato durante l'età evolu琀椀va: la possibilità di apprezzare e di essere apprezza琀椀 in modo adeguato da parte del caregiver. Venne nominato bisogno narcisis琀椀co o disturbo narcisis琀椀co: derivante dalla sua mancanza soddisfazione nel corso dei primi anni di vita. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 La psicologia del sé osserva l'emergere di un senso del sé durante il secondo anno di vita. Essa quindi desume la presenza di una stru琀琀ura psicologica, il sé. La psicologia del sé è lo studio di questa stru琀琀ura delle sue manifestazioni sogge琀 ve. La scoperta fondamentale della psicologia del sé è che l'emergere del se richiede di più che una tendenza innata a organizzare l'esperienza. Viene richiesta anche la presenza degli altri designa琀椀 tecnicamente come ogge琀 che provvedono a cer琀椀 琀椀pi di esperienze che evocheranno l'emergere il mantenimento del sé. Kohut chiamo questa esperienze come esperienze di ogge琀琀o-sé necessarie all'essere umano per mantenere il benessere e la ques琀椀one del proprio sé non solo nei primi anni di vita ma nel corso di tu琀琀a l'esistenza. Stern concentrò subito la propria a琀琀enzione sull'età valuta琀椀va e par琀 dall'approfondimento del conce琀琀o di senso del sé ipo琀椀zzato da kohut. Ebbe per primo l'idea di confrontare non solo il bambino normale e quello clinico, ma anche il bambino sperimentale. Si era compreso che anche gli infan琀椀 sono in grado di rispondere agli interroga琀椀vi che vengono loro pos琀椀 a condizioni di saper porre la domanda nel modo giusto u琀椀lizzando il loro comportamento nelle condizioni sperimentali come risposta. Il sé si sviluppa in una matrice relazionale, cioè che la nascita della personalità avvenga nel contesto della relazione con altre persone signi昀椀ca琀椀ve. In questo senso Stern presenta il proprio modello come un'ipotesi sull'esperienza sogge琀 va che i bambini piccoli fanno della loro vita sociale. Il modello di Stern prevede qua琀琀ro diversi sensi del sé la cui origine va collocata a momen琀椀 evolu琀椀vi diversi della vita infan琀椀le. La presenza dell'uno non verrebbe cancellata dalla presenza dell'altro e con琀椀nuerebbe a esercitare la propria in昀氀uenza nell'arco di tu琀琀a la vita. Il senso del sé emergente secondo Stern inizia a essere sviluppato 昀椀n dalla nascita grazie all'acquisizione di da琀椀 sensoriali, il bambino compie l'esperienza di un'organizzazione in via di formazione. Tra i due e gli 8 mesi è la volta del senso del sé nucleare onde si formano il nucleo centrale della volontà e la capacità di sen琀椀re un'esperienza con琀椀nua della quale si possiede una memoria. Indicatori veri e propri di un senso del sé sogge琀 vo cioè della propria presenza e della presenza dell'altro sono invece la capacità di condividere l'a琀琀enzione con qualcuno e la possibilità di esperire consapevolmente con lui le proprie emozioni. Queste capacità vengono acquisite tra i 9 e i 18 mesi. Con l'avvento del linguaggio nasce il senso del sé verbale cui corrisponde in昀椀ne la capacità di raccontarsi e di fare di sé un ogge琀琀o e di impegnarsi in a琀 simbolici come il gioco. Joey: un bambino normale ma immaginario, (di Stern) racconta lo sviluppo normale privo di veri e propri traumi. Il bambino raccontato però è immaginario rappresenta la sintesi di quanto il suo creatore ha appreso da una pra琀椀ca più che ventennale e a dis琀椀llato il mondo interpersonale del bambino in modo unico. D'altronde non potrebbe essere altrimen琀椀 perché le esperienze di Joey sono raccontate in prima persona e poi commentate. Questo diario non è con琀椀nuo, ma seleziona alcuni momen琀椀 di vita che cos琀椀tuiscono espressioni cara琀琀eris琀椀che dei sensi del sé teorizza琀椀. Tra琀琀a i now moments quei piccolissimi singoli istan琀椀 della propria esistenza che spiccano sugli altri come in un ritra琀琀o fotogra昀椀co la 昀椀gura centrata dell'obie琀 vo si stacca sullo sfondo sfocato. Le prime scene sono vissute da Joey a sei se琀 mane di vita quando si sta sviluppando il senso del sé emergente, il bambino vive solo il mondo delle sensazioni. Racconta come per la prima volta osserva una chiazza di luce solare che si proie琀琀a su una parete. Stern cerca così di comunicare alcuni cara琀琀eri che si suppone animino il vissuto di un la琀琀ante a il suo ingresso nell'esistenza. Il suo mondo è molto piccolo è racchiuso in una bolla. Ogni movimento però ogni nota che entra in questo microcosmo può suscitare sorpresa, a琀琀enzione, a昀昀e琀 modula琀椀 in modo vario e interessante anche se di breve durata. Il piccolo sta scoprendo la danza delle sensazioni, la possibilità di vivere il loro cambiamento iniziando a u琀椀lizzare in modo ancora grezzo la memoria per organizzare le proprie esperienze che coinvolgono il caregiver chiamatesi da Stern: RIG (rappresentazioni di interazioni generalizzate) e poi schemi di essere con. Dopo di che inizia ad avver琀椀re lo s琀椀molo della fame che è un'esperienza sconvolgente e potente, un impulso irrefrenabile. Provocando una temporanea disorganizzazione del comportamento dell'esperienza per imporre i suoi ritmi i suoi schemi emo琀椀vi e d'azione. Appena la madre lo alla琀琀a Joey ritrova il suo equilibrio. Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 La ricerca della fonte di cibo con la bocca da parte di Joey è già nel suo programma gene琀椀co come lo è il ritmo della poppata che prima è più serrato e poi più placido quando l'urgenza di frenare la fame lascia spazio al piacere puro. L'esperienza di Joey nel rapporto con chi il cibo lo fornisce però comincia a plasmare la sua personalità. Inizia ad aprirsi al mondo senza ancora sapere cosa siano gli altri. A 4 mesi e mezzo sperimenta alcune espressioni del senso del sé nucleare. Sta compiendo dei ges琀椀 in modo intenzionale sapendo che tali ges琀椀 hanno speci昀椀che conseguenze (senso del agente). Sta collegando in un tu琀琀o unico i diversi aspe琀 della sua esperienza (senso del sé coeso). Sta costruendo a琀琀raverso la memoria un barlume di idea di con琀椀nuità nel suo esistere (senso del sé storico). Nel libro si parla per lo più del senso del sé a昀昀e琀 vo: inizia a rendersi conto il bambino di provare degli sta琀椀 emo琀椀vi che sono esclusivamente suoi, quindi già inizia il suo essere sociale, ma non ha mol琀椀 mezzi per interagire con qualcun altro perché non possiedi il linguaggio, e non è ancora in grado di maneggiare gli ogge琀 e non è in grado di muoversi nello spazio. Ma può cercare l'in琀椀mità con il suo simile può guardare negli occhi l'altro e variare l'espressione del volto. Nel momento in cui la mamma ricambia il suo sguardo e gli fa un sorriso, inizia una reazione a catena di sorrisi scambia琀椀 tra i due 昀椀nché la madre non improvvisa un gioco nuovo. In questa breve interazione sono sinte琀椀zza琀椀 diversi elemen琀椀 del rapporto madre/昀椀glio nel suo svolgersi. Guardarsi negli occhi è un'esperienza interpersonale intensa non solo per un bambino, poiché a琀琀raverso gli occhi dell'altro si ha come la sensazione di percepire i suoi pensieri più in琀椀mi. Tu琀琀avia lo scambio di sguardi e sorrisi ha bisogno di variazioni, di novità che possono eccitare nuovo interesse nel bambino. La madre lo intuisce is琀椀n琀椀vamente per cercare di a琀琀rarre la sua a琀琀enzione. A un anno di età in una stazione ferroviaria, in un ambiente per lui sconosciuto vede una bambina, un essere che non è familiare, ma neanche un estraneo in senso proprio. La bambina lo a琀琀rae abbastanza da farlo distrarre e fargli perdere l'orientamento. La mamma non c'è più perciò inizia a piangere dalla disperazione malgrado la madre non lo ha mai perso di vista e risponde subito al suo grido. I due si ritrovano in un a琀 mo, la madre lo prende in braccio e stabilisce con lui un rassicurante conta琀琀o. La magia dell'a琀琀accamento risiede nel conta琀琀o. Lasciandosi alle spalle il momento spiacevole Joey è pronto per azionare il nuovo sistema esplora琀椀vo- asser琀椀vo. Tra poco il brivido del rischio lo a昀昀errerà di nuovo nell'esplorazione del nuovo luogo. Altro episodio: aveva perso il suo gioca琀琀olo preferito, dopo una breve ricerca lo ritrovo e esclamò contento il suo ritrovo anche alla mamma. Joey non solo ha compreso che non c'è bisogno di cercare ancora, ma che la soddisfazione per l'avvenuto ritrovamento è condivisa anche da lei. Questo momento apparentemente banale apre all'intersogge琀 vità. Ha scoperto che l'ogge琀琀o non 昀椀nisce di esistere allorché scompare alla vista, si sta sviluppando il senso del sé sogge琀 vo. Non vive più una sorta di eterno presente senza storia, ormai è in grado di rievocare even琀椀 passa琀椀 ed immaginare cosa potrà accadere nel futuro. Possiede dei propri paesaggi mentali cioè quadri coeren琀椀 della propria esperienza cara琀琀erizza琀椀 dai pensieri, emozioni e ricordi che sono solo suoi e che gli altri possono celare paesaggi mentali diversi. Inizia a usare la mente come un palcoscenico sul quale possono svolgersi even琀椀 immaginari, comincia ad u琀椀lizzare segni e simboli e inizia ad auto-osservarsi. Infa琀 quando gli viene dipinta una macchia rossa sul naso punta il dito verso il proprio naso e non verso la 昀椀gura ri昀氀essa nello specchio. Inizia ad aprirsi il mondo delle parole e del loro collegamento, anche se il linguaggio è un'arma a doppio taglio perché le parole non riescono a esprimere completamente le esperienze e sopra琀琀u琀琀o all'inizio sono molto più lente dell'azione e meno immediate. Il linguaggio rischia di scindere il pensiero delle emozioni e frantuma delle complesse esperienze globali nelle loro varie componen琀椀 impoverendole. Cap 10 Beatrice Beebe e i tre vol琀椀 di Ellio琀琀 Beatrice Beebe si iscrisse alla Columbia nel 1960 e cercò Stern sperando di trovare in lui una guida nell'ambito dell'Infant Research. In una di queste visite si veri昀椀cò una situazione che rimase impressa nel suo cuore, una bambina durante gli scambi giocosi con lei mostrava un volto incredibilmente espressivo e partecipe, reagiva con tale interesse e gioia da muoverla alle lacrime. La bambina in昀椀ne conquistò Scaricato da Simone Cialei ([email protected]) lOMoARcPSD|37174966 de昀椀ni琀椀vamente Beebe con un largo ed entusiasta sorriso uno di quei sorrisi che in seguito la futura ricercatrice avrebbe ba琀琀ezzato come: Gape smile. Fu quella par琀椀colare esperienza a indurre Beebe nel fare la propria tesi di do琀琀orato dedicata alla ontogenesi dell'e昀昀e琀琀o posi琀椀vo nel terzo e quarto mese di vita in un infante. Sia l'infante sia la madre creano la natura dell'esperienza dell'infante anche se il contributo dei due partner non è necessariamente simmetrico. La madre dispone ovviamente di una gamma più ampia di comportamen琀椀, di un maggiore controllo e di una maggiore 昀氀essibilità rispe琀琀o al bambino. A par琀椀re dagli anni 70 ci fu una rivoluzione rispe琀琀o alle cognizioni sulle possibilità dell'infante di interagire con il mondo circostante grazie al microscopio sociale. Par琀椀colarmente importante è risultato il riconoscimento del ruolo centrale che svolgono le capacità del bambino di orientarsi faccia a faccia e di mantenere la direzione dello sguardo. Queste capacità si è compreso sono fondamentali nella comunicazione e nello sviluppo dell'a琀琀accamento madre bambino. Per analizzare le interazioni faccia a faccia venne fa琀琀a un analisi fotogramma per fotogramma dei 昀椀lma琀椀 di tali interazioni riprendendo con più cineprese orientate sia sul volto materno che sul volto del 昀椀glio che lei stessa ha ba琀琀ezzato in seguito come un vero e proprio microscopio sociale. Questo metodo presenta i seguen琀椀 vantaggi: perme琀琀e di iden琀椀昀椀care quelle unità comportamentali appropriate alle capacità del neonato che hanno un signi昀椀cato funzionale dimostrabile nell'interazione perme琀琀e di seguire istante per istante nel suo svolgersi naturale la successione di even琀椀 di cui è cos琀椀tuita l'interazione il 昀椀lmato può essere visto e rivisto al rallentatore in modo da facilitare l'iden琀椀昀椀cazione di quei micro momen琀椀 passeggeri che rivestono una par琀椀colare importanza nell'interazione l'analisi degli even琀椀 può essere su昀케cientemente de琀琀agliata per cogliere la so琀 gliezza e la complessità di ques琀椀 fenomeni passeggeri. I due analis琀椀 (Nerst e Beebe) descrissero modalità di rapporto normale e problema琀椀co sulla base della maggiore o minore tendenza della coppia madre/bambino a interazioni sincronizzate e armoniose. Un caso par琀椀colare a琀 rò la loro a琀琀enzione in quanto cara琀琀erizzato da complesse sequenze in cui la madre inseguiva il bambino che deviava lo sguardo e viceversa. Era evidente che la tendenza a ritrarsi del piccolo era determinata dalla intrusività da parte del partner di interazione. Le apparizioni materne erano par琀椀colarmente dannose per la capacità del bambino di mantenere un incontro focalizzato e orientato verso il centro; è sorprendente osservare come il portare il bambino a orientarsi nella posizione faccia a faccia e guardare era in molte circostanze impedito dalla madre stessa. Questo 琀椀po di interazione venne denominato Chase and dodge di per sé già contraddice l'idea di una simbiosi tra madre e 昀椀glio dato che risulta evidente che il bambino non si limita a reagire agli s琀椀moli della madre ma li an琀椀cipa e in昀氀uisce sul ritmo dello scambio. Es clinico di un bambino di nome Elliot nelle prime 5 se琀 mane viene previsto un se琀 ng che renda possibile studiare in maniera approfondita non soltanto in che modo madre e bambino interagiscano e si in昀氀uenzino reciprocamente, ma anche in che modo regolino il rispe琀 vo stato di a琀琀enzione e a琀 vazione. A questo scopo Elliot viene 昀椀lmato con tre diversi partner in sequenza: la madre, una do琀琀oressa addestrata a giocare con i bambini e la stessa Beatrice Beebe. Come risultato Elliot mostra di昀昀eren琀椀 pa琀琀ern di coinvolgimento e irritabilità che illustrano il principio di organizzazione diadica dell'auto regolazione. La madre appare piu琀琀osto 琀椀tubante e inespressiva, all'inizio del 昀椀lmato, non anima il volto, ma dondola il bambino che sembra quasi irritarsi e sfugge al conta琀琀o visivo. Ad un certo punto la madre prova a cantare happy birthday per la prima volta e lui interessato inizia a guardarla, ma dopo poco perde l'interesse verso lo s琀椀molo e la madre non riesce più a riguadagnare la sua a琀琀enzione e piange. Beebe poi comincia seguendo con la voce il ritmo del pianto di Ellio琀琀 per poi gradualmente rallentare e abbassare il volume il bambino sembra come ipno琀椀zzato e si calma progressivamente. Per proseguire occorre s琀椀molarlo un po ma non troppo per non irritarlo infa琀 l’analista anima il proprio volto ma man琀椀ene basso il tono di voce anche se il ritmo delle sue Scaricato da Simone Cialei (simone.cial