Cormo PDF
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Università degli Studi di Salerno
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This document provides a detailed description of the plant stem, known as the cormo. It explains the structure, characteristics, and functions of different parts of the plant stem. The information is presented as definitions, functions and descriptions in a clear and organized way.
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Cormo Definizione: Corpo delle piante superiori, organizzato in: ○ Sistema radicale (ipogeo): Sotto il livello del suolo, include le radici. ○ Sistema del germoglio (epigeo): Parte aerea, comprende fusto, foglie, fiori, frutti e sem...
Cormo Definizione: Corpo delle piante superiori, organizzato in: ○ Sistema radicale (ipogeo): Sotto il livello del suolo, include le radici. ○ Sistema del germoglio (epigeo): Parte aerea, comprende fusto, foglie, fiori, frutti e semi. Caratteristiche del cormo Funzione complessiva: ○ Adattamento alle necessità dell’ambiente terrestre: Acquisizione di acqua. Recupero di CO₂ dall’atmosfera. Utilizzo dell’energia solare per l’organicazione del carbonio. Sfide ambientali: ○ Essiccamento: Risolto con strutture che limitano la perdita d’acqua e con gli stomi, aperture regolabili per lo scambio di gas. ○ Forza di gravità: Superata con il fusto, rinforzato dalla lignina, che garantisce resistenza meccanica. Organi della pianta 1. Organi vegetativi (per crescita e nutrizione): Foglie: ○ Struttura specializzata per: Fotosintesi: conversione di CO₂ e luce. Scambi gassosi tramite gli stomi. ○ Contribuiscono all’organicazione del carbonio per produrre energia. Fusto: ○ Funzioni: Sostegno contro la gravità grazie alla lignina e ai tessuti meccanici. Trasporto di acqua, sali minerali e sostanze organiche tramite i tessuti conduttori. Radici: ○ Strutture principali: Rizoderma e peli radicali. ○ Funzioni: Assorbimento di acqua e sostanze dal suolo. Ancoraggio della pianta. 2. Organi riproduttivi (per la riproduzione sessuata): Fiori: ○ Strutture riproduttive. ○ Permettono: Impollinazione: trasferimento del polline. Fecondazione: unione delle cellule sessuali. Frutti: ○ Si sviluppano dall’ovario del fiore dopo la fecondazione. ○ Funzioni: Proteggere i semi. Facilitare la dispersione tramite vento, acqua o animali. Semi: ○ Contengono: Embione (futuro germoglio). Riserva nutritiva per il primo sviluppo. ○ Adattati per resistere a condizioni difficili e favorire la disseminazione. Foglia Definizione: Organo laterale del fusto e dei rami, deputato a: ○ Fotosintesi. ○ Regolazione del carbonio e della traspirazione. ○ Non ha accrescimento secondario, quindi i tessuti meristematici secondari non sono presenti. Funzioni principali: ○ Fotosintesi (produzione di zuccheri e ossigeno). ○ Regolazione della traspirazione (scambio gassoso). Funzioni secondarie: ○ Riserva d'acqua: Tessuti parenchimatici acquiferi (es. piante grasse). ○ Protezione: Spine, scaglie. ○ Attrazione e cattura: Foglie specializzate (es. piante carnivore). Origine: Si sviluppa dal germoglio, inizialmente come bozza, poi primordio fogliare. Tipi di Foglia Nomofilli: Foglie verdi normali, per la fotosintesi. Tipologie specifiche: ○ Embriofilli: Foglie del seme. ○ Profilli: Prime foglie della plantula. ○ Catafilli: Foglie modificabili (es. cipolla). ○ Perule: Rivestono le gemme. ○ Ipsofilli (Bratee): Accompagnano le infiorescenze. ○ Antofilli: Sepali e petali dei fiori. ○ Sporofilli: Portano le spore (es. felci). Strutture Morfologia: ○ Lembo o lamina: Parte fotosintetica principale. ○ Base fogliare: Zona d'inserzione sul caule. Guaina: Allargamento della base fogliare (monocotiledoni). ○ Picciolo: Connette lamina e ramo; assente nelle foglie sessili. ○ Stipole: Appendici alla base del picciolo; possono sostituire la funzione fotosintetica della foglia principale. Nervature (fasci cribro-legnosi): ○ Uninervie: Una sola nervatura. ○ Parallelinervie: Nervature parallele. ○ Penninervie: Nervatura principale con ramificazioni simmetriche. ○ Palminervie: Nervature divergono come dita di una mano. ○ Peltinervie: Nervature a raggiera dal centro. Forma della lamina: ○ Varie forme: Lineare, lanceolata, ellittica, oblunga, ovata, ecc. ○ Differenze nel margine e nell'apice della lamina. Anatomia 1. Tessuti: Continuità con quelli del fusto. ○ Epidermide: Contiene stomi per scambi gassosi. ○ Parenchima clorofilliano: Per la fotosintesi (a palizzata e lacunoso). ○ Sistemi conduttori: Xilema e floema trasportano linfa. 2. Picciolo: ○ Epidermide e parenchima di riserva. ○ Fasci cribro-legnosi con simmetria dorso-ventrale. ○ Possibile presenza di collenchima e sclereidi per solidità e resistenza. 3. Lamina: ○ Differenze in base a funzioni e adattamenti ambientali: Sistema tegumentale (epidermide). Sistema parenchimatico clorofilliano. Sistema conduttore. Adattamenti Strutturali 1. Per ambiente: ○ Mesofite: Ambienti con condizioni medie di umidità e temperatura. ○ Idrofite: Piante con adattamenti per l'ambiente acquoso. ○ Xerofite: Piante con adattamenti per conservare l'acqua in ambienti aridi. 2. Per luce: ○ Eliofile: Adatte a intense radiazioni solari, ottimizzando la fotosintesi. ○ Sciafile: Adatte a luce indiretta, con fotosintesi meno intensa. Caratteristiche Specifiche 1. Gimnosperme ○ Forma: Aghiforme, sottile e compatta. ○ Epidermide: Coriacea, stomi infossati. ○ Parenchima: Omogeneo, fotosintesi meno efficiente. ○ Canali resiniferi: Presenti (per resina). ○ Nervatura: Uninervia (unica nervatura centrale con fasci cribro-legnosi, xilema superiore e floema inferiore). ○ Crescita: Lenta, piante longeve e resistenti, adattate a climi rigidi. ○ Funzione: Riduzione della perdita d’acqua, resistenza elevata. 2. Monocotiledoni ○ Forma: Foglia guainante, priva di picciolo, orientamento ortotropo (verticale/obliquo). ○ Epidermidi: Simili su entrambe le facce (foglia equifacciale o isolaterale), entrambe cutinizzate e con stomi. ○ Mesofillo: Omogeneo, senza distinzione tra parenchima a palizzata e lacunoso. ○ Nervatura: Parallelinervia (tutte le nervature parallele, fasci conduttori paralleli). ○ Guaina sclerenchimatiche: Intorno ai fasci conduttori. ○ Funzione: Fotosintesi efficiente, ma tessuti meno specializzati. ○ Adattamento: Climi con forte irradiazione solare uniforme. 3. Dicotiledoni ○ Forma: Foglia dorsoventrale (due facce differenti), orientamento plagiotropo. ○ Epidermide: Superiore: Spessa, ricca di cutina, protettiva. Inferiore: Cellulare unistratificata, stomi per il controllo della traspirazione. ○ Mesofillo: A palizzata (superiore): Cellule cilindriche, ottimizzate per la fotosintesi. Lacunoso (inferiore): Cellule tondeggianti, ampi spazi intercellulari, fotosintesi meno efficiente. ○ Nervatura: Penninervia (nervatura centrale con ramificazioni laterali). ○ Fibra sclerenchimatiche: Per supporto meccanico, particolarmente nelle piante di climi aridi. ○ Adattamento: Piante sciafile: Foglie con palizzata sottile, per ambienti poco luminosi. Piante eliofile: Foglie con palizzata multistratificata, per ambienti molto soleggiati. Fusto Origine: Accrescimento in altezza della plantula grazie al SAM (meristema apicale del germoglio/apice vegetativo). Accrescimento: Geotropismo negativo, cresce contro la gravità. Funzioni principali: ○ Connessione e trasporto tra porzioni ipogee (eterotrofe) ed epigee (autotrofe). ○ Resistenza e supporto fisico per foglie e strutture riproduttive. ○ Stoccaggio di sostanze (acqua, amido) e fotosintesi (fusti erbacei). Zonazione del Fusto Zona Meristematica: ○ Contiene cellule meristematiche in attiva divisione. ○ Distensione delle cellule sottostanti → allungamento del fusto. Zona di Determinazione: ○ Inizio del processo di differenziazione. ○ Procambio: Da guaina cilindrica continua si divide in cordoni separati da parenchima fondamentale. Differenziazione dei tessuti conduttori: Polo esterno: Formazione del floema (cribro). Polo interno: Formazione dello xilema (legno). ○ Tunica (strati esterni del meristema apicale): Origina epidermide e tessuti corticali. ○ Meristema fondamentale (strati interni): Forma il parenchima midollare. Zona di Struttura Primaria: ○ Epidermide: Protezione, ricoperta da cuticola (impermeabilizzazione). ○ Corteccia (o cilindro corticale): Pluristratificata, più sottile rispetto alla radice. Parenchima clorofilliano (esterno): Fotosintesi. Parenchima di riserva (interno): Leucoplasti → accumulo sostanze. Tessuti meccanici (sclerenchimi, collenchimi): Resistenza a flessione (soprattutto nelle zone esterne). ○ Midollo: Parenchima centrale. Struttura Interna del Fusto Cilindro Corticale: ○ Parenchima clorofilliano, parenchima di riserva, tessuti meccanici. ○ Guaina ossalifera (ossalato di calcio) o guaina amilifera (granuli di amido). Cilindro Centrale: ○ Parenchima di riserva con fasci conduttori. Monocotiledoni Struttura primaria permanente: ○ Fasci conduttori: Collaterali chiusi, disposti in modo disordinato → atactostele. ○ Sclerenchimi: Cordoni sottoepidermici di guaina continua (resistenza meccanica). ○ Foglie parallelinervie: Disposizione dei fasci conduttori nel fusto condiziona struttura fogliare. Dicotiledoni e Gimnosperme Struttura Primaria: ○ Corteccia primaria: Alternanza di parenchima e collenchima clorofilliano. ○ Fasci conduttori: Collaterali aperti, disposti a cerchia regolare → eustele. ○ Foglie: Dicotiledoni: Nervatura ramificata. Gimnosperme: Nervatura unica non ramificata. Passaggio a Struttura Secondaria: ○ Formazione di un anello cambiale continuo (dedifferenziazione di cellule parenchimatiche dei raggi midollari). ○ Cambio cribrovascolare: Divisione periclinale → formazione: Interno: Xilema secondario (legno). Esterno: Floema secondario (libro). ○ Aumento del diametro → compressione e morte delle cellule epidermiche e corticali. Formazione del Cambio Subero-Fellodermico: ○ Interno: Felloderma (parenchima). ○ Esterno: Sughero (protezione). ○ Periderma: Felloderma + fellogeno + sughero. Accrescimento Secondario Legno: ○ Xilema funzionale (alburno): Recenti 4-5 anni. ○ Xilema inattivo (durame): Più vecchio, ricco di tannini (resistenza a patogeni). Libro: ○ Sottile strato di floema secondario funzionale. ○ Strati esterni → ritidoma/scorza (morti, screpolati). Raggi midollari: ○ Primari: Attraversano libro e legno. ○ Secondari: Limitati a porzioni di legno. Funzioni: ○ Supporto meccanico per chioma. ○ Rinnovo strutture di conduzione (floema → rapido decadimento funzionale). ○ Collegamento stagionale foglie-sistema conduttore. Radice Origine: organo sotterraneo derivante dal RAM (Meristema Apicale della Radice), Accrescimento: Geotropico positivo, cresce secondo gravità. Funzioni principali: ○ Ancoraggio della pianta al suolo. ○ Assorbimento di acqua e sali minerali tramite i peli radicali. ○ Funzioni accessorie: riserva di nutrienti, adattamenti metamorfici. Classificazione Apparato Radicale Allorrizico: ○ Presenza di una radice principale persistente. ○ Tipico di gimnosperme e dicotiledoni. ○ Distinto in: A fittone (monopodiale): radice primaria con crescita continua. Fascicolata (simpodiale): radici secondarie di lunghezza simile. Omorrizico: ○ Assenza di radice principale (sostituita da radici avventizie). ○ Tipico di monocotiledoni. Anatomia 1. Zona meristematica Contiene il RAM, responsabile della formazione di tutti i tessuti. Cuffia radicale (o calittra): ○ Protegge l'apice radicale. ○ Secreta mucigel, una sostanza lubrificante che facilita la penetrazione nel terreno e assorbe nutrienti. ○ Composta da: Cellule della columella: guidano la crescita geotropica tramite statoliti. Cellule periferiche: producono mucigel. 2. Zona di allungamento Qui le cellule crescono e si allungano, spingendo la radice nel suolo. 3. Zona di differenziazione Le cellule si specializzano in: ○ Procambio: forma tessuti conduttori (xilema e floema) e parenchima del periciclo. ○ Meristema fondamentale: origina il parenchima della corteccia. ○ Proderma: si differenzia in epidermide (rizoderma). 4. Zona di struttura primaria Regioni principali: ○ Rizoderma: Epidermide non cutinizzata con peli radicali per assorbimento. Secerne H⁺ per scambio ionico e assorbimento di nutrienti. ○ Corteccia: Parenchima di riserva con trasporto apoplastico e simplastico. Include endoderma, filtro per acqua e sali. ○ Cilindro centrale: Contiene xilema e floema (struttura actinostelica). Periciclo: genera radici laterali e meristemi secondari. 5. Zona di struttura secondaria Crescita secondaria (tipica di gimnosperme e dicotiledoni): ○ Formazione di: Tessuti vascolari secondari (xilema e floema). Periderma (a partire dal cambio sughero-fellodermico). Radici Laterali Originate dal periciclo tramite dedifferenziazione. Si sviluppano squarciando il rizoderma e i tessuti circostanti per emergere. Adattamenti della Radice Forme speciali: ○ Coniche, fusiformi, funiformi, napiformi, tuberose, nodose. Funzioni specializzate: ○ Riserva (es. carote), aerazione (es. mangrovie). Tessuti della Radice: Proderma: Origina l'epidermide Procambio: Origina i tessuti conduttori (xilema, floema) Meristema Fondamentale: Origina i parenchimi Periciclo: Forma le radici laterali e meristemi secondari Endoderma: Filtro per acqua e sali minerali