Muscoli Torace e Addome PDF
Document Details
Uploaded by SophisticatedExpressionism516
Policlinico di Milano
Tags
Related
- Anatomia Descrittiva e Muscoli PDF
- Anatomia descrittiva e muscoli PDF
- Anatomia Torace PDF
- Anatomia dei Muscoli del Collo e del Rachide PDF
- Anatomia Veterinaria Sistematica e Comparata - Muscoli del torace e dell'addome PDF
- Anatomia Veterinaria Sistematica e Comparata - Muscoli dell'Arto Posteriore (II) PDF 2024-2025
Summary
Il documento presenta un'analisi dei muscoli del torace e dell'addome, descrivendo i diversi gruppi muscolari, le loro funzioni e posizioni sul corpo umano.
Full Transcript
MUSCOLI DEL TORACE I muscoli del torace sono stati già introdotti in parte nel capitolo dei muscoli del rachide. In generale bisogna sapere che i muscoli propri del torace si dividono in quattro grandi gruppi/categorie: - Muscoli spinocostali o piccoli dentati -> vanno dalla colonna vertebrale al...
MUSCOLI DEL TORACE I muscoli del torace sono stati già introdotti in parte nel capitolo dei muscoli del rachide. In generale bisogna sapere che i muscoli propri del torace si dividono in quattro grandi gruppi/categorie: - Muscoli spinocostali o piccoli dentati -> vanno dalla colonna vertebrale alle coste, coinvolgendo la gabbia toracica (già affrontati col rachide). - Muscoli propri del torace -> hanno inserzione sui segmenti scheletrici del torace, tra una costa e l'altra. - Muscoli scaleni -> vanno dai processi trasversi delle vertebre toraciche alla faccia esterna delle coste. - Muscoli toraco appendicolari o pettorali -> vanno dalla porzione ventrale del torace (sterno) all’arto anteriore (formano la cintura toracica e verranno descritti con i muscoli dell’arto anteriore). MUSCOLI SPINOCOSTALI o PICCOLI DENTATI I muscoli spinocostali o piccoli dentati sono posti profondamente al romboide e al grande dorsale. Possiamo distinguere: - Piccolo dentato craniale -> ha inserzione nella fascia del dorso per arrivare alle coste e hanno le fibre con un andamento caudo ventrale (andamento cranio-ventro-caudale, ovvero, cranio caudale con direzione ventrale). - Piccolo dentato caudale -> ha sempre inserzione nella fascia del dorso per poi arrivare alle coste e le fibre hanno un andamento cranio ventrale (andamento caudo craniale con direzione ventrale). I muscoli dentati del torace, come il muscolo dentato anteriore, si contraggono, accorciano e sollevano la gabbia toracica, giocando un ruolo fondamentale nei movimenti delle coste. Durante la respirazione, la loro contrazione facilita l'elevazione delle coste, aumentando il volume della cavità toracica e permettendo così l'ingresso dell'aria nei polmoni. Questo movimento è strettamente legato alle articolazioni costo-vertebrali, dove le coste si articolano con le vertebre toraciche. La mobilità di queste articolazioni consente l'espansione e la contrazione della gabbia toracica, un meccanismo essenziale per il processo respiratorio. I muscoli dentati del torace, insieme ai muscoli intercostali, si trovano tra una costa e l'altra (costine), riempiendo lo spazio intercostale e stabilizzando la gabbia toracica mentre supportano il movimento delle coste. Le fibre di questi muscoli, come quelle degli intercostali, sono disposte in un andamento obliquo, differenziandosi da quelle degli spinocostali, che hanno una disposizione più verticale. Gli spinocostali, infatti, si trovano lungo la colonna vertebrale e si inseriscono sulle coste, ma con una direzione opposta rispetto ai muscoli dentati del torace. MUSCOLI PROPRI DEL TORACE - Muscoli intercostali esterni -> sono posti negli spazi intercostali (eccetto nella porzione intercondrale). Le fibre sono ad andamento obliquo in direzione caudo ventrale. - Muscoli intercostali interni -> sono posti negli spazi intercostali (eccetto nella parte più dorsale) con fibre ad andamento obliquo in direzione cranio ventrale. - Muscoli elevatori delle coste o sovracostali -> partono dai processi trasversi delle vertebre dorsali per giungere alla costa retrostante (cioè, nella parte dorsale degli intercostali esterni). Il loro andamento è caudale. - Muscolo retrattore dell’ultima costa -> parte dai processi costiformi delle prime vertebre lombari fino al margine caudale dell’ultima costa. È un muscolo di dimensioni ridotte. I muscoli propri del torace sono muscoli inspiratori. Altri muscoli proprio del torace: - Muscolo trasverso del torace -> è interno al torace, parte dal legamento sternale interno e va nella faccia interna alle cartilagini e le giunture costo-contrali. I fasci di tale muscolo hanno direzione caudo laterale (equivalente al trasverso dell’addome). Muscolo retto del torace o trasversale delle coste -> è esterno al torace nella porzione lateroventrale delle coste a livello dello sterno, originando dalla porzione xifoidea dello sterno. Il retto del torace origina dalla porzione xifoidea dello sterno e si continua caudalmente con il muscolo retto dell'addome. Il retto del torace si trova ventralmente alla gabbia toracica, subito sotto di essa, mentre il retto dell'addome si estende dal processo xifoideo dello sterno fino al pecten pubis. Il retto dell'addome è un muscolo poligastrico, composto da più ventri separati da tendini. Questa struttura conferisce al muscolo una maggiore resistenza, rendendolo uno dei principali muscoli che sorreggono i visceri dell'addome. Il muscolo si fissa al pecten pubis. Dal retto dell'addome, che arriva alla cavità acetabolare, si dirama il legamento accessorio, che, insieme al legamento rotondo, limita i movimenti laterali della parete addominale. DIAFRAMMA Il diaframma è il muscolo respiratorio più importante, essendo il maggior muscolo inspiratorio. Tuttavia, tutti i muscoli che agiscono sulla gabbia toracica contribuiscono all'inspirazione, supportando il processo respiratorio. Il diaframma è un muscolo striato, laminare (sottile), impari (unico), posto fra la cavità toracica e la cavità addominale, proiettato nella cavità toracica con una convessità craniale detta cupola diaframmatica (raggiunge la settima/ottava vertebra toracica) che consiste anche nel centro tendineo. Il diaframma, con la sua cupola, può essere paragonato a una lamina che si inserisce sull'arco costale. Quando si spinge questa lamina con un pugno, essa si proietta in avanti, formando la cupola. Gli organi della porzione intratoracica della cavità addominale sono adesi a questa cupola. La faccia diaframmatica è aderente alla cupola del diaframma. Nel diaframma si possono riconoscere due porzioni, una periferica e una centrale: - Porzione carnosa -> caratterizza la parte periferica del diaframma, si inserisce sulla colonna vertebrale (in corrispondenza del tratto lombare) e sui margini dell’apertura caudale della gabbia toracica e a livello sternale. La porzione carnosa è a sua volta divisibile in tre porzioni: Cane. lombare = si origina dal corpo dal corpo delle vertebre lombari, mediante due robusti tendini chiamati pilastri del diaframma. Questi tendini si inseriscono sulla faccia ventrale delle vertebre lombari e si estendono verso il centro tendineo del diaframma, che è diviso in due parti: il pilastro destro e il pilastro sinistro. Il pilastro destro è il più esteso e si divide in una porzione mediale e una laterale. Il pilastro sinistro, che è generalmente meno sviluppato, si distingue in una porzione mediale e una laterale, ma questa distinzione è visibile principalmente nei carnivori.. costale = si diparte dalle giunture costocondrali delle coste asternali, per portarsi in direzione dorso ventrale fino allo sterno e fino al centro frenico. Questa parte costale si inserisce nel punto di transizione tra l'osso e la cartilagine delle coste, seguendo l'andamento dell'arco costale.. sternale = si sviluppa dalla faccia interna del processo ensiforme (processo xifoideo) per portarsi nel centro frenico. - Porzione tendinea o centro frenico -> è la porzione centrale fibrosa. Cavallo: forma di cuore da carta da gioco (come il rene dx) INSERZIONE DEL DIAFRAMMA Il diaframma origina dai processi e dal corpo delle vertebre lombari e si sposta cranialmente e ventralmente fino a inserirsi sul processo xifoideo dello sterno. o Nei bovini e nei gatti, l’inserzione è più rettilinea rispetto ad altre specie. Quali sono gli ORIFICI e IATI che caratterizzano e attraversano il diaframma? - Iati psoadici -> si trovano in prossimità dei muscoli psoas, che sono muscoli ipoassiali situati nel corpo, tra la cavità toracica e la cavità addominale. Questi iati si localizzano ventralmente alle vertebre lombari, tra la parte carnosa costale e i margini esterni dei pilastri del diaframma. Grande psoas: Il muscolo grande psoas è uno dei principali muscoli che collega la colonna vertebrale e il bacino agli arti inferiori, ed è quindi fondamentale per la mobilità dell'arto posteriore. Il grande psoas ha un ruolo importante anche nei movimenti di flessione e rotazione del tronco. Pilasti del diaframma: I pilastri sono strutture muscolari tendinee che formano la parte inferiore del diaframma. Questi pilastri sono cruciali per la stabilità e il movimento del diaframma durante la respirazione. - Iato aortico -> posto ventralmente alle vertebre lombari, fra l’inserzione dei due pilastri, attraversato dall’aorta, la vena azigos, il dotto toracico e il tronco del simpatico. L’aorta è un'arteria che si origina dal ventricolo sinistro del cuore e passa attraverso il torace, sotto il diaframma, e raggiunge l’addome, dove distribuisce il sangue arterioso a tutto il corpo. Vena azigos: Questa vena drena il sangue venoso dalla parte dorsale della cavità addominale, raccogliendolo sia a destra che a sinistra. Dotto toracico: Struttura linfatica che trasporta tutta la linfa drenata dai vasi linfatici del corpo. Tronco nervoso simpatico: Parte del sistema nervoso autonomo (SNA), situato in prossimità dell’aorta, che attraversa anch’esso lo iato aortico. - Iato esofageo -> si trova nel pilastro destro del diaframma, ed è una delle principali aperture che attraversano il diaframma. Ecco come si presenta: Posizione: È situato ventralmente rispetto allo iato aortico e sempre delimitato dai pilastri del diaframma. Strutture che lo attraversano: Esofago: Il principale condotto che trasporta il cibo dalla laringe, passando per il collo nello spazio viscerale, attraverso il torace nello spazio mediastinico, fino alla cavità addominale. All’interno dell’addome, l’esofago si collega allo stomaco tramite il cardias. Vasi esofagei: Raccordano il flusso sanguigno all’esofago. Tronchi vagali: Si compongono di due tronchi, dorsale e ventrale, che trasportano segnali del sistema nervoso autonomo al tratto gastrointestinale. Il nervo vago è un nervo parasimpatico che esce dal cranio, attraversa il collo e accompagna l’esofago lungo il mediastino fino a raggiungere la cavità addominale. Il tronco simpatico, che corre lungo la colonna vertebrale, accompagna anche l'esofago fino al mediastino. Dopo l'attraversamento dello iato esofageo, i due nervi (parasimpatico e simpatico) si separano per innervare separatamente gli organi addominali, regolando le funzioni vitali. Sistema Nervoso Autonomo (SNA): Parasimpatico (nervo vago): Responsabile delle funzioni "riposanti e digestive", come la regolazione della motilità intestinale e la secrezione gastrica. Simpatico (tronco simpatico): Coinvolto nelle risposte "lotta o fuga", influenzando attività come l'aumento della frequenza cardiaca e la dilatazione delle vie respiratorie. Nel collo, il nervo vago (parasimpatico) viaggia insieme al tronco simpatico formando il tronco vagosimpatico. Dopo che l'esofago attraversa lo iato esofageo, i nervi si separano per innervare gli organi addominali, promuovendo così una gestione equilibrata delle funzioni vitali e digestive. - Orificio vena cava -> Il centro frenico si trova a destra del piano mediano, in corrispondenza della cupola diaframmatica, ed è attraversato dalla vena cava caudale. A differenza degli iati, il foro o forame della vena cava caudale è un’apertura situata all’interno del centro frenico, una zona tendinea priva di muscoli. La vena cava caudale raccoglie tutto il sangue proveniente dalla cavità addominale e lo trasporta al cuore. Poiché il centro frenico è costituito da tessuto connettivo tendineo, la vena può attraversarlo senza incontrare resistenza muscolare. Inoltre, l’avventizia della vena cava si fonde con il tessuto connettivo del centro frenico, garantendo stabilità e impedendo la formazione di spazi attorno al foro. Questa conformazione differenzia il foro della vena cava caudale dagli iati, che sono aperture situate nelle porzioni muscolari del diaframma, come: - Lo iato aortico, attraversato dall’aorta; - Lo iato esofageo, attraversato dall’esofago La differenza principale tra i muscoli del diaframma riguarda la loro struttura e resistenza nei diversi animali: o Cane e gatto: Nel cane e nel gatto, la componente muscolare del diaframma è più estesa, il che lo rende più vulnerabile ai traumi. In caso di eventi traumatici (come investimenti o cadute da un'altezza), la componente carnosa è più suscettibile a lacerazioni. Quando ciò accade, i visceri della cavità addominale possono passare nella cavità toracica, comprimendo i polmoni e causando una ernia diaframmatica. Se la diagnosi è tardiva, questa condizione può diventare grave. o Bovini e cavalli: In questi animali, il diaframma presenta una struttura più ampia e resistente, rendendolo meno vulnerabile ai traumi rispetto al cane e al gatto. MUSCOLI DELL’ADDOME L'addome è la porzione del corpo che si estende dalla cavità toracica fino alla parte più caudale, entrando nella cavità pelvica, la cui base è rappresentata dal bacino. Nella parte dorsale dell'addome sono presenti muscoli che svolgono funzioni sia meccaniche (di supporto e stabilità) che funzionali (contribuendo alla respirazione, alla digestione e ai movimenti del corpo). I muscoli dell’addome si dividono in due grandi gruppi: - Muscoli dorsali -> sono a loro volta i muscoli epiassiali della colonna vertebrale (lunghissimo, sistema trasverso spinale) e i muscoli ipassiali o prevertebrali (quadrato dei lombi, ileo-psoas, piccolo psoas) che avevamo già visto. - Muscoli lateroventrali -> ne fanno parte l’obliquo esterno ed interno, il retto e il trasverso dell’addome. Sono muscoli pari. Parete ventrale dell'addome (Linea alba e muscoli): La linea alba è una struttura fibrosa che si trova lungo la linea mediana ventrale del corpo, dove i muscoli addominali si incontrano. È una zona importante perché costituisce il punto di convergenza di vari muscoli dell'addome. Stratigrafia della parete addominale: dall’esterno all’interno, a livello della parete laterale 1. Cute e sottocute: La parte più superficiale della parete addominale, costituita dalla pelle e dal tessuto sottocutaneo. 2. Fascia superficiale e profonda (o tunica addominale): La fascia superficiale avvolge i muscoli, mentre quella profonda (nei grossi erbivori) è la tunica flava (gialla), che è ricca di fibre elastiche e conferisce una maggiore resistenza e rinforzo alla parete addominale. 3. Muscoli obliquo esterno, obliquo interno e trasverso dell'addome: Questi muscoli formano la parete laterale dell'addome e sono fondamentali per il movimento e il supporto degli organi addominali. I muscoli obliqui sono disposti in direzioni diverse per garantire forza e flessibilità. 4. Fascia trasversale e tessuto connettivo: La fascia trasversale è una fascia di tessuto connettivo che avvolge i muscoli addominali e separa il muscolo dal peritoneo, la membrana che riveste la cavità addominale. 5. Peritoneo parietale: Il peritoneo è una membrana che riveste la cavità addominale e i visceri contenuti in essa. Il peritoneo è tratteggiato in questa descrizione per indicare il suo contatto con gli organi interni. Parete ventrale dei muscoli retti: I muscoli retti dell'addome, che si trovano sulla parte ventrale, si convergono verso la linea alba e sono coinvolti nei movimenti di flessione del tronco e nel supporto degli organi addominali. Tessuto adiposo (giallo) e variazioni di sesso e età: Il tessuto adiposo, che si trova sotto la pelle e sopra i muscoli, varia in base all'età e al sesso. Nei suini, per esempio, è presente una grande quantità di grasso (lardo e pancetta), che costituisce una riserva energetica e ha un ruolo importante nel metabolismo. Fascia profonda (verde) e visceri: La fascia profonda circonda i singoli muscoli e contribuisce a mantenere la forma e la posizione degli organi. Il peritoneo prende contatto diretto con i visceri, come lo stomaco, l'intestino e altri organi dell'addome, formando una copertura protettiva. 4 MUSCOLI LATEROVENTRALI DELL’ADDOME Porzione muscolare e porzione aponeurotica Il muscolo obliquo esterno si sviluppa sulla faccia esterna delle ultime coste, a partire dai processi costiformi delle vertebre lombari, forma la fascia lombodorsale (porzione carnosa) e termina con due porzioni tendinee: - la linea alba (si sviluppa dallo sterno alla sinfisi pubica e ha la porzione aponeurotica a livello addominale) - il legamento inguinale (teso da ileo al pube) e fascia iliaca. Le fibre di tale muscolatura hanno andamento caudoventrale. Il muscolo obliquo esterno è un muscolo espiratore, flessore della colonna vertebrale, sostiene i visceri addominali e torchio addominale (lamina femorale). Cane Equino Il muscolo obliquo interno parte dalla tuberosità Equino dell’anca, per portarsi al legamento inguinale, fascia tracolombare, ai processi trasversi delle vertebre lombari. Vi sono due terminazioni tendinee: - porzione dorsale (dall’ultima costa e arco costale) - porzione ventrale (aponeurosi obliquo esterno, linea alba). Il muscolo obliquo interno ha una forma a ventaglio con un margine caudale libero le cui fibre sono con andamento cranio ventrale. È un muscolo espiratore, flessore della colonna vertebrale, sostiene i visceri addominali, torchio addominale. o Viene detto per gli equini corda del fianco, mentre muscolo cremastere in tutti gli altri Cane addominali. I muscoli obliquo esterno e obliquo interno dell'addome svolgono un ruolo fondamentale nella compressione degli organi addominali e nelle funzioni fisiologiche. La loro contrazione è cruciale per molteplici azioni, come: 1. Compressione degli organi: Quando si contraggono, i muscoli obliqui spingono i visceri verso l'interno, aumentando la pressione intra-addominale. Questo è importante durante la minzione, il parto e quando gli animali si accucciano, per favorire l'espulsione di fluidi o il movimento del feto. 2. Funzione espiratoria: I muscoli addominali, tra cui gli obliqui, sono coinvolti nell'espirazione forzata. Contraggono la parete addominale, riducendo il volume della cavità toracica e spingendo il diaframma verso l'alto. Questo riduce lo spazio nei polmoni, facilitando l'espulsione dell'aria durante l'espirazione. Questi muscoli sono quindi cruciali sia per il supporto e la protezione degli organi interni sia per regolare la respirazione e le altre funzioni fisiologiche. Il muscolo trasverso dell’addome si sviluppa nella faccia interna del processo ensiforme dello sterno, arriva alla cartilagine dell’ultima costa sternale e di tutte le asternali, fino ai processi costiformi di tutte le vertebre lombari per poi concludersi con la linea alba (non si estende fino alla tuberosità dei coxali). Le fibre sono con andamento trasversale ed è un muscolo espiratore e flessore della colonna vertebrale. Equino Il muscolo retto dell’addome è un muscolo poligastrico (tendini e muscoli in più porzioni) posto sulla faccia esterna delle cartilagini costali, percorre lo sterno per poi giungere al tendine prepubico e alla faccia ventrale della sinfisi ischio-pubica (legamento accessorio nel cavallo). È un muscolo espiratore e flessore della colonna vertebrale, sostiene i visceri addominali, torchio addominale. I muscoli addominali presentano un diverso andamento delle fibre muscolari per garantirne la maggiore resistenza e supporto alla parete addominale, simile alla struttura di un cesto di vimini. Questo significa che le fibre muscolari sono disposte in angolazioni diverse per migliorare la forza e la stabilità, creando una rete solida in grado di resistere alla pressione interna. I muscoli pari, come gli obliqui esterni, obliqui interni e trasverso dell'addome, si incontrano lungo la linea alba, una struttura fibrosa mediana che rappresenta il punto di convergenza dei muscoli addominali. Questo incontro lungo la linea alba è fondamentale per fornire supporto e stabilità alla parete addominale. Inoltre, i tendini laminari, che sono strutture tendinee che avvolgono i muscoli, si combinano in aponeurosi (foglietti tendinei) che rinforzano ulteriormente la parete addominale. Le aponeurosi dei muscoli obliqui (sia interni che esterni) e degli altri muscoli addominali si uniscono lungo la linea alba, aumentando la resistenza e la stabilità della parete addominale. CANALE INGUINALE CAVALLO Il canale inguinale nel cavallo ha una lunghezza di circa 15 cm ed è composto da un anello interno e uno esterno. L’anello esterno ha come confine ventro mediale il tendine pubico e l’aponeurosi del muscolo obliquo esterno (il pilastro mediale), mentre il confine dorso laterale è composto dal legamento inguinale (pilastro laterale). L’anello interno ha un confine cranio mediale composto dalla porzione carnosa terminale del muscolo obliquo interno e il margine laterale del muscolo retto dell’addome. Il confine caudo laterale è composto infine dal legamento inguinale. Nel maschio è attraversato dal funicolo spermatico e il muscolo cremastere, l’arteria e la vena pudenda esterna (scroto) e il nervo genito femorale. Nella femmina dall’arteria e vena pudenda esterna (mammelle inguinali) il legamento rotondo dell’utero (solo nel cane) e il nervo genito femorale. Ruolo dei muscoli addominali I muscoli obliquo esterno, obliquo interno e retto dell'addome contribuiscono a formare e delimitare il canale inguinale, un passaggio anatomico che collega la cavità addominale con l’esterno. A livello ombelicale, il muscolo retto dell'addome è contenuto all’interno di una guaina formata: Dorsalmente dall’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, Ventralmente dall’aponeurosi del muscolo obliquo interno. Questa struttura forma un manicotto protettivo attorno al muscolo retto. Canale inguinale e organogenesi Durante lo sviluppo embrionale, i testicoli e le ovaie si sviluppano inizialmente all’interno della cavità addominale. Nella femmina, le ovaie rimangono nella cavità addominale. Nel maschio, i testicoli scendono attraverso il canale inguinale fino allo scroto, un processo fondamentale per la spermatogenesi, che richiede una temperatura inferiore di circa 1-2°C rispetto a quella corporea. Se i testicoli non scendono completamente e rimangono nella cavità addominale, la temperatura più alta può compromettere la spermatogenesi, causando infertilità o altre problematiche riproduttive. In alcuni casi, se i testicoli sono parzialmente discesi, un veterinario può intervenire manualmente per posizionarli correttamente. Tuttavia, se la discesa non avviene completamente, può essere necessario un intervento chirurgico, anche se la funzionalità riproduttiva risulterà spesso compromessa. APPARATO SOSPENSORE DELLA MAMMELLA MUSCOLI DELLA CODA I muscoli della coda partono dal bacino seguendo le prime vertebre coccigee per poi concludere nei tratti distali della coda. I muscoli della coda sono: - Muscoli sacrococcigei - Muscolo dorsomediale - Muscolo dorsolaterale - Muscolo ventrolaterale - Muscolo ventromediale - Muscoli intertrasversari - Muscolo coccigeo I muscoli della coda si organizzano attorno alla base della coda, estendendosi dalla sua radice e circondando strutture come le tuberosità ischiatiche. Questi muscoli avvolgono anche l'area coccigea, la vulva o la radice del pene, includendo la regione perineale. In particolare, la vulva rappresenta la parte più esterna dell'apparato genitale femminile, mentre il pene, che normalmente è rivolto caudalmente, si orienta cranialmente durante l'accoppiamento. Questi muscoli contribuiscono a delimitare e sostenere i tratti dell'apparato digerente e genitale. MUSCOLI DELLA REGIONE PERIANALE Sono i muscoli che chiudono la cavità pelvica caudalmente. Elementi associati ai muscoli dell’addome e del torace da ricordare: Fasce superficiali del tronco e dell’addome, fascia profonda (tunica addominale), linea alba, legamento inguinale, canale inguinale, discesa del testicolo, legamento sospensore della mammella.