C2: CHIRURGIA - 6. Patologie da cedimento della parete addominale (3)

Ernia crurale e ernia ombelicale: caratteristiche e trattamento

• L'ernia crurale si verifica nella zona inferiore dell'orifizio muscolo-pettineo, ed è considerata un'ernia diretta.
• L'ernia crurale rappresenta il 15% di tutte le ernie classificate come inguinali, ed è più comune nelle donne dopo i 30 anni.
• Fattori predisponenti all'ernia crurale includono l'anatomia del bacino femminile, alterazioni congenite o acquisite, obesità o dimagramento eccessivo.
• Situazioni che aumentano la pressione endoaddominale, come gravidanze ripetute, obesità o ascite, possono anche contribuire all'ernia crurale.
• La fuoriuscita del grasso properitoneale attraverso l'anello crurale è il primo passo del processo fisiopatologico dell'ernia crurale.
• L'ernia crurale presenta un'alta percentuale di strozzamento, fino al 30-40%, a causa del legamento di Gimbernat che si comporta come un bordo teso e inestensibile.
• La diagnosi di ernia crurale può essere difficile, specialmente in pazienti anziani o disabili.
• Il trattamento dell'ernia crurale può essere effettuato con riparazione diretta, protesi o combinazione di entrambe le tecniche.
• La tecnica di Lichtenstein è la più utilizzata per la riparazione dell'ernia crurale, con l'utilizzo di plug di prolene per chiudere l'anello crurale in modo definitivo.
• Le ernie ombelicali si verificano attraverso la cicatrice ombelicale, che è una zona di debolezza congenita della parete addominale.
• Le ernie ombelicali sono più comuni nelle persone obese e in presenza di ascite, ma possono verificarsi in entrambi i sessi e a tutte le età.
• Il trattamento delle ernie ombelicali prevede l'intervento chirurgico programmato, con la riparazione dell'ernia e la chiusura della porta erniaria, talvolta con l'inserimento di una protesi in rete biocompatibile.