CAPITOLO 1 - Struttura Finanziaria Aziendale PDF
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Questo documento tratta il capitolo 1 sulla struttura finanziaria aziendale. Vengono esaminati i diversi elementi che la compongono, come il mix di finanziamenti, il capitale di debito e azionario, e come questi elementi vengono gestiti in caso di liquidazione societaria o di perdite aziendali. Vengono inoltre introdotti concetti come il dividendo azionario e il credit spread.
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**CAPITOLO 1** La struttura finanziaria aziendale è: - Il mix di finanziamenti bancari utilizzati dall'azienda - Il mix di finanziamenti bancari e obbligazioni utilizzati dall'azienda - Il mix di capitale di debito e capitale azionario - Il mix di capitale circolante e capitale di d...
**CAPITOLO 1** La struttura finanziaria aziendale è: - Il mix di finanziamenti bancari utilizzati dall'azienda - Il mix di finanziamenti bancari e obbligazioni utilizzati dall'azienda - Il mix di capitale di debito e capitale azionario - Il mix di capitale circolante e capitale di debito Il dividendo azionario: - È in funzione di una scelta discrezionale del management aziendale ma non è un obbligo. - È da corrispondere obbligatoriamente ad ogni esercizio - È da corrispondere obbligatoriamente ad ogni esercizio ma può essere pagato con azioni - È obbligatorio per un minimo pari al tasso privo di rischio Il capitale di debito - È una obbligazione la cui remunerazione è decisa discrezionalmente dal manager dell'azienda - È regolato da un contratto che prevede il rimborso del capitale ma senza pagamento di interessi - È regolato da un contratto che prevede il pagamento di interessi ma senza il rimborso di capitali - È regolato da un contratto che prevede sia il rimborso di capitali che il pagamento di interessi In caso di liquidazione societaria, la priorità del rimborso: - È concessa con priorità agli azionisti - È concessa con priorità ai prestatori di capitale di debito - È concessa con la medesima priorità ai prestatori di capitale di debito e capitale azionario - È concessa con priorità ai prestatori di capitale di debito e di capitale azionario in funzione della durata dei loro contratti finanziari. Nel caso di una impresa in perdita: - può essere sospesa la remunerazione del capitale di debito. - il dividendo azionario può essere pagato anche se non sono stati corrisposti gli interessi sul debito. - non è possibile procedere al pagamento di un dividendo e gli azionisti partecipano alla perdita d\'impresa. - i prestatori di capitale di debito partecipano alla perdita dell\'impresa. Il credit spread: - è la remunerazione per il rischio azionario. - è la remunerazione per il rischio di debito. - è la remunerazione per il rischio di mercato. - è la remunerazione per il rischio di credito. Il tasso privo di rischio: - è\' misurato in relazione ai tassi di interesse delle obbligazioni bancarie. - è\' misurato in relazione ai tassi di interesse delle obbligazioni governative. - è\' misurato in relazione ai tassi di interesse delle obbligazioni societarie. - è misurato in relazione ai tassi di interesse delle obbligazioni assicurative. La stima del tasso privo di rischio per il calcolo del costo del capitale di debito: - può essere fatta solo considerando i tassi di interesse delle emissioni governative. - può essere fatta solo considerando i tassi di riferimento interbancari e di mercato monetario. - può essere fatta sia considerando i tassi di interesse delle emissioni governative sia i tassi di riferimento interbancari e di mercato monetario. - può essere fatta in relazione al rendimento storico del mercato azionario. La stima del tasso privo di rischio per il calcolo del costo del capitale azionario: - può essere fatta solo considerando i tassi di interesse delle emissioni governative. - può essere fatta solo considerando i tassi di riferimento interbancari e di mercato monetario. - può essere fatta sia considerando i tassi di interesse delle emissioni governative sia i tassi di riferimento interbancari e di mercato monetario - può essere fatta in relazione al rendimento storico del mercato azionario. L\'equity risk premium: - è la misura percentuale del differenziale di rendimento in funzione del rischio obbligazionario. - è la misura percentuale del rendimento assoluto in funzione del rischio azionario. - viene stimato solo attraverso il modello capm. - viene stimato attraverso modelli di rischio-rendimento (es. capm, apt) **CAPITOLO 2** Quale di queste voci di bilancio rappresenta un interest-bearing debt - debiti verso fornitori - Debiti tributari - debiti verso banche - debiti verso istituti previdenziali Quale di queste voci di bilancio può rappresentare un debt-like-item - debiti verso fornitori - debiti verso imprese controllate - obbligazioni - debiti verso banche Secondo quale impostazione il TFR è da includere nella PFN - Secondo l\'impostazione internazionale di scuola anglosassone. - Secondo l\'impostazione aziendalistica di scuola italiana. - Nessuna impostazione, poiché TFR non è mai considerato un elemento di PFN. - Da entrambe le impostazioni sia di scuola aziendalistica sia di scuola anglosassone. Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, TFR = 100. A quanto ammonta la PFN secondo la scuola aziendalistica - -400 - 500 - 400 - -500 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, TFM = 100, debiti verso controllate (commerciali) = 200. A quanto ammonta la PFN secondo la scuola anglosassone - -400 - 400 - -200 - -500 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, debiti verso controllate (finanziari) = 200, leasing = 400, debiti verso fornitori (scaduti da oltre 12 mesi) = 150. A quanto ammonta la PFN secondo i principi contabili internazionali IFRS - -100 - 100 - 250 - 50 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, debiti verso controllate (commerciali) = 200, debiti verso fornitori (scaduti da oltre 12 mesi) = 150, obbligazioni = 300. A quanto ammonta la PFN secondo lo schema ESMA? - -250 - 50 - -50 Secondo l\'impostazione dell\'IFRS 16 quale tra queste voci va inclusa nella PFN - affittivi attivi - debiti tributari - debiti verso fornitori scaduti da oltre 12 mesi - affitti passivi Secondo l\'impostazione ESMA quale tra queste voci va inclusa nella PFN - debiti tributari - debiti verso fornitori scaduti da oltre 12 mesi - debiti verso istituti previdenziali - debiti verso fornitori scaduti entro 12 mesi I titoli azionari di una società non quotata sono da includere nella PFN - no, poiché non prontamente liquidabili. - dipende dalla dimensione e dalla forma giuridica (Spa) della società emittente. - sì, poiché assimilabili alla cassa - sì, se liberamente trasferibili. **CAPITOLO 3** Quale di queste voci di bilancio rappresenta un interest-bearing debt - debiti verso fornitori - debiti tributari - debiti verso istituti previdenziali - debiti verso banche Quale di queste voci di bilancio può rappresentare un debt-like-item - debiti verso fornitori - debiti verso imprese controllate - obbligazioni - debiti verso banche Secondo quale impostazione il TFR è da includere nella PFN - Secondo l\'impostazione internazionale di scuola anglosassone. - Secondo l\'impostazione aziendalistica di scuola italiana. - Nessuna impostazione, poiché TFR non è mai considerato un elemento di PFN. - Da entrambe le impostazioni sia di scuola aziendalistica sia di scuola anglosassone. Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, TFR = 100. A quanto ammonta la PFN secondo la scuola aziendalistica - -400 - 500 - 400 - -500 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, TFM = 100, debiti verso controllate (commerciali) = 200. A quanto ammonta la PFN secondo la scuola anglosassone - -400 - 400 - -200 - -500 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, debiti verso controllate (finanziari) = 200, leasing = 400, debiti verso fornitori (scaduti da oltre 12 mesi) = 150. A quanto ammonta la PFN secondo i principi contabili internazionali IFRS - -100 - 100 - 250 - 50 Considerati questi elementi: cassa = 500, debiti verso banche = 200, titoli di Stato = 200, debiti verso controllate (commerciali) = 200, debiti verso fornitori (scaduti da oltre 12 mesi) = 150, obbligazioni = 300. A quanto ammonta la PFN secondo lo schema ESMA? - -250 - 50 - -50 - 250 Secondo l\'impostazione dell\'IFRS 16 quale tra queste voci va inclusa nella PFN - affittivi attivi - debiti tributari - debiti verso fornitori scaduti da oltre 12 mesi - affitti passivi Secondo l\'impostazione ESMA quale tra queste voci va inclusa nella PFN - debiti tributari - debiti verso fornitori scaduti da oltre 12 mesi - debiti verso istituti previdenziali - debiti verso fornitori scaduti entro 12 mesi I titoli azionari di una società non quotata sono da includere nella PFN - no, poiché non prontamente liquidabili. - dipende dalla dimensione e dalla forma giuridica (S.p.A.) della società emittente. - sì, poiché assimilabili alla cassa - sì, se liberamente trasferibili. CAPITOLO 4-PARTE 2 Il costo del capitale azionario è: - il tasso di rendimento massimo per coloro che investono nelle azioni di un\'impresa. - il tasso privo di rischio corretto per l\'inflazione. - il tasso di rendimento minimo per coloro che investono nelle azioni di un\'impresa. - la combinazione tra il coefficiente beta e il market risk premium. L\'equity risk premium è: - il differenziale espresso in termini percentuali per la remunerazione del rischio azionario. - il tasso di rendimento minimo per coloro che investono nelle azioni di un\'impresa. - il premio al rischio azionario medio del mercato. - il coefficiente beta. Per la stima del premio al rischio azionario è possibile utilizzare un modello rischio-rendimento, come ad esempio: - il modello del roe storico. - il modello del roe prospettico. - il modello di blume. - il modello capm. Il coefficiente beta: - è l\'indicatore statistico che misura la sensibilità del rendimento azionario di una società al rendimento obbligazionario. - è l\'indicatore statistico che misura la sensibilità del rendimento azionario di una società al portafoglio di mercato. - è il premio al rischio azionario. - è il tasso privo di rischio. In termini tecnici, il coefficiente beta: - è la pendenza della retta di regressione che mette in relazione i rendimenti del mercato azionario con i rendimenti dei singoli titoli azionari. - è l\'intercetta della retta di regressione che mette in relazione i rendimenti del mercato azionario con il rendimento dei singoli titoli. - è la pendenza della retta di regressione che mette in relazione i rendimenti del mercato obbligazionario con i rendimenti dei singoli titoli. - è la pendenza della retta di regressione che mette in relazione i rendimenti del mercato azionario con il rendimento dei singoli titoli obbligazionari. Una maggiore covarianza tra i rendimenti di un titolo azionario e i rendimenti del mercato azionario: - riduce il coefficiente beta. - aumenta il coefficiente beta. - non ha effetti sul coefficiente beta. - può determinare un beta pari a zero. Il beta uguale a zero: - indica un basso livello di rischio azionario. - indica un elevato livello rischio azionario. - indica un livello di rischio azionario pari alla media del mercato. - indica l\'assenza di rischio. Considerando un beta raw pari 0,8: - il beta adjusted è 0,2 - il beta adjusted è 0,93 - il beta adjusted è 0,86 - il beta adjusted è 0 Considerando un beta raw pari 0,8: - i titoli azionari della società sono più rischiosi della media del mercato - i titoli azionari della società sono meno rischiosi della media del mercato - i titoli azionari della società hanno la stessa rischiosità media del mercato - i titoli azionari della società non hanno rischio. Considerando un beta adjusted pari 0,8, il beta raw: - sarà più basso o al massimo uguale al beta adjusted - sarà sempre più basso del beta adjusted - sarà più alto o al massimo uguale al beta adjusted - sarà sempre più alto del beta adjusted - misura la sensibilità del rendimento azionario di una società rispetto al titolo privo di rischio - misura la sensibilità del rendimento azionario di una società al portafoglio di mercato - misura la sensibilità del rendimento azionario di una società al settore di riferimento - misura la variabilità straordinaria - indica un rischio azionario superiore alla media del mercato azionario - indica un rischio azionario inferiore alla media del mercato azionario - indica un rischio azionario uguale alla media del mercato azionario - indica un rischio azionario superiore al risk-free rate - incorpora sia il rischio operativo che il rischio finanziario - incorpora il solo rischio operativo - incorpora il solo rischio finanziario - incorporate il rischio finanziario e il tasso privo di rischio Il beta unlevered: - misura il rischio d\'impresa - misure il rischio finanziario - misura il rischio operativo e il rischio finanziario - misura il rischio operativo - è minore di 0,9 - è maggiore di 0,9 - è pari a 0,9 - non ci sono dati sufficienti per rispondere Considerando un beta unlevered pari a 0,9, un D/E pari a 0,5 e una aliquota d\'imposta pari al 30%, il beta levered: - è pari a 0,9 - è pari a 1,21 - è pari a 0,38 - non ci sono dati sufficienti per rispondere - è pari a 1,2 - è pari a 0,84 - è pari 1,71 - non ci sono dati sufficienti per rispondere - 8% - 6.50% - 3.90% - non ci sono dati sufficienti per rispondere - è pari a 0 - è pari a 1,2 - è superiore a 1,2 - è inferiore a 1,2 - È maggiore nel settore Auto & Truck - È minore nel settore Auto & Truck - È minore nel settore Auto Parts - È uguale in entrambi i settori **CAPITOLO 6** Il Country Risk Premium: - è il premio di rischio aggiuntivo per premiare i fattori di rischio azionario dello specifico Paese. - è il premio di rischio aggiuntivo per premiare i fattori di rischio obbligazionario dello specifico Paese. - è il premio di rischio aggiuntivo per premiare i fattori di rischio legati all\'instabilità politica, al tasso di cambio volatile e alle turbolenze economiche di uno specifico Paese. Un fattore segnaletico del rischio-Paese è: - la stagionalità dei ricavi. - gli squilibri a livello macro-economico. - la ciclicità dei ricavi. - la variabilità dei rendimenti azionari. Considerando i rendimenti dei titoli di un Paese senza rischio-Paese pari al 3% e i rendimenti dei titoli di un Paese con rischio-Paese pari al 5%, il default spread è: - 0 - 5% - 0.60% - 2% In presenza di un risk free rate pari al 2%, un beta pari a 0,9, un MRP pari a 5% e un CRP pari a 1%. Secondo il Bludgeon Approach il costo del capitale equity è pari a: - 7.50% - 7.40% - 8.0% - 6.50% In presenza di un risk free rate pari al 2%, un beta pari a 0,9, un MRP pari a 5% e un CRP pari a 1%. Secondo il Beta Approach il costo del capitale equity è pari a: - 6.50% - 8.00% - 7.40% - 7.50% In presenza di un risk free rate pari al 2%, un beta pari a 0,9, un MRP pari a 5% e un CRP pari a 1%. Secondo il Lambda Approach il costo del capitale equity è pari a: - 7.40% - 7.50% - 6.50% - non è possibile rispondere con i dati a disposizione In presenza di un risk free rate pari al 2%, un Lambda pari a 0,7, un beta pari a 0,9, un MRP pari a 5% e un CRP pari a 1%. Secondo il Lambda Approach il costo del capitale equity è pari a: - 7.00% - 7.40% - 7.50% - 6.50% In presenza di un risk free rate pari al 2%, un Lambda pari a 0,9, un MRP pari a 5% e un CRP pari a 1%. Secondo il Beta Approach il costo del capitale equity è pari a: - 7.50% - 7.00% - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 6.50% Considerando un Conutry Default Spread pari al 1%, una deviazione standard dell\'equity pari al 1,8% e una deviazione standard dei titoli di Stato del 1,2%, in base al Melded Approach il Country Risk Premium è: - 1% - 1.50% - 1.20% - 1.80% In base al seguente approccio il Country Risk Premium risulta sempre più elevato: - melded approach - beta approach - buldgeon approach - lambda approach CAPITOLO 7-PARTE 2 In presenza di alcuni fattori addizionali di rischio, il costo medio ponderato del capitale: - aumenta sempre - aumenta se gli azionisti non sono diversificati - può diminuire in ragione dell\'esposizione relativa ai fattori di rischio - rimane uguale In base alla Portfolio Theory: - è opportuno considerare tutti i fattori di rischio a cui sono esposti gli azionisti - solo i rischi diversificabili sono rilevanti e devono essere incorporati nel pricing del rischio - solo i rischi non diversificabili sono rilevanti e devono essere incorporati nel pricing del rischio - non occorre mai considere i fattori specifici di rischio azionario Per investitori ampiamente diversificati: - è rilevante solo il rischio sistematico - sono rilevanti solo i rischi specifici - sono rilevanti sia il rischio sistematico che i rischi specifici - i rischi azionari sono irrilevanti perché vengono annullati dalla composizione di un portafoglio diversificato Per investitori con un patrimonio finanziario concentrato: - sono rilevanti solo i rischi specifici - è rilevante solo il rischio sistematico - i rischi azionari sono irrilevanti perché vengono annullati dalla composizione di un portafoglio diversificato - sono rilevanti sia il rischio sistematico che i rischi specifici Il modello di rischio-rendimento dell\'Arbitrage Pricing Theory: - è mono-fattoriale - è multi-fattoriale - considera il solo rischio sistematico - considera il solo tasso privo di rischio Secondo lo studio di Banz del 1981: - le small cap avevano rendimenti inferiori rispetto alle large cap - le small cap avevano rendimenti superiori rispetto alle large cap - le small cap presentevano dei sovrarendimenti spiegati dal CAPM - le small cap presentevano dei sovra-rendimenti non spiegati dal CAPM Il size risk premium nel costo del capitale azionario: - va moltiplicato per il coefficiente beta e sommato al tasso privo di rischio - va sommato al tasso privo di rischio e all\'equity risk premium - va sommato al market risk premium e moltiplicato per il beta e poi sommato al tasso privo di rischio - va sommato al solo tasso privo di rischio Considerando un risk free rate del 3,5%, un beta pari a 1,1, un Market risk premium pari al 5,5% e un size risk premium del 2%, il costo dell\'equity è pari a: - 5.70% - 11.75% - 9.55% - 11.55% Considerando un risk free rate del 3%, un beta pari a un Equity Risk Premium del 6% e un size risk premium del 2,5%, il costo dell\'equity è pari a: - 6% - 11.50% - 9.00% - 8.50% Considerando un risk free rate del 3,5%, un beta pari a 1,1, un Market risk premium pari al 5,5% e un size risk premium del 2%, il costo medio ponderato del capitale è pari a: - 11.55% - 11.75% - 9.55% - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione **CAPITOLO 8** Il total beta: - è applicato per la stima del rischio sistematico complessivo - è utilizzato quando è difficile identificare e rilevare i singoli fattori di rischio specifico - è utilizzato in aggiunta all\'equity risk premium - è identificato per stimare solo i fattoridi rischio specifico Considerando una correlazione statistica pari a 0,5, una deviazione standard dei rendimenti di un titolo azionario j pari 0,08 e una deviazione standard dei rendimenti di mercato pari 0,06, il beta è pari a: - 1.33 - 0.375 - 0.67 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione Considerando una correlazione statistica pari a 0,5, una deviazione standard dei rendimenti di un titolo azionario j pari 0,08 e una deviazione standard dei rendimenti di mercato pari 0,06, il total beta è pari a: - 1.33 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 0.375 - 0.67 Considerando una correlazione statistica pari a 0,5, una deviazione standard dei rendimenti di un titolo obbligazionario j pari 0,04 e una deviazione standard dei rendimenti di mercato pari 0,06, il total beta è pari a: - 2 - 1 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 0.25 Considerando una deviazione standard dei rendimenti di un titolo azionario j pari 0,08 e una deviazione standard dei rendimenti di mercato pari 0,04, il beta è pari a: - 2 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 0.5 - 1 Considerando un tasso privo di rischio del 3%, un beta pari a 0,8, un market risk premium pari al 6%, un total beta pari a 2,5. In presenza di azionisti diversificati, il costo del capitale azionario è: - 3.00% - 18.00% - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 7.80% Considerando un tasso privo di rischio del 3%, un beta pari a 0,8, un market risk premium pari al 6%, un total beta pari a 2,5. In presenza di azionisti concentrati, il costo del capitale azionario è: - 7.80% - 3.00% - 18.00% - non è possibile rispondere con i dati a disposizione Considerando un tasso privo di rischio del 3%, un beta pari a 0,8, un market risk premium pari al 6%, un total beta pari a 2,5. In presenza di azionisti concentrati, il costo del capitale medio ponderato del capitale è: - 3.00% - Non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 7.80% - 18.00% In presenza di un beta pari a 0,8 e di un total beta pari a 2,5, il rapporto tra rischio assoluto e sistematico è: - 3.125 - 0.32 - 2 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione In presenza di un beta pari a 0,8 e di un total beta pari a 0,5, il rapporto tra rischio assoluto e sistematico è: - 0.625 - 1.6 - non è un caso realistico poiché il total beta è sempre più elevato del beta - 0.4 CAPITOLO 9 Quale tra questi è un costo del debito aziendale - ammortamenti - costi di agenzia - costi di godimento beni di terzi - costi per servizi Quale tra questi è un beneficio del debito aziendale - ricavi accessori - proventi finanziari - deducibilità interessi attivi - deducibilità interessi passivi Considerando questi dati: debito finanziario = 100, costo del debito = 5%, aliquota di imposta societaria = 30%. A quando ammonta il valore attuale dei risparmi fiscali - 30 - 1.5 - 5 - 100 Considerando questi dati: costo del debito = 5%, aliquota di imposta societaria = 30%, valore attuale risparmi fiscali = 60. A quanto ammonta lo \"scudo fiscale\" - 0.9 - Non è possibile rispondere con i dati a disposizione. - 3 - 60 Considerando questi dati: probabilità di insolvenza = 5%, costi in caso di dissesto finanziario = 20. A quanto ammonta la perdita di valore dell\'azienda in caso di dissesto finanziario - 1 - 20 - 4 - Non è possibile rispondere con i dati a disposizione. Considerando questi dati: probabilità di insolvenza = 5%, costi in caso di dissesto finanziario = 20. A quanto ammonta i costi del dissesto finanziario - 4 - 0 - 20 - 1 Considerando questi dati: valore impresa unlevered = 1000, aliquota di imposta =30%, debito aziendale =500. A quanto ammonta il valore dell\'impresa levered - 1500 - 850 - 1150 - 1000 Considerando questi dati: valore impresa levered = 1000, aliquota di imposta =30%, debito aziendale =500. A quanto ammonta il valore dell\'impresa unlevered - 1000 - 850 - 1150 - 500 Quale tra queste teorie definisce una gerarchia delle fonti di finanziamento aziendale - Market timing - Trade-off Theory - Pecking Order Theory - Agency Theory Secondo la market timing theory quando i premi al rischio di credito sono bassi cosa conviene fare dal punto di vista finanziario - emettere obbligazioni - emettere nuove azioni - aumentare l\'indebitamento con i fornitori. - ridurre l\'indebitamento finanziario. **CAPITOLO 10** Considerando una valore di impresa levered pari a 1000, un valore attuale dei benefici fiscali di 100, una probabilità di insolvenza del 5% e costi del dissesto finanziario pari a 300. A quanto ammonta il valore unlevered di impresa - 1,000 - 885 - 915 - 1,085 In caso di presenza di costi del dissesto e di un rapporto D/E inferiore al punto ottimale, che azioni dovrebbe fare l\'azienda sul proprio livello di indebitamento - ridurlo - lasciarlo inalterato - ridurlo a zero - aumentarlo Se l\'azienda è in una condizione di indebitamento sub-ottimale, In caso di aumento del D/E che cosa accade al WACC - diminuisce - aumenta - rimane costante - Non è possibile rispondere in base ai dati forniti Quale tra questi indicatori può misurare la sostenibilità del debito aziendale - ROI - Ebitda/Oneri finanziari netti - Ebitda/Fatturato - ROS Un\'azienda presenta un valore unlevered pari a 1.000 e un valore levered pari a 900. Cosa possiamo affermare sul suo livello di indebitamento - L\'azienda ha un indebitamento moderato. - L\'azienda ha un indebitamento basso. - L\'azienda ha un indebitamento eccessivo. - L\'azienda non ha debito. Un\'azienda presenta un valore unlevered pari a 1.000 e un valore levered pari a 1.000. Cosa possiamo affermare sul suo livello di indebitamento - L\'azienda ha un indebitamento moderato - L\'azienda ha un indebitamento basso - L\'azienda ha un indebitamento eccessivo - L\'azienda non ha debito Nel caso di un aumento del D/E al di sopra del livello di indebitamento ottimale, cosa accade al costo dell\'equity - Aumenta anch\'esso - Si riduce - Rimane stabile - Il costo dell\'equity è indipendente dal D/E Cosa accade al valore aziendale in caso di aumento del WACC - Il valore aziendale rimane stabile - Il valore aziendale si riduce - Il valore aziendale aumenta - Il valore aziendale è indipendente dal WACC Una riduzione significativa dell\'interest coverage ratio che effetti può produrre sul costo del debito - Lo può ridurre - Non produce nessun effetto - Se il livello di indebitamento aziendale è basso lo può ridurre - Lo può aumentare Una riduzione del D/E che tipo di effetti produce sul beta unlevered - Lo riduce - Lo aumenta - Non produce alcune effetto. - Lo azzera. CAPITOLO 11-PARTE 2 L\'indicatore guida per il fabbisogno finanziario azienda è: - FCFE - FCFO - NOPAT - EBITDA Il fabbisogno finanziario aziendale di breve termine è originato da: - investimenti fissi - oneri finanziari - delta di circolante con impatto negativo - delta di circolante con impatto positivo Lo scorperto di c/c può essere utilizzato per coprire un fabbisogno finanziario emergente da: - delta di circolante - investimenti fissi - imposte operative - ammortamenti L\'accredito S.B.F. con valuta maturata: - prevede che il valore degli effetti venga messo a disposizione sul c/c in via immediata - rappresenta una concessione di fido - prevede che il valore degli effetti venga messo a disposizione sul c/c alla scadenza - è una anticipazione sul valore di un bene dato a garanzia Il servizio R.I.B.A.: - è un servizio analogo al portafoglio S.B.F. ma la presentazione degli effetti avviene per via elettronica - è un anticipo su fatture - rappresenta una cessione di crediti - è una anticipazione bancaria L\'apertura di credito semplice: - un anticipo su fatture - è un servizio analogo al portafoglio S.B.F. ma la presentazione degli effetti avviene per via elettronica - è una concessione di credito sul conto dell\'affidato che ha la possibilità, attraverso successivi versamenti, di ripristinare il credito concesso - è una concessione di credito che avviene in un\'unica soluzione e non vi è la possibilità di reintegrarla L\'apertura di credito per firma: - è una concessione di credito sul conto dell\'affidato che ha la possibilità, attraverso successivi versamenti, di ripristinare il credito concesso - è un anticipo su fatture - è un servizio analogo al portafoglio S.B.F. ma la presentazione degli effetti avviene per via elettronica - prevede che la banca conceda la propria firma per il rilascio di avvalli o fideiussioni Il mutuo chirografario si addice a corprire il fabbisogno finanziario emergente da: - delta di circolante - acquisti di beni strumentali - perdite operative - oneri finanziari L\'utilizzo della carta di credito permette di: - aumentare i giorni medi di pagamento e aumentare i giorni medi di incasso - ridurre i giorni di pagamento e aumentare i giorni medi di incasso - aumentare i giorni di pagamento e riddure i giorni medi di incasso - ridurre i giorni di pagamento e ridurre i giorni medi di incasso - prevede che il factor acquisti i crediti con diritto di rivalsa sul cedente in caso di mancato pagamento da parte del debitore - prevede che il factor acquisti i crediti in via definitiva - è una concessione di credito - è una anticipazione bancaria Il fabbisogno finanziario aziendale di medio-lungo termine è originato da: - oneri finanziari - investimenti fissi - delta di circolantecon impatto positivo - delta di circolante con impatto negativo - è analogo al mutuo chirografario - è una concessione di credito in conto corrente - richiede una garanzia reale - è una anticipazione bancaria - è ancorato a parametri oggettivamente determinati (es. Euribor, Libor) - è fissato discrezionalmente dalla banca - è ancora al rendimento dei titoli di Stato - è ancorato all\'inflazione - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, estratto durante la vita del prestito - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, a scadenza prefissata - prevedono un tasso di interesse fisso - prevedono la facoltà per il sottoscrittore di convertire le obbligazioni in azioni a scadenze e secondo proporzioni predeterminate - prevedono un tasso di interesse fisso - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, estratto durante la vita del prestito - prevedono un tasso di interesse ancorato ad un parametro oggettivo (es. Euribor, Libor) - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, a scadenza prefissata - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, estratto durante la vita del prestito - prevedono il diritto di acquisto a particolari condizioni di altri titoli negoziati, azionari o obbligazionari. - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, a scadenza prefissata - prevedono un tasso di interesse ancorato ad un parametro oggettivo (es. Euribor, Libor) - prevedono il diritto di acquisto a particolari condizioni di altri titoli negoziati, azionari o obbligazionari. - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, - prevedono la facoltà per il sottoscrittore di convertire le obbligazioni in azioni a scadenze e secondo proporzioni predeterminate - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, a scadenza prefissata - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, estratto durante la vita del prestito - prevedono il diritto di acquisto a particolari condizioni di altri titoli negoziati, azionari o obbligazionari. - prevedono una remunerazione aggiuntiva sotto forma di un premio, in denaro o in natura, a scadenza prefissata - prevedono la facoltà per il sottoscrittore di convertire le obbligazioni in azioni a scadenze e secondo proporzioni predeterminate - richiede una garanzia reale - prevede che il cliente possa riscattare il bene oggetto di leasing in qualunque momento - viene rappresentato nello Stato Patrimoniale nel bilancio civilistico - alla scadenza consente la possibilità di acquistare il bene oggetto di leasing o sostituirlo con altro bene continuando a pagare canoni periodici - ha per oggetto beni \"specializzati\" strumentali all\'esercizio dell\'attività del locatario - ha per oggetto beni di ampio mercato aventi per oggetto caratteristiche standardizzate - viene rappresentato nello Stato Patrimoniale nel bilancio civilistico - richiede una garanzia reale **CAPITOLO 13** Quale stile di indebitamento prevede l\'assenza del debito o una PFN negativa - ordinary debt - zero leverage - debt for growth - nessuno stile di indebitamento prevede una pfn negativa Quale stile di indebitamento è identificato da un rapporto capex/PFN \> 50% - ordinary debt - zero leverage - debt for growth - aggressive levered Quale stile di indebitamento è identificato da un rapporto D/E molto superiore al livello ottimale - ordinary debt - zero leverage - debt for growth - aggressive levered Quale stile di indebitamento è identificato da un rapporto capitale circolante/PFN \>50% - ordinary debt - zero leverage - debt for growth - aggressive levered Quali tra queste motivazioni possono spiegare uno stile \"aggressive levered\" - la ricerca di flessibilità finanziaria - una elevata visibilità dei flussi di cassa futuri - operazioni di LBOs - un limitato accesso alle fonti di finanziamento di lungo termine Quali tra queste motivazioni possono spiegare uno stile \"debt for growth - la ricerca di flessibilità finanziaria - una elevata visibilità dei flussi di cassa futuri - operazioni di LBOs - un limitato accesso alle fonti di finanziamento di lungo termine Quali tra queste motivazioni possono spiegare uno stile \"ordinary debt - la ricerca di flessibilità finanziaria - una elevata visibilità dei flussi di cassa futuri - operazioni di LBOs - un limitato accesso alle fonti di finanziamento di lungo termine Quali tra queste motivazioni possono spiegare uno stile \"zero leverage - la ricerca di flessibilità finanziaria - una elevata visibilità dei flussi di cassa futuri - operazioni di LBOs - un limitato accesso alle fonti di finanziamento di lungo termine Una struttura di mercato caratterizzata da una forte competizione che effetti può produrre sulle scelte di indebitamento - spinge ad una maggiore aggressività sulle scelte di indebitamento - induce una maggiore prudenza nelle scelte di indebitamento - ha conseguenze neutrali sulle scelte di indebitamento - se il debito aziendale è basso tende ad incentivarne l\'aumento Una maggiore presenza di investimenti strategici in beni intangibili che effetti puà produrre sulle scelte di indebitamento - induce una maggiore prudenza nelle scelte di indebitamento - spinge ad una maggiore aggressività sulle scelte di indebitamento - ha conseguenze neutrali sulle scelte di indebitamento - se il debito aziendale è basso tende ad incentivarne l\'aumento - dscr - llcr - pfn/ebitda - acr Quale valore dell\'equity viene preso a riferimento nella prospettiva bank-oriented - il book value - il valore di mercato - il valore storico - nella prospettiva market oriented il valore dell\'equity non viene considerato - un livello di indebitamento molto elevato - un livello di indebitamento basso - un livello di indebitamento elevato - una buona capacità di sostenibilità del debito - un livello di indebitamento molto elevato - un livello di indebitamento basso - un valore di mercato più elevato del valore di libro di libro del capitale proprio - un valore di mercato più basso del valore di libro di libro del capitale proprio - un basso livello di indebitamento - un livello di indebitamento nullo - un livello di indebitamento elevato - un livello di indebitamento moderato - un livello di indebitamento nullo - un basso livello di indebitamento - un livello di indebitamento elevato - un livello di indebitamento moderato - il medesimo valore del lr calcolato con ebitda civilistico - non è possibile rispondere con le informazioni a disposizione - un valore più elevato del lr calcolato con ebitda civilistico - un valore più basso del lr calcolato con ebitda civilistico - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - un valore più elevato - un valore più basso - zero - 10 - 13,33 - 8 - 40 - 10 - 13,33 - 8 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - d/e - dscr - ebitda/oneri finanziari netti - pfn/ebitda - dscr - d/e - ebitda/oneri finanziari netti - pfn/ebitda - alta sostenibilità del debito - limitata sostenibilità del debito - assenza di debito - moderata sostenibilità del debito - alta sostenibilità del debito - moderata sostenibilità del debito - assenza di debito - debito non sostenibile - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 4 - ad un valore pari o inferiore a 4 - ad un valore pari o superiore a 4 - 2 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 2,5 - 10 Considerando oneri finanziari netti pari a 100, Ebit pari a 200 e ammortamenti pari a 50. a quanto è pari l\'indicatore di coverage sull\'Ebitda - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - 4 - 2 - 2,5 - 1,125 - 1,375 - 1 - 1,25 - a zero - a un valore pari o superiore a zero - a un valore pari o inferiore a zero - non è possibile rispondere con i dati a disposizione - debito non sostenibile - debito sostenibile - assenza di debito - non è possibile rispondere con i dati a disposizione CAPITOLO 16 In base al principio di generalità nella valutazione delle aziende: - le quantità utilizzate nella formula devono avere un accettabile grado di credibilità (e quindi di obiettività). - la valutazione dell\'impresa deve prescindere da effetti contingenti della domanda e dell\'offerta e dalla situazione in cui vertono le parti coinvolte. - il valore deve essere costruito mediante uno schema logico, chiaro e condivisibile. (tale schema si fonda spesso sull\'idea di base che il valore dell\'azienda in un dato momento sia legato ai flussi di risultato attesi). - la stima deve rifuggire da quanto vi è di provvisorio nelle grandezze che influenzano i risultati. In base al principio di razionalità nella valutazione delle aziende: - la stima deve rifuggire da quanto vi è di provvisorio nelle grandezze che influenzano i risultati. - la valutazione dell\'impresa deve prescindere da effetti contingenti della domanda e dell\'offerta e dalla situazione in cui vertono le parti coinvolte. - le quantità utilizzate nella formula devono avere un accettabile grado di credibilità (e quindi di obiettività). - il valore deve essere costruito mediante uno schema logico, chiaro e condivisibile. (tale schema si fonda spesso sull\'idea di base che il valore dell\'azienda in un dato momento sia legato ai flussi di risultato attesi). In base al principio di dimostrabilitànella valutazione delle aziende: - le quantità utilizzate nella formula devono avere un accettabile grado di credibilità (e quindi di obiettività). - la valutazione dell\'impresa deve prescindere da effetti contingenti della domanda e dell\'offerta e dalla situazione in cui vertono le parti coinvolte. - la stima deve rifuggire da quanto vi è di provvisorio nelle grandezze che influenzano i risultati. - il valore deve essere costruito mediante uno schema logico, chiaro e condivisibile. (tale schema si fonda spesso sull\'idea di base che il valore dell\'azienda in un dato momento sia legato ai flussi di risultato attesi). In base al principio di stabilità nella valutazione delle aziende: - la valutazione dell\'impresa deve prescindere da effetti contingenti della domanda e dell\'offerta e dalla situazione in cui vertono le parti coinvolte. - la stima deve rifuggire da quanto vi è di provvisorio nelle grandezze che influenzano i risultati. - le quantità utilizzate nella formula devono avere un accettabile grado di credibilità (e quindi di obiettività). - il valore deve essere costruito mediante uno schema logico, chiaro e condivisibile. (tale schema si fonda spesso sull\'idea di base che il valore dell\'azienda in un dato momento sia legato ai flussi di risultato attesi). Il metodo patrimoniale \'secco\' presenta la seguente formulazione: - WCapitale proprio = patrimonio netto contabile + debiti finanziari netti - WCapitale proprio = patrimonio netto contabile + cassa - WCapitale proprio = patrimonio netto contabile - WCapitale proprio = patrimonio netto contabile + rivalutazioni - svalutazioni Il metodo patrimoniale \'rettificato\' presenta la seguente formulazione: - WCapitale proprio= patrimonio netto contabile + debiti finanziari netti + Rivalutazioni/svalutazioni - WAzienda =patrimonio netto contabile + debiti finanziari netti + rivalutazioni/svalutazioni - WAzienda = patrimonio netto contabile + cassa - WAzienda = patrimonio netto contabile + debiti finanziari netti + rivalutazioni/svalutazioni - R1/(Ke- g) - R1/Ke - In quale ambito applicativo è inappropriato utilizzare un metodo patrimoniale: - Oligopoli - monopoli - contesti competitivi - bassa rilevanza o irrilevanza totale degli intangibili In presenza di un reddito netto perpetuo pari a 1.000, un ke del 7%, il valore dell\'azienda secondo il metodo reddituale è: - 70 - 14,286 - 1,070 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione. In presenza di un valore aziendale pari a 16.667, un ke del 7% e un tasso di crescita del 1%, il reddito netto alla base del metodo reddituale è: - 1,167 - 167 - 1,000 - 1,333 - il reddito residuale dopo aver remunerato a condizioni di mercato il capitale azionario. - il reddito residuale dopo aver remunerato a condizioni di mercato il capitale di debito e il capitale azionario. - il reddito residuale dopo aver remunerato a condizioni discrezionali il capitale di debito e il capitale azionario. - il reddito annuo se in crescita rispetto all\'anno passato. - EVA = (ROIC - WACC) × CI - EVA = NOPAT - WACC - EVA = NOPAT - WACC×CI - EVA = NOPAT - CI - EVA = (ROIC - WACC) - EVA = (ROIC - CI) - EVA = NOPAT - WACC×CI - EVA = (ROIC - WACC) × CI - 200 - 2,000 - 700 - 350 - 200 - -200 - -350 - 500 - 450 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione. - 700 - -450 - 1,250 - -550 - 550 - 700 - ROIC \< WACC - ROIC \< WACC - ROIC = WACC - in nessun caso. - lo aumenta - lo riduce - non produce alcune effetto - lo aumenta solo se ROIC \> WACC - 10,000 - 42 - 49 - 11,667 - al tasso privo di rischio - al costo del capitale di debito - ad un tasso di sconto che rifletta il profilo di rischio dei flussi di cassa attesi - sempre al costo del capitale azionario - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa operativi al costo del capitale azionario - Wa + D - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa per l\'azionista al costo medio ponderato del capitale - Wa-D - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa operativi al costo del capitale azionario - We - D - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa operativi al costo medio ponderato del capitale - We\*D - mediante l\'attualizzazione dei NOPAT attesi al costo medio ponderato del capitale - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa operativi al costo medio ponderato del capitale - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa per l\'azionista al costo del capitale azionario - mediante l\'attualizzazione dei flussi di cassa per l\'azionista al costo medio ponderato del capitale - FCFO1 /WACC - FCFO1 \*WACC - FCFO1/(1+WACC) - FCFO1 /(WACC-g) - FCFO1 /WACC - FCFO1 \*WACC - FCFO1 /(WACC-g) - FCFO1/(1+WACC) - WACC - (1+WACC)t - (1+WACC)T - WACC-g - FCFO1 /Ke - (FCFO1 /WACC)-D - FCFE1 /Ke - FCFE1 /(Ke-g) - FCFO1 /Ke - FCFE1 /Ke - FCFE1 /WACC - FCFE1 /(Ke-g) - WACC - (1+WACC)t - Ke-g - WACC-g - rapporti tra una misura di performance al numeratore e un prezzo di mercato al denominatore - rapporti tra un prezzo di mercato al numeratore e una misura di performance al denominatore - rapporti tra un prezzo di mercato al numeratore e un prezzo stimato al numeratore - rapporti tra un prezzo stimato al denominatore e un prezzo di mercato al numeratore - ugualianza negli utili aziendali e nel grado di rischiosità dei comparables - ugualianza nei flussi di cassa aziendali e nel grado di rischiosità dei comparables - ugualianza nei saggi di crescita attesi dei flussi di cassa aziendali e nel grado di rischiosità dei comparables - ugualianza nella struttura finanziaria e nel grado di rischiosità dei comparables - l\'identificazione dei flussi di cassa da inserire al denominatore - l\'identificazione dei prezzi di mercato da inserire al numeratore - l\'identificazione delle misure di performance da inserire al denominatore - l\'identificazione di imprese realmente comparabili - il medesimo codice di attività merceologica. - la medesima struttura organizzativa. - il medesimo anno di costituzione - il medesimo utile d\'esercizio - EV/EBIT - EV/SALES - EV/EBITDA - P/BV - P/BV - P/E - EV/EBIT - P/CE - 10 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione. - 200 - 5 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione. - 200 - 10 - 5 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione. - 4 - 10 - 8 - 4 - 8 - 10 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione. CAPITOLO 20 Nell\'approccio DCF, il Terminal Value permette di risolvere il seguente problema: - la previsione dei flussi di cassa nell\'orizzonte di piano. - la vita indefinita dell\'impresa. - la previsione del flusso di cassa terminale. - la vita finita dell\'impresa. Il valore di una rendita finanziaria è determinabile come: - FC1/K - FC1/(1+K) - C1/(1+K)t - FC1\*(1+g)/(1+K)t Il flusso di cassa terminale nel DCF assets non può essere stimato come: - FCFO dell\'ultimo anno di piano - FCFO aumentato di un fatto di crescita \"g\" - NOPAT dell\'ultimo anno di piano - FCFE dell\'ultimo anno di piano Nel caso che il flusso di cassa terminale nel DCF venisse stimato pari al NOPAT, ciò sottintende che: - gli investimenti di medio-lungo termine sono uguali quelli dell\'ultimo anno di piano. - gli investimenti di medio-lungo termine sono sempre costanti. - gli investimenti di medio-lungo termine sono pari agli ammortamenti. - gli investimenti di medio-lungo termine sono superiori agli ammortamenti. Il fattore di crescita \"g\" nel Terminal Value assets side può essere stimato come: - ROE x (1-payout) - ROI x (INVESTIMENTIt/FCFOt-1) - ROI x (INVESTIMENTIt/EBITt-1) - ROI x (INVESTIMENTIt/NOPATt-1) Il fattore di crescita \"g\" nel Terminal Value equity side può essere stimato come: - ROI x (INVESTIMENTIt/NOPATt-1) - ROE x (1-plowback) - ROE x (1-payout) - tasso di crescita dell\'inflazione di medio-lungo termine In presenza di un tasso di ritenzione degli utili del 60% e di un ROE del 8%, il fattore \"g\" di crescita è pari a: - 3.20% - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - 8.48% - 4.80% In presenza di un tasso di distribuzione degli utili del 60% e di un ROE del 8%, il fattore \"g\" di crescita è pari a: - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - 3.20% - 8.48% - 4.80% In presenza di un tasso di distribuzione degli utili del 60% e di un fattore \"g\" di crescita pari al 3%, Il ROE è pari a : - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - 5% - 7.50% - 1.80% In presenza di un tasso di ritenzione degli utili del 60% e di un fattore \"g\" di crescita pari al 3%, Il ROE è pari a : - 5% - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - 7.50% - 1.80% - ![](media/image4.png) - Immagine che contiene testo, Carattere, Elementi grafici, bianco Descrizione generata automaticamente - ![](media/image6.png) - - il valore creato da un\'acquisizione sarà più elevato. - il prezzo pagato dall\'acquirente per l\'impresa-target sarà più basso. - il prezzo pagato dall\'acquirente per l\'impresa-target sarà più elevato. - il prezzo pagato dall\'acquirente è sempre fisso. - sono gli elementi differenziali che si producono sul profilo di rischio dell\'acquirente. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una maggiore leva finanziaria. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una minore leva finanziaria. - sono i flussi di risultato incrementali che si produranno in capo all\'acquirente a seguito dell\'operazione. Gli effetti differenziali di qualità nella valutazione di un\'acquisizione: - sono gli elementi differenziali che si producono sul profilo di rischio dell\'acquirente. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una maggiore leva finanziaria. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una minore leva finanziaria. - sono i flussi di risultato incrementali che si produranno in capo all\'acquirente a seguito dell\'operazione. - sono gli elementi differenziali che si producono sul profilo di rischio dell\'acquirente. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una maggiore leva finanziaria. - sono gli effetti differenziali conseguenti ad una minore leva finanziaria. - sono i flussi di risultato incrementali che si produranno in capo all\'acquirente a seguito dell\'operazione. - W(A+B)/W(A) - W(A)/W(A+B) - W(A+B)-W(A) - scaturiscono da economie di scala. - scaturiscono da lla somma dei flussi di risultato delle due entità distinte. - scaturiscono dai soli risparmi sui costi di struttura. - scaturiscono da economie e sinergie da integrazione - la determinazione dei valori-base a e b. - la determinazione del valore del differenziale di rischio. - la determinazione del valore dei flussi differenziali dovuti a fenomeni di sinergia. - la determinazione del valore relativo al differenziale di struttura finanziaria. - ![](media/image8.png) - - ![](media/image10.png) - - si verificano in un mercato con elevata competitività. - si verificano in un mercato con una certa dose di asimmetria tra i potenziali acquirenti - si verificano in una situazione di monopolio bilaterale. - non si verificano mai. CAPITOLO 22 Il tasso di mortalità delle startup a 5 anni dalla loro fondazione è: - 10% - 50% - 70% - 90% Gli operatori finanziari della fase Seed sono principalmente: - fondi di venture capital - business angels, incubatori, accelleratori, crowdfunding. - fondi di private equity - banche Gli operatori finanziari della fase Series A sono principalmente: - fondi di venture capital - business angels, incubatori, accelleratori, crowdfunding. - banche - fondi di private equity Gli operatori finanziari della fase Series C sono principalmente: - fondi di venture capital - business angels, incubatori, accelleratori, crowdfunding. - fondi di private equity - banche Il Corporate Venture Capital: - è l\'attività di venture capital svolta da aziende già consolidate. - è lo spin-off di ambiti di innovazione da parte di aziende già consolidate. - è l\'area di investimento di business angels che investono in corporate già consolidate. - è l\'area di investimento di fondi di private equity che investono in corporate già consolidate. Una delle più comuni formi di debito utilizzata per il finanziamento delle startup è: - il debito bancario. - il commercial paper. - il debito obbligazionario amortizing. - il debito convertibile. Il valore pre-money è calcolato come: - valore post-money - capitale raccolto - valore pre-money - capitale raccolto - capitale raccolto/quota sottoscritta - capitale raccolto/quota sottoscritta + capitale raccolto Considerando un valore pre-money pari a 2.000, un capitale raccolto di 500, la quota di capitale sottoscritta dai nuovi investitori è: - 25% - 20% - non è possibile rispondere con i dati a disposizione. - 17% Considerando una quota sottoscritta pari al 15%, un capitale raccolto pari a 300. Il valore pre-money è: - 2,000 - 2,300 - 1,700 - non è possibile rispondere con i dati a disposizione. Considerando una quota sottoscritta pari al 10%, un valore post-money pari a 2.500. Il valore pre-money: - 2,000 - 2,500 - 2,250 - 2,750 - la presenza di risultati economici negativi. - limitata storia aziendale. - elevata incertezza nello sviluppo futuro e alta probabilità di fallimento. - la presenza di risultati economici positivi. - elevata incertezza nello sviluppo futuro e alta probabilità di fallimento. - limitata storia aziendale. - la presenza di risultati economici negativi. - la presenza di risultati economici positivi. - il wacc. - il risk-free rate. - il ke. - il kd. - varia ogni anno. - e\' costante. - e\' pari al risk-free rate. - varia in ciascuno stadio di sviluppo. - al risk-free rate. - al premio al rischio dimensionale. - al premio al rischio imprenditoriale. - al premio al rischio paese. - assenza di benchmark utili per effettuare previsioni sui flussi di cassa futuri. - limitata storia aziendale. - assenza o limitata comparabilità con altre società presenti sul mercato. - risultati economici negativi. - il wacc. - il ke. - l\'irr target dell\'investitore. - il risk-free rate. - si riduce solo il valore pre-money. - si riducono sia il valore pre-money che post-money. - si riduce solo il valore post-money. - si riduce il valore pre-money ma aumenta il valore post-money. - una riduzione del valore post-money. - un aumento del valore post-money. - nessun impatto sul valore post-money. - un valore post-money inferiore al valore pre-money. - venture capital method. - 3-stage dcf. - nessuna delle due. - entrambe. - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali al costo medio ponderato del capitale - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali al tasso privo di rischio - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali, ponderati per la probabilità di successo, al costo medio ponderato del capitale - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali, ponderati per la probabilità di successo, al tasso privo di rischio - 0 - 100 - 60 - 40 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - inferiore a zero - maggiore di zero - 400 - maggiore di zero - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - inferiore a zero - 1000 - un valore pre-money - un valore post-money - un valore risk free - un valore lordo degli investimenti iniziali - 60 - 75 - 45 - non è possibile rispondere con i soli dati a disposizione - 20% - 25% - 15% - 10% - limitata storia aziendale - assenza o limitata comparabilità con altre società presenti sul mercato - risultati economici negativi - elevata incertezza nello sviluppo futuro e alta probabilità di fallimento - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali al costo medio ponderato del capitale - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali, ponderati per la probabilità di successo, al costo medio ponderato del capitale - consiste nello sconto dei flussi di cassa aziendali, ponderati per la probabilità di fallimento, al tasso privo di rischio - consiste nella ponderazione dei flussi di cassa aziendali per la probabilità di successo e per la probabilità di fallimento - elevata incertezza nello sviluppo futuro e alta probabilità di fallimento - limitata storia aziendale - assenza o limitata comparabilità con altre società presenti sul mercato - calcolo del costo del capitale aziendale