Storia del Lavoro in Italia 1951-1992
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Questions and Answers

Qual è stata la percentuale di lavoratori dipendenti nelle attività extra agricole nel 1992?

  • 74% (correct)
  • 78%
  • 21%
  • 27%

Quali tipi di lavoro sono aumentati dal 21% al 27% dal 1977 al 1992?

  • Lavoratori domestici
  • Lavoratori nel settore pubblico
  • Lavoratori dipendenti nel commercio fisso
  • Lavoratori in proprio (correct)

Cosa ha contribuito alla crescita della piccola imprenditoria?

  • Riduzione delle tasse sulle imprese
  • Stabilità della forza lavoro
  • Formazione di micro imprese (correct)
  • Aumento dei salari dei lavoratori

Qual è stata la percentuale di addetti al commercio ambulante nel 1991?

<p>3.4% (C)</p> Signup and view all the answers

Qual è stata la percentuale di addetti al commercio fisso nel periodo 1970-1991?

<p>61% (C)</p> Signup and view all the answers

Qual è stata la caratteristica principale del lavoro autonomo di seconda generazione?

<p>Esclusivo rapporto lavorativo con un'unica impresa (A)</p> Signup and view all the answers

Quali sono diventati sempre più difficili da trovare dopo la crescita dei redditi tra i ceti popolari?

<p>Ragazze disposte a lavorare come domestiche (A)</p> Signup and view all the answers

Durante quale periodo il numero degli addetti ai servizi domestici è diminuito di più?

<p>Anni Venti e Trenta (A)</p> Signup and view all the answers

Quale era il tasso di disoccupazione in Italia nel 1962, che rappresentava un livello assimilabile alla piena occupazione?

<p>3 per cento (D)</p> Signup and view all the answers

Quale settore ha visto il più rapido incremento di occupazione tra il 1951 e il 1963?

<p>edilizia (B)</p> Signup and view all the answers

Quale percentuale di crescita dell'occupazione si registrò nelle fabbriche con 6-50 addetti tra il 1951 e il 1961?

<p>73.8 per cento (C)</p> Signup and view all the answers

Quali aziende videro un aumento del loro peso tra il 1961 e il 1971?

<p>aziende con addetti tra 11 e 50 (D)</p> Signup and view all the answers

Quale fu uno degli effetti negativi dell'elevata offerta di lavoro negli anni Cinquanta?

<p>Crescita meno rapida degli stipendi rispetto alla produttività (D)</p> Signup and view all the answers

Quale fenomeno sociale si manifestò durante il periodo del miracolo economico in Italia?

<p>Mobilità sociale e opportunità di lavoro (D)</p> Signup and view all the answers

Che premio vinse l'Italia nel 1960 e 1965 per la stabilità monetaria?

<p>Premio Nobel (B)</p> Signup and view all the answers

Quale fu il risultato della selezione delle piccole attività durante il miracolo economico?

<p>Eliminazione di attività artigianali e piccolissime (B)</p> Signup and view all the answers

Qual era la durata massima prevista per il contratto a cottimo?

<p>Undici giorni (D)</p> Signup and view all the answers

Chi era responsabile del reclutamento dei lavoratori, secondo il contenuto fornito?

<p>Il caporale (D)</p> Signup and view all the answers

Quale problema principale ostacolava la rivoluzione agraria nell'800?

<p>Diffusione della malaria (A)</p> Signup and view all the answers

Cosa caratterizzava gli agricoltori bifolchi coinvolti nella protesta del 16 maggio 1832?

<p>Provenivano dall'area laziale e romana (D)</p> Signup and view all the answers

Quale di queste affermazioni descrive meglio l'impatto delle politiche a sostegno dell'occupazione maschile nel terziario?

<p>Rallentarono la femminilizzazione dell'occupazione impiegatizia. (C)</p> Signup and view all the answers

Come veniva descritta l'iniziativa della protesta dei bifolchi?

<p>Non spontanea e pianificata (A)</p> Signup and view all the answers

Quale gruppo sociale beneficiò maggiormente delle politiche economiche tra le due guerre?

<p>La piccola borghesia. (B)</p> Signup and view all the answers

Quali erano i mezzi per concludere un accordo di lavoro?

<p>Una stretta di mano, lettera privata o caparra (D)</p> Signup and view all the answers

Che cosa accadde con l'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale riguardo all'occupazione femminile?

<p>Le norme limitative furono abrogate in molte località. (C)</p> Signup and view all the answers

Qual era l'effetto della malaria sui lavoratori nel periodo estivo?

<p>Costringeva a reclutare lavoratori stagionali (B)</p> Signup and view all the answers

Qual è stato un problema economico significativo ereditato dal conflitto al termine della Seconda guerra mondiale?

<p>La presenza di due milioni di disoccupati. (B)</p> Signup and view all the answers

Come si modificò la retribuzione degli impiegati pubblici dopo il dopoguerra?

<p>Recuperò il potere d'acquisto perso. (D)</p> Signup and view all the answers

Qual era una delle problematiche a lungo termine di Roma riguardo le risorse?

<p>Insufficienti risorse e interscambi ridotti (D)</p> Signup and view all the answers

Quale affermazione è vera riguardo alla differenziazione dei redditi prima della Prima guerra mondiale?

<p>I ceti medi impiegatizi godevano di retribuzioni superiori. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale misura fu adottata per affrontare la situazione sociale critica dopo la guerra?

<p>Il blocco dei licenziamenti nelle imprese con più di 35 addetti. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale settore vide un incremento significativo nel commercio durante l'espansione post-bellica?

<p>Il commercio ambulante. (B)</p> Signup and view all the answers

Qual è stata la percentuale della popolazione attiva addetta al settore secondario nel 1901?

<p>24 per cento (C)</p> Signup and view all the answers

Quale settore industriale registrava la maggior concentrazione di lavoratori durante la metà dell'Ottocento?

<p>Industria tessile (B)</p> Signup and view all the answers

Qual era la situazione degli addetti al commercio nel 1881?

<p>Erano quasi 560 mila e rappresentavano il 4 per cento della popolazione attiva (D)</p> Signup and view all the answers

Quale modalità di lavoro era predominante nell'industria dell'abbigliamento?

<p>Manodopera femminile (C)</p> Signup and view all the answers

Nel settore terziario, quale percentuale degli addetti sulla popolazione attiva si è registrata nel 1901?

<p>18 per cento (B)</p> Signup and view all the answers

Come si caratterizzava la forza lavoro industriale in termini di qualificazione e cultura?

<p>Aveva una discreta qualificazione e vita associativa (D)</p> Signup and view all the answers

Quale figura era centrale negli altri settori industriali, al di fuori del tessile?

<p>Operai maschio adulto, qualificato (B)</p> Signup and view all the answers

Qual era la principale difficoltà per i lavoratori ambulanti nel mercato?

<p>Difficile incontro tra domanda e offerta (A)</p> Signup and view all the answers

Qual è stata la principale trasformazione del settore lavorativo in Italia dal XIX secolo fino ad oggi?

<p>Un passaggio dalla popolazione attiva dal settore primario a settori extra agricoli (A)</p> Signup and view all the answers

Quale percentuale di occupati rappresentava l'industria in Italia nel 1971?

<p>44% (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo alla diminuzione della settimana lavorativa dal XIX secolo?

<p>È passata da 70 ore a 60 ore nel 1906-1907 (B)</p> Signup and view all the answers

Quale settore rappresenta oggi la maggior parte degli occupati in Italia?

<p>Settore terziario (A)</p> Signup and view all the answers

Qual è stata una delle conseguenze del processo di industrializzazione in Italia dopo la Seconda guerra mondiale?

<p>Trasformazione da contadini a lavoratori industriali (B)</p> Signup and view all the answers

Nel 1881 quale percentuale della popolazione attiva era impiegata nell'agricoltura?

<p>65% (B)</p> Signup and view all the answers

Quale tasso di attività ha subito un calo significativo nel tempo?

<p>Tasso di attività generale della popolazione (A)</p> Signup and view all the answers

In quale periodo si è assistito a una significativa riduzione dell'occupazione agricola in Italia?

<p>Dopo il 1951 (D)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Contratto a cottimo

Un contratto di lavoro in cui il compenso è calcolato in base alla quantità di lavoro svolto. In questo caso, il compenso era fisso per massimo 11 giorni e poi proporzionale alle giornate lavorative.

Monelli

Lavoratori agricoli stagionali reclutati da caporali e provenienti dalle regioni di origine.

Capatore

Intermediario che reclutava lavoratori per i proprietari terrieri. Negoziava il contratto di lavoro e riuniva un gruppo di lavoratori.

Rivoluzione agraria

Un periodo di trasformazione nell'agricoltura romana dell'800 che fu ostacolato da mancanza di capitali, manodopera locale e problemi come malaria e paludi.

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Bifolchi

Lavoratori agricoli con maggiore stabilità lavorativa, provenienti dai territori laziali e romani, e che formavano una comunità.

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Movimento di protesta del 1832

Una protesta di 53 bifolchi di sette tenute, organizzata in anticipo con obiettivi specifici e durata di 2-4 settimane.

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Differenza tra lavoratori

I bifolchi erano più stabili, con una comunità ben definita. I monelli erano lavoratori stagionali e venivano reclutati dalle loro regioni di origine.

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Impatto delle condizioni lavorative

La malaria e le condizioni di lavoro difficili hanno portato alla scelta di lavoratori stagionali provenienti anche da altri territori.

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Diminuzione dell'orario di lavoro

Dal 1800 ad oggi, l'orario di lavoro settimanale è diminuito drasticamente, passando dalle 70 ore a circa 40 ore. Questo cambiamento è stato accompagnato dall'introduzione di ferie retribuite.

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Crescita della produttività

Nonostante la diminuzione dell'orario di lavoro, la produzione è aumentata grazie al progresso industriale e tecnologico. La società industriale ha portato a una maggiore efficienza del lavoro.

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Settore primario vs. altri settori

Negli ultimi secoli, la popolazione attiva è passata dal lavoro agricolo (settore primario) al lavoro industriale e nel terziario. Questo spostamento è avvenuto in modo graduale fino al boom economico del secolo scorso.

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Boom economico e trasformazione sociale

Il boom economico ha portato a una rapida industrializzazione e crescita del settore terziario, trasformando milioni di contadini in lavoratori industriali e dipendenti dei servizi.

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Lavoratori agricoli nel 1861

Nel 1861, circa il 70% della popolazione attiva italiana era impiegata nell'agricoltura, un'indicazione dell'arretratezza dell'Italia rispetto ai paesi europei più sviluppati.

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Diminuzione del lavoro agricolo

Tra il 1861 e il 1900, il numero di lavoratori agricoli in Italia è diminuito drasticamente. Nel 1881, l'agricoltura impiegava il 65% della popolazione attiva, mentre nel 1900 la percentuale scesa al 58%.

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Struttura sociale delle campagne

La struttura sociale delle campagne italiane era complessa e diversificata, con una varietà di figure professionali e un sistema di relazioni gerarchiche tra le diverse classi sociali.

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Gruppi sociali all'inizio del XX secolo

All'inizio del XX secolo, l'Italia era caratterizzata da una società fortemente stratificata, con una grande disparità tra le diverse classi sociali. I lavoratori agricoli costituivano un gruppo sociale significativo.

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Fonte di energia del XIX secolo

La nuova fonte di energia che ha permesso lo sviluppo industriale in Italia nel XIX secolo, liberando le fabbriche dalla dipendenza dai corsi d'acqua e dal carbone importato.

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Lo spostamento delle fabbriche

Le fabbriche si sono spostate dalle zone centrali delle città verso le periferie, in prossimità delle linee ferroviarie, per facilitare il trasporto di materie prime e prodotti finiti.

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Aumento del settore secondario

Nel periodo tra il 1861 e il 1901, la quota della popolazione addetta al settore secondario (industria) è aumentata in Italia dal 18% al 24%.

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La nascita di nuovi lavoratori

All'inizio del XX secolo, in Italia, si sono formati gruppi consistenti di lavoratori specializzati in vari settori industriali, con un livello di formazione e vita sociale più sviluppato.

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Il ruolo del tessile nell'industria

A metà Ottocento, le industrie tessili erano le più importanti in Italia, con il maggior numero di lavoratori concentrati in un solo stabilimento.

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Il ruolo del genere nella manodopera

Nella produzione tessile e alimentare, prevalentemente lavoravano le donne, mentre nei settori industriali come l'arsenale e la fabbrica d'armi, l'uomo era la figura principale.

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L'importanza degli operai di mestiere

Gli operai qualificati, eredi di un mestiere artigiano, erano fondamentali per le organizzazioni sindacali e per la lotta per i diritti dei lavoratori.

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Lo sviluppo del settore terziario

Nonostante l'arretratezza dell'economia italiana, il settore terziario (servizi) ha avuto una crescita più rapida rispetto al settore secondario tra il 1861 e il 1901.

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Disoccupazione durante il boom economico

La disoccupazione in Italia diminuì drasticamente tra i primi anni '50 e il 1962, raggiungendo un livello del 3% considerato di piena occupazione dovuto alla disoccupazione frizionale.

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Settori che hanno beneficiato del boom economico

L'industria manifatturiera, l'industria delle costruzioni e il commercio hanno visto un incremento significativo nell'occupazione durante il boom economico italiano.

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Ruolo delle piccole imprese nel boom economico

Le piccole imprese hanno registrato la crescita più significativa in termini di occupazione, con un incremento significativo tra il 1951 e il 1961.

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Mobilità sociale durante il boom

Il boom economico italiano ha creato opportunità per membri di diverse classi sociali, portando a una significativa mobilità sociale.

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Ristrutturazione delle piccole imprese

Le piccole imprese hanno subito un processo di ristrutturazione e consolidamento, con la crescita delle dimensioni piccole e medie nei settori come mobili, tessuti, abbigliamento, calzature e produzione metalmeccanica.

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Stabilità monetaria durante il boom

L'Italia ha vissuto una stabilità monetaria senza precedenti durante il boom economico, tanto da ottenere il premio Nobel per l'economia nel 1960 e 1965 per la stabilità ottenuta nel 1959 e 1964.

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Salari e produttività durante il boom

Negli primi anni del boom, i salari degli operai sono cresciuti meno della produttività a causa dell'elevata offerta di lavoro. Tuttavia, la diminuzione della disoccupazione ha portato agli aumenti salariali dal 1959 al 1962.

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Fase culminante del boom economico

La fase culminante del boom economico italiano è stata tra il 1960 e il 1963, con uno sviluppo accelerato che ha portato a una diminuzione della disoccupazione e ad aumenti salariali.

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Politiche a sostegno dell'occupazione maschile nel terziario

Nel periodo dal 1922 al 1943, le politiche italiane favorevoli all'occupazione maschile nel settore terziario hanno rallentato la crescita dell'occupazione femminile, soprattutto in ruoli impiegatizi a livello medio-basso. Questo era dovuto alla preferenza per gli uomini nei processi di assunzione e promozione, e ad ostacoli per le donne nell'accesso ai concorsi pubblici.

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Espansione dei centri urbani e nuove opportunità

L'espansione dei centri urbani durante il periodo fascista ha portato alla crescita di attività di intermediazione, creando opportunità di mobilità ascendente anche per persone con scarsa formazione e mezzi economici. In particolare, il commercio ambulante ha conosciuto una crescita rapida.

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Differenziali salariali e fascismo

Mentre gli operai e i braccianti, dopo i miglioramenti salariali del primo dopoguerra, hanno subito un'erosione dei loro guadagni a causa delle politiche del regime fascista, la piccola borghesia ne ha beneficiato. Questo grazie alla politica deflazionistica che ha favorito i risparmiatori e i redditieri, e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

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Differenziali retributivi tra impiegati e operai

Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, gli impiegati godevano di stipendi più alti rispetto agli operai. Questo divario si ridusse grazie alle conquiste sindacali del primo dopoguerra, ma con l'ascesa del fascismo, gli aumenti salariali per gli operai e i braccianti furono erosi.

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Vantaggi degli impiegati pubblici

Oltre a ricevere stipendi maggiori, gli impiegati pubblici in Italia durante il fascismo beneficiavano di condizioni lavorative più favorevoli e di un sistema di previdenza sociale più vantaggioso rispetto agli operai.

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Occupazione femminile durante la seconda guerra mondiale

Con l'ingresso dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, molte delle norme che limitavano l'impiego femminile furono abrogate, ad eccezione delle zone con alta disoccupazione maschile. L'occupazione femminile aumentò fino al 1943, ma nel 1945, la disoccupazione raggiunse i 2 milioni di persone.

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Il blocco dei licenziamenti dopo la guerra

Alla fine della guerra, per mitigare la difficile situazione sociale, il governo italiano decise di impedire il licenziamento dei lavoratori nelle aziende con più di 35 dipendenti.

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Il problema della sottoccupazione del Mezzogiorno

Dopo la guerra, oltre alla crisi delle aree industriali del Nord Italia, esisteva il problema della sottoccupazione nel Mezzogiorno e nelle zone rurali, inclusi i territori di braccianti e mezzadri nell'Italia centrale.

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Cambiamenti nell'occupazione

Tra il 1977 e il 1992, c'è stata una diminuzione del numero di lavoratori dipendenti nelle attività extra agricole, con una crescita degli imprenditori e lavoratori in proprio. Questo cambiamento è legato alla crescita della piccola imprenditoria e al lavoro autonomo.

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Spin off

Il processo di creazione di nuove imprese che si separano da aziende più grandi. Queste nuove imprese spesso forniscono servizi o prodotti specifici che erano precedentemente gestiti dall'azienda più grande.

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Lavoro parasubordinato

Un tipo di lavoro svolto da persone formalmente autonome (con partita IVA), ma che di fatto dipendono da uno o pochi clienti per la loro attività. Spesso comporta un rapporto continuativo e coordinato, simile a quello di un dipendente.

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Evoluzione del commercio

Negli anni '70, il commercio ha registrato un aumento di addetti, ma il tipo di distribuzione è cambiato. La quota degli ambulanti è diminuita drasticamente, mentre sono aumentati gli addetti al commercio all'ingrosso.

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Diminuzione dei servizi domestici

Il numero di addetti ai servizi domestici è diminuito drasticamente nel periodo post-bellico. Questo è dovuto a un aumento dei redditi dei ceti popolari e alla preferenza delle donne per lavori a ore rispetto al lavoro domestico fisso.

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Status symbol

Negli anni '20 e '30, avere un servizio domestico era considerato uno status symbol per le famiglie piccolo-borghesi, un segno di ricchezza e posizione sociale.

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Commercio come occupazione

La quota degli addetti al commercio sulla popolazione attiva è rimasta sostanzialmente stabile negli anni, anche se il tipo di distribuzione è cambiato. Gli ambulanti hanno perso terreno al commercio all'ingrosso.

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Trend occupazionale

Tra il 1977 e il 1992, il lavoro dipendente nelle attività extra agricole è diminuito, mentre è aumentato il numero di imprenditori e lavoratori in proprio. Questo cambiamento è stato spinto da diversi fattori, come la formazione di micro imprese e lo sviluppo di rapporti di lavoro parasubordinati.

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Study Notes

Stato Pontificio: Storia di un'agitazione contadina

  • Nel IV secolo a Roma vivevano circa 1 milione di abitanti, raggiungendo un picco demografico nel 1794 (170.000 abitanti)
  • Il Sacco di Roma del 1526 causò un aumento della popolazione dovuto ai flussi migratori.
  • Tra il IX e X secolo, la popolazione era a un minimo storico (17.000 abitanti).
  • Le campagne napoleoniche causarono un declino demografico, con la migrazione di massa da Roma.
  • Nel XIX secolo, Roma ebbe una crescita demografica rilevante, ma rimase comunque più piccola di altre capitali europee come Parigi.
  • Lo Stato Pontificio presentava un'economia basata sulla rendita, trasferimenti dall'estero e consumi.
  • Lo Stato Pontificio aveva un elevato debito pubblico che limitava lo sviluppo economico.
  • Esisteva un mercato privato ristretto, dovuto alla debolezza della borghesia.
  • Lo Stato Pontificio interveniva direttamente nelle politiche mercantilistiche, concentrandosi sui beni di prima necessità per mantenere il consenso.
  • Il rapporto tra Stato e Economia era stretto: L'economia era basata sulla rendita e sui consumi.
  • La politica annonaria si basava sull'approvvigionamento minimo.
  • La domanda di beni di lusso era più orientata verso le corti.

Analisi Agitazione Contadina all'epoca della Restaurazione

  • L'agro romano era caratterizzato da latifondi coltivati in modo estensivo, con cereali e pascoli.
  • La scarsità o mancanza di popolazione rurale era in contrasto con il contesto demografico dell'epoca.
  • L'agricoltura era basata sul sistema del maggese e su attività cerealicole.
  • La frammentazione dei latifondi impediva la rivoluzione agraria.
  • I salariati fissi, tra cui il fattore e i capoccia, erano la figura più importante e avevano una funzione direttiva, mentre i bifolchi erano braccianti stagionali con retribuzione giornaliera.
  • I salariati non fissi (bifolchi, guitti o monelli) erano la maggior parte dei lavoratori impiegati.
  • Le figure di aquilani, falciatori e mietitori erano reclutati stagionalmente da lavoratori provenienti dalla Marche e Umbria, con contratto a cottimo.

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Questo quiz esplora l'evoluzione del mercato del lavoro in Italia dal 1951 al 1992. Le domande trattano vari aspetti del lavoro indipendente e dipendente, con particolare attenzione ai cambiamenti nelle percentuali di occupazione nei diversi settori. Mettiti alla prova con la tua conoscenza della storia del lavoro italiano e scopri le dinamiche economiche che l'hanno influenzata.

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