Storia antica PDF - 4. L'Età Classica - IV
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- Questo documento fornisce informazioni sull'età classica, concentrandosi sulla Sicilia e la Magna Grecia nel IV secolo a.C. - Sono descritti i personaggi di Dionisio I, Dionisio II e Dione, nonché il contesto politico di Sparta in quel periodo.- Discussione della cultura e della politica greca in quel periodo storico.
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# **4. L'età Classica - IV** ## **19. La Sicilia e la Magna Grècia nel IV secolo (405-337)** ### **Dionisio I a Siracusa:** - detiene un vero e proprio record di durata, circa 40 anni di potere assoluto. - I cartaginesi dopo ben 70 anni compirono una spedizione in Sicilia conquistando in successi...
# **4. L'età Classica - IV** ## **19. La Sicilia e la Magna Grècia nel IV secolo (405-337)** ### **Dionisio I a Siracusa:** - detiene un vero e proprio record di durata, circa 40 anni di potere assoluto. - I cartaginesi dopo ben 70 anni compirono una spedizione in Sicilia conquistando in successione Selinunte, Imera e Agrigento. - Dionisio riuscì a farsi nominare comandante dell'esercito con pieni poteri e consolidò il suo controllo sulla città e sulla Sicilia. - Intorno al 393-392 il conflitto si risolse con un sostanziale successo di Dionisio. - Quest'ultimo poté dedicare il successivo decennio all'estensione del suo dominio in Italia. - Ricordiamo il vittorioso assedio di Reggio nel 386. - Un ultimo conflitto contro Cartagine venne infine intrapreso da Dionisio nel 367. - La sua morte nello stesso anno lasciò la scomoda eredità al figlio - Dionisio venne definito un signore della guerra amato dal suo popolo che non mancò mai di appoggiarlo. - **l'operato di Dioniso manterrà lo status quo della polis ne confronti dei Cartaginesi che non vennero mai sconfitti del tutto - si dovrà aspettare Roma per questo - Dioniso riesce comunque nella realizzazione di uno stato assai vasto dove, sul piano istituzionale, la sua opera appare come una prefigurazione degli stati ellenici, che adotteranno i suoi modelli nel resto del mondo greco.** ### **Dionisio II e Dione:** - Alla morte di Dionisio I succedette Dionisio II figlio primogenito del grande Dionisio. - Non mancarono contrasti, come spesso accade, con il fratello Dione. - La ebbe vinta quest'ultimo, ma non riuscì a realizzare quel modello di monarchia illuminata che era alla base del progetto di Platone: ovvero instaurare un governo dei filosofi. - Fu alla fine ucciso in una congiura e nel 346 Dionisio II riuscì a rientrare a Siracusa, dopo più di dieci anni di esilio. ### **Ma la minaccia Cartaginese non tardò ad arrivare. I siracusani allora chiesero aiuto alla madrepatria che rispose con l'arrivo di un vecchi militare, Timoleonte. Quest'ultimo si lancia in una campagna per far rifiorire l'isola, anche grazie ad alcuni coloni chiamati per coltivare la terra, e si concentrò sul rafforzamento dell'assetto territoriale dell'isola, pur non avendo eliminato del tutto la potenza Cartaginese.** ## **Taranto e la Magna Grecia nel IV secolo:** - L'unica citta della Magna Grecia a non aver mai conosciuto una dominazione indigena - nel IV secolo si afferma come la città di gran lunga più potente. - Merita particolare menzione la spedizione di Alessandro il Molosso: le sue ambizioni unite a successi ed ad un trattato di alleanza con Roma, non tardarono a impensierire Taranto. - Alessandro non cessò di portare avanti i suoi piani di conquista, ma morì improvvisamente nel 330, ucciso a tradimento. ## **20. anni di Sparta (404-379):** - La guerra del Peloponneso aveva consegnato l'egemonia sul mondo greco a Sparta, ma non aveva risolto le controversie tra le polis greche. - Gli anni che seguono la guerra sono caratterizzati da scontri ininterrotti: per i greci questo era l'equilibrio = esso comprendeva il ricorso continuo alla guerra come "mezzo per risolvere le controversie" sia che fossero tra poleis o tra fazioni politiche interne ad essa. ### **Sparta:** - La vincitrice dello scontro epocale aveva una serie di problemi gravissimi: 1. Gli spartiati erano pochissimi (3mila) = la necessità di inviare diplomatici per l'Egeo era complicata 2. la città doveva la sua forza al rispetto delle tradizioni, alla coesione della classe dirigente e alla chiusura nei confronti dell'estero, perciò il bottino di guerra creò tensioni e rese il gruppo degli spartiati meno compatto. 3. Malcontento delle classi inferiori, sempre più impiegate in guerra ma prive di gratificazioni = Nel 398 vi fu l'esplosione di queste tensioni sociali: la prima rivolta all'interno di Sparta, detta la congiura di Cinadone (spartiata decaduto). 4. Lisandro metteva a repentaglio l'ordinamento dello stato, mostrandosi insofferente alle vecchie regole di austerità e prudenza, schierandosi per una politica di mutamento = fu lui a organizzare in molte città gli armosti, capi di guarnigioni a supporto di governi oligarchici. 5. Questo periodo vide Agesilao sul trono e non il fratello Agide, sospettato di essere il figlio di Alcibiade e della moglie del re. Agesilao, zoppo dalla nascita, era una figura insolita a Sparta ma, al contrario dell'apparenza, il suo lunghissimo regno inaugura una politica di restaurazione delle virtù spartane. Lo vide quindi restio ad adeguarsi alle nuove realtà e incapace di evitare la progressiva decadenza di Sparta. 6. La vittoria contro Atene era giunta grazie al decisivo appoggio finanziario del Gran Re di Persia, che in cambio aveva preteso il riconoscimento del suo potere assoluto sull'Asia e sulle città greche della costa dell'Asia Minore. Per gli Spartani, che si presentarono come difensori della grecità, era impossibile rispettare questi patti. 7. Corinto e Tebe si erano ridotte a due piccole polis satellite e in più avrebbero desiderato un trattamento più duro nei confronti di Atene: infatti a queste due poleis si alleò presto Argo, la nemica storica di Sparta ### **Atene:** - Dieci anni dopo la conclusione della guerra Atene aveva ricostruito le grandi mura che la univano al Pireo, era in possesso di una discreta flotta e alcuni almeno tra i politici più in vista, cominciavano a parlare della possibilità di ricostruire l'impero perduto. - Ad Atene due soli furono i casi in cui l'opposizione oligarchica uscì allo scoperto cercando di prendere il potere, in entrambi i casi l'iniziativa nacque dalle difficoltà in cui si trovava Atene, ed in entrambi i casi le rivoluzioni ebbero vita assai breve: - Rivoluzione del 411: Nell'Atene indebolita dalla spedizione in Sicilia alcuni esponenti dell'oligarchia organizzano un colpo di stato con a capo Antifonte. Il governo della cosa pubblica passò a 400 membri da un consiglio non più sorteggiato. Dopo solo quattro mesi i 400 furono rovesciati e si passo ad una democrazia più moderata, si ritornerà ad una democrazia piena nel 410. - Trenta Tiranni: Conclusa la guerra del Peloponneso Sparta impose ad Atene di mettersi in linea con la loro ideologia oligarchica e così nel 404 vennero nominati trenta cittadini incaricati di redigere una nuova costituzione. Tra loro vi erano Crizia, che voleva un'oligarchia più ristretta, e Teramene appoggiava una costituzione "oplitica" (cittadinanza a chi può procurarsi le armi per difendere la città). Vinse Crizia che stilò una lista di 3.000 cittadini con diritto di cittadinanza, altri furono cacciati ed uccisi. Ma ben presto gli avversari dei trenta tiranni (Crizia e i suoi sostenitori) si radunarono nel Pireo; i trenta cadono e Crizia muore e viene ripristinata la democrazia nel 403 = l'unica condizione posta dagli spartani è un amnistia per tutti coloro che erano stati coinvolti nel regime ### **Persia:** - Se pur poco unito all'interno, l'impero persiano è il vero burattinaio della politica greca nei primi decenni del IV secolo. - Alcuni pensatori greci cominciarono a rendersi conto di quanto il potere persiano sulle cose greche fosse spropositato e a comprendere che solo i Greci, finalmente uniti, avrebbero potuto vincerlo. ## **La guerra in Asia Minore:** - In Persia, nel 404, Artaserse succedette al Gran Re Dario II. - Ma Ciro, il figlio minore di Dario, non si rassegnò a essere escluso dalla successione. - Lo scontro decisivo fra i due fratelli fu a Cunaxa (vicino a Babilonia) e si concluse con la morte di Ciro. - Ciro, amico di Sparta e di Lisandro, aveva chiesto la sua partecipazione al tentativo di rovesciamento del fratello e Sparta mandò un modesto contingente. - Il piano di Ciro era di far alleare Persia e Sparta nella guerra appena conclusa. - **= I rapporti fra Sparta e Persiani si inasprirono. Sparta decise di mantenere un piccolo esercito in Asia Minore incaricato di sconfiggere i persiani e restituire la libertà alle poleis della costa. Solo Lisandro coltivava progetti grandiosi a seguito di questo, per costituire un impero simile a quello ateniese. Ma a Sparta si decise per la sua esclusione dalle operazioni in Asia: così facendo Sparta si difendeva dalle macchinazioni di L. ma si privava anche del suo generale più capace e dell'unico in grado di risolvere una situazione così complessa (Lisandro aveva rapporti diplomatici estesi ovunque).** - In quegli stessi mesi la guerra contro i Persiani riprese per mare: a capo della flotta persiana fu posto Conone, un ateniese - che nell'estate del 394 distrusse la flotta spartana presso Cnido = pone fine alle ambizioni marittime di Sparta, cosa che risulterà fondamentale per la rinascita di Atene. ## **La guerra di Corinto:** - I persiani nel 395 diedero via 50 talenti a esponenti politici antispartani nelle quattro principali città della Grecia: Corinto, Tebe, Argo ed Atene. - Esse si coalizzarono e dichiararono guerra a Sparta: inizia la guerra di Corinto (395-386) - ciò che volevano i Persiani. - L'anno 394 a Sparta si aprì con la morte di Lisandro, ma nei mesi successivi gli Spartani sbaragliarono comunque la coalizione delle quattro maggiori città greche, prima a Nemea poi a Coronea. - Non furono comunque battaglie risolutive e la guerra si trascinò negli anni successivi. - **Corinto-Argo:** a Corinto vi fu una lotta violenta tra filospartani e fautori dell'alleanza con Atene, Argo e Tebe. I filospartani venero eliminati fisicamente - la conseguenza vede tra il 392 e il 386, Corinto fondersi con Argo. Si dovrebbe parlare più di un'annessione di Corinto da parte di Argo dato che erano si, rappresentati da un'unica assemblea e da un unico governo, ma furono quelle di Corinto ad essere sciolte per mantenere quelle di Argo per entrambe. Inoltre il regime si pose come democratico, in linea con la tradizione politica di Argo. = L'esperimento può essere visto come un primo tentativo di superare il localismo più rigido per sperimentare nuove forme di aggregazione. ### **Cambiamenti militari:** - Il fatto che la guerra si protrasse per anni, senza interrompersi nei mesi invernali fece sì che non potessero essere solo i cittadini a combatterla, che combattevano in un'idea di una singola battaglia campale conclusa in tempi rapidi per permettere al cittadino di tornare al suo lavoro. - Si diffusero per questo nuove modalità di combattimento fra cui: 1. il ricorso a forze mercenarie - che rompeva l'equilibrio sociale della polis legata alla figura del cittadino che difende la propria terra, portando inoltre all'aumento delle spese militari. 2. peltasti provenienti dalla Tracia (soldati armati alla leggera) che basavano la loro forza sulla velocità, la sorpresa e la mobilità – una novità rispetto alla falange oplitica ### **La pace del Re:** - Un contingente ateniese guidato da Conone occupò stabilmente l'isola di Citera, sulla costa meridionale della Laconia - assai pericolosa per Sparta sommata al fatto che Atene stava ricostruendo le mura del Pireo aiutata dai persiani. - Li spartani allora trovarono nella persona di Antalcida un uomo in grado di condurre una politica di respiro e di dialogare con il Gran Re. - La sua proposta al re persiano, accolta nel 386, andava incontro a tutte le richieste persiane con qualche modifica. - Le città nemiche di Sparta non volevano andare incontro a tale proposta ma nessuna di esse aveva la forza per continuare la lotta. - Nel 386 si tenne un Congresso di Pace a Sparta nel quale un emissario di Artaserse dettava le condizioni di pace alle Poleis - ricordato come il momento più umiliante e come il punto più alto dell'influenza Persiana: 1. Si ribadiva il potere assoluto del Gran Re su tutto il territorio asiatico - le poleis presente erano libere di darsi il governo che volevano ma dovevano pagare un tributo al Re. 2. Le città Greche restavano libere e autonome 3. Venne vietata la creazione di qualsiasi alleanza o lega che sancisse il dominio di una sulle altre. Le uniche eccezioni: il mantenimento di alcune isole ad Atene e la possibilità per Sparta di conservare la lega peloponnesiaca e il suo dominio secolare sulla Messenia. 4. A Sparta venne dato il compito di vigilare sul rispetto di queste regole = gli anni successivi videro una maggiore egemonia di Sparta, lo scioglimento tra Corinto e Argo, l'insediamento di un governo filo-spartano a Tebe da parte di Febida (382) che venne però avvallato dal re Agesilao che non fece ritirare le truppe da Tebe. = Sparta aveva raggiunto il punto più alto della sua parabola. ## **21. Alla ricerca di un impossibile equilibrio:** - Tebe esercita un'egemonia sul mondo greco fra le due battaglie di Leuttra (371) e Mantinea (362). - Sono anni ricchi di instabilità ma anche di vitalità culturale. - Sempre in questi anni emergono nuove forme di aggregazione federale (koinon) ### **Le confederazioni beotica e tessala:** - Nel 379 Tebe viene liberata da Sparta grazie ad esuli tebani. - Dopo questo evento la città conobbe il suo periodo più florido, alla quale base vi era l'adozione di ordinamenti democratici (in contrasto con la tradizione oligarchica della città) e l'unificazione della Beozia. - I centri della Beozia unificata godevano di larga autonomia, concorrendo in parti proporzionali alla formazione dell'esercito e del consiglio federale. - In quest'ultimo venivano nominate le massime cariche: i beotarchi. - I beotarchi più famosi furono Pelopida e Epaminonda. ### **La Tessaglia:** - Giasone, tiranno della città di Fere, venne eletto tago (monarchia elettiva a vita) in Tessaglia. - Le ambizioni del personaggio e il suo successo nell'unificazione della Tessaglia, suscitarono l'interesse del mondo greco. - Ma nel 370 Giasone moriva assassinato in una congiura, consegnando nuovamente la regione a lotte trai successori. - = si mostra di nuovo la debolezza del modello della polis tradizionale. ### **La II lega ateniese:** - Proclamata nel 377, vi aderirono circa 15 città dell'Egeo compresa Tebe; qualche anno più tardi si arriverà a 70 poleis. - L'intento dichiarato della lega era in funzione anti-spartana, ma nel pieno rispetto dell'autonomia di ogni polis. - Ma le promesse di autonomia non vennero mantenute e Atene finì con l'inimicarsi buona parte dei confederati. - Perché fallì? - Mancanza di mezzi - Atene voleva si rispettare le regole della pace del Re, ma impose (non troppo esplicitamente) tributi sotto varie forma per recuperare la sua passata autonomia finanziaria. - = di nuovo si vede la riproposizione di modelli antichi sotto nuove forme - destinata al fallimento. ### **La pace comune:** - Progetto molto caro ai greci - "comune" intendeva una pacificazione che si estendeva a TUTTI i greci indistintamente. - La pace del Re del 386 era stata la prima di sette tentativi. - Nel tentativo di pace del 375 e nel congresso a Sparta del 371 il progetto falli per via di tanti ostacoli, tra cui la pretesa, da parte dei Tebani, di rappresentare l'intera confederazione beotica - pretesa che era in contraddizione con i dettame della pace del Re, come lo violava il dominio spartano sulla Messenia. - La pretesa tebana portò all'immediato intervento spartano, ma presso Leuttra l'esercito confederato guidato da Epaminonda, distrusse quello spartano del re Cleombroto, che morì in battaglia. - = in questa battaglia la leggenda spartana e l'idea che una polis, con un corpo di cittadini ridotto, potesse comandare su tutte le altre, basandosi sul mito della propria invincibilità, era stata distrutta - Sul piano puramente militare va ricordata l'importanza delle innovazioni di Epaminonda con lo schieramento di 50 linee invece delle tradizionali otto e che pone sull'ala sinistra le truppe migliori, invece che sulla destra, com'era da tradizione. - Gli anni che seguono Leuttra sono quelli dell'egemonia tebana (371-362) - ma Tebe e la Beozia erano entità troppo piccole e troppo povere per poter esercitare un durevole primato: l'esercito era piccolo e la regione non aveva i collegamenti marittimi-commerciali per poter raggiungere particolari ricchezze. - Però nel Peloponneso l'intervento tebano fu efficace: Epaminonda si rese promotore della liberazione della Messenia dalla dominazione spartana (370) e dello sviluppo della lega Arcadica, seguendo l'idea che Sparta, da una battaglia poteva riprendersi ma dal crollo del sistema basato sulla servitù degli iloti messeni, no. - = durante la discesa nel Peloponneso di Epaminonda i tebani invasero la stessa Laconia - a carattere dimostrativo, poiché era la prima volta nella storia in cui il suolo spartano veniva calpestato da nemici. - = crollo di Sparta - la città continuerà a vivere seguendo una politica solitaria, senza partecipare agli eventi che seguirono: Sparta sarà sempre più marginale. - A Mantinea vi fu la quarta e ultima discesa di Epaminonda nel Peloponneso (362) - la battaglia nasce dalla divisione della lega arcadica in filo e anti spartani che porta a gran parte del mondo greco a confrontarsi nella piana di Mantinea. Spartani e Ateniesi si contrapponevano all'esercito di Epaminonda. E. era vicino alla vittori ma venne trafitto da una lancia e morì. - = si tratta di un'epoca in cui la figura del comandante era decisiva e la loro morte determinava una shock enorme tra le truppe. Lo scontro si concluse così senza vincitori ne vinti. - Senofonte vedeva nella confusione della Grecia l'impossibilità di applicare le vecchie categorie, i vecchi schemi interpretativi alla realtà presente. - Nessuna polis esercitava più l'egemonia e un congresso di pace seguito a Mantinea non fece nulla se non inimicarsi Sparta che perdeva la Messenia, resa indipendente. - Atene era ancora a capo della lega navale, ma pochissimi anni dopo fu costretta a subire la defezione di buona parte degli alleati più importanti = Nel 357-355 scoppiava la "guerra sociale" in cui i suoi migliori generali vennero sconfitti nella battaglia navale di Embata (isola di Chio). - La guerra durò ancora qualche mese, ma ad Atene si faceva strada l'opinione di una rinuncia ad una politica estera aggressiva e così dispendiosa, per un programma di rafforzamento economico in un quadro di pacificazione. - Eubolo ne fu il fautore ma realizzò il progetto solo in parte. ## **21. Filippo II di Macedonia:** - Le fonti che abbiamo su di lui sono poche (prevalgono quelle su Alessandro Magno) e spesso inaffidabili perché scritte da Demostene e Eschine, protagonisti della vita politica ateniese del tempo che tendevano a privilegiare Atene su tutte le altre forze in campo. - I macedoni erano gli abitanti delle zone montuose (da "makednos" - colui che vive in alto) che coronavano la vasta zona posta all'estremità settentrionale della penisola greca. - Popolazioni unite, fin dall'età arcaica, sotto la dinastia reale degli Argeadi. - Il sovrano era una sorta di primus inter pares in un gruppo di proprietari terrieri. - Era una società guerriera nella quale l'autorità era divisa tra lo stesso sovrano e l'assemblea dei soldati in armi, che lo eleggevano. - **La macedonia è fonte di dubbi sulla sua "grecità" - le leggende ponevano Argo come sua terra d'origine ma nel mondo greco era vista come regno attardato e marginale, sfruttato per gli scambi di legname e come pedina nei giochi politici che si svolgevano nelle zone settentrionali, difficili da dominare. La questione della grecità dei macedoni è: 1. criterio linguistico: è greco chi parla un dialetto greco. Del dialetto macedone non possediamo quasi nulla ma probabilmente parlavano un ramo del dialetto greco del nord-ovest 2. criterio culturale: è greco chi partecipa alle espressioni della cultura greca. E l'elite macedone si dava un'educazione in larga misura greca, così come il pantheon degli dei era lo stesso.** ### **Filippo al trono:** - Filippo salì al trono nel 359 e applico subito delle decisioni importanti: 1. consolidamento dei confini settentrionali, sempre minacciati dai Traci, gli Illiri e i Peoni; 2. profonda riorganizzazione dell'esercito macedone, in un modo tale da rimanere insuperato fino all'arrivo dei romani. - I cambiamenti sono: - aumento del numero dei soldati (anche grazie all'allargamento del regno e delle ricchezze) - professionalizzazione militare dei piccoli proprietari terrieri - riforma dell'armamento reso più leggero e manovrabile, sommato a una lancia lunga 6 metri detta Sarissa. - viene mantenuta la centralità della cavalleria composta dai compagni del re - La prima conquista militare fu Anfipoli nel 357, città sulla costa settentrionale della Tracia, ricca di miniere d'oro. - I macedoni continuarono la loro espansione in Tracia e gli ateniesi iniziarono a preoccuparsene. ### **La terza guerra sacra (356-346):** - Filippo intervenne nelle cose di Grecia sfruttando la terza guerra sacra fra Focesi e Tebani, i primi accusati dai secondi di aver coltivato le terre sacre del tempio di Apollo a Delfi. - All'epoca i Tebani erano la forza più influente sull'Anfizionia (lega sacrale del santuario) ma i Focesi decisero comunque di occupare il santuario in armi, con a capo Onomarco. - Filippo fu chiamato dai Tessali, preoccupati dagli eventi dei Focesi, i quali spezzavano in due l'opinione politica della Tessaglia su chi appoggiare. - Nel 352 il sovrano macedone riportò una grande vittoria che ridimensionò le ambizioni dei focesi. - Filippo cambiò fronte per smantellare l'ultimo centro di potere autonomo nella Grecia del Nord, la confederazione delle città della penisola calcidica, con capitale Olinto (348). - È in questi anni che Demostene prese coscienza della pericolosità del re, e scrisse la prima delle sue Filippiche. - Quest'ultimo partecipò infatti all'incontro tra il re e i principali politici ateniesi che si tenne nel 346 per porre fine alla guerra sacra: si giunge alla pace di Filocrate nella quale i Focesi vennero multati e si sanciva un'alleanza tra Atene e la Macedonia. ### **La ripresa della guerra:** - Ad Atene prende il sopravvento il "partito della guerra" sotto la guida di Demostene: Il terreno di frizione tra Filippo ed Atene era la costa settentrionale dell'Egeo, da lì provenivano gran parte degli approvvigionamenti di grano della città. - In quel territorio, nel 340, Filippo II giunge ad assediare le due città alleate di Atene, Perinto e Bisanzio (non le conquista). - La guerra è imminente e nel 339 viene dichiarata ufficialmente quando Filippo si impadronì di navi da trasporto granario ateniese. Contemporaneamente in Grecia riprendono le tensioni intorno al santuario di Delfi (IV guerra sacra) dove gli Anfissei vennero accusati di aver coltivato le terre sacre del territorio di Delfi, ormai sotto controllo Macedone. - Filippo approfitta della situazione per giungere in Grecia centrale dove minaccia di invadere l'Attica. - Demostene si dà molto da fare sul piano diplomatico per trovare alleati, ma non molte città rispondono al suo appello, a parte Tebe. - Lo scontro finale avviene il 2 settembre del 338 a Cheronea, in Beozia, dove padre e figlio (un giovanissimo Alessandro) combattono insieme e ottengono la vittoria. ### **La lega di Corinto:** - I filo-macedoni ateniesi ottengono da Filippo delle condizioni di pace nel quale non si impediva il mantenimento della Democrazia ad Atene. - La pace venne sancita così' nel 337 a Corinto, dove Filippo organizzò un congresso di tutti i greci (tranne Sparta), unendoli nella Lega di Corinto. - Lo scopo dichiarato della lega era quello di organizzare una grande spedizione contro la Persia - gli ideali dei Greci uniti contro la Persia si stavano per realizzare. - Ma nel 336 durante i festeggiamenti nella capitale macedone Pella, Filippo venne ucciso da un ufficiale di nome Pausania - le motivazioni non vennero mai chiarite ma forse fu per vendetta della ex moglie, Olimpiade. ### **Interpretazione:** - L'impostazione classica vede questo evento come la fine della storia greca, se la si vuole far coincidere con le vicende delle Poleis indipendenti e si considerano i Macedoni come degli invasori barbari di stirpe straniera. - In realtà con Cheronea finisce la storia delle poleis libere e inizia un processo di unificazione della realtà greca - un processo ineluttabile. - La storia Greca non si ferma a Cheronea ma si trasforma - non è un evento immediato e modificatore; la polis come comunità politica continua a lungo, per quanto con spazi di indipendenza ridotti, ma mantenendo una ricca vita politica e culturale. ### **Personaggi:** 1. Filippo non è un barbaro, come molti nell'antichità lo definirono, perché non si macchio mai di crudeltà inutili e di durezze fini a se stesse. Sappiamo poco di lui se non per la sua straordinaria intelligenza politica e le sue doti militari. 2. Demostene, se pur descritto come un uomo crudele e spesso sotto una luce negativa, era un tipico uomo del contesto in cui agiva - quello della democrazia ateniese, nella quale i dibattiti e gli scontri politici erano sempre violenti, mirati a distruggere l'avversario e a ingraziarsi la folla. Demostene non è un maligno stolto: aveva sicuramente visto giusto per quanto riguarda Filippo II, sebbene i suoi tentativi di convinzione degli Ateniesi furono vani. La sua politica era si superata e anacronistica nel suo cercare di riproporre gli antichi schemi, ma Demostene era un uomo del suo tempo e non poteva prevedere il futuro e il suo tradizionalismo è comunque molto lucido e meditato. - = Demostene appoggiava una classe di proprietari terrieri e aveva paura che Filippo avrebbe tolto alla propria classe ricchezze e prerogative. Al contrario fu proprio la Macedonia vincitrice a ergersi a difesa delle classi possidenti con nuove leggi. ## **23. Economia, società, cultura nel IV secolo Atene:** - IV secolo - secolo breve dal 404 al 336: 1. Periodo dalla fine della guerra del Peloponneso alla morte di Filippo. 2. Periodo di ridimensionamento politico delle polis - di trasformazione 3. Le fonti Ateniesi lo mostrano come un periodo di nostalgia per la passata gloria Ateniese - di crisi 4. Non è davvero un periodo di crisi - ma è ancora vitale se pur trasformato - Lo sviluppo del professionalismo: Atene mantenne comunque il primato culturale. - Il tratto più evidente ad Atene è lo sviluppo del professionalismo, soprattutto in politica: l'arte di ottenere e organizzare il consenso nell'assemblea cittadina (oratoria - capacità di tenere discorsi e di comprendere l'importanza delle parole) diviene un mestiere, così come lo diviene il comando militare, che viene affidato a professionisti (forse anche per via della maggiore complessità della guerra). - Ma i comandanti militari non si presentavano in assemblea, semmai si affidavano a uomini politici loro alleati: quindi è più il mondo della politica a specializzarsi e a separarsi dal mondo militare. - I cittadini rimangono comunque fortemente partecipi in questa vita politica - e sono comunque i protagonisti in battaglia, seppur affiancati dai mercenari, che svolgevano una funzione complementare. - Delle guerre civili venivano considerate dai Greci più violente e pericolose dei conflitti esterni. Esse vengono presentate, dallo stesso Platone, come uno scontro tra ricchi e poveri. Generalmente identificati in proprietari terrieri e non-proprietari (si vede infatti una rivendicazione da parte di questi ultimi di una redistribuzione delle terre e di annullamento dei debiti). - = mostra in tutto e per tutto la debolezza della polis - un'entità strutturalmente precaria che al minimo intervento o calamità crollava su se stessa. - Ciò va sommato all'idea del "patriottismo per bande" ossia all'amore del cittadino per la propria fazione, più che per la polis stessa, che prevaleva anche alla difesa della polis dal nemico esterno. ### **Aspetti dell'economia greca nel IV secolo:** - Ad Atene niente sembrerebbe indicare una vera e propria crisi, anzi le principali attività sembrano conoscere un momento di particolare sviluppo, anche le devastazioni delle guerre appaiono superate facilmente. - Va segnalato come il porto del Pireo sviluppa un'attività straordinaria così come le miniere d'argento del Laurio. Se Demostene si riferiva nelle sue orazioni a difficoltà economiche, si riferiva ai problemi che riscontrava il bilancio pubblico della città a sovvenzionare una politica imperialistica di spese militari, non più sostenibili senza l'impero. ### **Una cultura in trasformazione:** - Il IV secolo è caratterizzato dalla nascita delle due più importanti scuole filosofiche dell'antichità (chiuse solo 800 anni dopo da Giustiniano): 1. Accademia fondata da Platone nel 387 (getta le basi della filosofia occidentale) 2. Liceo fondato da Aristotele nel 335 (costituisce la raccolta dell'intero sapere umano ponendo le basi per lo sviluppo della scienza ellenistica) - Entrambi sembrano fortemente critici nei confronti della democrazia ateniese e addirittura Aristotele fu legato ai Macedoni (anche come precettore di Alessandro). - Entrambe le scuole filosofiche erano riservate a ricchi privilegiati - il contrario di ciò che caratterizzava il teatro di V secolo. - = Atene divenne la più grande città "universitaria" fino all'età romana. ### **Isocrate:** - Per molti anni esercitò il mestiere di logografo, vale a dire scrittore di discorsi giudiziari per clienti che poi li avrebbero di persona recitati in tribunale. - Ciò portò Isocrate a fondare una scuola di retorica, estremamente costosa, che formò buona parte della "classe dirigente" di ogni parte della Grecia. - Professò e diffuse idee politiche come la stessa idea della crociata contro la Persia, ripresa da Filippo II, o come l'idea di democrazia moderata. ### **Il peso del passato:** - Come è stato detto ad Atene, dal 387, vengono per la prima volta riproposte le opere teatrali di Eschilo, Sofocle e Euripide - sono divenuti dei "classici". - Ma perché? - Il clima dell'epoca di "peso del passato", anche nella cultura, ammetteva indirettamente l'impossibilità di creare opere altrettanto valide e significative come quelle passate. - La storia e le opere del passato, anche se si trattava di qualche decennio prima, erano state già mitizzate. - Questo sguardo melanconico al passato rischia spesso di nascondere le novità e le trasformazioni del IV secolo. # **5. L'età Ellenistica** ## **24. Alessandro Magno (336-323):** - Il prima monarca assoluto di Grecia, in forza del suo potere militare - Regno che andava dalla Grecia al bacino dell'Indo - Grazie a lui si diffonde la cultura ellenica - Aumenta la comunicazione diplomatica e quella tra il sovrano e i suoi sottoposti: uno scambio reciproco - ossia di fedeltà in cambio di concessioni e benefici materiali - Leggenda della convivenza di pothos (lucida razionalità) e daimon (irrazionalità) in Alessandro, che lo avvicinarono alle culture orientali e lo spinsero a fare di se stesso un Dio ### **La successione:** - Alla morte di Filippo II nel 336, Alessandro aveva solo vent'anni ma era già partecipe alla politica e alle guerre intraprese da Filippo. - Nella formazione del giovane principe ebbe un ruolo importante il filosofo greco Aristotele, suo precettore, che gli trasmise il sapere e l'amore per la cultura greca. - Per salire al potere si sbarazzò fin da subito dei possibili pretendenti uccidendoli tutti, poi ottenne il controllo sul consiglio dell'Anfizionia Delfica e i pieni poteri nella guerra contro la Persia, conferitegli dalla lega Ellenica. ### **Le prime operazioni militari si resero necessarie ai confini della Macedonia. Una rapida campagna condusse Alessandro fin oltre il Danubio e poi a sud in Illiria. Intanto si diffuse la notizia in Grecia della sua morte. Fu sufficiente questa notizia perché la resistenza anti-macedone riprendesse vita, sostenuta anche dai soldi del Gran Re, che voleva impedire un suo intervento in Persia. Le rivolte scoppiarono soprattutto a Tebe e ad Atene. Ma Alessandro non era morto e dopo solo 13 giorni di marcia si presentò sotto le mura di Tebe e nell'ottobre del