Anatomia II: Apparato Digerente - Intestino (PDF)
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Università di Ferrara
2021
Arianna Gonelli
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Lezione di Anatomia II sull'anatomia dell'intestino. L'apparato è descritto in dettaglio, inclusi i villi, le pieghe circolari, le funzioni di assorbimento e le ghiandole intestinali.
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Anatomia II, lezione 10, 05/03/2021\ Prof. Arianna Gonelli **[APPARATO DIGERENTE PARTE 2]** **Intestino** L'**intestino** è un lungo canale di circa 8m che si estende dall'orifizio pilorico fino allo sfintere anale e comprende l'intestino tenue e quello crasso. L'intestino tenue va a costituire i...
Anatomia II, lezione 10, 05/03/2021\ Prof. Arianna Gonelli **[APPARATO DIGERENTE PARTE 2]** **Intestino** L'**intestino** è un lungo canale di circa 8m che si estende dall'orifizio pilorico fino allo sfintere anale e comprende l'intestino tenue e quello crasso. L'intestino tenue va a costituire i primi sei metri di lunghezza ma presenta un diametro inferiore, il crasso è la porzione più breve, circa due metri, con calibro più elevato. A livello dell'**intestino tenue** si distinguono tre parti: - il duodeno, un'ansa di 25 cm che abbraccia il pancreas, - il digiuno, con una lunghezza di 5 metri - l'ultima porzione costituita dall'ileo. L'**intestino crasso** è formato anch'esso da tre parti: - il cieco con l'appendice vermiforme di circa 9 cm, - - il retto di circa 15 cm Le funzioni dell'intestino tenue sono quelle di proseguire la digestione, iniziata a livello gastrico dove non c'è la piena degradazione delle molecole, proseguendo quindi nel duodeno e dell'assorbimento, dal momento che i tratti successivi rappresentano la sede principale di questo processo. Le funzioni vengono favorite dall'architettura della parete dell'intestino, che porta ad un notevole incremento della superficie totale della mucosa. Se fosse un tubo a pareti lisce la superficie dell'intestino sarebbe molto ridotta e di conseguenza a parità d'ingombro viene aumentata la superficie della parete tramite delle estroflessioni e altri stratagemmi. Il primo stratagemma consiste in estroflessioni della tonaca mucosa e sottomucosa che vanno a costituire le **pieghe circolari** (o valvole del Kerckring o conniventi), permanenti, diversamente dalle pliche nello stomaco che spariscono con la stesura delle pareti; queste pliche permettono di aumentare la superficie e rallentare il passaggio del contenuto, aumentano di tre volte la superficie di assorbimento. Un altro modo per aumentare la superficie intestinale consiste in ulteriori estroflessioni digitiformi che interessano solo la tonaca mucosa, i **villi intestinali**, che le donano un aspetto vellutato; tramite questi la superficie assorbente viene aumentata di dieci volte. Sulla superficie ci sono inoltre delle introflessioni tubulari che costituiscono le **ghiandole intestinali** o cripte di Lieberkuhn. Se osserviamo la mucosa infatti si nota l'alternanza di estroflessioni e introflessioni. Nella superficie apicale delle cellule dell'epitelio di rivestimento formato da enterociti (cellule specifiche del tessuto intestinale e specializzate nell'assorbimento) sono presenti **microvilli**, ovvero estroflessioni della membrana plasmatica che aumentano la superficie di 30-40 volte. Le pieghe circolari hanno lunghezza di circa 5 cm, altezza 8 mm e spessore 3-4 mm, e sono assenti nei primi 5 cm del duodeno, mentre presentano il loro massimo sviluppo nel duodeno terminale e nel digiuno, diminuiscono di quantità e di dimensioni nella seconda metà dell'ileo. I villi sono presenti in tutto il decorso dell'intestino tenue, fatta eccezione per zone in cui la parete si solleva per sottostanti aggregati linfoidi, mentre i microvilli si ritrovano sulla superficie di tutti gli enterociti.\ Se l'intestino tenue non avesse queste estroflessioni sarebbero disponibili solo 0,33 mq di area assorbente, ma per tutte le specializzazioni elencate la superficie diventa di 200 mq. *In quest'immagine si nota la presenza a livello del tenue delle pieghe circolari che formano dei rilievi evidenti anche a livello macroscopico* ![](media/image2.png) *Si notano a sinistra i sollevamenti della tonaca sottomucosa che formano le pieghe circolari, che non vanno assolutamente confuse con i villi intestinali, indicati come sollevamenti della tonaca mucosa (visibili nell'immagine di destra)* *Da notare anche i vasi e le strutture nervose.\ Si possono notare le introflessioni della lamina propria che vanno a costituire le ghiandole intestinali o cripte di Lieberkuhn.* ![](media/image4.png) Vi è un'immagine istologica nella quale si notano il tessuto connettivo lasso della tonaca sottomucosa che si solleva in pieghe alte e a livello di questi si creano i villi **Villi intestinali** A livello dei villi intestinali l'epitelio di rivestimento è formato da due citotipi diversi: - **cellule caliciformi mucipare** specializzate nella secrezione di muco e ridotte di quantità - **enterociti**, cellule assorbenti che presentano sulla loro superficie luminare i microvilli che vanno a definire quello che è l'orletto striato. Al microscopio ottico non vediamo l'orletto striato ma evidenziamo quella che è la banda continua finemente striata che da l'idea di un bordino. I microvilli rivestono il villo ma anche nelle cellule che rivestono le ghiandole. Le cellule mucipare caliciformi sono ghiandole unicellulari, il nucleo e gli organuli si trovano alla base mentre nella parte apicale troviamo vescicole con granuli di muco, un secreto viscoso formato da macromolecole diverse (80% carboidrati e 20% peptidi). Quando il secreto si idrata la cellula aumenta di volume, riversa il muco all'esterno e forma uno strato di protezione che previene le cellule da abrasione o da invasioni di batteri. Anche queste cellule sono presenti nell'epitelio di rivestimento e nelle ghiandole. L'asse del villo è formato da tessuto connettivo, si nota la presenza di vasi, nervi e vasi linfatici, in particolare, come si nota nel disegno, l'asse contiene un vaso linfatico a fondo cieco chiamato **vaso chilifero** ed è coinvolto nell'assorbimento dei lipidi. ![](media/image6.png)Le altre sostanze come carboidrati e proteine vengono assorbiti dai vasi ematici, mentre i lipidi seguono la via linfatica, sia per le grosse dimensioni che per la permeabilità del vaso chilifero. In corrispondenza dell'asse del villo oltre al tessuto connettivo vi sono fibre reticolari, elastiche e cellule muscolari lisce, che determinano sia il movimento del villo sia un'azione di spremitura che favorisce l'assorbimento delle sostanze a livello dei capillari linfatici ed ematici. *Villi: si vedono sia gli enterociti che le cellule mucipare caliciformi, si nota l'orletto striato. Possiamo addirittura notare la lamina propria sulla seconda foto con i linfociti e le cellule connettivali.* - **Cellule mucipare**: sono intercalate tra gli enterociti, producono muco con funzione sia protettiva che lubrificante. - **Enterociti**: ciascuno di essi presenta circa 3000 microvilli nella zona apicale a loro volta rivestiti da un **glicocalice**, ovvero un rivestimento glicoproteico che si irradia dalla superficie dei microvilli e ricopre questa porzione dell'epitelio. Ha funzione protettiva dagli agenti proteolitici e mucolitici, serve come substrato al processo digestivo e ancoraggio per molti enzimi come l'amilasi pancreatica, le idrolasi peptidiche e le disaccaridasi che vengono assorbite sull'ampia superficie dei suoi filamenti (del glicocalice), che portano a termine alcuni processi litici che avvengono nel lume dell'intestino tenue. In questo epitelio di rivestimento gli enterociti sono circondati da giunzioni occludenti che fanno in modo che i prodotti della digestione debbano attraversare obbligatoriamente l'orletto a spazzola della cellula, evitando il passaggio dei nutrienti tra gli spazi intercellulari. Inoltre sulla superficie degli enterociti ci sono delle proteine carrier importanti per favorire i processi di trasporto. Si consideri che tutti i processi di assorbimento degli enterociti non interessano solo la porzione apicale perché esistono processi di assorbimento anche a livello della porzione basale delle cellule, in particolare riguardano l'assorbimento delle immunoglobuline (IgA) prodotte dai linfociti sottostanti nella lamina propria. È abbastanza frequente infatti che nella porzione basale della mucosa intestinale trovare cellule linfocitarie isolate a formare noduli linfatici voluminosi. C'è una stretta collaborazione tra le cellule della mucosa di rivestimento e cellule del sistema linfoide. A livello della cavità intestinale vengono attuati meccanismi di difesa immunologica intestinale, meccanismi a livello locale o trasmessi tramite circolazione a tutto il corpo. ![](media/image8.png)A livello addominale è presente anche la flora batterica che contiene sostanze particolarmente resistenti che resistono allo stomaco possono passare all'intestino che deve attuare dei meccanismi per difendersi: - **Giunzioni occludenti** a livello dell'epitelio che oltre ad impedire la caduta di nutrienti negli spazi intracellulari tengono la barriera sigillata per evitare l'entrata dei patogeni - **Cellule del sistema linfatico** (macrofagi, mastociti, linfociti) che si inseriscono sulla lamina propria e che vanno a formare i noduli linfatici, che garantiscono difesa immunitaria in loco. Nell'ileo vi sono dei noduli linfatici particolarmente voluminosi che prendono il nome di **placche di Peyer** e a livello di queste, nel rivestimento epiteliale oltre alle cellule mucipare e agli enterociti si trovano delle cellule particolari chiamate **cellule M.** Le cellule M sono cellule voluminose con corti microvilli (rari, non sempre presenti) e la cui superficie basale si invagina formando tasche (recessi) che si collocano tra la lamina basale e la membrana plasmatica; queste sono occupate da linfociti o pseudopodi di macrofagi che si trovano nel tessuto linfatico sottostante. Si pensa che queste cellule M possano captare in modo continuo gli antigeni e funzionino da intermediari tra l'epitelio di rivestimento e il tessuto linfoide sottostante, fagocitando batteri e tossine e passandoli ai linfociti. A questo punto i linfociti sottostanti, costituiti soprattutto da linfociti B possono attivarsi e trasformarsi in plasmacellule, producendo anticorpi IgA. Queste IgA possono: - Entrare in circolo e attivare una risposta a livello sistemico dal momento che tramite la circolazione sistemica e linfatica possono essere distribuiti a tutto l'organismo - Creare una difesa a livello locale poiché possono essere assorbite dalla porzione basale degli enterociti ed essere secrete a livello del lume (si ricorda quindi la capacità degli enterociti di assorbire a livello basale e secernere a livello del lume permettendo i meccanismi di difesa a livello locale). - La difesa avviene anche tramite il fegato usufruendo della circolazione portale e poi andando nella bile, che verrà riversata nel duodeno dove potranno agire le IgA. *In questa immagine al microscopio elettronico si possono notare bene i microvilli con i filamenti del glicocalice che li rivestono superiormente.* ![](media/image10.png)**Ghiandole intestinali o cripte del Lieberkuhn** Le cripte del Lieberkuhn sono ghiandole tubulari semplici presenti a livello della lamina propria di tutto l'intestino tenue. L'epitelio di rivestimento è formato infatti da **enterociti, cellule caliciformi mucipare**, e nella porzione terminale di cellule endocrine che producono ormoni che verranno poi immessi nel sangue, responsabili di una grande attività per digestione e assorbimento. Più profondamente ci sono **cellule di rigenerazione** per il mantenimento dell'epitelio intestinale e alla base vi sono **le cellule di Punnet**, che presentano voluminosi granuli in porzione apicale contenenti soprattutto lisozima, una proteina con funzione antibatterica. Le cellule di Punnet producono anche le defensine, sostanze con attività antibiotica. Il turnover cellulare (rigenerazione cellulare) dell'epitelio dell'intestino è molto intenso. Le cellule indifferenziate provenienti dalle cripte raggiungono i villi, che subiscono processo di esfoliazione, che consiste nella perdita di miliardi di cellule ogni giorno (ciascuna ha tempo di sopravvivenza di 4-6 giorni).\ Il digiuno inteso come mancanza di cibo rallenta la migrazione cellulare, un aumento di cibo al contrario comporta l'aumento dei villi. Le **cellule enteroendocrine** fanno parte del sistema APUD e ne esistono di diverso tipo: - **Cellule** I producono colecistochinina che causa rilascio della bile dalla cistifellea (causa la contrazione della colecisti), il rilascio enzimi digestivi del pancreas e stimola produzione di insulina a livello delle cellule Beta delle isole pancreatiche. - **Cellule K** producono il peptide inibitorio gastrico, che inibisce la secrezione di HCl e spegne la produzione di gastrina a livello dello stomaco. Quando il chimo arriva allo sfintere pilorico parte il segnale di feedback negativo per spegnere la produzione di gastrina mediata dal peptide inibitorio gastrico. - **Cellule S** che producono secretina, che stimola secrezione della bile dal fegato e stimola il rilascio di un fluido bicarbonato (alcalino) dal pancreas. Complessivamente la colecistochinina e la secretina stimolano la secrezione a livello dell'intestino tenue della bile e della secrezione pancreatica, per completare i processi digestivi. **Confronto tessuti nell'intestino tenue** **Duodeno**: presenta pieghe e villi, solo a questo livello nella sottomucosa si trovano ghiandole di Brunner (tubulo acinose composte), che secernono un muco alcalino ad alta percentuale di bicarbonato con funzione di tampone per proteggere le pareti dal succo gastrico che è estremamente acido e che viene immesso nel tenue attraverso lo sfintere pilorico. Non a caso le ulcere più frequenti oltre a quelle gastriche sono quelle duodenali. Le ghiandole producono anche l'**urogastone** che stimola la divisione delle cellule delle cripte intestinali e inibisce la secrezione gastrica, elemento fondamentale per la diagnosi del tessuto. **Digiuno e Ileo**: non si può distinguere il digiuno dall'ileo, il confronto è infatti solo con il duodeno.\ Tra digiuno e ileo non ci sono molte differenze se non le placche di Peyer che sono a livello della lamina propria dell'ileo formati da voluminosi aggregati linfatici che sono provvisti di centri germinativi molto sviluppati; il più delle volte per questioni di taglio le placche non si vedono.\ Un'altra differenza è l'altezza di pieghe e villi, con il digiuno che le presenta molto alte e villi (anche ramificati) molto lunghi mentre nell'ileo le pliche sono più tozze e basse e i villi corti. Sotto la tonaca mucosa c'è la sottomucosa dove troviamo le ghiandole del Brunner nel digiuno e le placche di Peyer nell'ileo (comprendono sia la sottomucosa che la lamina propria). Nella sottomucosa c'è anche il plesso nervoso di Meissner che appartiene al sistema enterico. Sulla parete del duodeno si trova la papilla duodenale maggiore che rappresenta il punto dove esce l'ampolla duodenale. Questa a sua volta ospita l'uscita del dotto coledoco e del dotto pancreatico, portando la bile e il succo pancreatico, la cui secrezione è favorita dagli ormoni colecistochinina e secretina. ![](media/image13.png)*Placca di Peyer. Si notano i voluminosi follicoli linfatici con ampi centri germinativi nei quali ci sono linfoblasti proliferanti, linfociti B che producono IgA, linfociti T e macrofagi. In corrispondenza della placca non ci sono i villi poiché scompaiono a questi livelli, mentre epitelio è rivestito da cellule M.* **Tonaca muscolare e movimenti** La tonaca muscolare è quella tipica del digerente costituita da uno strato interno circolare e uno esterno con andamento longitudinale; i due strati cooperano per generare contrazioni secondo due meccanismi: - **Segmentazione**: ovvero la contrazione dello strato muscolare circolare in più punti interni, con la funzione di rimescolare il contenuto. - **Peristalsi**: dove abbiamo la contrazione dello strato circolare e longitudinale per creare una sorta d'onda che fa progredire il contenuto. Nel tratto terminale dell'ileo c'è un ispessimento dello strato muscolare circolare che va a costituire lo sfintere ileo-cecale che regola il passaggio da tenue a crasso. A livello dell'intestino tenue mesenteriale la tonaca avventizia è rappresentata dal peritoneo viscerale. ![](media/image15.png)**Intestino crasso** L'intestino crasso è formato dal cieco con l'appendice vermiforme, dal colon e dal retto. La parete interna è sollevata a formare pieghe semilunari, tasche che prendono il nome di **haustra del colon**, permanenti e con funzione di rallentamento del contenuto. Le principali funzioni del crasso sono il riassorbimento, non di sostanze nutritizie ma di acqua, sali minerali e vitamine, la secrezione di muco e l'eliminazione di prodotti di rifiuto. I villi intestinali sono completamente assenti ma nella lamina propria ci sono delle ghiandole tubulari semplici che riempiono completamente il connettivo della tonaca propria stessa e anche qui troviamo voluminosi noduli linfatici a livello della lamina propria e della tonaca sottomucosa. *L'immagine rappresenta i vari tratti del tubo digerente e i rispettivi tessuti di rivestimento e assorbimento.* L'immagine permette un confronto tra epiteli del tubo digerente: l'epitelio di rivestimento del tenue si estroflette e introflette continuamente, la parete del crasso è invece liscia e si invagina a formare ghiandole profonde, sviluppate e ricche di cellule mucipare. Guardando lo stomaco l'epitelio può sembrare simile all'intestino crasso mentre in realtà con i preparati, bisogna ricordare che lo stomaco presenta un tessuto con un unico citotipo cellulare, cioè cellule mucoidi con muco neutro, una fossetta gastrica e al fondo di questa una ghiandola con cinque tipi cellulari. ![](media/image17.png)In questo caso il primo elemento che bisogna ricordare dell'intestino crasso è che a livello di cellule e di ghiandole è completamente diverso, dal momento che nel crasso vi sono in superficie cellule caliciformi mucipare ed enterociti, quindi due tipi cellulari a differenza dello stomaco dove vi è un unico tipo di cellule secernenti. **Tonaca mucosa dell'intestino crasso** La mucosa del crasso è liscia (senza villi), con un epitelio cilindrico semplice, a livello superficiale presenta ancora **enterociti,** cellule assorbenti con microvilli apicali e **cellule mucipare caliciformi**, queste più fitte e numerose. Le ghiandole continuano con enterociti e mucipare con **cellule di rigenerazione** e anche qui cellule **enteroendocrine,** quindi che producono ormoni. Non ci sono le cellule di Punnet al fondo delle ghiandole. Tra gli infossamenti delle ghiandole è presente il **tessuto connettivo della lamina propria**, che può contenere aggregati linfatici e linfociti isolati. Alla base vi è la **muscularis mucosae** che rappresenta il punto di passaggio tra tonaca mucosa e sottomucosa classica formata da connettivo lasso, con la presenza del **plesso sottomucoso di Meissner**.\ Inoltre la muscolatura differisce dal tenue dove vi erano due strati completi, mentre ora lo strato longitudinale è organizzato in **tenie**, cioè nastri longitudinali di muscolatura all'esterno della parete. Tra i due strati di muscolatura vi è **il plesso mioenterico di Auerbach**. In alcune sezioni si potrà vedere un solo tipo di muscolatura e in altri entrambe in base al taglio della sezione. Riassumendo l'intestino crasso ha quindi: - diametro maggiore ma con una parete sottile - non ha villi - le pieghe sono solo semilunari - presentano un maggior numero di cellule caliciformi tra gli enterociti - le ghiandole intestinali (cripte di Lieberkuhn) sono presenti e più profonde, producono maggiore quantità di muco e sul fondo non ci sono cellule di Punnet ma cellule enteroendocrine (anche se rare) - ci sono voluminosi noduli linfatici sia nella lamina propria che nella tonaca sottomucosa - osserviamo la presenza ridotta di muscolatura longitudinale organizzata in tenie. Da tener presente che questa organizzazione è valida per tutto il crasso, tranne per l'appendice vermiforme e l'ultima porzione del retto. **Appendice Vermiforme** L'appendice vermiforme ha un lume piccolo e a volte presenta dei detriti al suo interno, la tonaca mucosa è liscia (senza villi) ed ha un epitelio cilindrico semplice con ghiandole tubulari sottili e rare rispetto al crasso. Vi sono tante cellule mucipare e cellule di Punnet, una lamina propria spessa e una **grande quantità di tessuto linfatico** con molti centri germinativi che possono occupare la tonaca sottomucosa. La muscolaris mucosae è molto spessa nel crasso con lo strato circolare interno e quello longitudinale esterno, anche se qui è poco sviluppata e discontinua per la presenza di infiltrati linfoidi che dalla lamina propria si portano alla sottomucosa. La sottomucosa è costituita da connettivo lasso mentre la tonaca muscolare è sottile ed è formata da due strati continui. Esternamente vi è la tonaca sierosa **Intestino retto** L'intestino retto costituisce la continuazione verso il basso del colon sigmoideo. Il retto è diviso in una porzione pelvica e una perineale che si differenziano anche dal punto di vista strutturale. ![](media/image19.png)È un organo estensibile che consente l'accumulo temporaneo delle feci e attraverso il quale c'è l'espulsione delle stesse. L'ampolla rettale è la porzione pelvica, ha una struttura simile a quella del crasso, ha una tonaca mucosa liscia e presenta pieghe trasversali simili a quelle semilunari del colon e sono formate da sollevamenti della mucosa. Ha un epitelio di rivestimento cilindrico semplice, con cellule assorbenti e secernenti con la presenza di ghiandole a livello della lamina propria; in breve, non presenta alcuna differenza col crasso. La tonaca muscolare è più spessa ed è formata da uno strato circolare interno e longitudinale esterno completo. All'ampolla rettale segue il canale anale che attraversa il perineo e a questo livello la struttura differisce molto. Si distinguono circa 5-10 rilievi longitudinali permanenti che prendono il nome di colonne anali (o rettali o del Morgagni). Superiormente si assottigliano mentre nella zona inferiore si slargano e riunendo le loro estremità si creano le **pliche lunari** la cui cavità è rivolta verso l'alto. A questo livello si trova la **linea pettinata,** dove l'epitelio cilindrico semplice dell'ampolla si trasforma in epitelio pavimentoso pluristratificato non corneificato, non ci sono ghiandole intestinali e la lamina propria si solleva in papille. Segue poi la zona cutanea che termina con l'orifizio anale. La zona cutanea ha un epitelio pavimentoso di trasformazione cornea e poi si trasforma nell'epidermide con ghiandole sebacee, ghiandole sudoripare e peli. A livello della sottomucosa è presente il plesso emorroidario. ![](media/image21.png)La tonaca muscolare della perineale è complessa, sia per la presenza di fasci di fibrocellule muscolari lisce ad andamento circolare che entrano nella composizione dello sfintere liscio dell'ano, sia per la presenza di fibrocellule muscolari striate che costituiscono lo sfintere striato esterno dell'ano. Il punto di transizione è rappresentato dalla linea pettinata, nell'ampolla con cripte ed epitelio cilindrico, poi pavimentoso pluristratificato. **Digestione, assorbimento ed escrezione** La digestione avviene sia per secrezione pancreatica abbinata alla secrezione epatica della bile, sia per le secrezioni della mucosa intestinale. Si ricorda che l'orletto striato serve sia per aumentare la superficie sia per gli enzimi che si ancorano al glicocalice, responsabili delle fasi finali della digestione e in modo particolare dei carboidrati e delle proteine per questi enzimi (saccarasi, lattasi maltasi ecc). L'assorbimento, grazie agli enterociti, conta 8-9 litri di acqua, 100g grassi, 50-100g di amminoacidi e centinaia di carboidrati al giorno ed è inoltre l'intestino l'organo responsabile per l'escrezione di materiale non digerito e di scarto. La bile insieme alle lipasi pancreatiche svolge una funzione fondamentale per la digestione dei lipidi. La bile infatti agisce come emulsionante dei lipidi e solo dopo questa attività i lipidi potranno essere assorbiti dalle lipasi pancreatiche. Dall'enterocita il materiale assorbito subirà notevoli trasformazioni per poi arrivare ai capillari linfatici (per lipidi più complessi e di maggiori dimensioni) o ematici. **Patologie** - **Morbo celiaco**: interessa la mucosa quindi con la perdita di villi a livello del digiuno. Tuttavia sappiamo che questa perdita può essere temporanea, modificata con la dieta e infatti avviene solo in caso di infiammazione acuta. Passata la fase critica i villi ricominciano a formarsi. - **Malattia infiammatoria intestinale (IBD)** include morbo di Crohn (ileo) sia la colite ulcerosa (crasso). La complicazione deriva da un'infiammazione cronica e da processi che portano a formazione di aggregati anche fibrosi della parete che vanno a restringere il lume. - **Diverticolosi**: è data da un aumento della pressione luminale che determina l'estrusione della mucosa attraverso gli strati muscolari. ![](media/image23.png) *Duodeno: si differenzia per i villi e a livello della zona sottomucosa, si vedono le ghiandole di Brunner molto chiare e molto presenti.* *Duodeno: si vede l'enterocita con l'orletto striato, le cellule caliciformi mucipare, le ghiandole di Brunner a secrezione mucosa con i nuclei schiacciati alla base.* ![](media/image25.png) *Duodeno: si osserva la cripta di Lieberkuhn con mucipare e granuli rossi di lisozima (non eritrociti!!) presenti sul fondo dove ci sono le cellule di Punnet. L'asse del villo presenta capillari linfatici ed ematici e cellule linfatiche.* *Tenue mesenteriale, visibile il connettivo della sottomucosa e si noti che i villi sono tagliati trasversalmente. Non si distingue se è digiuno o ileo.* ![](media/image27.png) *Tenue: si notano tutte le tonache del tenue: (dal basso) tonaca sierosa, muscolatura longitudinale e circolare, tonaca sottomucosa che si solleva e forma le pieghe* *(maggiore ingrandimento del precedente) si osservano i villi con le cellule caliciformi mucipare e gli enterociti* ![](media/image29.png) *Tenue: si notano i villi e l'orletto striato all'apice degli enterociti* *Crasso: struttura completamente diversa, si notano tutte le tonache e anche entrambe le tenie, nella sezione è stata interessata sia la muscolatura circolare che quella longitudinale* ![](media/image31.png) *Intestino crasso, non ci sono villi, si notano introflessioni in superficie con eritrociti che presentano l'orletto striato. Si notano bene le cellule mucipare caliciformi, la muscularis mucosae e la sottomucosa.*