Neuroscienze: Funzioni Cerebrali e Condizionamento

Un tipo di memoria implicita che si basa sul fatto che l'esposizione ad uno stimolo, o ad un concetto, in un momento precedente influenza la successiva elaborazione di quello stimolo, senza che il soggetto sia consapevole di tale influenza.

La memoria implicita che si attiva quando l'esposizione ad una parola o un oggetto aumenta la probabilità di evocare un'altra parola o oggetto, appartenenti alla stessa categoria semantica.

Questo tipo di memoria è inconsapevole e non è influenzato da danni al lobo temporale mediale.

Questo tipo di primig è inizialmente intatto nella malattia di Alzheimer, ma viene compromesso quando la malattia si diffonde alle regioni temporali laterali, parietali e frontali.

Un tipo di apprendimento in cui uno stimolo neutro, inizialmente non associato ad alcuna risposta, diventa in grado di provocare una risposta specifica quando viene associato ad uno stimolo incondizionato.

Il condizionamento classico in cui lo stimolo incondizionato è presentato quando lo stimolo condizionato è ancora presente.

Il condizionamento classico in cui c'è un intervallo di tempo tra lo stimolo condizionato e lo stimolo incondizionato.

I danni all'ippocampo sembrano influenzare solo il condizionamento della traccia, non il condizionamento ritardato. Questo suggerisce che l'ippocampo è necessario per la formazione di tracce mnemoniche.

L'amigdala è la struttura cerebrale responsabile della detezione rapida di stimoli emotivamente salienti (piacevoli o spiacevoli). Innesca rapidamente risposte fisiche, emotive e comportamentali, contribuendo al 'core affect', l'emozione di base che determina come percepiamo il mondo in un dato momento.

Lo striato ventrale, in particolare il nucleo accumbens, è cruciale nel segnalare gli stimoli che ci attraggono, sia quelli primari come il cibo, sia quelli secondari come il denaro. È inoltre coinvolto nell'apprendimento attraverso le ricompense, anticipando le gratificazioni future e segnalando errori di previsione.

L'insula è la struttura cerebrale che ci permette di essere consapevoli dei nostri stati fisici interni. Elaborando i segnali dal corpo, crea una rappresentazione del nostro stato emotivo presente.

Il cingolo anteriore è coinvolto in diverse funzioni, molte delle quali legate alle emozioni. È responsabile della consapevolezza dei nostri stati emotivi e del dolore. In aggiunta, la sua parte anteriore-dorsale elabora informazioni complesse e gestisce i conflitti tra pensieri, monitorando gli errori.

La corteccia prefrontale ventro-mediale, anche detta orbito-frontale, integra le informazioni emotive (piacere o spiacevolezza) con il contesto cognitivo. Valuta quindi gli stimoli tramite ricordi, norme sociali, obiettivi a breve e lungo termine, creando una rappresentazione complessa del mondo e di noi stessi.

La corteccia prefrontale sinistra è coinvolta principalmente nella codifica delle informazioni, ricordando i dettagli di un evento o di un'esperienza. Invece, la corteccia prefrontale destra è più attiva durante il recupero di informazioni specifiche.

La teoria di James-Lange afferma che le emozioni sono il risultato della percezione del nostro corpo che risponde a uno stimolo emotigeno. In sostanza, sentiamo il battito cardiaco accelerare, la respirazione affannosa e poi riconosciamo questa sensazione come 'paura'.

La teoria di Cannon-Bard sostiene che le emozioni e le reazioni fisiologiche avvengono contemporaneamente. Quando vediamo un orso, proviamo la paura e contemporaneamente il nostro corpo risponde con l'accelerazione del battito cardiaco e altri cambiamenti fisiologici.

La teoria della valutazione delle emozioni suggerisce che le nostre interpretazioni cognitive di una situazione determinano la nostra esperienza emotiva. In sostanza, valutiamo i costi e i benefici di una situazione e questa valutazione influenza la nostra emozione.

La teoria di Singer-Schacter afferma che l'esperienza dell'arousal fisiologico e l'interpretazione cognitiva di quell'arousal sono necessarie per identificare un'emozione. In sostanza, sentiamo il battito accelerare e poi cerchiamo una spiegazione in base alla situazione, definendo così l'emozione.

La teoria della via lenta e della via veloce di LeDoux propone l'esistenza di due sistemi emotivi paralleli. La via veloce è rapida e immediata, permettendoci di reagire istintivamente a situazioni pericolose. La via lenta è più elaborata e consapevole, contribuendo alla comprensione delle emozioni complesse.

La teoria di James-Lange è stata criticata perché le risposte fisiologiche a diverse emozioni possono essere simili. Ad esempio, sia la paura che la rabbia possono aumentare il battito cardiaco e la respirazione.

La teoria di James-Lange sostiene che le risposte fisiologiche sono necessarie per l'esperienza emotiva. Tuttavia, esistono casi in cui le persone provano emozioni anche in assenza di risposte fisiologiche significative.

La teoria di Cannon-Bard ritiene che la neocorteccia sia responsabile dell'esperienza conscia dell'emozione e che l'ipotalamo provochi la risposta fisiologica. Questa divisione di responsabilità offre una spiegazione più completa del processo emotivo.

Le emozioni non sono associate a circuiti cerebrali specifici. Diverse regioni del cervello formano reti neurali multifunzionali. Il modo in cui queste aree interagiscono determina l'emozione e la risposta.

Questa rete è attivata da stimoli che riteniamo rilevanti. È essenziale per l'elaborazione delle emozioni di base e partecipa alla generazione di diversi stati neuropsicologici.

L'amigdala, il nucleo striato ventrale, la corteccia dell'insula e la corteccia cingolata anteriore formano il Network di Salienza.

L'amigdala è una piccola struttura nel lobo temporale mediale, composta da nuclei interconnessi. Riceve informazioni dal corpo e dall'ambiente esterno (corteccia) ed elabora una risposta emotiva.

Il nucleo basolaterale dell'amigdala riceve segnali interocettivi dal corpo (stato interno) ed esterocettivi dall'ambiente.

Dopo aver ricevuto informazioni, il nucleo centrale dell'amigdala invia segnali ad altre strutture cerebrali, influenzando la risposta emotiva.

L'amigdala è una struttura altamente connessa, coinvolta in diverse reti neurali.

La via bassa, più rapida, trasporta informazioni sensoriali grossolane dal talamo all'amigdala in modo non consapevole. La via alta, più lenta, elabora informazioni sensoriali in modo dettagliato e consapevole.

La capacità di attribuire stati mentali ad altri, come pensieri, credenze e intenzioni.

Un compito che valuta la capacità di comprendere che gli altri possono avere credenze diverse dalle proprie.

La capacità di imitare gli altri, che si crede sia innata nei neonati e costituisca la base per la teoria della mente.

Le regioni cerebrali coinvolte nel processo di attribuzione di stati mentali, come la corteccia prefrontale mediale, la giunzione temporoparietale, il solco temporale superiore e i poli temporali.

La difficoltà nel valutare i pensieri o le credenze di un individuo, quando questi cerca di nasconderli consciamente.

Il fatto che le persone tendono ad attribuire intenzioni e scopi agli altri prima ancora di pensare ai loro pensieri o credenze.

Un esperimento che presenta un individuo con una serie di scenari e domande, che richiedono di interpretare gli stati mentali dei personaggi coinvolti.

La capacità di comprendere e rispondere in modo appropriato alle emozioni e alle intenzioni degli altri.

L'insula anteriore è un'area del cervello che svolge un ruolo importante nel provare e nel percepire il disgusto. In particolare, l'attivazione dell'insula anteriore si osserva sia quando si sperimenta fisicamente il disgusto (es. sentendo un odore sgradevole) sia quando si osserva l'espressione di disgusto in altre persone.

I neuroni specchio sono un tipo di neuroni che si attivano non solo quando si compie un'azione, ma anche quando si osserva qualcun altro compiere la stessa azione. Questo meccanismo è stato proposto come chiave per la capacità di comprendere e imitare le azioni degli altri e, in questo contesto, potrebbe spiegare come riconosciamo e condividiamo il disgusto.

L'insula anteriore e la corteccia cingolata anteriore (ACC) - un'altra area cerebrale - sono coinvolte nell'esperienza del dolore fisico e nell'osservazione del dolore negli altri. Entrambe le aree si attivano sia quando si percepisce il proprio dolore sia quando si vede qualcun altro soffrire.

Studii hanno dimostrato che le aree cerebrali come l'insula anteriore e la corteccia cingolata anteriore si attivano anche quando si assiste ad azioni immorali o ingiuste. Questo suggerisce che il nostro cervello elabora le violazioni morali e sociali in modo simile al modo in cui elabora il dolore fisico.

L'empatia è la capacità di comprendere e condividere le emozioni degli altri. Questo processo si basa sulla teoria della mente e si traduce nella capacità di entrare in risonanza con le emozioni degli altri.

La simpatia, a differenza dell'empatia, non implica la condivisione delle emozioni degli altri. Invece, si basa su una comprensione cognitiva delle emozioni altrui, accompagnata da una reazione di compassione.

Durante lo sviluppo, i bambini imparano gradualmente a riconoscere e a rispondere alle emozioni degli altri. Inizialmente, imitano le espressioni facciali dei genitori, poi, intorno ai due anni, iniziano a distinguere tra sé e l'altro e a capire le emozioni sociali. Imparano a esprimere preoccupazione per gli altri e a dare conforto.