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Questions and Answers
Cosa sono gli scatti di anzianità nella retribuzione dei lavoratori?
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Qual è la frequenza tipica degli scatti di anzianità?
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Cosa deve avvenire affinché si mantengano gli scatti di anzianità in caso di promozione?
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In quale situazione gli scatti di anzianità possono essere considerati anche in caso di mobilità?
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Qual è una caratteristica degli scatti di anzianità?
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Qual è la principale differenza tra azionariato dei dipendenti e partecipazione agli utili?
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Quale delle seguenti affermazioni riguardo ai piani di azionariato è vera?
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Cosa prevede l'art. 2349 c.c. in merito all'azionariato dei dipendenti?
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Qual è una funzione ulteriore dell'azionariato dei lavoratori?
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Quale aspetto non è tipicamente associato ai piani di azionariato dei dipendenti?
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Quali sono esempi comuni di retribuzione in natura?
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Qual è una caratteristica dei beni e servizi di welfare aziendale?
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Come possono i lavoratori convertire il premio di risultato?
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Quale strumento è utilizzato per implementare un piano di welfare aziendale?
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Cosa caratterizza la deducibilità dei costi sostenuti per i beni di welfare?
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Quale opzione non rappresenta un esempio di fringe benefits?
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Qual è uno degli obiettivi principali dei piani di welfare aziendale?
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Quale delle seguenti affermazioni sui piani di welfare aziendale non è corretta?
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Study Notes
La retribuzione: Disciplina generale
- La retribuzione è la controprestazione che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa.
- L'obbligo retributivo caratterizza il contratto di lavoro come uno scambio a prestazioni ed obbligazioni reciproche.
- La retribuzione è disciplinata principalmente dalla contrattazione collettiva nazionale, che definisce aspetti quantitativi, modi e criteri di calcolo.
- I contratti individuali possono migliorare gli standard retributivi stabiliti in ambito collettivo.
- La legge ha un ruolo residuale in materia retributiva, disciplinando le forme e le modalità di adempimento.
Costituzione: Diritto ad una retribuzione proporzionata
- L'articolo 36, comma 1, della Costituzione Italiana stabilisce che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e sufficiente ad assicurare una esistenza libera e dignitosa, sia a se stesso che alla sua famiglia.
- La disposizione costituzionale è precettiva, quindi la retribuzione individuale deve essere conforme ai principi di proporzionalità e sufficienza.
- Se la retribuzione pattuita non rispetta i parametri costituzionali, la clausola contrattuale è nulla e il giudice deve adeguare l'ammontare del corrispettivo.
La retribuzione: Sufficienza e Proporzionalità
- Il principio di sufficienza implica che la retribuzione deve essere adeguata al mantenimento minimo vitale e al tenore di vita socialmente adeguato, considerando le circostanze storiche e ambientali.
- La proporzionalità implica che la retribuzione sia proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto.
- Mentre la sufficienza considera le circostanze esterne al contratto, legata alle condizioni soggettive del lavoratore e della sua famiglia, la proporzionalità riguarda l'equivalenza oggettiva dello scambio lavoro-retribuzione.
- In giurisprudenza, una retribuzione proporzionata è anche sufficiente.
La retribuzione: La giurisprudenza
- La giurisprudenza interpreta l'articolo 36 della Costituzione Italiana, considerando la retribuzione base prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) conforme ai parametri di proporzionalità e sufficienza.
- Le retribuzioni individuate dai CCNL rappresentano il minimo vincolante per tutti i rapporti di lavoro della stessa categoria o settore.
- Le tabelle dei CCNL sono un parametro di riferimento per il giudice, che può discostarsene solo motivando adeguatamente le proprie decisioni.
- La giurisprudenza controlla anche l'adeguatezza dei minimi tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva rispetto all'articolo 36 della Costituzione.
La retribuzione: Nozione legislativa
- L'articolo 2121 del Codice Civile definisce gli elementi retributivi da considerare per il calcolo delle indennità di mancato preavviso, includendo provvigioni, premi di produzione, partecipazioni agli utili, ecc.
- L'articolo 2120 del Codice Civile definisce la retribuzione annua, che include tutti i compensi, esclusi i rimborsi spese.
- Sia la legge che la giurisprudenza hanno definizioni ampie di retribuzione, prendendo in considerazione le diverse forme di compenso.
Retribuzione a cottimo
- Il cottimo è una forma di retribuzione parametrata ai risultati prodotti, considerata la quantità di prestazione, cioè il rendimento, non il risultato finale del lavoro.
- Esistono diverse forme di cottimo: a forfait, a misura, a tempo, individuale e collettivo.
- In un cottimo, il legislatore disciplina la retribuzione con specifiche regole in determinati settori produttivi, per garantire una adeguata retribuzione.
Retribuzione in natura
- Le retribuzioni in natura sono di rilievo marginale, ma la loro rilevanza è crescente, con il riconoscimento dei fringe benefits.
- Esempi di retribuzione in natura: vitto, alloggio, uso gratuito di autovetture aziendali, prodotti aziendali scontati.
- Sono assoggettati a tassazione e computabilità come parte della retribuzione.
Retribuzione tramite piani di welfare
- I piani di welfare aziendale prevedono la fornitura di beni e servizi ai dipendenti a costi agevolati.
- I piani di welfare non sono parte della retribuzione dipendente, sono esenti da imposizione fiscale e contributiva.
Provvigioni
- La provvigione è una modalità retributiva basata su una percentuale degli affari trattati dal lavoratore.
- Per adempiere all'articolo 36 della Costituzione, la contrattazione collettiva può prevedere una quota di retribuzione a tempo.
- Si può considerar provvigione anche la percentuale di servizio prevista nei contratti di lavori con cliente diretto (es. ristorazione), in sostituzione della mancia.
Partecipazione ai prodotti e Partecipazione agli utili
- La partecipazione ai prodotti prevede la compensazione del lavoratore basata su beni fisici prodotti dall'azienda.
- La partecipazione agli utili si calcola sulla base degli utili netti dell'impresa.
- La retribuzione varia a seconda del tipo di impresa (se pubblica il bilancio).
Azionariato dei dipendenti
- L'art. 2349 c.c. consente ai dipendenti di ricevere azioni delle società o società controllate, in proporzione agli utili.
- Questa modalità di istituto ha una struttura, disciplina e funzione diverse dalla partecipazione agli utili.
- L'azionariato aziendale può essere associato all'incentivazione della partecipazione alla proprietà dell'impresa.
Struttura della retribuzione
- La disciplina contrattuale individua diversi istituti retributivi, distinguendo tra istituti retributivi diretti e differiti.
- Si considerano istituti retributivi diretti: la retribuzione tabellare fissata dai CCNL e gli eventuali incrementi aziendali. Questi incrementi non concorrono a formare la base della retribuzione, ma concorrono alla definizione della retribuzione normale o globale ed alle prestazioni (tempo e luogo), o ai contenuti professionali specifici.
Paga base e indennità di contingenza
- La paga base è correlata alla qualifica e alle mansioni, in termini di commisurazione al valore della prestazione lavorativa normale.
- L'indennità di contingenza, un tempo correlata al costo della vita, è ora inglobata nella paga base.
Elemento distinto della retribuzione
- L'elemento distinto della retribuzione (EDR) è nato nel 1992 per compensare la perdita di rivalutazione della contingenza.
- L'EDR è un importo fisso (10,33 euro) per tredici mensilità, escluso da alcuni calcoli retributivi. Alcuni contratti collettivi hanno inglobato l'EDR nel minimo contrattuale.
Scatti di anzianità
- Gli scatti di anzianità sono aumenti periodici (generalmente biennali) correlati all'anzianità di servizio aziendale, talvolta considerati unitariamente anche in caso di mobilità infragruppo.
- La giurisprudenza prevede che gli scatti di anzianità siano mantenuti anche in caso di incarico superiore, solo se espressamente concordato per iscritto.
Superminimi e terzi elementi
- I superminimi sono incrementi retributivi rispetto al minimo contrattuale, che possono essere assegnati collettivamente o individualmente.
- I terzi elementi sono simili ai superminimi, ma sono contrattati come incrementi aziendali.
- La giurisprudenza valuta l'assorbimento dei superminimi con gli aumenti retributivi successivi previsti dai CCNL.
Premi
- I premi sono elementi integrativi di retribuzione, collettivi o individuali, spesso connessi ai risultati aziendali (es. premi di produzione).
- I premi, soprattutto quelli di produzione, sono spesso oggetto di contrattazione aziendale, spesso correlati alla produttività, qualità, e competitività.
- Il protocollo del 1993 ha incentivato l'utilizzo dei premi legati ai risultati e all'andamento economico dell'impresa
Gratifiche
- Le gratifiche sono elementi integrativi e differiti della retribuzione. Tipicamente, coincidono con le diverse esigenze del lavoratore, ed hanno durata annuale.
- La gratifica natalizia/13° mensilità è un'erogazione tipica in ambito di contrattazione collettiva, stabilita con accordi interconfederali (es. 27 ottobre 1946) estesi anche a diverse tipologie aziendali.
Indennità retributive
- Le indennità retributive compensano particolari mansioni, prevedendo turni, condizioni ambientali, rischi, o esigenze specifiche per il lavoratore.
- Ad esempio, indennità di turno, di sottosuolo, per lavori nocivi, per rischi professionali e per spese di trasporto, mensa, ecc.
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Description
Il quiz esplora la disciplina generale della retribuzione e il diritto costituzionale del lavoratore alla retribuzione proporzionata. Si analizzano le norme contrattuali e legislative che regolano il rapporto di lavoro. Attraverso domande mirate, si approfondiranno i diritti e doveri dei lavoratori e datori di lavoro.