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Università degli Studi di Firenze

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oncology cancer classification cell biology medical science

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This document provides a detailed overview of oncology, focusing on the classification and characteristics of cancer cells. Topics covered include the difference between normal and cancer cells, including size, nucleus color, and cellular abnormalities. The methods for identifying and categorizing tumors, as well as the role of molecular markers in classification, are examined.

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ONCOLOGIA 2024/2025 ◇ Neoplasia o tumore : anomala formazione composta da cellule tumorali e stroma; Le cellule che lo costituiscono perdono la loro funzione divenendo disfunzionali, crescendo e proliferando a spese dell’organismo in modo incontrollato, causa...

ONCOLOGIA 2024/2025 ◇ Neoplasia o tumore : anomala formazione composta da cellule tumorali e stroma; Le cellule che lo costituiscono perdono la loro funzione divenendo disfunzionali, crescendo e proliferando a spese dell’organismo in modo incontrollato, causando eventuali danni, nendo per causare una malattia locale o sistemica. - Con l’aumento della malignità delle cellule e della loro estensione a livello sistemico, potremmo andare incontro alla formazione di metastasi. ○ Nelle cellule tumorali multiple alterazioni genetiche ed epigenetiche causano alterazioni : - Del controllo della crescita - Della proliferazione (alterazione, non stop): cellule sane dopo un tot, ad esaurimento spazio in coltura la crescita e proliferazione si bloccano ; Le cellule tumorali invece, in presenza di nutrienti nella coltura, non smetteranno mai di proliferare, ma continueranno in modo incontrollato. - Della differenziazione (perdita o scarso grado di differenziazione) Le cellule mantengono uno stato non differenenziato o estremamente basso ☐ Differenza tra cellule sane e quelle tumorali La cellula tumorale rispetto a quella sana risulterà in generale: ○ Più grande , con nucleo più grande e di un colore più intenso , il che è dovuto ad un aumento dell’espressione genica al suo interno che risulta incontrollata. ○ Prevalenza del nucleo rispetto al citoplasma. Mentre nella cellula sana c’è > citoplasma. ○ Cellule alterate sono morfologicamente ≠ (eterogenee) tra loro, per grandezza, colore e forma. Mentre le cellule normali di uno stesso tipo risultano uguali o molto simili (omogenee). ○ Le cellule tumorali non vanno incontro a differenziazione, perdendo aspetti di specializzazione, riavvicinandosi quasi ad aspetti “staminali”, che gli consente una proliferazione più facilitata e rapida ➜ questo è il motivo per il quale la proliferazione non si ferma. Es. nel colon normale troveremmo cellule caliciformi (differenziate), ma se osserviamo un tumore del colon non osserveremo più cellule caliciformi (perche avranno perso la loro specializzazione). ○ Le cellule tumorali spesso presentano marcatori di super cie speci ci. ○ Per le cellule sane, esistono compartimenti dove esse possano proliferare (es. strato basale epidermide) Per le cellule tumorali, non c’è una zona di proliferazione, nè nello spazio nè in una sequenza precisa, ma si presentano come un massa di cellule in continua proliferazione (che risulteranno eterogenee). ○ Le cellule tumorali insieme vanno a “fondersi” attraverso legami deboli e i con ni tra cellule non sono delineati (come lo sono tra le cellule sane). ○ Inoltre la cellula tumorale, ha il solo obiettivo di proliferare il più possibile, senza curarsi le cellule prodotte siano funzionali o meno ; ( proliferazione veloce che porta molto probabilmente ad errori) ➜ basta 1 sola cellula anomala (con un errore) per portare alla formazione di una massa tumorale; ovviamente più sono maggiore sarà la minaccia. Confronto tra cellule sane e cellule tumorali: ◼ ▸ Grandezza e colorazione anomala del nucleo nelle cellule tumorali; ▸ Colorazione del citoplasma alterata: - Nelle cellule sane risulta rosa chiaro, - Nelle cellule tumorali risulta viola-blu (colore + intenso). ➜ Questo perché le mutazioni genetiche del DNA, esse passeranno all’RNA, attraverso la trascrizione, per poi passare nel citoplasma, attraverso la traduzione proteica; il tutto evidenziato da coloranti. ◼ ▸ Cellule sane: uguali le une alle altre (omogeneità) ▸ Cellule tumorali: le cellule non risultano molto più grandi, e nemmeno la colorazione del citoplasma varia molto; - Si ha però variazione delle dimensioni del nucleo, che in alcune rimane invariato, in altre sovrasta totalmente il citoplasma; si notano anche accumuli di cromatina. ◼ Nel 4° caso noto che la cellula anomala ha perso totalmente la sua morfologia ed il nucleo ha occupato la maggior parte dello spazio e risulta di una colorazione blu intenso. PIASTRA DI CELLULE SANE E TUMORALI In uno striscio di cellule sane non troverò mai 1 solo tipo cellulare , ma ci si aspetta comunque 1 parziale omogeneità (di dimensioni o nuclei), sebbene le colorazioni siano diverse , dato che sono cellule di tipi ≠. - Nello striscio con la cellula tumorale (in fuxia-viola), essa risulta anomala, con un nucleo molto grande e di una colorazione intensa. ➜ Cellula individuata → utile per diagnosi precoce. SPECIALIZZAZIONI FUNZIONALI CELL. TUMORALI Cellule tumorali sviluppano anche specializzazioni per “sopravvivere” ed accrescersi ancora di più, che possono essere combattute da agenti farmacologici: - Proliferazione incontrollata: La cellula tumorale potrebbe essere bloccata da inibitori dei fattori di crescita, ma alcune potrebbero non captare il fattore di crescita, evitando così l’arresto indotto della crescita. - Instabilità genomica - Resistenza alle difese immunitarie - Metabolismo cellulare elevato - Cellule tumorali possono essere legate all’in ammazione : risposta dell’organismo ad un batterio o in questo caso ad un tumore (che a differenza di un batterio non può essere fagocitato o eliminato). - Formazione di metastasi : capacità di formare tumori secondari a distanza; si possono usare farmaci (inibitori) che inibiscono la loro formazione o aumento. - Resistenza all’apoptosi : farmaci con molecole che stimolino l’apoptosi. ➜ Di solito si tende ad usare terapie combinate, dove possibile, così da trattare e risolvere vari problemi o resistenze, di tutte le possibili e diverse cellule tumorali. Il tempo per cui, dalla formazione di una cellula tumorale anomala, il paziente vada incontro alla morte è variabile, dato che i alcuni tumori si sviluppano in modo lento ed altri in modo fulmineo. ▹ La massa di 1 MLN di cellule non è visibile, quindi non diagnosticabile. ▹ Quando la massa raggiunge ca. 1 BLN di cellule, si può avere diagnosi: - Opzione 1: resezione chirurgica, se possibile; - Opzione 2: approccio con una terapia che possa bloccare o ridurre la crescita della massa. ATTENZIONE: Viene mostrato un tessuto epiteliale invaso da un tumore ; → Il tumore è una massa! Quindi oltre alle cellule tumorali, ci saranno anche altre strutture normalmente presenti in un tessuto sano, come macrofagi , linfociti , broblasti (all’interno del connettivo)... ▹ Nel tessuto tumorale saranno presenti molti più macrofagi e linfociti, dato che l’organismo captando una situazione anomala, attiva una risposta in ammatoria che però , come vedremo, non basterà. IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI ☐ Diversi tipi di classi cazione; I criteri di cui tenere conto ed più utilizzati sono : 1. Classi cazione biologica ( la più semplice ed è alla base) ➜ Il tumore è benigno o maligno ? Ipotizzando sia un tumore maligno , adesso va capito che tipo di tumore sia nello speci co. NB Tumore maligno , potrebbe portare problemi a livello locale ma anche a livello sistemico; ma ciò non implica che un tumore benigno non porti alcun problema o effetto, semplicemente generalmente può essere più facile da trattare, ma questo non vale sempre: Esempi di tumori benigni complessi da trattare : - MENINGIOMA: massa che cresce lentamente nelle meningi, all’interno del cranio; non forma metastasi ma può causare effetti invalidanti → es. pressione sul nervo ottico, potrebbe compromettere la vista. - Un tumore che cresce tanto all’interno del cranio potrebbe creare lesioni a livello cerebrale ed inoltre è difficile da rimuovere chirurgicamente, data la zona delicata. 2. Classi cazione istogenetica: ➜ Il tumore osservato da che tessuto deriva ? Dall’origine e sede di tale tumore dipenderà la terapia: es. per un tumore alla ghiandola mammaria, potrei utilizzare una terapia ormonale. ▸ In base allo speci co tessuto di origine, si avranno ≠ nomi dei tumori; Le cellule tumorali potrebbero provenire principalmente : ▹ Dalle cellule epiteliali (tumori epiteliali) ▹ Dal tessuto connettivo (tumori connettivali) NB. Tutti i tumori hanno il suffisso “-oma” ○ I tumori benigni epiteliali : papillomi o adenomi ○ I tumori benigni connettivali hanno un pre sso che denota la cella di origine : es lipoma o angioma ○ I tumori maligni epiteliali : carcinomi o adenocarcinomi ( se provengono da ghiandole, es pancreas) ○ I tumori maligni connettivali : sarcomi (con annessi pre ssi per distinguere il tipo di connettivo: osseo sarà ≠ da adiposo) - A parte ci sono i tumori emopoietici (leucemie) derivati dalle cellule emopoietiche (del sangue) ed anche i tumori derivati dal tessuto nervoso → hanno classi cazioni e nomenclature diverse. ▹ Alcuni tumori hanno un nome di chi li ha scoperti; Es. sappiamo sia un linfoma ma non sappiamo di che tipo ( da che tipo di cellule provenga) - Linfoma di Burkitt, Sarcoma di Ewing, Sarcoma di Kaposi, tumore di Grawitz. ▹ Tumori molto complessi , hanno nomi il più possibile descrittivi : - Tumori di origine embrionale (teratomi e blastomi); - Tumori misti (carcinosarcomi), APUDomi, amartomi.. ▹ I melanociti sono una categoria mista, a metà tra cellule epiteliali e cellule nervose; Quindi melanomi possono essere raggruppati sia con tumori del sistema nervoso sia con quelli del tessuto epiteliale, in base al tipo di tumore del caso. ATTENZIONE: La dimensione del tumore non sempre corrisponde alla sua aggressività , sebbene uno grande possa avere > tendenza a formare metastasi. 3. Classi cazione clinica: Diversi tumori hanno diversa prognosi, per capire come e se agire. Da ciò si può stabilire il tempo della terapia o lo sviluppo del tumore. Decidere se portare avanti una terapia più leggera o più aggressiva. COMPORTAMENTI DEI TUMORI ▸ I tumori possono avere effetti che possono essere di 2 tipi: ✓ Locali ✓ Sistemici (sia tumore speci ci che non-speci ci) ; potrebbero essere causati dal tipo di cellula: Ci sono dei tumori che secernono ormoni, grazie ai quali potranno avere effetti a livello sistemico. Anche se un ormone viene prodotto in una sede in cui non dovrebbe essere, potrebbe creare danni. ▸ Tra le varie proprietà dei tumori abbiamo la capacità di invadere e di metastatizzare, che per eccellenza distingue i tumori benigni da quelli maligni , in grado appunto di formare metastasi a distanza. ▸ Gli effetti clinici, sono attribuibili all’ubicazione del tumore, al tipo di cellula d’origine e al comportamento ▹ Gli effetti locali di un tumore maligno potrebbero essere la compressione e spostamento dei tessuti adiacenti ( es. un tumore cerebrale o un tumore della cavità addominale che restringa il lume) o attraverso la distruzione dei tessuti per un’invasione vera e propria, che potrebbe risultare fatale se si tratta di una struttura vitale come un’arteria polmonare erosa da un carcinoma del polmone. ▹ I tumori maligni a volte crescono su super ci mucose, che sono spesso ulcerate. Il sangue può fuoriuscire da queste lesioni, il che può comportare la perdita di sangue occulto, per tumori gastro-intestinali, che può causare una forte anemia; Talvolta i globuli rossi potrebbero essere distrutti in modo eccessivo causando anemia nel paziente. ▹ Super ci ulcerate potrebbero anche esporre il paziente al rischio di infezione o aumentarne la gravità. —---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ❖ CLASSIFICAZIONE TNM ▹ Una tra le classi cazioni più importanti ▹ Internazionale : un certo tumore è riconosciuto in tutto il mondo; - In caso di trasferimento del paziente→ trattamento è facilitato anche in stati ≠, es se un paziente ha un tumore al 4° stadio viene riconosciuto in ogni stato. - La ricerca oncologica è facilitata, perché i campioni o i dati sono condivisi a liv. ▹ Descrive l’estensione anatomica del tumore; si applica solamente a tumori maligni; ▹ Ci consente di avere una prognosi molto precisa, dandoci informazioni consistenti ed affidabili. ▹ Prende in considerazione 3 parametri , che varieranno in base al tipo di tumore; Inoltre ad ogni parametro verrà attribuito un numero che indichi la gravità della situazione: 1. T → Estensione - dimensione del tumore : misurazione oggettiva (in mm o cm) T0, T1 , T2 ,T3 , T4 → con aumento di grandezza del tumore, solitamente con misurazioni speci che, in base alla regione in cui si trova il tumore. 2. N → Estensione di metastasi o presenza di cellule tumorali nei linfonodi, ed in quanti di essi - Quando trovate cellule tumorali nei linfonodi, essi vengono sempre rimossi, per evitare recidive. N0 , N1 (linfonodi regionali) , N2 e N3 (attacco a linfonodi anche non regionali); I primi linfonodi sottoposti a controllo per la presenza di cell. tumorali, migrate tramite il sistema linfatico, sono quelli più vicini al tessuto interessato [ linfonodi regionali] - N0 → nessun linfonodo è stato attaccato | N1 → Linfonodi vicini hanno cell. tumorali 3. M → Permette di identi care la presenza o assenza di metastasi a distanza: - Importante perché per la terapia bisogna sapere se si tratta di un tumore localizzato o sistemico. M0 e M1 (assenza o presenza metastasi); “M1” a prescindere dalla sede della metastasi, andrà poi annessa la sede/i (es. M1 al fegato) Ci sono casi con Mx → Quando e perché si utilizza? Esistono 2 tipi di classi cazione TNM : ☐ Classi cazione/stadiazione clinica , pre-trattamento ( cTNM ) Basata sui dati raccolti pre-trattamento attraverso esame obiettivo, esami strumentali ecc.. - E’ utile per discutere le indicazioni al trattamento primario. ☐ Classi cazione /stadiazione patologica , post-chirurgica ( pTNM ) : - Misurazione reale dell’estensione tumorale, presenza di cell tumorali nei linfonodi e metastasi. - Basata sui dati derivati dall’intervento chirurgico e dagli esami patologici (d’analisi) - E’ utile per avere info sulla prognosi e per capire se impiegare una terapia adiuvante. ○ pT ( valutazione patologica del tumore primitivo): implica l’asportazione del tumore con successiva biopsia così da determinare la categoria. ○ pN ( valutazione patologica dei linfonodi regionali) : richiede la rimozione e l’esame di un numero sufficiente di linfonodi, per poter de nire la corretta categoria pN. ○ pM ( l'accertamento patologico di metastasi a distanza) : implica l'esame microscopico. ⚠ Durante l’intervento viene rimosso il tumore primitivo localizzato ed i linfonodi; Per quanto riguarda le metastasi, esse vengono rimosse se viste dal chirurgo e verranno inviate in analisi all’istopataologo che potrà dichiarare la categoria M1 (presenza di metastasi) o M0; ma se le metastasi non sono visibili nella zona dell’operazione e non vengono quindi rimosse, non potranno essere analizzate ed il patologo non può dichiarare né M1 né M0… ➜ Verrà utilizzato Mx : possibile presenza di metastasi, ma non si hanno i mezzi per poterla affermare, né per negarne la presenza. - Quindi interviene la TNM clinica, che sebbene sia meno precisa ed attendibile , ci dà modo di de nire una situazione del paziente che risulta incerta; Si utilizzano esami strumentali (TAC, radiogra e, risonanze…) che individuano metastasi. - Una volta accertata la presenza o assenza di metastasi sul referto clinico verrà scritto M1 o M0, mentre sul referto istopatologico risulterà Mx. ▸ Quindi talvolta per fornire al paziente una terapia efficace, ed avere più informazioni possibili, è necessario unire le 2 classi cazioni TNM, clinica e patologica. TNM = cTNM + pTNM ATTENZIONE: una non sostituisce l’altra ! SUDDIVISIONE IN STADI → Tali categorie ( T, N e M e/o pT, pN e pM ) possono poi essere divise in STADI TNM → Lo stadio deriva dalla combinazione dei parametri TNM ( Le 4 categorie T, le 3 categorie N e le 2 categorie M, per un tot di 24 categorie TNM) CLASSIFICAZIONE TNM CLASSIFICAZIONE pTNM (patologica) ◼ Per il tumore primitivo avremo 4 stadi: I II III IV Con T si intende l’estensione del tumore e quindi la complessità nella sua rimozione: - Stadio T0 : assenza di tumore primitivo. - Tumore allo stadio T I è quello più precoce e in generale quindi più semplice da trattare o rimuovere. - Tumore allo stadio T II solitamente rimosso chirurgicamente o a volte necessaria una terapia. - Tumore allo stadio T III o T IV (metastatici) , necessitano sicuramente di terapie speci che. - Stadio Tis → carcinoma in situ : situazione precoce in cui la massa rimane con nata in un segmento, ed è considerato come stadio 0. ◼ Tumori ai linfonodi: (N) → N0 : nessun riscontro nei linfonodi N1,N2,N3 : presenza ed aumento progressivo di cell.tumorali. Grazie ad un riscontro istologico (pTNM), dal vetrino del linfonodo si vedono le cellule tumorali. ◼ Presenza di metastasi → se visibili si dichiara M1 ; se assenti M0 ; se presenza è inde nibile Mx. Sebbene i parametri siano gli stessi per tutti i tumori solidi, ci sono delle piccole variazioni dovute alla struttura anatomica e all’angiomia del tessuto di partenza: ➜ Vedi slide 20 (lez.2) → confronto stadiazione tumore del colon retto, del polmone e di un melanoma: - Abbiamo sempre 4 stadi, ma si possono avere suddivisioni diverse di uno stesso stadio. - Varia anche il numero di linfonodi da asportare. ○ In certe situazioni è necessaria una suddivisione ulteriore: Es. Melanoma in stadio 3 → suddiviso in 3A,3B,3C e 3D, in base alla combinazione di certi parametri di N - Se un paziente è considerato in “stadio 3 generale” ma ha delle caratteristiche che lo avvicinano più ad uno stadio 4 o 2; in base a questo andrà scelta una terapia speci ca, più o meno aggressiva. DOMANDA D’ESAME : Classi cazione tumori? La più importante è la TNM, ma ce ne sono molte altre. G - GRADING ISTOPATOLOGICO → Altra classi cazione molto utilizzata nei referti. ▸ Ci permette di avere informazioni complementari in aggiunta alla TNM ▸ Va ad osservare le cellule tumorali , confrontandole a quelle del tessuto sano d’origine; In base di quanto differiscono avrò una suddivisione. G2 → è la condizione più comunemente rilevata ⬇ ▸ Tale classi cazione è più soggettiva e non oggettiva come la TNM, perché tali criteri vengono stabiliti attraverso la lettura di un vetrino istologico; quindi solitamente si tende a mettere G2. G1→ cellule ordinate e delimitate G2 → cellule poco riconoscibili, ma si riconoscono. G3 → cellule deformate e poco delimitate. ▸ Quindi la G è meno rilevante ma può aiutare in certi casi, a dare più informazioni sul tumore primitivo, anche da un punto di vista della gestione clinica; Confrontando pazienti con tumore ad alto G ed a basso G, e si notò che si aveva una differenza nella sopravvivenza: - Pazienti con un valore di G alto (G1) : cellule tumorali che somigliano a quelle sane; hanno una sopravvivenza maggiore (ca. 80%) - Pazienti con un valore di G basso (G3) o di anaplasia (G4) hanno una sopravvivenza ridotta (< 50%) A sx : un adenocarcinoma ben differenziato; le cellule tumorali per quanto alterate (nuclei più grandi e colorati…) , ma tutto sommato ricordano abbastanza le cellule sane, formando strutture che hanno un senso a livello istologico. —---------------------------------------------- Anche a dx : un tumore ben differenziato, dove la struttura delle ghiandole risulta ben conservata. ▸ Non è facile stabilire la G, perchè oltre alla morfologia strutturale del tessuto (istologia) bisogna considerare anche aspetti a livello citologico (es. addensamenti di cromatina,assenza di strutture…) Incapacità di distinguere alcuna struttura (no differenziazione) ☐ SISTEMA DI STADIAZIONE OTTIMALE Per avere una visione d’insieme bisognerebbe unire i vari sistemi di stadiazione, così da avere più informazioni possibili. TNM + GRADING ↳ a volte si aggiunge classi cazione biomolecolare - In più per certi tumori speci ci si ritiene necessario aggiungere ulteriori classi cazioni speci che ≠ per ogni tipo di tumore (stomaco, mammella,colon,melanoma) ○ Stadiazioni standard (sempre presenti nei referti): TNM e grading ○ Stadiazioni “facoltative” (aggiuntive) : classi cazione speci ca in base al tumore; classi cazione biomolecolare, dove necessaria (analisi molecolare) —----------------------------------------------------------------------------------------------------------- ◼ TUMORE DELLA MAMMELLA (maligno) Può essere di più tipi : ▹ Carcinoma in situ - Duttale - Lobulare [...] ▹ Carcinoma in ltrante (invasivo) - Duttale - Lobulare - Misto [...] Il patologo deve quindi anche speci care questi aspetti, che ci danno più informazioni, con le quali verrà deciso un certo trattamento. _________________________________________________________________________________ La classi cazione molecolare ha una grande importanza, soprattutto espressione di alcune proteine importanti , in particolare dei recettori : sottogruppi che devono essere trattati in maniera diversa, date le loro caratteristiche particolari e quindi con una prognosi diversa SOTTOTIPI MOLECOLARI DEL TUMORE AL SENO ▸ Normal like : - Esprime i recettori per estrogeni e progesterone (ER+PR) + - Non esprime l’HER2 (recettore per il fattore epidermico) - - Ha basso Ki67 - (gene che si considera per misurare l’attività proliferativa) ; alto Ki67 → tumore che prolifera tanto. ▹ Ha in generale una buona prognosi ▸ Luminale B : - Esprime i recettori per estrogeni e progesterone (ER+PR) + - Può esprimere o meno (+/-) l’HER2 - Ha però Ki67 alto! (prolifera molto) ▸ Luminale A: - Esprime i recettori per estrogeni e progesterone (ER+PR) + - Non esprime HER2 - Ha Ki67 basso (attività non molto proliferativa) ▹ Entrambi i luminali hanno una buona prognosi NB. la prognosi peggiore si ha con: ▸ Tumori arricchiti in HER2 (HER2 arricchiti): - Non esprimono (ER+PR); - Esprimono troppo HER2 ▸ Basal like ( tumori triplo negativi) - Non esprimono nè ER e PR, nè HER2 (-) - Solitamente hanno anche Ki67 basso (-) ▸ Per il tumore della mammella, essendo un tessuto ormone-sensibile, di solito una terapia molto efficace è quella ORMONALE : se tratto le cellule tumorali con un analogo modi cato e tossico dell’ormone, esso andrà a legarsi ai recettori delle cellule andando a bloccare la loro proliferazione. - MA se non ci sono i recettori per estrogeni e progesterone (come negli ultimi 2 casi) non ha senso farlo, perché non verrebbero ricevuti, e la terapia non sarebbe efficace per tali pazienti. ▸ Nel caso dell’HER2 arricchiti uso una terapia che vada ad attaccare proprio con quello speci co recettore per HER2 ; si sfrutta un certo anticorpo speci co, che si leghi al recettore. ▸ Nei tumori basalari tripli negativi , non posso usare né la terapia ormonale né quella anticorpale, quindi sono tra i più difficili da trattare dal punto di vista terapeutico → tumore con prognosi peggiore. - Si può tentare radioterapia o chemioterapia. QUINDI E’ IMPORTANTE METTERE INSIEME TUTTE LE INFORMAZIONI PER UNA GIUSTA TERAPIA. —---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Anche a livello istologico, ci sono delle differenze tra i vari tipi di tumore alla mammella: - Una frequenza più o meno alta: alcuni tumori saranno più rari. - Avranno una % di sopravvivenza diversa, più o meno elevata. ⚠ Essa andrà ad in uenzare il tipo di terapia che si va ad intraprendere. NB. Il tumore alla mammella ha una buona % di sopravvivenza, dato che si può trattare con diverse terapie. ◼ TUMORE AL POLMONE ▸ Si suddivide in tumore a piccole cellule (15%) e tumore a non-piccole cellule (85%) [...] ▸ Nel polmone, oltre all’importanza istologica, si evidenzia l’importanza della stadiazione biomolecolare: → Pazienti di stadio 1A e 1B,2A e 2B non reagivano bene alla terapia ed avevano una sopravvivenza ridotta , perché veniva considerata solo la TNM, che si è rivelata in tali casi non sufficiente : andava considerata anche la componente molecolare. —---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Anche nel caso di altri tumori conoscere la componente molecolare ci aiuta a decidere meglio la terapia, come nel caso del tumore alla cervice ◼ Tumore all’ESOFAGO → tessuto ≠ da stomaco e colon! - L’esofago è diviso in una componente ghiandolare ed una squamosa, quindi andrà scisso da quale tessuto d’origine proviene il tumore → in base a ciò ne avrò diversi tipi, secondo la TNM. ◼ MELANOMA Si seguono 2 classi cazioni principali: 1. Classi cazione di Clark misura i livelli di profondità. 2. Indice di Breslow: indica una misura precisa (1-2 mm) ▹ Vanno ad analizzare l’estensione del melanoma, quanto in profondità si estende. STADIO 1,2,3,4,5 → all’aumento dello stadio, diminuirà la % di sopravvivenza del paziente. Quindi anche qui la TNM non basta sempre, a volte servono criteri più speci ci, che possono aiutarci : quanto ancora bisogna rimuovere o che terapia.

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