Sensittività Uditiva e Funzionamento delle Ciglia (Fisiologia 83)

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Questions and Answers

Il corpo genicolato mediale del talamo non ha un'organizzazione tonotopica.

False (B)

I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico non possono registrare l'attività elettrica attraverso elettrodi sulla testa.

False (B)

La corteccia uditiva primaria presenta un'organizzazione tonotopica simile a quella della corteccia visiva.

True (A)

Il collicolo inferiore non ha alcuna correlazione con le curve di intonazione del nervo cocleare.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le frequenze acute nella mappa tonotopica sono rappresentate verso il frontale della corteccia uditiva primaria.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Ogni fibra di tipo I sinapta con più cellule ciliate interne.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le afferenze delle cellule ciliate esterne sono chiamate 'spirale'.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

I comandi efferenti alle CCI hanno origine nell'oliva mediale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le cellule ciliate interne proiettano su più neuroni afferenti di tipo II.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le proiezioni olivo-cocleari inibiscono le cellule ciliate interne.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le cellule ciliate esterne rispondono a caratteristiche diverse del suono.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il sistema efferente mediale modula le afferenze delle cellule ciliate esterne.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La via primaria uditiva è responsabile dell'elaborazione inconscia del suono.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'informazione uditiva viene principalmente elaborata dalla corteccia uditiva dell'emisfero controlaterale.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il nucleo cocleare ha solo un'unica parte senza suddivisioni.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La via non specifica elabora informazioni sonore a un livello cosciente.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il corpo genicolato mediale è coinvolto nel percorso della via non specifica.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La dominanza dell'informazione controlaterale si trova nella corteccia uditiva primaria.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

I collicoli inferiori comunicano tra di loro e proiettano al corpo genicolato mediale di un solo lato.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il nucleo antero-ventrale del nucleo cocleare proietta solo alle olive superiori controlaterali.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le proiezioni bilaterali permettono di confrontare segnali provenienti da entrambi gli orecchi.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

I neuroni del nervo acustico si adattano alla frequenza di scarica in risposta a stimoli di intensità variabile.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La frequenza di scarica dei neuroni del nervo acustico è influenzata dalla frequenza del suono.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Nei suoni a bassa frequenza, i neuroni possono generare un potenziale d'azione per ogni ciclo dell'onda sonora.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Con l'aumentare della frequenza, i neuroni del nervo acustico riescono a seguire ogni ciclo dell'onda sonora.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le cellule ciliate interne generano potenziali d'azione autonomamente.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il nervo acustico è composto da circa 25.000 neuroni afferenti.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

A livello neuronale, i campi recettivi sono organizzati in base alla posizione spaziale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le zone inibitorie all'interno dei campi recettivi possono modulare l'attività delle cellule.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il pattern di scarica dei neuroni permette al sistema di discriminare peggio le frequenze.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

I neuroni del nervo acustico possono produrre spontaneamente scariche in assenza di stimoli.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La forma del padiglione auricolare non influisce sulla sua direzionalità.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Ruotando la testa verso una sorgente sonora dietro, il suono diventa più forte in entrambi gli orecchi.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il meccanismo di rilevazione delle differenze di timing nelle orecchie è simile a quello delle cellule sensibili al movimento nel sistema visivo.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

L'angolo di incidenza del suono ha un ruolo fondamentale nel calcolo del ritardo temporale interaurale (ITD).

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il ritardo temporale massimo per il calcolo dell'ITD può raggiungere 500 μs per un angolo di 90°.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il sistema uditivo può discriminare variazioni angolari di 5°-6° senza sforzo di concentrazione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le afferenze provenienti da entrambe le orecchie raggiungono i neuroni dell'oliva mediale superiore con lunghezze assonali uguali.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'oliva superiore laterale riceve sinapsi inibitorie dall'orecchio ipsilaterale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La rotazione della testa può risolvere l'ambiguità nella localizzazione di suoni.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

La sommazione spaziale e temporale è irrilevante per l'attivazione dei neuroni a differente ritardo interneurale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Innervazione delle Cellule Ciliate Interne (CCI)

Le fibre afferenti di tipo I, provenienti dalle cellule ciliate interne, sinaptano con una singola cellula ciliata interna.

Sistema Afferente Spirale (CCE)

Il sistema di afferenze che raccoglie le informazioni dalle cellule ciliate esterne.

Fibre Afferenti (CCE)

Le fibre afferenti di tipo II, provenienti dalle cellule ciliate esterne, sinaptano con più cellule ciliate esterne.

Sistema Efferente Laterale (CCI)

I comandi efferenti che provengono dall'oliva laterale e modulano le afferenze delle CCI.

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Sistema Efferente Mediale (CCE)

I comandi efferenti che provengono dall'oliva mediale e inibiscono le cellule ciliate esterne.

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Nucleo Cocleare

Il nucleo cocleare è una struttura nel tronco encefalico che riceve le proiezioni dal nervo acustico.

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Vie Uditive

Le vie uditive sono caratterizzate da una complessa organizzazione di proiezioni e modulazioni che permettono l'elaborazione del segnale sonoro.

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Potenziali Evocati Uditivi del Tronco Encefalico (BAEPs)

La registrazione dell'attività elettrica lungo il percorso uditivo nel tronco encefalico tramite elettrodi sulla testa e sull'orecchio.

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Interpretazione dei BAEPs

I BAEPs mostrano un'onda a più picchi, corrispondenti al passaggio del segnale acustico attraverso diverse strutture del tronco encefalico, dal nervo acustico al collicolo inferiore.

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Collicolo inferiore

Il collicolo inferiore è una struttura nel mesencefalo che integra informazioni uditive, visive e motorie. Si trova sulla via uditiva tra la oliva superiore e il corpo genicolato mediale.

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Organizzazione tonotopica

L'organizzazione tonotopica significa che diverse frequenze sonore sono rappresentate in aree specifiche del cervello, come i diversi picchi dei BAEPs.

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Corpo Genicolato Mediale (MGB)

Il corpo genicolato mediale (MGB) del talamo riceve informazioni dal collicolo inferiore ed è la via finale per l'elaborazione uditiva prima della corteccia cerebrale.

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Via Uditiva Primaria

La via uditiva cosciente che elabora i suoni e li proietta alle aree cerebrali superiori.

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Via Uditiva Non Specifica

Questa via elabora informazioni sonore a un livello non cosciente, con un contenuto emotivo e viscerale.

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Suddivisione del Nucleo Cocleare

Il nucleo cocleare è diviso in tre parti: Antero-Ventrale, Postero-Ventrale e Dorsale.

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Interazione tra Collicoli

I collicoli inferiori di entrambi i lati comunicano e proiettano al corpo genicolato mediale di ciascun lato.

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Proiezioni alle Olive

Il nucleo antero-ventrale proietta ad entrambe le olive superiori, mentre le altre parti proiettano direttamente al collicolo inferiore.

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Dominanza Controlaterale

L'informazione da un orecchio viene elaborata prevalentemente dalla corteccia uditiva dell'emisfero opposto.

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Percorso della Via Uditiva Primaria

La via uditiva primaria riceve input dal nucleo cocleare e lo dirige al collicolo inferiore, al corpo genicolato mediale e infine alla corteccia uditiva primaria.

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Integrazione Bilaterale

Diversi nuclei ricevono informazioni bilaterali, permettendo di confrontare i segnali provenienti da entrambi gli orecchi.

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Funzione della Via Non Specifica

Questa via elabora informazioni sonore a un livello non cosciente, con un contenuto emotivo e viscerale.

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Direzionalità del Padiglione

Il padiglione auricolare ha una forma particolare che gli permette di ricevere i suoni in modo diverso a seconda della direzione da cui provengono.

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Orientamento del Padiglione

L'orientamento del padiglione auricolare verso una sorgente sonora consente di percepire il suono in modo più forte.

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Rotazione della Testa

La rotazione della testa aiuta a capire se una sorgente sonora è davanti o dietro.

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Variazione dell'Intensità

Ruotando la testa verso un suono, l'orecchio più vicino alla sorgente percepisce il suono più forte.

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Meccanismo di Rilevazione delle Differenze di Timing (ITD)

Un meccanismo simile al sistema visivo che rileva il movimento per localizzare il suono.

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Lunghezze Diverse degli Assoni

Le afferenze provenienti da entrambe le orecchie viaggiano lungo assoni di diversa lunghezza.

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Coincidenza Temporale

I neuroni si attivano al massimo quando gli impulsi da entrambe le orecchie arrivano contemporaneamente, grazie alla somma dei segnali.

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Assoni come Linee di Ritardo

La differenza di lunghezza degli assoni crea un ritardo che permette al cervello di calcolare la posizione del suono.

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Frazioni di Millisecondo

Il cervello è in grado di discriminare ritardi molto piccoli tra i suoni, nell'ordine di frazioni di millisecondo.

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Calcolo del Ritardo Temporale Interaurale (ITD)

Il ritardo tra i due suoni è legato all'angolo di incidenza del suono rispetto alla testa.

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Risposta Mantenuta del Nervo Acustico

I neuroni del nervo acustico non si adattano alla frequenza del suono, ma continuano a scaricare per tutta la durata dello stimolo, indipendentemente dalla sua durata.

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Intensità e Frequenza di Scarica

La frequenza di scarica dei neuroni del nervo acustico è determinata dall'intensità dello stimolo sonoro, non dalla sua frequenza.

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Risposta a Basse Frequenze

Per suoni a bassa frequenza, i neuroni del nervo acustico scaricano un potenziale d'azione per ogni ciclo dell'onda sonora.

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Risposta a Frequenze più Alte

Con l'aumentare della frequenza del suono, il neurone scarica in modo più selettivo, non riuscendo a seguire ogni ciclo e sparando in modo fasico.

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Risposta di Popolazione

A livello di popolazione, le cellule del nervo acustico si sintonizzano sulle frequenze, con diversi neuroni che scaricano in modo sincronizzato per la stessa frequenza, anche se non sempre sono le stesse cellule a scaricare.

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Trasmissione del Segnale dal Nervo Acustico

Il nervo acustico trasporta le informazioni dalle cellule ciliate interne al cervello, attraverso i nuclei cocleari.

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Frequenza Caratteristica dei Neuroni del Nervo Acustico

I neuroni del nervo acustico hanno una frequenza caratteristica, che rappresenta la frequenza a cui rispondono meglio.

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Campi Recettivi Uditivi: Organizzazione Frequenziale

I campi recettivi dei neuroni uditivi sono organizzati in base alla frequenza, in cui ogni neurone risponde meglio a un range specifico di frequenze.

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Tipologie di Campi Recettivi

I campi recettivi dei neuroni uditivi possono avere zone di risposta a una frequenza specifica e zone inibitorie, dove la risposta è soppressa.

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Importanza dell'Organizzazione Frequenziale

L'organizzazione frequenziale dei campi recettivi aiuta il cervello a discriminare i suoni con maggiore precisione

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Study Notes

Sensittività Uditiva: Recettori Cocleari e Funzionamento delle Ciglia delle Cellule Ciliate

  • Le cellule ciliate sono i recettori sensoriali dell'udito, munite di ciglia specializzate.
  • Le ciglia sono interconnesse da legamenti trasversali e tip-links.
  • I legamenti trasversali collegano le ciglia della stessa fila.
  • I tip-links collegano l'apice di una ciglio più corto con il centro di un ciglio adiacente più alto.

Trasduzione Meccanico-Elettrica: Apertura dei Canali Ionici

  • La flessione delle ciglia, causata dal movimento della membrana cocleare, dal contatto con la membrana tectoria, o dal trascinamento del fluido endolinfatico, apre i canali ionici all'apice delle ciglia.
  • Attraverso questi canali entrano ioni potassio (K+) e calcio (Ca2+).
  • L'alta concentrazione di K+ nell'endolinfa rende questo ione il principale responsabile della depolarizzazione.

Adattamento delle Cellule Ciliate e il Ruolo del Calcio (Ca2+)

  • L'ingresso di Ca2+ induce lo scivolamento dei canali K+ verso la base della ciglia.
  • La tensione dei tip-links diminuisce, provocando una parziale chiusura dei canali K+.
  • Questo adattamento è importante per rispondere a stimoli ripetitivi, ma non ha un grande impatto su stimoli rapidi come quelli acustici.

Scala Media e Stria Vascolare: La Chiave per l'Endolinfa Ricca di Potassio

  • L'endolinfa è caratterizzata da un'alta concentrazione di potassio ed un potenziale positivo.
  • Il riciclo del potassio nelle cellule ciliate avviene tramite i legamenti spiraliformi e lo scambiatore Na-K-Cl (NKCC).
  • Questo meccanismo è simile all'ansa di Henle nel rene.

Potenziale dell'Endolinfa e il Suo "Citoplasmone"

  • L'endolinfa ha un potenziale positivo, con alta conduttanza al sodio e bassa conduttanza al potassio, impedendo il ritorno del potassio nella scala media.
  • Questo mantenimento del potenziale positivo è fondamentale per la funzione dei recettori uditivi.

Trasduzione del Segnale nelle Cellule Ciliate Interne (CCI)

  • L'ingresso e l'uscita di ioni K+, tramite le ciglia, comportano un flusso di corrente.
  • L'integrazione temporale di questa corrente causa una depolarizzazione nelle cellule ciliate.
  • La depolarizzazione induce il rilascio di neurotrasmettitori sui neuroni del nervo acustico.

Specializzazione delle Cellule Ciliate Interne e Tonotopia

  • Le cellule ciliate interne variano di morfologia lungo la coclea.
  • Le ciglia più lunghe sono specializzate per le basse frequenze, mentre quelle più corte per le alte.
  • Questa specializzazione riflette la tonotopia della coclea.

Morfologia e Distribuzione delle Cellule Ciliate Esterne (CCE) e Funzionalità delle CCE

  • Le cellule ciliate esterne (CCE) sono più numerose delle cellule ciliate interne.
  • Hanno una forma a bastoncino e sono connesse alla membrana tectoria.
  • Hanno una funzione meccanica fondamentale, legata alla contrazione.
  • La contrazione delle CCE influenza la membrana basilare, amplificando gli stimoli acustici.

Tonotopia Attiva: Rafforzamento e Regolazione della Sensibilità Uditiva

  • Le CCE contribuiscono a regolare (attivare) la tonotopia.
  • La loro attività rafforza la discriminazione delle frequenze.

Guadagno di Sensibilità e Off-Set Frequenziale

  • L'azione delle CCE amplifica le oscillazioni della membrana basilare, aumentando la sensibilità uditiva.
  • Le CCE causano un off-set nella risposta in frequenza, rendendo difficile distinguere le singole frequenze.

Misurazione dell'Ampiezza di Oscillazione della Membrana Basilare

  • Per misurare l'ampiezza di oscillazione si confronta l'attività passiva e quella attiva delle CCE
  • L'attività delle CCE amplifica le oscillazioni della membrana basilare, soprattutto per stimoli a bassa intensità.

Danno alle Cellule Ciliate e Conseguenze sull'udito

  • Determinati farmaci, come gli aminoglicosidi, possono danneggiare le CCE e le CCI.
  • La perdita di CCE porta a una diminuzione della sensibilità uditiva.
  • La loro distruzione altera la tonotopia e compromette le diverse percezioni sonore.

Innervazione delle Cellule Ciliate: Afferenze ed Efferenze

  • Le cellule ciliate sono innervate da sistemi afferenti (rilevamento informazioni) e efferenti (trasmissione informazioni).
  • Vi sono afferenze radiali per le CCI e afferenze spirali per le CCE.
  • Esistono inoltre efferenti laterali (per le CCI) ed efferenti mediali (per le CCE).

Vie Uditive: Proiezioni e Modulazione dell'Attività Cellulare

  • Il nucleo cocleare riceve informazioni dai neuroni del nervo acustico.
  • Proiezioni dal nucleo cocleare raggiungono le olive superiori (lateralmente e medialmente).
  • Le olive superiori rilevano e elaborano informazioni a livello di suono, tempo e volume.

Via Primaria (o "Privata")

  • Questa via elabora il suono conscio.
  • Le proiezioni partono dal nucleo cocleare, arrivano alle olive superiori, poi al collicolo inferiore, al corpo genicolato mediale (talamo) e alla corteccia uditiva primaria.

Via Non Specifica

  • Questa via elabora suoni non coscienti con informazioni con contenuto emotivo e viscerale.
  • Le proiezioni partono dal nucleo cocleare, arrivano alla formazione reticolare, al talamo, infine alla corteccia.

Localizzazione dei Suoni: Strategie e Meccanismi

  • La localizzazione dei suoni si basa su variazioni di tempo di arrivo (ITD), differenza di intensità (IID) e variazione di frequenza.

Ruolo del Padiglione Auricolare nella Localizzazione

  • La forma del padiglione auricolare influenza la percezione dei suoni in arrivo da diverse direzioni.
  • L'orientamento del padiglione influisce sull'intensità percepita dei suoni.

Rotazione della Testa e Localizzazione

  • La rotazione della testa permette di discernere se la sorgente sonore è davanti o dietro.
  • Questo comporta variazioni nell'intensità del suono percepito.

Meccanismo di Rilevazione delle Differenze di Timing (ITD)

  • Il meccanismo è analogo a quello di cellule sensibili al movimento nel sistema visivo.
  • Le lunghezze diverse degli assoni determinano ritardi, che sono discriminati a livello dell'oliva superiore.

Calcolo di Ritardo Temporale Interaurale(ITD)

  • Conoscendo l'angolo di incidenza e la dimensione della testa, si calcola il tempo di arrivo differenziale dei suoni nelle due orecchie.

Discriminazione Angolare Fine

  • Le differenze di tempo e intensità aiutano a determinare l'angolo di provenienza del suono.

Rilevazione delle Differenze di Intensità (IID)

  • La differenza di intensità del suono tra le due orecchie fornisce informazioni sulla posizione della sorgente.

Valutazione della Distanza da una Sorgente Sonora

  • La valutazione della distanza considera le caratteristiche sonore e i tempi di arrivo del suono.

Stazioni Intermedie delle Vie Uditive

  • I collicoli inferiori ed superiori rappresentano stazioni intermedie per le vie acustiche.
  • Questi collegano sensibilità acustica con altre sensibilità come quella visiva.

Potenziali Evocati Uditivi del Tronco Encefalico(BAEPs)

  • Registrano processi a livello del tronco encefalico, fornendo tempo di risposta e localizzazione.

Corpo Genicolato Mediale del Talamo (MGB)

  • Riceve input dal collicolo inferiore e proietta alla corteccia uditiva.
  • Presenta una rappresentazione tonotopica del suono.

Corteccia Uditiva Primaria (A1)

  • È la prima zona corticale per l'elaborazione dei suoni.
  • Presenta una mappa tonotopica.

Aree di Wernicke e Broca

  • Entrambe sono aree cerebrali cruciali per il linguaggio.
  • La corteccia di Wernicke è coinvolta nell'elaborazione del linguaggio.
  • La corteccia di Broca è coinvolta nella produzione e nell'articolazione del linguaggio.

Corteccia Uditiva Secondaria (A2)

  • Elaborazione avanzata del suono.
  • Mappe tonotopiche multiple.

Codifica del Segnale Sonoro

  • La codifica del suono include la registrazione della frequenza e dell'ampiezza.
  • Vi sono diverse modalità di risposta a frequenze diverse.

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