Disabilità Intellettive: Cause, Diagnosi e Trattamento - PDF
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Università degli Studi di Macerata (UNIMC)
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Summary
Questo documento, intitolato 'Disabilità Intellettive', esplora il tema della disabilità intellettiva, analizzando le cause, i metodi di diagnosi e le strategie di trattamento. Il documento include anche argomenti come l'eziologia della disabilità intellettiva e i modelli dimensionali.
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Disabilità intellettive Abilità Abilità culturali sociali Approccio bio-psico- sociale Rapporto person...
Disabilità intellettive Abilità Abilità culturali sociali Approccio bio-psico- sociale Rapporto persona - contesti di vita Insorgenza Compromissione Deficit del evolutiva abilità funzionamento intellettiva adattivo Modello multidimensionale disabilità basate su Alterazioni permanenti dello sviluppo son o DISABILITA ’ Eziologi a Geneti Prenata Perinata Postnat Fattori ca le le ale Psicosociali ereditar malattie o traumi al momento del malattie o incuria o ia infezioni parto traumi abbandono preamturità non comportamenti a encefali assenza di o ereditaria rischio ti stimoli postmaturit à analfabetismo dei genitori DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM V CLUSTER DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO A. Età di insorgenza variabile DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM V CLUSTER DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO B. Deficit delle funzioni intellettive: ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e apprendimento dall’esperienza, comprensione pratica (comprensione verbale, memoria DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM V CLUSTER DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO C. Deficit del funzionamento adattivo che porta al mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali di autonomia e responsabilità sociale. Senza un supporto costante, i deficit adattivi limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana, come la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita autonoma attraverso molteplici ambienti quali casa,scuola,ambiente, lavorativo ecomunità. Il funzionamento adattivo comporta un ragionamento adattivo in tre ambiti: Concettuale, Sociale, Pratico. Ambito concettuale (didattico) comporta competenza nella memoria, nel linguaggio, nella lettura, nella scrittura, nel ragionamento matematico, nell’acquisizione della conoscenza pratica, nel problem solving e nella capacità di giudizio in situazioni nuove Ambito sociale comporta la consapevolezza dei pensieri, sentimenti e delle esperienze degli altri, l’empatia, l’abilità di comunicazione interpersonale, la capacità nei rapporti di amicizia, il giudizio sociale. Ambito pratico: comporta l’apprendimento e l’autocontrollo nei vari aspetti della vita, compresi la cura di sé, le responsabilità lavorative la gestione del denaro, lo svago, l’autocontrollo del comportamento e l’organizzazione dei compiti scolastici e lavorativi La capacità intellettiva, l’educazione, la motivazione, la socializzazione, le caratteristiche di personalità, l’opportunità professionale, l’esperienza culturale e le condizione mediche generali o i disturbi mentali coesistenti influenzano il funzionamento adattivo. SPECIFICAT ORI LIEVE 317- Cod ICD10 F70 ( QI 70- 50- 55) MODERATO 318.0- Cod ICD10 F71 (QI 50-55- 35-40) GRAVE 318.1 Cod ICD10 F72 ( QI 35-40 - 50-55) SPECIFICAT ORI QI nella norma > 85 tra 71-84 si ha un QI borderline corrispondente ad un funzionamento cognitivo limite (BES) Le persone con QI border hanno una capacità intellettiva quasi normale ostacolata da fattori sociali o affettivi che portano ad una sintomatologia apparentemente difettata, che deve essere differenziata dalla disabilità intellettiva. Nella disabilità intellettiva il funzionamento adattivo è suscettibile di maggiori possibilità di miglioramento rispetto al funzionamento intellettivo. Per la persona con intelletti disabilità intellettiva, soprattutto di grado lieve o moderato, l’adolescenza può va essere una fase di sviluppo individuale difficile ’ La vulnerabilità psichica richiede una sorveglianza dell’evoluzione la credulità e la L’adolescenza e la dell’aspetto psicologico: mancanza di intelletti consapevolezza dei rischi porta ad essere influenzati, se non peggio ad abusie a possibile essere sfruttati la comorbidità tra va disabilità … vittimizzazione, rischio di disabilità intellettiva e disturbi mentali richiede uno screening dell’ideazione suicidaria. A causa della mancanza di consapevolezza del rischio e del pericolo, il tasso degli infortuni accidentali può AAMR modello teorico (2002) multidimension alcuni presupposti: ale Assunto : in una stessa persona le limitazioni spesso coesistono con i punti di forza Assunto : nella descrizione delle limitazioni è necessario sviluppare un profilo di sostegni necessari Assunto : con un adeguato sistema individualizzato di sostegni, forniti per un certo periodo di tempo il funzionamento della persona con disabilità intellettiva l’apprendimento spontaneo tende ad ridotto, necessitano essere occasioni apprendimento specifiche allora di aumentare e i potenziali di mirate sviluppo per L ’ educativo (potenziali apprendimen intervento di to) non può comprensione prescindere da della fase di sviluppo della persona conoscenza delle fasi di sviluppo tipico (norma) con i suoi indicatori di sviluppo conoscenza delle fasi di sviluppo atipico della disabilità Nella scuola secondaria di 1° e 2° la discrepanza tra la persona con DI e i suoi coetanei è sempre più ampia: La corretta analisi dello specificatore di disabilità e individuazione dell’età mentale serve per interventi Quando l ’ età mentale èbassa (7-8 anni o inferiore) sono possibili due tentazioni: ritenere che almeno per la scuola secondaria sarebbero più adatte le scuole speciali portare spesso fuori la classe l ’ allievo con disabilità intellettiva Numerosi studi dimostrano che persone inserite nelle scuole inclusive hanno migliori prestazioni scolastiche, livelli superiori nello sviluppo sociale, l’accettazione sociale è migliore, i compagni di classe non imparano meno Per classi inclusive si intende: atteggiamentoaccogliente, di insegnanti di presenza insegnamentoflessibile mirato alla sostegno, didattich personalizzazione, e flessibili, ritenere che l’istruzionedegli allievi con disabilità sia “normale” responsabilità di un insegnante quando non risultano acquisite le abilità di letto- scrittura si deve valutare attentamente se procedere a insegnarle tenendo conto di : basi cognitive demotivazione profonda dovuta a ripetuti fallimenti è sempre necessario il confronto multidisciplinare Programmazione differenziata nella disabilità intellettiva grave consolidamento con progressi a piccoli capacità cognitive epassi delle delle abilità scolastiche acquisiste collegamento con il mondo esterno attuato attraverso gli interessi dell’allievo potenziamento delle abilità sociali e comunicative valorizzazione dell’autodeterminazione promozione di una corretta ed emotivamente positiva concettualizzazione di sé (capacità, Il piano educativo e l ’ intervento scolastico Allestimento dello spazio (dipende dal grado di disabilità, ausili se necessari, spazio di lavoro può essere arredato utilizzando materiali prodotti dal ragazzo chiedendo a lui cosa preferisce sviluppo della capacità di scelta (qualunque occasione educativa può avere come obiettivo quello di migliorare la capacità di scegliere ed esprimere le proprie esigenze e desideri strutturazione del tempo preferire attività a breve termine perché la lentezza esecutiva e la labilità attentiva sono connaturate alla disabilità, partire da attività di brevissima durata restituisce l’idea dell’attività conclusa e aumenta il senso di autoefficacia Sviluppo della motivazione (spesso la persona con disabilità è demotivata rispetto ai compiti cognitivi e l’insegnante ritiene di lavorare proprio su tale area perché è quella deficitaria e vi vuole apportare dei miglioramenti; In realtà per migliorare le capacità di ragionamento, di logica, di astrazione,di generalizzazione occorre partire da attività attraenti, spesso diverse da quelle scolastiche come laboratori di cucina, di costruzione, di lavorazione del legno, in quanto attraverso ciò è possibile acquisire praticamente concetti di sequenzialità, inclusione, classificazione, risoluzione di situazioni Si pone poi il problema della generalizzazione dell’apprendimento, frequente problema della disabilità, le mappe concettuali possono costituirsi come valido aiuto) definizione dei contenuti da insegnare (valutazione rispetto alle abilità cognitive , tenere presente il punto di arrivo a cui si può arrivare, scuola come palestra per affrontare i compiti della vita degli obiettivi curriculari e dei materiali di studio Per rendere possibile e significativo l’apprendimento e la partecipazione per un alunno disabile dobbiamo adattare gli obiettivi. diversi livelli di adattamento successi vi: 1° livello: sostituzione 2° livello: facilitazione 3° livello: semplificazione 4° livello : 1° livello: sostituzio ne Per rimuovere una difficoltà nel processo si sostituisce alcuni dei componenti dell’input o dell’azione : es versione audio di un testo (imput) , op. verifica a scelta multipla anziché elaborato scritto (output) 2° livello : facilitazione es. sono la facilitazione agendo sul contesto di apprendimento come far svolgere un compiti con i compagni, proporre l’attività in un contesto reale (geometria nel giardino) , facilitare attraverso gli strumenti come software informatici per le diverse abilità di base, facilitare i contenuti attraverso informazioni utili per svolgere il compito (mappe, organizzatori anticipati, ….) 3° livello: per semplificare l’obiettivo bisogna agire su una semplificazione o più delle sue componenti di azione come comprensione, rielaborazione e output di risposta es. semplificare il lessico di consegna del compito ,es. ridurre la complessità concettuale, es. introdurre modalità di lavoro più semplici come la calcolatrice, es. accettare un grado di errore maggiore 4°livello: scomposizione dei nuclei fondanti della disciplina è necessario individuare all’interno del percorso curriculare gli aspetti essenziali che possono essere più agevolmente tradotti in obiettivi significativi e accessibili per lo studente con disabilità intellettiva ( es. lavorare in storia sui nessi causa -effetto e sulle interazioni tra più cause che determinano un particolare evento , facendo riferimento alla storia personale ). in questo modo lo studente viene liberato dai vincoli relativi alla comprensione e memorizzazione di un gran numero di informazioni disciplinari, ma resta comunque collegato a quelli che sono i nuclei fondanti della disciplina stessa 5°: partecipazione alla cultura del compito L’adattamento per i casi più gravi è talvolta quella di partecipare, anche se in veste di spettatore a momenti di lavoro di classe che in qualche maniera esaltano la cultura del compito, rivestono una notevole importanza ai fini dell’inclusione e permettono un avvicinamento concreto al clima della classe, agli aspetti emotivi e affettivi, alla socializzazione dei risultati Nel lavoro con la disabilità intellettiva risultano utili procedure: Rinforzo analisi del compito modellaggio apprendimento senza errori Analisi del compito: quando un compito è troppo complesso per essere insegnato tutto in una volta può essere analizzato e scomposto nelle sue parti semplici può essere applicato alla didattica così come alle autonomie importanti nelle disabilità più gravi Modellaggi rinforzare o: quei comportamenti che più si avvicinano all’obiettivo anche se ne sono ancora distanti effetto secondario: migliorare la relazione studente-insegnante perché non più caratterizzata da aspettative irrealistiche ma da obiettivi raggiungibili Apprendimento senza errori: tecnica che consiste nell’inserire nella situazione didattica uno stimolo con funzione di aiuto. Tale stimolo in un primo tempo può aiutare a non sbagliare, poi gradualmente quando lo studente comincia a padroneggiare la nuova abilità lo stimolo viene eliminato in modo molto graduale