La Psicoanalisi e Freud PDF
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Questo documento descrive la vita e le teorie di Sigmund Freud, medico psichiatra, e si focalizza sulla psicoanalisi, un approccio innovativo allo studio dei disturbi mentali. Questo documento esplora concetti come l'inconscio, l'ipnosi, e le fasi dello sviluppo psicosessuale.
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FREUD, L’ISTERIA E LA PSICOANALISI Sigmund Freud è un medico psichiatra (medico specializzato in psichiatria che ha un approccio farmacologico alla malattia), nacque nel 1856 in Moravia (odierna Repubblica Ceca) in una famiglia benestante ebrea. Si trasferì a Vienna dove si laureò in medicina e pres...
FREUD, L’ISTERIA E LA PSICOANALISI Sigmund Freud è un medico psichiatra (medico specializzato in psichiatria che ha un approccio farmacologico alla malattia), nacque nel 1856 in Moravia (odierna Repubblica Ceca) in una famiglia benestante ebrea. Si trasferì a Vienna dove si laureò in medicina e prese la specializzazione in neuropatologia. Negli anni ‘20/ ’25 iniziarono a diffondersi le idee naziste, quando Hitler invase l’Austria Freud iniziò ad avere problemi a causa delle persecuzioni naziste: rischio del carcere e dei campi di concentramento, numerose copie dei suoi libri vennero bruciate, una sera le SS portarono la figlia Anna in caserma, a seguito di questo fatto decise di dare ascolto agli amici che li suggerivano di scappare così si rifugiò a Londra dove poco dopo, il 23 settembre del 1939 a 82 anni, morì a causa di un tumore. Freud era un giovane e brillante medico specializzato nel trattamento delle “patologie isteriche”, si interessò all’isteria, termine che deriva dal greco che significa utero, è un disturbo mentale prevalentemente femminile. Un approccio innovativo a questo disturbo comportamentale venne dal neurologo francese Charcot, il suo metodo è basato sull’ipnosi: tecnica che consiste nell’addormentare la nostra coscienza, “spegnerla”, ovvero ciò che ci permette di avere consapevolezza di noi stessi, degli altri e dell’ambiente che ci circonda, permettendo di far emergere il contenuto dell’inconscio, deve essere fatta da persone competenti poiché può risultare pericolosa in quanto l’ Incuriosito da questa tecnica Freud andò a Parigi in Treno, all’università di Salpêtrière per assistere agli studi, esperimenti e attività di Charcot. Freud poté assistere a un caso di una donna che non camminava ma a livello fisico, clinico non aveva nessun problema, così venne ipnotizzata e riuscì a camminare. Intuì che la tecnica ipnotica apriva la strada a un’interpretazione del tutto nuova delle patologie isteriche, infatti, in stato di ipnosi il paziente era in grado di rievocare eventi del passato che credeva di aver dimenticato e, spesso, di guarire dai suoi sintomi patologici rivivendo sentimenti e pensieri legati all’esperienza che li aveva originati. Colpito dal metodo dell’ipnosi torna a Vienna e lo applica in collaborazione di Breuer, psichiatra austriaco; caso emblematico fu quello di Anna O.: giovane donna che aveva un’irrefrenabile repulsione per l’acqua, il disturbo scomparve quando sotto ipnosi, riuscì a ricordare un episodio accaduto poco tempo prima. Nel tentativo di guarire pazienti affetti di isteria, Freud comprese che i sintomi delle malattie psichiche erano la manifestazioni esteriore di una causa o evento patogeno collocato in una dimensione che il pensiero cosciente non poteva raggiungere, un livello più profondo della psiche inaccessibile alla coscienza, l’uomo si crede tanto razionale ma dentro abbiamo qualcosa di nascosto che condiziona la nostra personalità: l’inconscio (si conosceva già ma Freud lo rese noto). Così Freud iniziò a usare la tecnica dell’ipnosi con i suoi pazienti, chiamati così poiché si tratta di un approccio medico. Secondo l’approccio psicoanalitico i soggetti con disturbi psichici sono malati (mentre secondo altre correnti psicologiche si tratta di disturbo), la tecnica dell’ipnosi permise di capire che i disturbi psichici hanno origine psicologica e non organica e sono curabili con la psicoanalisi. Il disturbo di origine psicologico è collegato all’inconscio, un esempio ne è la nevrosi, scaturita da un conflitto inconscio, è disturbo psichico accompagnato da comportamenti disturbati. Freud venne fischiato dalla comunità scientifica per le sue teorie poiché al tempo la teoria più gettonata era quella del comportamentismo, nonostante ciò, riuscì a fare successo, scrisse moti libri tra cui “l’interpretazione dei sogni”, pubblicato nel 1899, con il quale ci fu l’inizio ufficiale della psicoanalisi, intesa come corrente psicologica e di pensiero, psicoterapia approccio innovativo alla malattie mentali; questa opera divulgò una nuova teoria generale della personalità e innovativa concezione dell’uomo e della società. Attorno a Freud iniziarono a unirsi studiosi e collaboratori con la quale nel 1910 fondò la società internazionale di psicoanalisi e continuò a pubblicare libri. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- LA TEORIA FREUDIANA descrive la personalità dell’individuo utilizzando tre punti di vista, chiamate topiche-> topografico, strutturale e dinamico. Punto di vista topografico/prima topica: l’apparato psichico è suddiviso in tre “regioni” differenti in costante relazione tra loro, ciò è rappresentato dall’immagine dell’iceberg. 1. La parte sommersa rappresenta l’inconscio, costituita dai contenuti non consapevoli che condizionano il comportamento dell’individuo. È la parte nascosta e più consistente della nostra personalità. Al suo interno vi sono: Paure/Fears, che abbiamo ma non sappiamo da dove nascono, tramite la psicoterapia possono emergere; Motivi violenti/Violent Motives; Desideri sessuali inaccettabili/Unacceptable sexual desires, desideri inaccettabili che vengono nascosti nell’inconscio poiché ritenuti pericolosi per l’equilibrio della nostra personalità; Desideri irrazionali/Irrational wishes, desideri che non si vorrebbero avere, esempio quello di morire; Bisogni immorali/Immoral urges, bisogni che si sa che sono sbagliati e perciò mandati nell’inconscio; Esperienze vergognose/Shameful experiences, situazioni in cui abbiamo provato tanta vergogna; Bisogni egoistici/Selfish needs, per la quale esisti e vieni sempre prima tu, faresti di tutto per soddisfare i bisogni individuali e individualisti. 2. La parte visibile rappresenta il conscio, l’insieme di ricordi che sappiamo di avere, costituito da contenuti consapevoli, ossia pensieri, sentimenti, emozioni e percezioni su cui la persona è in grado di agire volontariamente. 3. La linea di galleggiamento dell’iceberg rappresenta il preconscio e corrisponde al confine tra conscio e inconscio. Raccoglie i contenuti inconsci che possono diventare consci (ricordi e conoscenze immagazzinate) con una certa facilità, in alcuni casi questo passaggio dal preconscio alla coscienza avvien con immediatezza in altri può provocare forti reazioni emotive. Secondo Freud nel corso dello sviluppo di un’individuo queste tre regioni subiscono cambiamenti: alla nascita l’apparato psichico è inconscio con il progredire dell’età si formano il conscio e il preconscio che con il tempo acquistano sempre maggiore spazio. Tale suddivisione non deve essere considerata in maniera rigida e schematica poiché le regioni sono in costanti interazioni. Punto di vista strutturale/seconda topica: proposta in un secondo momento, ulteriore ripartizione che si integrava con la prima con nuovi elementi. Secondo questo modello la mente è composta da tre istanze: Es/id, istanza psichica primitiva completamente inconscia e rappresenta la parte inaccessibile della personalità, di cui è la componente istintuale e primitiva, esso si può conoscere solo attraverso l’influenza che ha sulle altre due istanze, è presente fin dalla nascita e se ne possono vedere le tracce nei sogni e nell’immaginazione. È un serbatoio di pulsioni ed è ritenuto la fonte dell’energia psichica. Il suo funzionamento è regolato dal principio del piacere, secondo cui ogni desiderio deve essere appagato istantaneamente o se è impedito da fattori esterni, è possibile convogliare le pulsioni su un oggetto alternativo che ne consente la soddisfazione parziale. Ha una modalità di pensiero primitiva che non segue nessuna logica razionale (detto processo primario). È l’istanza che condividiamo con gli animali. Io/ego, rappresenta la componente organizzata della personalità ed è prevalentemente conscio. Ha origine dalle esperienze percettive e si forma quando l’Es si rende conto che non è sempre possibile soddisfare direttamente i propri desideri; quindi, si forma verso i 6/7 mesi. L’Io è governato dal principio della realtà, esso ha il compito di mediare le richieste incessanti dell’es, della realtà esterna e del Super-io, e lo fa servendosi del. questo corrisponde al pensiero logico, razionale e organizzato, che permette all’io di considerare i diverspi aspetti della realtà (valutare passato e presente e le conseguenze future delle azioni) e prendere la decisione considerata più adatta. Il processo secondario affianca quello primario diventando nel tempo quello predominante. Super-io/super-ego, istanza della personalità prevalentemente inconscia. Rappresenta la coscienza morale ed è all’origine del senso di colpa e di vergogna. Si sviluppa per ultimo, verso i 5 anni, quando il bambino introietta le regole e i valori dei genitori e a seguito del complesso di edipo. Quest’istanza è funzionale all’ordine sociale. COMPLESSO DI EDIPO/ DI ELETTRA: fa riferimento al desiderio e all'attrazione che il bambino sperimenta per il genitore del sesso opposto, associati al rifiuto e all'ostilità nei confronti del genitore dello stesso sesso, che diventa quindi suo rivale e con il quale inizia a competere, si supera quando il bambino perde il conflitto con il genitore dello stesso sesso, così scatta a livello inconscio un meccanismo di difesa, l’identificazione dove il bambino cerca di assomigliare il più possibile al genitore dello stesso sesso e ne interiorizza i valori. Questo complesso è detto di Elettra nel caso della bambina, che vive in maniera diversa e meno intensa: ad un certo punto scopre l'esistenza del pene, l'assenza di questo organo secondo la bambina è colpa della madre, per questo motivo nutre rancore e cova rabbia nei suoi confronti. Sviluppando nei confronti della madre un sentimento di rivalsa, che si traduce nel desiderio di ricevere dal padre un figlio come sostituto del pene. Tale aspettativa, venendo delusa nel tempo, favorisce il ritorno al legame con la madre di identificazione con lei. Punto di vista dinamico: secondo la teoria freudiana l’individuo è pervaso da un energia psichica che alimenta le pulsioni, “impulsi” psicologici ai quali non ci si può sottrarre. Esse sono espressioni di uno stato di tensione psichica che ha la sua origine in un eccitamento interno al corpo e che, raggiunto un certo livello di intensità, cerca un modo per scaricarsi, spingendo l’individuo verso la gratificazione. La pulsione è caratterizzata da: 1) Una fonte, origine della tensione; 2) Una meta, scopo della pulsione; 3) Un oggetto, il mezzo tramite il quale si raggiunge la soddisfazione. Freud ritiene che la libido sia la pulsione più importante, è un’energia di natura sessuale che ci aiuta a ricercare il piacere. Altre pulsioni sono: Eros e Thanatos. La prima è la pulsione di vita intesa come riproduzione, la seconda venne elaborata da Freud in un secondo momento quando visse sulla sua pelle, con il nazismo, a che punto poteva arrivare la cattiveria/crudeltà umana, è la pulsione della morte. DETERMINISMO PSICHICO: atti inconsci che determinano atti coscienti. PULSIONE: energia psichica che pone l’individuo in uno stato di tensione verso un obbiettivo ----------------------------------------------------------------------------------------------------- I MECCANISMI DI DIFESA Nella visione freudiana l’io deve mediare le richieste dell’es e del super-io, sentendosi costantemente minacciato dalle altre due istanze della psiche, per questo motivo si carica di angoscia, quando il peso dell’angoscia diventa troppo forte, l’io attiva opportuni meccanismi di difesa; la mente rimuove il contenuto della nostra coscienza e lo sposta nell’inconscio, facendo scattare dei meccanismi inconsapevoli e involontari. I meccanismi di difesa sono fondamentali nella teoria psicoanalitica in quanto: Svolgono una funzione di adattamento e conservazione, utilizzati dall’io per garantire la propria sicurezza e per proteggersi da conflitti che scaturiscono dalle pulsioni dell’es e dalle richieste del super-io; Sono messi in atto da tutti, ma diventano patologici quando le difese utilizzate sono troppo rigide o inefficaci, compromettendo l’adattamento all’ambiente; Si modificano nel tempo, la predominanza di uno o dell’altro dipende sia dallo sviluppo emotivo e cognitivo del soggetto sia dalla sua capacità di elaborare i conflitti psichici. Esistono diversi tipi di meccanismi di difesa: la rimozione, l’identificazione, la formazione reattiva, la proiezione e molti altri. La rimozione→ meccanismo di difesa più famoso, è quello che viene applicato maggiormente; consiste nello spostare un contenuto conscio nell'inconscio, così l'informazione di cui ho coscienza che ci reca "disturbo e fastidio" scompare, ovvero va nell'inconscio e da lì continua a influenzare il nostro comportamento e causare nevrosi. Freud per spiegarla, durante una sua conferenza usa un esempio molto facile e semplice da capire, lo spiega come se all'interno dell'uditorio in cui sta svolgendo delle lezioni ci fosse un individuo indisposto, che striscia i piedi, ridacchia e reca disturbo, in quelle condizioni Freud non potrebbe andare avanti con la conferenza, così gli altri spettatori interessati si alzerebbero e caccerebbero fuori quest' individuo, però averlo buttato fuori e aver installato dei sorveglianti non significa aver eliminato il disturbo, poiché lo spettatore furioso potrebbe continuare a fare casino, forse anche più di prima, così il rettore andrebbe fuori a parlargli e il disturbatore prometterebbe che se lo riammettessero alla conferenza non disturberà più. Adesso bisogna capire che l'interno dell'uditorio è la coscienza, fuori è l'inconscio, il disturbatore rappresenta il contenuto psichico inconscio che abbiamo "eliminato" perché ci disturbava, le persone robuste che lo cacciano fuori rappresentano i meccanismi di difesa e infine il rettore che interviene nel mediare la reintegrazione dell'espulso rappresenta lo psicoterapeuta che aiuta i suoi pazienti a prendere coscienza del rimosso e a pacificarsi con esso. L’identificazione → consiste nell’adottare tratti, qualità e caratteristiche di un’altra persona considerata desiderabile e ammirabile, comporta la modifica dei tratti della personalità. È fondamentale per la crescita della persona e accompagna la maturazione dell’individuo soprattutto nei primi anni di vita, quando il soggetto sviluppa la propria identità (anche quella di genere) legati alla famiglia e alla cultura. Inizialmente prende esempio dai genitori poi anche altre persone per cui il bambino nutre stima. La formazione reattiva→ permette all’individuo di convertire un sentimento considerato inaccettabile nel suo opposto, per contrastarlo, questo meccanismo interviene quando la rimozione è già in atto e serve per impedire che il contenuto rimosso riaffiori alla coscienza; La proiezione→ si attribuiscono al mondo esterno impulsi o sentimenti propri considerati inaccettabili per il nostro super-io. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- LE TECNICHE PSICOANALITICHE La rimozione esilia nell’inconscio i contenuti sgradevoli o immorali, questi non vengono eliminati, ma premono per esprimersi, creando un conflitto psichico che si traduce in una nevrosi. Questi contenuti sono pericolosi per la personalità del paziente che potrebbe non essere pronto a conoscerli. Il compito della psicoanalisi è quello di ricercare segni o tracce per ricostruire i contenuti psichici rimossi per rendere il soggetto consapevole delle cause che stanno alla base della sua nevrosi. L’ipnosi= spiegata sopra L’associazione libera delle idee= tecnica utilizzata maggiormente; è un colloquio libero tra paziente e psicoanalista, il paziente si deve sentire libero di esprimere pensieri e racconti senza interruzioni da parte del terapista, poiché se venisse interrotto è come se dentro il paziente si attiverebbe maggiormente la coscienza così da stare più attento a ciò che dice, il terapista gli dà un input da cui far partire la conversazione. L’interpretazione dei sogni= tecnica molto usata per far emergere l’inconscio e il malessere. Freud considerava i sogni sostituti deformati di contenuti presenti nell’inconscio. Distingue il contenuto onirico manifesto dal contenuto onirico latente. Il primo è costituito da immagini, situazioni e emozioni che si ricordano coscientemente e lo si sa raccontare al risveglio, è prodotto dal lavoro onirico, ossia quel complesso di operazioni psichiche il cui scopo è “mascherare” i desideri inconsci per farli emergere alla coscienza; la seconda è la componente con un significato nascosto. Attraverso l’interpretazione dei sogni si può risalire dal contenuto manifesto al contenuto latente, decifrando le reali intenzioni comunicative del processo onirico. L’interpretazione degli atti mancati e lapsus= Freud tratta gli atti mancati nella sua opera pubblicata nel 1910 Psicopatologia della vita quotidiana, intendendoli come curiosi incidenti della agire quotidiano, come sviste, dimenticanze e lapsus*, sono delle azioni non svolte o svolte male; sono apparentemente insignificanti ma che in realtà rilevano la rimozione di un qualche contenuto psichico. Gli atti mancati assumerebbero un significato per la comprensione dell’apparato psichico del soggetto: essi si verificano intenzionalmente, anche se a livello inconscio. Si verificano a causa di un fallimento del meccanismo di rimozione, che lascia un “segno” consapevole di qualcosa che avviene inconsciamente. *lapsus→ sono delle parole che non ci ricordiamo o che ricordiamo male, esistono tre tipi di lapsus: lapsus linguae, errori nel parlare; lapsus calami, errori nello scrivere; lapsus memoriae, errori nell’agire. Alla base del lavoro dello psicoanalista ci deve essere una buona conoscenza del paziente per poter interpretare adeguatamente i segnali mandati dall’inconscio del paziente, perciò, c’è bisogno di frequenti sedute, ma la società odierna non ha il senso dell'attesa vuole tutto e subito ed è molto più pretenziosa, per questo l'approccio della psicoterapia come era un tempo non andava più bene perciò si è dovuta adattare. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- TEORIA FREUDIANA DELLA SESSUALITA’ Lo sviluppo dell’individuo avviene attraverso fasi ben precise in cui la dimensione della sessualità diventa un aspetto centrale, Freud considera la sessualità una componente originaria della vita psichica, che si presenta primariamente e dall’infanzia, come spinta verso la gratificazione di un desiderio o di un bisogno del proprio corpo; esse sono tenute in vita dalla libido. Dalle diverse localizzazioni della libido Freud prese spunto per denominare le cinque fasi, che fin dalla nascita, scandiscono lo sviluppo psico sessuale dell’individuo: orale, anale, fallica, di latenza, genitale. o Fase orale= la libito riveste una zona particolarmente sensibile del corpo, in virtù delle molteplici innervazioni: bocca, labbra e lingua, il bambino infatti prova piacere a portare gli oggetti alla bocca e le azioni che sono legate a essa come succhiare, mordere, sputare e masticare, questa fase dura fino all’incirca un anno e mezzo; così procurandosi una gratificazione di tipo libidico sia aggressivo. In questa fase la bocca è l’organo attraverso il quale in bambino si nutre, garantendo la sopravvivenza, e instaura un rapporto affettivo con la madre tramite l’allattamento stabilisce un primo legame fondamentale, che diverrà in seguito il prototipo per le future relazioni amorose. o Fase anale= dura da 18 mesi ai 3 anni circa, la libido investe la zona uretrale-anale. In questo periodo il sistema nervoso del bambino è maturo tanto da permettere la deambulazione e da favorire il controllo degli sfinteri. Il bisogno di defecazione provoca una tensione che si allenta dopo aver evacuato: la tensione prima e il sollievo poi generalmente producono piacere, il bambino è orgoglioso delle sue feci perché le ha fatte lui, ma potrebbero provocare un senso di frustrazione. Il bambino in questa fase impara a controllare la defecazione, si può generare uno stato di ansia dovuto alle aspettative dei genitori, per questo motivo importante l’educazione sfinterica che rappresenta una delle prime occasioni di conflitto con l’autorità adulta. o Fase fallica= fra i 3 e i 5 anni la libido investe la zona del fallo: in questo periodo l'interesse del bambino è rivolta alla presenza del pene mentre quello della bambina alla sua assenza. Per Freud durante questa fase i bambini provano un'attrazione intensa per il genitore di sesso opposto, accompagnata dalla gelosia e sentimenti ambivalenti per il genitore dello stesso sesso, questa relazione immaginaria è detta complesso edipico. Sia per i maschi sia per le femmine questo è un periodo importante dello sviluppo affettivo, perché dal superamento del complesso: ovvero quando il bambino rinuncia a possedere il genitore di sesso opposto come oggetto esclusivo d'amore, ha origine l'identità di genere che corrisponde alla consapevolezza di essere maschio o femmina, con la conseguente assunzione dei ruoli sociali corrispondenti e si forma il super-io. I conflitti vissuti durante la fase fallica sono oggetto di una massiccia rimozione per questo motivo i ricordi legati all'infanzia sono sempre pochi e vaghi. o Fase di latenza= beh sei anni all'inizio della pubertà la persona vive una fase di latenza, caratterizzate da una relativa quiete delle pulsioni e da un allentamento delle tensioni. Gli impulsi sono orientati verso mete socialmente accettabili: ampliamento delle conoscenze, assimilazione di nuovi valori culturali e maggiori figure di riferimento in cui potersi identificare. Questa fase viene interrotta dai cambiamenti biologici della pubertà durante la quale gli impulsi sessuali si intensificano e si dirigano verso persone esterne al nucleo familiare. o Fase genitale= dalla pubertà in poi, e nel corso della quale la sessualità da infantile diventa adulta e avvia l'individuo verso relazioni affettive e sessuali mature gratificanti, anche in vista della riproduzione. La scelta del partner è influenzata dal modo in cui si sono vissute le fasi precedenti, soprattutto da come si è superato il complesso edipico: si possono avere difficoltà a staccarsi dai propri genitori e a trovare un partner, oppure se ne può cercare uno con le stesse caratteristiche. Al termine di queste fasi la personalità dell'individuo si è completamente formata, L’Io è strutturato e in grado di affrontare la realtà con relativa stabilità