17 - Tecnologia e media.pdf

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Serena Gennaro - Tecnologia e media Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n....

Serena Gennaro - Tecnologia e media Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media Indice 1 LA RIMEDIAZIONE, UNA INTRODUZIONE........................................................................................................... 3 2 BOLTER E GRUSIN.............................................................................................................................................. 5 3 TECNOLOGIE E FORME DI COMUNICAZIONE...................................................................................................... 8 BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................................................. 9 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media 1 La rimediazione, una introduzione “Il contenuto di un medium è sempre un altro medium. Il contenuto della scrittura è il discorso, così come la parola scritta è il contenuto della stampa e la stampa quello del telegrafo”. Queste parole di Marshall McLuhan (Understanding Media 1964) ci aiutano a introdurre il concetto di rimediazione. Per rimediazione si intende la tendenza dei media a rimediarsi e riferirsi gli uni agli altri, integrandosi e sovrapponendosi. In quest’ottica nessun medium è nuovo in quanto tale, ma sempre il prodotto dell’interazione con i media che lo hanno preceduto. Al fine di introdurre meglio il concetto di rimediazione, sembra utile riportare alcuni passaggi di un saggio di Paolo Fabbri sul tema. Lo studioso ci ricorda come questo fenomeno ridefinisca “il ruolo gerarchico della source, l'originale, rispetto al target, dove il testo rimediato è rigiocato meccanicamente (…) La rimediazione comporta una mutazione “utensilare”, se si accetta di annoverare nella nozione di utensile il medium. Ovvio che la trasformazione del supporto di materia, attraverso la mutazione utensilare, provoca trasformazioni semantiche. Si trasformano però anche le condizioni di enunciazione.» (Fabbri, 2016). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media «Nell’ibrido di umano e non umano che è ogni processo mediatico viene in primo piano l’interfaccia: il testo-oggetto mostra espressamente, nella sua forma, le strategie enunciative di tipo transitivo e riflessivo che lo regolano: l’istanza che comunica trasforma chi riceve la comunicazione e trasforma sé stessa nell’atto di comunicare.» (Fabbri, 2016). Da queste righe si intravvede chiaramente la complessità di un fenomeno, quello della rimediazione, che fa parte in modo compiuto dell’esperienza mediale di ciascuno di noi, nella fruizione quotidiana dei mezzi di comunicazione. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media 2 Bolter e Grusin A definire il concetto di rimediazione intervengono gli studiosi Bolter e Grusin, secondo i quali tra i diversi media ci sarebbe un continuo scambio e interrelazione. Nel panorama mediale contemporaneo ciascun media si appoggia alle regole e ai formati dei media che lo precedono, trasformandoli e ricombinandoli per produrre nuovi formati e generi. Un medium si “appropria di tecniche, forme e significati sociali di altri media e cerca di competere con loro o di rimodellarli nel nome del reale” (Bolter, Grusin, 2002, p. 93). Sembrerebbe dunque “che tutte le forme di mediazione siano in realtà rimediazione. (…) Vorremmo sostenere che in questo determinato momento storico tutti i media funzionano come i mediatori e che il concetto di rimediazione ci offre uno strumento per poter interpretare il lavoro svolto anche dai media precedenti. La nostra cultura concepisce ogni medium o costellazione mediale come qualcosa che risponde a, ridispone, compete e riforma altri media” (Bolter, Grusin, 2002, p. 81). Gli autori precisano però che questo processo non avviene secondo una logica che vede esclusivamente i media successivi rimediare quelli precedenti in modo lineare da un punto di vista temporale, ma “in questa genealogia, i mezzi di comunicazione più vecchi possono anche rimediare quelli nuovi” (Bolter, Grusin, 2002, p. 82). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media I mezzi di comunicazione si comportano secondo due distinti modelli culturali: l’immediatezza e la ipemediazione. Quando si parla di immediatezza, si intende l’illusione della scomparsa dei media nella quotidianità degli individui, secondo una logica di trasparenza. Per ipermediazione, invece, si intende la radicalizzazione della presenza dei media nella quotidianità degli individui, secondo una logica di opacità. Nella logica della trasparenza il mezzo si nasconde per l’utente che è così a contatto diretto con ciò che vede, come nella realtà virtuale. Un altro efficace esempio è quello dei giochi di ruolo nei quali il patto comunicativo conferisce una accettazione dell’equivalenza tra realtà ed esperienza simulata. Nella logica della opacità il mezzo, inteso come filtro linguistico, è manifesto al fruitore. È la logica dell’ipermediazione in cui la strutturazione a “finestre” del web si rende visibile attraverso le icone. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media Da un lato i media si appoggiano ai media che li hanno preceduti ma dall'altro i media già esistenti sono costretti a ripensare sé stessi in base alle innovazioni introdotte. La rimediazione favorisce la comprensione di un nuovo mezzo di comunicazione e riduce il disorientamento. Se è certamente possibile affermare che il cinema ha rimediato la fotografia, la televisione ha rimediato il teatro, la radio e la televisione e i media digitali rimediano i media tradizionali, è importante sottolineare come “il nuovo medium trova una sua legittimazione perché riempie un vuoto ho corregge un errore compiuto dal suo predecessore, perché realizza una promessa non mantenuta dal medium che lo ha preceduto” Bolter, Grusin, 2002, p. 89). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media 3 Tecnologie e forme di comunicazione Possiamo parlare di media come tecnologie e di media come forme di comunicazione. Per media come tecnologie intendiamo, per esempio, tutte quelle tecnologie come il processore di un computer le reti di calcolatori, l’amplificatore per l’audio della radio, il processo di stampa del libro che consentono al medium di inviare un messaggio e all’individuo di ricevere il messaggio da parte del medium emittente. Per media come forme di comunicazione intendiamo invece tutte quelle regole e convenzioni che le persone seguono quando comunicano usando le tecnologie. Per la semiotica è importante questa seconda accezione. La semiotica allora non si occuperà delle reti fisiche che rendono possibile la comunicazione ma sarà interessata a studiare i diversi generi esistenti all'interno di ogni medium (generi della stampa, della televisione, dei nuovi media) e degli usi che le persone fanno della tecnologia. Questi usi, in particolare, variano in funzione del contesto geografico, del contesto socioculturale e del momento storico. È importante evitare forme di determinismo tecnologico: la tecnologia influisce su come usiamo i media, ma non lo determina, tanto che sui nostri usi dei media agiscono anche fattori economici, culturali, macro e micro-sociali, personali, contestuali e materiali. Pensiamo per esempio ad uno smartphone e a quanto a parità di tecnologia siano diversi gli usi che ne fanno le diverse persone, a quanto vari l'uso di questa tecnologia in base alla fascia d'età, al livello d'istruzione, alle competenze digitali. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 9 Serena Gennaro - Tecnologia e media Bibliografia M. McLuhan, Understanding Media, 1964, trad. it. Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano, 1967 J. D. Bolter, R. Grusin, Remediation. Understanding new media (1999; trad. it. Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi, 2002) G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Laterza, Milano, 2014 P. Fabbri, Eseguire originali. Rimediazione e camouflage, da AA.VV., Rimediazioni. Immagini interattive, a cura di Tiziana Migliore, vol. 1, Aracne Ed., Roma, 2016 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 9 di 9

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