Diritto Privato PDF
Document Details
![UsefulYellow2533](https://quizgecko.com/images/avatars/avatar-20.webp)
Uploaded by UsefulYellow2533
Università di Milano
Tags
Summary
These notes provide a basic introduction to the fundamental concepts of Italian private law. It discusses norms, rights, and obligations, as well as the differences between public and private law.
Full Transcript
LEZIONE 7 GENNAIO Diritto —> base della società Diritto collegato all’economia —> cerca di indagare le scelte della collettività per massimizzare le potenzialità, posso farlo perché esistono concetti giuridici che sono anche economici Norma —> aggiunge alle regole giuridiche una sanzione che viene...
LEZIONE 7 GENNAIO Diritto —> base della società Diritto collegato all’economia —> cerca di indagare le scelte della collettività per massimizzare le potenzialità, posso farlo perché esistono concetti giuridici che sono anche economici Norma —> aggiunge alle regole giuridiche una sanzione che viene applicata ad questa norma viene violata Le norme possono essere Generali = derivano da un criterio generale, si applicano a tutti i soggetti Astratte = Bilaterali = al dovere di uno corrisponde il diritto di un’altro Relative = cambiano nel tempo (lo Stato può cambiarle, ma anche il cambiamento della società nel tempo può cambiarla Le norme possono essere divise anche tra norme imperative: sono quelle norme che non possono essere derogate da una volontà contraria delle parti. norme dispositive: sono quelle che si applicano ove le parti non abbiano stabilito una regola diversa. (Sono regole che si applicano finché non viene stabilita una regola diversa, sono come dei set di regole già pronte all’uso che si possono cambiare ma che se noi non diciamo nulla vengono lasciate così e permettono di creare contratti in breve tempo e velocizzano molto i processi anche in economia) La parola diritto si può intendere in senso oggettivo e soggettivo Oggettivo = insieme di norma vigenti in uno Stato (come il codice civile) Soggettivo = Come facoltà riconosciuta a una persona di far valere un proprio diritto e di pretendere dagli altri un determinato comportamento Si distingue anche tra Diritto pubblico ○ Insieme di regole che riguardano il rapporto tra me e lo stato ○ l’insieme delle regole che si riferiscono all’organizzazione e al funzionamento dello Stato, nonché ai rapporti tra Stato e cittadini. ○ Linea di regolamentazione verticale (lo Stato è in una posizione di supremazia) ○ Il nostro ordinamento costituisce uno Stato liberale, democratico, sociale. ○ La Costituzione italiana è in netta contrapposizione ai principi dello stato totalitari pone in primo piano la persona umana: lo Stato è al servizio dell’uomo= ampia libertà per il cittadino. esprime la parte generale di tutto il diritto e così anche del diritto privato. Esprime diritti fondamentali. Diritto privato = ○ diritto privato regola i rapporti tra privati, in situazione di parità (regola le relazioni tra privati cioè tra cittadini posti sullo stesso piano) ○ Linea di regolamentazione orizzontale (POSIZIONE DI PARITÀ) ○ Cosa studia? diritti dei privati (diritto alla privacy, allo studio, alla vita…) doveri dei privati rapporti tra privati (due privati fanno un contratto, interagiscono, fanno un debito ecc..) strumenti che lo Stato mette a disposizione dei privati ○ Esempi di diritto privato: contratto, obbligazione, responsabilità civile o extracontrattuale, proprietà, contratto di lavoro MA —> Alcuni comportamenti possono rientrare in entrambe le branche. Per esempio: reato, testamento (l’atto in sé del testamento è privato perché è espressione della libertà di una persona ma la successione, così com’è regolata, ha delle norme pubbliche). Pilastri del diritto privato Lo strumento cardine è il CONTRATTO —> strumento di autonomia che crea vincolo giuridico (fa nascere obbligazioni) con il consenso delle parti. Una volta firmato il contratto ha forza di legge tra le parti (articolo 1372 c.c) e può essere sciolto solo di mutuo consenso *Bilanciamento = punto di contatto tra le parti: diritti e doveri reciproci. Autonomia privata: potere di regolare da sé, nel modo voluto i propri rapporti giuridici privatistici, o meglio, la propria «sfera privata» di rapporti giuridici privatistici. L’obbligazione: vincolo giuridico che obbliga (dovere giuridico) un soggetto (detto debitore) ad eseguire una prestazione a favore del creditore. La responsabilità civile: tutela chi subisce un danno ingiusto e obbliga il danneggiante al risarcimento del danno come ristoro. La proprietà: e:azfe Chi sono o soggetti/protagonisti del diritto privato. Persone fisiche Persone giuridiche —> quando più persone si mettono insieme possono creare un gruppo che ha una sua soggettività (anche lo Stato e i pubblici possono agire come privati) Chi può usare il diritto privato? —> Le persone fisiche devono rispettare delle condizioni per usare gli strumenti del diritto privato Il diritto privato è uno strumento di libertà e se queste condizioni non vengono rispettate il contratto può essere annullato. Queste condizioni sono: maggiore età consenso libertà. —> Persone giuridiche: condizioni per esprimere volontà, rappresentanza. Aspetti generali di diritto privato e concetti giuridici elementari Il diritto privato è una branca del diritto che regola i rapporti tra privati, assicurando la pacifica convivenza e tutelando gli interessi individuali all’interno della società. Per comprendere le sue basi, è fondamentale conoscere alcuni principi fondamentali e concetti giuridici di riferimento. 1)IL DIVIETO DELL’AUTOTUTELA PRIVATA Uno dei principi fondamentali del diritto privato è il divieto di autotutela, ossia il divieto per i cittadini di farsi giustizia da soli. Questo principio è essenziale per garantire la pacifica convivenza e l’ordine sociale. Ad esempio: Non è permesso appropriarsi di beni di un debitore per saldare un debito. Non è lecito riprendersi una bicicletta rubata senza seguire le vie legali. Non si può cambiare la serratura di un immobile per risolvere una disputa con un inquilino. Tale regola serve a evitare errori di valutazione e conflitti. Tuttavia, esistono delle eccezioni previste espressamente dalla legge: Legittima difesa, che consente di reagire a un’aggressione nei limiti previsti dalla normativa. Diritto di ritenzione, come il caso del meccanico che può trattenere il veicolo non riparato fino al pagamento, secondo l’art. 2756 del Codice Civile. Queste eccezioni si chiamano deroghe e devono essere strettamente regolamentate per evitare abusi. 2)AUTONOMIA PRIVATA L’autonomia privata è uno dei principi cardine del diritto privato. Consiste nella possibilità per ogni individuo di regolare liberamente i propri rapporti giuridici (sono le relazioni giuridiche disciplinate dal diritto che riguardano la sua sfera personale o patrimoniale) > Caratteristiche principali dell’autonomia privata Libertà di disporre della propria sfera giuridica: Ogni persona ha il diritto di compiere scelte autonome sui propri rapporti giuridici senza interferenze esterne. Per esempio, una persona può decidere liberamente i termini di un contratto, purché siano rispettate le leggi vigenti. Rispetto della sfera giuridica altrui: Nessuno può disporre dei diritti o degli interessi di un altro individuo senza il suo consenso esplicito. Limitazioni all’autonomia privata: ○ In alcuni casi, la legge impone delle restrizioni per tutelare interessi generali o diritti fondamentali. ○ Ad esempio, norme imperative possono limitare la libertà contrattuale (come la tutela dei consumatori). > Strumenti connessi all’autonomia privata Consenso preventivo: In certe situazioni, una persona può autorizzare anticipatamente un’azione sulla propria sfera giuridica, come accade nei contratti che prevedono il diritto di recesso o la cessione del contratto. Garanzia di reale libertà: L’autonomia privata deve sempre essere esercitata in modo libero ed effettivo, con un consenso pienamente consapevole e non viziato. > Significato sociale dell’autonomia privata Il diritto privato valorizza l’autonomia come espressione della libertà individuale, ma questa libertà non deve trasformarsi in arbitrio. Le scelte giuridiche devono rispettare i valori fondanti della società, come la parità e il rispetto reciproco tra le parti. In sintesi, l’autonomia privata rappresenta il diritto di ciascun individuo di gestire i propri rapporti giuridici in modo libero e responsabile, ma sempre nel rispetto delle regole e dei diritti altrui. Glossario di Linguaggio Giuridico 1. Dovere giuridico = È un obbligo imposto a un soggetto dall’ordinamento giuridico, che deve essere rispettato. Ad esempio, il pagamento delle tasse è un dovere giuridico. 2. Obbligo = Una situazione in cui un soggetto è vincolato ad adottare un certo comportamento, che può essere un fare, non fare o dare qualcosa. Ad esempio, un contratto di compravendita obbliga il venditore a consegnare la merce e il compratore a pagare il prezzo concordato. 3. Pretesa = È il diritto di un soggetto di esigere che un altro soggetto tenga un determinato comportamento. La pretesa è sempre correlata a un obbligo: se un soggetto ha diritto di esigere qualcosa, l’altro è obbligato a soddisfare questa richiesta. 4. Facoltà = È la libertà di un soggetto di scegliere se tenere o meno un determinato comportamento. Non c’è obbligo o vincolo giuridico. Ad esempio, una persona ha la facoltà di vendere un proprio bene o di tenerlo. 5. Mancanza di pretesa = Si verifica quando non esiste un obbligo giuridico che vincoli un soggetto a tenere un determinato comportamento. In questa situazione, l’altro soggetto è libero di agire o meno senza subire conseguenze. 6. Potere = È la possibilità riconosciuta a un soggetto di modificare la sfera giuridica di un altro soggetto, ad esempio tramite atti come la firma di un contratto o la dichiarazione di paternità. Il potere può essere esercitato solo se previsto dalla legge o se è stato previamente autorizzato. 7. Autonomia privata = È il principio giuridico secondo cui i soggetti possono regolare liberamente i propri rapporti, creando diritti e obblighi tramite atti di volontà, come contratti o accordi. L’autonomia privata è limitata dalla legge per garantire il rispetto dell’interesse pubblico e dei diritti altrui. 8. Soggezione = È la situazione in cui un soggetto subisce passivamente una modifica della propria sfera giuridica, senza poter intervenire o opporsi. Ad esempio, nel caso di un’espropriazione forzata, il proprietario è in soggezione rispetto al potere dell’autorità pubblica. 9. Immunità = È la condizione per cui un soggetto non è sottoposto al potere giuridico di un altro. Per esempio, certi beni sono impignorabili, come gli strumenti indispensabili per il lavoro di un artigiano, oppure la vendita di un bene non può essere effettuata da chi non ne è il legittimo proprietario. LEZIONE 13 GENNAIO Quando la legge ci da un diritto ci dà una posizione di vantaggio. 2 classificazioni dei diritti (1) - diritti relativi = quando io ho questo diritto io posso chiedere a un soggetto di adempiere ad un certo obbligo. È lo diritto che crea una relazione di pretesa e di obbligo tra due soggetti determinati. Si può fare valere solo nei confronti di una certa persona - diritto assoluto = quando io ho questo diritto lo posso contrapporre a chiunque, a tutta la collettività. (Per esempio diritto alla vita, onore, privacy). Questi diritti si chiamano assoluti perché possono essere fatti valere nei confronti di chiunque. Un esempio rilevante è il diritto di proprietà (2) - diritto patrimoniale = il termine “patrimoniale” significa che qualcosa ha un valore economico. Tutto quello che può essere convertito in denaro è patrimoniale. se il diritto ha valore economico è patrimoniale. - diritti della personalità = Noi siamo in una società dominata dal fatto che quasi tutto può essere convertito in denaro. Ci sono però alcuni valori non patrimoniali come la vita, la salute, ecc… Se un diritto non può essere quantificato in denaro è non patrimoniale o della personalità Cos’è l’onore? —> è un comportamento non obbligatorio ma richiesto come presupposto per l’esercizio di potere. A volte c’è un comportamento che non è un vero obbligo ma che è essenziale attuare entro un certo periodo di tempo se intendo esercitare un certo diritto fatti e atti giuridici fatti giuridici ogni accadimento naturale che ha rilevanza nel diritto è un accadimento che determina conseguenze giuridiche: va a costituire, modificare o estinguere rapporti giuridici. i fatti giuridici sono indipendenti dall’uomo e dalla sua volontà: la nascita, il mutamento naturale del corso di un fiume, il crollo di un edificio. Atti giuridici Gli atti umani sono espressione di un comportamento umano quando uno compie un atto compie una scelta in libertà ma se l’atto avviene senza che chi lo mette in pratica lo volesse o ne fosse consapevole vengono messe un atto delle misure di tutela nei confronti di quella persona Gli atti giuridici si distinguono in due grandi categorie: 1. Atti leciti: sono conformi alle norme dell’ordinamento (non è vietato dalla legge) 2. Atti illeciti: atti compiuti in violazione della legge ovvero dei doveri giuridici o di diritti altrui tutelati di altri individui. Quindi compiendo un atto illecito si avranno delle conseguenze. Da un altro punto di vista gli atti giuridici si distinguono in: 1. Atti negoziali: sono a tutti gli effetti manifestazioni di volontà con cui le persone intendono costituire, modificare o estinguere rapporti giuridici e così regolare i propri interessi nei rapporti con gli altri. (esempi: matrimonio a Las Vegas ubriaco non è voluto veramente quindi può essere revocato) 2. Atti non negoziali: sono più simili ai fatti perché sono delle azioni umane che però non dichiarano/non manifestano una volontà. (esempi: ritiro raccomandata, ritrovamento di una cosa smarrita o di un tesoro, semina o raccolto) LE FONTI DEL DIRITTO Fonte = espressione ricorrente nel diritto privato, significa da dove nasce il diritto, da dove vengono le norme giuridiche. le fonti del diritto sono gli atti o i fatti che producono diritto, divisi in - fonti interne = intese come interne allo stato. Sono: la costituzione —> la legge fondamentale dello Stato, approvata dall'Assemblea Costituente e in vigore dal 1948. Essa contiene le norme relative al funzionamento dello Stato e ai principali diritti e doveri dei cittadini. Per modificare la Costituzione il Parlamento può approvare le leggi costituzionali con una procedura aggravata. le leggi —> il parlamento è l’organo legislativo perché è un organo eletto da tutti i cittadini e quindi dimostra la volontà del popolo. Mentre il governo è manifestazione principalmente di una maggioranza e per questo è l’organo esecutivo che fa le leggi solo in casi eccezionali. Le leggi sono divise in ○ ordinarie = emanate dal parlamento che è l’organo che ha il potere legislativo ○ materiali = emanate in via eccezionale dal parlamento e divise a sua volta in i. decreti legge = emanati in casi straordinari di necessità e urgenza, quando, data una certa situazione, non si ha la possibilità di attendere i tempi lunghi di approvazione del Parlamento. Tali norme entrano in vigore subito, ma entro 60 giorni devono essere convertite in legge dal Parlamento, altrimenti decadono. Questo tipo di legge è stata introdotta dopo gli episodi del fascismo per evitare che in futuro un singolo possa prendere potere e instaurare regimi autoritari. ii. decreti legislativi = sono emanati dal Governo su delega del Parlamento (che fissa principi e criteri direttivi) e sono utilizzati principalmente per regolare materie particolarmente complesse. iii. decreti regionali = sono provvedimenti emanati dalle Regioni su alcune materie di loro competenza stabilite nella Costituzione, che hanno validità solo nel territorio regionale. In più = DPCM del covid sono decreti del presidenti del consiglio dei ministri i regolamenti —> sono fonti secondarie scritte emanate dal Governo o dagli enti della Pubblica amministrazione con funzione di spiegare in maniera più dettagliata il contenuto di leggi principali e disciplinarne l’attuazione ○ gli usi / consuetudini —> fonti secondarie non scritte che consistono in comportamenti ripetuti nel tempo dai cittadini, con la convinzione che sia obbligatorio (per esempio negli Stati Uniti è diventato obbligatorio lasciare la mancia al ristorante ma non perché vi è una legge scritta ma perchè è diventato obbligatorio dato che tutti lo fanno) MA pur non essendo una regola scritta se io non rispetto una consuetudine è possibile chiamare la polizia che interverrà - fonti esterne = fonti che non derivano dall’Italia questo perché alcune norme ci arrivano o dall’Unione europea o da altri trattati o patti di cui fa parte il nostro paese. Appartenenza all’UE —> L’Italia sin dal 1957 è stato uno dei paesi promotori della nascita della Comunità Europea (diventata successivamente Unione Europea) creata allo scopo di realizzare un’area comune di commercio, pace, unità e prosperità. Per il conseguimento di questi obiettivi gli Stati aderenti hanno costituito organi comuni e si sono dati alcune regole giuridiche per il funzionamento dell’ente sovranazionale. Gli Stati aderenti hanno riconosciuto all’Unione Europea la possibilità di emanare norme giuridiche vincolanti per tutti i cittadini (gli stati hanno accettato la riduzione della propria sovranità). quali sono le norme europee che incidono sul diritto italiano? 1. TRATTATI (istitutivi e modificativi): contengono le regole relative all’organizzazione e al funzionamento dell’Unione Europea 2. I REGOLAMENTI: regole emanate dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea subito applicabile in tutti gli Stati membri 3. Le DIRETTIVE: norme dirette ai singoli Stati che diventano (di regola) obbligatorie per i cittadini SOLO DOPO essere state approvate (recepite) dai Parlamenti degli Stati. Esse infatti si limitano a fissare principi e criteri direttivi. Quindi —> mentre il regolamento è direttamente applicabile, le direttive sono dei criteri e principi che l’Europa manda a un singolo stato ma che vengono applicati solo dopo essere state modificate o approvate dal parlamento dello stato interessato. ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI: Può accadere che una stessa materia venga regolata da fonti diverse, emanate in periodi diversi e talvolta in contrasto con loro. Coordinamento delle fonti —> insieme delle regole che permettono di decidere quale legge applicare qualora vi siano più fonti che si occupano della stessa materia. 1. CRITERIO GERARCHICO: l’importanza della fonte diminuisce via via che si scende nella scala. 2. CRITERIO CRONOLOGICO: tra due fonti aventi la stessa importanza si applica quella più recente, cioè quella emanata per ultima. 3. CRITERIO DI COMPETENZA: vi sono alcune materie, particolarmente complesse, per le quali il legislatore ha emanato leggi speciali. In caso di contrasto tra una legge speciale e una legge generale si utilizza il criterio di competenza secondo cui la legge speciale prevale sulla legge generale. interpretazione della norma —> processo di lettura e comprensione del significato di una legge. Vi sono due operazioni da fare per interpretare una norma 1. Interpretazione letterale = lettura del testo per capire le parole e il senso delle singole frasi 2. interpretazione logica = lettura più approfondita per cercare di capire il senso che il legislatore ha voluto dare alle norme. Per fare ciò bisogna tenere conto anche del contesto e del periodo in cui sono state emanate tali norme. Ricorda: se ci sono delle lacune ovvero degli argomenti specifici non disciplinati da una legge io posso orientarmi basandomi su disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe EFFETTI E VALIDITÀ DELLE LEGGI una legge entra in vigore - Dopo essere stata approvata e pubblicata sulla gazzetta ufficiale - dopo che è trascorso tempo sufficiente per permettere ai cittadini di venirne a conoscenza. Periodo tra pubblicazione sulla gazzetta e entrata in vigore della legge si chiama VOCATIO LEGIS che dura generalmente 15 giorni. Importante: le norme non possono essere retroattive tranne che per casi particolari. Ciò significa che la legge non può andare a disciplinare qualcosa che è successo prima. La legge è irretroattiva. MA —> la legge non può punire ciò che è successo prima della sua entrata in vigore ma vi sono casi eccezionali in cui la legge conferisce vantaggi/bonus a soggetti per qualcosa che hanno fatto prima della sua entrata in vigore. (esempio: nel 2022 entra in vigore una legge che afferma che chi ha installato pannelli fotovoltaici nel 2021) ABROGAZIONE DELLE LEGGI Una volta entrata in vigore una legge mantiene la sua validità fino a quando non sia abrogata o dichiarata incostituzionale. Abrogazione espressa Abrogazione tacita: quando una nuova legge va a sostituire la precedente. Referendum abrogativo: richiesto da 500.000 elettori (firme) o 5 Consigli regionali. Deve andare a votare la metà più uno degli elettori. Si vota SI per abrogare, NO per mantenere la legge. Dichiarazione di incostituzionalità della legge ad opera della Corte costituzionale. 14 gennaio SOGGETTI DEL DIRITTO PRIVATO: PERSONE FISICHE E GIURIDICHE 1)PERSONE FISICHE Le persone fisiche sono tutti gli esseri umani in carne e ossa - ogni persona in quanto essere umano vivo acquista alla nascita la capacità giuridica ovvero la capacità di essere titolari di diritti e doveri. La perdita della capacità giuridica avviene solo al momento della morte (encefalogramma piatto). In piu —>i diritti della personalità: diritto alla vita, al nome… e può essere proprietario di un patrimonio tipo un immobile MA non ha capacità di agire ovvero non può stipulare contratti ecc… —> possibile già lasciargli un eredità di cui prenderà possesso al momento della nascita ma se ciò non dovesse accadere i genitori NON diventano a loro volta proprietari di tale eredità - Non tutti però hanno la capacità di agire ovvero la capacità di compiere atti giuridici, di disporre dei propri diritti. La capacità di agire si acquista ai 18 anni di età. MA la legge vuole verificare che chi un contratto, si sposa, causa un danno, fa un testamento, ecc… sia effettivamente consapevole di quello che sta facendo. La legge vuole proteggere l'incapace per tutelarlo ed evitare che rechi danno a se stesso. Per questo vengono identificati due tipi di incapacità legale Incapacità naturale —> se è un’incapacità transitoria, temporanea tipo essere ubriaco. Se un incapace naturale ovvero una persona normalmente capace ma che si trova in uno stato di particolare fragilità (è ubriaco, non e in se…) fa un contratto questo può essere annullato solo se viene provato che il soggetto in quel momento non era capace di intendere e di volere e viene provata la malafede della controparte. (Vale solo per contratti o acquisti particolarmente rilevanti) incapacità legale —> se l'incapacità non è transitoria ma permanente tipo per malattie come l'alzheimer. In questi casi si possono richiedere dei provvedimenti al giudice ○ L'interdizione = La persona interdetta non può compiere nessun atto giuridico e ha bisogno di un tutore ovvero qualcuno faccia tutto per lei ○ L'inabilitazione = l’inabilitato può fare tutti gli atti di ordinaria amministrazione ma non può svolgere tutti quegli atti che hanno un grande impatto sul patrimonio. Per tutti questi atti è necessario che l’inabilitato sia affiancato da un curatore. ○ amministrazione di sostegno = provvedimento tailormade (fatto su misura) per una persona. Il giudice aiutato da un professionista medico capisce per quali atti questa persona può essere autosufficiente e per quali deve essere invece affiancato da un amministratore di sostegno. L’ incapacità legale comporta che la valutazione dell’incapacità sia fatta a monte dal giudice secondo i presupposti di legge e se l’incapacità risulta certificata qualsiasi atto compiuto da questa persona è invalido e annullabile sempre. Lincapacita naturale ovvero quando per qualche motivo ad una persona manca l’effettiva capacità di intendere e di volere che di solito invece ha. In questo caso gli atti compiuti da questa persona sono annullabili solo se recano danno profondi al patrimonio del soggetto Ricorda > vi sono banche dati pubbliche ovvero elenchi e registri che contengono tutti questi provvedimenti e i relativi soggetti a cui si riferiscono. Questi registri vengono consultati in momenti rilevanti come quando una persona intende comprare un immobile o fare grandi investimenti ecc… L’incapacità può essere anche divisa in Incapacità assoluta > quella dei minori e degli interdetti > non possono compiere nessun atto giuridico incapacità relativa > il soggetto può compiere certi atti ma altri no e deve farsi affiancare MINORE minore —> Incapacità totale —> responsabilità genitoriale minore emancipato —> Incapacità parziale —> il minore a 16 anni per gravi motivi può essere autorizzato a contrarre matrimonio. In questo caso, se il minore si sposa e forma una famiglia, vi è l’esigenza di riconoscergli una certa capacità (ordinaria amministrazione). SEDE DELLA PERSONA - dimora = dove la persona si trova attualmente - Domicilio = luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei - suoi affari e interessi. - residenza = luogo in cui la persona ha la dimora abituale PERSONE GIURIDICHE Definizione —> insieme di persone fisiche che si uniscono con l’obiettivo di perseguire uno scopo comune in modo più efficace Persone giuridiche (per esempio le società o le associazioni) - servono a creare un soggetto che possa agire nel diritto privato ovvero che possa vendere, acquistare, stipulare contratti… - serve a tutelare i partecipanti di modo che se la società fallisse questi perderebbero solo il capitale investito ma non verrebbe messo a rischio il loro patrimonio personale. - perché la società/persona giuridica esista è necessario che vi sia un gruppo di persone fisiche che si uniscono e che venga stanziato un patrimonio - l’obiettivo è unire le forze per perseguire uno scopo comune - il beneficio della limitazione della responsabilità significa che la legge a volte ci dice che dei debiti sociali ovvero dei debiti della persona giuridica risponde solo la persona giuridica Autonomia Patrimoniale Perché si possa essere in presenza di una persona giuridica occorre che sia stanziato un patrimonio che sia staccato dal patrimonio di qualsiasi persona fisica (ovvero dal patrimonio dei vari soci) e sia sottoposto a vicende autonome, dirette a realizzare un determinato scopo. autonomia patrimoniale perfetta —> il patrimonio dei singoli soci è completamente separato da quello della società. Se la società ha un debito anche se la situazione è critica (se gli affari vanno male) non si potrà andare ad intaccare il patrimonio dei soci. autonomia patrimoniale imperfetta —> c’è una certa separazione dei patrimoni, ma non totale. Ciò significa che se la società ha un debito e vi è una situazione critica (se gli affari vanno male) è possibile andare ad intaccare il patrimonio dei soci. L'associazione è una persona giuridica può fare contratti ma non dispone di un'autonomia patrimoniale perfetta. Lo Stato concede la possibilità di beneficiare dell’autonomia patrimoniale perfetta quando la società in questione e solida ed ha un capitale maggiore (spa e srl). quando la legge concede l’autonomia patrimoniale perfetta quel soggetto diventa una persona giuridica con personalità giuridica Quindi —> tutte le persone giuridiche hanno una soggettività giuridica ma solo alcune hanno personalità giuridica ovvero dispongono di un’autonomia patrimoniale perfetta. Esempi di persone giuridiche dotate di personalità giuridica e dunque di autonomia patrimoniale perfetta sono S.p.A. S.r.l. l’associazione riconosciuta (con provvedimento dello Stato) Esempi di persone giuridiche non dotate di personalità giuridica e quindi caratterizzate da una autonomia patrimoniale imperfetta e da una semplice soggettività giuridica (e non personalità giuridica) sono società semplice S.n.c. associazioni non riconosciute CLASSIFICAZIONE PERSONE GIURIDICHE prima distinzione —> tra chi ha personalità giuridica e chi no seconda distinzione —> tra istituzioni e corporazioni Istituzione = c'è un obiettivo fissato all’inizio e questo è immutabile. Rientrano le fondazioni (fondazione Feltrinelli, fondazione veronesi…) corporazione = gruppi di persone in cui questi soggetti sono sovrani degli obiettivi che perseguono. Ciò significa che nel corso del tempo possono mutare il loro obiettivo. Rientrano le associazioni (quando lo scopo perseguito e di beneficenza, assistenza…) ma anche le società (quando lo scopo perseguito e di lucro). ORGANI DELLE PERSONE GIURIDICHE Le persone giuridiche sono formate da persone fisiche che si uniscono e stanziano un patrimonio per perseguire un obiettivo comune. Quindi le persone giuridiche hanno bisogno di persone fisiche per funzionare. Queste persone fisiche si organizzano in organi Assemblea generale —> formato da tutti gli associati che insieme nominano l’organo amministrativo e prende le decisioni fondamentali, stabilisce gli obiettivi, approva il bilancio… organo amministrativo —> organo a cui viene affidata l’effettivo gestione e l’amministrazione del patrimonio. Formato da un amministratore se questo organo è affidato ad un'unica persona. Se l'organo è formato da più persone si parla di cda o consiglio di amministrazione che può al suo interno organizzarsi e delegare un amministratore delegato ma in ogni caso il potere lo hanno tutti gli amministratori. Quando un amministratore agisce per far prendere un impegno non per se ma per la persona giuridica esso deve sempre sottolineare che sta agendo IN NOME della persona giuridica. Altrimenti l'atto ricade su di lui come persona fisica. LE ASSOCIAZIONI (persone giuridiche che appartengono alle corporazioni e che sono il soggetto più importante nel diritto privato) —> L’associazione è un’organizzazione collettiva privata, formata da una pluralità di persone che perseguono uno scopo comune di natura ideale o comunque diverso dall’esercizio di un’attività economica (se l’obiettivo è il lucro si parla di società e non di associazione) Ricorda > In Italia la libertà di associazione è un diritto garantito dalla costituzione ciò significa che se io intendo creare un associazione lo devo poter fare in maniera semplice e senza dover chiedere il permesso al governo. Ma lo stato da il beneficio della funzione giuridica solo dopo aver condotto una serie di indagini per controllare che tale associazione abbia abbastanza soldi (altrimenti c’è il rischio di usare il beneficio per sfuggire ai creditori) in sintesi —> io posso in qualunque momento creare un’associazione che però è un’associazione non riconosciuta (senza personalità giuridica). Se io voglio avere la personalità giuridica e quindi essere un’associazione riconosciuta devo accettare che lo stato indaghi su di me. Infatti la maggior parte partiti e sindacati hanno deciso di rimanere associazioni non riconosciute per non doversi sottoporre a tali controlli. Come si costituiscono le associazioni? Le associazioni si costituiscono con un accordo tra persone che saranno i primi associati. Atto costitutivo = si fa una volta sola e prevede l’adozione di uno statuto che contiene tutte le regole che disciplinano e spiegano come funziona l’ente. Se l’associazione mira ad ottenere il riconoscimento, l’atto costitutivo deve essere redatto da notaio e deve indicare anche la denominazione, il patrimonio e la sede: elementi che sono controllati dall’autorità governativa e che sono indispensabili per essere pubblicati nel registro delle persone giuridiche. Fondo dell’associazione = contributo degli associati. Il fondo è di proprietà dell’associazione e non può essere intaccato per ripagare i debiti personali degli associati. Recessione dell’associato = Estinzione dell’associazione = se la maggioranza degli associati non è più interessata a perseguire l’obiettivo o tale obiettivo è stato raggiunto e dunque l’associazione non ha più ragione di esistere Fondazioni Istituzione creata da uno o più fondatori mira a fissare un patrimonio per perseguire uno scopo benefico Se i soldi ad un certo punto non bastano più (il patrimonio si esaurisce) non potendo la fondazione modificare il proprio scopo che è immutabile, lo Stato prende il patrimonio rimasto e lo destina ad un’altra fondazione con scopi simili 21 gennaio DIRITTI SOGGETTIVI Spazio di libertà riconosciuto a una persona per soddisfare alcuni interessi. Lo stato ci riconosce questi diritti per permetterci di trarne determinate utilità. Divisi in due categorie 1. relazione con un altro soggetto relazione con una cosa —> quando io ho diritto su qualche cosa detto bene. In diritto privato i beni sono cose che possono costituire oggetto di diritto (io ho un diritto su quella cosa). Ma attenzione non tutte le cose sono beni ma solo gli oggetti distinguibili x esempio: aria che respiro nella stanza NON è un bene, aria di una bombola che respira un sub E’ un bene. Anche brevetti e invenzioni o software pur essendo immateriali SONO beni. Definizione accurata = Articolo 810 codice civile in particolare distinguiamo - beni immobili = tutto ciò che è stabilmente incorporato/collegato al suolo - beni mobili = qualunque cosa non è direttamente incorporato al terreno. *Differenze —> i beni immobili hanno un regime di trasferimento molto più complesso. Quando vendo un bene mobile devo rivolgermi a un notaio e vi sono tutta una serie di procedure complesse mentre la compravendita di beni mobili è regolata da regole che facilitano gli scambi. Beni mobili categorie 1. beni mobili registrati = (macchine, barche…) che sono tutti quei beni che si muovono ma che hanno un regime di pubblicità ovvero una targa e la cui compravendita si avvicina molto a quella dei beni immobili 2. Cose fungibili = possono sostituirsi indifferentemente le une dalle altre. I beni della produzione di massa finché sono nuovi sono fungibili (es. quando io compro un auto o un telefono o un altro bene fungibile per me uno vale l’altro l’importante è che quel bene non sia difettoso). I beni fungibili sono caratterizzati dal fatto che il compratore è sicuro del fatto che ce ne sara sempre, in caso di difetti o problemi, un altro uguale che svolge la stessa funzione (ciò non si puo dire per esempio per una opera d’arte che se viene distrutta non ve ne sarà mai un’altra perfettamente identica per questo le opere sono definite beni infungibili) cose infungibili = tutti quei beni che sono esemplari unici (opere d’arte, immobili…) MA sono infungibili anche i beni usati (quando io compro un telefono questo è un bene fungibile ma dopo che io lo uso diventa infungibile, diventa un esemplare unico) 3. Cose consumabili = sono beni che una volta usati vengono distrutti, sono beni che vengono consumate alla prima utilizzazione (es. cibo, sigaretta…) cose inconsumabili = possono essere usate più volte ma prima o poi anche loro si consumeranno (es. automobili) In più —> pertinenze = sono cose destinate in modo durevole a servizio o ornamento di un’altra cosa. Sono cose che di solito vengono vendute insieme alla cosa principale ma volendo possono essere vendute separatamente (es. ruota di scorta e macchina, garage e abitazione) 4. frutti = un bene può produrre un ulteriore bene che viene detto frutto. Sono divisi in frutti a. Naturali —> frutti che provengono da un altro bene. Questi frutti possono essere generati autonomamente o tramite opera umana (es. prodotti agricoli, allevamento, miniere) b. Civili —> vantaggi che si ricavano con l’attribuzione di un bene ad una persona come corrispettivo del godimento che questa persona trae dall’utilizzo di quel bene. DIRITTI REALI —> diritto di trarre da una cosa le sue utilità economiche Categorie di diritti reali Diritti reali di godimento = posso utilizzare il bene in alcuni i casi pienamente in altri casi solo in parte ○ cos’è l’usufrutto? —> l’usufrutto divide una proprietà in due: nuda proprietà e usufrutto. Il proprietario iniziale vende la nuda proprietà del suo immobile e mantiene invece il cosiddetto usufrutto. Ciò significa che ci ha l’usufrutto può abitare la proprietà, affittarla… ma non ovviamente distruggere l’immobile sapendo che al momento della sua morte quell’immobile passerà di diritto a chi ha comprato la nuda proprietà ○ proprietà ○ uso ○ abitazione ○ servitù diritti reali di garanzia = non posso usare il bene ma se il titolare non paga io posso appropriarmi del ricavato che deriva dalla vendita di tale bene ○ Ipoteca —> riguarda beni immobili e mobili iscritti in pubblici registri. Proprio perché l’ipoteca è scritta in un registro il creditore permette al debitore di usare il bene. (Se io ho una casa ipotecata perchè sto pagando un mutuo, questa ipoteca segue la casa in tutti i passaggi/vendite che la casa farà. Per questo di solito quando io vedo casa io utilizzo parte del ricavato per estinguere il mutuo ed eliminare l’ipoteca così che il nuovo proprietario non debba vivere nella paura che se io non pago il debito la banca gli porti via l’immobile) MA il creditore non ha autotutela (non può autonomamente decidere di vendere il bene ipotecato) si deve sempre passare attraverso una procedura legale (giudice). ○ pegno —> riguarda i beni mobili non iscritti in pubblici registri. Quando io do qualcosa in pegno come garanzia io devo spossesarmi del bene ovvero lo devo dare al mio creditore o affidarlo a un terzo soggetto di fiducia. Caratteri del diritto reale diritto che inerisce alla cosa e la segue nei trasferimenti dunque chiunque sarà proprietario dovrà sopportare tali diritti che gravano sulla cosa. l’esistenza di altri diritti reali su un bene (oltre a quello di proprietà) «comprime» il diritto del proprietario. Se il diritto reale limitato si estingue, per una qualsiasi ragione, la compressione viene meno e il diritto di proprietà riacquista la pienezza del suo contenuto (si parla di elasticità del dominio) DIRITTO DI CREDITO non è un diritto reale ma personale (riguarda più la persona che la cosa) in quanto dà la possibilità di pretendere un certo comportamento da una o più determinate persone. Rapporto tra creditore e debitore si chiama obbligazione la prestazione dovuta può essere positiva ma anche negativa la prestazione deve essere patrimoniale ovvero deve essere suscettibile di valutazione economica la prestazione può essere pretesa solo dal debitore non da altri soggetti il diritto di credito riguarda solo i due soggetti tra cui è stipulata questa situazione di debito o credito MA non segue la cosa come nel caso dei diritti reali. Diritto reale —> vi è una lista scritta di tutti i diritti reali possibili Diritto di credito —> possono avere il contenuto più vario ovvero posso inventarmene di nuovi in base alle mie esigenze LA PROPRIETÀ diritto reale per eccellenza diritto di godere (= usare) e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico. (Art. 832 c.c.) Tensione tra il diritto del proprietario e i limiti che gli sono imposti MANCA LA STORIA La proprietà è disciplinata anzitutto dalla costituzione ed è in collegamento con la libertà personale. Nella costituzione la proprietà ha una tensione in quanto è riconosciuta al singolo ma bisogna garantire la funzione sociale della proprietà. Ciò significa che la proprietà privata può essere, in casi preveduti dalla legge e purché ci sia una valida ragione, espropriata per motivi di interessi generale. Inoltre lo stato quando mi priva di un bene a vantaggio della collettività mi deve garantire un indennizzo. —> In passato l’ indennizzo era di poco valore mentre ai giorni nostri la legge mette sempre più al centro la figura dell’uomo e dei suoi bisogno pertanto il risarcimento che lo stato concede in cambio del bene è perlomeno pari al prezzo di mercato. La limitazione della proprietà privata da parte dello stato non riguarda solo immobili ma anche cose di interesse artistico o storico che spesso vengono vincolate dallo stato. Per esempio se una casa ha rilevanza storica lo stato tutela il decoro urbano e mi vieta di costruire un balcone, chiudere una veranda, ecc… oppure se sono proprietario di un'opera d’arte lo stato mi può vietare di venderla a stranieri) Vi sono anche de beni riservati allo stato —> demanio e patrimonio indisponibile dello stato (es. le spiagge sono di proprietà dello stato e non possono essere vendute ai singoli cittadini) estensione della proprietà immobiliare → articolo 840 del codice civile: sottosuolo e spazio sovrastante 1) È necessario evidenziare che la proprietà si estende: Verticalmente fino all’altezza e alla profondità entro le quali può venire esercitata. La proprietà si estende in altezza e in profondità fino all’infinito (se io ho un terreno io sono proprietario anche di tutto ciò che sta sotto il mio terreno ma anche di tutto ciò che sta sopra dunque io potrei costruirci sia un capanno sia un grattacielo ricordando sempre che nonostante io sia proprietario per fare determinate opere di costruzione devo comunque pagare una somma allo stato. Ricorda: la legge afferma che la proprietà si estende all’infinito ma il proprietario non può opporsi a tutte quelle attività di terzi che si svolgano a tale profondità e a tale altezza nello spazio sovrastante da non impattare in alcun modo la proprietà del soggetto orizzontalmente per quanto riguarda i confini 2) chiusura e accesso del fondo (articolo 841 cc) Il proprietario può chiudere in qualunque tempo il fondo LIMITI DI DIRITTO PUBBLICO E DI DIRITTO PRIVATO Dopo aver capito i confini della mia proprietà è importante sottolineare i limiti della mia proprietà (i limiti mi fanno capire come io devo esercitare il mio diritto di proprietà) due tipologie - limitazioni nei confronti dello stato e nell’interesse pubblico (previste anche dalla costituzione) = limiti di diritto pubblico - limitazioni nei confronti di altri cittadini / proprietari = limiti di diritto pubblico Focus: limiti di diritto privato 1) rapporti di vicinato —> le immissioni (art. 841) siccome sfruttare un bene implica produrre emissioni e questo è inevitabile. La legge afferma che non si può impedire questo disturbo purché non superino i limiti della normale tollerabilità. Per capire se le immissioni sono normali o meno è necessario guardare il cosiddetto “indice della normale tollerabilità”, la legge ci dice che bisogna guardare 2 criteri Stato dei luoghi —> dove mi trovo (in città ho una condizione diversa rispetto all’alta montagna) Esigenze della produzione —> lo stato deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà ovvero lo stato deve tutelare il proprietario ma anche salvaguardare il produttore. Se chi disturba è un’impresa lo stato garantisce una maggiore tollerabilità perché il disturbo causato rappresenta un’esigenza della produzione, genera lavoro e risponde a un interesse generale MA il diritto alla salute rimane comunque centrale Un’ulteriore criterio che a volte viene considerato riguarda chi è stato il primo proprietario (x esempio se io divento proprietario di un immobile che si trova accanto ad una discoteca non posso lamentarmi del rumore a meno che questo non si propaghi oltre l’orario di chiusura prestabilito della discoteca) 2) rapporti di vicinato —> distanze e altre prescrizioni ○ Distanze tra costruzioni —> la regola base è che devono stare o a 3 metri di distanza o devono essere aderenti (=attaccate) ○ Vedute e prospetti (distanza); luci (altri accorgimenti, come altezza o inferriate). 3) rapporti di vicinato —> divieto degli atti di emulazione Finché io uso il mio bene e nel farlo disturbo il vicino questo disturbo deve essere tollerato nei limiti previsti dalla legge. L’atto di emulazione è invece qualcosa di vietato perché non porta nessuna utilità al proprietario che lo fa. E’ un atto volto esclusivamente a dar fastidio e danneggiare l’altro. Il problema dell’atto di emulazione è che può essere perseguito per legge SOLO se viene dimostrato che l’atto in questione non ha assolutamente alcuna utilità per il proprietario (al 90% si riesce sempre a trovare almeno una piccola utilità) In sintesi —> limiti del diritto privato: - atto emulativo - emissioni - vedute e distanze DIRITTI REALI MINORI DEL DIRITTO PRIVATO I diritti reali sono quelli che si riferiscono a quando io sono proprietario al 100% del bene e posso farci quello che voglio ovviamente nei limiti previsti dalla legge. I diritti reali minori permettono di trarre solo alcune utilità economiche del bene. Quando io ho un diritto reale minore io posso usufruire di un bene ma non posso fare quello che voglio con quel bene in quanto il potere maggiore rimane comunque nelle mani del proprietario. Con i diritti reali minori viene in qualche modo ridotto il potere del proprietario. I diritti reali minori sono quindi dei diritti reali «limitati» e sono SEMPRE dei diritti riconosciuti su cose altrui. SI distinguono in: diritti reali di godimento diritti reali di garanzia. Lista dei diritti reali minori 1) diritti reali di godimento sono: ○ L’usufrutto = art. 981 c.c. È il diritto reale di usare la cosa altrui e trarne i frutti rispettando però la destinazione economica della cosa stessa —> ciò significa che l’usufruttuario può usare il bene e appropriarsi di tutti i frutti che il bene produce (frutti naturale = beni agricoli / frutti civili = quelli che ottengo quando do il godimento di un bene a un’altra persona, l’usufruttuario può quindi anche affittare il bene). qual è il limite? —> limite è che l’usufruttuario deve mantenere il bene nelle condizioni in cui l'ha ricevuto perché quando l’usufrutto cesserà quel bene andrà restituito al proprietario (colui che detiene la nuda proprietà del bene). L’usufrutto è tollerato dallo stato solo perché la sua durata è limitata (allo stato questo diritto non piace perché in qualche modo limita la proprietà del soggetto) l’usufrutto da diritto di usare una cosa e trarne i frutti senza cambiare la destinazione economica (non posso distruggerlo, fare modifiche che snaturino il bene, non fare la necessaria manutenzione e lasciarlo cadere in rovina). L’usufruttuario può modificare il bene solo se d’accordo con colui che possiede la nuda proprietà. L’usufrutto è limitato e può durare al massimo fino alla morte dell’usufruttuario, ma se l’usufruttuario è un’associazione o ad un'altra persona giuridica può durare al massimo 30 anni. L’usufruttuario PUÒ dare il bene in locazione e cedere l’usufrutto. l’usufruttuario ha un diritto reale minore molto ampio spese ordinario = usufruttuario / spese straordinarie = proprietario L’usufrutto può essere creato per testamento o per contratto Elasticità del dominio ○ L’uso = art. 1021 c.c. Sono diritti che si distinguono dall’usufrutto solo dal punto di vista quantitativo ovvero mi da il diritto di usare un bene ma non di trarne i frutti o meglio posso trarne i frutti nel limite quantitativo dei bisogni miei (usuario) e della mia famiglia (non posso cederlo o darlo in godimento a terzi, per esempio non posso venderli) ○ L’abitazione = art. 1022 c.c. Chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limita mente ai bisogni suoi e della sua famiglia ○ La superficie = art. 952 ss. c.c. Mi da la possibilità di costruire sopra o sotto il terreno di qualcun altro. È il principio di accessione La superficie e un diritto che divide la proprietà. La proprietà al di sopra e al di sotto si estende all’infinito ma tramite il diritto di superficie io limito la proprietà. Questo diritto può avere una durata o essere perpetuo (indeterminato) diritto di fare o di mantenere sopra o sotto altrui conservando la proprietà della costruzione stessa. ○ La servitù = art. 1027 c.c. Sono un peso imposto sopra un fondo per utilità di un altro fondo —> un peso significa che la servitù è una limitazione imposta a un fondo ovvero a un immobile per utilità di un altro immobile. C’è un fondo servente che subisce il peso e un fondo dominante che trae vantaggio. Esempio: quando c'è un terreno isolato in mezzo a terreni di altri proprietari quindi io per raggiungere tale terreno io devo necessariamente attraversare il terreno altrui. Secondo il diritto di proprietà io non potrei attraversare quel terreno ma tramite il diritto di servitù io ho la possibilità di attraversarlo io posso anche avere la servitù di sopportare delle immissioni —> per esempio quando possiedo un terreno vicino a una cava o un altro tipo di industria che inquina o produce altre immissioni. In cambio di un qualche compenso io mi offro di sopportare tali immissioni e questo è un esempio di servitù. Il rapporto che si crea è tra i due terreni quindi a prescindere di chi sara proprietario questo diritto rimane valido. (Se io ho un terreno isolato e ho diritto di servitù di passare attraverso terreni altrui anche se io dovessi vendere il terreno tale diritto è valido anche per il nuovo proprietario) —> a differenza dell’usufrutto la servitù non ha limiti temporali la servitù si chiama prediale —> è sempre a favore di un fondo ovvero riguarda i terreni e non i proprietari se io invece della servitù faccio un accordo privato con il mio vicino (si sviluppa un diritto di credito) tale diritto direttamente collegato alle persone e in caso di cambio di proprietà non rimane valido come si crea la servitù? (1) Volontariamente (2) coattivamente = per imposizione della legge, ovvero quando io per usufruire del mio terreno devo per forza attraversare il terreno altrui e quindi lo stato per permettermi di far fruttare la mia proprietà impone al vicino di concedermi la servitù. In questo caso ci si deve rivolgere a un giudice che valuta se io ho veramente necessita di ricevere la servitù. Ovviamente il giudice quando concede il diritto di servitù concede a chi subisce il peso di tale diritto un indennità. ○ L’enfiteusi = art. 957 c.c. usare un fondo con obbligo di migliorarlo Sì applica per i campi —> proprietari di campi agricoli possono affidarli a contadini con l’obbligo di usarlo e migliorarlo (il contadino ogni anno doveva dare una parte del raccolto al proprietario per dimostrare tale miglioramento) diritto che non si usa più perché era molto facile uscirne in quanto i contadini potevano riscattare il terreno a un prezzo bassissimo IL POSSESSO NON È UN DIRITTO MA UNA SITUAZIONE DI FATTO (non bisogna dire “avere la proprietà del possesso” ma “avere la titolarità del possesso”) È un potere di fatto su una cosa —> quando io ho il possesso mi comporto come se fossi il proprietario di tale cosa. Avviene quando una persona ha la disponibilità di una cosa e si comporta come se ne fosse il proprietario. Normalmente possesso e proprietà coincidono MA le due situazioni possono in alcuni casi dividersi per esempio quando avviene un furto —> io sono proprietario di una macchina (la targa è mia) ma se mi viene rubata io rimango comunque il proprietario ma il possesso lo ha il ladro. Distinguiamo Possesso diretto = possesso mediato = il possesso è caratterizzato da due elementi (perché ci sia possesso ci devono essere questi due elemento) Elemento oggettivo = ci deve essere la disponibilità del bene elemento soggettivo = ci deve essere la volontà da parte del possessore di comportarsi come proprietario di tale bene Ricorda: l’inquilino che prende in affitto casa mia non ne ha il possesso perché pagando ogni mese il canone di locazione riconosce il fatto che sono io il proprietario il possesso può essere L’affitto è un esempio di detenzione in quanto manca l’elemento soggettivo ma la DETENZIONE —> quando ho la disponibilità materiale del bene ma non voglio comportarmi come prioritario Distinguiamo anche Possesso di buona fede= possessore è convinto di esercitare un suo diritto. Possesso di mala fede= il possessore sa di non esercitare un suo diritto. Il possesso (sia in buona fede/legittimo che in mala fede/illegittimo) attribuisce una serie di vantaggi —> la legge mi tutela in quanto possessore e mi da dei diritti e vantaggi giuridici La legge quando vede che qualcuno ha la disponibilità materiale di un bene presume che tale bene sia anche di proprietà del soggetto —> per questo anche il possessore viene tutelato e ciò comporta anche la tutela dei ladri. quali diritti sono previsti a tutela del possessore? 1. protezione possessoria —> chi ha il possesso è tutelato e se viene spogliato di tale possesso o viene molestato nel suo esercizio può recarsi da un giudice e ottenere la restituzione del possesso o far cessare le molestie. (anche chi occupa abusivamente una casa può far causa se il vicino fa troppo rumore e disturba la quiete) 2. prevalenza temporanea del possesso sulla proprietà —> l’unico modo con cui il proprietario può riacquistare il possesso è tramite un giudice, non può farlo in autonomia. 3. il possesso alla lunga può trasformarsi in diritto —> dopo 20 anni che una persona ha il possesso di un bene avviene l’usucapione ovvero quella persona diventa proprietaria del bene In più = Talvolta questo acquisto del diritto corrispondente avviene immediatamente, quando si tratti di acquisto di cosa mobile dal non proprietario e l’acquirente abbia ricevuto in buona fede la consegna della cosa (= possesso vale titolo). 4. Il possessore, siccome utilizza una cosa come proprietario, ne trae i frutti. Il possessore deve restituire i frutti al proprietario se è in mala fede MA se e in buona fede i frutti rimangono a lui. Il possessore ha a disposizione 4 azioni per tutelarsi 1. Azione di reintegrazione / spoglio —> se mi portano via il possesso posso chiedere con l’azione di spoglio che mi venga ridato «Chi è stato violentemente od occultamente spogliato del possesso può, entro l’anno dal sofferto spoglio, chiedere contro l’autore di esso la reintegrazione del possesso medesimo». (qualunque possessore) Lo spoglio è qualsiasi atto che impedisca, totalmente o parzialmente, l’esercizio del possesso o della detenzione (anche solo una recinzione). Questa azione è concessa anche a chi ha la detenzione della cosa, tranne in caso che l’abbia per ragioni di servizio o di ospitalità. Se lo spoglio è clandestino, il termine per chiedere la reintegrazione decorre dal giorno della scoperta dello spoglio. La reintegrazione deve ordinarsi dal giudice sulla semplice notorietà del fatto, senza dilazione». (rapidità) 2. Azione di manutenzione —> qualcuno mi disturba nel godimento del mio possesso Chi le usa? Possessori (anche in malafede come i ladri) & proprietari —> perché le usano anche i proprietari? Talvolta siccome queste azioni sono molto pratiche talvolta vengono usate anche dai proprietari perché rispetto alle azioni di tutela del proprietario sono più facili e immediate.