Economia degli Intermediari Finanziari PDF

Summary

Questo documento fornisce una panoramica dell'economia degli intermediari finanziari, descrivendo le differenze tra attività finanziarie e attività reali. Vengono illustrate le funzioni del sistema finanziario, inclusi i mercati finanziari e gli intermediari finanziari, e la gestione dei rischi. L'obiettivo è quello di comprendere l'importanza dell'intermediazione finanziaria per il trasferimento di risorse tra gli operatori economici.

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**ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI** **FINANZA E SISTEMA FINANZIARIO** **Differenza fra** **attività finanziarie** (obbligazioni, finanziamenti) e **attività reali** (abitazione, brevetto). Le **attività reali** compaiono nel **bilancio di un solo operatore,** mentre le **attività finanziar...

**ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI** **FINANZA E SISTEMA FINANZIARIO** **Differenza fra** **attività finanziarie** (obbligazioni, finanziamenti) e **attività reali** (abitazione, brevetto). Le **attività reali** compaiono nel **bilancio di un solo operatore,** mentre le **attività finanziarie** compaiono nei **bilanci di 2 operatori**: per uno come [attività] e per l'altro come [passività]. **Dualismo: emittente / sottoscrittore (finanziato / finanziatore)** nel caso dei BTP ad esempio. La **finanza** è una disciplina che studia le [decisioni finanziarie] (di **investimento** e di **finanziamento**) degli operatori e si occupa della modalità di soddisfacimento dei bisogni finanziari e chiama in causa i **modelli** **finanziari**, ossia infrastrutture che consentono il soddisfacimento di questi bisogni. La **finanza** come **tecnologia / disciplina** che consente di **trasferire risorse monetarie tra individui con bisogni differenti** e nel tempo e consente di superare i vincoli dettati dalle condizioni di reddito corrente proiettando la situazione economica di un individuo nel [futuro]. - L'"hardware" della finanza è costituito dall'architettura di [contratti], [forme societarie], [intermediari], [mercati] e [procedure] che costituiscono il **SISTEMA FINANZIARIO infrastruttura**. - Tuttavia, è indispensabile anche il "software" che è rappresentato dagli **strumenti di analisi** che consentono di valutare la situazione economica degli individui/operatori, il valore e i rischi. **SISTEMA FINANZIARIO SF** Il **sistema finanziario quindi è l'infrastruttura** **che permette lo scambio di risorse** ed è l'insieme organizzato di [tre elementi]: - **Attività finanziarie/moneta**, che sono particolari [contratti] aventi per oggetto prestazioni o diritti di natura finanziaria, e i servizi finanziari. - **Mercati finanziari**, che sono mercati specializzati nell'emissione e nella negoziazione di contratti finanziari; - **Intermediari finanziari**, ossia una particolare categoria di imprese dedita all'attività di produzione e negoziazione di strumenti finanziari o di offerta di servizi connessi alla circolazione degli strumenti finanziari; - **Funzione di intermediazione** il SF consente il [trasferimento] e [allocazione] delle risorse monetarie tra le unità economiche che hanno esigenze contrapposte come bisogno di finanziamento ed esigenza di investimento (=unità in deficit finanziario e unità in avanzo finanziario). Allocare significa indirizzare le risorse monetarie verso gli investimenti a maggior rendimento marginale, ovvero [miglior combinazione rischio-rendimento (efficienza allocativa]). La [funzione di intermediazione viene svolta da tutto il SF stesso e non solo dagli intermediari]. - **Funzione monetaria:** a. **A livello micro** creazione di moneta (legale e bancaria) e prestazione dei servizi di pagamento che permettono la circolazione della moneta. La **moneta è un'attività finanziaria,** in quanto compare nel bilancio di 2 operatori; nel caso di **moneta legale** l'emittente è la Banca Centrale e quindi titolare della passività, mentre il titolare dell'attività è chi la detiene (individui, imprese). La **moneta bancaria** (contenuta nei depositi di conto corrente), invece, è emessa dalle banche e per essere utilizzata necessita di una serie di procedure. La moneta bancaria circola su base fiduciaria verso la banca (ad esempio il creditore di un assegno deve avere fiducia sia su chi ha emesso l'assegno, ossia il debitore, sia sulla banca che deve essere solvente). b. **A livello macro** ruolo di **trasmissione della politica monetaria** \[cinghia di trasmissione all'economia reale\]. In questo senso, la BCE, oltre al compito di supervisione delle banche, svolge anche il ruolo di trasmissione della politica monetaria. Infatti deve cercare di mantenere l'inflazione intorno al 2% attraverso il **controllo della quantità di moneta in circolazione** e dei **tassi di interesse**, ossia il costo del denaro. Per questo le scelte della BCE condizionano tutta l'economia. - Funzione di **gestione dei rischi \[assicurativa**\] assunzione e gestione dei rischi finanziari e dei rischi relativi a beni o persone. In finanza, il rischio ha una doppia accezione: **rischi puri o speculativi**. Un [rischio puro] si ha quando da un determinato evento si hanno [solo conseguenze negative] (come un incendio o terremoto). Per coprirsi da tali rischi esistono **contratti assicurativi**. Si parla di [rischi finanziari / speculativi] quando il [risultato] ottenuto può essere [diverso da quello atteso] (in positivo o in negativo). Un'attività è rischiosa in senso speculativo se non si può determinare cosa si ottiene in futuro. Per gestire tali rischi non si usano i contratti assicurativi, ma si utilizzano i **contratti derivati.** **COMPONENTI DEL SISTEMA FINANZIARIO:** **ATTIVITA' FINANZIARIE AF:** Le **AF** sono **contratti** che regolano le condizioni dello scambio di **moneta** nel **tempo.** ♣ sono denominate in [unità monetarie]. ♣ originano dalla [concessione di credito], ossia che un'unità rinuncia al consumo oggi trasferendo le risorse a un'altra unità che ne ha bisogno per poi essere remunerato in futuro. ♣ figurano rispettivamente come [attività e passività nel bilancio di due unità economiche]. ♣ incorporano un [rischio finanziario] in quanto una delle 2 parti può non adempiere. Anche la **moneta è un'AF** correntemente **accettata come**: -- **Unità di conto** per lo scambio dei beni (unità di misura). -- **Intermediario** degli scambi, in quanto viene accettata come [mezzo di scambio] e chi la riceve la utilizza per effettuare nuove transazioni. -- **Riserva di valore**/potere d'acquisto che [permette il] [risparmio]. **MERCATI FINANZIARI**: Sono [luoghi] (fisici), [circuiti] telematici nei quali, secondo determinate [regole e procedure], vengono **create** e/o **scambiate** le [attività finanziarie]. ♣ **Mercato primario**: creazione di attività finanziarie e raccolta di risorse. [Il MP serve agli emittenti per soddisfare il bisogno di finanziamento] ricorrendo alla creazione di nuove passività finanziare [per ottenere risorse]. ♣ **Mercato secondario** dove ha luogo lo [scambio di AF con moneta] (funzione di liquidità) e la [determinazione dei prezzi] che regolano lo scambio (funzione informativa). Esempio: il BTP viene emesso sul mercato primario il giorno dell'emissione per raccogliere risorse e può però poi essere scambiato tra gli investitori nel mercato secondario. Il mercato secondario permette di scindere la "***maturity***", ossia la scadenza di un determinato strumento finanziario, dal cosiddetto "***holding period***" dell'investitore, ovvero il tempo di detenzione di tale strumento da parte dell'investitore. Il MS inoltre permette di conoscere il **valore di un determinato strumento**. I prezzi sul mercato secondario riflettono le aspettative che il mercato ha di un determinato titolo. Per questo motivo il MS influenza le emissioni future sul MP. Il **mercato finanziario** al suo interno ha una serie di segmenti suddivisi a seconda della tipologia dell'attività scambiata. Si divide in: - **Mercato bancario**, dove si trattano [strumenti e prodotti bancari] utilizzati per il soddisfacimento di bisogni finanziari come [leasing e mutui]. - **Mercato assicurativo**, dove sono scambiati [contratti e polizze assicurative] che tutelano dietro pagamento di un premio dalle conseguenze negative di un possibile evento. - **Mercato mobiliare**, in cui vengono [scambiati strumenti standardizzati] e facilmente in circolazione tra le varie parti, come [azioni e obbligazioni]. **Nel caso di mercato mobiliare si parla sia di mercato primario sia di secondario**, **mentre nei primi 2 tipi di mercato vengono creati prodotti personalizzati e non standardizzati e quindi non possono essere scambiatinon esiste un MS ma solo quello primario.** **INTERMEDIARI FINANZIARI** Sono [operatori] che [svolgono un'attività di **creazione** e **negoziazione** di attività finanziarie], offrendo [servizi] e prestazioni in grado di ridimensionare alcuni fattori (incertezza, costi di transazione, asimmetrie informative) che impediscono lo scambio finanziario diretto tra unità economiche. Gli intermediari quindi [non solo creano **valore** ma **assistono** e agevolano lo scambio tra unità economiche]. Caratteristiche operative: ♣ [Principali componenti del bilancio rappresentate da attività finanziarie e passività finanziarie] (ad eccezione delle società di leasing che in bilancio hanno attività reali rappresentate dai beni che concedono in uso). Nel bilancio di BPER banca, ad esempio, le attività reali, quindi materiali e immateriali, pesano solo per il 2.4%, tutto il resto rappresenta attività finanziarie. ♣ **Assunzione e trasformazione dei rischi: (PER ESAME) le banche assumono e trasformano rischi e scadenze.** Innanzitutto, per essere definita **banca,** un intermediario deve svolgere contestualmente 2 attività: - [Raccogliere depositi / risparmi dal pubblico con obbligo di restituzione]. - [Erogare finanziamenti,] ossia [concedere credito.] Concentrandosi sul rischio di credito, la banca quando crea depositi e finanziamenti stipula 2 contratti diversi, uno con il depositante e uno con l'impresa che finanzia. - Trasformazione rischi Se l'impresa finanziata dovesse fallire, la perdita collegata al fallimento ricade sulla banca e non viene traslata sul depositante. La banca infatti è obbligata ad avere un patrimonio per assorbire le perdite. Per questo si dice che trasforma i rischi il depositante potrà essere rimborsato in maniera completamente svincolata da quello che succede nell'attivo della banca (prestiti erogati rimborsati o meno) il rischio grava sulla banca (Patrimonio Netto) e non sui depositanti. La banca internalizza il rischio di credito. - Trasformazione scadenze: il deposito è ben visto dai depositanti in quanto è la forma di investimento più liquida e con rischio minore rispetto agli altri (preferenza verso la liquidità del singolo). I depositi hanno scadenza a vista, mentre i finanziamenti erogati hanno spesso una scadenza di medio-lungo termine; tale "**mismatch**" o asincronia espone le banche al **rischio di liquidità** (di default) che è il rischio principale per le banche. Può succedere anche un effetto domino tra diverse banche, per questo motivo i governi e le istituzioni intervengono spesso per salvarle. In tal modo, anche il rischio di scadenza viene internalizzato dalla banca. **I CONTRATTI FINANZIARI** Un'attività finanziaria è un qualunque rapporto contrattuale dove entrambe le prestazioni delle parti in causa sono: ♣ espresse in moneta (natura monetaria) ♣ distanziate nel tempo (fattore tempo) implica incertezza e quindi RISCHIO e risulta quindi fondamentale l'INFORMAZIONE che aiuta a ridurre tale rischio. Le AF sono pertanto strumenti rappresentativi di crediti/debiti che compaiono CONTEMPORANEAMENTE nell'attivo del bilancio dell'investitore \[AF\] e nel passivo di bilancio dell'emittente \[PF\]. Differenza con le ATTIVITA' REALI che invece compaiono nel bilancio del solo proprietario. Le AF sono rappresentative di **Contratti Finanziari** che regolano le condizioni tecniche, economiche e giuridiche dello scambio temporale di potere d'acquisto e che danno vita a flussi finanziari. Le attività finanziarie possono essere ricondotte a quattro tipologie di contratti finanziari. Le AF consentono ♣ il **trasferimento di fondi** tra debitore e creditore \[**contratti di debito, contratti di partecipazione**\] ♣ il **trasferimento di rischio** tra soggetti diversi \[**contratti di assicurazione, contratti derivati**\] **1. CONTRATTI DI INDEBITAMENTO** Un'[operazione creditizia] consiste nella concessione da parte del creditore di una disponibilità di moneta (**capitale prestato**) a fronte dell'impegno del debitore a **restituire** il capitale a una data futura e a corrispondere un **interesse** periodico come forma di remunerazione del credito ottenuto (obbligazionecedola). La distanza temporale che separa le due prestazioni implica una componente di rischio a carico del creditore il quale dovrà valutare (analisi), prima di sottoscrivere il contratto, la capacità del debitore di onorare gli impegni assunti. La **promessa** **di restituzione** a scadenza del capitale e degli interessi è **incondizionata.** La promessa di restituire il capitale non dipende quindi dalle performance del debitore che è quindi in ogni caso obbligato a restituire il capitale prestato. Contratti di debito tipo: **Titoli di Stato**, **obbligazioni** private, prestiti e mutui, depositi bancari e postali. **2. CONTRATTI DI PARTECIPAZIONE** Il **sottoscrittore** di un contratto di partecipazione (azione) trasferisce potere d'acquisto ad una impresa e contestualmente **si assume il rischio di impresa** o rischio imprenditoriale. La sottoscrizione di una quota di partecipazione nell'impresa conferisce al sottoscrittore: ♣ **diritti patrimoniali**: riguardano la remunerazione del contratto che viene sottoscritto (non certa). Ad esempio, la distribuzione degli utili, tramite **dividendi**, è legata alla performance della società e quindi non è certa. ♣ **diritti amministrativi**: consistono nel concorrere all'elaborazione della **strategia** e alla **gestione** dell'impresa. Esercitati generalmente in proporzione alle quote di partecipazione o azionarie sottoscritte. I Contratti di partecipazione tipo: **azioni, quote di società** e sono generalmente **più rischiosi dei contratti di indebitamento.** **3. CONTRATTI DI ASSICURAZIONE** Il contratto di assicurazione, anche chiamato polizza di assicurazione, consente al **sottoscrittore** (**assicurato**) di trasferire alla controparte (**l'assicuratore**) l'onere economico (le conseguenze economiche negative) di un evento futuro incerto **riguardante il patrimonio (ramo danni) o la persona assicurata (ramo vita),** dietro pagamento di un compenso, detto premio assicurativo. I contratti di assicurazione si caratterizzano per: ♣ [Trasformare rischi individuali in rischi collettivi]. ♣ Dare origine a un debito/credito aleatorio, ossia l'assicurazione copre tanti rischi omogenei e avvicina la probabilità di accadimento dell'evento con la sua frequenza. **Il debito dell'assicurazione verso la massa degli assicurati è certo;** quello che è **incerto** sono le **tempistiche e l'effettivo rimborso** verso il singolo. Contratti di partecipazione tipo: Polizze assicurative ramo danni \[ex: RCA, furto, incendio\] e ramo vita \[assicurazioni sulla vita\]. **4. CONTRATTI DERIVATI** Si chiamano derivati, in quanto il loro **valore si basa sull'andamento dell'attività**. I contratti derivati incorporano una promessa di eseguire una prestazione basata sull'andamento del prezzo di una o più attività (finanziaria o reale) sottostante. Vengono definiti "derivati" poiché tali strumenti hanno valore in quanto collegati ad altri strumenti e non per le caratteristiche loro proprie. Possono essere sottoscritti per finalità di copertura dei rischi e finalità speculative. I contratti derivati sono sempre contratti a termine (forward contracts): l'esecuzione della prestazione deve o può essere effettuata ad una certa (o entro una) data futura (al momento della stipula del contratto vengono determinate le condizioni che ci saranno al termine (quando avverrà l'effettivo pagamento). Contratti derivati tipo: **opzioni, financial futures, swaps** (Natale una poltrona pere 2) herding effect = effetto gregge. Funzionamento del **mercato dei futures**: i futures possono essere venduti allo scoperto, ossia senza averli prima comprati. La **clearing house** (CH) si interpone fra tutti i venditori e tutti gli acquirenti. La CH garantisce il meccanismo del **marking to market**, ossia che le posizioni devono essere chiuse e valorizzate / saldate al termine di [ogni] giornata lavorativa. I contratti di **indebitamento** e di **partecipazione** servono per trasferire **risorse monetarie** tra le 2 controparti. I contratti **assicurativi** (polizze) e i contratti **derivati** servono per trasferire i **rischi** tra le 2 controparti. **I RISCHI DELL'ATTIVITA' DI INTERMEDIAZIONE** Distinguiamo: - **Rischi puri** legati alla possibilità che si verifichi un evento futuro sfavorevole che genera un danno a persone o cose (danno luogo solo a perdite) es. rischi assicurativi. - **Rischi speculativi o finanziari** legati alla possibilità che si verifichi un evento futuro imprevisto che determina effetti diversi da quelli attesi, sia negativi che positivi (danno luogo a perdite o guadagni). I rischi tipici dell'attività di intermediazione sono prevalentemente rischi speculativi (di natura finanziaria). I rischi gravano su: ♣ Gli **operatori economici** → in relazione ai contratti finanziari stipulati. ♣ Gli **intermediari** → assumono in proprio i rischi dell'attività di intermediazione e di prestazione dei servizi di pagamento. **3 macro-classi di rischi speculativi**: - **RISCHIO DI INADEMPIENZA** riferisce alla possibilità che una delle parti di un contratto non adempia ai propri impegni contrattuali. Esso può essere collegato alla tipologia di contratto finanziari ( Rischio di credito/emittente Rischio di controparte), alla localizzazione ( Rischio paese) e alla natura del debitore ( Rischio sovrano). - **RISCHIO DI MERCATO** corrisponde al rischio di fluttuazioni nei valori delle attività finanziarie, dovute ai [mutamenti nelle condizioni di mercato nel suo complesso] e prescinde dalle condizioni del singolo operatore o emittente di strumenti finanziari. Esempi: Rischio di interesse Rischio di cambio Rischio azionario. - **ALTRE FATTISPECIE** altre tipologie di rischi che possono incidere sulla stabilità degli operatori finanziari. Esempi: Rischio di liquidità Rischio operativo Altri rischi Rischi ESG. **RISCHI DI INADEMPIENZA:** **RISCHIO DI CREDITO** È il rischio collegato all'inadempienza totale o parziale dell'obbligazione assunta. Infatti quando si sottoscrive un **contratto di indebitamento**, il debitore riceve il capitale che dovrà restituire attraverso una serie di rate maggiorate di interessi. Se si tratta invece di un **contratto di partecipazione**, il mancato adempimento della liquidazione del capitale si parla di **rischio emittente**. Possibilità che il debitore non assolva, o non adempia puntualmente, alle obbligazioni (pagamento degli interessi e rimborso del capitale) previste dal contratto di debito ♣ si parla di rischio di insolvenza / emittente anche per i contratti di partecipazione; in questo caso ci si riferisce alla capacità dell\'emittente di mantenere una solida performance operativa e finanziaria (rischio di insolvenza o rischio emittente) ♣ Il rischio di credito è la componente più importante del rischio complessivo dell\'attività di intermediazione, in relazione al peso che l\'attività di finanziamento assume sul totale dell'attività complessiva ♣ Qualsiasi contratto di debito comporta un rischio di credito: ♣ la tradizionale attività di prestito ♣ la sottoscrizione di obbligazioni ♣ l\'operatività con gli strumenti fuori bilancio (off-balance sheet activities - OBAs), come ad esempio il rilascio di garanzie alla clientela e più in generale la concessione di crediti di firma. **LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO PER LA BANCA** Per decidere se concedere o meno il finanziamento, la banca deve preliminarmente valutare: 1\. la [capacità di rimborso] del potenziale prenditore di fondi (cliente). 2\. le sue [prospettive di redditività]. 1+2 → **attività di screening** (valutazione) → **valutazione del rischio creditizio**. Segue ♣ **attività di selecting** (selezione) viene deciso chi finanziare in base al **merito creditizio**. Successivamente la banca può scegliere chi finanziare in base al tipo di azienda (es azienda di armi o di giochi d'azzardo ecc.). Infine **viene erogato il finanziamento**. Segue ♣ **attività di monitoring** (controllo) della situazione del debitore per verificare che non si modifichino le condizioni che avevano condotto all'affidamento. **La banca fa pagare di più al cliente più rischioso, per compensare il maggiore rischio di insolvenza** (ossia le possibilità di perdite su suo prestito). ![](media/image2.png) La perdita attesa serve per misurare il rischio di credito e si compone di 3 elementi: **PD** = quante persone con tali caratteristiche vanno in default nell'arco di un anno (es. 2% o 10% ecc.). **LGD** = perdita in caso di default **si misura tenendo conto delle garanzie**. **Maggiori sono le garanzie, minore sarà la LGD**. Inoltre, la LGD = 1-RR. RR ossia recovery rate è il capitale che posso recuperare in caso di inadempienza dell'obbligazione. **EAD** = rischio di esposizione equivale al [valore del prestito]. **EL = PD x LGD x EAD la perdita attesa è una parte della misura del rischio di credito. Il tasso che viene praticato dalla banca serve per coprire i costi operativi e la perdita attesa associata al finanziamento.** Il **rating creditizio** equivale alla **PD** calcolata internamente dalla banca. [Valutazione del rischio] delle obbligazioni effettuato attraverso il [rating delle agenzie] (Moody's, S&P e Fitch). Nella scala di rating scendendo aumenta il rischio di credito (emittente). Dalla riga rossa in su troviamo il mondo **dell'investment grade**, mentre da essa in giù troviamo il **non-investment grade**, ossia titoli ad alto rischio o high yield. Issue =rating associati all'emissione di una data obbligazione o issuer =rating associato alla società emittente **Solicited rating** quando il rating è richiesto dall'emittente stesso che paga, mentre si parla di **unsolicited** quando è l'agenzai di rating stessa che elabora i rating autonomamente. **Outlook** = aspettative **Notch** = gradini della classifica **Credit watch** = quando un'emittente viene messo sotto osservazione per un periodo di tempo per poi andare a cambiare la valutazione. ![](media/image4.png)I rating sovrani sono creati per capire il rischio di credito dei paesi vs rischi societari (delle società). Spesso i rating sono pubblici, ossia tutti possono vederli, ma vengono rateate solo le società più grandi mentre la valutazione del PD del singolo cliente rimane privata. **ALTRI RISCHI DI INADEMPIENZA:** **RISCHIO DI CONTROPARTE, PAESE, SOVRANO** ♣ **Rischio di controparte**: emerge quando una prestazione e controprestazione di un contratto finanziario non sono contestuali. Si verifica pertanto la possibilità che la seconda [controparte non adempia] e quindi il [contratto stipulato non sia chiuso]. È **collegato** non all'attività di prestito, ma **al funzionamento del sistema dei pagamenti** **e a operazioni di compravendita** in titoli e in cambi. ♣ Il rischio di credito nei confronti di un debitore estero comprende: - **Rischio paese** (dovuto alla localizzazione del debitore): rischio che si assume nei confronti di un debitore di un paese estero. [Restrizioni governative] alla restituzione dei debiti in valuta possono [impedire la restituzione dei fondi] da parte di un debitore peraltro solvibile. Il creditore non può vedere la somma restituita, non per problemi specifici del business, ma perché è lo [stato che blocca i pagamenti (es. Russia).] - **Rischio sovrano** - Sovereign risk: **rischio nei confronti dello stato, che è debitore (che risulta poi inadempiente)** il quale può emanare leggi che gli consentono di non adempiere agli impegni assunti, a differenza di quanto avviene per i debitori privati, dichiarare default o ristrutturare unilateralmente le condizioni contrattuali del debito. **RISCHI DI MERCATO:** ossia rischi collegati a variazioni del valore dell'attività finanziaria, derivanti non dall'azione del singolo emittente o debitore, ma da mutuazioni del mercato nel suo complesso. Esistono 3 principali rischi di mkt: - **Rischio di tasso di interesse**: il valore di mercato di un'attività finanziaria può variare per effetto di **variazioni dei tassi di interesse**, essendo il suo valore definito come la somma dei flussi di cassa scontati a un determinato tasso di interesse di mercato. Variazioni nel valore di quest'ultimo **determinano fluttuazioni nel valore dell'attività**. Per un IF come la banca conseguenze in termini di redditività e di patrimonio. In generale, il prezzo, inteso come **valore** **di un'attività**, sia reale sia finanziaria, (deriva dall'incontro tra domanda e offerta ed) **è pari alla sommatoria per t che va da 1 a n (scadenza) dei flussi di cassa attesi dell'attività finanziaria scontati a un opportuno tasso di interesse del mercato.** Si scontano per portare al presente i futuri flussi di cassa e riuscire così a dare loro un valore oggi **processo di attualizzazione**. Esempio in t=0 si registra un'uscita di cassi pari a P0 e successivamente per ogni periodo t ricevo gli interessi, ossia flussi di cassa positivi fino a ricevere alla scadenza la totalità del capitale prestato. Per le obbligazioni la remunerazione avviene sotto forma di cedole, mentre per le azioni essa avviene tramite dividendi, che però possono anche non esserci. ![](media/image6.png)I ZCB = zero coupon bond e sono obbligazioni senza cedola c'è una solo uscita di cassa iniziale e una sola entrata di cassa finale chiamata valore di rimborso (VR). Il prezzo (P) (valore) di tale strumento è pari al VR a fine anno (t=1) scontato al tasso di rendimento del mercato (r) **P = VR / (1+r) \^t e risolviamo tale equazione in funzione di r troviamo che r = 5%.** Se i tassi aumentano di 1%, si sostituisce il nuovo interesse nella formula (r=6%) e il prezzo si riduce. **Il prezzo e il tasso di interesse hanno una relazione curvilinea inversa e non lineare (quando i tassi scendono, i prezzi salgono e viceversa).** La variazione del prezzo è pari al prezzo trovato ora meno il prezzo trovato all'inizio tutto fratto il prezzo trovato all'inizio. Mettiamo caso che siamo investitori di un titolo obbligazionario che compriamo a un certo tasso (P = 95.24 e r=5%). Se i tassi aumentano, non subisco una perdita reale, in quanto mi viene rimborsato l'intero capitale alla fine (100), ma subisco una **perdita in termini di costo opportunità**, poiché il mio rendimento è minore del rendimento che esiste quando vi è l'aumento dei tassi. Per quanto riguarda gli **intermediari finanziari (banca**), invece, dove la [durata delle attività è maggiore della durata delle passività] (raccoglie denaro a vista e presta a medio-lungo termine), l'aumento dei tassi grava maggiormente sulle attività che sulle passività. Il valore delle AF scende maggiormente rispetto al valore delle PF, perché le variazioni di tasso sono maggiori, maggiore è la durata della scadenza il Patrimonio netto (PN) scende **In generale la variazione dei tassi si scarica di più sulle attività che sulle passività.** Se i tassi di interesse scendono, il valore dell'attivo aumenta, così come il valore del passivo. Tuttavia il valore dell'attivo aumenta maggiormente rispetto a quello del passivo e quindi il patrimonio netto (PN) aumenta. Questo avviene perché le attività, che hanno una durata maggiore, sono più sensibili ai cambiamenti dei tassi. **Maggiore è la durata di uno strumento finanziario, maggiore sarà l'impatto delle variazioni nei tassi di interesse sul suo valore,** perché i flussi di cassa futuri vengono scontati a tassi diversi per periodi più lunghi, amplificando l'effetto sul valore complessivo dello strumento. **SINTESI:** - Se **i tassi aumentano**, il valore delle attività scende più del valore delle passività, riducendo il patrimonio netto. - Se **i tassi scendono**, il valore delle attività aumenta più del valore delle passività, aumentando il patrimonio netto. In generale, le attività della banca, avendo una scadenza più lunga, sono più influenzate dalle variazioni dei tassi di interesse rispetto alle passività. Per una banca, la **variazione dei tassi si scarica sul valore patrimoniale (PN**) [ma anche a livello reddituale, ossia sul conto economico]: **il MIT (margine di interesse) è il principale fattore del CE è la differenza fra tra gli interessi attivi e quelli passivi.** **Ecco perché si parla di RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE.** - **Rischio di cambio**: variazione di valore di un'attività finanziaria, denominata in una valuta estera, che subisce per effetto dell'**oscillazione del tasso di cambio** tra valuta nazionale e valuta estera. à ZCB = a prima e quindi trovo che il rendimento **in dollari** è r=5% à (100-95.24) /95.24 = 5% Flusso oggi in € è pari a 95.24 / 1.5 = **63.5€** Abbiamo ora 2 situazioni a fine periodo: a. C1 = 1.5 €/\$ VR in € è pari a 100/1.5 = 66.67€ il rendimento in € è uguale al rendimento in \$, ossia del 5% in quanto il tasso di cambio non è variato. b. C2 = 1.7 €/\$ VR in € è pari a 100/1.7 = 58.82€ si ha quindi un apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro il **rendimento** in euro in tal caso è pari a (58.82 -- 63.5) / 63.5 = **-7%** e quindi ho un **rendimento negativo**. - **Rischio azionario**: si intende la possibilità che il valore di un investimento in **azioni** possa modificarsi per effetto dell'**andamento del mercato azionario**. Cambiamenti nella performance dell'**emittente**, **fattori settoriali** come **nuove normative** o cambiamenti tecnologici, **condizioni macroeconomiche**, **sentiment del mercato**, **eventi geopolitici** **possono influenzare l'andamento e la volatilità del mercato azionario.** **ALTRE TIPOLOGIE DI RISCHIO** **RISCHIO DI LIQUIDITA'** Difficoltà di un operatore di [far fronte] [tempestivamente] ed economicamente [alle uscite di cassa]. Le banche sono particolarmente esposte al rischio di liquidità: ♣ Per la struttura del bilancio della banca Peso del passivo a vista e per la non-negoziabilità di una parte fondamentale delle attività, in particolare i prestiti. ♣ Fattispecie del rischio di liquidità: -**Banking liquidity risk**: ritiro non previsto dei depositi e necessità di reperire in modo tempestivo la necessaria quantità di moneta. -**Funding liquidity risk:** la banca ha difficoltà a raccogliere fondi **sul mercato interbancario**. -**Market liquidity risk**: difficoltà per la banca nel reperire fondi liquidando le attività sul mercato, ossia a smobilizzare le proprie attività. **RISCHIO OPERATIVO** È l'unico **rischio puro** e quindi l'unico che porta solamente a [conseguenze negative]. Si tratta di rischi di perdita dovuti a **guasti** o **malfunzionamento dei processi operativi** (Black-out della rete elettrica, **frode** da parte dei dipendenti ai danni dell'azienda o della controparte, **errore umano** nell'immissione di dati o in altre istanze operative, perdite dovute a disastri naturali: incendi, terremoti). **ALTRI RISCHI** Di tipo legale connessi a cambiamenti delle disposizioni di legge, rischi legati alla perdita di reputazione, rischi legati a fattori macro-economici, demografici e simili. Tra i principali: - Il **rischio strategico/di business**: rischio di perdite o mancati guadagni per [decisioni aziendali sbagliate], quali scarsa reattività al mutato contesto competitivo, errato posizionamento di mercato, ritardato/mancato lancio di nuovi prodotti. - Il **rischio di compliance** riguarda il rischio di **non conformità a norme regolamentari**. Compliance significa infatti "conformità", con riferimento a prescrizioni, siano esse leggi, regole o codici e principi generali, nell'ambito dello svolgimento di qualsivoglia attività. Ricadute in termini di rischio reputazionale e legale/sanzionatorio e di perdite finanziarie. **FATTORI ESG** (da cui nascono i rischi ESG) ![](media/image8.png)Sono **fattori** **ambientali (E), sociali (S) o di governance (G)** che possono avere un [impatto positivo o negativo] sulla performance finanziaria o sulla solvibilità di un\'entità, stato sovrano o individuo. **RISCHI ESG** Tali **rischi** sono importanti per la banca perché **impattano le controparti**, ossia i clienti, secondo drivers diversi (es: impresa situata sulla riva di un fiume è più rischiosa di una situata in pianura rischi ESG). I risk drivers impattano le controparti sottoforma di rischi finanziari. Questi drivers possono essere: - **Ambientali** (E) che a loro volta si suddividono in [fisici] (acuti e cronici come l'esondazione di un fiume) e di [transizione], dovuti a mutamenti delle politiche, della tecnologia e dei comportamenti (es. macchine elettriche, diventare vegetariani, carbon tax); - **Sociali** (S) legati a rischi ambientali, delle politiche e del market sentiment (es: discriminazione di genere ha conseguenze negative); - **Governance** (G) dovuti a una gestione sbagliata, etica, corruzione. Questi risk drivers si scaricano sui [rischi finanziari] che impattano poi gli intermediari finanziari tramite i canali di trasmissione, come la minor redditività, la svalutazione del valore degli immobili, asset performance minori e aumento dei costi legali e di compliance. Ricordiamo le 3 **funzioni del sistema finanziario** **SF** sono: - Intermediazione - Monetaria - Assicurativa / trasferimento e gestione dei rischi **FUNZIONE DI INTERMEDIAZIONE** consente: ♣ Il **trasferimento** e **allocazione** delle risorse [da] [unità economiche in avanzo finanziario] (**prestatori** finali di fondi / unità in surplus) [a unità in disavanzo finanziario] (**prenditori** finali di fondi / unità in deficit). ♣ Il trasferimento avviene per mezzo di scambi (contratti) finanziari che prevedono l'esecuzione di prestazioni monetarie contrapposte e distanziate nel tempo → collegamento risparmio investimento → emissione PF (deficit) e accumulazione AF (surplus). ♣ L'allocazione delle risorse avviene conciliando le esigenze contrapposte e differenziate degli agenti economici → efficiente allocazione → valutazione e selezione dei richiedenti/progetti e creazione condizioni di convenienza economica e di rischio. ![](media/image10.png) Il saldo finanziario si compone di 2 rami: uno **finanziario** e uno **reale**; il **saldo finanziario** è la [differenza] fra il [reddito non consumato (risparmio]) di un'unità [meno gli investimenti in attività reali]. Quando il risparmio supera gli investimenti in attività reali, il saldo finanziario è positivo e l'unità economica viene definita "in surplus" o "prestatore finale di fondi" rispetto al sistema. Il saldo di questa differenza viene impiegato in **attività finanziarie** (acquisto di azioni, titoli di stato, PAC, obbligazioni o vado a estinguere anticipatamente un mutuo) dall'unità economica si ha quindi una **variazione delle attività finanziarie** il saldo finanziario quindi è anche uguale alla [variazione delle attività finanziarie meno una variazione delle passività finanziarie]. Le **unità economiche in avanzo (AF \> PF**) presentano un **bisogno di investimento** e per questo vengono definite "prestatori finali di fondi" **saldo finanziario positivo**. Al contrario, quando il risparmio non riesce a coprire gli investimenti in attività reali, il saldo finanziario è negativo e l'unità economica in disavanzo, chiamata "**prenditore finale di fondi", ha bisogno di finanziamento** deve indebitarsi e quindi le passività finanziarie superano le attività finanziarie (AF \< PF) **saldo finanziario negativo**. La funzione di intermediazione del sistema finanziario è quindi quella di [trasferire le risorse dai prestatori (unità in avanzo che hanno bisogno di investimento) ai prenditori finali di fondi (unità in disavanzo / deficit che hanno bisogno di finanziamento).] I comportamenti economici adottati dalle unità economiche possono trovare ideale **rappresentazione contabile** (5 conti conto patrimoniale iniziale e finale) in un: - **Conto patrimoniale** (o stato patrimoniale [iniziale e finale]) che rappresenta, ad una certa data, **grandezze *stock*** / insieme di **beni di proprietà, debiti, crediti** e, per differenza, la **ricchezza netta (PN**) (attività -- passività) impieghi e fonti finanziamento. - **Conto del reddito** che rappresenta, **secondo il principio di cassa / monetario**, i ***flussi* di risorse in entrata (entrate monetarie correnti) e in uscita (uscite monetarie correnti**) in un [determinato periodo temporale] (ottica finanziaria, non contabile / economica di competenza) e serve per determinare il **[risparmio] del periodo che può essere positivo o negativo**: - **Conto del risparmio e dell'investimento** che consente di **determinare il saldo finanziario** e rappresenta le [spese in conto capitale] (investimenti reali) che hanno apportato modifiche alle consistenze patrimoniali durante il periodo di riferimento (funzionale all'individuazione del saldo finanziario) **Risparmio -- Investimenti reali = Saldo finanziario.** - **Conto finanziario o del capitale** che consente di capire come si sta impiegando il saldo finanziario positivo o come viene coperto il fabbisogno di finanziamento se il saldo è negativo **Saldo finanziario = Variazione di AF -Variazione di PF.** - **(Infine, l'ultimo conto che viene movimentato è il conto patrimoniale finale, che, a partire da quello iniziale, permette di capire la ricchezza netta (PN) a fine periodo.)** **Grandezze stock contrario di grandezze flusso.** **IL CONTO PATRIMONIALE** **I** **È una fotografia a una certa data (stock).** **La differenza fra attività (reali e finanziarie) meno le passività,** mette in evidenza **il patrimonio netto (PN),** che rappresenta **la ricchezza totale netta** [per l'unità famiglia]**.** [Per le imprese]**, il PN** rappresenta una **passività finanziaria dello SP non è un debito verso terzi ma rappresenta il capitale proprio quota dei soci.** **NB: Contabilmente vale il vincolo: AF + AR = PF + PN** Ricchezza totale AR + AF. Ricchezza finanziaria lorda solo AF Ricchezza finanziaria netta AF -PF Ricchezza totale netta = PN (AF -- PF) + AR (PN = ricchezza totale netta per le famiglie, mentre per le imprese il PN è una PF, in quanto è capitale sociale del socio) ![](media/image12.png)Risparmio positivo à PN aumenta mentre se risparmio negativo à PN diminuisce sia per le imprese sia per le famiglie. Rivalutazioni delle AF PN aumenta mentre svalutazione delle AF PN si riduce e viceversa per le PF Per le sole imprese il PN aumenta per effetto dei conferimenti di capitale o beni. Vi è **equilibrio** **quando PN \>0**, ossia l'insieme delle attività supera il totale delle PF, mentre vi è disequilibrio quando PN \ PF - Posizione debitoria netta AF \< PF ciò non tiene in considerazione delle AR e quindi non implica disequilibrio. **IL CONTO DEL REDDITO** Non è un conto economico e tiene conte di grandezze **flusso** e permette di individuare il **risparmio**, ossia il reddito non consumato. Si tratta di un prospetto formato da due sezioni contrapposte che rileva **entrate/uscite correnti** relative all'attività tipica dell'agente economico (operazioni effettuate con regolarità e continuità). Il **saldo** è rappresentato dal **risparmio** **che può essere positivo/negativo**, incrementando o riducendo il PN del conto patrimoniale. Per una famiglia le entrate correnti sono ad esempio gli stipendi, gli assegni famigliari, pensioni ecc., mentre le uscite correnti sono bollette, affitto ecc. Per un'impresa, invece, le entrate correnti sono i ricavi, mentre le uscite correnti sono i pagamenti per stipendi e materie prime ecc. La cedola di un'obbligazione è un'entrata corrente, mentre gli interessi su finanziamenti sono uscite correnti Noi sappiamo che il saldo finanziario nasce dalla contrapposizione tra risparmio e investimento in attività reali. Dunque, una volta definito il risparmio, andiamo a vedere un conto ulteriore, denominato "conto del risparmio e dell'investimento", che consente di determinare il saldo finanziario. ![](media/image14.png) Ipotizziamo che il **risparmio sia positivo** e quindi rappresenti una **fonte di fondi** che viene impiegata in **investimenti in attività reali (uso di fondi).** Quando vi è un disinvestimento vi è un'entrata derivante dalla vendita di un fattore e quindi rappresenta una fonte di fondi come il risparmio positivo e consente di coprire gli investimenti in AR. In questo conto quindi vengono confrontate le fonti di fondi (risparmio + disinvestimenti) con gli usi di fondi (investimenti in attività reali) e il saldo di questo conto rappresenta il saldo finanziario, che può essere positivo o negativo. SF \> 0 quando il risparmio supera gli investimenti (se non ci sono disinvestimenti) avanzo finanziario. SF \< 0 quando il risparmio non supera gli investimenti (no Disinvestimenti) disavanzo finanziario. Inoltre, nel caso vi sia un surplus (SF positivo), l'unità economica in avanzo deve decidere dove impiegare tali risorse monetarie, mentre se l'unità economica è in deficit deve capire come coprire tale fabbisogno. 4° conto ![](media/image16.png)ultimo conto Il **PN di fine periodo è sempre uguale** alla differenza tra il totale delle attività meno il totale delle passività, ma deve essere anche obbligatoriamente uguale al **PN di inizio periodo a cui aggiungo il risparmio S del periodo** (regola del 9) a meno che non ci siano svalutazione o rivalutazione del capitale sociale nel caso delle imprese. ESERCIZIO IN CLASSE\ ![](media/image18.png)unità economica famiglia SP iniziale solo grandezze stock AR Imm. Reali + terreni 3000 AF titoli di stato + azioni + depositi 1000 **TOTALE ATTIVO = 3000 mentre NON PF PN = 4000** **CONTO DEL REDDITO** Entrate correnti fonti 100 Uscite correnti usi 80 **Risparmio** = 100-80 = **20** **CONTO DEL RISPARMIO E DELL'INVESTIMENTO** **solo la parte reale**!! Tra le fonti abbiamo il risparmio (20) + i disinvestimenti (non ci sono) 20 Tra gli usi abbiamo invece gli investimenti in AR (acquisto immobili) e sono pari a 1000 Le fonti (risparmio) non sono sufficienti a coprire gli impieghi di fondi / investimenti; pertanto il saldo di questo conto dà origine a un **saldo finanziario negativo** pari a 980, che iscriviamo quindi fra le fonti per chiudere il conto (potevamo metterlo fra gli impieghi con il segno meno). Il [saldo finanziario negativo] indica che la famiglia è un'unità economica in disavanzo finanziario / in deficit e perciò deve coprire un **bisogno di finanziamento**. Il **conto finanziario** indica come l'unità impiega o finanzia il saldo finanziario. Dal momento che ho un saldo finanziario negativo lo registro fra gli usi in quanto va coperto con fonti. Tra queste registro l'accensione di un prestito per 180 (aumento delle PF) e lo smobilizzo di titoli di stato per 800 (diminuzione delle AF). In tal modo, il totale delle 2 sezioni è uguale. Per quanto riguarda lo **stato patrimoniale di fine periodo**, aggiungiamo le variazioni allo SP iniziale nelle attività reali abbiamo immobilizzazioni pari a 2000 + 1000, terreno 1000; nelle attività finanziarie abbiamo sempre le azioni e il deposito pari a 200 e non più i titoli di stato. Il totale dell'attivo è pari a 4200. Nelle passività finanziarie ho il prestito bancario pari a 180 e posso ora riscrivere il PN come differenza fra attività e passività e risulta pari a 4020. Regola del 9 PN inziale + il risparmio = 4000 + 20 = 4020 Vero Ricchezza totale 4200 Ricchezza totale netta o PN 4020 Ricchezza finanziaria 200 Ricchezza finanziaria netta 20 **LA CONTABILITA' NAZIONALE E I SETTORI ISTITUZIONALI** Dai singoli agenti economici ai settori istituzionali, ossia gruppi omogenei di operatori. Il sistema di rilevazione contabile delineato in precedenza per singole unità economiche può essere esteso a gruppi omogenei di operatori → consolidamento di conti individuali in un unico bilancio. Per fare ciò occorre individuare raggruppamenti significativi e omogenei dal punto di vista del comportamento economico e finanziario (settori istituzionali). Il criterio di aggregazione adottato è basato sull\'omogeneità di comportamento prevalente per le funzioni economiche di ▪ produzione e distribuzione del reddito ▪ consumo ▪ accumulazione ▪ impiego finale delle risorse Il sistema di contabilità nazionale, Sistema europeo dei conti (**SEC)**, individua **cinque gruppi di settori istituzionali e ne definisce il saldo finanziario e le modalità di investimento e finanziamento.** - Famiglie e istituzioni senza scopo di lucro unità di consumo, imprese individuali e società di persone con non più di 5 addetti. - Società non finanziarie unità di produzione di beni e servizi destinabili alla vendita. - Società finanziarie unità di produzione di servizi di natura finanziaria. - Amministrazioni pubbliche operatori pubblici che producono beni e servizi non destinabili alla vendita (Amministrazioni centrali e locali/Enti di previdenza). - Estero (resto del mondo) operatori non residenti Possiamo effettuare una serie di riflessioni che ci aiutano poi a capire come le risorse transitano da un settore all'altro. 1. **FAMIGLIE** Comprende tutte le unità di consumo (operatori) che, a fronte della cessione a terzi di fattori di produzione (capitale e **lavoro**), **ricevono una remunerazione** (salari e stipendi) e/o beneficiano di trasferimenti di redditi (essenzialmente dal settore pubblico come le pensioni) destinati ad alimentare **l'acquisto di beni di consumo e servizi prodotti dalle imprese** → **PREVALENZA** **[FUNZIONE DI CONSUMO].** **Sono comprese istituzioni private senza scopo di lucro, imprese individuali e società di persone con non più di 5 addetti.** Solitamente il settore famiglia presenta un risparmio positivo e un saldo finanziario positivo. Può capitare però che la famiglia in un certo anno voglia acquistare un'abitazione (investimento in attività reali) e solitamente per farlo la famiglia si indebita. Inoltre, a livello di settore istituzionale (aggregando tutte le famiglie) riscontriamo un surplus finanziario, ossia presenta un **saldo finanziario positivo** e deve quindi soddisfare un bisogno di investimento (allocando tale surplus). ![](media/image20.png)Per azioni e partecipazioni si intende non solo di società quotate ma anche di società non quotate (imprenditori / attività famigliare). **Risparmio gestito** o più in generale **asset management**: si tratta di fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali individuali ma anche di fondi pensione e polizze assicurative. Esistono infatti intermediari finanziari che costruiscono portafogli "tecnicamente efficienti" e la costruzione di tale portafoglio avviene su delega dell'investitore, il quale si assume il rischio del portafoglio. Le scelte di gestione dell'intermediario finanziario ricadono sull'investitore. **Fondi comuni** c'è un intermediario finanziario che crea un fondo mettendo insieme le quote di tanti investitori per creare un patrimonio che viene gestito dall'intermediario, che scelte cosa comprare e vendere e le cui scelte ricadono sugli investitori. Nella gestione patrimoniale individuale, invece, il patrimonio di un investitore rimane separato dal patrimonio degli altri clienti e l'investitore singolo può dare indirizzi di gestione al gestore. La grande differenza sta nella quota di ammissione: si può entrare nei fondi comuni con poche centinaia di euro, mentre per le GPI è richiesta una quota di decine di migliaia di euro. A e P delle famiglie Nella tavola 5.5 le prime 3 colonne sono grandezze stock con le relative percentuali, mentre le ultime 2 sono grandezze flusso e capiamo la composizione del portafoglio delle famiglie. La tavola 5.4 fa riferimento solo alle famiglie consumatrici e ne indica la composizione dei crediti. - Ricchezza finanziaria netta: AF-PF voce saldo sotto consistenze (4595105) - Ricchezza finanziaria: AF (5628854) - **[Saldo finanziario differenza tra la variazione delle attività finanziarie meno la variazione delle passività finanziarie grandezza flusso]** (39930) **saldo finanziario positivo famiglie in avanzo finanziario e quindi prestatori finali di fondi.** ![](media/image22.png)composizione delle AF e PF nel portafoglio delle famiglie europee. Famiglie italiane investono molto di più delle altre in titoli di stato e altre obbligazioni (debito pubblico italiano alto) ma molto meno in riserve e polizze assicurative poiché esistono politiche di welfare diverse (servizio sanitario italiano è statale). 2. SOCIETA' NON FINANZIARIE producono beni e servizi non finanziari destinati alla vendita. Le entrate correnti sono rappresentate dai ricavi derivanti dalla vendita di beni e prestazione di servizi, mentre le uscite correnti sono collegate prevalentemente alla remunerazione dei fattori produttivi lavoro e capitale (contributi, oneri sociali e finanziari, salari e stipendi ecc...). A livello individuale, le imprese, quando profittevoli il risparmio è positivo: ![](media/image24.png) Tuttavia, a livello aggregato, il risparmio non è sufficiente a coprire il fabbisogno finanziario collegato all'investimento netto in attività reali à saldo finanziario negativo à settore in deficit o prenditori finali di fondi, ma non sempre dipende dagli anni: Ricordiamo che il saldo finanziario è = ![](media/image26.png) Nel caso delle società non finanziarie abbiamo: ▪ S = Utili netti non distribuiti + Ammortamenti + Accantonamenti amm. e acc. Seguono logiche di natura valutativa e non presuppongono un'effettiva uscita di carattere monetario e si sommano all'utile non distribuito risparmio ▪ Investimenti reali= Investimenti fissi lordi (al netto dei disinvestimenti di AR) + Variazione magazzino/scorte ▪ AF = crediti commerciali (da cui nasce un fabbisogno finanziario che va coperto) + depositi bancari e postali + obbligazioni + azioni e partecipazioni (impiego di risorse finanziarie come le obbligazioni) + finanziamenti ad altre imprese crediti ▪ PF = debiti commerciali (collegati a una dilazione di pagamento concessa) + debiti vs banche e altri intermediari + debiti finanziari vs altre società + TFR + capitale sociale ![](media/image28.png)Il saldo finanziario delle imprese (88) risulta positivo, e non negativo come abbiamo studiato noi, in quanto è sintomo di poco investimento \--\> non è una bella notizia \--\> S -- I \> 0. di diverso rispetto alle famiglie, notiamo che le imprese hanno una posizione debitoria netta in quanto le PF \> AF e non vedo lo stock delle AR qua. \--\> non hanno problemi di solvenza. Le AR le trovo facendo PN + PF -- AF. esempio per esame!! Colonna stock e colonna flussi - **Stato patrimoniale iniziale:** **il PN formato da riserve e capitale sociale sono PF!** **ATTIVITA' REALI 4500** **PASSIVITA' FINANZIARIE 1700** ------------------------------- --------------------------------- **Imm. Tecniche 4000** Debiti comm. 200 **Magaz. 500** Debiti bancari BT 300 Debiti MLT 1000 **ATTIVITA' FINANZIARIE 700** Obbligazioni 200 Partecipazioni 200 Crediti commerciali 300 **PATRIMONIO NETTO (PN) 3500** Titoli di stato 150 Capitale sociale 3000 Deposito c/c 50 Riserve 500 **TOTALE ATTIVO 5200 =** **TOTALE PASSIVO 5200** - Conto del reddito accoglie grandezze flusso legate all'attività ordinaria CE per cassa e non competenza: entrate correnti da vendite, uscite correnti collegate alle vendite, oneri finanziari, imposte, dividendi distribuiti (costo), CONTO DEL REDDITO: **USI DI FONDI 5600** **FONTI DI FONDI 6000** ----------------------- ------------------------- Uscite correnti 5000 Entrate correnti 6000 Oneri finanziari 100 Imposte 300 Dividendi 200 **Risparmio (S) 400** **Totale usi 6000** **Totale fonti 6000** - Conto **risparmio-investimento:** USI FONTI ------------------------------ -------------------------------------- Investimenti in impianti 500 Risparmio 400 Inv. In scorte 100 **Saldo finanziario 200 (negativo)** - Conto finanziario come viene coperto o impiegato il SF negativo o positivo flussi riguardanti variazioni di AF e PF. USI FONTI --------------------------------- ----------------------------------------------- Aumento debiti commerciali 200 Rimborso debito bancario BT 300 Aumento prestiti MLT 200 Aumento crediti comm. 100 **Aumento capitale sociale 200 (aumento PF)** **Aumentano i crediti commerciali = dilazioni nel pagamento dei clienti \--\> fabbisogno finanziario** Debiti commerciali = dilazioni che vengono concesse alla mia azienda \--\> si liberano risorse finanz. - SP finale **ATTIVITA' REALI 5100** **PASSIVITA' FINANZIARIE 1800** ----------------------------------- ----------------------------------------------------- AR di inizio periodo + variazioni Debiti commerciali 200 + 200 = 400 Imm. Tecniche 4500 (4000 + 500) Debiti bancari 0 (è stato rimborsato integralmente) Magazzino 500 + 100 Debiti bancari MLT 1200 (1000+200) Obbligazioni 200 **ATTIVITA ' FINANZIARIE 800** Partecipazioni 20 = t=0 **PATRIMONIO NETTO 4100** Crediti commerciali 300+100 = 400 Capitale sociale 3200 (3000+200) Titoli di stato 150 [Riserve 500 + 400 = 900] Deposito c/c 50 **TOTALE ATTIVO 5900** **TOTALE PASSIVO 5900** Le riserve vengono mosse dal risparmio \--\> **IL RISPARMIO CONFLUISCE NELLE RISERVE DI UTILI per l'impresa.** Anche per le famiglie il risparmio (positivo) va ad incrementare il PN. 3. **SOCIETA' FINANZIARIE (istituzioni di credito e imprese di assicurazione)** Comprende tutte le unità che producono servizi di natura finanziaria, cioè svolgono attività d'intermediazione finanziaria, raccogliendo risorse mediante l'emissione di passività e trasformando ed impiegando tali risorse attraverso la creazione di attività finanziarie → PREVALENZA FUNZIONE DI **PRODUZIONE BENI FINANZIARI. Bilancio formato prevalentemente da AF e PF.** **Ai nostri fini il saldo finanziario è sempre pari a 0,** in quanto le variazioni di passività finanziarie per una banca (variazioni nei depositi e obbligazioni) è uguale alle variazioni di attività finanziarie (es prestiti erogati). ![](media/image30.png)**\--\> delta AF = delta PF** 4. **AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE:** Comprende tutti gli operatori pubblici che producono ser**vizi non finanziari NON destinabili alla vendita** (o parzialmente destinabili alla vendita) ed operano una **redistribuzione del reddito** e della ricchezza del Paese → PREVALENZA FUNZIONE DI **ACCUMULAZIONE DI CAPITALE (INVESTIMENTI PUBBLICI).** Sono comprese: ▪ le amministrazioni centrali (Stato ed enti di competenza nazionale) ▪ le amministrazioni locali (regioni, province, comuni) ▪ gli enti di previdenza e assistenza sociale (INPS, INAIL...) NB **T (tasse) = entrate** **G (spesa pubblica) = uscite correnti + investimenti in pubblica amministrazione.** UC = G -- inv. PA Il risparmio della PA è uguale a EC -- UC. Quindi S della PA = T - (G -- Inv. PA) SF della PA = Spa -- Inv. PA SF PA= T - (G -- Inv PA) - Inv PA \--\> **SF PA = T -- G** ![](media/image32.png)AP Il saldo primario è un saldo finanziario che non tiene in considerazione gli interessi sul debito. Il saldo primario ci dice quale sarebbe la posizione in termini di saldo finanziario se avesse avuto debito zero negli anni passati. Un saldo primario positivo è buono in quanto si sta riducendo il debito. Il SF o indebitamento netto / deficit pubblico (flusso) che è sempre negativo ma si scrive senza meno davanti convenzionalmente è G -- T. Il saldo finanziario va coperto emettendo debito con il debito pubblico. Il debito pubblico, che è l'accumulo dei debiti contratti negli anni, (stock) aumenterà quindi di 154 mld. Oggi il rapporto debito pubblico su PIL è 154%. Il settore pubblico è un settore in deficit. La prima tabella indica i saldi primario e complessivo. La differenza tra deficit, indebitamento, saldo e debito ci sarà all'esame. Ecco una spiegazione breve di ciascun termine e le loro differenze: 1\. **Debito pubblico**: È l\'ammontare totale dei soldi che lo Stato deve a creditori interni ed esterni (obbligazioni, prestiti). Rappresenta l\'accumulo di tutti i deficit degli anni passati. 2\. **Indebitamento netto**: Misura il deficit (o surplus) di un anno specifico. È la differenza tra le entrate e le spese totali dello Stato, escluse le operazioni finanziarie (come l\'acquisto o la vendita di asset finanziari). 3\. **Saldo primario**: È la differenza tra entrate e uscite dello Stato, escludendo gli interessi sul debito pubblico. Un saldo primario positivo indica che lo Stato è in surplus al netto degli interessi sul debito. 4\. **Saldo finanziario**: È la differenza tra tutte le entrate e le spese dello Stato, incluse le operazioni finanziarie, come prestiti e investimenti finanziari. 5\. **Deficit**: Indica un saldo negativo tra le entrate e le spese dello Stato in un determinato periodo, quando le spese superano le entrate. È sinonimo di indebitamento netto in termini di contabilità pubblica. Differenze: \- Il debito pubblico è l\'accumulo di tutti i deficit storici, mentre il deficit o indebitamento netto si riferisce solo al disavanzo di un singolo anno. \- Il saldo primario esclude gli interessi sul debito pubblico. \- Il saldo finanziario considera anche le operazioni finanziarie. 5. **ESTERO (resto del mondo)** ▪ Comprende tutti gli operatori non residenti. Le transazioni considerate sono quelle relative agli scambi con le unità residenti ▪ Il settore fa riferimento a rapporti economici/finanziari intrattenuti con l'estero, perciò non si ha la contrapposizione tra risparmio e investimento come per gli altri gruppi di operatori ▪ Il SFE è il saldo tra entrate ed uscite di parte corrente della bilancia dei pagamenti della controparte "resto del mondo" nei confronti dell\'economia nazionale → assumere il punto di vista dell'estero. ![](media/image35.png) Oggi terminiamo la funzione di intermediazione; essa consiste nel trasferimento di risorse monetario da unità in surplus a unità in deficit. Questa funzione è utile quindi quando il SF è positivo o negativo. Se fosse nullo tale funzione non avrebbe senso. C\'è quindi una dissociazione tra risparmio e investimento che richiede la presenza di contratti finanziari che possano consentire il trasferimento di risorse monetarie tra le unità. La domanda di intermediazione quindi dipende dalla dissociazione tra S e I. Come fanno a transitare tali risorse? **Tramite i CANALI DI FINANZIAMENTO E CIRCUITI DI INTERMEDIAZIONE:** Per canali di finanziamento si fa riferimento alla relazione di bilancio tra gli operatori, mentre quando si parla di circuiti di intermediazione si fa riferimento all'intervento delle istituzioni finanziarie. Il sistema finanziario è chiamato a riconciliare la dissociazione tra risparmio (S) e investimento (I) attraverso la sua funzione di intermediazione. Il collegamento tra S e I può essere classificato in base a due elementi Cap. 2 (L.1) CANALI DI FINANZIAMENTO E CIRCUITI FINANZIARI. ▪ **Relazioni tra i bilanci (e rischi) degli operatori finali** 1. **Canale di finanziamento diretto**: lo scambio finanziario avviene direttamente tra prestatori e prenditori di fondi. Le unità in deficit emettono titoli / PF (passivo di SP) che sono acquistati / sottoscritti sotto forma di AF da unità in avanzo (attivo di SP). es TDS o titoli obbligazionari. 2. **Canale di finanziamento indiretto**: tra gli operatori finali [si interpone il bilancio di un intermediario] che crea d[ue distinti rapporti, uno con le unità in deficit e uno con le unità in surplus **3 bilanci.**] ▪ **Intervento da parte di istituzioni finanziarie:** 1. Circuiti finanziari autonomi: scambi conclusi in modo autonomo ed autosufficiente dalle parti, senza rivolgersi ad un intermediario. 2. Circuiti finanziari intermediati: un intermediario agevola e rende possibile lo scambi. I canali di finanziamento indiretto è sempre un circuito intermediato perché operano sempre intermediari finanziari con il loro bilancio; al contrario, i canali di finanziamento diretti possono essere circuiti autonomi in cui non interviene nessun intermediario, oppure intermediati (maggior parte delle volte), in cui gli intermediari aiutano e agevolano le operazioni.![](media/image37.png) **CANALE DI FINANZIAMENTO DIRETTO** Legame diretto tra i 2 bilanci. Le unità in deficit emettono proprie PF sottoforma di obbligazioni o azioni definite primary securities, che sono contratti standardizzati ossia fungibile e non personalizzati legame diretto di rischio tra emittente e prestatore finale di fondi. - **STRUMENTI FINANZIARI** strumenti finanziari emessi dalle unità in deficit (**primary securities**), rappresentati tipicamente da titoli azionari e obbligazionari (contratti standard e non personalizzati). - **MERCATI FINANZIAR**I incontro tra emittente e investitore avviene nell'ambito di **mercati aperti** (organizzati secondo regole formali e prezzi determinati sistematicamente) per trasparenza. Non solo mercato primario, in cui l'emittente emette lo strumento finanziario e raccoglie nuove risorse finanziarie; ma devono esistere anche mercati secondari, in cui tali titoli vengono scambiati, poiché è possibile smobilizzarli senza doverli tenere fino a scadenza che può essere molto avanti nel tempo. - **INTERMEDIARI FINANZIARI** assenti (circuito autonomo) oppure possono favorire e agevolare l'incontro attraverso servizi di intermediazione mobiliare (circuito intermediato) sia sul mercato primario sia su quello secondario. Nei sistemi finanziari dove prevale il canale di finanziamento diretto come modalità di finanziamento delle imprese si parla di sistemi orientati ai mercati o *market-based financial system es. UK o USA.* **CANALE DI FINANZIAMENTO INDIRETTO** ![](media/image39.png) Tra le unità in deficit e unità in surplus interviene il bilancio dell'**intermediario** che [spezza il canale in 2 transazioni distinte] ed **emette AF /PF dette "secondary securities"**, che possono avere natura monetaria (depositi PF della banca e AF delle famiglie) e non. L\'intermediario va a negoziare in via bilaterale e personalizzata (SS strumenti personalizzati e non standardizzati non adatti alla circolazione o al trasferimento) ed emette proprie PF (depositi) sottoscritte da unità in surplus (famiglie) e sono gradite per il basso rischio ed elevato grado liquidità. Dall\'altro lato, gli intermediari con i fondi raccolti creano proprie AF (prestiti, finanziamenti) sottoscritte dal prenditore finale di fondi (imprese) gradite perché le unità in deficit possono contrattare l'importo e la scadenza. Lo scambio avviene non nei mercati aperti (canale diretto), ma in mercati a negoziazione diretta, che presuppongono un incontro tra le parti. Quindi, essendo sempre presente l'intermediario finanziario che spezza in 2 il canale, il circuito è sempre di tipo intermediato in quanto ci sono sempre intermediari, che offrono da un lato servizi di investimenti alle unità in surplus e dall'altro servizi di finanziamento alle unità in deficit. Mentre nel canale di finanziamento diretto i rischi ricadono sul prestatore finale di fondi, nei canali indiretti i rischi ricadono sulla banca. Le tipologie di rischio sono le seguenti: ![](media/image41.png) Attraverso l'interposizione di bilancio, l'intermediario trasforma a proprio rischio le caratteristiche di: ▪ **Aleatorietà**: in termini di rischio, AF2 \> PF1 → **[rischio di credito interiorizzato dalla banca]** (rischio di credito che non trasla al prestatore). ▪ **Rendimento**: in termini di remunerazione, AF2 \> PF1 → **[margine d'interesse]** \--\> differenza tra interessi attivi meno interessi passivi. ▪ **Scadenza**: in termini di durata, AF2 \> PF1 perché le imprese si indebitano a MLT, mentre i depositi sono a vista → le variazioni dei tassi di interesse impattano maggiormente sulle AF della banca (variazione AF \> variazione PF) rischio **[di tasso d'interesse/mercato.]** ▪ **Liquidità**: in termini di liquidabilità, PF1 \> AF2 la banca può avere una carenza di liquidità per le diverse scadenze → **[rischio di liquidità.]** I sistemi in cui prevale il canale di finanziamento indiretto, vengono chiamati *bank-based financial system* es. Germania, Italia, Giappone. Ma non esiste un sistema migliore di un atro a livello teorico. **FUNZIONE DI INTERMEDIAZIONE:** ! Assistenza di intermediari definiti mobiliari nei canali indiretti. ![](media/image43.png) **FUNZIONE MONETARIA** Seconda funzione su 3 del sistema finanziario. - Creazione di moneta (legale e bancaria) e prestazione dei servizi di pagamento. Cap. 3 - Ruolo di trasmissione della politica monetaria \[cinghia di trasmissione all'economia reale\]. Cap 4 **CREAZIONE DI MONETA** Questa funzione può essere suddivisa in 2 piani di analisi: **Creazione di moneta**, ossia determinazione della **quantità** di moneta necessaria al regolare svolgimento degli scambi monetari e finanziari tra le parti. **Creazione di strumenti**, di procedure e norme [per il trasferimento della titolarità della moneta e l'esecuzione dei pagamenti.] **Moneta è l'attività finanziaria** (nel bilancio di 2 operatori) correntemente accettata come [mezzo di pagamento] per beni e servizi (**scambi monetari**) e come [mezzo per l'estinzione dei debiti] (**scambi finanziari**). 3 funzioni della moneta: 1. **MEZZO DI SCAMBIO**: Moneta merce (moneta come AR), ossia che possiede valore intrinseco monete coniate con un proprio valore che corrisponde al relativo metallo prezioso. Moneta segno (moneta come AF) che ha **valore intrinseco nullo** (banconote non hanno valore in sé), ma ha **potere liberatorio** sancito dalla **legge**. Per moneta segno (ossia come AF) si intende: -- **Moneta legale** (potere liberatorio) ha **potere liberatorio**, garantito dal sistema legale e giudiziario statale, è composta da **monete metalliche**, coniate dalla Zecca dello Stato, e da **banconote**, emesse dalla Banca Centrale, a ciò delegata dallo Stato, prive di un'utilità intrinseca (perché la **banconota** non è convertibile in un bene, ad esempio oro) **accettabilità legata a norme e leggi.** -- **Moneta fiduciaria** è una moneta privata emessa da società private come banche e poste (esempio: bancaria / depositi) che differisce dalla moneta legale per accettabilità, che in questo caso è legata al rapporto fiduciario, ossia circola in base alla fiducia che il depositante ha. Il rapporto fiduciario alla base del pagamento mediante moneta bancaria riguarda: **Solvibilità** [in moneta legale della banca]: la banca deve poter soddisfare la richiesta di moneta legale. **Validità del diritto di credito** che colui che effettua il pagamento dichiara di avere nei confronti della banca (nel caso dell'assegno oggetto della fiducia è il traente) assegno coperto. La [fiducia nella convertibilità del deposito in moneta legal]e (prima condizione) **dipende** da diversi fattori: **Vigilanza della BC** sulla solidità patrimoniale delle banche. In Italia le banche di grandi dimensioni sono vigilate direttamente dalla BCE, mentre le altre banche sono controllate dalla Banca d'Italia in base alle norme della BCE. **Prestiti di «ultima istanza**» dalla BC alla banca se questa ha carenze di liquidità. **Assicurazione dei depositi**, pubblica o di fatto pubblica, per i depositi fino a un massimo per depositante (es. in Italia e nell'UEM, 100.000 euro per depositante per banca) [garantito dal fondo interbancario]. ![](media/image45.png) **MONETA FIDUCIARIA** I depositi bancari sono la forma tipica di raccolta di risparmio da parte delle banche (vedi TUB = testo unico bancario con norme). Il TUB definisce una banca come unico operatore che svolge contemporaneamente le attività di raccolta di risparmio verso il pubblico con vincolo di restituzione e attività di erogazione di credito. Se svolge una sola di tali attività, l'operatore non è definibile banca. Con il contratto di deposito, la banca s'impegna a custodire e a restituire le somme di moneta ricevute dai clienti risparmiatori, maggiorate degli interessi concordati e maturati. Il deposito può essere esigibile a vista o a scadenza, costituito nella forma del conto corrente, ovvero a risparmio. I **depositi in conto corrente a vista sono moneta bancaria** (quindi fiduciaria): ♣ funzione di un conto cassa, alimentato da operazioni di pagamento ed incasso del titolare. ♣ remunerati sulla base dei saldi risultanti dalla successione dei versamenti e dei prelevamenti effettuati, oltre che per contanti, anche sulla base di disposizioni di pagamento e d'incasso, bonifici, giroconti ed emissione di assegni bancari. **I depositi a risparmio hanno funzione di accumulazione e ad essi NON è associato l'utilizzo di servizi di pagamento** I depositi bancari **e postali a vista (che possono essere convertiti in moneta legale su richiesta) sono moneta perché hanno diritto, a richiesta dei depositanti, alla conversione in moneta legale; sono moneta «privata» perché le [banche] e le [Poste] sono [imprese con finalità di lucro.] Sono moneta «fiduciaria» perché si basano sulla [fiducia accordata dal depositante] [alla banca] circa la capacità di quest'ultima di trasformare il deposito in moneta legale. I depositi delle banche (e delle Poste che raccolgono per la Cassa Depositi e Prestiti) sono una forma di prestito da parte di [famiglie e imprese] («clientela») che vi investono loro risparmi e depositanti diversi dalla clientela sono le [altre banche], che fanno prestiti alla singola banca, in genere con scadenze molto brevi per colmare un fabbisogno di liquidità.** **[CREAZIONE] DI DEPOSITI BANCARI E [RACCOLTA] DI DEPOSITI POSTALI A VISTA** Quando una banca concede un prestito si sta impegnando affinché il debitore possa utilizzarlo. Il debitore cioè può emettere assegni e fare bonifici a valere sul deposito che è aperto a suo nome, per un ammontare pari al prestito ottenuto. Contabilmente, il prestito concesso al debitore è iscritto dalla banca in bilancio in aumento dell'attivo. Per il principio della partita doppia, ad esso corrisponde una iscrizione, al passivo, di un deposito del debitore, di valore equivalente al prestito. **Solo le banche possono concedere prestiti, il che motiva perché i depositi postali non sono «creati» ma solo "raccolti" le poste non erogano finanziamenti.** Oltre alla moneta legale e a quella fiduciaria esiste anche la **MONETA ELETTRONICA (es. satispay):** "Valore monetario", memorizzato in un microprocessore o nella memoria di un elaboratore e rappresentativo del "**debito digitalizzato" di un soggetto abilitato alla sua emissione** ed alla prestazione di servizi di pagamento attraverso gli strumenti di pagamento dotati di dispositivo elettronico che consente di fruire del servizio di pagamento incorporato tramite rete telematica (l'elemento elettronico può essere inserito in una carta plastificata, installato nel computer o nel telefono cellulare dell'utilizzatore, dando luogo a differenti "forme" di moneta elettronica). L'emissione avviene con la memorizzazione nel dispositivo del valore monetario corrispondente al denaro ricevuto dall'emittente che, in tal modo sostituisce un mezzo di pagamento (moneta bancaria o moneta legale) con un altro **mezzo di pagamento (la moneta elettronica**). **La "posizione di disponibilità monetaria" memorizzata non può essere di entità superiore alla somma previamente "caricata**" meccanismo a scalare. Infine l'emissione di moneta elettronica è riservata alle banche, a Poste Italiane ed agli istituti moneta elettronica (IMEL). 2. **UNITA' DI CONTO** serve per misurare il valore di beni e servizi. Dobbiamo per scindere il valore nominale (50 unità monetarie di oggi rimangono 50 anche tra anni) dal valore reale (fa riferimento al potere d'acquisto della moneta in quanto con il tempo cambiano i prezzi) della moneta. Infatti la banconota NON può garantire che in futuro sia possibile acquistare la stessa quantità di beni se i prezzi aumentano (inflazione). La **BC**, perché i cittadini siano disposti ad accettare per i loro scambi volontari, a parte i vincoli di legge, le banconote emesse, deve porsi l'obiettivo di un'inflazione nulla o almeno bassa la BC deve assicurarsi che il valore della moneta non sia eccessivamente volatile (per l'inflazione troppo elevata o deflazione) in quanto le persone smetterebbero di accettarla. 3. **RISERVA DI VALORE** con caratteristiche di liquidità immediata la moneta non ha i rischi che presentano invece le azioni / obbligazioni, caratterizzate da un'elevata volatilità. Inoltre, la [moneta consente di spostare nel tempo e nello spazio un atto di consumo. ] **SISTEMA DEI PAGAMENTI** [È l'insieme delle norme, degli intermediari e degli strumenti che permette il passaggio della moneta da un operatore economico all'altro], per consentire lo [scambio di beni e servizi]. Esso viene studiato sotto 3 punti di vista: 1\. Quantitativo quantità di moneta in circolazione deve essere adeguata all'esigenza degli scambi e si studia in tal senso il comportamento della BC e delle banche commerciali che emettono moneta. 2\. Qualitativo tipologia di mezzi monetari che esistono (legale, fiduciaria ed elettronica) e gli strumenti di pagamento. 3\. Tecnico-operativo insieme delle norme e dei processi relativi all\'emissione dei mezzi di pagamento. ![](media/image47.png) **STRUMENTI DI PAGAMENTO** sono documenti (titoli di credito), [temporanei sostituti della moneta], che consentono di differire il momento effettivo del regolamento da quello della conclusione della transazione (assegni, cambiali, vaglia postali, carte di debito e di credito). Eseguito il regolamento, esauriscono la propria funzione e cessano di esistere. ♣ Assegno: titolo di credito con cui il correntista (traente) ordina alla propria banca (trattaria) di pagare a vista, a valere sul proprio conto corrente, una determinata somma a favore di un beneficiario ♣ Carte di pagamento: documenti elettronici che consentono di effettuare pagamenti senza contanti o assegni (carte di credito/di debito/prepagate) ♣ Cambiale: titolo di credito contenente l'ordine (cambiale tratta) o la promessa (pagherò) incondizionata di pagamento di una certa somma ad una scadenza prefissata al legittimo possessore **LE PROCEDURE DI PAGAMENTO** (quali i bonifici), al contrario, **NON** sono sostituti della moneta ma ne [facilitano la trasmissione della titolarità] della moneta da un soggetto all'altro Bonifico: disposizione di pagamento ordinata da un cliente alla banca a favore di un terzo beneficiario. ![](media/image49.png) **FUNZIONE MONETARIA** La **POLITICA MONETARIA** è l'insieme di azioni svolte dalla Banca Centrale (BC) volte a modificare e orientare la moneta, il credito e i tassi di interesse che esistono all'interno di un'economia in un dato momento. La BC non riesce a controllare direttamente le grandezze reali che condizionano il consumo e gli investimenti; tuttavia, in realtà, essa condiziona il comportamneto del sistema bancario che a sua volta condiziona consumo e investimenti (trait d'union). Ruolo chiave delle banche nella trasmissione degli impulsi di politica monetaria all'economia → con l'attività di erogazione del credito e di «produzione» di moneta bancaria concorrono a determinare il volume complessivo: 1\. dei finanziamenti all'economia 2\. della quantità complessiva dei mezzi di pagamento Per la natura dell'attività svolta si interpongono -- trait d'union -- tra l'azione della BC e le decisioni di spesa degli agenti economici influenzando volumi e condizioni (tassi di interesse) del credito e della moneta. ![](media/image51.png) Gli obiettivi del SEBC, definiti dall\'articolo 2 del trattato di Maastricht e dallo Statuto, sono: - mantenimento della stabilità dei prezzi: tasso di inflazione per l'area euro pari al 2% nel medio periodo - fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali dell'Unione (articolo 3 del Trattato). L'UE si pone diversi obiettivi (articolo 3 del Trattato sull'Unione europea), fra i quali lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata, su di un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale ![](media/image53.png) Strumenti di natura amministrativa con il tempo sono stati sostituiti da quelli di natura negoziale che sono: - tassi di interesse la BC diminuisce i tassi per evitare una recessione e far ripartire l'economia. - riserve obbligatorie (specialmente il coefficiente di riserva). - operazioni di mercato aperto. Questi strumenti sono variabili controllate direttamente dalla BC e sono dette azioni convenzionali. In periodi di crisi la BC ha messo in atto anche azioni non convenzionali che hanno influito sull'economia. BILANCIO STILIZZATO DELLA BC a sx E DELLE BANCHE COMMERCIALI a dx Le riserve obbligatorie sono la quota di depositi che una banca commerciale è obbligata per legge a detenere presso la banca centrale. La quantità di queste riserve è determinata da un coefficiente di riserva stabilito dalla banca centrale, espresso come percentuale sui depositi totali della banca (per esempio, depositi a vista e altre passività a breve termine). L\'obiettivo delle riserve obbligatorie è duplice: - **Stabilità finanziaria**: Assicurano che le banche mantengano una certa liquidità per far fronte a eventuali richieste di prelievo da parte dei clienti. - **Controllo della moneta in circolazione**: La banca centrale può modificare il coefficiente di riserva obbligatoria per influenzare l'offerta di moneta nell'economia. Aumentando il coefficiente, si riduce la quantità di denaro che le banche possono prestare, restringendo l'offerta di moneta; abbassandolo, si ha l\'effetto opposto. Le riserve libere, invece, sono i fondi che le banche commerciali detengono presso la banca centrale oltre i requisiti di riserva obbligatoria. Queste riserve non sono imposte per legge, ma vengono mantenute volontariamente dalle banche. Le banche commerciali ottengono prestiti, ossia fonti di finanziamento da clientela ordinaria e altri istituti di credito. Al contrario, tra le attività della BC, oltre a oro e riserve in valuta estera, troviamo anche titoli in portafoglio. La Banca Centrale detiene titoli nel suo portafoglio che sono stati acquisiti attraverso operazioni nel mercato secondario. Il termine **mercato secondario** indica che questi titoli non sono stati acquistati direttamente dall\'emittente (come lo Stato o altre entità che emettono obbligazioni), ma da istituzioni finanziarie che già detenevano questi titoli, in particolare le **banche**. Questo tipo di operazione viene effettuato dalla Banca Centrale come parte della sua politica monetaria. Quando la Banca Centrale acquista titoli dalle banche, le banche ricevono liquidità in cambio. Questo aumenta la **liquidità** nel sistema bancario, facilitando il credito e abbassando i tassi di interesse. L'obiettivo è quello di regolare l\'offerta di moneta e influenzare i tassi di interesse attraverso le operazioni di mercato aperto (come parte di una politica monetaria espansiva o restrittiva).

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