PDF La Seconda rivoluzione industriale
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Questo materiale didattico esplora la Seconda Rivoluzione Industriale, trattando temi come l'elettricità, il petrolio, l'acciaio e le nuove tecnologie. Vengono analizzati gli sviluppi economici, sociali e tecnologici cruciali tra il 1870 e il 1945, includendo anche progressi in medicina e igiene.
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La Seconda rivoluzione industriale Il taglio del Canale di Suez Gli anni dal 1815 al 1870 furono un periodo di pace. Il mondo occidentale fu caratterizzato da un grande sviluppo economico, con una conseguente crescita demografica e un nuovo urbanesimo. Il taglio del Canale di Suez (1859-1869) favo...
La Seconda rivoluzione industriale Il taglio del Canale di Suez Gli anni dal 1815 al 1870 furono un periodo di pace. Il mondo occidentale fu caratterizzato da un grande sviluppo economico, con una conseguente crescita demografica e un nuovo urbanesimo. Il taglio del Canale di Suez (1859-1869) favorì i commerci mondiali permettendo alle navi di transitare dall’Europa alla Cina senza circumnavigare l’Africa. La “Lunga depressione” La tendenza positiva si arrestò bruscamente nel 1873, quando iniziò la cosiddetta “grande crisi di fine secolo” o “Lunga depressione”. Le cause principali furono: crollo della produzione europea di cereali, per il peggioramento del clima; arrivo del grano americano in Europa, venduto a prezzi bassi; crisi di sovrapproduzione delle industrie. La crisi colpì tutti i paesi europei e gli Stati Uniti. La fine della crisi Per uscire dalla crisi fu imboccata la strada del - protezionismo, che difese i prodotti nazionali con l’imposizione di tasse e dazi sui prodotti esteri. -Furono scoperte nuove fonti di energia -Furono inventati nuovi prodotti che impressero un cambio radicale alla vita quotidiana, dando inizio alla Seconda rivoluzione industriale (1870-1945) Le caratteristiche della Seconda rivoluzione industriale Fine del primato dell’Inghilterra (che era stata protagonista della Prima rivoluzione industriale) Ascesa della Germania (Prussia) e degli Stati Uniti. Utilizzo di due nuove fonti di energia: elettricità e petrolio. Produzione di oggetti che trasformarono la vita quotidiana delle famiglie. L’elettricità come perno dell’industria L’elettricità, scoperta alla fine del Settecento da Alessandro Volta, fu utilizzata nell’industria solo dal 1860, quando Antonio Pacinotti inventò la dinamo. L’applicazione dell’elettricità ai processi industriali ebbe effetti sensazionali. L’elettricità permise anche l’invenzione del telefono (1871 - Antonio Meucci) e del fonografo (1888 - Thomas Edison). Il telegrafo elettrico Già prima del 1844 Samuel Morse aveva inventato il telegrafo, che trasmetteva segnali a distanza attraverso i cavi elettrici. Mise a punto anche uno speciale alfabeto (di punti e linee) per trasmettere i messaggi come impulsi elettrici brevi (punto) o lunghi (linea). Il telegrafo senza fili e i raggi X La scoperta delle onde elettromagnetiche permise di trasportare l’elettricità nello spazio senza usare i fili. Nel 1895 Guglielmo Marconi usò le onde elettromagnetiche per trasportare un segnale, aprendo l’era del telegrafo senza fili. In base allo stesso principio inventò la radio. Il fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen scoprì un’onda che era in grado di attraversare i muri e anche il corpo umano. Isolò così i raggi X con cui si fecero le prime radiografie. Il petrolio e i primi motori Intorno al 1880 in Russia e negli Stati Uniti iniziò l’estrazione del petrolio. Un suo derivato, la benzina, permise lo sviluppo del motore a scoppio e la costruzione della prima automobile, realizzata da Karl Benz. Negli stessi anni Rudolf Diesel mise a punto il motore a gasolio. Grazie al motore a scoppio, negli Stati Uniti i fratelli Wright riuscirono nel 1903 a far decollare il primo aeroplano. Acciaio: il “metallo perfetto” L’acciaio era conosciuto fin dall’antichità ed era molto costoso per via dei lunghi tempi di lavorazione. Durante la Seconda rivoluzione industriale si scoprì come produrlo chimicamente a partire dal carbonio e dal ferro, quindi i costi di produzione diminuirono. La chimica fu alla base anche della produzione di alluminio, metallo leggerissimo, utilizzato soprattutto in campo aeronautico. L’acciaio divenne il simbolo della Seconda rivoluzione industriale Acciaio: il “metallo perfetto” L’acciaio permise un nuovo sviluppo dell’edilizia civile, perché grazie al cemento armato furono costruite strutture gigantesche ma leggere. 1903: edificio di 15 piani Ingalls Building a Cincinnati, Ohio, USA, considerato il primo grattacielo in cemento. La chimica applicata nell’industria Nel settore degli esplosivi il chimico svedese Alfred Nobel inventò la dinamite, terrificante come arma ma utilissima nel settore delle costruzioni stradali e in molte altre applicazioni. L’industria dei coloranti progredì grazie all’anilina. I coloranti chimici e le fibre artificiali rivoluzionarono l’industria tessile contribuendo a mutare profondamente la moda. Gli abiti, prima bianchi, scuri e in tinta unita; divennero colorati e stampati. Il cinematografo Già nel 1826 un procedimento chimico aveva permesso di scattare la prima fotografia. Edison scoprì che facendo scorrere su uno schermo sedici immagini al secondo, scattate ad uno soggetto in movimento, l’occhio umano non coglieva la discontinuità tra una foto e l’altra. Partendo da questo, i fratelli Lumière costruirono un meccanismo in grado di far scorrere la pellicola, producendo il loro primo film (1895). https://www.youtube.com/watch?v=6FbwvC17mhk La medicina moderna Risultati straordinari furono ottenuti dalla chimica nel campo della ricerca biologica e della medicina. Tra il 1882 e il 1884 Robert Koch individuò i bacilli della tubercolosi e del colera. Nel 1885 Louise Pasteur scoprì il vaccino contro la rabbia e si diffuse la vaccinazione contro il vaiolo. Per curare mal di testa e influenza nel 1875 si cominciò a utilizzare l’aspirina, mentre la scoperta del Ddt permise di limitare la diffusione della malaria. La pastorizzazione degli alimenti Pasteur dimostrò inoltre che la fermentazione di molte sostanze avviene a causa di alcuni germi, e inventò un procedimento per conservare prodotti alimentari che, dal suo nome, venne chiamato “pastorizzazione”. Da questo momento in poi si cominciarono a confezionare i prodotti alimentari in scatole di latta a chiusura ermetica. Nacque l’industria alimentare. La rivoluzione dei contenitori di latta I contenitori di latta a chiusura ermetica rappresentarono una grande svolta nell’alimentazione, perché permettevano di trasportare a grande distanza anche i cibi più deperibili. Ciò significò: l’apertura di nuovi mercati; la salvezza per le popolazioni colpite da carestie; maggiori possibilità di sopravvivenza per i bambini; maggiore varietà d’alimentazione. L’importanza dell’igiene Medici e ricercatori dimostrarono che il colera e la tubercolosi aumentavano nei posti in cui le acque di scarico scorrevano a cielo aperto, o nei sovraffollati quartieri operai. Si affermarono le teorie degli igienisti, fondate su una nuova disciplina, la statistica, che portarono alla costruzione di fogne coperte e alla distribuzione dell’acqua corrente. Le norme igieniche favorirono la sconfitta della febbre puerperale, mentre le incubatrici diedero un contributo alla diminuzione della mortalità infantile.