Oncologia: Tumori e Cellule Tumorali

Le cellule tumorali possono sfuggire all'arresto della crescita indotto dai fattori di crescita. Ciò può avvenire perché non riescono a recepire i fattori di crescita o sono diventate indipendenti da essi.

Le cellule tumorali possono evitare l'attacco del sistema immunitario del corpo, rendendosi invisibili o sopprimendo le cellule immunitarie.

Le cellule tumorali possono evadere il processo di morte cellulare programmata (apoptosi). Ciò può essere dovuto a mutazioni nei geni che regolano l'apoptosi o alla sovraespressione di proteine ​​anti-apoptotiche.

Le cellule tumorali hanno un metabolismo molto elevato e necessitano di un apporto di energia e risorse maggiore rispetto alle cellule normali.

Le cellule tumorali possono indurre un processo di infiammazione cronica. Questa infiammazione crea un microambiente favorevole alla crescita tumorale.

Le cellule tumorali possono separarsi dal tumore primario e diffondersi in altre parti del corpo, formando nuovi tumori. Questo processo è chiamato metastasi.

Le cellule tumorali possono sviluppare resistenza ai trattamenti farmacologici, rendendoli inefficaci. Questo può accadere a causa di mutazioni genetiche o grazie a meccanismi di resistenza sviluppati dalle cellule.

Tutte le cellule tumorali derivano da un'unica cellula anomala, che ha accumulato mutazioni e quindi si è moltiplicata in modo incontrollato. Questo processo è chiamato trasformazione neoplastica o carcinogenesi.

Tumori che derivano da cellule embrionali ancora indifferenziate, come teratomi e blastomi.

Tumori che presentano caratteristiche di due o più tipi di tessuto, come carcinosarcomi, APUDomi e amartomi.

Le dimensioni del tumore potrebbero non necessariamente riflettere il suo grado di aggressività. Un tumore di grandi dimensioni potrebbe avere maggiori probabilità di metastatizzare, mentre uno di dimensioni ridotte potrebbe essere più aggressivo.

Analizzare la prognosi dei diversi tumori per decidere il tipo di terapia e la sua urgenza.

Gli effetti provocati da un tumore sul corpo del paziente possono essere locali, ovvero limitati alla zona in cui si trova il tumore, o sistemici, che coinvolgono l'intero organismo.

Effetti di un tumore che si manifestano nella zona circostante al tumore, come compressione o spostamento di tessuti.

Effetti che influenzano l'intero corpo, come la produzione di ormoni da parte di un tumore.

La capacità di un tumore maligno di invadere i tessuti circostanti e di creare metastasi a distanza da ciò che lo distingue da un tumore benigno.

La classificazione TNM clinica (cTNM) è una valutazione dell'estensione del tumore basata su esami clinici, come la palpazione, la radiografia e la TAC, e sulla valutazione delle linfoghiandole. Tuttavia, poiché si basa su un esame non invadente, è meno precisa della pTNM.

La classificazione TNM patologica (pTNM) è una valutazione dell'estensione del tumore basata sull'analisi microscopica del tessuto tumorale. Fornisce informazioni dettagliate sull'estensione del tumore, la presenza di metastasi e l'invasione dei linfonodi.

T0 indica l'assenza di tumore primitivo, mentre T1, T2, T3 e T4 indicano stadi di progressione del tumore, con T1 rappresentante lo stadio iniziale e T4 lo stadio più avanzato.

N0 indica l'assenza di coinvolgimento linfonodale, mentre N1, N2 e N3 indicano la presenza di cellule tumorali nei linfonodi, con N3 che indica il coinvolgimento di più linfonodi o di linfonodi di dimensioni maggiori.

M0 indica l'assenza di metastasi, M1 la presenza di metastasi.

Lo stadio TNM è una combinazione di T, N e M, che definisce l'estensione del tumore, il coinvolgimento dei linfonodi e la presenza di metastasi.

La classificazione TNM viene utilizzata per determinare il trattamento più appropriato per il paziente, per prevedere l'evoluzione della malattia e per stabilire la prognosi.

La classificazione TNM può variare leggermente a seconda del tipo di tumore, a causa della diversa anatomia e vascolarizzazione degli organi colpiti.

La classificazione TNM è un sistema internazionale per la stadiazione dei tumori. Viene utilizzata per valutare la dimensione, la diffusione e la presenza di metastasi del tumore. Ogni lettera rappresenta un parametro specifico: T indica la grandezza del tumore, N il coinvolgimento dei linfonodi e M la presenza di metastasi.

Il Grading istopatologico (G) è un sistema di classificazione che valuta l'aspetto delle cellule tumorali al microscopio, confrontandole con le cellule sane del tessuto di origine. I gradi (G1, G2, G3) indicano il livello di differenza tra le cellule tumorali e quelle sane. Un grado più alto indica un tumore meno differenziato e quindi più aggressivo.

Il grading istopatologico è più soggettivo della classificazione TNM, perché si basa sull'interpretazione microscopica delle cellule tumorali da parte del patologo.

Un tumore ben differenziato è un tumore le cui cellule hanno mantenuto una forma e una struttura simile a quelle del tessuto sano di origine. Un tumore poco differenziato ha cellule che perdono la loro struttura e forma originale.

Il grading istopatologico può essere utile per fornire informazioni sul tumore primitivo, aiutando nella scelta della terapia e nella previsione della prognosi.

L'anaplasia è una condizione in cui le cellule tumorali perdono completamente la loro struttura e forma originale. Questo indica un tumore molto aggressivo e con una scarsa previsione di sopravvivenza.

Studi hanno dimostrato che i pazienti con tumori ben differenziati (G1) hanno una prognosi migliore rispetto a quelli con tumori poco differenziati (G3) o anaplastici (G4).

I tumori con un'elevata espressione di HER2 (HER2-arricchiti) non esprimono recettori per estrogeni e progesterone (ER- e PR-) e hanno un'alta espressione di HER2. Questi tumori hanno una prognosi peggiore rispetto ad altri sottotipi di tumore al seno.

I tumori triplo-negativi (Basal-like) non esprimono recettori per estrogeni, progesterone e HER2 (ER-, PR-, HER2-). Hanno spesso un basso livello di Ki67 e sono molto aggressivi.

La terapia ormonale è molto efficace per il tumore al seno perché blocca la proliferazione delle cellule tumorali, ma solo se le cellule esprimono recettori per estrogeni e progesterone. Se questi recettori sono assenti (come nei tumori HER2-arricchiti e triplo-negativi), la terapia ormonale non è efficace.

I tumori triplo-negativi sono considerati tra i più difficili da trattare perché non rispondevano a terapie ormonali o anticorpo-specifiche. Si può tentare radioterapia o chemioterapia.

La diagnosi di tumore al seno include la valutazione dell'espressione dei recettori ormonali (ER, PR) e di HER2. I risultati di questi test guidano la scelta della terapia più appropriata per il paziente.

L'istologia dei tumori al seno può variare, e alcuni tipi sono più comuni di altri. Ogni tipo di tumore ha una probabilità di sopravvivenza diversa e richiede un approccio terapeutico specifico.

Il tumore al seno ha una buona percentuale di sopravvivenza perché esistono Diverse opzioni di trattamento come la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia e la terapia ormonale.

La prognosi del tumore al seno varia a seconda del tipo di tumore, dello stadio e di altri fattori, e questo incide sulla scelta della terapia.

Nel polmone, oltre alla tradizionale classificazione TNM, si tiene conto anche della stadiazione biomolecolare, ovvero le caratteristiche molecolari del tumore. Questa informazione aggiuntiva è fondamentale per determinare la terapia più efficace e la prognosi del paziente.

Il tumore all'esofago può avere origini diverse a seconda del tessuto da cui si sviluppa: tessuto ghiandolare o tessuto squamoso. Questo fa sì che ci siano diversi tipi di tumore all'esofago e quindi diverse strategie terapeutiche.

La classificazione di Clark e l'indice di Breslow sono utilizzati per determinare la profondità di invasione del melanoma, ovvero la misura precisa di quanto il tumore si estende in profondità nella cute. Più il melanoma si estende in profondità, peggiore è la prognosi.

Lo stadio del tumore indica il grado di diffusione del tumore in un'area specifica o la sua diffusione ad altre aree del corpo. Più alto è lo stadio, più il tumore è diffuso e peggiore è la prognosi per il paziente.

La TNM (Tumore, Nodi, Metastasi) è una classificazione utilizzata per descrivere la progressione del tumore, tenendo conto della dimensione del tumore primario, della presenza di metastasi ai linfonodi e della presenza di metastasi a distanza. Tuttavia, in alcuni casi, la TNM potrebbe non essere sufficiente per determinare la terapia più appropriata. In questi casi, sono necessari criteri più specifici.