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Questions and Answers
Il corpo genicolato mediale del talamo non ha un'organizzazione tonotopica.
Il corpo genicolato mediale del talamo non ha un'organizzazione tonotopica.
False (B)
I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico non possono registrare l'attività elettrica attraverso elettrodi sulla testa.
I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico non possono registrare l'attività elettrica attraverso elettrodi sulla testa.
False (B)
La corteccia uditiva primaria presenta un'organizzazione tonotopica simile a quella della corteccia visiva.
La corteccia uditiva primaria presenta un'organizzazione tonotopica simile a quella della corteccia visiva.
True (A)
Il collicolo inferiore non ha alcuna correlazione con le curve di intonazione del nervo cocleare.
Il collicolo inferiore non ha alcuna correlazione con le curve di intonazione del nervo cocleare.
Le frequenze acute nella mappa tonotopica sono rappresentate verso il frontale della corteccia uditiva primaria.
Le frequenze acute nella mappa tonotopica sono rappresentate verso il frontale della corteccia uditiva primaria.
Ogni fibra di tipo I sinapta con più cellule ciliate interne.
Ogni fibra di tipo I sinapta con più cellule ciliate interne.
Le afferenze delle cellule ciliate esterne sono chiamate 'spirale'.
Le afferenze delle cellule ciliate esterne sono chiamate 'spirale'.
I comandi efferenti alle CCI hanno origine nell'oliva mediale.
I comandi efferenti alle CCI hanno origine nell'oliva mediale.
Le cellule ciliate interne proiettano su più neuroni afferenti di tipo II.
Le cellule ciliate interne proiettano su più neuroni afferenti di tipo II.
Le proiezioni olivo-cocleari inibiscono le cellule ciliate interne.
Le proiezioni olivo-cocleari inibiscono le cellule ciliate interne.
Le cellule ciliate esterne rispondono a caratteristiche diverse del suono.
Le cellule ciliate esterne rispondono a caratteristiche diverse del suono.
Il sistema efferente mediale modula le afferenze delle cellule ciliate esterne.
Il sistema efferente mediale modula le afferenze delle cellule ciliate esterne.
La via primaria uditiva è responsabile dell'elaborazione inconscia del suono.
La via primaria uditiva è responsabile dell'elaborazione inconscia del suono.
L'informazione uditiva viene principalmente elaborata dalla corteccia uditiva dell'emisfero controlaterale.
L'informazione uditiva viene principalmente elaborata dalla corteccia uditiva dell'emisfero controlaterale.
Il nucleo cocleare ha solo un'unica parte senza suddivisioni.
Il nucleo cocleare ha solo un'unica parte senza suddivisioni.
La via non specifica elabora informazioni sonore a un livello cosciente.
La via non specifica elabora informazioni sonore a un livello cosciente.
Il corpo genicolato mediale è coinvolto nel percorso della via non specifica.
Il corpo genicolato mediale è coinvolto nel percorso della via non specifica.
La dominanza dell'informazione controlaterale si trova nella corteccia uditiva primaria.
La dominanza dell'informazione controlaterale si trova nella corteccia uditiva primaria.
I collicoli inferiori comunicano tra di loro e proiettano al corpo genicolato mediale di un solo lato.
I collicoli inferiori comunicano tra di loro e proiettano al corpo genicolato mediale di un solo lato.
Il nucleo antero-ventrale del nucleo cocleare proietta solo alle olive superiori controlaterali.
Il nucleo antero-ventrale del nucleo cocleare proietta solo alle olive superiori controlaterali.
Le proiezioni bilaterali permettono di confrontare segnali provenienti da entrambi gli orecchi.
Le proiezioni bilaterali permettono di confrontare segnali provenienti da entrambi gli orecchi.
I neuroni del nervo acustico si adattano alla frequenza di scarica in risposta a stimoli di intensità variabile.
I neuroni del nervo acustico si adattano alla frequenza di scarica in risposta a stimoli di intensità variabile.
La frequenza di scarica dei neuroni del nervo acustico è influenzata dalla frequenza del suono.
La frequenza di scarica dei neuroni del nervo acustico è influenzata dalla frequenza del suono.
Nei suoni a bassa frequenza, i neuroni possono generare un potenziale d'azione per ogni ciclo dell'onda sonora.
Nei suoni a bassa frequenza, i neuroni possono generare un potenziale d'azione per ogni ciclo dell'onda sonora.
Con l'aumentare della frequenza, i neuroni del nervo acustico riescono a seguire ogni ciclo dell'onda sonora.
Con l'aumentare della frequenza, i neuroni del nervo acustico riescono a seguire ogni ciclo dell'onda sonora.
Le cellule ciliate interne generano potenziali d'azione autonomamente.
Le cellule ciliate interne generano potenziali d'azione autonomamente.
Il nervo acustico è composto da circa 25.000 neuroni afferenti.
Il nervo acustico è composto da circa 25.000 neuroni afferenti.
A livello neuronale, i campi recettivi sono organizzati in base alla posizione spaziale.
A livello neuronale, i campi recettivi sono organizzati in base alla posizione spaziale.
Le zone inibitorie all'interno dei campi recettivi possono modulare l'attività delle cellule.
Le zone inibitorie all'interno dei campi recettivi possono modulare l'attività delle cellule.
Il pattern di scarica dei neuroni permette al sistema di discriminare peggio le frequenze.
Il pattern di scarica dei neuroni permette al sistema di discriminare peggio le frequenze.
I neuroni del nervo acustico possono produrre spontaneamente scariche in assenza di stimoli.
I neuroni del nervo acustico possono produrre spontaneamente scariche in assenza di stimoli.
La forma del padiglione auricolare non influisce sulla sua direzionalità.
La forma del padiglione auricolare non influisce sulla sua direzionalità.
Ruotando la testa verso una sorgente sonora dietro, il suono diventa più forte in entrambi gli orecchi.
Ruotando la testa verso una sorgente sonora dietro, il suono diventa più forte in entrambi gli orecchi.
Il meccanismo di rilevazione delle differenze di timing nelle orecchie è simile a quello delle cellule sensibili al movimento nel sistema visivo.
Il meccanismo di rilevazione delle differenze di timing nelle orecchie è simile a quello delle cellule sensibili al movimento nel sistema visivo.
L'angolo di incidenza del suono ha un ruolo fondamentale nel calcolo del ritardo temporale interaurale (ITD).
L'angolo di incidenza del suono ha un ruolo fondamentale nel calcolo del ritardo temporale interaurale (ITD).
Il ritardo temporale massimo per il calcolo dell'ITD può raggiungere 500 μs per un angolo di 90°.
Il ritardo temporale massimo per il calcolo dell'ITD può raggiungere 500 μs per un angolo di 90°.
Il sistema uditivo può discriminare variazioni angolari di 5°-6° senza sforzo di concentrazione.
Il sistema uditivo può discriminare variazioni angolari di 5°-6° senza sforzo di concentrazione.
Le afferenze provenienti da entrambe le orecchie raggiungono i neuroni dell'oliva mediale superiore con lunghezze assonali uguali.
Le afferenze provenienti da entrambe le orecchie raggiungono i neuroni dell'oliva mediale superiore con lunghezze assonali uguali.
L'oliva superiore laterale riceve sinapsi inibitorie dall'orecchio ipsilaterale.
L'oliva superiore laterale riceve sinapsi inibitorie dall'orecchio ipsilaterale.
La rotazione della testa può risolvere l'ambiguità nella localizzazione di suoni.
La rotazione della testa può risolvere l'ambiguità nella localizzazione di suoni.
La sommazione spaziale e temporale è irrilevante per l'attivazione dei neuroni a differente ritardo interneurale.
La sommazione spaziale e temporale è irrilevante per l'attivazione dei neuroni a differente ritardo interneurale.
Flashcards
Innervazione delle Cellule Ciliate Interne (CCI)
Innervazione delle Cellule Ciliate Interne (CCI)
Le fibre afferenti di tipo I, provenienti dalle cellule ciliate interne, sinaptano con una singola cellula ciliata interna.
Sistema Afferente Spirale (CCE)
Sistema Afferente Spirale (CCE)
Il sistema di afferenze che raccoglie le informazioni dalle cellule ciliate esterne.
Fibre Afferenti (CCE)
Fibre Afferenti (CCE)
Le fibre afferenti di tipo II, provenienti dalle cellule ciliate esterne, sinaptano con più cellule ciliate esterne.
Sistema Efferente Laterale (CCI)
Sistema Efferente Laterale (CCI)
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Sistema Efferente Mediale (CCE)
Sistema Efferente Mediale (CCE)
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Nucleo Cocleare
Nucleo Cocleare
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Vie Uditive
Vie Uditive
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Potenziali Evocati Uditivi del Tronco Encefalico (BAEPs)
Potenziali Evocati Uditivi del Tronco Encefalico (BAEPs)
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Interpretazione dei BAEPs
Interpretazione dei BAEPs
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Collicolo inferiore
Collicolo inferiore
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Organizzazione tonotopica
Organizzazione tonotopica
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Corpo Genicolato Mediale (MGB)
Corpo Genicolato Mediale (MGB)
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Via Uditiva Primaria
Via Uditiva Primaria
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Via Uditiva Non Specifica
Via Uditiva Non Specifica
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Suddivisione del Nucleo Cocleare
Suddivisione del Nucleo Cocleare
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Interazione tra Collicoli
Interazione tra Collicoli
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Proiezioni alle Olive
Proiezioni alle Olive
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Dominanza Controlaterale
Dominanza Controlaterale
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Percorso della Via Uditiva Primaria
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Integrazione Bilaterale
Integrazione Bilaterale
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Funzione della Via Non Specifica
Funzione della Via Non Specifica
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Direzionalità del Padiglione
Direzionalità del Padiglione
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Orientamento del Padiglione
Orientamento del Padiglione
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Rotazione della Testa
Rotazione della Testa
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Variazione dell'Intensità
Variazione dell'Intensità
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Meccanismo di Rilevazione delle Differenze di Timing (ITD)
Meccanismo di Rilevazione delle Differenze di Timing (ITD)
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Lunghezze Diverse degli Assoni
Lunghezze Diverse degli Assoni
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Coincidenza Temporale
Coincidenza Temporale
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Assoni come Linee di Ritardo
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Frazioni di Millisecondo
Frazioni di Millisecondo
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Calcolo del Ritardo Temporale Interaurale (ITD)
Calcolo del Ritardo Temporale Interaurale (ITD)
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Risposta Mantenuta del Nervo Acustico
Risposta Mantenuta del Nervo Acustico
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Intensità e Frequenza di Scarica
Intensità e Frequenza di Scarica
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Risposta a Basse Frequenze
Risposta a Basse Frequenze
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Risposta a Frequenze più Alte
Risposta a Frequenze più Alte
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Risposta di Popolazione
Risposta di Popolazione
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Trasmissione del Segnale dal Nervo Acustico
Trasmissione del Segnale dal Nervo Acustico
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Frequenza Caratteristica dei Neuroni del Nervo Acustico
Frequenza Caratteristica dei Neuroni del Nervo Acustico
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Campi Recettivi Uditivi: Organizzazione Frequenziale
Campi Recettivi Uditivi: Organizzazione Frequenziale
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Tipologie di Campi Recettivi
Tipologie di Campi Recettivi
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Importanza dell'Organizzazione Frequenziale
Importanza dell'Organizzazione Frequenziale
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Study Notes
Sensittività Uditiva: Recettori Cocleari e Funzionamento delle Ciglia delle Cellule Ciliate
- Le cellule ciliate sono i recettori sensoriali dell'udito, munite di ciglia specializzate.
- Le ciglia sono interconnesse da legamenti trasversali e tip-links.
- I legamenti trasversali collegano le ciglia della stessa fila.
- I tip-links collegano l'apice di una ciglio più corto con il centro di un ciglio adiacente più alto.
Trasduzione Meccanico-Elettrica: Apertura dei Canali Ionici
- La flessione delle ciglia, causata dal movimento della membrana cocleare, dal contatto con la membrana tectoria, o dal trascinamento del fluido endolinfatico, apre i canali ionici all'apice delle ciglia.
- Attraverso questi canali entrano ioni potassio (K+) e calcio (Ca2+).
- L'alta concentrazione di K+ nell'endolinfa rende questo ione il principale responsabile della depolarizzazione.
Adattamento delle Cellule Ciliate e il Ruolo del Calcio (Ca2+)
- L'ingresso di Ca2+ induce lo scivolamento dei canali K+ verso la base della ciglia.
- La tensione dei tip-links diminuisce, provocando una parziale chiusura dei canali K+.
- Questo adattamento è importante per rispondere a stimoli ripetitivi, ma non ha un grande impatto su stimoli rapidi come quelli acustici.
Scala Media e Stria Vascolare: La Chiave per l'Endolinfa Ricca di Potassio
- L'endolinfa è caratterizzata da un'alta concentrazione di potassio ed un potenziale positivo.
- Il riciclo del potassio nelle cellule ciliate avviene tramite i legamenti spiraliformi e lo scambiatore Na-K-Cl (NKCC).
- Questo meccanismo è simile all'ansa di Henle nel rene.
Potenziale dell'Endolinfa e il Suo "Citoplasmone"
- L'endolinfa ha un potenziale positivo, con alta conduttanza al sodio e bassa conduttanza al potassio, impedendo il ritorno del potassio nella scala media.
- Questo mantenimento del potenziale positivo è fondamentale per la funzione dei recettori uditivi.
Trasduzione del Segnale nelle Cellule Ciliate Interne (CCI)
- L'ingresso e l'uscita di ioni K+, tramite le ciglia, comportano un flusso di corrente.
- L'integrazione temporale di questa corrente causa una depolarizzazione nelle cellule ciliate.
- La depolarizzazione induce il rilascio di neurotrasmettitori sui neuroni del nervo acustico.
Specializzazione delle Cellule Ciliate Interne e Tonotopia
- Le cellule ciliate interne variano di morfologia lungo la coclea.
- Le ciglia più lunghe sono specializzate per le basse frequenze, mentre quelle più corte per le alte.
- Questa specializzazione riflette la tonotopia della coclea.
Morfologia e Distribuzione delle Cellule Ciliate Esterne (CCE) e Funzionalità delle CCE
- Le cellule ciliate esterne (CCE) sono più numerose delle cellule ciliate interne.
- Hanno una forma a bastoncino e sono connesse alla membrana tectoria.
- Hanno una funzione meccanica fondamentale, legata alla contrazione.
- La contrazione delle CCE influenza la membrana basilare, amplificando gli stimoli acustici.
Tonotopia Attiva: Rafforzamento e Regolazione della Sensibilità Uditiva
- Le CCE contribuiscono a regolare (attivare) la tonotopia.
- La loro attività rafforza la discriminazione delle frequenze.
Guadagno di Sensibilità e Off-Set Frequenziale
- L'azione delle CCE amplifica le oscillazioni della membrana basilare, aumentando la sensibilità uditiva.
- Le CCE causano un off-set nella risposta in frequenza, rendendo difficile distinguere le singole frequenze.
Misurazione dell'Ampiezza di Oscillazione della Membrana Basilare
- Per misurare l'ampiezza di oscillazione si confronta l'attività passiva e quella attiva delle CCE
- L'attività delle CCE amplifica le oscillazioni della membrana basilare, soprattutto per stimoli a bassa intensità.
Danno alle Cellule Ciliate e Conseguenze sull'udito
- Determinati farmaci, come gli aminoglicosidi, possono danneggiare le CCE e le CCI.
- La perdita di CCE porta a una diminuzione della sensibilità uditiva.
- La loro distruzione altera la tonotopia e compromette le diverse percezioni sonore.
Innervazione delle Cellule Ciliate: Afferenze ed Efferenze
- Le cellule ciliate sono innervate da sistemi afferenti (rilevamento informazioni) e efferenti (trasmissione informazioni).
- Vi sono afferenze radiali per le CCI e afferenze spirali per le CCE.
- Esistono inoltre efferenti laterali (per le CCI) ed efferenti mediali (per le CCE).
Vie Uditive: Proiezioni e Modulazione dell'Attività Cellulare
- Il nucleo cocleare riceve informazioni dai neuroni del nervo acustico.
- Proiezioni dal nucleo cocleare raggiungono le olive superiori (lateralmente e medialmente).
- Le olive superiori rilevano e elaborano informazioni a livello di suono, tempo e volume.
Via Primaria (o "Privata")
- Questa via elabora il suono conscio.
- Le proiezioni partono dal nucleo cocleare, arrivano alle olive superiori, poi al collicolo inferiore, al corpo genicolato mediale (talamo) e alla corteccia uditiva primaria.
Via Non Specifica
- Questa via elabora suoni non coscienti con informazioni con contenuto emotivo e viscerale.
- Le proiezioni partono dal nucleo cocleare, arrivano alla formazione reticolare, al talamo, infine alla corteccia.
Localizzazione dei Suoni: Strategie e Meccanismi
- La localizzazione dei suoni si basa su variazioni di tempo di arrivo (ITD), differenza di intensità (IID) e variazione di frequenza.
Ruolo del Padiglione Auricolare nella Localizzazione
- La forma del padiglione auricolare influenza la percezione dei suoni in arrivo da diverse direzioni.
- L'orientamento del padiglione influisce sull'intensità percepita dei suoni.
Rotazione della Testa e Localizzazione
- La rotazione della testa permette di discernere se la sorgente sonore è davanti o dietro.
- Questo comporta variazioni nell'intensità del suono percepito.
Meccanismo di Rilevazione delle Differenze di Timing (ITD)
- Il meccanismo è analogo a quello di cellule sensibili al movimento nel sistema visivo.
- Le lunghezze diverse degli assoni determinano ritardi, che sono discriminati a livello dell'oliva superiore.
Calcolo di Ritardo Temporale Interaurale(ITD)
- Conoscendo l'angolo di incidenza e la dimensione della testa, si calcola il tempo di arrivo differenziale dei suoni nelle due orecchie.
Discriminazione Angolare Fine
- Le differenze di tempo e intensità aiutano a determinare l'angolo di provenienza del suono.
Rilevazione delle Differenze di Intensità (IID)
- La differenza di intensità del suono tra le due orecchie fornisce informazioni sulla posizione della sorgente.
Valutazione della Distanza da una Sorgente Sonora
- La valutazione della distanza considera le caratteristiche sonore e i tempi di arrivo del suono.
Stazioni Intermedie delle Vie Uditive
- I collicoli inferiori ed superiori rappresentano stazioni intermedie per le vie acustiche.
- Questi collegano sensibilità acustica con altre sensibilità come quella visiva.
Potenziali Evocati Uditivi del Tronco Encefalico(BAEPs)
- Registrano processi a livello del tronco encefalico, fornendo tempo di risposta e localizzazione.
Corpo Genicolato Mediale del Talamo (MGB)
- Riceve input dal collicolo inferiore e proietta alla corteccia uditiva.
- Presenta una rappresentazione tonotopica del suono.
Corteccia Uditiva Primaria (A1)
- È la prima zona corticale per l'elaborazione dei suoni.
- Presenta una mappa tonotopica.
Aree di Wernicke e Broca
- Entrambe sono aree cerebrali cruciali per il linguaggio.
- La corteccia di Wernicke è coinvolta nell'elaborazione del linguaggio.
- La corteccia di Broca è coinvolta nella produzione e nell'articolazione del linguaggio.
Corteccia Uditiva Secondaria (A2)
- Elaborazione avanzata del suono.
- Mappe tonotopiche multiple.
Codifica del Segnale Sonoro
- La codifica del suono include la registrazione della frequenza e dell'ampiezza.
- Vi sono diverse modalità di risposta a frequenze diverse.
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